Tag: valentino rossi

  • Addio Nicky Hayden, il motorsport piange la sua scomparsa

    Addio Nicky Hayden, il motorsport piange la sua scomparsa

    La notizia che nessuno avrebbe mai voluto leggere è arrivata nel pomeriggio di oggi: Nicky Hayden non ce l’ha fatta.

    Ancora una volta un incidente in bici, come accaduto pochi giorni fa al campione di ciclismo Michele Scarponi 

    Il pilota americano, ricoverato da mercoledì scorso all’ospedale Bufalini di Cesena in gravissime condizioni dopo un incidente stradale mentre si allenava in bici, ha perso la sua lotta e si è dovuto arrendere alla morte.

    A comunicare il decesso di Hayden è stata proprio la Ausl Romagna nel tardo pomeriggio.

    Si era capito subito che la situazione era disperata, ogni bollettino confermava la gravità dei traumi riportati nell’impatto e la speranza andava a scemare giorno dopo giorno.

    Nicky Hayden ci lascia così a soli 35 anni.

    Kentucky Kid, questo il suo soprannome, era nato il 30 luglio 1981 ad Owensboro (nel Kentucky appunto) e si era da subito messo in luce nelle corse della Superbike americana.

    Nel 2003 il Team Honda Hrc decise di dare una moto a Nicky Hayden nel mondiale di MotoGp, come compagno di squadra di Valentino Rossi e, alla sua stagione di debutto, lo statunitense chiuse con un buon 5° posto mondiale. Nel 2004 con l’addio di Valentino dalla Honda, Nicky sembrava poter recitare ruolo da protagonista ma la stagione non fu delle migliori, solo 8° nel mondiale.

    Nel 2005 arrivò la prima vittoria, nell’amata Laguna Seca e nel 2006 Nicky riuscì nel capolavoro di conquistare il titolo mondiale allo sprint finale nell’ultima gara a Valencia, proprio ai danni di Rossi.

    Le stagioni successive, con il passaggio anche in Ducati, non furono certo piene di soddisfazioni per Hayden, anzi arrivarono un totale di soli 7 piazzamenti sul podio in 9 stagioni mondiali.

    Dal 2016 tornò alla Superbike dove in sella alla Honda chiuse il mondiale con un buon 5° posto.

    In questa stagione le cose non erano certo partite nel verso giusto, con un settimo posto come migliore risultato nel mondiale Superbike 2017, il tempo per recuperare poteva esserci ma purtroppo il destino ha deciso diversamente.

    Il mondo del Motorsport in questi giorni si era fatto vicino a Nicky Hayden con tanti messaggi d’affetto e d’incoraggiamento arrivati in particolar modo dai suoi ex colleghi impegnati nel Gp di Francia a Le Mans. 

    Toccanti erano state le parole di Valentino Rossi che dal suo profilo Facebook aveva ricordato i bei momenti passati prima da compagno di squadra e poi da rivale del pilota col numero 69.

    Gli appassionati di motori purtroppo oggi piangono ancora una volta, come successo in passato per Luis Salom, Jules Bianchi, Marco Simoncelli, Shoya Tomizawa e Daijiro Kato tanto per ricordare alcuni piloti che ci hanno lasciato prima di Kentucky Kid Nicky Hayden.

  • Vettel e Rossi, l’Italia dei motori fa festa

    Vettel e Rossi, l’Italia dei motori fa festa

    Fabio Concato cantava di una “Domenica bestiale”, beh quella andata in scena oggi per quanto riguarda il Motorsport italiano è stata davvero una domenica perfetta e fantastica.

    Dal primo successo con la Ferrari per Sebastian Vettel, che ha aperto la giornata, al ritorno alla vittoria di Valentino Rossi, accompagnato sul podio da altri due italiani, Dovizioso e Iannone, con moto italiana, la Ducati.

    Insomma il Made in Italy motoristico grazie a Vettel e Rossi ha vissuto una giornata stupenda.

    Partiamo dalla Malesia, dal Gran Premio di Formula Uno che ha visto Vettel portare la Rossa sul gradino più alto del podio.

    Le premesse per una buona gara c’erano tutto, il podio in Australia, la prima fila conquistata in prova a soli 74 millesimi da Lewis Hamilton e con la seconda Mercedes di Rosberg costretta alla seconda fila.

