Tutto secondo copione nella notte del Draft NBA 2011: i Cleveland Cavaliers prendono con la prima scelta assoluta Kyrie Irving, playmaker di Duke University, destinato, secondo molti esperti, a diventare uno dei migliori giocatori nella Lega. nba.comCon la scelta numero 2 i Minnesota Timberwolves selezionano Derrick Williams, ala grande dal talento indiscutibile di Arizona University, secondo gli addetti ai lavori il giocatore più pronto a calcare i parquet della NBA. Alla terza finisce il primo giocatore internazionale, il turco Enes Kanter, centrone turco selezionato dagli Utah Jazz. Scelta numero 4 ancora per i Cavs che mettono sù l’accoppiata playmaker-ala con l’acquisizione di Tristan Thompson da Texas University, uno dei prospetti con più margini di miglioramento tra tutti quelli presenti al Draft. I Toronto Raptors di Andrea Bargnani invece con la chiamata numero 5 prendono l’ennesimo giocatore europeo selezionando Jonas Valanciunas del club lituano del Lietuvos Rytas, un giocatore che può districarsi bene sia nella posizione di centro che in quella di ala grande. Vedremo quale sarà il futuro di Bargnani nella squadra canadese, se formerà l’accoppiata di lunghi con Valanciunas oppure il centro lituano ne prenderà il posto in squadra e l’italiano sarà sacrificato per arrivare ad altri giocatori. Per quanto riguarda l’elenco completo delle scelte tra poche ore ci sarà l’ufficialità del Draft. Al più presto aggiorneremo la situazione fino a renderla definitiva.
Nella notte si è svolta la Draft Lottery NBA, evento che assegna in via definitiva l’ordine di scelta in vista del Draft di fine giugno.
E’ uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, che rende ufficiali tramite un sistema di lotteria, l’ordine delle squadre che al Draft potranno scegliere i migliori giocatori provenienti dalle Università e dall’Europa. Ovviamente partecipano a questa selezione solo le 14 squadre non qualificate per la post season, che ovviamente hanno bisogno di “aiuto” per riemergere dopo un anno da dimenticare. Dopo queste 14 squadre, infatti, l’ordine di scelta per chi ha ottenuto la qualificazione ai playoff, segue l’ordine del record di vittorie-sconfitte in stagione (i Bulls ad esempio avendo il miglior rcord NBA sceglieranno per ultimi con la 30esima scelta).
La Lottery ha premiato Cleveland e Utah (uniche squadre che tra l’altro avevano acquisito a febbraio le scelte di altre 2 squadre, rispettivamente Clippers e Nets). E proprio le scelte prese dai Los Angeles Clippers e New Jersey Nets sono state quelle fortunate: Cleveland ha ottenuto la prima piazza, Utah la terza, nel mezzo i Minnesota Timberwolves che invece avevano il peggior record NBA.
I Cavaliers hanno inoltre ottenuto la quarta chiamata assoluta con l’altra scelta (la loro), un gran guadagno dato che nell’ordine del record di regular season avrebbero scelto con la seconda e con l’ottava. Anche Utah sorride dato che potrà disporre della terza scelta e della 12 (mentre normalmente partiva con la sesta e con la dodicesima). Essendo 2 franchigie in ricostruzione non poteva esserci notizia migliore per i 2 team che ora guarderanno al futuro con più fiducia e con la prospettiva di ritornare tra le grandi squadre.
Delusione in casa Raptors dato che la squadra di Andrea Bargnani nell’ordine era al terzo posto in classifica nella pre-Lottery ma che improvvisamente si è ritrovata al quinto posto per gli exploit dei Cavaliers e dei Jazz.
Di seguito riportiamo l’ordine di probabilità delle squadre di ottenere la prima scelta assoluta a seconda del loro (peggiore) piazzamento in stagione (che fa riferimento alla regular season 2010-2011):
1 Minnesota Timberwolves: 250 combinazioni, 25% di probabilità di poter avere la prima scelta 2 Cleveland Cavaliers: 199 combinazioni, 19.9% di probabilità 3 Toronto Raptors: 156 combinazioni, 15.6% di probabilità 4 Washington Wizards: 119 combinazioni, 11.9% di probabilità 5 Sacramento Kings: 88 combinazioni, 8.8% di probabilità 6 Utah Jazz (ricevuta dai New Jersey Nets): 63 combinazioni, 6.3% di probabilità 7 Detroit Pistons: 43 combinazioni, 4.3% di probabilità 8 Cleveland Cavaliers (ricevuta dai Los Angeles Clippers): 28 combinazioni, 2.8% di probabilità 9 Charlotte Bobcats: 17 combinazioni, 1.7% di probabilità 10 Milwaukee Bucks: 11 combinazioni, 1.1% di probabilità 11 Golden State Warriors: 8 combinazioni, 0.8% di probabilità 12 Utah Jazz: 7 combinazioni, 0.7% di probabilità 13 Phoenix Suns: 6 combinazioni, 0.6% di probabilità 14 Houston Rockets: 5 combinazioni, 0.5% di probabilità
E ora riportiamo l’ordine del Draft dopo la “Lottery”:
1. Cleveland Cavaliers (scelta ricevuta dai Clippers) 2. Minnesota Timberwolves 3. Utah Jazz (scelta ricevuta dai Nets) 4. Cleveland Cavaliers 5. Toronto Raptors 6. Washington Wizards 7. Sacramento Kings 8. Detroit Pistons 9. Charlotte Bobcats 10. Milwaukee Bucks 11. Golden State Warriors 12. Utah Jazz 13. Phoenix Suns 14. Houston Rockets
Grande soddisfazione ed entusiasmo soprattutto a Cleveland, che disponendo di 2 scelte nelle prime 4 potrà veramente cercare di ritornare ai grandi livelli dell’era LeBron James. Delusione invece tra i tifosi Clippers (che avrebbero potuto avere la prima scelta assoluta da affiancare a Blake Griffin) e tra i fans dei Nets.
L’appuntamento è ora per il 23 giugno data in cui si terrà il Draft NBA.
Ultimo turno di regular season con ben 15 partite disputate nella notte (giocavano tutte le squadre) con i verdetti finali che ancora mancavano.
Nella prima di 8 potenziali sfide (ultima di stagione regolare e 7 possibili nel primo turno playoff), i Celtics battono i Knicks: in campo tutte le riserve per le 2 squadre ad eccezione di Stoudemire per New York (14 punti), a trascinare i padroni di casa il duo Bradley-Pavlovic (rispettivamente 20 e 19 punti).
