Un abbraccio collettivo, una stretta intensa e forte, colma di lacrime e dolore, di stima e di affetto per quel ragazzo, prima che campione, con i ricci crespi e gli occhi dolci, dal sorriso sempre pronto e la battuta facile, che trasmetteva allegria e solarità a chiunque incontrasse, nel paddock dei circuiti di Moto Gp come nei giri in Paese, nella sua amata Coriano di Romagna. Una persona semplice, anzitutto. Genuino ed altruista, aldilà di ogni retorica di commiato. Tutti lo hanno voluto ricordare così, semplicemente perchè lo era realmente.
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Simoncelli addio davvero speciale. Ciao Sic impenna fra gli angeli
Coriano lo saluta, l’Italia lo saluta, nell’ultimo atto, celebrato ieri nella chiesa del suo paesello, nella sua Romagna, che portava sempre nel cuore, nelle parole e nelle espressioni colorite quanto genuine, che lo avevano reso un personaggio tanto simpatico, anche a coloro che non seguono il motociclismo. La Chiesa di Coriano, oggi, lo ha abbracciato metaforicamente, stringendosi attorno al papà-amico di Sic, Paolo, alla mamma Rossella, alla sorellina Martina, ed alla fidanzata Kate, che ricorda Marco come “una persona perfetta, e le persone perfette non possono vivere tra di noi comuni mortali” . Il feretro è giunto portato a braccio dai suoi più cari amici, scortato da due moto, simbolico filo di connessione fra la sua vita, la sua passione, e ciò che lo ha portato via, ma anche una nuvola di palloncini rossi, con il suo numero di gara, il 58, che in molti vorrebbero, ora, ritirare dalle competizioni motociclicistiche in suo ricordo. Insieme ai familiari, anche Valentino Rossi, l’amico fraterno, il fratello maggiore, che nel libro dei saluti ha lasciato una frase tipica del loro rapporto fatto di ilarità, goliardia e straordinaria complicità: “Cazzo… mi manchi, Rossi”. Parole semplici e sentite, vere come il vuoto immenso che la scomparsa di Marco lascia per Valentino. E poi altri piloti, come Loris Capirossi, Marco Melandri, Andrea Dovizioso, Sete Gibernau, per citarne solo alcuni, e Jorge Lorenzo, che si scusa nel messaggio di saluti per “aver discusso con lui”, confermando anche oggi la vicinanza che aveva già mostrato nei confronti di papà Paolo appena appresa la tragica notizia. E poi il dottor Costa, medico della Moto Gp, ed in rappresentanza delle istituzioni il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni ed il sottosegretario Rocco Crimi. A suggellare l’essere “speciale” di Super Sic, la sua canzone preferita di Vasco Rossi, che il parroco ha concesso di far risuonare all’uscita del feretro dalla Chiesa: “Siamo solo noi”. Un clima che i tanti fan hanno cercato di mantenere sulla scia del ricordo, non struggente, ma positivo, come era il sorriso contagioso di Sic, quel sorriso che aveva sfoderato anche nell’ ultima intervista rilasciata in Malesia, appena sveglio in hotel, quando si augurava si salire sul gradino più alto del podio, per esser ben visibile dalla televisione. E’ lì che è giusto ricordarlo, mentre vinceva e festeggiava, ondeggiando quei riccioli biondi. La speranza è che ci guardi dal gradino più alto che ci sia, come ha detto il vescovo di Rimini al termine dell’omelia. Addio Marco, riposa in pace ed insegna anche agli angeli ad impennare.Funerali Simoncelli | © Roberto/Getty Images -
Addio a Simoncelli. Vale Rossi lo guiderà all’altare, sulle note di Vasco l’ultimo saluto
Anche il cielo ieri con una pioggia triste e incessante commemorava la morte di Marco Simoncelli, un lungo cordone umano per tutto il giorno ha affollato il teatro di Coriano per l’ultimo saluto. Sic, in una bara coperta da un vetro era vestito con jeans ed una maglietta nera, sulle mani le ferite del tremendo impatto e sotto la chioma scompigliata un viso tranquillo e la bocca che abbozza un piccolo sorriso ma questo forse è solo come noi vogliamo ricordarlo.