    Sebastian Vettel | Foto Twitter
    Sebastian Vettel | Foto Twitter

    Allo spegnimento del semaforo Vettel ha voluto subito dimostrare a Rosberg chiudendogli ogni pertugio, che per lui passare la rossa sarebbe stata un’impresa. Dopo pochi giri la svolta della gara, Ericsson si gira e rimane nella ghiaia con la sua Sauber, entra la gru e di conseguenza la Safety Car. Durante la neutralizzazione le Mercedes ne approfittano per fare il pit-stop, Vettel no, il tedesco rimane in pista, al comando della gara e con una serie di giri davvero molto veloci, approfitta delle due frecce d’argento imprigionate nel traffico per costruirsi un buon margine. Ci si aspetta un calo delle gomme di Vettel, che si ferma una volta in meno rispetto ad Hamilton e Rosberg, ma questo non accade, il ferrarista guida con dolcezza, non stressa le gomme e al termine dei 56 giri può festeggiare sul traguardo con un Team Radio pieno di gioia e di ringraziamenti. Strepitosa anche la gara di Raikkonen che precipitato in fondo dopo una foratura ad inizio gara, rimonta sino ad ottenere uno strepitoso 4° posto.

     

    Le emozioni venute dalla Malesia in mattinata si amplificano la sera durante la gara della MotoGp in Qatar. Protagonista Valentino Rossi, ma non solo.

    Valentino Rossi | Foto Twitter
    Valentino Rossi | Foto Twitter

    Al via del gran premio Il Dottore parte male e rimane imbrigliato nella mischia, peggio di lui fa Marc Marquez che dopo un contatto finisce in fondo al gruppo (rimonterà ma non oltre al 5° posto), in testa intanto i ducatisti Dovizioso e Iannone insieme a Jorge Lorenzo tentano la fuga. Valentno non ci sta e pian piano, a suon di giri veloci torna sotto e si aggancia al terzetto. Sorpassi a non finire, le Yamaha vanno meglio in trazione, le Ducati sono fulmini in rettilineo. Prima sembra arrendersi Iannone, poi Lorenzo. La sfida si fa a due, Rossi contro Dovizioso. I due italiani non se le mandano a dire, prima passa Valentino, poi Il Dovi risponde ma va lungo e Vale lo ripassa. Insomma si arriva all’ultimo giro con la gara ancora aperta e con Iannone che intanto, alle spalle dei due, si è sbarazzato di Lorenzo. Rossi si porta avanti nell’ultima tornata, Dovizioso ci prova ma non riesce sostanzialmente mai a rispondere. Dopo la Rossa al mattino, trionfa Rossi di sera ma anche la Rossa di Borgo Panigale, oltre a quella di Maranello, può esultare.

    Dopo Sepang anche a Losail torna a suonare l’Inno di Mameli e viste le premesse, questo sembra solo l’inizio di una stagione emozionante, Hamilton e Marquez non saranno d’accordo e torneranno a provare a recitare il ruolo da protagonisti ma siamo certi che il biondino tedesco e l’eterno Vale, non si arrenderanno e ci faranno vivere altre domeniche così, c’è poco da attendere, il 12 aprile F1 e MotoGp torneranno in pista contemporaneamente.

  • Gara folle in MotoGP: caduti Vale, Marquez e Pedrosa, vince Lorenzo

    Gara folle in MotoGP: caduti Vale, Marquez e Pedrosa, vince Lorenzo

    Gara davvero incredibile: l’800° corsa in classe regina regala sorprese ed emozioni incredibili, seppur non tantissime gioie. Inizia male: Valentino Rossi cade ed è costretto al ritiro. I primi controlli medici evidenziano un trauma cranico, ma non è nulla di grave. Poi è il turno di Dovizioso, già caduto in qualifica ieri; ma solo dopo si scatena il finimondo. Inizia a pioviginare, ma presto le poche gocce diventeranno un diluvio: bandiera bianca (se è esposta i piloti possono cambiare la moto). Iniziano le corse nella pit-lane con Di Meglio, poi piano piano entrano anche gli altri, ma non tutti. La situazione in pista è Marquez-Pedrosa-Lorenzo che si scambiano continuamente le posizioni. Saggiamente la Yamaha fa rientrare l’unico pilota che gli è rimasto in gara per evitare di perderne un altro: Lorenzo entra e monta sulla moto con le gomme da bagnato.

