La Motogp si scalda in attesa dell’avvio della nuova stagione con le prove sul circuito di Sepang, in Malesia ed è tempo di trarre le prime somme che possono essere utili in vista del proseguio dei test. Il più brillante è senza subbio Marc Marquez che ha ottenuto il record della pista con 1’59”6: un segnale inequivocabile delle sue intenzioni di difendere il titolo conquistato e di riconfermarlo. In tal senso, le sue parole dimostrano la volontà di migliorarsi ulteriormente definendosi soltanto “abbastanza soddisfatto“. Buone notizie anche da Valentino Rossi che, nonostante i suoi 35 anni compiuti, non ha perso la voglia di gareggiare e di combattere millesimo su millesimo: il suo, è stato il secondo tempo registrato a soli due decimi da Marquez ed anche questo non può che essere un segnale importante e significativo per la stagione che inizierà affermando che il Dottore non è affatto un avversario da sottovalutare. A dimostrarlo, anche le sue parole al termine della giornata di test che hanno espresso grande soddisfazione e grinta affermando che il bilancio di questi test è “decisamente positivo”.
Buone notizie, poi, anche per il vicecampione 2013 Lorenzo che ha mostrato continuità in termini di tempi su giro, ed ha fatto registrare il terzo miglior tempo in assoluto. Pedrosa, invece, si è collocato in quarta posizione a causa di qualche problema nel long run del pomeriggio.
Per quanto riguarda la Ducati, nell’ultima giornata di test in Malesia, sembra ci sia stato qualche timido segnale di ripresa: Dovizioso ha chiuso a nove decimi dal primo della classe Marquez e, dunque, sembra che i distacchi non siano abissali e che, continuando a lavorare, il margine di miglioramento è possibile anche se ovviamente il gap dai primi è ancora alto così come lo stesso Dovizioso ha sottolineato a fine test.
Si tratta, in ogni caso, solo di una “premessa” in attesa di quelli che saranno a fine Febbraio i test di Sepang 2, i quali potranno rivelare con maggiore affidabilità le vere forze in campo in vista della prossima stagione di Moto Gp.
Valentino Rossi, pluricampione mondiale della MotoGP, a margine di un’analisi riguardo la prossima gara sul circuito di Misano, ha ripercorso le passate stagioni alla guida della Ducati.
In proposito all’imminente GP di Misano, tredicesima gara del mondiale di MotoGP prevista per domenica prossima, Valentino Rossi, pilota del Yamaha Factory Racing, ha espresso le sue sensazioni in merito alla pista del GP di San Marino: “Misano è alle porte. E’ il mio Gran Premio casalingo, sarà un fine settimana importante. La pista mi piace, vado sempre veloce lì, soprattutto con la Yamaha. In passato sono sempre salito sul podio con la Yamaha. Andremo molto forte e cercheremo di fare del nostro meglio”.
Il biennio passato alla guida della rossa di Borgo Panigale non sembra aver lasciato in Rossi un buon ricordo: “Alla fine del primo anno avevo già capito che non ci sarebbe stata nessuna possibilità di vincere, purtroppo sono rimasto lì anche per la seconda stagione. Dover continuare sapendo di non poter lottare per le buone posizioni è stato difficile, dovevo cercare di rimanere concentrato, cercando ovunque le motivazioni, se non ti diverti a fare 18 gare in cui non lotti per quello che vuoi, non è facile andare avanti”.
LE ASPETTATIVE DI LORENZO: Grande ottimismo in vista della gara di Misano per il pilota spagnolo Jorge Lorenzo, compagno di Rossi al Yamaha Factory Racing: “Mi sento di nuovo forte come ero al Mugello prima dello schianto. La prestazione a Silverstone è stata davvero buona, l’unico punto debole era la velocità di punta rispetto ai nostri avversari, ma alla fine abbiamo ottenuto una grande vittoria contro Marc. Misano è una pista che mi piace molto e anche la Yamaha va bene lì. Il mio obiettivo è lottare per la vittoria ancora una volta. Poi, penseremo gara per gara, migliorando il nostro ritmo passo dopo passo”.
