Tag: urbano cairo

  • Licenza Uefa Parma ricorso respinto, in Europa League va il Torino

    Licenza Uefa Parma ricorso respinto, in Europa League va il Torino

    Niente Europa League per il Parma, L’Alta Corte del Coni ha respinto il ricorso presentato dalla società emiliana per la mancata concessione della Licenza Uefa da parte delle Commissioni di 1° e 2° grado della Figc a causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati. Il club gialloblù ora potrà rivolgersi al Tas di Losanna  ma al momento il Parma è fuori dall’Europa League ed al suo posto è stata promossa la squadra che si era piazzata subito alle spalle degli emiliani ovvero il Torino.

    Un ritardato pagamento da 300mila euro, questa la colpa del Parma, una cifra irrisoria se si pensa ai numeri che girano nel mondo del calcio. Una decisione che ha scatenato la durissima reazione del presidente dei Ducali Tommaso Ghirardi che ha espresso tutta la sua rabbia e delusione sul sito ufficiale del Parma:

    Tommaso Ghirardi
    Tommaso Ghirardi

    Sono molto amareggiato da questo sistema sportivo e ancora di più da questa sentenza. Stavolta l’hanno combinata grossa. Forse sono riusciti a farmi abbandonare il mondo del calcio.

    Il sito dei gialloblù ha anche annunciato che domani, venerdì 30 maggio, alle 15.30 il Presidente Ghirardi terrà una conferenza stampa presso il centro direzionale di Collecchio.

    Come abbiamo già anticipato la società emiliana farà ricorso al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna, anche se i precedenti non sono certamente incoraggianti. Lo scorso anno infatti il Malaga che era giunto sesto nella Liga era stato escluso per problemi finanziari e mancati pagamenti ed avevano visto il ricorso respinto dal Tas. Stessa sorte toccò al Rayo Vallecano, giunto 8° in quella stagione di Liga, che per problemi finanziari vide negata la Licenza Uefa e respinto il successivo ricorso al Tas. Ad esser ripescato fu quindi il Siviglia che poi ha trionfato nella finale di Torino conquistando l’Europa League 2013/2014.

    Stato d’animo completamente opposto sulla sponda granata che dopo la delusione e le lacrime per l’Europa League persa sul campo di Firenze con il calcio di rigore fallito da Cerci al 93° adesso sorride dopo questa promozione in Europa. Il presidente Urbano Cairo, raggiante per il risultato ma vicino al collega ed amico Ghirardi, ha così commentato sul sito ufficiale del Torino:

    Dopo il nostro straordinario campionato, andare in Europa rappresenta un risultato importante: ci tengo a sottolineare che mi dispiace per il Presidente Ghirardi, è un amico e posso capire la sua amarezza. Sul campo hanno ottenuto un punto in più e gli abbiamo fatto i complimenti: poi però non conta solo il risultato sportivo. Sono contento, da parte mia, per i tifosi: da tanto desideravano questo risultato. E’ la ciliegina sulla nostra grande stagione.

    A meno di clamorosi e al momento imprevedibili ribaltoni, sarà il Torino la terza rappresentante italiana, insieme a Fiorentina ed Inter a disputare l’Europa League 2014/2015, i granata dovranno anticipare ai primi giorni di luglio il ritiro per poter esser così pronti a fine dello stesso mese per disputare il turno preliminare.

     

  • Futuro giallonero in Bundesliga per Immobile?

    Futuro giallonero in Bundesliga per Immobile?

    Sarà Ciro Immobile a sostituire Robert Lewandowski e a segnare gol sotto il muro giallo del Westfalenstadion di Dortmund? Ovviamente non ci sono ancora certezze sul trasferimento dell’attuale capocannoniere della Serie A in Bundesliga ma la visita di ieri nella sede della Juventus del ds del BorussiaMichael Zorc, accompagnato dal consulente Ben Runger e l’intermediario Giacomo Petralito dimostra il forte interesse dei gialloneri per l’attaccante in comproprietà tra Juventus e Torino.

