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  • US Open: Djokovic avanti, bene anche Tsonga

    US Open: Djokovic avanti, bene anche Tsonga

    Novak Djokovic liquida Paul-Henri Mathieu in meno di un’ora e mezza e si qualifica al terzo turno dello US Open. Il serbo serve 13 ace, sbaglia la metà dei punti dell’avversario senza mai cedere la battuta e mandare una sola volta al break-point. Ora c’è Sam Querrey al primo vero test contro una big server di casa.

    Prosegue l’ottimo momento di Jo-Wilfried Tsonga che veleggia al terzo turno del torneo americano regolando in 3 set il kazako Aleksandr Nedovyesov con il punteggio 6-3; 6-4; 6-4.

    Dopo avere dominato per 2 set a suon di prime e vincenti di dritto, Bolelli è rimontato da Robredo mai domo. Nel decimo gioco del terzo set l’italiano è tanto ingenuo quanto sfortunato con una chiamata del pubblico mal interpretata dal giudice di sedia, a quel punto Bolelli perde il set e la partita gira a favore dell’avversario: 5-7; 6-7; 6-4; 6-3; 6-2 il finale a favore di Robredo. Ecco cosa si è verificato: una palla di Robredo, molto profonda, è chiamata out dal pubblico; Bolelli si ferma e Pascal Marina, giudice di sedia, chiama il replay convinto che la chiamata sia arrivata dal giudice di linea. Subito dopo, però, l’arbitro francese si accorge che non è cosi, e dopo una lunga discussione ammette l’errore , ma non può far altro che concedere il vantaggio a Robredo in quanto Bolelli, effettivamente, su quello scambio, si era fermato. Bolelli torna al servizio, Robredo salva una pallina difficile e alla fine il bolognese perde punto e set che Robredo vince per 6-4.

    simone-bolelli us open
    Simone Bolelli – Us Open

    Andreas Seppi ci ha provato  contro Nick Kyrgios ma il giovane tennista australiano ha tirato fuori una grande maturità. Seppi ha servito bene per entrambi i due set, ma Kyrgios ha saputo sfruttare al meglio le occasioni avute. Kyrgios ha chiuso con il punteggio di 6-4; 7-6; 6-4.

    In campo femminile vola al terzo turno Flavia Pennetta superando la statunitense Shelby Rogers col punteggio di 6-4; 6-3. Partita giocata con attenzione e esperienza. La Rogers si è infatti dimostrata cliente scomoda per buona parte del primo set cosi come in inizio di secondo set rimanendo attaccata alla partita con una discreta prima di servizio. Al terzo turno la Pennetta troverà Nicole Gibbs altra tennista statunitense ed  è felice per quello che si è verificato dal suo lato di tabellone. Ana Ivanovic, giocatrice che più aveva vinto partite in questo 2014, ha dovuto abbandonare il torneo per mano di Karolina Pliskova. 

     

     

  • Prima sorpresa US Open: eliminata la Radwanska

    In campo femminile gli US Open non sono il torneo di Agneska Radwanska, Stavolta la polacca fa ancora peggio lasciando New York dopo soli due match disputati, eliminata dalla cinese, numero 39 del ranking, Shuai Peng. In entrambi i set è stata la polacca a iniziare meglio con un break in apertura di match, e due palle del 3-0, con 3 break point cancellati dalla cinese che da quel momento è salita di intensità 4-2 giocando come l’avversaria, con tante variazioni in lob e drop-shot. E’ stato un rovescio a decretare l’eliminazione della Radwanska, numero 4 del mondo. Ora per la cinese ci sarà Roberta Vinci con in palio un post negli ottavi di finale.

    Vittoria con brivido e sofferenza per Maria Sharapova che si fa sorprendere dalla Dulgheru, battuta solamente dopo 2 ore e 30 minuti di gioco, rimontando il primo set perso per 6-4. La rumena gioca un tennis molto solido e innervosisce la russa la quale che commette molti errori: ben 22 solo nel primo set. Nel secondo set Masha si ritrova, strappa il break all’avversaria e dilaga non lasciandole scampo. Nel terzo set Sharapova è una macchina perfetta e chuide i conti con un netto 6-2.