    Marc Marquez, leader in classifica davanti a Pedrosa, Vale e Lorenzo
    Marc Marquez, leader in classifica davanti a Pedrosa, Vale e Lorenzo

    In realtà anche la Honda  è dello stesso avviso, ma non lo sono i piloti: Pedrosa e Marquez scelgono di continuare i restanti 5 giri con le slick, ma questa decisione finisce per rovinare la gara dei due spagnoli.  Cade Pedrosa prima dell’ingresso in Curva 1: inizialmente la grafica lo segna come OUT insieme ai due italiani, ma in realtà si è rialzato ed ha cambiato moto. Contemporaneamente Marquez cade alla Curva 3, anche lui si rialza e rientra al giro successivo. Fortunatamente per loro, corrono in MotoGP che ha solo 21 piloti, perché se ciò fosse successo in Moto2 o Moto3, sarebbero scivolati oltre la 30° posizione. Allora i due, con moto nuova e gomme da bagnato, riescono ad arrivare 13° e 14°, guadagnando almeno qualche punticino. A quel punto strada spianata per Jorge Lorenzo, che va a vincere per la prima volta in stagione. Il secondo posto è di Aleix Espargaro, che guadagna il primo podio della carriera. Terzo Cal Crutchlow, che perde il fotofinish con lo spagnolo. La classifica è comunque ancora dominata da Marquez, che non perde punti di vantaggio rispetto a Pedrosa e Rossi.

    In Moto2 si interrompe il monologo delle Kalex di Rabat e Kallio con la vittoria di Maverik Vinales, ma è in Moto3 la notizia più bella della giornata: torna al successo Romano Fenati, che ieri in qualifica si era piazzato 13°, oggi è partito malissimo e si è ritrovato 19°, ma da quel momento è iniziata una grandissima rimonta che lo ha portato alla vittoria.

  • Finalmente Vale: Rossi trionfa a Misano

    Finalmente Vale: Rossi trionfa a Misano

    Per la prima volta in stagione la vittoria non va alla Honda: Valentino Rossi e la sua Yamaha trionfano nel GP di San Marino e Riviera di Rimini dedicato a Marco Simoncelli, nato e cresciuto a pochi chilometri da lì. Doppietta Yamaha, dopo Rossi c’è Jorge Lorenzo, seguito da Dani Pedrosa. Il colpo di scena principale arriva a 18 giri dal termine, quando Marc Marquez perde l’anteriore, cade e scivola giù; alla fine lo spagnolo è arrivato 15°, appena dentro la zona punti. E’ il week-end dell’Italia: Dovizioso e Iannone chiudono la top 5.

    La festa del podio di Rossi
    La festa del podio di Rossi

    Tre italiani su cinque nella top 5 e finalmente l’Inno di Mameli che risuona in una pista automobilistica: tra Moto e Formula 1, l’unico che finora aveva regalato all’Italia una vittoria era Romano Fenati in Moto3. La vittoria di Valentino e contemporaneo 15° posto di Marquez sconvolgono la classifica, ma non troppo: i due spagnoli della Honda sono primo e secondo con 289 e 215 punti, poi c’è Rossi a 214. Ritirato Petrucci, mentre quello che si può considerare l’unico pilota di casa, ovvero Alex De Angelis, arriva 14°, davanti a Marquez.

    In Moto2 ancora una volta si ripete il duello Rabat-Kallio. E’ sempre lo stesso il copione: il finlandese parte benissimo, guadagna 3-4 secondi su Rabat e poi, col passare dei giri, si fa superare senza riuscire poi a raggiungere il compagno spagnolo. Gli italiani erano chiamati a una rimonta e così è stato: Morbidelli arriva settimo e guadagna 11 posizioni, mentre Pasini arriva 14°. Sicuramente Folger non ricorderà con piacere questa gara: mentre era al 7° posto gli è arrivata una segnalazione: per aver superato troppe volte il limite di pista (track limit) avrebbe dovuto cedere una posizione, ma dietro di lui c’erano Simon e Morbidelli distanti parecchi secondi. Dopo 8 giri in cui Folger è stato costretto a rallentare, finalmente cede questa posizione, ma nel frattempo gli danno un altra penalità per non aver concesso la posizione. Per evitare la squalifica Folger è costretto a fare il ride trough e arriva 19°.