PROVE LIBERE TARGATE MARQUEZ: Dominio indiscusso di Marc Marquez, pilota del Repsol Honda Team, durante la prima giornata di prove libere del GP di Misano. Il giovane talento di Cervera ha ottenuto il primo tempo in 1’34″200, a soli 33 millesimi di distacco l’altra Honda ufficiale di Dani Pedrosa, terzo Valentino Rossi con il tempo di 1’34″458, staccata di 76 millesimi l’altra Yamaha di Jorge Lorenzo.
Jorge Lorenzo, campione mondiale in carica della MotoGP, sbaraglia la concorrenza ed acciuffa con una zampata da fuoriclasse nel finale il primo posto del gran premio di Silverstone. Marquez nonostante la forte lussazione alla spalla arriva secondo, terzo Pedrosa, niente podio per Rossi giunto quarto.
Il detentore del titolo mondiale della classe regina, Jorge Lorenzo, ha vinto sul tracciato britannico di Silverstone buttandosi alle spalle un acciaccato quanto combattivo Marc Marquez, terza posizione per l’altra Honda di Dani Pedrosa, solo quarta la Yamaha di Valentino Rossi.
SINTESI DEL GRAN PREMIO DI SILVERSTONE: Partenza di gara a razzo per il campione mondiale Lorenzo, l’asso della Yamaha in breve tempo balza in prima posizione, Marc Marquez, in pista nonostante la forte lussazione alla spalla rimediata poco prima durante il warm up, riesce eroicamente a rimanere vicino ai tubi di scarico della moto di Lorenzo. L’altro pilota della Honda, Dani Pedrosa, inizialmente in lieve difficoltà, inanellando una serie di giri veloci giunge a ridosso dei due top player spagnoli. Bagarre spettacolare con una serie di sorpassi per il quarto posto tra Bautista, Bradl e Rossi. Il campione di Tavullia mostra nel finale il miglior Valentino e passa in extremis Álvaro Bautista. Nulla da fare per la Ducati, Hayden giunge ottavo alle spalle di Bradl e Crutchlow, Dovizione cade a pochi giri dal termine della gara. Quando mancano due giri alla fine Marc Marquez, per nulla domo nonostante l’infortunio, ci prova e passa Jorge Lorenzo, il campione mondiale non ci sta e ripassa un giro dopo il giovane talento di Cervera. Poche curve prima del termine della gara Marc Marquez riporta le ruote della sua Honda davanti alla Yamaha di Jorge Lorenzo, ma nel finale il campione del mondo in carica reagisce con un sorpasso da fuoriclasse ed agguanta definitivamente la vetta del podio.
Marc Marquez ha trionfato nel Gran Premio degli Stati Uniti, nono appuntamento stagionale della MotoGP. Sul circuito di Laguna Seca il pilota spagnolo ha ottenuto il terzo successo stagionale nella classe regina entrando prepotentemente di diritto nella storia del Motomondiale, grazie al sorpasso al quarto giro sul suo idolo Valentino Rossi, proprio lì al Cavatappi dove il pesarese superò Casey Stoner nel 2008. Un sorpasso ancora più deciso e azzardato che lo ha portato momentaneamente in seconda posizione e che ha posto le basi per la rimonta e la vittoria finale, su un circuito dove nessun pilota era mai riuscito ad imporsi alla prima apparizione. Il giovane rookie della Honda è invece riuscito nell’impresa, resa ancora più eccezionale dal fatto che per lui questo è il primo anno nella massima categoria e vincere su un circuito storico e suggestivo come quello californiano ha decisamente un sapore speciale. Così come ha avuto un sapore speciale la consacrazione di Rossi a fine gara, che nel parco chiuso lo ha spintonato scherzosamente prima di abbracciarlo e dargli un cinque, un gesto che sa tanto di un passaggio di consegne generazionale.
Lo spagnolo, balzato in testa dal GP di Germania al Sachsenring la scorsa settimana, ne ha approfittato per allungare il passo sui rivali ancora malconci dopo i rispettivi problemi alla clavicola: il compagno di squadra Pedrosa ha ora 16 punti di svantaggio dal numero 93 mentre Lorenzo è più staccato a 26 punti.