Atlanta cade per la sesta volta consecutiva, questa volta a Charlotte che ringrazia i 20 punti di Henderson. Ampio turnover per gli Hawks che fanno riposare i 5 titolari ed hanno in Powell (16 punti) il top scorer.
Cleveland onora il campionato fino alla fine e vince contro i Wizards ormai proiettati alla prossima stagione. Sessions indigesto per la difesa di Washington chiude con 27 punti, per gli ospiti si salva Blatche con 20 punti.
Netta affermazione per i Magic contro i Pacers (che tengono a riposo i titolari in vista del difficile confronto playoff contro i Bulls). Anderson mette a segno 14 punti, Howard una doppia doppia da 13 punti e 13 rimbalzi, inutili i 16 a testa della coppia Dunleavy-Rush per Indiana.
Finale di stagione in calando per i Sixers che chiudono con il record al 50% (41 vittorie e 41 sconfitte), anche se si nota qualche progresso della seconda scelta assoluta Evan Turner che contro i Pistons chiude con 18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Detroit si affida a Stuckey che non tradisce le attese (29 punti) e riesce a raggiungere sul filo di lana le 30 vittorie, obiettivo minimo stagionale.
Vittoria in scioltezza per gli Heat sul parquet dei Raptors: Bargnani ancora indisponibile (forse ultima stagione in maglia rossa per lui, si prospetta una cessione questa Estate), a vivacizzare un pò la gara ci pensa il duo Bayless-DeRozan (rispettivamente 21 e 18 punti), Miami fa riposare tutti i propri uomini migliori a partire da James, Wade e Bosh e trova in Eddie House (35 punti) il trascinatore della squadra.
Soffrono i Bulls contro i Nets ma alla fine il successo viene portato a casa e con questo anche il primo posto assoluto nella Lega che vorrebbe dire (se i “Tori” faranno strada) vantaggio del fattore campo in ogni serie di playoff: Korver mette 19 punti e risulta decisivo nel finale quando Chicago piazza il parziale che uccide la gara, non bastano per gli ospiti i 21 punti di Farmar. Per la squadra dell’Illinois è una stagione, fino a questo punto, da 10. La lode potrebbe esserci se arrivasse anche il titolo!
I Mavericks scaldano i motori in vista dei playoff e sommergono gli Hornets di Belinelli (14 punti) sotto 32 punti di scarto. Nowitzki leader del match con 32 punti, per gli ospiti Jack ne infila 22.
Budinger (career high a quota 35 punti) guida i suoi Rockets al successo sul campo di Minnesota, alla 15 sconfitta consecutiva che vuol dire peggior record della Lega. Sfida senza esclusione di colpi tra l’ala di Houston e Beasley dei T-Wolves che si ferma ad un solo punto in meno (34). Houston recrimina dato che con il record positivo di 43 vittorie e 39 sconfitte sarebbe teoricamente sesta nella griglia playoff della Eastern Conference.
Sconfitta indolore per i Thunder che avevano poche speranze di migliorare il quarto posto nella Western Conference: i Bucks si impongono in overtime, guidati dai 16 punti di Jennings, per Oklahoma City ampie rotazioni ed un Westbrook da 20 punti in 21 minuti di gioco.
Cade anche Denver che si arrende ai Jazz che salutano il loro pubblico con una vittoria dopo una stagione non all’altezza delle aspettative. Hayward firma il career-high con 34 punti (5/6 da 3 punti), per i Nuggets si salva Chandler (27 punti) e c’è da registrare l’infortunio alla caviglia nel secondo periodo per il playmaker titolare Lawson.
Giornata di riposo per i Blazers che fanno scendere in campo le seconde e terze linee e vengono battuti dai Warriors. Top scorer è Reggie Williams (Golden State) con 28 punti, dall’altra parte Mills si ferma a quota 23.
I Grizzlies perdono sul parquet dei Clippers e si tengono stretto l’ottavo posto ad Ovest che vuol dire Spurs nel primo turno playoff, lasciando agli Hornets i fortissimi Lakers di Kobe Bryant. Partita dal destino segnato, movimentata dalle solite giocate ad alta quota di Blake Griffin che chiude con una sontuosa tripla doppia (da 31 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) una stagione a dir poco esaltante per il prodotto di Oklahoma University.
San Antonio viene sconfitta a Phoenix e dopo una stagione passata in testa alla Lega dal primo fino all’81esimo turno viene scavalcata proprio all’ultima giornata dai Bulls che si assicurano il miglior record NBA. Popovich, inspiegabilmente, dopo aver lasciato a casa tutti i titolari ieri contro i Lakers per dare via libera ai gialloviola ad una vittoria molto importante ai fini della classifica, schiera la migliore formazione contro i Suns e perde dopo 2 minuti Ginobili che si procura un infortunio al gomito. Phoenix ne approfitta e grazie ai 21 punti di Gortat porta a casa il match. Non bastano i 17 di Duncan ai neroargento che ora sperano che Ginobili non abbia accusato nulla di serio.
Paura per i Lakers che battono solo dopo un overtime i Kings e mantengono il secondo posto della Western Conference: Sacramento rimonta dal -22 fino al +3 a pochi secondi dalla fine, Bryant trova la tripla del pareggio nel possesso successivo e poi stoppa Thornton nell’ultima giocata dei regolamentari. Al supplementare i gialloviola dominano, con Bryant che chiude a quota 36 punti, ai padroni di casa non bastano i 33 punti di Thornton, chiusura di stagione con una sconfitta per la città di Sacramento che molto probabilmente lascerà andare i Kings ad Anaheim (a meno di clamorosi ripensamenti) che dal prossimo anno avranno anche l’appellativo di Royals (e non più Kings), come già successo ai Sonics 3 anni or sono, chiudendo così un’epoca storica della NBA.
