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  • Under 21, si preparano le delicate sfide contro Bosnia e Galles

    Under 21, si preparano le delicate sfide contro Bosnia e Galles

    Senza gli infortunati Balotelli, Santon e Poli, l’Under 21 si appresta a preparare gli importanti impegni contro Bosnia Erzegovina e Galles in programma il 3 ed il 7 Settembre. Il C.T. Casiraghi dovrà fare affidamento in avanti alla coppia Paloschi-Okaka ed affiderà le chiavi del pacchetto arretrato al centrale genoano Ranocchia. Covocati e programma.

    CONVOCATI

    Portieri: Colombi (Alessandria), Mannone (Arsenal), Perin (Genoa).
    Difensori: Angella (Empoli), Ariaudo (Cagliari), Biraghi (Inter), D’Ambrosio (Torino), Mazzotta (Pescara), Natalino (Inter), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Genoa)
    Centrocampisti: Bolzoni (Siena), Bonaventura (Atalanta), Fabbrini (Empoli), Marrone (Siena), Mazzarani (Modena), Mustacchio (Varese), Pasquato (Modena), Schelotto (Cesena), Soriano (Empoli)
    Attaccanti: Borini (Chelsea), Marilungo (Sampdoria), Okaka (Roma), Paloschi (Parma).

    PROGRAMMA:
    Lunedì 30 agosto
    entro le ore 12,00 raduno presso l’Hotel “Sporting Villa Maria” – Contrada Pretaro –
    Francavilla al Mare (CH)
    h. 12,45 ca. incontro con la stampa in Hotel
    h. 18,00 allenamento presso Centro Sportivo “Poggio degli Ulivi” –
    Città S. Angelo

    Martedì 31 agosto
    h. 10,00 allenamento presso Centro Sportivo “Poggio degli Ulivi” –
    Città S. Angelo
    h. 13,15 ca. incontro con la stampa in Hotel
    h. 18,00 allenamento presso Centro Sportivo “Poggio degli Ulivi” –
    Città S. Angelo (a porte chiuse)

    Mercoledì 1 settembre
    h. 12,45 ca. incontro con la stampa in Hotel
    h. 18,00 allenamento presso Centro Sportivo “Poggio degli Ulivi” –
    Città S. Angelo (a porte chiuse)

    Giovedì 2 settembre
    h. 10,00 volo charter Pescara-Sarajevo e trasferimento presso Hotel “Radon Plaza”
    – Sarajevo
    h. 17,00 allenamento presso Stadio “Grbavica” di Sarajevo (aperto alla stampa solo i primi 15 minuti)
    Venerdì 3 settembre
    h. 17,00 gara BOSNIA ERZEGOVINA-ITALIA Under 21 presso lo Stadio “Grbavica”
    di Sarajevo .
    La gara sarà diretta dall’arbitro Alan BLACK, coadiuvato dagli Assistenti
    Gareth EAKIN e Andrew NEESON; IV Ufficiale Arnold HUNTER della Federazione
    dell’Irlanda del Nord.
    Al termine incontro con la stampa e trasferimento presso l’Aeroporto di Sarajevo.
    h. 21,30 Volo charter Sarajevo-Pescara e trasferimento presso l’Hotel “Sporting Villa Maria” – Contrada Pretaro – Francavilla al Mare (CH)

    Sabato 4 settembre
    h. 12,45 ca. incontro con la stampa in Hotel
    h. 18,00 allenamento presso Stadio Comunale di Francavilla al Mare

    Domenica 5 settembre
    h. 12,45 ca. incontro con la stampa in Hotel
    h. 18,00 allenamento presso Stadio Comunale di Francavilla al Mare
    (aperto alla stampa solo i primi 15 minuti)
    Lunedì 6 settembre
    h. 13,15 ca. incontro con la stampa in Hotel
    h. 18,30 allenamento presso lo Stadio “Adriatico” di Pescara (aperto alla stampa solo i primi 15 minuti)

    Martedì 7 settembre
    h. 17,00 gara ITALIA-GALLES Under 21 presso lo Stadio “Adriatico” di Pescara.
    La gara sarà diretta dall’arbitro Hendrikus S. H. Bas NIJHUIS, coadiuvato dagli
    Assistenti Wilco W.A. LOBBERT e Coen DROSTE; IV Ufficiale Jochem KAMPHUIS
    della Federazione Olandese.
    Al termine incontro con la stampa e rientro presso le rispettive sedi.

  • Intervista esclusiva: Marcello Trotta, il futuro Luca Toni

    Intervista esclusiva: Marcello Trotta, il futuro Luca Toni

    Contattato in esclusiva assoluta, la stella della Fulham Accademy, Marcello Trotta, si concede ai microfoni di Domenico Maione per Il Pallonaro.