Appassionante è stato anche il duello tra Marquez e Stefan Bradl che per qualche giro ha infiammato la gara. Il giovane tedesco è partito a razzo assaporando per metà gara la fantastica opportunità di andare a conquistare la prima vittoria in MotoGP, prima di essere sopravanzato dalla Honda “quasi gemella” del Cabroncito che aveva un passo nettamente superiore. Un grande risultato comunque per Stefan, la cui gioia è stata rispecchiata a fine gara dal suo team Lcr con abbracci e soddisfazione, che sta dimostrando da alcune gare a questa parte di poter stare benissimo nelle posizioni di vertice.
Valentino Rossi ha chiuso al terzo posto staccato di circa sei secondi dal leader della gara. Il pesarese non ha condotto una gara brillantissima e infatti dopo i primi giri in cui sembrava riuscire a tenere il passo del poleman Bradl ha cominciato a perdere lentamente terreno abbandonando l’idea di poter salire sul gradino più alto del podio. Il Dottore è riuscito comunque a sottolineare gli aspetti positivi di questa trasferta californiana sottolinenado il fatto di essere salito per la terza volta consecutiva sul podio e di essere il primo tra i piloti Yamaha ad aver tagliato il traguardo. E poi sicuramente la soddisfazione di aver tenuto alle sue spalle le altre Honda di Alvaro Bautista, quarto dopo un’intera gara a tallonare il nove volte campione del mondo, e Daniel Pedrosa che è riuscito a vincere la sua gara personale tra infortunati con Jorge Lorenzo chiudendo in quinta posizione. Il maiorchino ha invece chiuso in sesta posizione ed è arrivato visibilmente stremato a fine gara, ma finalmente ora avrà un mese di vacanza per riprendersi al meglio e recuperare dal suo brutto infortunio.
Brutta gara invece per Cal Crutchlow, da cui dopo gli ultimi risultati ci si aspettava decisamente di più della settima posizione. Il pilota britannico non è riuscito a trovare il passo giusto per insidiarsi tra i primi ed è stato battuto anche dai piloti ancora in convalescenza, riuscendo a chiudere, neanche in maniera troppo difficile, alle Ducati di Nicky Hayden, un tempo “mostro della Laguna”, Andrea Dovizioso e Alex De Angelis che quì ha sostituito l’infortunato Andrea Iannone e che hanno chiuso rispettivamente in ottava, nona e decima posizione.
Marc Marquez ha vinto il Gran Premio di Germania sul circuito del Sachsenring, ottavo round del Motomondiale 2013. Sul tracciato tedesco il pilota della Honda non ha avuto rivali e seppur dopo una brutta partenza è stato in grado di recuperare gli avversari e staccarli con un ritmo di gara praticamente inarrivabile per tutti. La gara non ha avuto praticamente storia con lo spagnolo che ha praticamente dominato per tutti i 30 giri cogliendo un importantissimo doppio colpo con la seconda vittoria stagionale nella classe regina che gli ha permesso di balzare al comando della classifica generale, agevolato dal fatto che i rivali più accreditati al titolo Daniel Pedrosa, staccato ora di due punti, e JorgeLorenzo hanno assistito al GP direttamente da casa per il medesimo problema alla clavicola.
Al secondo posto un grande Cal Crutchlow autore di una bella gara nonostante anche lui non fosse in perfette condizioni fisiche per la caduta nelle libere del venerdì. Il pilota britannico ha però tirato fuori tutto il suo talento vincendo nettamente il duello in famiglia con Valentino Rossi e andando ad impensierire nel finale anche Marquez che tuttavia a pochi giri dalla fine era ormai troppo lontano. Cal ha comunque avuto fino alla fine la voglia di crederci e non mollare mai spingendo fino al limite e portando la sua Yamaha Tech 3 sul secondo gradino del podio ma cosa più importante comincia a vedere la vetta della classifica distante ora 31 punti
Ci si aspettava molto di più invece da Valentino Rossi, che è andato a completare il podio sul gradino più basso. Il pesarese reduce dall’ottima vittoria di Assen di due settimane fa non ha brillato come in Olanda pur su uno dei suoi tracciati preferiti, e nonostante una grande partenza che lo ha portato subito al comando della corsa non ha poi avuto il passo per restare con i primi due distanti alla fine ben 9 secondi. Il nove volte campione del mondo non è riuscito quindi ad ad approfittare delle defezioni di Lorenzo e Pedrosa per cogliere un risultato più importante ma è comunque lì pronto a giocarsi il campionato.