    Ieri la quindicenna statunitense Bellis, oggi la svizzera classe 1997 Belinda Bencic la quale batte la trentunesima testa di serie Kurumi Nara: 6-4, 4-6; 6-1 in 2 ore e 15 minuti.

    Senza problemi Venus Williams contro la svizzera Timea Bacssinsky liquidata con un netto 6-1, 6-4. La americana sembra avere risolto i problemi fisici che l’avevano condizionata e non lascia scampo all’elvetica.

    La numero 22 Alize Cornet regola con un doppio 6-3 la slovacca Daniela Hantuchova.  Angelique Kerber raggiunge il terzo turno con un match più semplice di quello con la russa Pervak.  La russa Kudryavtseva cede in due set coi parziali di 6-2; 6-4.

    Secondo turno archiviato in due set anche per Simona Halep che sconfigge la slovacca Jana Cepelova per 6-2, 6-1 in 56 minuti e accede al terzo turno; bene anche Jelena Jankovic che batte Pironkova per 7-5; 6-4.

    Monica Puig sfiora l’impresa contro la numero 18 del ranking e semifinalista al Roland Garros Andrea Petkovic: la portoricana ha vinto il primo set ed è stata avanti per 4-1 nel secondo parziale prima di cedere al tie break da 5-3 con un finale tutto in rimonta per la Petkovic: 3-6; 6-3; 7-6 (5) e tedesca al terzo turno contro Karoline Wozniacki che ha regolato Aliaksandra Sasnovich 6-3; 6-4.

    Roberta Vinci fatica e supera in rimonta la romena Begu e vola cosi al terzo turno. Dopo un avvio con 3 break nei primi 3 giochi la tennista romena ha preso il comando delle operazioni, imponendosi con il punteggio di 6-2. La Begu è partita forte anche nel secondo set ed è scappata avanti di un break nel terzo gioco; la Vinci, a quel punto, è rientrata nel set levando il servizio all’avversaria. Nel decimo game del secondo set la Begu ha perso il servizio a zero concedendo a Roberta il 6-4 che portava ogni discorso al terzo set. Da li in poi la strada si è spianata e la Vinci ha potuto alla fine raddrizzare un match molto complicato inizialmente.

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    Sara Errani riesce a superare la Rodionova, giustiziera della Giorgi, ed approdare al terzo turno dove dovrà vedersela con Venus Williams. La Rodoniova, specie nel primo set, ha cercato sempre di impensierire alzando il ritmo e forzando sempre il vincente ma alla distanza ha dovuto cedere alla regolarità della Errani. Nel primo match con l’australiana avanti 4-3, la Errani ha messo a segno in fila sei game consecutivi ribaltando l’inerzia della sfida e aggiudicandosi il primo parziale 6-4. Nel secondo set l’italiana dopo essere stata sotto 5-6 ha tolto all’avversaria l’opportunità di accorciare gli scambi riuscendo a forzare il tie break e a chiudere la sfida sul 7-6.

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    In campo maschile contro Thomas Berdych si inchina Lleyton Hewitt e lo fa anche in modo piuttosto netto con il punteggio di 6-3; 6-4; 6-3. Demerito di Hewitt di non aver sfruttato le uniche chance a disposizione quando si era trovato avanti 4-1. Berdych ha infilato 5 giochi consecutivi che gli sono valsi il secondo set e un terzo set più tranquillo.

    Servono 4 ore circa al sudafricano Anderson per aavere la meglio dell’uruguaiano Pablo Cuevas. Il match si è risolto al tie break del quinto set: 6-3; 6-7; 4-6; 6-2; 7-6.

    Soffre, ma alla fine approda al secondo turno Stanislav Wawrinka che impiega 2 ore e 35 minuti per regolare il brasiliano Bellucci numero 91 del mondo: 6-3; 6-4; 3-6; 7-6 il finale.

    Dimitrov sfata il tabù e ottiene il primo successo in carriera agli US Open contro il tennista di casa Harrison: 6-2, 7-6; 6-2 il punteggio di un match in cui il bulgaro ha fatto il bello e il cattivo tempo mettendo all’angolo il modesto avversario e piazzando 37 vincenti.