    Profilo

    Questa è la storia di uno dei tanti italiani emigrati all’estero, partito ragazzo e desideroso di tornare uomo. Si è portato dietro un pallone,e quando ci corre dietro non sta giocando: insegue il suo sogno. Marcello Trotta, 1.86 metri X 80 chili, è l’amico che tutti vorrebbero avere a una festa se le cose dovessero mettersi male. Fortunatamente ha messo il fisico da granatiere al servizio del calcio. Attaccante classe ’92, viene adocchiato dagli osservatori del Napoli che non esitano ad inserirlo negli Allievi Regionali. L’allora sedicenne ripaga la fiducia concessa a suon di gol, tanto che mister Rocca lo convoca nella nazionale di categoria. In azzurro la sua parabola ascendente trova continuità nella finale di un torneo in Ucraina dove, partito dalla panchina, entra e risolve il match (n.d.r.:attualmente rientra nel giro della nazionale under-18). Le grandi prestazioni richiamano l’attenzione dei talent scout d’oltremanica. I ben informati raccontano che, l’allora allenatore dei citizen, Sven-Göran Eriksson, rimasto folgorato alla visione di un DVD del ragazzo, sguinzagliò i suoi uomini migliori ordinando loro di condurre il “marcantonio” alla sua corte. Il Marlon Brando svedese fece per venire all’entourage del giocatore “un offerta che non di poteva rifiutare”:oltre alla pecunia da intascare, si decise che Marcello sarebbe stato seguito da un tutor negli studi e avrebbe portato sua madre al seguito con la promessa di un posto di lavoro. Dal canto suo, Marcello non si fece pregare dato che il Napoli non aveva onorato la promessa di provvedere ai suoi spostamenti, da Portico di Caserta al campo d’allenamento, costringendo la nouvelle vague del calcio campano “all’autostop”. Seguì, dunque, una querelle legale che si concluse con una squalifica inflitta al giovane poi girato al Fulham. La militanza tra i baby “Cottagers” viene impreziosita dalle 25 reti messe a segno in campionato la scorsa annata. Le sue armi migliori sono: i movimenti senza palla e ovviamente i colpi di testa, dal momento che è in possesso di una grande elevazione che va a sommarsi ai centimetri: quando salta gli sbraitano “attento al cielo”. D’altronde, la grande prestanza fisica e il feeling col gol rendono la punta un prospetto di sicuro avvenire: quando segnerà in Premier, e sarà osannato a mo’ di Macheda sulle prime pagine dei giornali, non vi risparmierò il mio personalissimo “ve l’avevo detto”.

    Intervista

    Grande forza fisica e senso del gol. Scommetto che nella tua stanza c’è il poster di Luca Toni.

    No, non ho il poster di Luca, anche se non nascondo che per me rappresenta una fonte d’ispirazione. E’ davvero un grande attaccante.

    Di questi tempi i riflettori sono tutti puntati su un attaccante italiano, emigrato oltremanica, che quest’anno è pronto ad esplodere. Si tratta di te o di Balotelli?

    Beh, credo sia Balotelli, ma magari mi sbaglio…

    Qual è il marchio di fabbrica di Marcello Trotta?

    Il movimento nello spazio e ovviamente il gol.

    La tua “grande” impresa (finora s’intende):

    Senz’altro la doppietta contro l’Aston Villa. Ci giocavamo i quarti di finale della Youth Cup al Craven Cottage di Fulham (n.d.r.: secondo il Times tra i 10 stadi più belli al mondo) e sugli spalti c’era anche la mia famiglia. Ho provato una bellissima sensazione.

    Dall’Inghilterra investirono  su di te un milione di euro tra stipendio, indennizzo e benefit. Dal canto suo il Napoli rilanciò con “briciole per canarini” e nemmeno ti garantirono gli spostamenti al campo d’allenamento.  E’ vera la “leggenda” che narrò tuo padre?

    Non ne sono al corrente, dovreste chiedere a lui. (Per completezza d’informazione riportiamo le dichiarazioni di Angelo Trotta, padre del calciatore: “Sarò sempre grato al Napoli, perché ha lanciato mio figlio dandogli la possibilità di arrivare in Nazionale, ma credo che la società non abbia capito la situazione in tempo: Marino ci ha offerto briciole per canarini, mentre il Fulham ha studiato un programma eccezionale. Io non sono Rockfeller, avevo chiesto al Napoli almeno di garantirci gli spostamenti, ma la promessa non è mai stata onorata. Credo che De Laurentiis debba riflettere: dice che vuole un una squadra di napoletani e poi perde uno dei due ragazzi che giocano nelle nazionali giovanili”).

    Provocazione: il fatto che un sedicenne abbandoni la squadra che l’ha lanciato è il sintomo che davanti ai soldi non esistono bandiere oppure nel Napoli, semplicemente, non c’erano i presupposti perché tu potessi portare a compimento la tua maturazione calcistica. Insomma, colpa tua o colpa loro?

    E’ sempre un insieme di fattori a determinare una decisione. Nella carriera di un calciatore, purtroppo, le scelte da affrontare sono sempre difficili.

    Se si presentasse la possibilità di un ritorno al Napoli, questa volta da protagonista, come accoglieresti la possibilità?

    Valuterei con attenzione dato che Napoli è, pur sempre, la mia terra d’origine.