    Il Borussia avrebbe messo sul piatto una prima proposta da 15 milioni di euro subito rispedita al mittente dai bianconeri tant’è che la società tedesca,  avrebbe subito rilanciato alzando l’offerta su una cifra tra i 18 e i 20 milioni non  incontrando il totale gradimento della Juventus che vorrebbe un’offerta sui 22 milioni.

    Come dicevamo però il cartellino di Immobile è al 50% della Juventus e al 50% del Torino, ed il presidente granata Urbano Cairo, non appena venuto a conoscenza di questo meeting ha fatto capire di non aver gradito quest’incontro, del quale, come si legge dalle parole riportate da Sportmediaset, non era stato messo al corrente:

    La nostra metà del cartellino vale esattamente come quella della Juventus. Chi vuole Immobile dovrà parlare anche con il Torino e noi con la Juventus non abbiamo ancora parlato. Nessuno mi ha mai contattato e questa trattativa è stata messa in piedi nel momento meno opportuno per il Toro. Per me sarebbe meglio per lui che restasse da noi, ma deve esserne convinto. Appena finito il campionato incontrerò la Juventus ma farò di tutto per tenere Immobile. Se entro il 20 giugno ci sarà un accordo meglio, altrimenti andremo alle buste. Chi pensa che non abbiamo la forza per vincere, si sbaglia di grosso.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Immobile pare abbia accettato la proposta del Borussia, contratto di 5 anni a 2 milioni di euro a stagione, come si legge dalle seguenti parole rilasciate dal presidente dei gialloneri Hans-Joachim Watzke alla Bild:

    Posso solo dire che Immobile vuole assolutamente venire da noi. Non c’è altro da dire. Quando le cose saranno chiare, lo diremo.

    Il futuro dell’attaccante però è sicuramente ancora tutto da decidere, oltre al fatto che i due club di Torino dovranno trovare un accordo, pare ci sia stato anche l’inserimento di una nuova pretendente, l’Atletico Madrid, che a giugno perderà Diego Costa destinato ad accasarsi al Chelsea, colpito dalla brillante stagione di Ciro, si sarebbe subito lanciata sul calciatore.

    L’eventuale cessione di Immobile divide anche il tifo juventino, alcuni tifosi non si spiegano come mai la Juventus sia intenzionata a cedere con tanta facilità, senza fare un tentativo di riportarlo in bianconero, il capocannoniere della Serie A, altra parte del tifo invece è contenta di questa operazione perchè spera in qualche buon acquisto, magari un qualche sconto proprio dal Dortmund per arrivare al difensore Hummels.

     

  • Torino, il nuovo Filadelfia sarà realtà

    Torino, il nuovo Filadelfia sarà realtà

    Ricostruire sulle macerie e realizzare un sogno: questi sono i due obiettivi che stanno per divenire realtà a Torino, sponda granata dove il nuovo Filadelfia potrebbe presto vedere la posa della prima pietra. Ci sono già i numeri (otto milioni di euro), il progetto realizzato dall’architetto Aimetti che ricalca in maniera impressionante l’originale, la volontà delle istituzioni (Comune e Regione). Sembra, dunque, che la strada sia ora in discesa. Si tratta della rinascita di “un tempio sacro”, quasi un luogo di culto in cui il Grande Torino fu imbattuto per sei anni e ben cento gare consecutive, dal 17 Gennaio 1943 alla tragica data del 4 Maggio 1949, quando avvenì il drammatico incidente di Superga, ed in cui venne realizzato lo storico e mai eguagliato risultato di 10 a 0 contro l’Alessandria. Per questo motivo la realizzazione del progetto assume un sapore davvero speciale e non solo per i nostalgici di quei tempi: si tratterebbe di un importante opera per tutta la città di Torino e per il Piemonte.