     

  • US Open: impresa Bellis, eliminata la Cibulkova

    US Open: impresa Bellis, eliminata la Cibulkova

    In campo femminile la quindicenne Catherine Bellis, nel primo turno dello Us Open ha debuttato tra i professionisti nello slam, di casa, sconfiggendo Dominika Cibulkova, dodicesima favorita del torneo e ultima finalista degli Australian Open. Nata l’8 aprile 1999 e numero 1208 Wta, ha piegato oggi la Cibulkova con il finale di 6-1, 4-6, 6-4.

    La numero uno del mondo Serena Williams debutta contro la connazionale Townsend  e la stende con un 6-3, 6-1. Ora la sua prossima avversaria sarà Vania King la quale ha battuto Francesca Schiavone in tre set con il punteggio di 6-3,3-6,6-3.

    Dopo il buon torneo disputato la scorsa settimana a New Heaven, Samantha Stosur conferma di attraversare un ottimo momento con un esordio agevole: 6-1, 6-4 a Lauren Davis. Al secondo turno una tra Parmetier e Kanepi.

    Avanti facile anche Ana Ivanovic la quale batte la tennista di casa Alison Riske 6-3, 6-0; per la serba pratica archiviata il 1 ora e 5 minuti. Ora sulla strada della Ivanovic ci sarà la ceca Karolina Pliskova che ha sconfitto Yvonne Meusburger con un doppio 6-2.

    La numero 7 del ranking Eugenie Bouchard , semifinalista a Melbourne e a Parigi, e finalista a Wimbledon, regola in 59 minuti Olga Govortsova con finale 6-2, 6-1. Secondo turno con la romena Sorana Cirstea: doppio 6-1 alla Watson.

    Esce di scena la testa di serie numero 20 Svetlana Kuznetsova piegata in rimonta e oltre le 2 ore da Marina Erakovic: punteggio finale 3-6, 6-2, 7-6. a favore della neozelandese numero 82 del ranking.

    La vincitrice di Wimbledon Petra Kvitova, in meno di 1 ora, ha la meglio su Kristina Mladenovic, sconfitta per 6-1, 6-0. Dopo il titolo conquistato la scorsa settimana a New Heaven, la ceca conferma di essere in un periodo di grande forma.

    Vika Azarenka conferma di attraversare in 2014 che la vede più in infermeria che in campo. Soffre più del dovuto ma alla fine ha la meglio sulla giapponese Misaki Doi con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-1 dopo 2 ore e 35 minuti.

    Flavia Pennetta esordisce sconfiggendo in 3 set la numero 94 del ranking Julia Goerges, undicesima testa di serie del ranking. La brindisina soffre inizialmente l’afa di New York e gioca ad intermittenza subendo la profondità e gli angoli iniziali della tedesca, strappando il primo set con un break a zero, cedendo il secondo parziale oltre l’ora di gioco e riuscendo a prendere il largo, nell’ultimo set, con il finale 6-3, 4-6, 6-1 in un ora e 43 minuti. Ora per la Pennetta, al secondo turno, l’americana Shelby Rogers che oggi ha vinto il suo primo match battendo Maryna Zanevska 6-4, 6-3.

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    In campo maschile tutto facile per Roger Federer il quale, sotto gli occhi attenti di Michael Jordan, non delude battendo l’australiano Marinko Matosevic con un 6-3, 6-4, 7-6 (4) che gli permette di passare il primo turno senza eccessivi patemi.

    David Ferrer centra il secondo turno, cedendo soltanto un parziale al bosniaco Damir Dzumhur, con il punteggio di 6-1, 6-2, 2-6, 6-2.

    La testa di serie numero 10 Kei Nishikori, senza troppo soffrire, approda al secondo turno, battendo lo statunitense Wayne Odesnik senza troppo soffrire: 6-2, 6-4, 6,2. A parte un piccolo passaggio a vuoto all’inizio del secondo set ha letteralmente dominato la gara.