Risultati NBA del 13 aprile 2011
Boston Celtics-New York Knicks 112-102 Bos Bradley 20, Pavlovic 19, Davis 17 N.Y. Fields 16, Stoudemire 14, Walker 12
Charlotte Bobcats-Atlanta Hawks 96-85 Cha Henderson 20, Augustin 17, Cunningham 14 Atl Powell 16, Crawford 14, Wilkins 14
Orlando Magic-Indiana Pacers 92-74 Orl Anderson 14, Howard 13, Turkoglu 13 Ind Dunleavy 16, Rush 16, Hansbrough 9
Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 100-104 Phi Holiday 21, Turner 18, Nocioni 18 Det Stuckey 29, Prince 14, Monroe 10, Gordon 10, Summers 10, Maxiell 10
Toronto Raptors-Miami Heat 79-97 Tor Bayless 21. DeRozan 18, James Johnson 12 Mia House 35, Howard 18, Jones 12
Chicago Bulls-New Jersey Nets 97-92 Chi Korver 19, Rose 15, Deng 11 N.J. Farmar 21, Lopez 17, Petro 13
Dallas Mavericks-New Orleans Hornets 121-89 Dal Nowitzki 32, Barea 14, Terry 13 N.O. Jack 22, Belinelli 14, Pondexter 10, Landry 10
Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 102-121 Min Beasley 34, Randolph 23, Webster 11 Hou Budinger 35, Martin 25, Lee 22
Oklahoma City Thunder-Milwaukee Bucks 106-110 (overtime) Okl Westbrook 20, Durant 14, Harden 12, Mohammed 12 Mil Jennings 16, Salmons 15, Ilyasova 14
Utah Jazz-Denver Nuggets 107-103 Uta Hayward 34, Harris 21, Jefferson 17 Den Chandler 27, Forbes 17, Harrington 15
Golden State Warriors-Prtland Trail Blazers 110-86 G.S. Williams 28, Wright 20, Curry 18 Por Mills 23, Matthews 18, Johnson 12
Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 110-103 Cli Griffin 31, Gordon 24, Jordan 14 Mem Young 22, Vasquez 17, Battier 13
Phoenix Suns-San Antonio Spurs 106-103 Pho Gortat 21, Dudley 17, Frye 17 S.A. Duncan 17, Neal 14, Green 13, George Hill 13
11 le partite disputate nella notte NBA: situazione definita in vista dei playoff per quanto riguarda la Eastern Conference, con Miami che blinda il secondo posto dietro ai Bulls, Knicks che senza giocare sono sesti e prenderanno i Celtics nella post season e Philadelphia che con la sconfitta contro Orlando è matematicamente settima. Ancora tutto da definire invece nella Western Conference.
E’ LeBron James a trascinare gli Heat ad Atlanta grazie ad una prova da 34 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Gli Hawks invece si apprestano a disputare i playoff con una striscia perdente di 5 partite, non un buon segno in vista della serie contro i Magic.
D.J. Augustin regala il successo a Charlotte contro i Nets con una grande giocata ad un secondo dalla fine. Il piccolo playmaker dei Bobcats chiude con 19 punti ed 11 assist, bene anche Cunningham con 21 punti e Diaw con 20, mentre New Jersey ha in Lopez (30 punti), Farmar (20) e Vujacic (19) i top scorer.
Philadelphia cade sul parquet amico contro i Magic che hanno in Howard (19 punti e 13 rimbalzi), Nelson (19 punti) e Anderson (18 punti e 14 rimbalzi) i mattatori del match. Nei Sixers si salvano Brand con 22 punti e Holiday con 15 e 11 assist e la sconfitta significa prendere l’accoppiamento con gli Heat ai playoff.
Scivolano al terzo posto (e non è più migliorabile la posizione) i Boston Celtics che a Washington danno spazio alle seconde linee ma si arrendono ai Wizards solo dopo un overtime. Rondo, Allen, Pierce e Garnett tenuti a riposo in vista della post season, 20 punti a testa per Davis e Green. Crawford prima forza il supplementare per i padroni di casa con un tiro a 5 secondi dalla fine, poi decide l’overtime con una tripla a 38 secondi dalla sirena che regala il +3 ai suoi. Wall tira male dal campo (5/17) ma chiude con 24 punti con 14/15 dalla lunetta.
Cleveland sbanca Detroit e lascia Minnesota sul fondo della classifica. Decisivo Hickson con 20 punti ed 11 rimbalzi, ai Pistons non bastano i 29 punti e 14 assist di Stuckey.
Sfida dai pochi significati quella tra Raptors e Bucks. Vince Milwaukee grazie alle prestazioni di Salmons (24 punti), Jennings (21) e Gooden (19). Toronto, sempre priva di Bargnani, ha in Bayless il miglior realizzatore con 20 punti.
Inatteso KO interno per gli Hornets di Belinelli (13 punti per lui) contro i dismessi Jazz di fine stagione: la sconfitta potrebbe costare cara visto che New Orleans scivola all’ottavo posto della Western Conference. Utah non fa nulla di straordinario per portare a casa la vittoria, trova in Harris e Miles (18 punti) i top scorer, ma sono sufficienti per battere i padroni di casa che hanno nel solo Paul (15 punti) l’unico giocatore capace di portare qualche insidia.
I Mavericks scavalcano momentaneamente i Lakers al secondo posto ad Ovest (ma già stanotte i gialloviola potrebbero riprendersi la posizione) andando a vincere il derby texano a Houston: è il trio Nowitzki (23 punti), Marion (21) e Terry (21) ad essere decisivo, con quest’ultimo che segna 6 dei 12 punti di Dallas al supplementare (contro i 5 totali dei Rockets). I padroni di casa hanno una rotazione limitata a soli 7 giocatori e pagano lo sforzo fisico proprio nel prolungamento, non bastano i 28 punti di Martin.
Denver si assicura la quinta piazza della Western Conference e si conferma il migliore attacco della Lega nella vittoria per 134-111 sui Warriors: dei 10 giocatori fatti scendere in campo da coach Karl ben 9 vanno in doppia cifra (da ricordare che Gallinari era assente per infortunio) con Smith a quota 22 e Koufos 18 per una squadra senza una vera stella (dopo l’addio di Anthony) ma con tanti ottimi giocatori tutti sullo stesso livello di rendimento. Golden State ha 27 punti a testa da Wright e Curry ma sono inutili per portare via il successo data anche l’indisponibilità di Ellis. Nuggets a quota 50 vittorie in stagione.
Phoenix batte i Timberwolves dopo un overtime: decisivo l’errore di Beasley sul finire dei tempi regolamentari (8 secondi dalla fine) quando sbaglia il tiro libero aggiuntivo dopo un canestro più fallo, sorpasso mancato per Minnesota e pericolo scampato per i Suns che nel supplementare dominano grazie ai tiri da 3. Saranno alla fine 18 i tiri segnati complessivamente dal perimetro (su 29 tentativi), Frye chiude con una prova da 33 punti e 9/14 da 3 mentre Dudley fa il percorso netto con 5/5 dalla lunga distanza per 26 punti. Ospiti che hanno in Beasley il top scorer a quota 26 punti. T-Wolves desolatamente ultimi nella Lega dopo la 14esima sconfitta di fila.