    Doppietta Honda al fotofinish in Moto3, vince Rins davanti ad Alex Marquez, si accontenta del terzo posto Jack ass Miller. Bellissime prestazioni di Enea Bastianini (5°) e Andrea Migno (8°), male Romano Fenati che arriva 11° (partiva 7°) e Niccolò Antonelli (16°).

  • Motomondiale, Marquez si ferma a 10, ok Rabat, gaffe Rins fa vincere Masbou

    Motomondiale, Marquez si ferma a 10, ok Rabat, gaffe Rins fa vincere Masbou

    Il week-end di Motomondiale a Brno regala una grande sorpresa: Marc Marquez interrompe la sua serie di 10 vittorie consecutive con un quarto posto che lascia spazio a Dani Pedrosa, suo compagno di squadra. Secondo Jorge Lorenzo, poi ennesimo podio (e soprattutto ennesimo terzo posto) per Valentino Rossi.

    MOTO GP: ancora salvo il record di Giacomo Agostini, che nel post gara a SKY ha dichiarato di essere per metà dispiaciuto per Marc e per metà contento per il record tenuto. Tornando alla gara: partenza scoppiettante di Iannone e Dovizioso che si trovano rispettivamente primo e secondo, ma alla fine concluderanno 5° e 6°, confermando che Honda e Yamaha sono troppo superiori. Settimo Bradl, poi Aleix Espargaro, mentre suo fratello Pol si ritira ancora. Buon 12° posto per Pirro, 15° Camier che trova il primo punto in sostituzione di Hayden. 16° De Angelis al suo ritorno in classe regina. Ritirati, oltre a Pol Espargaro, Petrucci, Crutchlow, Laverty ed Hernandez.

    Rins, a destra, esulta per una vittoria mai arrivata, foto dal web
    Rins, a destra, esulta per una vittoria mai arrivata, foto dal web

    Rimane ugualmente primo Marquez con 263 punti (ancora 77 di vantaggio da Pedrosa, 186), terzo Rossi (173), poi Lorenzo (137), Dovizioso (118), Aleix e Pol Espargaro (85, 78), Iannone (73). Gli altri italiani: 19° Pirro (11), 22° Petrucci (4), a zero De Angelis.

    MOTO2: torna alla vittoria Rabat, che poi viene multato con 1000 euro per aver fatto salire sulla sua moto ne giro d’onore una persona travestita da bandiera a scacchi. Secondo posto importante per Mika Kallio, terza Kalex su tre sul podio con Sandro Cortese, tedesco con chiare origini italiane. Fuori dal podio Luthi, poi il connazionale Dominik Aegerter. Altre tre Kalex (Vinales, Simon Morbidelli, primo italiano) prima di Zarco Schrotter che chiudono la top 10. A punti anche Pons, Corsi, Syarhin, Simeon Folger. Solo 17° Pasini. Chiude ultimo il debuttante Mahias, preceduto da Mulhauser Titipong Warokorn. Ritirati Salom (disperato), l’altro debuttante PopovLowes, Nagashima Baldassarri.

    12 punti di vantaggio di Esteve Rabat su Kallio, terzo Vinales a 150, seguito da Aegerter a 123. 100 punti tondi per Corsi, primo italiano. Senza contare De Angelis, che si ferma a 37, il secondo italiano è Morbidelli 16° con 33 punti. 20° Pasini (22), 26° Baldassarri (12°). Ultimo a punti Terol a 2.

    MOTO3: tutto cambia nell’utlimo giro. Clamorosa gaffe di Rins che festeggia la vittoria con un giro in anticipo ritrovandosi nono e permettendo a tutto il gruppo dietro a lui di combattere per la prima posizione, che viene conquistata sul rettilineo da Masbou. Secondo Enea Bastianini, poi Kent. Quarto come il fratello in Moto GP Alex Marquez, quinto Miller, undicesimo Fenati  che non era andato bene già nelle prove libere. 13° Antonelli, 17° Bagnaia, costretto a rallentare per un guasto. 20° e 21° Ferrari Tonucci; ritirati Grunwald, Carrasco, Rodrigo, McPhee Navarro.