Il calore della gente, della sua gente, la dignità di una famiglia piombata alle cronache per una tragedia immane, il calore di tutto il paddock dimostrano la bontà di questo ragazzo che quest’oggi alle 15 riceverà l’ultimo saluto.
Quest’oggi ci saranno infatti i funerali con Valentino Rossi e Pasini che lo accompagneranno all’altare guidando le sue moto, la Gilera 250 e la Honda mentre all’uscita della chiesa Coriano saluterà il suo campione sulle note di Vasco Rossi, Siamo solo Noi la canzone preferita dal povero Simoncelli.
La camera ardente ieri è rimasta aperta fino alle 2:30 per permettere a tutte le persone in fila di dar l’ultimo saluto al loro campione e già dalle 6 di questa mattina sono arrivati nuovi fan. Per evitare di collassare il paese questo pomeriggio saranno allestiti tanti maxi schermi e per chi non riuscirà a salutare il Sic ci penserà Valentino Rossi “Per tutti quelli che me lo chiedono e non potranno essere domani a Coriano non preoccupatevi, il Sic ve lo saluto io. Grazie”.
Anche Vasco la cui presenza oggi è ancora incerta ha avuto parole per SImoncelli “Marco Simoncelli era un ragazzo simpatico e pieno di entusiasmo che per una maledettissima disgrazia ha perso la vita. Correre in moto era la sua passione e ha tenuto ‘aperto’ fino alla fine. Onore a lui che continuerà a vivere nei nostri cuori e condoglianze alla sua famiglia”.
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Valentino Rossi “Sic, mi mancherai fratellino”. Il ritiro è un assurda speculazione
La crudeltà delle parole, a volte, le rende simili a lame affilate. L’inappropriatezza di alcune parole, le rende fastidiose e oltremodo ingiuste, facendo sì che possano oltrepassare ogni limite di decenza, per ferire e infastidire. Particolarmente, in un momento tanto triste per il motociclismo, per lo sport italiano, e per la semplice sensibilità di tutti coloro che, di fronte ad immagini tanto tragiche, hanno sentito una stretta al cuore per un ragazzo di 24 anni, che ora non c’è più.
Le parole in questione sono tutte quelle voci, che già da ieri mattina hanno preso a circolare, sul web e sulla stampa estera, andando a riferirsi al “ruolo” di Valentino Rossi, amico fraterno di Marco Simoncelli, nel tragico impatto di Sepang. Un ruolo che non esiste, quando si parla di una dinamica così fatale come quella accaduta, in cui ogni azione per evitare lo scontro appariva quantomeno impossibile. Parole inutili, ma dolorose, soprattutto per chi si trova suo malgrado ad ascoltarle, nonostante debba già combattere con la disperazione, l’angoscia, la tristezza della perdita di un amico, di un “fratello minore”, come Valentino Rossi, ieri sera, ha voluto ricordare. Parole che si accostano, poi, ad altre parole, ancor più insensibili, che fanno riferimento all’ipotesi di un ritiro di Valentino Rossi dalle gare dopo l’accaduto. Parole che, oggi, l’amico ed assitente di Valentino Rossi, Alessio Salucci, smentisce seccamente sulla pagina Twitter, spiegando che “Vale non sta assolutamente pensando di smettere, mi dispiace che circolino certe notizie false, soprattutto in momenti così”. In alcuni momenti, le parole non dovrebbero essere usate affatto, per rispetto, per decenza. A maggior ragione, non voci false e infondate che assumono i connotati di violento sciacallaggio.Marco Simoncelli e Valentino Rossi | ©Mirco Lazzari gp/Getty Images -
Grave incidente per Marco Simoncelli al GP di Malesia. Gara cancellata
Grave incidente per Marco Simoncelli al GP di Malesia. Il pilota scivola in curva al secondo giro rimanendo attaccato alla moto che attraversa la pista e lasciando Marco immobile al centro di essa.