I Thunder sbancano Sacramento e ringraziano il duo Kevin Durant-Russell Westbrook: il numero 35 piazza 32 punti, il playmaker si ferma a 30 ma aggiunge 9 assist e 6 rimbalzi, bene anche Ibaka che contribuisce con 14 punti, 8 rimbalzi e 6 stoppate. In casa Kings c’è Cousins che gioca una delle migliori partite stagione con 30 punti a referto.
Risultati NBA dell’11 aprile 2011
Atlanta Hawks-Miami Heat 90-98 Atl Smith 17, Crawford 13, Williams 11 Mia James 34, Wade 21, Bosh 15
New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 103-105 N.J. Lopez 31, Farmar 20, Vujacic 19 Cha Cunningham 21, Diaw 20, Augustin 19
Philadelphia 76ers-Orlando Magic 85-95 Phi Brand 22, Holiday 15, Nocioni 13 Orl Howard 19, Nelson 19, Anderson 18
Washington Wizards-Boston Celtics 95-94 (overtime) Was Wall 24, Crawford 17, Blatche 16 Bos Green 20, Davis 20, Jermaine O’Neal 15
Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 101-110 Det Stuckey 29, Wilcox 16, Hamilton 13 Cle Hickson 20, Gibson 17, Sessions 17
Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 93-86 Mil Salmons 24, Jennings 21, Gooden 19 Tor Bayless 20, DeRozan 17, Davis 15
New Orleans Hornets-Utah Jazz 78-90 N.O. Paul 15, Belinelli 13, Green 12, Smith 12 Uta Miles 18, Harris 18, Millsap 16
Houston Rockets-Dallas Mavericks 91-98 (overtime) Hou Martin 28, Dragic 15, Lee 12, Miller 12 Dal Nowitzki 23, Marion 21, Terry 21
Denver Nuggets-Golden State Warriors 134-111 Den Smith 22, Koufos 18, Felton 15, Forbes 15 G.S. Wright 27, Curry 27, Williams 17
Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 135-127 (overtime) Pho Frye 33, Dudley 26, Hill 21 Min Beasley 26, Randolph 24, Tolliver 22
Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 112-120 Sac Cousins 30, Thornton 21, Udrih 21 Okl Durant 32, Westbrook 30, Ibaka 14
Ancora una sconfitta per gli Atlanta Hawks che vengono spazzati via dai non irresistibili Wizards: ai padroni di casa bastano i 23 punti di Blatche ed i 19 di Wall ma sono ben 7 i giocatori i doppia cifra per Washington. In casa Hawks si salva Horford con 21 punti e 10 rimbalzi.
Houston domina dall’inizio alla fine l’incontro con i Clippers e si prende la soddisfazione di chiudere la stagione quantomeno con un record vincente: sono 3 i giocatori a quota 16 punti per i Rockets, ovvero Martin, Budinger e Miller. Los Angeles chiude le sue partite in trasferta stagionali non riuscendo ad arrivare alle 10 vittorie (record 9 “W” e 32 “L”), unici in doppia cifra Gordon (19 punti) e Griffin (13).
Nella sfida tra Bucks e Cavs a monopolizzare l’attenzione è John Salmons che segna 32 punti e guida Milwaukee ad un successo che però non conta nulla visto che i giochi playoff sono fatti. Gooden illumina anche lui la scena con una grande tripla doppia da 15 punti, 13 rimbalzi e 13 assist. Cleveland ha in Davis il top scorer con 19 punti.
San Antonio si appresta a blindare anche il primo posto nella Lega dopo aver ottenuto una buona vittoria contro i Jazz: è Al a vincere la sfida tra gli omonimi Jefferson ai danni di Richard, con il centro dei Jazz autore di 23 punti mentre l’ala degli Spurs si ferma a 20. Per i padroni di casa terminano le sfide casalinghe (ultime 2 in trasferta a Los Angeles e Phoenix) con un record di 36-5, secondo miglior record interno della storia dei neroargento.
Grande prestazione dei Nuggets che rifilano 130 punti a Minnesota: protagonista assoluto è Ty Lawson che sigla 37 punti con un fantastico 10/11 da 3 punti, a soli 2 canestri dal record di Kobe Bryant e Donyell Marshall (rispettivamente con 12/18 e 12/19). Sono comunque 8 gli uomini in doppia cifra per la squadra del Colorado dei 10 utilizzati per la rotazione (unici a non superare i 10 punti sono Ely con 6 punti e il nostro Danilo Gallinari con 3 punti in 10 minuti di gioco). Nuovo record di triple segnate per Denver che ne infila 19 (su 38 tentativi). Minnesota, ormai allo sbando, ha in Webster ed Hayward i migliori realizzatori con 15 punti.
Risultati NBA del 9 aprile 2011
Washington Wizards-Atlanta Hawks 115-83 Was Blatche 23, Wall 19, Yi 15 Atl Horford 21, Johnson 16, Crawford 13
Houston Rockets-Los Angeles Clippers 99-78 Hou Martin 16, Budinger 16, Miller 16 Cli Gordon 19, Griffin 13, Foye 8, Jordan 8
Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 108-101 Mil Salmons 32, Gooden 15, Jennings 14 Cle Davis 19, Sessions 15, Gee 14
San Antonio Spurs-Utah Jazz 111-102 S.A. Richard Jefferson 20, Parker 13, Splitter 13 Uta Al Jefferson 23, Favors 17, Millsap 16
Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 130-106 Den Lawson 37, Smith 18, Martin 12, Harrington 12 Min Hayward 15, Webster 15, Beasley 14
I Chicago Bulls si apprestano a conquistare la vetta della Eastern Conference con la vittoria sui Celtics: la squadra di Derrick Rose (30 punti, sempre più vicino il titolo di M.V.P. stagionale) è ad una sola “W” dalla matematica certezza e nel successo sui Celtics dimostra ancora una volta che la posizione occupata non è frutto del caso (miglior rendimento interno al pari degli Spurs con 35 vittorie e sole 5 sconfitte) giocando una gara perfetta e limitando gli avversari ad un misero 38% dal campo (20% da 3 punti). Unico a salvarsi per i Celtics è Paul Pierce con 15 punti. E domenica, per Boston, spareggio per la seconda piazza ad Est contro gli Heat.