    Comanda Miller con 169 punti, seguito da Alex Marquez con 146. Un solo punto in meno per Vasquez, fuori dal podio Fenati  135. Poi Rins a 125 che ha sprecato una grande chance. Secondo italiano Bastianini 8° (71).

    Prossima gara a Silverstone il 31 agosto.

  • MotoGp: a Brno vince Pedrosa, stop Marquez

    MotoGp: a Brno vince Pedrosa, stop Marquez

    Dopo dieci vittorie consecutive ed un dominio incontrastato in classifica da parte sua, Marc Marquez ferma il suo cammino vincente a Brno nel Gran Premio della Repubblica Ceca.

    Come ad Indianapolis, alla partenza le Ducati di Iannone e Dovizioso sono perfette, poi al secondo giro Lorenzo recupera terreno e dopo averle passate tenta una fuga. Il leader del Mondiale rimane più indietro fino a un confronto serrato con Iannone che da vita ad un duello spettacolare.

    Una fase del recupero di Pedrosa | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Una fase del recupero di Pedrosa | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Pedrosa, nel frattempo riprende terreno su Lorenzo fino a sorpassarlo. Poi inizia una gara fatta di tanta perentorietà e concentrazione, come un rullo compressore macina giri e tiene il suo passo. Marquez probabilmente ha pagato la scelta delle gomme e non riesce a fare la solita gara addirittura cedendo anche a Valentino Rossi, anche se nel finale si avvicina.

    Rossi ha raddrizzato un week-end iniziato veramente male, nelle libere era caduto procurandosi un’ abrasione dolorosa ad un mignolo, nel warm-up non ha brillato poi nella gara è tornato alla grande. Deciso e pulito strappa il terzo posto a Marquez facendogli notare che se commette errori lui è lì e non fa sconti.

    Dani Pedrosa così, da un campionato anonimo oscurato dal dominio del suo compagno di squadra esce dal guscio, firma il Gp che sancisce lo stop della striscia vincente di Marquez e si regala una domenica di gloria. Dietro di lui Lorenzo e, come detto, Valentino Rossi che insieme estromettono dal posio il leader della MotoGp.

    Il podio del Gp di Brno | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Il podio del Gp di Brno | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Da quando corre in MotoGp è la prima volta che Marc Marquez viene estromesso dal podio finendo la gara. I due precedenti risalivano al 2013 dove al Mugello era stato vittima di una caduta ed a Phillip Island fermato dalla bandiera nera.

    CLASSIFICA GRAN PREMIO REPUBBLICA CECA (primi dieci):

    1° Dani Pedrosa (Honda)

    2° Jorge Lorenzo (Yamaha) +0,410

    3° Valentino Rossi (Yamaha) +5,259

    4° Marc Marquez (Honda) +10,454

    5° Andrea Iannone (Ducati) +17,639

    6° Andrea Dovizioso (Ducati) +17,834

    7° Stefan Bradl (Honda) +23,819

    8° Aleix Espargaro (Yamaha) +29,621

    9° Bradley Smith (Yamaha) +30,364

    10° Alvaro Bautista (Honda) +37,639

    CALSSIFICA MONDIALE PILOTI MOTOGP (primi cinque):

    Marc Marquez (Honda) 263 punti, Dani Pedrosa (Honda) 186 punti, Valentino Rossi (Yamha) 173 punti, Jorge Lorenzo (Yamha) 137 punti e Andrea Dovizioso (Ducati) 118 punti.

  • Gp Indianapolis, la zampata di Valentino Rossi

    Gp Indianapolis, la zampata di Valentino Rossi

    La settimana del Gran Premio d’Indianapolis è stata caratterizzata dal rinnovo contrattuale da parte di Jorge Lorenzo con la Yamaha, infatti il loro rapporto ora è blindato fino al 2016. Inoltre in questo periodo estivo c’è stato qualche movimento tra i piloti dove Carl Crutchlow ha lasciato la Ducati per accasarsi nel team di Lucio Cecchinello e Stefan Bradl ha firmato un contratto con la Forward Racing. Tutto quì?