Quarto posto per l’idolo di casa Stefan Bradl, che nelle fasi iniziali aveva fatto credere al suo pubblico di poter essere della partita salvo poi perdere di consistenza durante la gara a causa del ritmo forsennato dei primi. Resta comunque ottimo il suo risultato nella gara di casa, considerando che l’altro pilota Honda “clienti” Alvaro Bautista ha chiuso la gara alle sue spalle staccato di ben 8 secondi.
Tanta delusione in casa Ducati. Andrea Dovizoso è stato il primo tra i piloti di Borgo Panigale a tagliare il traguardo in settima posizione ma alle spalle anche di Bradley Smith, sì in sella ad una Yamaha ma decisamente non uno dei migliori. Considerando il fatto che il forlivese abbia fatto fatica a staccare la Crt di Aleix Espargaro, lottando per tutta la gara con lo spagnolo allora si capisce che la situazione della Rossa non sia delle migliori. Anche perchè Nicky Hayden non è riuscito a fare meglio del nono posto, a 45 secondi dalla vetta e a 15 dal suo compagno. Bella invece la gara di Michele Pirro che in sella alla Ducati Pramac ha chiuso la top-ten in decima posizione.
Marc Marquez ha ottenuto la pole position del Gran Premio di Germania sul tracciato del Sachsenring, ottava tappa del Motomondiale 2013. Il pilota spagnolo si è imposto nella Q2 grazie al miglior tempo di 1:21.311, tempo molto vicino al record della pista di Casey Stoner nella stagione 2008 in 1.:21.067, conquistando la terza pole stagionale e prendendosi il vantaggio di poter partire davanti a tutti nella gara di domani, in cui molto probabilmente sarà l’unico portabandiera del team Honda Hrc, visto il quasi certo forfait di Daniel Pedrosa.
Il numero 26 della Honda ha infatti rimediato una piccola frattura alla clavicola a causa di una brutta caduta nelle libere della mattina e precauzionalmente sarà tenuto a riposo per riprendersi al meglio. Il condizionale è d’obbligo visto quanto accaduto due settimane fa con Jorge Lorenzo ad Assen, che dopo l’operazione per il medesimo problema ha deciso ugualmente di correre portando a casa una buona quinta posizione. Questa volta però il maiorchino non farà parte della battaglia poichè la caduta nelle libere del sabato gl ha procurato lo spostamento della placca in titanio posta come supporto alla clavicola stessa. Operato durante la qualifica sarà costretto a saltare questo e forse anche l’appuntamento a Laguna Seca in programma settimana prossima.
Tornando alla classifica dei tempi alle spalle di Marquez troviamo Cal Crutchlow staccato di soli 123 millesimi e Valentino Rossi che è ritornato in prima fila dopo 3 anni, dal GP di Le Mans del 2010. Il pesarese, decisamente a suo agio sulla pista tedesca, da sempre una delle sue preferite, ha scherzato a fine qualifiche con il compagno di team, reo a suo dire di avergli preso la scia nel suo ultimo tentativo e rubato la seconda posizione. Il Dottore sarà comunque uno dei protagonisti nella gara di domani visto anche l’ottimo passo gara messo in mostra nelle libere.
Quarto un ottimo Stefan Bradl, protagonista come ad Assen nella prima parte di qualifiche, passate stabilmente nelle posizioni di vertice. Una brutta caduta a fine turno ha rallentato il passo del tedesco padrone di casa che comunque potrà dire la sua nella gara di domani. Un vero e proprio capolavoro è stato invece quello di Aleix Espargaro, quinto al termine delle qualifiche. Il pilota spagnolo non è più una sorpresa visto che è da inizio anno che è costantemente il più veloce tra le Crt, e anche su una pista in cui storicamente non è la moto più potente a fare la differenza, ha dimostrato di poter dare fastidio a molte MotoGP, e il suo distacco a solo mezzo secondo ne è la dimostrazione.