Importante affermazione dei Blazers a Salt Lake City che con il successo arpionano il sesto posto nella Western Conference a discapito degli Hornets a cui lasciano l’accoppiamento impossibile con i Lakers al primo turno playoff. Ottima partita per Gerald Wallace, che chiude a quota 29 punti e 8 rimbalzi, Roy dalla panchina mette 11 punti in soli 21 minuti di gioco mentre Aldridge contribuisce con una doppia doppia da 12 punti ed 11 rimbalzi. Utah si aggrappa a Devin Harris che mette a referto 26 punti con 5/9 da 3 mentre Jefferson chiude con 14 rimbalzi e 10 punti. Utah per la prima volta dopo tanti anni chiuderà con un record negativo la sua stagione orribile.
Risultati NBA del 7 aprile 2011
Chicago Bulls-Boston Celtics 97-81 Chi Rose 30, Deng 23, Boozer 14 Bos Pierce 15, Garnett 10, Green 10
Il successo degli Spurs ad Atlanta (Parker 26 punti) avvicina i texani al primo posto della Lega.
I 16 punti e 19 rimbalzi di Hickson permettono a Cleveland di battere Charlotte che probabilmente dice addio alle speranze di fare i playoff con questa sconfitta nonostante un Augustin da 22 punti.
Deron Williams decisivo nella vittoria dei Nets sui Timberwolves: il playmaker segna 18 punti ed aggiunge 21 assist infilando il canestro decisivo a meno di 2 secondi dalla fine, Lopez con 30 punti e 12 rimbalzi è inarrestabile al centro dell’area, a Minnesota non bastano i 20 punti a testa di Beasley e Randolph (con 11 rimbalzi per il primo e 10 per il secondo).
Anche Milwaukee abbandona i sogni playoff: i Magic guidati da 18 punti e 17 rimbalzi di Howard vincono il match, per i Bucks 2 soli uomini in doppia cifra (Gooden 18 punti e Dooling 10).
Per la prima volta in stagione i Wizards ottengono una serie di 3 vittorie consecutive battendo i Pistons in un match equilibrato e spezzato solo da John Wall (26 punti e 12 assist) a 15 secondi dal termine. Oltre al play di Washington c’è Blatche contribuisce con 26 punti e 10 rimbalzi, inutile la doppia doppia di Monroe per Detroit da 22 punti e 14 rimbalzi.
In uno degli scontri “classici” della NBA (e probabile antipasto del primo turno playoff di questa stagione) i Celtics vincono agevolmente sui Sixers di un grande Evan Turner (21 punti per lui). Boston invece ha nei suoi 4 “Big” i migliori marcatori con Pierce a quota 18, Rondo 16, Garnett 14 ed Allen 13.
Sono ben 131 i punti segnati dai Knicks ai Raptors di Andrea Bargnani (0 punti per lui in 8 minuti di gioco, costretto ad uscire subito per il riacutizzarsi dei suoi problemi fisici): Douglas segna 28 punti e Stoudemire ed Anthony ne aggiungono 23 a testa, per i canadesi ottima la prova del trio del futuro DeRozan (36 punti e 10 rimbalzi), Davis (22 punti e 13 rimbalzi) e Bayless (19 punti), i giocatori sui quali i Raptors vogliono (e dovranno a questo punto) ricostruire.
I Bulls si avvicinano a quota 60 vittorie (ora sono 57) con la “W” sui Suns di un ottimo Vince Carter (23 punti): Chicago ha 19 punti da Rose, 18 da Deng e 12 a testa dai “lunghi” Boozer e Noah.
I Grizzlies vengono sorpresi dai Clippers e gettano alle ortiche la possibilità di chiudere il discorso qualificazione per la post season: è Williams (16 punti) ad essere decisivo con un gioco da 3 punti a pochi secondi dalla fine, Griffin chiude in doppia doppia (15 punti e 14 rimbalzi), Per Memphis 20 punti di Conley e 14 (+15 rimbalzi) per Gasol.
I Kings spengono le speranze di playoff dei Rockets: a Houston i protagonisti sono Dalembert e Thornton con 21 punti a testa, non bastano ai padroni di casa i 30 del solito Martin per una sconfitta che in pratica estromette i texani dai giochi.
Dopo una serie di 10 vittorie casalinghe di fila i Nuggets vengono battuti dai Thunder di un fantastico Kevin Durant (32 punti e 9 rimbalzi alla fine). Denver ha in Lawson (28 punti) il top scorer del match, bene anche Gallinari a quota 17.
Golden State domina in casa dei Blazers: grazie al trio Ellis (30 punti), Lee (29 e 20 rimbalzi) e Curry (28 punti) i Warriors mettono a segno un comodo +21 su uno dei campi più difficili della NBA. Portland trova una pessima serata al tiro e tutta la squadra segna quanto il solo trio di Golden State (87 punti). Portland però grazie alla sconfitta dei Rockets accede alla post season.
La sorpresa della notte arriva però da Los Angeles dove i Lakers vengono sconfitti in casa dai Jazz. Partita molto equilibrata con Utah che viene fuori nel finale grazie alla grande gara di Hayward che mette a referto 22 punti. Watson regala il +5 ai Jazz a 2 minuti dalla sirena ma 2 triple di Bryant (20 punti) riportano in parità i Lakers. A 6 secondi dalla fine, sull’ 85 pari, Hayward fa 1/2 dalla lunetta e lascia a Bryant la possibilità del tiro finale ma l’asso dei Lakers perde palla per il secondo KO consecutivo allo Staples Center. Non bastano i 23 rimbalzi con 12 punti e 4 stoppate di Bynum.
Risultati NBA del 5 aprile 2011
Atlanta Hawks-San Antonio Spurs 90-97 Atl Johnson 21, Crawford 2o, Hinrich 13 S.A. Parker 26, Ginobili 18, Duncan 17
La NBA osserva un turno di riposo, il programma riprenderà regolarmente questa notte con le partite che daranno il via all’ultima settimana di regular season (termine fissato al 13 di aprile).
Sono finora 12 le squadre qualificate per la post season (alla fine dovranno essere 16) e la lotta per accaparrarsi un posto utile entra nel vivo.