    No perchè nelle prove libere del GP nel mitico circuito americano si è rivisto alla grande Valentino Rossi che all’ultimo secondo dei test stampa il miglior tempo e se il buon giorno si vede dal mattino…

    Un’ora prima delle prove aveva piovuto, tuttavia l’asfalto del circuito, nel momento in cui si può entrare in pista, è totalmente asciutto. Marquez si piazza subito davanti con un tempo discreto, ma destinato ad essere limato da quì alla fine di parecchio. Tuttavia lo spagnolo appena perde la miglior posizione la riagguanta subito tenendo Bautista ed Aleix Epargarò, unici in costante contatto con lui, a debita distanza. Poi Rossi piazza un tempo “relativamente vicino” a più di mezzo secondo.

    Nella seconda fase Lorenzo si posiziona in terza posizione avvicinandosi al dottore che però si vede staccato di sei decimi da Marquez che migliora di una spicciolata il suo tempo.

    Il "gruppone" con Valentino Rossi nelle libere del GP di Indianapolis | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Il “gruppone” con Valentino Rossi nelle libere del GP di Indianapolis | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Negli ultimi dieci minuti delle prove libere ecco che avvengono una serie di colpi di scena mozzafiato. Rossi cala subito una serie di giri veloci che lo avvicinano subito allo spagnolo, nel frattempo Colin Edwards si mette in riga con i tempi ai primi tre Marquez, Rossi e Lorenzo mentre Valentino continua ad aumentare il ritmo finché non passa momentaneamente in testa.

    A sparigliare però le carte ci pensa Iannone che fa un tempo ottimo piazzandosi in testa davanti alla Yamaha di Rossi ed abbassando il primato di due decimi, in terza posizione Pol Espargarò scavalca Marquez.

    Nell’ultimo giro Smith abbassa il tempo ancora, ma deve arrivare in fondo Valentino Rossi che sta realizzando parziali ottimi ed infatti arriva in fondo mettendo la sua Yamaha davanti a tutti con un vantaggio risicato a trentaquattro millesimi ma dal valore inestimabile in fatto di autostima. Domani nelle qualifiche sarà dura ma Valentino Rossi potrà tentare di dire la sua in un circuito che non ama particolarmente.

    TEMPI REALIZZATI DAI PRIMI DIECI:

    1° ROSSI V. 1:34.535 (Movistar Yamaha MotoGP)

    2° SMITH B. +0.034 (Monster Yamaha Tech 3)

    3° IANNONE A. +0.044 (Pramac Racing)

    4° EPARGARO’ P. +0.143 (Monster Yamaha)

    5° MARQUEZ M. +0.350 (Repsol Honda Team)

    6° LORENZO J. +0.549 (Movistar Yamaha MotoGp)

    7° REDDING S. +0.587 (GO & FUN Honda Gresini)

    8° ESPARGARO’ A +0.748 (NGM Forward Racing)

    9° DOVIZIOSO A. +0.910 (Ducati Team)

    10° HERNANDEZ Y. +0.966 (Y. Energy T. I. Pramac Racing)

     

  • Motomondiale, la Spagna domina in tutte le categorie

    Motomondiale, la Spagna domina in tutte le categorie

    Tanto inno spagnolo in questo anno di motomondiale, dai fratelli Marquez Rabat e a tanti altri. Basta pensare che in Catalogna c’erano più di venti di piloti di casa tra MotoGP, Moto2 e Moto3. Prossima gara in Olanda.

    MOTOGP: la prima non-pole di Marquez non gli impedisce  di vincere la settima gara su sette in questa stagione. Corsa fantastica e soprattutto combattuta fino all’ultimo, tra sorpassi di Rossi e controsorpassi di Marquez, sorpassato da Pedrosa che a sua volta viene ripassato da Marquez. Alla fine sul podio arriva anche un italiano, ovviamente Valentino Rossi, che sfrutta un contatto tra i due spagnoli all’ultimo giro. Terzo Pedrosa, medaglia di legno per un altro suo connazionale, Jorge Lorenzo  che finalmente si è ritrovato. Poi il tedesco Bradl e ancora Spagna con i fratelli Espargarò: prima Aleix, poi Pol. A seguire Dovizioso Iannone. Tra i cinque ritirati anche Crutchlow Bautista. Classifica dominata da Marquez a punteggio pieno: 175 punti su 175. A seguire Rossi (117), Pedrosa (112), Lorenzo (78), Dovizioso (71), P. Espargarò (58), A. Espargarò (54), Bradl (50), Iannone (41), Smith (40), Bautista (34), Hernandez (27), Hayden (26), Redding (25), Aoyama (24), Crutchlow (15), Abraham (13), Edwards (8), Pirro (7), Petrucci e Barbera (2), Parkes (1).  A questo punto, con un Marc Marquez così, l’unica lotta possibile sembra quella per il secondo posto.