Una di queste è proprio la Ducati, sesta con Nicky Hayden che è risultato il migliore tra i piloti di Borgo Panigale sin dalle libere del venerdì. Naviga lontano invece Andrea Dovizioso che non è riuscito a fare meglio della nona posizione staccato di un secondo e due decimi. Tra le due Rosse troviamo la Yamaha di Bradley Smith e la Honda di Alvaro Bautista rispettivamente settimo e ottavo. Bene anche Claudio Corti e Danilo Petrucci che grazie ad un ottima Q1 sono riusciti a classificarsi con i piloti migliori chiudendo la classifica provvisoria in decima e 11esima posizione.
Finalmente è ritornato a suonare l’inno italiano sul gradino più alto del podio e chi se non lui sarebbe potuto riuscire nell’impresa di interrompere il dominio spagnolo che dura da inizio campionato? Chi se non Valentino Rossi, che a 34 anni è ritornato alla vittoria dopo quasi tre anni di digiuno, da quell’ultimo successo datato Ottobre 2010 al Gran Premio della Malesia per poi sprofondare in un periodo buio passato in sella alla Ducati. Non è un caso che il Dottore sia ritornato alla vittoria ad Assen, Gran Premio d’Olanda e Università del Motociclismo, da sempre uno dei suoi circuiti preferiti sul quale ha ottenuto ben 8 successi e dove nel 2009 ottenne il suo 100esimo centro in carriera, e non è un caso che a farlo sia stato in sella alla “sua” Yamaha M1, la moto che più di tutte in carriera gli ha regalato soddisfazioni, le più grandi.
Il pesarese è riuscito a zittire la critica che ormai lo vedeva come un pilota bollito dimostrando una grande prova di carattere, quella che tutti i suoi tifosi aspettavano da 44 gare a questa parte. Il nove volte campione del mondo ha trovato da subito il ritmo giusto per stare con i primi, cosa che in quest’anno non gli era mai riuscita ed è poi riuscito a portare gli attacchi decisivi ai suoi rivali nella chicane prima del rettilineo finale mostrando la cattiveria dei tempi migliori; bellissimi i sorpassi a Marquez prima e Pedrosa poi che gli hanno permesso di prendere la testa della gara già al sesto giro imprimendo poi un ritmo insostenibile che lo hanno portato a tagliare il traguardo per la 106esima volta davanti a tutti.
Marc Marquez è giunto secondo, nonostante una caduta nelle qualifiche del sabato gli abbia procurato la doppia frattura di mignolo e alluce destri. Lo spagnolo ha chiuso con circa due secondi di ritardo dalla prima posizione ma come al solito è uscito alla distanza, beffando il suo compagno di squadra Daniel Pedrosa giunto ai giri finali della corsa con le gomme alla frutta nel tentativo di restare nella scia di Rossi che oggi era praticamente imprendibile. Il giovane rookie della Honda ha dovuto faticare comunque per tenere a bada gli attacchi di un arrembante Cal Crutchlow, che nonostante la pole position ottenuta nelle qualifiche è stato costretto ad una rimonta a causa di una partenza tutt’altro che perfetta. Il pilota britannico avrebbe potuto ottenere facilmente la seconda posizione ma un errore di valutazione lo ha portato ad andare lungo alla prima curva proprio mentre iniziava l’ultimo giro, rischiando di centrare Marquez che era davanti a lui.
Da applausi la gara di un eroico Jorge Lorenzo, che ha sorpreso tutti ad inizio giornata dando la notizia che avrebbe preso parte alla gara nonostante l’infortunio occorsogli nelle libere del venerdi. Il campione del mondo in carica è scattato dall’ultima posizione proprio perchè nella giornata di ieri mentre i suoi colleghi prendevano parte alla sessione di qualifica per definire la griglia di partenza lui si faceva operare per ridurre la frattura scomposta alla clavicola sinistra fissata da otto viti ad una placca in titanio; nonostante ciò è risalito in moto grazie anche alle infiltrazioni e si è esibito in una grande rimonta che lo ha portato fino alla quinta posizione finale, ad una manciata di secondi dal principale rivale nella lotta al titolo Pedrosa, che già da venerdì stava pregustando l’allungo decisivo in classifica generale, ma sul quale ha perso soltanto due punti risultando come vero sconfitto di questa tre giorni olandese.