    Richard Gasquet vince uno dei match più equilibrati del primo turno contro Denis Istomin. 7-5, 7-6(4), 6-4 il punteggio finale di un match che si è avvicinato alle 2 ore di gioco. Ora per Gasquet, dodicesimo favorito del seeding, al secondo turno c’è Paolo Lorenzi che ha vinto, a 32 anni e al suo quattordicesimo tentativo dal 2010, il suo primo match in una prova dello slam contro Nishioka. Il toscana è passato con il punteggio di 6-1, 6-2, 2-1 causa ritiro dovuto a problemi all’anca per il tennista giapponese.

    Con un tennista come Fabio Fognini nulla è mai da dare per scontato. Il match contro Andrey Golubev non era per nulla scontato; il tennista ligure però questa volta non ha regalato sorprese, per fortuna, e ha vinto con il punteggio di 6-4, 6-4, 6-2 in meno di due ore. Fognini ha annullato 4 palle break nel sesto game e ha girato il set nel nono game, quando grazie a un bellissimo passante di rovescio in lungo linea si è costruito il 6-4 che ha chiuso la prima partita. Trovato il break a metà del secondo set ha saputo gestire fino alla chiusura del secondo set con il punteggio di 6-4 e di fatto la partita si è conclusa; il terzo set è stato una formalità con Golubev che ha alzato bandiera bianca e con un break a zero Fognini ha chiuso la gara.  Al secondi turno il suo avversario sarà il francesce Mannarino .

     

  • Us Open 2014 alle porte: la presentazione

    Us Open 2014 alle porte: la presentazione

    Lunedi 25 agosto prenderà il via l’ultimo Grande Slam del 2014: lo Us Open. Dal 1978 il torneo viene disputato sui campi in cemento di Flushing Meadows di New York.  Per 2 settimane i tennisti e le tenniste si daranno battaglia per portare cercare di ottenere l’ambito trofeo.

    In campo maschile il ritiro di Rafael Nadal lascia il torneo americano senza il suo campione in carica. L’assenza del maiorchino è un vantaggio per gli altri tennisti i quali non dovranno trovarsi sulla propria strada il 14 volte campione del Grande Slam. Lo spagnolo ha raccontato il retroscena del momento in cui ha percepito di non poter essere a New York:

    ” Sabato ho provato a giocare il rovescio a due mani ma ho subito sentito dolore. Per me è senz’altro un momento duro, però questo è lo sport. In dieci anni di carriera ho avuto buoni momenti alternati a periodi complicati. Nonostante questo mi considero un privilegiato. Tornerò quando i medici lo diranno e quando potrò tornare a giocare il rovescio a due mani”. 

    Nadal perderà tanti punti in classifica, perchè come noto gli Slam ne portano un sacco e non presentarsi un anno dopo il trionfo è deleterio.

    trofei Us OpenL’assenza di Rafael Nadal vede come favoriti alla vittoria finale Roger Federer e Novak Djokovic.  Lo svizzero arriva ancora deluso dalla finale di Wimbledon persa contro Djokovic; a New York non arriva in finale dal 2009, dove arrivo la sconfitta imposta da Juan Martin Del Potro, mentre nel 2013 è crollato agli ottavi di finale per mano di Robrero in una delle sue più brutte partite disputate. La condizione psico fisica sembra essere buona, sembra rinato e l’assenza di Nadal lo porta di diritto verso la finale. Arriva da terzo in classifica nel ranking ATP e guadagnerà punti in classifica soltanto arrivando ai quarti di finale. Capitolo Djokovic: il serbo, nella sua carriera, ha subito due sconfitte in finale a New York da parte di Nadal; attualmente è numero uno del ranking ATP, ma sta attraversando un momento in cui sembra aver risentito del trionfo a Wimbledon e del matrimonio avendo mal disputato i tornei di Toronto e Cincinnati, salvando il suo primo posto soltanto perchè Nadal era fuori dai giochi.

