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  • Il Giappone è Campione del Mondo, una favola con lieto fine

    Il Giappone è Campione del Mondo, una favola con lieto fine

    Giappone sul tetto del mondo, nel calcio. Non è uno scherzo, ma pura realtà: nel mondiale femminile le calciatrici nipponiche hanno vinto battendo in finale la formazione strafavorita del torneo, ossia gli Usa, ai calci di rigore.

    Una vittoria resa ancora più importante e significativa dalla avversità sopportate e superate, dal terremoto disastroso allo tsunami, dalla difficoltà di allenarsi alla possibilità di non prender parte alla competizione, alla voglia di reagire e partecipare ugualmente, più forti delle disgrazie e delle tragedie, più forti di tutto, in linea con lo spirito Samurai di un popolo intero, mai domo, e dalla grandissima forza d’animo.

    Una vittoria anche simbolica, dunque, dedicata ad un grande ed ammirevole Paese, culla di un grande popolo. Le calciatrici nipponiche hanno incarnato tutti questi valori, allenandosi spesso al buio, nelle serate in cui il razionamento della corrente elettrica rendeva il tutto più complesso, ma, forse, più eroico.

    Eroico come l’impresa di eliminare le padrone di casa del torneo, le tedesche, ai quarti di finale, e poi, di seguito, le vichinghe Svedesi, altra Nazionale di tutto rispetto.

    Per poi giungere, appunto, all’impresa di ieri in finale, ribaltando il risultato del campo per ben due volte, prima con il pareggio di Miyama per 1 a 1, e poi di Sawa, capocannoniere del torneo e migliore giocatrice, che ha fissato il risultato sul 2 a 2, costringendo le statunitensi alla roulette dagli undici metri.

    La freddezza, si sa, è uno dei segni distintivi di questo popolo: i rigori, infatti, le nipponiche sono state più precise e concentrate, mente le Americane hanno fallito tre tiri dal dischetto.

    Vincono le Giapponesi, vince il Giappone mai domo: le neo campionesse del mondo, però, non dimenticano il supporto e la solidarietà che hanno ricevuto dal Mondo intero, esponendo uno striscione di ringraziamento collettivo. Una bella favola, dunque, con tanto di happy end.

  • Lavezzi incanta con Messi, segna Cambiasso. Video

    Lavezzi incanta con Messi, segna Cambiasso. Video

    Dopo 5 vittorie consecutive la Seleccion di Batista è costretta al pari dagli USA, ma anche al New Meadowlands Stadium Messi e compagni hanno dato la sensazione di esser una grande squadra che si diverte a giocare e divertire.

    L’Argentina “italiana” con ben 5 giocatori che militano nel nostro campionato tra i titolari è sopratutto Lavezzi a dar spettacolo in coppia con Messi in attacco. La partita è un monologo dei bianchiazzurri che però sprecano non finalizzando la grande mole di gioco, il vantaggio arriva a 4′ dalla fine del primo tempo quando Cambiasso è il più lesto a ribadire in rete una corta respinta di Howard.

    Nella ripresa la partita non cambia ma l’Argentina non trova la seconda rete e Agudelo approfitta di un errore di Andujar per firmare il pari definitivo.

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  • Pallavolo, Mondiali Italia 2010: Italia avanti tutta, battuta USA 3-1.

    Pallavolo, Mondiali Italia 2010: Italia avanti tutta, battuta USA 3-1.

    Grandissima prova della rappresentativa azzurra guidata da Andrea Anastasi che, in un Palaeur completamente tricolore batte i campioni olimpici statunitensi dando prova di carattere e voglia di vincere.

    L’ inizio è, però, un inizio shock in quanto gli azzurri entrano in campo contratti e preoccupati anche per il fatto che se si perde si va a casa. Gli Stati Uniti invece premono subito sull’ acceleratore e con un Stanley imperioso in battuta asfaltano l’ Italia, chiudendo il primo set per 25-14.

    Il secondo set vede la novità Cernic al posto di parodi ed è questo il cambio che mette l’ Italia sulla strada per la vittoria. Adesso si combatte su ogni palla, Stanley continua a far male in battuta ma viene comunque contenuto da un cernic favoloso sia in difesa che in attacco supportato anche, e finalmente, da Alessandro Fei. Sul 21-20 per gli Stati Uniti il punto della svolta, muro di Sala su Priddy, fino a quel momento infallibile e pareggio Italia e conquista subito dopo del set.

    Il terzo set si apre bene per i colori azzurri, subito avanti 4-1 e 10-5, ma i campioni olimpici non si arrendono ed i soliti due Priddy in attacco e Stanley in battuta riescono a far rientrare team USA, costringendo ad un finale di set punto a punto. Anche in questo caso, sale in cattedra Cernic che prima difende alla grande su Priddy e poi con un colpo da maestro, chiude il terzo set 28-26.