    Marquez, Pedrosa e Rossi, foto Facebook
    Marquez, Pedrosa e Rossi, foto Facebook

    MOTO2: anche nella seconda categoria domina la Spagna, prove libere, qualifiche e gara mai in discussione per Tito Rabat, che ha allontanato Viñalez già nei primi giri e ha corso da solo. Primo podio per la Caterham del francese Zarco, poi Kallio che continua a perdere punti in classifica con Rabat che si allontana. Dopo Luthi quinto c’è il primo italiano, Mattia Pasini, che dopo la brutta caduta al Mugello si è riscattato. A seguire Cardus, Pons, Schrotter, West, Baldassarri, Simon, Nakagami e uno sfortunatissimo Aegerter, che rimane coinvolto nella scivolata di Torres uscendo di pista. Solo 21esimo Franco Morbidelli. Tanti ritirati “illustri”: Simeon, Torres, Salom, Folger, Cortese, l’italiano Corsi e il sammarinese De Angelis. La classifica parla chiaro: Rabat è a +34 da Kallio, poi Viñalez (89), Aegerter (71), Corsi (66), Salom (59), Luthi (51), Folger (47), Zarco, Lowes e West (33), Cortese (32), Simeon (31) e altri sotto i 30 punti, tra cui De Angelis (18), Morbidelli (15), Pasini (14), Baldassarri (5).

    MOTO3: se Marc Marquez vince tra i grandi, Alex Marquez trova la prima vittoria stagionale in Moto3, seguito da un grande Enea Bastianini, da VasquezMiller e da Romano Fenati che scende di tre posizioni all’ultimo giro per un piccolo contatto proprio con il connazionale Bastianini. A seguire Binder, l’altro Viñalez Ajo, che hanno formato per quasi tutta la gara un serpentone di sette piloti che non è riuscito a raggiungere baby Marquez. Decimo Bagnaia. Sfortunato Rins che si ritira quasi all’inizio per un guasto. Out anche Antonelli. In classifica non riesce a prendere il largo Miller, che dopo il ritiro del Mugello arriva solo quarto. Sono solo 7 i punti di vantaggio su Romano Fenati, poi quattro spagnoli: Vasquez a 92, Rins a 87, Marquez a 85 e Viñalez a 73. 

  • MotoGp Qatar, vince Marquez ma Rossi c’è

    MotoGp Qatar, vince Marquez ma Rossi c’è

    All’indomani del Gran premio in Qatar di MotoGp, prima gara della stagione, le sorprese e gli esiti inattesi non sembrano mancare e, per gli appassionati italiani, è ancora tempo di sognare con il ritrovato Valentino Rossi. Se Marc Marquez, come ampiamente anticipato alla vigilia, è l’uomo da battere della MotoGp e lo ha confermato con la vittoria ottenuta in Qatar, Valentino Rossi ha tutta l’intenzione di riscattare gli anni grigi e riassaporare il gusto e l’adrenalina delle prime posizioni, della lotta al vertice. Il suo secondo posto ottenuto dopo un bel duello con lo stesso Marquez esprime tutto questo: un duello fino all’ultimo giro fatto di staccate entusiasmanti, con un Valentino che pur partiva dalle retrovie ma che è stato capace di farsi largo tra gli avversari più giovani e, in teoria, affamati. Un duello d’altri tempi, di quelli cui Valentino Rossi era abituato ma che da tempo non riaffrontava, a 340 chilometri orari di velocità. In apparenza, però, a giudicare dalla gara di ieri sembra che nulla sia cambiato o, meglio, che tutto sia tornato com’era prima per il pilota di Tavullia: la sua fame di vittoria, a quanto pare, non è affatto svanita e, anzi, il buon feeling con la sua ritrovata Yamaha potrà essere un fattore decisivo nel corso della stagione.