Mentre Alvaro Bautista (Suzuki), riesce ad evitare l’impatto con lo sfortunato pilota, diversamente accade con Valentino Rossi (Ducati) e Colin Edwards (Yamaha Tech3). Nell’impatto ha la peggio SuperSic che perdendo il casco rimane immobile sull’asfalto. La gara è stata immediatamente sospesa, ed il pilota è stato subito trasportato con l’ambulanza clinica mobile. La gara, che in un primo momento doveva riprendere alle 10,45 ora italiana, è stata cancellata mentre non ci sono notizie sulle condizioni del pilota. Vi terremo aggiornati appena possibileMarco Simoncelli | © Mirco Lazzari gp/Getty Images -
A Sepang pole per Pedrosa. Beffato Stoner
Dopo essere stato il più veloce nelle terze e ultime libere sul circuito di Sepang, Dani Pedrosa si conferma anche nelle qualifiche e conquista la combattutissima pole position del Gran Premio di Malesia, la seconda stagionale dopo quella ottenuta a Brno. Lo spagnolo di casa Honda firma il tempo di 2:01.462 negando cosi la gioia dell’ennesima pole position al neo campione Casey Stoner, che non può cosi festeggiare al meglio il titolo mondiale conquistato in casa lo scorso week-end a Phillip Island.
Sono solo 29 i millesimi che dividono i due centauri della casa giapponese che sono certamente i due più seri candidati alla vittoria per la gara di domani, ma che devono avere un’occhio di riguardo alla altra moto gemella di Andrea Dovizioso, staccato solo di 204 millesimi con il tempo di 2:01.666, velocissimo in qualifica e messo molto bene anche per quanto riguarda il passo di gara. Prima fila tutta Repsol dunque, con i tre piloti unici capaci di scendere sotto il muro dei 2:02. Apre la seconda fila la sorprendente Yamaha di Colin Edwards, rinvigorito dall’ottimo quinto posto nel GP d’Australia e capace di mettersi alle spalle Marco Simoncelli di quel tanto che basta, ovvero 95 millesimi. Otiimo anche Hayden, che chiude la seconda fila con il sesto posto, a sette decimi da Pedrosa ma a solo uno da Sic. Bene anche Aoyama con la Honda clienti del team Gresini, davanti all’unica Suzuki superstite di Alvaro Bautista. Valentino Rossi invece chiude in decima posizione, lontano ma più vicino rispetto alle libere di ieri in cui pagava oltre due secondi di ritardo. Per il Dottore anche una caduta nei 15 minuti finali della sessione che gli ha impedito di proseguire e di migliorarsi. Tuttavia il feeling tra la pista malese e in numero 46 è risaputo, su questa pista risale il suo ultimo successo in MotoGP, e ci aspettiamo di vederlo lottare domani in gara per le posizioni che contano. Fa un pò effetto vedere le due Yamaha nelle ultime due posizioni con Ben Spies penultimo un pò malconcio dopo la caduta in Australia e Nakasuga, il sostituto di Jorge Lorenzo, che pare aver chiuso la stagione, ultimo.Dani Pedrosa | © Saeed Khan / Getty Images -
Stoner week-end perfetto. Vittoria e titolo mondiale
Giornata di gloria per Casey Stoner che si aggiudica nel Gran Premio di casa di Phillip Island il secondo titolo mondiale, il primo con la Honda dopo quello conquistato con la Ducati. Il pilota australiano dopo la pole conquistata ieri completa un week-end perfetto andando a vincere in solitaria davanti al suo pubblico nel giorno del suo 26esimo compleanno, giornata impreziosita appunto dalla conquista del titolo mondiale. Il compito del canguro australiano è stato agevolato soprattutto dall’assenza di Ben Spies, infortunatosi durante il turno di prove, e soprattutto dal forfait di Jorge Lorenzo che ha dovuto rinunciare a correre la gara a causa di una brutta caduta nel warm-up che gli ha