Tra le partite da tenere d’occhio segnaliamo la trasferta di San Antonio ad Atlanta, gara da vincere per gli Spurs che con il filotto di 6 sconfitte consecutive (non accadeva dal 1997 e Tim Duncan ancora non era stato scelto dagli “Speroni” al Draft di giugno di quello stesso anno) hanno rimesso in gioco il primo posto della Lega permettendo ai Bulls di Rose (probabile M.V.P. della stagione) ed ai Lakers di farsi nuovamente sotto in vista dello sprint finale. Chicago (che è ad un passo dal seed numero 1 in Eastern Conference) sarà impegnata contro Phoenix, che con la sconfitta di domenica proprio contro i neroargento è stata esclusa matematicamente dalla corsa playoff e quindi potrebbe essere scarica di motivazioni. I Lakers ricevono i Jazz che dopo la chiusura degli scambi, a febbraio, e la cessione di Deron Williams ai Nets sono diventati una delle peggiori franchigie della Lega. Bryant e compagni con un record di 18 vinte e 2 perse guidano la classifica dopo l’All Star Game e sembrano in formissima, fermati domenica solo da Gallinari e dai suoi Nuggets. Il calendario è leggermente favorevole ai Lakers e poi ai Bulls, più complicato quello di San Antonio anche in considerazione dello scontro diretto all’81esima e penultima giornata in casa dei gialloviola campioni che potrebbe sancire il vero ordine di arrivo per la post season.
Parlando di Western Conference potrebbe esserci uno spiraglio (ma non ci crede quasi nessuno) per i giovani Thunder di Kevin Durant di acciuffare il terzo posto ai danni dei Mavericks di Nowitzki: le 2 formazioni non attraversano però un buon momento di forma, Dallas ha una striscia aperta di 3 sconfitte di fila, Oklahoma City invece è reduce da 2 sconfitte consecutive, le 2 gare di vantaggio dei Mavs però sembrano essere un’ottima dote per portare a termine la stagione con il terzo posto ad Ovest. I Thunder nel prossimo impegno se la vedranno contro Gallinari a Denver (partita che sa di antipasto playoff!) mentre i texani affronteranno la squadra del Colorado dopodomani (e Danilo sarà quindi un pò l’ago della bilancia).
Parlando proprio di Denver bisogna dire che la squadra è sicura del suo quinto posto e le partite che resteranno da giocare saranno dei test utili per crescere di condizione ed affiatamento in vista dei playoff.
Da decidere invece gli ultimi 3 posti con 4 squadre rimaste in gioco: Portland è sesta e dovrebbe riuscire ad ottenere il pass senza problemi (gioca contro Golden State, nella notte), stesso discorso per Memphis (calendario più agevole rispetto alle avversarie, incontrano i modesti Clippers), chi rischia di più sono gli Hornets di Marco Belinelli che privi della “stella” West (fuori 6 mesi per i legamenti del ginocchio rotti) incontrano squadre difficili e tra queste proprio i Rockets con i quali si giocano l’ultimo posto utile di post season: Houston in 2 giorni si gioca la stagione con l’incontro di stanotte contro i Kings (insidiosi dopo i progressi dell’ultimo periodo) e poi domani notte con la sfida a New Orleans gara da “dentro o fuori” da vedere assolutamente per i veri appassionati!
Nella Eastern Conference (già detto dei Bulls) Miami e Boston si contendono secondo e terzo posto con la squadra di James-Wade e Bosh leggermente favorita (per via del calendario) su quella di Pierce-Allen-Garnett e Rondo. Gli Heat riposeranno, Celtics impeganti invece con i pericolosi Sixers.
Alle loro spalle l’unico team con la posizione già designata, i Magic, che non possono nè migliorare, nè peggiorare il loro quarto posto (sono impegnati contro i Bucks), Atlanta è quasi sicura del seed successivo, mentre Philadelphia e New York gareggiano per la sesta e la settima piazza: favoriti i 76ers vista la discontinuità dei Knicks (giocano contro i Raptors di Andrea Bargnani) che però se possono contare sulla vena realizzativa di Stoudemire, Anthony e Billups sono un cliente scomodo per tutti i top team. Queste sono le squadre sicure di disputare i playoff ad Est.
L’ultimo posto sarà occupato da una franchigia tra Indiana (che riposa e parte in vantaggio rispetto alle avversarie), Charlotte (che va a giocare a Cleveland contro la squadra fanalino di coda della Lega per tenere vive le speranze) e Milwaukee (come già detto giocano ad Orlando). I Pacers vincendo le ultime 4 gare sarebbero sicuri della qualificazione (tra l’altro hanno 3 partite in casa ed 1 sola in trasferta!) alle avversarie invece non basterebbe vincerle tutte essendo dietro in classifica.
Insomma uno sprint finale tutto da vedere, sarà un’ultima settimana elettrizzante.
Una breve e concisa analisi anche sulle posizioni di fondo: ricordiamo che in NBA non ci sono retrocessioni, sembra che i Cavs avranno il peggior record che permetterà loro di essere posizionati come squadra numero 1 alla Draft Lottery (evento che assegna le posizioni di scelta in vista del Draft), a ruota Minnesota. Le altre squadre invece si stanno dando un pò più da fare, soprattuto i Sacramento Kings (che quasi sicuramente dal prossimo anno saranno gli Anaheim Royals, ma di questo parleremo ampiamente a parte) ed ora anche i Washington Wizards. Qualche vittoria anche per Toronto pur non potendo schierare Bargnani, segno che quest’anno le squadre di coda non ci tengono a farsi battere e a fare da sparring-partner come in passato succedeva abbondantemente, forse considerato anche che nelle ultime “Lotterie” la squadra ultima classificata (e quindi in pole alla Draft Lottery) mai ha ottenuto la prima scelta assoluta: nel 2007 Memphis e Boston ultima e penultima in regular season furono scavalcate rispettivamente da Portland e Seattle (sest’ultima e quint’ultima arrivate con i Sonics che si presero quel fenomeno di Kevin Durant), nel 2008 toccò ai Bulls che dalla nona posizione peggiore salirono fino in cima, clamorosamente e davanti allo stupore degli addetti ai lavori, per scegliere Derrick Rose (a discapito di Miami), nel 2009 fu il turno dei Clippers che scalarono fino al primo posto e scelsero poi Blake Griffin e lo scorso anno, (più o meno dalla stesa posizione dei Clippers) i Wizards scalzarono i Nets e si aggiudicarono una grande promessa del basket come John Wall.
Grazie ai 29 punti di George Hill gli Spurs interrompono la striscia di 6 sconfitte consecutive ed estromettono i Suns matematicamente dalla post season.