    Il progetto del nuovo Filadelfia | foto da web
    Il progetto del nuovo Filadelfia | foto da web

    L’impianto prevederà due campi riscaldati, uno per la prima squadra e uno per la Primavera e il patron del Torino Cairo ha ribadito la volontà di usufruirne pienamente, versando il milione di euro di competenza del club in rate parallele a quelle di competenza del Comune, ma ad una condizione: che sia prevista una schermatura completa per gli allenamenti non aperti al pubblico per evitare che, dai balconi dei palazzi vicini, ci possa essere un assiepamento per assistere agli allenamenti della squadre. Dando per scontata la realizzazione di questo dettaglio imposto dal club, per il resto sembra che tutto sia a posto; c’è l’accordo sulla suddivisione dei costi: 3,5 milioni a carico del Comune, 3,5 milioni a carico della Regione e 1 milione – come detto – a carico del club che verrà erogato dalla Fondazione “Mamma Cairo” dedicata proprio alla madre del presidente, grande tifosa granata. All’impianto Filadelfia si affiancherà, poi, nei prossimi anni anche il museo che prevederà una spesa di ulteriori 3 milioni di euro e che conterrà tutti i cimeli che attualmente si trovano a Grugliasco.

    L’unico nodo da sciogliere sembra, ora, quello relativo alla conferma dello studio di fattibilità realizzato dagli architetti: non per i contenuti ma per la forma, ossia per le questioni legate all’affidamento diretto della realizzazione del Filadelfia. Sarà ora, in tempi brevi, il cda della Fondazione Filadelfia a decidere quale strada intraprendere con un occhio ben attendo al rispetto dei tempi previsti originariamente: la data fissata per il taglio del nastro è il 4 Maggio 2016 in occasione dell’anniversario numero 67 dalla tragedia di Superga.

    Rinascere per rivivere, rinascere per non dimenticare: il nuovo Filadelfia potrebbe rappresentare tutto questo.

  • Torino ko in casa, il Parma passa 3-1

    Torino ko in casa, il Parma passa 3-1

    Il volto di Urbano Cairo in tribuna nei minuti finali di TorinoParma la dice tutta sugli umori in casa granata, e come potrebbe essere diversamente dopo l ‘1-3 finale (terzo k.o interno stagionale), stavolta ad opera del Parma di Donadoni; è troppo, davvero troppo anche per il Toro, squadra tradizionalmente votata al sacrificio e alla sofferenza.

    Succede tutto nella ripresa, con i tre goal di fila di Sansone, Amauri e Rosi che schiantano il Toro e la rete granata a risultato praticamente acquisito di Basha.

    Primo tempo nervoso (cinque i cartellini gialli sventolati dall’arbitro ai giocatori in campo).Tiene per 45’ il Torino, sceso in campo senza il solito Bianchi (Meggiorini-Sansone il tandem d’attacco); in campo dal primo minuto anche Birsa al posto di Cerci, per un 4-4-2 più prudente. Donadoni risponde con una formazione speculare, con Rosi dall’inizio nel ruolo di terzino destro, Ninis a sorpresa esterno di centrocampo e Biabiany a supporto dell’unica punta di ruolo Amauri.

    Sono 45 minuti di noia i primi del match: squadre contratte che si studiano e non affondano più di tanto il colpo; prima non prenderle sembra essere il credo calcistico messo in pratica da Toro e Parma, con i granata lievemente più attivi e propositivi degli avversari, ma sostanzialmente regna l’equilibrio in campo.

    Amauri, a segno contro il Torino
    Amauri, a segno contro il Torino © Claudio Villa/Getty Images

    Ripresa più intensa, ma ugualmente poco spettacolare. Marchionni subentra a Ninis, ma il match sembra incanalarsi sul binario gialloblu quando il torinista Sansone viene espulso per somma di ammonizioni, col secondo giallo rimediato troppo severamente per una presunta simulazione su intervento di Paletta. L’inferiorità numerica penalizza oltremodo il Torino, che tenta di reagire e di stare in campo ordinatamente: Ventura manda dentro Basha per Brighi e Cerci per Stevanovic, Donadoni risponde tentando di sfruttare la superiorità mandando dentro la giovane punta Sansone, omonimo dell’espulso torinista, per Lucarelli.