Ci si aspettava invece di più da Stefan Bradl, che aveva ottenuto la terza posizione al termine delle qualifiche del sabato. Il tedesco ha perso di consistenza durante la gara scivolando fino alla sesta posizione finale davanti all’altra Honda di Alvaro Bautista, tallonato da un grande Aleix Espargaro, ormai non più una sorpresa, che sulla Crt Art del team Aspar è riuscito a chiudere in ottava posizione precedendo la seconda Yamaha Monster di Bradley Smith.
Davvero sottotono la gara delle due Ducati con Andrea Dovizioso che ha chiuso la top-ten in decima posizione e Nicky Hayden subito dietro in 11esima. Distacchi abissali per i due piloti di Borgo Panigale che mettono un serio punto di domanda sul futuro della GP13, davvero lontana, lontanissima dalle posizioni che le competono.
Jorge Lorenzo ha vinto il Gran Premio della Catalogna sul tracciato del Montmelò a Barcellona teatro del sesto appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota spagnolo, partito dalla terza casella della griglia, è scattato benissimo alla partenza guadagnando da subito la prima posizione ai danni del poleman Daniel Pedrosa, e ha poi cercato di imprimere il suo ritmo alla gara tentando una volata solitaria, senza però riuscire a staccarsi dalle spalle le due Honda di Pedrosa e Marc Marquez, che hanno tenuto il passo fino a pochi giri dalla fine quando il maiorchino ha aumentato il ritmo sfruttando, come al Mugello, il calo delle gomme dei due connazionali del team Hrc. Con un secondo abbondante di vantaggio Lorenzo ha così potuto amministrare il vantaggio arrivando in tutta tranquillità sotto la bandiera a scacchi che sullo stesso tracciato lo ha visto trionfatore per ben tre volte, tanti quanti sono i successi della stagione in corso dopo quelli ottenuti nel GP inaugurale di Losail e quello di due settimane fa al Mugello.
Dal canto suo Pedrosa, secondo al traguardo è sempre rimasto vicino al suo connazionale ma non ha mai dato l’impressione di poterlo attaccare anche perchè la Yamaha nell’ultimo settore prima del lungo rettilineo finale faceva davvero la differenza. Così quando le gomme hanno cominciato a cedere più che di Lorenzo lo spagnolo ha dovuto fare i conti con il suo compagno di squadra, arrembante alle sue spalle e anche in maniera eccessiva visto che ha rischiato di stendersi più di una volta, soprattutto alla curva Repsol in cui ha rischiato seriamente di centrare il compagno arrivando lungo e andando quasi fuori pista. Alla fine ha dovuto accontentarsi del terzo posto andando a completare un podio tutto spagnolo, anche se il duello tra i due Hondisti è stato l’unico ad infiammare la gara.
Ha limitato i danni invece Valentino Rossi, che in una gara avara di sorpassi ma ricca di cadute è riuscito a piazzarsi in quarta posizione ai piedi del podio. Il pesarese, quinto nelle battute iniziali, ha ringraziato Cal Crutchlow che ha forzato troppo stendendosi alla “S” prima della Campsa lasciando via libera al Dottore che ha fatto gara a sè non riuscendo mai a tenere il ritmo dei primi tre. Alle spalle del numero 46 un ottimo Stefan Bradl che dopo aver battagliato a lungo con le Ducati è riuscito a piazzarsi immediatamente dietro ai piloti ufficiali, complice la caduta di Nicky Hayden alla curva Caixa, e al degrado accentuato delle gomme di Andrea Dovizioso, che all’ultimo giro ha ceduto la sesta posizione anche alla Yamaha di Bradley Smith, peggiorando di 15 secondi il tempo totale di Valentino Rossi dello scorso anno.