Impresa dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che sbancano lo Staples Center di Los Angeles: l’italiano guida i suoi compagni con 22 punti ed una grande prestazione. Nel finale di gara decisivi Felton con i suoi canestri (16 punti) e Martin con i suoi rimbalzi. Bryant realizza 28 punti ma con 27 tiri
Boston batte Detroit ma serve un terzo quarto perfetto per avere la meglio sugli avversari: il ritorno di Shaquille O’Neal in campo non dura molto visto che il centro deve abbandonare anzitempo il match per un nuovo infortunio, ci pensano Garnett (23 punti) e Pierce (22 punti) a trascinare i padroni di casa, dall’altra parte sono inutili i 20 di Bynum.
Sconfitta pesante dei Bobcats in casa contro i Wizards che rischia di costare i playoff alla squadra del North Carolina: non basta la grande serata di Carroll da 26 punti, la doppia doppia di Blatche da 25 punti e 17 rimbalzi edi 23 punti di Crawford spingono Washington al terzo successo esterno della stagione, bene anche Wall a quota 18 punti.
Miami espugna il parquet dei Nets grazie alla super prova di LeBron James da 31 punti, 11 rimbalzi e 7 assist. Deron Williams prova a dare la carica alla sua squadra ma la sua doppia doppia da 18 punti e 12 assist è sprecata.
New York evita un clamoroso sweep stagionale (ovvero un 4-0) contro la squadra fanalino di coda della NBA, i Cleveland Cavaliers, grazie al trio Stoudemire (28 punti), Anthony (25) e Billups (23). I Knicks con questa vittoria e per via della contemporanea sconfitta dei Bobcats accedono ai playoff per la prima volta dopo 7 lunghi anni.
Sconfitta indolore per i Magic a Toronto: nonostante i 31 punti di Dwight Howard, i Raptors riescono a vincere pur dovendo fare a meno di Bargnani e Calderon (che sia un esperimento in vista del prossimo anno con i 2 europei che lasceranno il Canada?) ed hanno in DeRozan (24 punti) e Bayless (23) i fattori della partita.
Nuova sconfitta per i derelitti Jazz che si arrendono anche ai Kings. Sacramento ritrova un ottimo Evans da 24 punti e 10 assist, per gli ospiti non bastano i 21 punti di Millsap.
Houston non vuole cedere nulla agli avversari e vince un importante match per restare ancora in corsa per la post season ad Ovest (unica squadra rimasta ad impensierire Hornets, Grizzlies e Blazers, le altre sono tutte fuori): nella “W” su Atlanta il protagonista è Martin con 35 punti, ben aiutato da Hayes che chiude a 19 punti e 12 rimbalzi, agli Hawks non servono le buone prestazioni di Johnson da 25 punti e di Smith da 21 punti ed 11 rimbalzi.
Affermazione fondamentale per gli Hornets di Belinelli (9 punti) che superano i Pacers ed ora attendono lo scontro diretto con Houston (in programma mercoledì) per la matematica qualificazione ai playoff. Buona gara di Chris Paul (18 punti ed 8 assist) reduce da alcune perfomance da rivedere al tiro. Bene anche la coppia Landry-Ariza che combina per 37 punti. Per Indiana ci sono 15 punti a testa per Granger e Dunleavy.
Portland vince l’ottava partita di fila in casa e condanna i Mavericks a soffrire ancora un pò per prendere il terrzo posto ad Ovest: Wallace con 19 punti il top scorer dei padroni di casa ma sono ben 6 gli uomini in doppia cifra, per gli ospiti si salva Marion con 19 punti.
Risultati NBA del 3 aprile 2011
San Antonio Spurs-Phoenix Suns 114-97 S.A. George Hill 29, Bonner 16, Neal 15 Pho Frye 14, Brooks 14, Dudley 12, Carter 12
Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 90-95 Lak Bryant 28, Odom 17, Gasol 16 Den Gallinari 22, Martin 18, Felton 16
Boston Celtics-Detroit Pistons 101-90 Bos Garnett 23, Pierce 22, Allen 13 Det Bynum 20, Prince 16, Villanueva 15
Charlotte Bobcats-Washington Wizards 91-97 Cha Carroll 26, Augustin 21, Diaw 13, Henderson 13 Was Blatche 25, Crawford 23, Wall 18
New Jersey Nets-Miami Heat 94-108 N.J. Williams 18, Outlaw 17, Lopez 16 Mia James 31, Wade 18, Bosh 16
New York Knicks-Cleveland Cavaliers 123-107 N.Y. Stoudemire 28, Anthony 25, Billups 23 Cle Hickson 23, Davis 22, Gee 11, Parker 11
Toronto Raptors-Orlando Magic 102-98 Tor DeRozan 24, Bayless 23, Barbosa 14 Orl Howard 31, Nelson 21, Bass 13, Jason Richardson 13
13 le partite giocate nella notte NBA (turno di riposo solo per i New York Knicks, i Toronto Raptors di Andrea Bargnani, i Golden State Warriors e i Dallas Mavericks)
Vittoria di fondamentale importanza per i Pacers sui Bucks che distanziano proprio Milwaukee e Charlotte (battuta da Orlando) nella corsa all’ultimo posto playoff della Eastern Conference. Granger con 17 punti ed Hibbert con 15, 11 rimbalzi e 4 stoppate i protagonisti nelle fila di Indiana (dall’altra parte si salva Jennings con 20 punti, Gooden sbaglia l’ultimo tiro del possibile sorpasso sulla sirena finale). Ai Pacers ora basterà vincere le ultime 5 gare per essere sicuri della qualificazione.
Dwight Howard continua a giocare a livelli super ed Orlando batte Charlotte infliggendo un duro colpo agli avversari nella lotta playoff. Il centro dei Magic segna 26 punti e prende 14 rimbalzi, rendendo inutile la grande prestazione di Dante Cunningham da 21 punti.
Philadelphia consolida il sesto posto ad Est battendo i Nets (4oesima vittoria stagionale per i Sixers): protagonista della serata Thaddeus Young con 22 punti (21 sono di Elton Brand), mentre gli ospiti pagano a caro prezzo la brutta serata della loro stella Deron Williams (solo 4 punti per lui) ma hanno buone notizie dal redivivo Brandan Wright che registra una doppia doppia da 15 punti ed 11 rimbalzi.