    In campo femminile Serena Williams sembra essere torneo la dominatrice degli scorsi mesi; la sua ritrovata condizione fisica la porta ad essere, senza dubbio, la principale favorita in questa edizione 2014. L’americana è reduce da due affermazioni consecutive in quel di New York ed entrambe ai danni di Victoria Azarenka e dalla finale del 2011 persa per mano di Samantha Stosur. Sta disputando un ottimo 2014 la numero del mondo Simona Halep; la rumena è reduce da un 2014 sicuramente positivo, dove ha incanalato ottimi risultati e prestazioni, sembra matura per riuscire a vincere un Grande Slam: ma quando?. Da tenere sempre d’occhio Agneska Radwanska, Li Na e Petra Kvitova. E poi c’è sempre Maria Sharapova, la bellissima russa ha conquistato il Roland Garros meritatamente ma è uscita male a Wimbledon: lei ha il carisma e la forza per poter sovvertire ogni tipo di pronostico, forse l’unica in gradi di farlo.

    I colori azzurri vedono Fabio Fognini tra le teste di serie: esattamente il numero 15, a cui il compito di tenere altro il tricolore in America. In campo femminile nel doppio le numero 1 Sara Errani e Roberta Vinci partono da grandi favorite mentre in campo singolare la Errani ha una maledizione sulle superfici veloci e la Vinci, che lo scorso anno ha raggiunto i quarti di finale, in caso di uno scivolone rischierebbe di uscire dalla top 30.  Poi c’è Camila Giorgi, molto vicina al suo miglior piazzamento, per lei questo slam può rappresentare il lancio della carriera.

    Lunedi si comincia, un nuovo grande torneo: siamo sicuri che, in entrambi i campi, non rimarremo delusi.

  • Fantastico Manassero! Vittoria record e US Open

    Fantastico Manassero! Vittoria record e US Open

    Matteo Manassero trionfa alla quarta buca di spareggio al Bmw Pga Championship, uno dei tornei più prestigiosi dello European Tour. Il 20enne azzurro, grazie alla quarta vittoria da professionista, entra per la prima volta nei primi 30 del mondo diventando il miglior italiano nella classifica mondiale. Nei campi di Wentworth l’enfant prodige del golf mondiale ha battuto allo spareggio Simon Kahn, inglese 40enne che aveva trionfato sul percorso inglese nel 2010. Manassero è il secondo italiano della storia a vincere questo importantissimo torneo: prima di lui c’era riuscito soltanto il grande Costantino Rocca nel 1996.

    Manassero, che in carriera non ha mai perso uno spareggio, ha fatto suo un Bmw Pga Championship carico di giocatori esperti. Matteo, terzo dopo 54 buche, ha saputo rimontare in con un bellissimo ultimo giro da 69 colpi, 10 sotto il par per la settimana. Alla fine delle quarta giornata erano 3 i giocatori con lo stesso punteggio: Manassero, Kahn e Marc Warren. Quest’ultimo è uscito subito dopo essere finito in acqua, mentre Kahn e Manassero hanno proseguito a braccetto fino alla quarta buca di spareggio. L’inglese finisce in acqua e l’azzurro mette le mani sul torneo con un birdie.

    Matteo Manassero vince il Bmw Pga Championship | © David Cannon /Getty Images
    Matteo Manassero vince il Bmw Pga Championship | © David Cannon /Getty Images

    Con questa vittoria Manassero batte un’altro record. Diventa il più giovane di sempre ad imporsi nel torneo di Wentworth e si guadagna un posto nello US Open, il secondo major stagionale in programma dal 13 giugno sul percorso di Merion, in Pennsylvania. La U.S. Golf Association, grazie ad una deroga, ha deciso di invitare l’azzurro che è balzato in un colpo al primo posto nell’European Race to Dubai 2013.

    Nonostante la recente vittoria, Matteo Manassero non si ferma e torna subito in campo per disputare il Nordea Masters sul percorso del Bro Hof Slott Gc, a Stoccolma, in Svezia. Insieme a lui ci sono Francesco ed Edoardo Molinari e gli altri tre italiani che “hanno la carta” per l’European Tour: Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini e Matteo Delpodio.