    E’ il tecnico bergamasco a pescare il jolly col cambio: è proprio Sansone al 72’ a sbloccare il risultato con un sinistro sul secondo palo dopo un bell’inserimento in area su assist di Parolo. La fiammata gialloblu deprime oltremodo il Toro , che soccombe: un minuto dopo è già raddoppio con Amauri, che insacca di testa su cross da destra di Marchionni : il pensiero va all’infortunato Galloppa, che starà fermo per ben sei mesi causa infortunio.
    Subentrano Birsa per Vives nel Toro e Pabon per Amauri nel Parma, ma la musica non cambia: all’ 88’ è la volta di Rosi, che insacca per lo 0-3 su assist da sinistra di Biabiany; accorcerà poi le distanze al 90’ Basha su assist di Cerci, siglando l’ 1-3 finale.

    Seconda vittoria consecutiva dopo il successo sulla Sampdoria per i gialloblù, cinici e spietati nell’ottenere il massimo risultato senza strafare, mentre per Il Toro è ufficialmente crisi, con la seconda sconfitta consecutiva e una classifica che comincia a tendere pericolosamente verso i bassifondi: da rivedere la difesa (l’assenza di Ogbonna è un alibi robusto, ma non basta) ma anche la manovra offensiva, con un attacco quanto mai sterile soprattutto tra le mura amiche.

    LE PAGELLE:
    Gillet 6: non fa i miracoli di Palermo, ma è incolpevole sui tre goal subiti.
    Glik 5: in sofferenza come tutto il reparto, ha la colpa di perdersi Sansone e Amauri.
    Rodriguez 5: stessa sorte di Glik…secondo tempo da dimenticare!
    Meggiorini 5: riesce nell’impresa di far rimpiangere il Rolando Bianchi “spuntato “ di questo periodo…
    Rosi 6,5: difende e spinge senza soffrire…e poi va in goal, di certo non la sua specialità.
    Marchionni 6,5: entra per spingere di più, e non tradisce Donadoni. Perfetto l’assist per Amauri.
    Gobbi 6: diligente a sinistra, tampona e riparte puntualmente.
    Amauri 6,5: tra i migliori, terzo goal in due partite…il bomber è tornato!

    IL TABELLINO:

    TORINO: Gillet 6,Darmian 5, Glik 5 , Rodriguez 5 , Masiello 5,5 ; Vives 5,5 (Birsa s.v.), Brighi 5,5 (Basha 6,5) , Gazzi 5,5 , Stevanovic 5,5 (Cerci 5,5); Sansone 5,5 , Meggiorini 5 .

    PARMA: Pavarini 6,5, Rosi 6,5, Zaccardo 6,5, Paletta 6, Lucarelli 5,5 (Sansone 6,5); Ninis 6 (Marchionni 6,5), Valdes 6,5, Parolo 6, Gobbi 6; Bianiany 6, Amauri 6,5 (Pabon).

    VIDEO TORINO-PARMA 1-3

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”158527″]

  • Doppio colpo del Torino, presi Santana e Sansone

    Doppio colpo del Torino, presi Santana e Sansone

    Una delle note liete dell’inizio della prossima stagione sportiva è il ritorno del Torino nella massima serie dopo ben 3 anni di purgatorio in serie B. Il presidente Urbano Cairo ha intenzione di consegnare all’allenatore Giampiero Ventura una rosa di tutto rispetto in modo tale da poter assicurare una stagione abbastanza tranquilla alla piazza torinese, che già comincia a fremere contro il proprio presidente visto che il mercato granata stenta a decollare e i tifosi inoltre sono contrari ad una possibile cessione del capitano Rolando Bianchi. La conseguenza di questi malumori tra i tifosi non può essere altro che contestazioni più o meno pesanti che rendono già caliente l’ambiente granata prima ancora dell’inizio della nuova stagione.