procurato una brutta lesione all’anulare della mano sinistra. Senza lo spagnolo a Stoner sarebbe bastato un sesto posto per chiudere in anticipo i conti mondiali, ma ha preferito chiudere in bellezza davanti al suo pubblico. Nona vittoria stagionale e quinta consecutiva per il portacolori della Honda, che chiude l’era delle 800 cosi come l’aveva iniziata, e cioè vincendo il titolo mondiale. In seconda posizione Marco Simoncelli che proprio nell’ultima parte di gara beffa il connazionale Andrea Dovizioso. Completa il dominio HRC Daniel Pedrosa, deludente a 13 secondi dal leader. Alle spalle della colonia Honda, Colin Edwards con la prima delle Yamaha, davanti a Randy De Puniet che fa meglio del suo ufficiale Nicky Hayden soltanto settimo. Terminano la gara soltanto in dieci piloti: ottavo Toni Elias davanti a Capirossi e Karel Abraham. Gara molto caotica, che miete molte vittime illustri a causa dell’asfalto resi viscido dalla pioggia. A parte Stoner, che sembra andare sul bagnato come sull’asciutto, ne fanno le spese Abraham che però cade e si rialza, Bautista, Aoyama e Crutchlow. Sfortunato invece Valentino Rossi, che complice l’assenza delle due Yamaha ufficiali stava lottando per le posizioni di vertice, ma la Ducati di piegare proprio non ne vuole sapere e dopo un sorpasso a Bautista nel 14esimo passaggio cade in terra mentre si trovava in quinta posizione. LE PAGELLE – CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORICasey Stoner | © Mirco Lazzari / Getty Images ORDINE D’ARRIVO
Pos. Pilota Team Tempo 1. STONER
HONDA 42:02.425 2. SIMONCELLI
HONDA +2.210 3. DOVIZIOSO
HONDA +2.454 4. PEDROSA
HONDA +13.160 5. EDWARDS
YAMAHA +30.886 6. DE PUNIET
DUCATI +48.800 7. HAYDEN
DUCATI +1:16.314 8. ELIAS
HONDA +1 GIRO 9. CAPIROSSI
DUCATI +1 GIRO 10. ABRAHAM
DUCATI +2 GIRI 11. BAUTISTA
SUZUKI RIT 12. AOYAMA
HONDA RIT 12. CRUTCHLOW
YAMAHA RIT 14. ROSSI
DUCATI RIT 15. LORENZO
YAMAHA NP 16. SPIES
YAMAHA NP -
MotoGP, il solito Stoner in pole a Phillip Island. Rossi-Ducati altro flop
Un australiano in pole position nel Gran Premio d’Australia. Non poteva essere altrimenti se l’australiano di cui stiamo parlando è quel Casey Stoner che sta dominando il Mondiale in sella alla sua Honda. A Phillip Island il pilota di Southport ha conquistato la sua 11esima pole stagionale, la 33esima in carriera, mettendo già una seria ipoteca sulla vittoria finale di domani visti i tempi della sessione di qualifica: quasi mezzo secondo rifilato al più diretto rivale Jorge Lorenzo, 1:29.975 per il pilota Honda e 1:30448 per quello della Yamaha.
Chiude la prima fila Marco Simoncelli, che si trova a suo agio sul circuito tecnico di Phillip Island con una Honda ben messa a punto durante il weekend. Per il Sic 1:30.599 che domani potrà consentirgli quantomeno di lottare con Lorenzo per il secondo gradino più alto del podio. La vera sorpresa è però e Alvaro Bautista che ha staccato il quarto miglior tempo della giornata e domani partirà dalla seconda fila: grandissimo il lavoro svolto nella seconda parte del campionato dello spagnolo e della Suzuki che sono passati dalle retrovie dello schieramento a lottare per le posizioni a ridosso del podio. Quinto e sesto tempo per Andrea Dovizioso e Nicky Hayden seguiti da Ben Spies e un deludente Dani Pedrosa. I quattro piloti sono racchiusi in meno di un decimo di secondo, 91 millesimi per l’esattezza. Bene Loris Capirossi che vuole togliersi qualche altra soddisfazione prima di concludere la sua carriera nel Motomondiale a fine stagione. Il veterano della Ducati ha chiuso le qualifiche con il