  • Tennis in lutto, è morta Margaret Osborne duPont

    Tennis in lutto, è morta Margaret Osborne duPont

    Si è spenta all’età di 94 anni, Margaret Osborne duPont, una delle più grandi tenniste del mondo femminile che ha segnato il tennis targato stelle e strisce dagli anni quaranta agli anni sessanta. Nella sua casa di El Paso, città del Texas, l’ex numero uno americana ha infatti trascorso le sue ultime giornate di vita dove, dopo una splendida carriera da professionista assoluta dove ha totalizzato ben 37 titoli, ha continuato a seguire il tennis come tifosa di Andy Murray.

    Durante gli anni in cui scese in campo per sfidare tutte le sue avversarie ha saputo conquistare grandissimi risultati come una vera campionessa sa fare: nel 1947 si aggiundicò il titolo di regina di Wimbledon, nel 1948, 1949 e 1950 degli Us Open mentre nel 1946 e nel 1948 del Roland Garros. I restanti titoli sono stati poi conquistati nelle gare di doppio misto e di doppio femminile dove ha incrementato il suo palmares come poche tenniste hanno saputo fare.

    Margaret Osborne duPont
    Margaret Osborne duPont

    Con grinta e determinazione e soprattutto con grande umiltà, Margaret Osborne duPont ha raggiunto sempre i propri obiettivi ed alla fine, nel 1967, è stata anche inserita nella Tennis Hall of Fame di Newport. Tutt’oggi inoltre viene ricordata come una delle tenniste più forti che si siano mai viste e, non bastasse, è la giocatrice che ha conquistato più titoli allo US Open: nelle gare singole ha messo a segno tre vittorie, nel doppio tredici e nel doppio misto nove. La sua netta superiorità si è vista specialmente negli anni tra il 1941 ed il 1950 dove ha messo ko molte temute avversarie e dove ha conquistato dieci vittorie consecutive nel doppio femminile con Louise Brough Clapp e Sarah Palfrey Cooke, sue compagne di squadra.

    “Margaret duPont è stata una gigante del tennis e ha esercitato una grande influenza sulla mia carriera – ha dichiarato l’ex tennista Billie Jean King – Solo Margaret Smith Court, Martina Navratilova hanno vinto più Slam della duPont. Spero che molti giovani tennisti che vogliono intraprendere questa carriera si ricordino di lei e leggano la sua storia perchè lei non era solamente una grande atleta ma soprattutto una grande donna che ha aiutato molti suoi avversari”.

  • Rafael Nadal rinuncia agli Us Open. L’annuncio su twitter

    Rafael Nadal rinuncia agli Us Open. L’annuncio su twitter

    Continua il calvario per Rafael Nadal. Il tennista maiorchino, numero 3 del mondo, non prenderà parte agli Us Open, ultimo torneo stagionale del grande slam. A 12 giorni dall’inizio, gli Us Open perdono già un grande protagonista nonchè un ex vincitore sui campi di Flushing Meadows nel 2010. L’annuncio del forfait è arrivato attraverso il profilo twitter dello spagnolo: “Con tristezza devo annunciare di non essere ancora pronto per giocare gli US Open. Ringrazio per il supporto tutti i miei tifosi, e in particolare i newyorkesi”. Poche parole ma significative del momento difficile vissuto dal nativo di Manacor. La tendinite al ginocchio sembra non voler dar tregua a Nadal, che dopo aver rinunciato alle Olimpiadi dove sarebbe stato anche il portabandiera spagnolo deve rinunciare anche allo slam americano dove l’anno scorso arrivò in finale perdendo da Novak Djokovic.

    Rafael Nadal © LEON NEAL/AFP/GettyImages

    Quarto forfait in neanche un mese per Rafael Nadal, che oltre alle Olimpiadi era stato costretto a rinunciare anche ai 2 Masters 1000 che precedono gli Us Open. Il 7 volte vincitore di Parigi non gioca una partita dallo scorso 28 giugno, quando fu eliminato clamorosamente al secondo turno di Wimbledon dal ceco Lukas Rosol, numero 100 del mondo. Tuttavia nel corso di questa stagione il maiorchino si è tolto la soddisfazione di dominare la stagione sulla terra battuta, vincendo a Montecarlo, Roma e soprattutto a Parigi dove ha colto il suo settimo successo superando Bjorn Borg fermo a quota 6.