    Urbano Cairo © Valerio Pennicino/Getty Images

    Insomma in casa Torino non tira una bella aria ed allora il presidente Cairo per calmare gli animi ha pensato bene di piazzare i primi due colpi di mercato. Arrivano a Torino Mario Santana dal Napoli e Gianluca Sansone dal Siena. L’esterno italo-argentino ha giocato negli ultimi sei mesi al Cesena poi retrocesso in serie B, e il Torino l’ha acquistato dal Napoli tramite un prestito con diritto di riscatto. Discorso diverso per Gianluca Sansone visto che il Torino si è premurato di acquistarne la metà dal Sassuolo versando al club emiliano un corrispettivo di 1,5 milioni di euro. L’acquisto di Sansone potrebbe rivelarsi un bel colpo di mercato se l’attaccante classe 1987 confermerà almeno in parte i numeri dell’ultima stagione giocata in serie B con la maglia del Sassuolo. Infatti Sansone è reduce dalla sua miglior stagione visto che con i neroverdi ha disputato 40 partite con ben 20 gol all’attivo, praticamente 1 gol ogni 2 partite. Numeri ma anche tanta qualità che hanno convinto il Torino a puntare su di lui.

    Adesso i granata proveranno a rinforzare il centrocampo con l’acquisto di un giocatore che abbia esperienza nella massima serie, in lizza Angelo Palombo della Sampdoria e Michele Pazienza della Juventus. Intanto da pochi minuti è arrivata l’ufficialità di un’operazione sull’asse Siena-Torino. Alessandro Gazzi arriva a titolo definitivo alla corte di Ventura mentre nell’ambito della stessa operazione il difensore Matteo Rubin passa in comproprietà al club toscano. Qualcosa si muove nel calciomercato Torino, ma basterà a bloccare le contestazioni dei tifosi?

  • Torino e Pescara in Serie A, scoppia la festa. Il trionfo di Zeman e Ventura

    Torino e Pescara in Serie A, scoppia la festa. Il trionfo di Zeman e Ventura

    Due piazze, stessa festa e stesso entusiasmo: Torino e Pescara, hanno conquistato la promozione diretta in Serie A per la prossima stagione, ritagliandosi un posto nel calcio che conta con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato cadetto, confermando la superiorità mostrata durante tutta la stagione, in cui hanno svolto un ruolo da protagoniste assolute.

    Ventura e Zeman i due tecnici “guida”, protagonisti di entrambi i capolavori, completati ieri con le rispettive vittorie contro il Modena e la Sampdoria: per il Torino, una vittoria casalinga nello stadio Olimpico tutto esaurito griffata da Oduamadi e De Feudis, mentre per gli uomini di Zeman il trionfo è giunto sul campo di Marassi blucerchiato, alla presenza di Roberto Mancini neo campione d’Inghilterra, con le reti di Caprari (autore di una doppietta) e di Ciro Immobile, al suo 27esimo centro in campionato, che hanno fissato il punteggio sul perentorio 1-3.

    Il Toro ha sancito, così, il suo ritorno fra i grandi dopo tre anni di purgatorio, sintetizzato dallo striscione apparso sugli spalti “Scusate il ritArdo”, mettendosi in pari – almeno dal punto di vista dei festeggiamenti – con gli eterni rivali-cugini bianconeri, celebrando dopo la partita vinta allo Stadio Olimpico, la promozione con un bagno di folla nelle vie del centro città, nonostante la pioggia battente, a bordo dell’ormai classico pullman scoperto, con i calciatori ebbri di gioia che indossavano una maglietta dalla scritta più che eloquente: “GodiAmo“, che riflette la gioia incontenibile degli interpreti di un campionato praticamente perfetto, condotto quasi sempre in testa alla classifica.