    Si soffre ancora, anche nel quarto set ma stavolta l’ Italia è compatta ed oltre al solito Cernic, salgono in cattedra anche Alessandro Fei che Gigi Mastrangelo che non permettono più a Priddy di mettere palla per terra. È vittoria per l’ Italia con grande spinta emotiva per la prossima gara di questa sera contro la Francia, se si vince, sarà semifinale.

    negli altri incontri, vittoria per la Serbia sulla Russia e di cuba sulla Spagna per 3-1, la Germania vince 3-0 contro la Repubblica Ceca e si gioca il passaggio in semifinale contro il Brasile, spareggio per la semifinale anche tra Bulgaria e Cuba, con la Spagna di Velasco fuori, mentre è già tra le prime quattro del mondo la Serbia.

  • Pallavolo, Mondiali Italia 2010: Italia ok contro Portorico, vittoria 3-1. Adesso USA e Francia.

    Pallavolo, Mondiali Italia 2010: Italia ok contro Portorico, vittoria 3-1. Adesso USA e Francia.

    L’Italia conquista il primo posto nel girone di Catania battendo 3-1 (25-21, 25-16, 18-25, 25-21) Porto Rico e arriva a Roma come si era prefissa in prima posizione. Martedì la nazionale azzurra affronterà i campioni olimpici degli Usa e i sempre temibili vice campioni d’Europa della Francia. Per la squadra azzurra (che gioca martedì e mercoledì nella capitale) l’obiettivo può essere “solo” la vittoria nel girone per tornare (dopo 12 anni) in una semifinale iridata.

    Alcune novità nel sestetto iniziale con Cernic, Lasko e Travica titolari al posto di Savani e Birarelli out. I primi due set sono molto convincenti , ottima la percentuale al servizio  e con un grande muro condotto da Gigi Mastrangelo, l’ Italia si porta avanti. Ma anche contro Portorico arriva il passaggio a vuoto, il terzo set è un continuo di errori e disattenzioni che costringono la compagine di Andrea Anastasi, a prolungare la partita al quarto set. Fortunatamente la situazione in casa Italia torna normale, consentendo una comoda chiusura al quarto set.

    Assolutamente da rividere, comunque, la formula di questi mondiali che regala uno spettacolo indecente ad Ancona dove il brasile e la Bulgaria hanno fatto di tutto per non vincere la partita. I due volte campioni del mondo del Brasile hanno rinunciato all’unico palleggiatore che avevano (Bruno) facendo alzare l’opposto (vale a dire uno dei bomber della squadra, quello che aveva portato al successo la Nazionale di Bernardinho nella World League). Con due squadre che non volevano vincere, o almeno non hanno dimostrato alcun interesse a farlo. Perché vincere voleva dire finire a Firenze contro Cuba e Spagna, mentre la perdente affronta Rep. Ceca e Germania a Roma. Sicuramente uno spettacolo che si poteva evitare, anche per il rispetto dei molti appassionati presenti al Palarossini.

  • Pallavolo, Mondiali Italia 2010: Germania e Serbia ok. USA sconfitti a sorpresa.

    Pallavolo, Mondiali Italia 2010: Germania e Serbia ok. USA sconfitti a sorpresa.

    Tutto facile per la Germania, che nel primo dei tre match del girone degli azzurri a Catania ha travolto Porto Rico 3-0 (25-22, 25-22, 25-18). Grande la prova del miglior giocatore tedesco, Gyorgy Grozer  che ha spazzato letteralmente via i portoricani con 24 punti (più o meno un terzo di quelli totali della sua squadra). Poca roba il Portorico che paga sicuramente la giornata poca felice di Soto che non va oltre i 17 punti. La speranza di tutti è che continui il suo momento no, anche domani contro gli azzurri.

    Ennesima sorpresa di questo pazzo Mondiale italiano, infatti la Repubblica Ceca ha dominato i campioni olimpici degli Stati Uniti, 3-0. Con una equilibrata distribuzione, la nazionale di Praga ha potuto contare sulle buone prove in attacco dei suoi tre schiacciatori principali: Platenik (12 punti), Stokr (11, sarà a Trento nel prossimo campionato per sostituire Vissotto tornato in patria) e Popelka (11). Importante vittoria anche della Serbia, che ha avuto la meglio sulla nazionale cubana per 3-1. Grande prova complessiva di squadra, con le punte rappresentate sicuramente Ivan Miljkovic, il suo bomber principale con 19 punti, e Nikola Kovacevic, che ne ha messi 14.

  • Le pagelle di Stati Uniti – Ghana

    Howard: 6 Ha poche colpe sui gol ma sembra meno reattivo delle partite passate.