    La stagione del più forte tennista spagnolo si è interrotta bruscamente ai Championships e adesso all’ex numero 1 del mondo non resta altro che tentare di recuperare la miglior condizione fisica per farsi trovare pronto all’ultimo appuntamento di rilievo della stagione tennistica ovvero il Masters di fine anno, dove sicuramente saranno presenti i suoi rivali: Federer, Djokovic e Murray.

  • US Open, dominio Djokovic, Nadal ancora ko. Serbo imbattibile!

    US Open, dominio Djokovic, Nadal ancora ko. Serbo imbattibile!

    Il serbo Novak Djokovic conquista per la prima volta in carriera lo slam americano vendicandosi della sconfitta patita in finale lo scorso anno, proprio da Rafael Nadal che deve oggi inchinarsi al cospetto del numero uno mondiale (6-2 6-4 6-7 6-1 in quattro ore e 10 minuti). Non ci sono veramente più aggettivi per descrivere questa stagione di Novak Djokovic con il serbo praticamente imbattibile su tutte le superfici e, se non ci fosse stata la sconfitta in semifinale contro Federer a Parigi, molto probabilmente staremmo qui a parlare della realizzazione dello storico grande slam e cioè, conquistare tutti gli slam in un intera stagione.

    ©EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images
    I precedenti nel 2011, prima della finale erano impietosi per lo spagnolo, 5 finali ed altrettante sconfitte patite dal serbo con i brucianti ko sull’amata terra rossa di Madrid e Roma. Ma in campo Rafa scende convinto dei propri mezzi con Djokovic che, come al solito, parte con il freno a mano tirato, lo spagnolo va subito avanti 2-0 con il serbo che si sveglia piazzando sei game consecutivi e vincendo il primo set per 6-2. Stesso copione nel secondo parziale con Nadal avanti 2-0 e con Djokovic che rimonta fino al 4-2, gli scambi sono molti combattuti ed i turni di servizio di Nadal sono interminabili. Il serbo ha la palla del 5-2 ma la spreca con Nadal che riesce ad agguantare il break portandosi sul 4 pari. Quando la rimonta spagnola sembra cosa fatta, ecco di nuovo il break del serbo che riesce in risposta a mettere sempre in difficoltà Nadal con la naturale conseguenza della vittoria anche del secondo set per 6-4. Nel terzo parziale sia Nadal che Djokovic alzano notevolmente il loro livello di gioco con il maiorchino che dimostra una buona condizione fisica e con il serbo che inizia a risentire della semifinale durissima contro Federer. È un festival di break e contro break con i due giocatori a scambiarsi bordate da fondo campo con la sostanziale differenza che Djokovic gioca dentro il campo e Nadal fuori di almeno due metri. Si va al tie break che viene giocato in maniera molto scellerata da Djokovic che in alcuni tratti dimostra anche una presunzione non degna di un numero uno mondiale, Nadal conquista il terzo set e tutti pensano ad una storica rimonta, date le condizioni fisiche del serbo. Infatti Nole, dopo aver vinto il primo gioco del quarto set, chiede l’intervento del fisioterapista ma subito dopo ricomincia a martellare Nadal che non può opporre nessuna resistenza concedendosi, alla fine, con un impietosi 6-1 che chiude l’incontro ed il torneo. Veramente incredibile il 2011 del serbo che ha perso solo in due occasioni vincendo la bellezza di 64 incontri, sei tornei contro lo spagnolo in finale (Indian Wells, Miami, Madrid, Roma, Wimbledon e US Open), più l’Australian Open, Dubai, il torneo di casa di Belgrado, il Masters 1000 di Montreal e la vetta mondiale dove il serbo sarà difficilmente spodestabile per molto, molto tempo.

  • US Open, che sorpresa, primo slam Stosur. Irriconoscibile Williams

    US Open, che sorpresa, primo slam Stosur. Irriconoscibile Williams

    Samantha Stosur conquista il primo slam in carriera battendo, ed anche nettamente (6-2 6-3 in un ora e tredici minuti), una Serena Williams troppo nervosa in una finale degli Us Open in cui l’americana è stata, a lunghi tratti, anche dominata. Non era la prima finale dello slam per la Stosur, tutti ricordiamo Parigi 2010 e la splendida vittoria della Schiavone, con l’australiana che ha patito per molto tempo quella sconfitta, ma scendendo in campo, assolutamente convinta dei propri mezzi.