    Festa Granata | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Protagonista dei festeggiamenti, in particolare, il presidente Urbano Cairo che ha avuto il grande merito di riorganizzare la società, puntando su un tecnico esperto come Giampiero Ventura, alla sua quarta promozione dopo quella ottenuta a Lecce e le due di Cagliari, e su un collettivo di buone individualità, nonostante i problemi fisici che hanno colpito alcuni uomini simbolo come Guberti e Rolando Bianchi che, comunque, hanno sentito “propria” la promozione ottenuta, così come dimostrava la grande esultanza del bomber granata, che si è regalato un vero e proprio “tuffo nella folla”, in perfetto stile rockstar.

    Per il futuro prossimo è quasi certa la permanenza di mister Ventura, come il presidente granata ha annunciato nel postpartita, così come nell’altra piazza festante, Pescara, è molto probabile la permanenza di Zdenek Zeman, vero e proprio artefice della promozione degli abruzzesi dopo ben vent’anni. Un risultato “storico”, che ha il sapore del calcio spettacolo, dei dogmi tattici e della filosofia spregiudicata impartita dal tecnico boemo, riassunto da numeri assolutamente notevoli: dagli 89 gol segnati, miglior attacco del campionato, alle 25 vittorie, alla giovane età media dei protagonisti biancoazzurri, che sembra abbiano già captato l’attenzione dei grandi club, da Verratti (convocato da Prandelli a Coverciano per la preselezione prima degli Europei, ndr) a Caprari, da Immobile (scuola Juventus, ndr) a Insigne, Anania e Balzano, che costituiscono la spina dorsale dell’Under 21 di Ciro Ferrara.

    Un collettivo di grande prospettive, che – se verrà preservato – potrà recitare un ruolo importante anche nella massima serie, mettendo ancora più in vetrina i suoi gioiellini, sapientemente valorizzati da Zeman. La prossima Serie A si preannuncia già molto interessante.

    VIDEO PROMOZIONE PESCARA IN SERIE A

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”139241″]

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”139247″]

    VIDEO PROMOZIONE TORINO IN SERIE A

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”139243″]

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”139248″]

  • Padova – Torino 1-0, annullato lo 0-3 a tavolino

    Padova – Torino 1-0, annullato lo 0-3 a tavolino

    Anche il campionato di Serie B viaggia a ritmi frenetici e a suon di polemiche. Si attendeva il verdetto della Figc sulla partita Padova Torino (match sospeso lo scorso dicembre, causa luci spente e vinta teoricamente per 3-0 dagli ospiti). La sentenza è arrivata proprio ieri sera. Il ricorso del Padova è andato a buon fine dunque. Dallo 0-3 in favore dei granata si è passati all’ 1-0 in favore dei biancosudati, risultato maturato sul rettangolo di gioco.

    I veneti esultano. A dir la verità c’erano pochi dubbi sull’ esito positivo del ricorso del Padova. Nonostante questo la società veneta si sente ferita e defraudata ugualmente. Come dare torto ai dirigenti veneti. E’ impensabile che una squadra, in lotta per un posto nei play-off, giochi con il peso di una sentenza, sia essa positiva o negativa, per l’intero girone di ritorno, venendo a conoscenza del verdetto solo poche giornate prima della fine del campionato. Ed ecco avanzare le ennesime accuse verso la Figc.

    Padova © Maurizio Lagana/Getty Images

    A nessuno forse interessava emettere una sentenza nel minor tempo possibile, in modo da salvaguardare le due società coinvolte nella “ridicola” vicenda. Padova Torino quindi termina 1-0, ma sarà ricordata come la partita “in tribunale” e non sul campo. E’ chiaro anche il disappunto della società granata vista l’attuale posizione in classifica. Cairo ha comunicato che la sua società rielaborerà un controricorso. Non finisce qui dunque!