Ottima anche la gara delle Crt che hanno chiuso nella top-ten grazie all’ottava posizione di Aleix Espargaro e alla nona di Colin Edwards, davanti alla Ducati Pramac di Michele Pirro. Ancora una brutta gara per Andrea Iannone, caduto alla curva Repsol cosi come Alvaro Bautista, caduto per la seconda gara consecutiva nel corso del primo giro, rischiando di ripetere l’incidente del Mugello nel tentativo di superare Valentino Rossi che per fortuna questa volta ha preferito girare più largo evitando l’impatto.
Grazie a questo successo Lorenzo si riporta sotto in classifica generale a Pedrosa, molto costante a differenza degli altri anni ma distante ora solo sette lunghezze. Marquez è subito dietro a conferma del dominio spagnolo nel Motomondiale anche se la caduta del Mugello sta pesando e non poco nell’economia del mondiale. Rossi stanzia in quinta posizione approfittando della caduta di Crutchlow per guadagnargli qualche punto e portarsi alle spalle dei primi tre visto che ottenere la vittoria quest’anno sarà davvero molto difficile.
Daniel Pedrosa ha vinto il Gran Premio di Francia, quarto appuntamento della stagione 2013 della MotoGP. Sul circuito di Le Mans lo spagnolo ha centrato il secondo successo stagionale bissando la vittoria di due settimane fa sul tracciato di casa a Jerez balzando in cima alla classifica del mondiale con 83 punti. Il pilota della Honda dopo un avvìo di campionato in sordina ha ottenuto il suo secondo successo consecutivo, primo tra i piloti di testa ad aver raggiunto questo traguardo che pur mancando tante gare al termine lo proietta decisamente tra i maggiori candidati alla vittoria finale, che sarebbe la prima della carriera.
Sotto la pioggia battente “Camomillo” ha fatto decisamente la differenza interpretando al meglio le condizioni del tracciato che poco prima della partenza è stato reso bagnato da un breve temporale. Pioggia che tra l’altro ha regalato una gara davvero emozionante e ricca di sorpassi e colpi di scena, come quello che ha portato la Ducati di Andrea Dovizioso a giocarsi la vittoria per gran parte della corsa, con una GP12 che come al solito si è dimostrata efficacissima con condizioni di pista estreme, meno in condizioni miste poichè quando la pista ha cominciato ad asciugarsi la Rossa di Borgo Panigale ha cominciato ad accusare problemi di trazione e usura gomme che hanno portato il forlivese a chiudere la gara ai piedi del podio alle spalle di Cal Crutchlow e Marc Marquez. Sarebbe potuta andare meglio al Dovi, soprattutto se avesse continuato a piovere ma di certo il risultato di oggi gli darà una grande iniezione di fiducia per il prosieguo della stagione.
Applausi anche per gli altri due piloti saliti sul podio, Crutchlow e Marquez. Il britannico merita una menzione particolare per aver corso una gara da infortunato, poichè la caduta nelle ultime libere del sabato gli ha procurato la frattura del piatto tibiale, ma a giudicare dai risultati sia in qualifica con pista asciutta che in gara con il bagnato nessuno ne avrebbe mai sospettato. Il risultato è stato reso ancora più importante dal fatto di aver tenuto alto il nome della Yamaha nel giorno in cui le due moto del team ufficiale hanno fatto decisamente flop, con Lorenzo settimo e Rossi 12esimo. Mentre lo spagnolo nonostante una partenza ad handicap che lo ha relegato a centro gruppo è riuscito ad esibirsi in una grande rimonta che lo ha portato dalla nona alla terza posizione finale. Il giovane rookie della Honda non aveva mai provato una MotoGP su pista bagnata, ma ci ha messo davvero poco a trovare il ritmo giusto per andare più forte di tutti e alla fine i giudizi per la sua gara non possono che essere positivi, considerando anche il fatto che da inizio anno è stato l’unico pilota che è andato a podio in tutti i GP, non male per un ragazzo al primo anno nella top-class.