decimo tempo precedendo anche il compagno di team Randy De Puniet e l’alfiere, il pilota di punta della casa di Borgo Panigale Valentino Rossi. Non ci sono più aggettivi per descrivere le prestazioni del binomio tutto italiano. Evidentemente non c’è il giusto affiatamento e lo stesso feeling che il Dottore aveva con Aprilia, nella categorie minori, Honda e Yamaha, nella classe regina. Per Rossi un 13esimo tempo a 2 secondi netti dalla pole che per lui e per tutti i ducatisti è un altro boccone amaro. Domani sveglia all’alba, alle 7:00 ora italiana, per il via del Gran Premio d’Australia, terz’ultima prova del Mondiale 2011 MotoGP e che può regalare il secondo titolo iridato a Casey Stoner, dopo il trionfo con la Ducati nel 2007, al Canguro serve fare 10 punti in più di Lorenzo. E per Stoner laurearsi campione del mondo nel Gran Premio di casa sarebbe davvero il massimo a coronamento di una super stagione.Casey Stoner | © TORSTEN BLACKWOOD/AFP/Getty Images GRIGLIA DI PARTENZA
Pos. Pilota Team Tempo Gap 1. STONER
HONDA 1:29.975 2. LORENZO
YAMAHA 1:30.448 +0.473 3. SIMONCELLI
HONDA 1:30.599 +0.624 4. BAUTISTA
SUZUKI 1:30.714 +0.739 5. DOVIZIOSO
HONDA 1:30.780 +0.805 6. HAYDEN
DUCATI 1:30.792 +0.817 7. SPIES
YAMAHA 1:30.835 +0.860 8. PEDROSA
HONDA 1:30.871 +0.896 9. EDWARDS
YAMAHA 1:31.237 +1.262 10. CAPIROSSI
DUCATI 1:31.583 +1.608 11. DE PUNIET
DUCATI 1:31.635 +1.660 12. AOYAMA
HONDA 1:31.889 +1.914 13. ROSSI
DUCATI 1:31.980 +2.005 14. CRUTCHLOW
YAMAHA 1:32.023 +2.048 15. ABRAHAM
DUCATI 1:32.054 +2.079 16. ELIAS
HONDA 1:32.503 +2.528 17. CUDLIN
DUCATI 1:36.666 +6.691 -
A Motegi Stoner centra la decima pole. Rossi 7°
Sotto il segno di Stoner anche le qualifiche del Gran premio del Giappone, a Motegi, dove l’australiano, sempre più dominatore del motomondiale, abbatte due record in un colpo solo: bissa la sua decima pole stagionale su quindici disputate e frantuma il record del tracciato che era stato siglato da Daniel Pedrosa poco più di 24 ore prima nelle prove libere. Una grande prova di forza del numero 27 che non sbaglia sulla pista di casa della Honda e firma il giro più veloce in 1:45.267, due decimi meglio di un sorprendente Lorenzo che sembra aver trovato in qualifica il bandolo della matassa dopo aver disputato delle libere sottotono. Il maiorchino ha mostrato ancora una volta tutta la sua forza e ci ha messo ancora una volta del suo su una pista in cui la Yamaha sembra nettamente inferiore trovando una prima fila insperata alla vigilia.
Terza posizione per il forlivese Andrea Dovizioso che chiude la prima fila a mezzo secondo dalla vetta e precede l’altra HRC di Daniel Pedrosa, deludente dopo le libere di ieri che avevano fatto sperare almeno in una lotta più serrata con Stoner per la pole. E invece lo spagnolo non è riuscito ad andare oltre la quarta posizione, chiudendo a quasi sette decimi dal compagno di team mostrando qualche difficoltà in più con la gomma morbida. Grande prova invece per Ben Spies che nonostante una fastidiosa intossicazione alimentare che lo sta limitando per tutto il week-end, riesce a strappare un’importante seconda fila e partendo dalla quinta posizione cercherà domani in gara di aiutare il suo compagno, stretto nella morsa delle Honda. Alle spalle dell’americano la Honda Gresini di Marco Simoncelli, autore di una caduta a inizio turno che però non ne ha compromesso più di tanto la prestazione. Il ritardo del romagnolo tuttavia è abbastanza importante, si aggira sul secondo e domani in gara dovrà fare meglio per rimonatre posizioni. Settimo posto per l’amico Valentino