    Cherundolo: 4,5
    Imbarazzante la prova dell’intera difesa. Sbaglia nei momenti decisivi
    Dempsey: 6,5 Il geometra del centrocampo inglese merita palcoscenici importanti.

    Bradley: 7 E’ l’ultimo a mollare. Per grinta ricorda il miglior Gattuso

    Donovan: 7,5 La stella questa volta non tradisce. Terzo gol in quattro partite e tanta qualità al servizio della squadra.

    Kingson: 7
    Doveva esser il punto debole del Ghana. Questa sera è decisivo.
    John Mensah 7 E’ un muro a difesa della propria porta.

    Prince Boateng 6,5 Il roccioso “tedesco” si è inserito alla perfezione nel gioco ghanese.

    K. Asamoah: 7 Milan, Juve e Inter cercano un centrocampista? Basta rivolgersi all’Udinese. Straordinario.

    Gyan Asamoah: 7,5 I friulani ci videro benissimo è un mistero come i top club adesso siano cosi miopi.
    IL TABELLINO
    Stati Uniti-Ghana 1-2
    Stati Uniti (4-4-2):
    Howard 6; Cherundolo 4,5, DeMerit 4,5, Bocanegra 4,5, Bornstein 5; Dempsey 6,5, Bradley 7, Clark 5 (31′ Edu 6), Donovan 7,5; Altidore 5,5 (1′ 1ts Gomez 5,5), Findley 5,5 (1’st Feilhaber 6,5). A disposizione: Guzan, Hahnemann, Goodson, Spector, Onyewu, Torres, Holden, Clark, Buddle. Ct.: Bradley.
    Ghana (4-2-3-1): Kingson 7; Pantsil 6,5, Jonathan Mensah 5,5, John Mensah 7, Sarpei 6 (28’st Addy 6); Prince Boateng 6,5 (33’st Appiah 6), Annan 6; Inkoom 6 (8′ 2ts Muntari sv), K.Asamoah 7, Ayew 7; Asamoah Gyan 7,5. A disposizione: Agyei, Ahorlu, Tagoe, Derek Boateng, Vorsah, Abeyie, Amoah, I.Ayew, Adiyiah. Ct.: Rajevac.
    Arbitro: Viktor Kassai (UNG)
    Marcatori: 6′ Boateng (G), 17’st rig. Donovan (U), 3′ 1ts Gyan (G)
    Ammoniti: Clark, Cherundolo, Bocanegra (U), Jonathan Mensah, Ayew (G)

  • Ancora Gyan. Il Ghana vola ai quarti

    Ancora Gyan. Il Ghana vola ai quarti

    Il Ghana raggiunge i quarti per la prima volta nella sua storia e pareggiando l’impresa di Camerun e Senegal.

    Il sogno americano si infrange ancora una volta sul Ghana ma la partita di questa sera dimostra la bontà del calcio statunitense e la continua crescita di competitività. Gli africani di Rajevac migliorano gli ottavi di Germania 2006 e dimostrano che il calcio anche nel continente nero inizia ad avere testa oltre che polmoni.

    La partita vive di un intensità e correttezza magnifica. Il primo tempo è il Ghana a far la partita dopo aver trovato il vantaggio con il “tedesco” Prince Boateng. La vivacità atletica dei giovani colored vince il confronto con i muscoli e la fisicità degli uomini di Bradley. A metà primo tempo, dopo che Howard salva i suoi dal tracollo, arriva il cambio con Edu che sostituisce Clark.

    Il centrocampo a stelle e strisce ritrova solidità e Kingson inizia la sua lotta contro gli avanti degli Stati Uniti. Nel secondo tempo, lo spirito statunitense, ha il sopravvento e il portiere ghanese sale in cattedra togliendo le castagne dal fuoco in molte occasioni.

    Al 17′ però su calcio di rigore arriva il pari. E’ ancora Donovan (al terzo centro) a centrare il pari con un rigore magistrale. La paura di perdere ha adesso il sopravvento e con l’avanzare della stanchezza cala l’intensità della partita.

    Si va ai supplementari e dopo pochi minuti è Asamoah Gyan a trovare lo spunto risolutivo. Bella partita, onore agli Stati Uniti. Per il Ghana adesso l’appuntamento ai quarti con l’Uruguay.

    IL TABELLINO
    Stati Uniti-Ghana 1-2
    Stati Uniti (4-4-2):
    Howard; Cherundolo, DeMerit, Bocanegra, Bornstein; Dempsey, Bradley, Clark (31′ Edu), Donovan; Altidore (1′ 1ts Gomez), Findley (1’st Feilhaber). A disposizione: Guzan, Hahnemann, Goodson, Spector, Onyewu, Torres, Holden, Clark, Buddle. Ct.: Bradley.