Molto bravo è stato anche Nicky Hayden che ha portato la seconda Desmosedici a ridosso delle prime posizione, quinto proprio alle spalle del suo compagno di squadra e davanti alla Honda di Alvaro Bautista, mentre ritornando ai due piloti ufficiali di casa Yamaha la gara francese è stata nettamente da dimenticare. Jorge Lorenzo era stato il più veloce nel warm-up e anche la partenza aveva fatto sperare in una gara tra i protagonisti. Invece lo spagnolo ha perso lentamente di consistenza trovandosi in netta difficoltà tecnica con una M1 che oggi ne aveva decisamente meno della Honda. Decisamente più bruciante invece la gara di Valentino Rossi che a pochi giri dal termine si stava giocando il podio con Dovizioso salvo poi incappare in una brutta scivolata che gli ha fatto perdere la possibilità di agguantare il secondo podio stagionale dopo quello ottenuto in Qatar nella gara inaugurale. A differenza del maiorchino il Dottore deve mangiarsi le mani per aver gettato al vento da solo la possibilità di un buon risultato, oggi alla sua portata. Da segnalare anche la buona gara di Michele Pirro, ottavo, e quella di Andrea Iannone che ha chiuso proprio davanti a Rossi ma alle spalle di Bradley Smith e Stefan Bradl.
Marc Marquez ha conquistato la pole position del Gran Premio di Francia, quarto appuntamento della stagione della MotoGP. Sul circuito di Le Mans il pilota spagnolo ha siglato la sua seconda pole position stagionale fermando il cronometro sul miglior tempo di 1:33.187 beffando di pochi millesimi, 30 per la precisione, il suo connazionale Jorge Lorenzo che si è dovuto accotrentare della seconda posizione. La Yamaha del maiorchino è stata in tutti i settori più veloce della Honda del giovane rookie, ad eccezione del solo primo intermedio, fatto paradossale poichè il tallone d’achille della casa dei tre diapason sembrava essere l’ultimo settore, precisamente l’ultima curva dove la Honda può sfruttarne la migliore accelerazione in uscita. Si riproporrà quindi sicuramentei il duello che ha visto protagonisti i due piloti nell’ultima gara a Jerez con la “spallata” che ha fatto tanto discutere e che ha fatto storcere il naso a Lorenzo.
Mentre il terza posizione alle spalle di Honda e Yamaha si è piazzata a sorpresa una Ducati, quella di Andrea Dovizioso, che un ultimo giro straordinario è riuscito a conquistare la terza casella a soli quattro decimi dalla prima posizione, decisamente meno rispetto agli standard della moto di Borgo Panigale che comunque ha dimostrato di avere un buon feeling su questo tracciato dove si è sempre ben comportata. Complice anche il meteo che ha mantenuto basse le temperature del tracciato il forlivese è riuscito a togliersi una bella soddisfazione centrando per la prima volta in stagione la prima fila.
Alle sue spalle partiranno il suo ex compagno di squadra Cal Crutchlow, Stefan Bradl e Daniel Pedrosa. Il britannico è stato autore di una grande prestazione considerando la brutta caduta nelle quarte libere, caduta che gli ha procurato anche perdita di sangue dal naso, ma nonostante ciò, avuto l’ok da parte della clinica mobile, è sceso in pista con il coltello tra i denti conquistando una importantissima quarta posizione, tanto per le statistiche quanto per il morale. Mentre invece non si può di certo dire la stessa cosa per Pedrosa, visibilmente deluso a fine sessione per la sesta posizione . Anche lo spagnolo è stato vittima di una caduta all’inizio dell’ultima sessione, la Q2, nella curva in cui anche Marquez è stato tradito dalla stessa buca, che praticamente gli ha reso difficile il prosieguo della sessione relegandolo all’ultima casella della seconda fila
Qualifiche da dimenticare per Valentino Rossi staccato di ben 8 decimi dalla pole e dal compagno di squadra in seconda posizione. Il pesarese non è riuscito a trovare il ritmo sin da subito e a sfruttare la gomma morbida per migliorare la prestazione negli ultimi 15 minuti di sessione, a differenza anche di quanto accaduto negli anni passati in Ducati, dove su questo tracciato ha sempre ottenuto le migliori prestazioni. Partirà alle spalle di Alvaro Bautista e davanti a Bradley Smith. Ultima fila per la Ducati di Nicky Hayden e per le Crt di Aleix Espargaro e Randy De Puniet.