Rossi, che ormai ha fatto l’abitudine ai problemi della Rossa di Borgo Panigale, e pur essendo il migliore delle Ducati il secondo e due che lo separa dalla vetta non può essere di certo confortante. Per il Dottore anche un dritto nella fase finale del turno a dimostrazione che attualmente la moto non riesce a stare in pista superati questi limiti. Il tempo di Rossi è di appena un decimo meglio rispetto a quello fatto segnare da Alvaro Bautista, che però come abbiamo potuto apprezzare negli ultimi GP, tira fuori il meglio di sè e dell’unica Suzuki in gara e non sarà certamente facile tenerlo dietro. Male Nicky Hayden, che dopo delle libere confortanti chiude solo in decima posizione dietro anche l’altra Ducati di Hector Barbera. Chiudono la classifica in 18esima e 19esima posizione Damian Cudlin, sostituto in Ducati di Loris Capirossi, e Shinici Ito, wild card della HRC non più giovanissimo alla veneranda età di quarantaquattro anni.© TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images GRIGLIA DI PARTENZA
Pos. Pilota Team Tempo Gap 1. STONER
HONDA 1:45.267 2. LORENZO
YAMAHA 1:45.523 +0.256 3. DOVIZIOSO
HONDA 1:45.791 +0.524 4. PEDROSA
HONDA 1:45.966 +0.699 5. SPIES
YAMAHA 1:46.042 +0.775 6. SIMONCELLI
HONDA 1:46.211 +0.944 7. ROSSI
DUCATI 1:46.467 +1.200 8. BAUTISTA
SUZUKI 1:46.586 +1.319 9. BARBERA
DUCATI 1:46.694 +1.427 10. HAYDEN
DUCATI 1:46.763 +1.496 11. AOYAMA
HONDA 1:46.811 +1.544 12. CRUTCHLOW
YAMAHA 1:46.818 +1.551 13. DE PUNIET
DUCATI 1:46.917 +1.650 14. EDWARDS
YAMAHA 1:47.165 +1.898 15. ABRAHAM
DUCATI 1:47.922 +2.655 16. ELIAS
HONDA 1:48.169 +2.902 17. AKIYOSHI
HONDA 1:48.367 +3.100 18. CUDLIN
DUCATI 1:48.962 +3.695 19. ITO
HONDA 1:49.971 +4.704 -
MotoGP, ad Aragon la pole va a Stoner. Rossi 13°
Lo si sapeva già da prima dell’inizio delle qualifiche che la questione relativa alla pole position sarebbe stato un discorso prettamente riguardante Casey Stoner e Dani Pedrosa. I due hondisti, che nelle prove libere erano stati due razzi, hanno letteralmente fatto a pezzi gli avversari.
Sul circuito di Aragon infatti, dove domani si correrà il Gran Premio d’Aragona 14esimo appuntamento del Motomondiale 2011, la pole position è andata a Casey Stoner con il miglior tempo di 1:48.451 frantumando il record della pista che gli apparteneva e stabilito l’anno scorso in sella alla Ducati di 3 decimi. L’australiano, alla sua nona pole stagionale e la 31esima in carriera nella classe regina, avrebbe potuto abbassare ancor di più il tempo sul giro se non si fosse reso protagonista di un dritto nel secondo settore. In prima fila con lui partiranno Dani Pedrosa (+0.296), l’unico in grado di contendere la vittoria domani in gara a Stoner, e l’americano Ben Spies che, nonostante i problemi del venerdì, ha trovato il giusto setting facendo meglio anche del campione del mondo in carica e compagno di team Jorge Lorenzo. Lo spagnolo aprirà la seconda fila ma la sua Yamaha non sembra poter impensierire la Honda domani. Due Honda, due Yamaha e altre due Honda nelle prime sei posizioni: Andrea Dovizioso ha beffato il connazionale Marco Simoncelli attardati nell’ordine del secondo. Ancora pessimo Valentino Rossi, rimasto vittima di una caduta nei primi minuti di qualifiche: il Dottore domani partirà dalla 13esima piazza in griglia preceduto anche dalle Ducati di Nicky Hayden, Karel Abraham e Randy De Puniet. Nonostante si sia passato ad un telaio di allumio (quello precedente era in carbonio) la Ducati GP11.1 non ha ottenuto i miglioramenti prefissati e a Bologna ci si prepara ad una nuova gara anonima. Il feeling del pilota di Tavullia con la moto di Borgo Panigale non è dei migliori, il duo tutto italiano che ad inizio stagione aveva fatto sognare in molti stenta, purtroppo, a decollare.next moto GRIGLIA DI PARTENZA