    Cosa cambia in classifica? Il Padova riottiene tre punti e sale quindi a quota 59 , lasciando il Varese fermo a quota 56. Il Toro, ad un passo dalla Serie A, vede dunque rallentata la potenziale fuga verso il successo finale. Come già detto il Torino preparerà il controricorso a prescindere dall’ esito finale del campionato. Per intenderci, Cairo presenterà il ricorso anche se i granata dovessero accedere alla massima serie in maniera diretta. Che sia un modo per farla pagare agli attuali nemici del Padova? Non dimentichiamoci inoltre l’ epilogo e le sentenze sul calcioscommesse, le quali potrebbero alterare ancora di più l’esito finale del campionato cadetto. Chi vivrà vedrà…

  • Torino, preso Meggiorini. Ebagua in partenza?

    Torino, preso Meggiorini. Ebagua in partenza?

    Grande colpo di mercato per il Torino di Urbano Cairo. La capolista della Serie B infatti ha annunciato e presentato il ventiseienne attaccante Riccardo Meggiorini, arrivato in compartecipazione dal Genoa ma che aveva disputato la prima parte di stagione nel Novara con all’attivo tredici presenze ed un gol.

    Riccardo Meggiorini | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Un acquisto a cui tuttavia potrebbe corrispondere una partenza nel reparto avanzato, e in cima alla lista sembra esserci Giulio Ebagua, sul quale pare ci sia proprio una sua ex squadra, il Varese, pronta ad uno scambio con l’esterno Carrozza. In alternativa potrebbe esserci la partenza di Rolando Bianchi, ma quest’ultima sembra comunque un’eventualità più remota rispetto a quella concernente Ebagua. Presentato dal direttore sportivo Gianluca Petrachi, l’ex attaccante del Novara, che ha scelto la maglia numero 69, è apparso felice della scelta fatta, come dimostrano anche le sue prime impressioni, pubblicate anche dal sito ufficiale della società granata.

    «Venire al Torino in Serie B non è sicuramente un declassamento – afferma – L’obiettivo è quello di ritornare immediatamente nella massima serie, che è quella che compete a questa società. Il Toro mi può dare moltissimo; ho necessità di ritrovare il feeling con il gol, anche se so che non sarà semplice perché affronteremo squadre chiuse e molto agguerrite. Ho grande voglia di far bene e spero di contribuire nel riportare in alto questa squadra. Il mister lo conosco bene e con lui ho fatto molto bene a Bari, ma non è stata una singola persona a convincermi, ma l’intero progetto. Dall’esterno mi sono fatto l’idea di un campionato difficile, ma il primo posto attuale del Toro credo sia meritato. Io sono un attaccante che lavora molto per la squadra. Il fatto che la mia avventura riparta da Cittadella è una situazione particolare, non me l’aspettavo. Non sono un tipo che fa grandi promesse; al primo posto c’è sempre la squadra e a me piace lavorare per essa. Le mie specialità sono quelle di attaccare gli spazi e di cercare il tiro da fuori area. Dei ragazzi in rosa conosco già Parisi e Iori. Il significato del 69? Sono appassionato di moto e grande amico di Hayden, con lui ci vediamo ogni anno».

    In uscita, oltre Ebagua, ci sarebbero anche Gasbarroni e Pagano. Smentito invece un interessamento per Semioli. Da non escludere invece la pista che porta a Koman della Sampdoria.

    LEGGI ANCHE

  • Padova Torino, Cairo chiede lo 0-3 a tavolino

    Padova Torino, Cairo chiede lo 0-3 a tavolino

    In seguito al black out all’impianto di illuminazione dello stadio Euganeo durante Padova Torino di sabato pomeriggio che ha costretto il direttore di gara ad interrompere la gara a 14 minuti dal termine, il club granata farà ricorso al giudice sportivo chiedendo il 3-0 a tavolino.