Continua il momento straordinario del rookie Jordan Crawford che guida i Wizards privi di John Wall (una giornata di sospensione) all’affermazione sui Cavs: il neo acquisto di Washington mette assieme una fantastica tripla doppia da 21 punti, 10 rimbalzi ed 11 assist (dopo i 39 punti nell’ultima partita contro Miami), Blatche ritorna in campo e piazza una doppia doppia incredibile da 36 punti e 19 rimbalzi (di cui 16 offensivi, nuovo record di franchigia). Anche McGee porta il suo contributo con 25 punti rendendo vane le buone prestazioni di Sessions (26 punti) ed Hickson (21) per Cleveland. Dopo questa partita i Wizards possono guardare con più ottimismo al futuro, con una buona scelta (tra l’altro sarà molto alta) al prossimo Draft il futuro è assicurato dato che la squadra è molto giovane e talentuosa in ogni reparto, discorso inverso per i Cavaliers che mettono in cascina la 60esima sconfitta di una stagione veramente da dimenticare.
Continua la marcia dei Bulls (arrivata anche la 55esima vittoria) che con i 27 punti di Rose ed i 22 di Boozer espugnano Detroit (Hamilton 30 punti) e sono ormai ad un passo (vista la sconfitta Celtics) dall’ottenere un meritato quanto inaspettato primo posto nei playoff della Eastern Conference.
E’ Atlanta ad assestare il colpo di grazia ai Celtics nella lotta ai vertici ad Est: gli Hawks grazie ai 20 punti di Crawford, ai 19 di Johnson ed alla doppia doppia di Horford da 16 punti e 15 rimbalzi hanno la meglio sui “Verdi” a cui non bastano i 25 punti di Pierce. Decisivo l’ultimo quarto di gioco con Atlanta che impone un parziale di 26-15 che ribalta il match in suo favore. Boston viene scavalcata da Miami in classifica.
Facile affermazione degli Heat a Minnesota: il solito trio Wade (32 punti), James (27 punti e 10 assist) e Bosh (24 punti ed 11 rimbalzi) sugli scudi, mentre per i Timberwolves 22 punti di Webster e per la seconda volta consecutiva doppia doppia mancata per Love che chiude con 18 punti e 7 rimbalzi. Miami ora è seconda nella Conference.
I Grizzlies si impongono a New Orleans: ci sono 28 punti e 10 rimbalzi per Zach Randolph, Tony Allen ne aggiunge 17, non basta ai padroni di casa la buona prova del nostro Marco Belinelli (14 punti), Paul sottotono (5 punti) si dedica al servizio dei compagni (13 assist). Con questo successo Memphis ed Hornets sono appaiate con lo stesso record (43-33) agli ultimi 2 posti playoff della Western Conference.
Grande battaglia a Houston dove i Rockets riescono finalmente a vincere un derby texano battendo gli Spurs in overtime: gara molto equilibrata, Lowry (14 punti) impatta il match a quota 108 a 7 secondi dalla fine, poi Ginobili brucia tutto il tempo rimasto concludendo troppo tardi ed il tiro della vittoria San Antonio viene giustamente annullato. Al supplementare ci pensa Kevin Martin (33 punti) a sigillare la “W”. Da segnalare anche le doppie doppie dei “lunghi” di Houston con Scola che firma 21 punti e 14 rimbalzi e Hayes che si ferma a 10+12. Inutili per i neroargento le prestazioni dei “Big Three” con Parker che chiude con 31 punti, Ginobili e Duncan con 23 a testa e per quest’ultimo ci sono anche 13 rimbalzi. Sesta sconfitta di fila per gli Spurs (una cosa simile non accadeva dal lontano 1997!) ora tallonati dai Lakers e nelle ultime giornate ci sarà anche lo scontro diretto a Los Angeles che risulterà molto probabilmente decisivo ai fini della classifica, i Rockets invece cercano ancora di mantenere viva la fiammella della speranza playoff ma potrebbe non bastare.
Vincono i Suns ma non sarà sufficiente a questo punto per qualificarsi per la post season. E’ Grant Hill con 19 punti il protagonista del successo, non bastano agli ospiti i 21 punti di Gordon e la consueta doppia doppia di Griffin da 20 punti e 13 rimbalzi.
Portland batte Oklahoma (che interrompe una striscia vincente di 5 gare) e fa un grosso passo in avanti per la qualificazione: in quello che una volta era il grande derby del “nord-ovest” (prima che i Thunder si trasferissero da Seattle ad Oklahoma City) i Blazers guidati da un immenso Aldridge da 32 punti dimostrano di essere un osso duro per tutti, soprattutto al Rose Garden. Non basta ai giovani Thunder la doppia doppia di Kevin Durant da 25 punti ed 11 rimbalzi, ben assistito da un James Harden sempre più in crescita dopo l’addio di Jeff Green (21 punti per lui).
Denver espugna Sacramento e si qualifica praticamente per i playoff: 7 uomini in doppia cifra per i Kings, 6 per i Nuggets a dimostrazione che le panchine sono abbastanza lunghe, prevale il maggior tasso tecnico della squadra del Colorado che ha in Felton (17 punti) e Nenè (12+12 rimbalzi) i migliori giocatori (Gallinari un pò in ombra con 9 punti con 13 tentativi dal campo). Sacramento ha in Garcia il top scorer a quota 17.
Ancora un altro successo per i Lakers che ormai puntano decisamente al miglior record della Lega cercando di sopravanzare Bulls e Spurs in queste ultime gare (17esima vittoria nelle ultime 18 dopo l’All Star Game, ritmo veramente impressionante). Nella vittoria a Salt Lake City spiccano i 21 punti di Kobe Bryant (Gasol ed Odom bene come al solito con 16 punti a testa), inutile la doppia doppia di Al Jefferson da 17 punti e 10 rimbalzi ed i 24 punti firmati da C.J. Miles. Gialloviola che si propongono decisamente come squadra da battere e prima candidata al titolo anche di quest’anno.
Risultati NBA dell’1 aprile 2011
Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 89-88 Ind Granger 17, Hibbert 15, Rush 12 Mil Jennings 20, Bogut 16, Maggette 13
Orlando Magic-Charlotte Bobcats 89-77 Orl Howard 26, Nelson 15, Quentin Richardson 14 Cha Cunningham 21, Augustin 19, Henderson 11
Philadelphia 76ers-New Jersey Nets 115-90 Phi Young 22, Brand 21, Holiday 17 N.J. Wright 15, West 13, Lopez 11