Pos. Pilota Team Tempo Gap 1. STONER
HONDA 1:48.451 2. PEDROSA
HONDA 1:48.747 +0.296 3. SPIES
YAMAHA 1:49.155 +0.704 4. LORENZO
YAMAHA 1:49.270 +0.819 5. DOVIZIOSO
HONDA 1:49.372 +0.921 6. SIMONCELLI
HONDA 1:49.528 +1.077 7. HAYDEN
DUCATI 1:49.752 +1.301 8. ABRAHAM
DUCATI 1:49.777 +1.326 9. AOYAMA
HONDA 1:49.813 +1.362 10. DE PUNIET
DUCATI 1:49.826 +1.375 11. BAUTISTA
SUZUKI 1:49.883 +1.432 12. CRUTCHLOW
YAMAHA 1:49.893 +1.442 13. ROSSI
DUCATI 1:49.960 +1.509 14. BARBERA
DUCATI 1:49.976 +1.525 15. EDWARDS
YAMAHA 1:50.105 +1.654 16. CAPIROSSI
DUCATI 1:50.752 +2.301 17. ELIAS
HONDA 1:51.073 +2.622 -
A Pedrosa le prime libere di Aragon
Le prime libere del quattordicesimo appuntamento della stagione sul circuito di Aragon vanno a Daniel Pedrosa che mostra di essere abbastanza a suo agio sulla pista di casa. Lo spagnolo di casa Honda mette a segno il giro più veloce della sessione girando in 1:50.281, circa mezzo secondo meglio del connazionale Jorge Lorenzo, rinvigorito dall’ultima vittoria a Misano che lo tiene ancora in corsa per la lotta al titolo mondiale che lo vede contrapposto a Casey Stoner. Proprio l’australiano, a lungo in testa per gran parte della mattinata, chiude al terzo posto a soli sette centesimi dallo spagnolo della Yamaha.
Alle spalle dei migliori tre ecco le altre due RC212V ufficiali di Marco Simoncelli e Andrera Dovizioso, più staccati rispettivamente di sei e otto decimi. Gli italiani completano un dominio tutto firmato Honda, che piazza quattro moto nelle prime cinque posizioni provvisorie. Il solo Lorenzo riesce a mantenere il loro passo.
La migliore delle Ducati è quella privata del francese Randy De Puniet, sesto a un secondo dal leader, che precede le due GP11.1 ufficiali di Nicky Hayden e Valentino Rossi. In questo week-end il Dottore utilizzerà le modifiche apportate al telaio per la moto del prossimo anno, costruito in alluminio anzichè in carbonio come nella versione precedente. La stessa versione non verrà utilizzata dal compagno di team che continuerà a provare la vecchia moto.
Dietro i due Ducatisti troviamo la Yamaha di Colin Edwards e la Honda di Hiroshi Aoyama, ma fa notizia la brutta prestazione di Ben Spies, che non riesce ad andare oltre l’11esima posizione a 1″ e sei decimi dalla vetta.
Non fa più notizia invece il periodo nero di Loris Capirossi, che chiude il gruppo in ultima posizione a 3″ e mezzo di distacco.I tempi delle prime libere
1 DANI PEDROSA HONDA 1:50.281
2 JORGE LORENZO YAMAHA 1:50.730 0.449
3 CASEY STONER HONDA 1:50.806 0.525
4 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:50.893 0.612
5 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:51.091 0.810
6 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:51.376 1.095
7 NICKY HAYDEN DUCATI 1:51.418 1.137
8 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:51.676 1.395
9 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:51.826 1.545
10 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:51.859 1.578
11 BEN SPIES YAMAHA 1:51.911 1.630
12 HECTOR BARBERA DUCATI 1:52.016 1.735
13 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:52.224 1.943
14 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:52.580 2.299
15 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:53.158 2.877
16 TONI ELIAS HONDA 1:53.440 3.159
17 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:53.842 3.561