    ©EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images
    Serena invece si vede sin da subito che è contratta, nervosa non riuscendo sin dal primo quindici a comandare lo scambio come d’abitudine e come era riuscita a fare per tutta la durata del torneo in cui l’americana era riuscita a raggiungere la finale senza perdere neppure un set. Il primo set è un monologo della Stosur che impallina costantemente la Williams con dritti e rovesci di altissimo livelli e con l’americana troppo ferma nelle gambe, risultato, un 6-2 senza storia. Ad inizio secondo set, la possibile svolta nervosa per Serena, sul 30-40 Stosur, Serena piazza un dritto micidiale ma grida il classico “Come On” quando ancora la Stosur deve impattare la palla. L’australiana non fa una piega ma l’arbitro no, infatti, la graziosa greca Eva Asderaki assegna il punto alla Stosur applicando alla lettera il regolamento e mandando su tutte le furie Serena. La Williams diventa una iena e questa scossa nervosa le fa bene in quanto riesce a piazzare due game consecutivi portandosi anche in vantaggio sul 2-1. Qui c’e’ stato il capolavoro della Stosur che, con il pubblico che urlava per ogni punto dell’americana e la sua avversaria che inveiva con l’arbitro, riesce a mantenere la calma restando incollata al match. Il gioco di Serena non è fluido, molti errori ed una prima di servizio assolutamente deficiataria consentono alla Stosur di piazzare il break decisivo sul 4-3 a suo favore andando poi a servire per il match. Nel game decisivo Serena annulla due match point, ma al terzo è gioia per l’australiana che conquista meritatamente il primo slam in carriera e vincendo per l’Australia un torneo dello slam che mancava dalla vittoria di Evonne Goolagong a Wimbledon nel 1980.

  • US Open, capolavoro completato, Nadal e Murray in semifinale

    US Open, capolavoro completato, Nadal e Murray in semifinale

    ©Nick Laham/Getty Images
    Abbiamo atteso due giorni senza tennis, ma oggi a New York tempo di semifinali con il tabellone maschile che offrirà il meglio possibile con i 4 giocatori più forti al mondo in semifinale. Infatti, a Federer e Djokovic, si sono aggiunti Rafael Nadal ed Andy Murray che hanno avuto la meglio rispettivamente degli americani Roddick ed Isner. Djokovic, Nadal, Federer e Murray insieme raggiungono le semifinali di un torneo per la sesta volta: US Open 2008, Cincinnati 2009, Canadian Open e Masters 2010, Roland Garros e US Open 2011. Per cinque volte su sei è accaduto che le semifinali fossero le stesse di oggi, solo a Cincinnati nel 2009 si è avuto Federer-Murray e Djokovic-Nadal. Federer ha sempre vinto le semifinali tra Fab Four, Nadal due volte (le ultime due), Murray due e Djokovic una sola. Senza storia il match del maiorchino che ha schiantato Andy Roddick sicuramente molto stanco dalla battaglia vinta contro David Ferrer negli ottavi di finale. Vittoria in tre set, 6-2 6-1 6-3 in un’ora e 53 minuti di gioco, anzi di non gioco in quanto Nadal ha dominato dal primo all’ultimo quindici non trovando nessuna opposizione dall’americano. Più difficile l’impegno per Andy Murray che ha sì superato l’americano Isner, ma in quattro set 7-5 6-4 3-6 7-6 in 3 ore e 24 minuti con l’americano, devastante al servizio ma molto debole sia negli spostamenti laterali, visti i suoi due metri d’altezza, sia sotto rete sbagliando dei punti in maniera atroce e con Murray, invece, al limite della perfezione in difesa. Oggi quindi giornata dedicata alle semifinali sia in campo maschile dove, a partire delle ore 18 italiane si affronteranno Federer e Djokovic, a seguire Murray e Nadal. Poi nel serale le semifinali donne: Williams-Wozniacki e Stosur-Kerber.