    Urbano Cairo

    Lo ha annunciato il presidente Urbano Cairo spiegando come il risultato (il Padova stava vincendo 1-0 grazie alla rete di Ruopolo al quinto minuto della ripresa) sia stato condizionato dalla continua intermittenza delle luci dell’impianto che ha costretto l’arbitro Calvarese a sospendere la partita per ben 4 volte e che non hanno permesso quindi uno svolgimento regolare della stessa:

    Noi chiediamo soltanto chiarezza e giustizia. Le partite si possono vincere, pareggiare o perdere, ma si devono giocare in maniera regolare dall’inizio alla fine. E questo, a Padova, non è successo“.

    I legali del Torino faranno leva sulla responsabilità oggettiva del club di casa, che è ritenuto appunto responsabile in casi che abbiano impedito la regolare effettuazione della gara come recita il comma 1 dell’articolo 17 del codice di giustizia sportiva e punibile con il 3-0 a tavolino. Il Padova nel frattempo prepara la sua difesa sostenendo che il problema, dopo aver fatto controllare l’impianto ai tecnici del comune addetti, è stato causato da un flusso di corrente anomalo esterno allo stadio cercando di sollevarsi dalla responsabilità oggettiva. Toccherà però ad un perito esterno accertare le reali cause del black out.

    In attesa delle decisione del giudice sportivo di Serie B che dovrebbe arrivare nella giornata di venerdì, la partita dovrebbe essere in ogni caso recuperata e fatta riprendere dal minuto dell’interruzione con gli stessi 22 che in quel momento erano in campo.
    La decisione più sensata da prendere sarebbe appunto quella di omologare il risultato “del campo” una volta fatti disputare i restanti 14 minuti più recupero ma, si sa, la responsabilità oggettiva è sempre una mannaia sopra la testa dei club che ospitano eventi sportivi. Improbabile appare invece un recupero completo della gara, soluzione comunque gradita al Torino che avrebbe così l’opportunità di rigiocare il match dallo 0-0. Ma le decisioni sensate non sono contemplate quando in ballo ci sono interessi importanti come quelli che coinvolgono le due società, il Torino capolista per rimanere in fuga e il Padova per riportarsi a -4 in classifica dai granata.

    Leggi anche:

     

  • Angelo Ogbonna, il Milan pensa al futuro

    Angelo Ogbonna, il Milan pensa al futuro

    Una società riesce a mantenrsi al vertice se è capace di programmare con raziocinio e oculatezza il suo futuro. Il Milan da sempre leader e attenta dopo qualche anno di appannamento sul mercato è tornato ad esser esempio di lungimiranza arrivando sempre prima della concorrenza su gli obiettivi prefissati. Se gli acquisti di Mexes e Taiwo, in attesa di mister X, hanno sistemato l’organico sulla prossima stagione il colpo El Shaarawy oltre ad esser un ottimo rincalzo per il presente è un ottimo biglietto da visita per il Milan che verrà.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    Al piccolo faraone però nella prossima stagione si potrebbero aggiungere il centrocampista del Genoa Juray Kukca per il quale Galliani e Preziosi hanno già intrattenuto qualche cena esplorativa mentre oggi Tuttosport svela l’indiscrezione di un possibile accordo tra Cairo e Galliani per il promettente difensore Angelo Ogbonna. Il “colored” granata è stato premiato da Prandelli con la convocazione nella nazionale maggiore e le sue enormi qualità lo mettono in cima ai possibili punti di forza azzurri per la nazionale del futuro. Ogbonna interessa tantissimo anche a Juventus ed Inter e pare che anche il Manchester City sia disposto a sferrare un attacco. Il Milan grazie ai buoni rapporti con Cairo sarebbe disposto a prenderlo in questa stagione lasciandolo però in granata per aiutare Ventura nella scalata alla serie A. Galliani pare abbia proposto una cifra vicina ai 10 milioni di euro più le comproprietà o i prestiti di Coppola, Strasser e forse anche Paloschi. Ogbonna in rossonero nella prossima stagione andrebbe a prender il posto di Nesta e Yepes continuando la sua crescita alle spalle di Thiago Silva e Mexes.