    MotoGp, vince Marquez ma Rossi c'è
    MotoGp, vince Marquez ma Rossi c’è

    A ben vedere, però, è pur necessario sottolineare che il Marquez del Qatar è riuscito a vincere la prima gara della stagione di MotoGp pur se convalescente, con una caviglia in disordine e avendo saltato tutta la sessione invernale di test per infortunio: insomma, il suo potenziale è nettamente superiore a quello mostrato ieri.

    E gli altri? L’altro spagnolo Dani Pedrosa si è posizionato terzo, proprio alle spalle di Valentino Rossi, mentre Jorge Lorenzo è caduto fin dal primo giro. Al quarto posto è giunto Espargarò su Yamaha, mentre quinto si è collocato Andrea Dovizioso su Ducati che, così, sembra iniziare positivamente la stagione dopo le difficoltà degli ultimi anni. Al sesto posto l’altro pilota Ducati, compagno di squadra di Andrea Dovizioso, Crutchlow che però ha tagliato il traguardo senza benzina. Al settimo posto si è collocato Scott Redding, poi a seguire Nicky Hayden, Colin Edwards e l’italiano Andrea Iannone.

    In ogni caso, il mondiale di MotoGp è appena iniziato ma, a giudicare dall’”antipasto”, sarà molto interessante.

  • MotoGp al via con il Qatar

    MotoGp al via con il Qatar

    Domenica alle ore 20 italiane (22 ora locale) è in programma la prima gara del campionato del Mondo di MotoGp, unica gara in notturna, in Qatar con tante novità al via ma con una certezza apparente: Marc Marquez super favorito per la vittoria, nonostante la il tutore nero alla caviglia destra che lo accompagna in questi giorni. D’altronde, è lui l’uomo da battere, vittorioso nella scorsa edizione della MotoGp nonostante fosse un debuttante, capace di vincere in tutte e tre le classi. Per lui il Gp del Qatar sarà un’incognita considerando che, proprio a causa del problema alla caviglia, non è riuscito a girare in pista. Oltre a Marquez, però, l’altro spagnolo Pedrosa potrebbe essere l’uomo rivelazione in sella alla sua Honda. Oppure, Jorge Lorenzo su Yamaha che lo scorso anno ha messo a segno una stagione fantastica in termini di successi anche se è stato limitato dagli infortuni. E poi mai dimenticare Valentino Rossi: nonostante i trentacinque anni compiuti, la sua voglia di gareggiare e di vincere non si è mai placata, ancor di più dopo i segnali positivi dello scorso anno. Valentino Rossi ha partecipato attivamente alla realizzazione e allo sviluppo della sua moto, ha cambiato anche gran parte della squadra salutando dopo ben tredici anni di collaborazione Jeremy Burgess. Per Valentino Rossi sarebbe il decimo successo in un mondiale ma, ovviamente, tale circostanza sembra essere un’ipotesi molto ottimistica considerando l’assoluto dominio spagnolo degli ultimi anni: eppure, tutto è possibile e sognare non costa nulla.

    MotoGp al via in Qatar | foto da web
    MotoGp al via in Qatar | foto da web

    Infine, da considerare anche la Ducati che – dopo un triennio di grandi sofferenze – è ancora un’incognita. La squadra tecnica è stata tutta rivoluzionata e come “uomo di punta” è stato confermato il romagnolo Andrea Dovizioso.

    Le novità della MotoGp 2014 non riguardano solo le moto e gli sviluppi tecnici, bensì anche l’emittente televisiva che trasmetterà le gare. Addio, dunque, alle storiche telecronache di Guido Meda (memorabile il suo “tutti in piedi sul divano”) e spazio alla novità di Sky che da quest’anno ha deciso di puntare molto sui motori. La voce narrante sarà quella di Zoran Filicic con il commento tecnico affidato all’ex pilota Loris Capirossi. Dieci gare della MotoGp saranno in esclusiva Sky, mentre altre otto – tra cui quella di domani in Qatar – saranno trasmesse in chiaro su Cielo.