    Ghana (4-2-3-1): Kingson; Pantsil, Jonathan Mensah, John Mensah, Sarpei (28’st Addy); Prince Boateng (33’st Appiah), Annan; Inkoom (8′ 2ts Muntari), K.Asamoah, Ayew; Asamoah Gyan. A disposizione: Agyei, Ahorlu, Tagoe, Derek Boateng, Vorsah, Abeyie, Amoah, I.Ayew, Adiyiah. Ct.: Rajevac.
    Arbitro: Viktor Kassai (UNG)
    Marcatori: 6′ Boateng (G), 17’st rig. Donovan (U), 3′ 1ts Gyan (G)
    Ammoniti: Clark, Cherundolo, Bocanegra (U), Jonathan Mensah, Ayew (G)

  • Mondiali 2010: l’Italia è fuori. Adesso per chi tifo?

    La prematura uscita dai mondiali sudafricani della nostra nazionale pone i tifosi e gli appassionati in genere di fronte ad un inquietante interrogativo. Per chi tifiamo adesso?

    Non che sia obbligatorio farlo ma la rassegna mondiale si presta bene ad antipatie o simpatie calcistiche ovviamente. Fino a qualche anno addietro i gruppi maggiori di tifosi italiani si sarebbero divisi in tal modo, il Brasile è un feudo milanista, l’Argentina va agli interisti, i tifosi juventini si immedesimavano nella Francia di Zidane o nella Repubblica Ceca di Pavel Nedved.

    Adesso, il Brasile è più interista che milanista. Nell’Argentina, il Principe Milito, ha il ruolo di comparsa e Zanetti e Cambiasso sono in vacanza. La Francia si è fermata a Zidane.

    Se utilizzassimo altri criteri, ad esempio premiando un outsider o il desiderio di rivalsa di un popolo, metterei il Ghana al primo posto, seguito dal Giappone e a seguire Cile e Uruguay.

    Premiando il bel calcio entusiasmano più il gioco ad un tocco della Spagna e il calcio totale dell’Olanda che il Brasile questa volta più che mai risolutivo. La sagacia tattica mi fanno venir in mente l’Uruguay di Tabarez e il Portogallo di Queiroz.

    Ci sarebbe l’italiano Capello alla guida dell’Inghilterra, la giovane ma sempre coriacea Germania. Per ultimo ho lasciato volutamente Diego Armando Maradona e l’Argentina, la Selecion affidata al “folle Diego” è il paradigma opposto di quello utilizzato da Lippi e Abete. Il gruppo è importante ma il calcio è fatto da fenomeni, dall’estro e dai colpi di testa.

    Quindi il mio tifo si dividerà tra Ghana e Maradona, e il vostro?

    L’Italia è fuori. Adesso per chi tifo?

    • Olanda (25%, 255 Voti)
    • Argentina (22%, 231 Voti)
    • Spagna (16%, 161 Voti)
    • Ghana (10%, 99 Voti)
    • Germania (9%, 98 Voti)
    • Uruguay (6%, 59 Voti)
    • Brasile (4%, 44 Voti)
    • Inghilterra (2%, 16 Voti)
    • Paraguay (1%, 15 Voti)
    • Portogallo (1%, 13 Voti)
    • Giappone (1%, 13 Voti)
    • Slovacchia (1%, 12 Voti)
    • Stati Uniti (0%, 5 Voti)
    • Messico (0%, 4 Voti)
    • Corea del Sud (0%, 4 Voti)
    • Cile (2%, 3 Voti)

    Totale Votanti: 1.032

  • Mondiali 2010: il tabellone degli ottavi

    Il Mondiale di Sudafrica entra nella fase calda e da domani inizia la fase ad eliminazione dove non saranno più permessi errori. Tra le migliori sedici al mondo mancano solo Francia e Italia, finaliste quattro anni fa ed escluse eccellenti del mondiale in corso.

    Il tabellone degli ottavi prevede subito due incontri suggestivi e fratricidi tra europee: Germania-Inghilterra e Spagna-Portogallo elimineranno a Brasile e Argentina una possibile protagonista alla vittoria finale.

    Ecco il tabellone:


      26/06

    • Uruguay – Corea del Sud
    • Stati Uniti – Ghana
      28/06

    • Olanda – Slovacchia
    • Brasile – Cile
      27/06

    • Argentina – Messico
    • Germania – Inghilterra
      29/06

    • Paraguay – Giappone
    • Spagna – Portogallo


    SPECIALE MONDIALI SUDAFRICA 2010

  • Mondiali 2010: highlights Stati Uniti – Algeria 1-0

    Arriva in pieno recupero il gol che qualifica gli Stati Uniti agli ottavi. E’ la stella Donovan l’eroe a stelle e strisce che al 93′ è riuscito a battere M’bholi. Gli USA conquistano il primo posto del girone mettendosi alle spalle la più accreditata Inghilterra.

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