    Rossi, Macheda, Balotelli, tu e tanti altri. Credi sia dannoso per il calcio italiano che un giovane decida, spesso e volentieri, di maturare in terra straniera?

    Non penso, anzi, potrebbero offrire in dote alla Nazionale o alla Serie A, qualora decidessero di rimpatriare, quanto di buono hanno appreso all’estero.

    La scorsa stagione il Fulham, club in cui militi, ha centrato la finale di Europa League. A tuo avviso, siete in grado di bissare la precedente annata cercando, questa volta, di portare qualche trofeo in bacheca?

    Spero di sì. Quest’anno abbiamo un nuovo allenatore, vediamo come andrà a finire…

    Alex Ferguson, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Balotelli? Noi abbiamo Macheda. E il Fulham?

    Nel Fulham ci sono giovani davvero talentuosi, incluso un certo Trotta.

    In tutta sincerità, credi di poter trovare spazio già da questa stagione, anche solo per qualche breve apparizione?

    Me lo auguro. Lavoro duramente per perseguire quest’obiettivo, ed ogni mattina mi alzo per questo motivo.

    E se ci scappasse il gol?

    Sarebbe il massimo.

    Si dice che il calcio inglese sia molto più fisico di quello italiano, che invece predilige la fase tattica. Per un corazziere come te adattarsi deve essere stato un gioco da ragazzi, o sbaglio?

    Non è stato facile, ma adesso mi trovo veramente a mio agio.

    Dicerie a parte, tu quali differenze hai riscontrato?

    Il gioco è molto più veloce, gli avversari sono più duri e aggressivi.

    A due anni di distanza tira le somme in merito alla tua esperienza inglese.

    Credo di essere cresciuto molto sotto il profilo atletico, fisico e tecnico. Oltre a ciò, devo ammettere di essere migliorato anche come persona: sono più maturo, ecco tutto. Ovviamente, tutto questo non fa altro che stimolarmi a raggiungere nuovi traguardi.

    Ti sei mai pentito, anche solo per un attimo, della tua scelta?

    Assolutamente no.

    La consiglieresti ad un tuo coetaneo?

    Dipende, ogni calciatore ha le proprie ambizioni. Senza dubbio la Premier ha il suo fascino.

    Cosa ti manca dell’Italia?

    Naturalmente gli amici e la mia famiglia, ma purtroppo le rinunce sono necessarie se hai intenzione di realizzare un sogno.

    Vediamo se ti hanno contaminato. Spuntino: pizza o tè coi biscotti?

    Pizza forever.

    Te lo chiedo direttamente in inglese: Do you speak fluently English?

    (n.d.r.: ride) Yes, sure!

    Dopo l’english-test, tra conterranei, la domanda in dialetto è d’obbligo: “aropp l’esordio in primma squadr cià pigliamm na tazzulella ‘e cafè assieme?”

    Certo, perché no?

    Colgo l’occasione per ringraziare il disponibile e simpatico Marcello.

  • Intervista esclusiva: Simone Colombi, l’erede di Buffon

    Profilo

    E’ il portiere del momento. Purtroppo. Eh già, avete presente il video che ultimamente impazza su Youtube? Naturalmente parlo del rigore calciato da Ezequiel Calvente, giovane stella della nazionale spagnola under-19, con quello che, se non fosse per la magistrale finta, sarebbe stato battezzato come lo “strumentale” piede d’appoggio. Si tratta di un moderno ramake del penalty messo a segno da Reynoso con la maglia del Boca nel 91’(anno di nascita del baby iberico, che evidentemente ha studiato). Nella sua opera “Saggi sulla letteratura e sull’arte” Pasolini avrebbe apostrofato entrambi i gesti tecnici sotto il nome di poesia estetizzante. Al diciannovenne Simone Colombi (186 cm X 78 kg), malcapitato portiere di turno, sarebbe spettata la palma di prosatore sovente avvezzo all’epiteto, come è possibile constatare quando, appena battuto, rivolge “affettuosi complimenti” all’avversario. Parafrasando De Gregori potremmo dire “Simone non ti arrabbiare per non aver parato un calcio di rigore, non è da questi particolari che si giudica un giocatore”.

    Video
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    Intervista

    Prima di cominciare, giuri di rimettere tutti i tuoi peccati comprese le parolacce che indirizzi allo spagnolo dopo il rigore?

    (N.d.R.) Ride.

    Partiamo proprio da quel rigore. Cosa si prova ad essere spettatore del destino di qualcun altro? Essere su un palcoscenico ma con i riflettori puntati da tutt’altra parte, così da essere sotto gli occhi di tutti e nel contempo rimanere comunque anonimo. Insomma, che vento tira dall’altra parte della gloria?

    E’ un vento tranquillo e pacato. Bisogna prenderla con filosofia; se il portiere subisce il gol è merito dell’avversario, mentre se lo para fa il miracolo.

    Non vorrei infierire, ma fatalmente quel penalty sancisce la fine delle velleità azzurre ad un europeo U-19 che onestamente ha lesinato soddisfazioni per l’Italia. Si tratta sicuramente di un brutto colpo sintomatico del fatto che il rinnovamento, tanto vaticinato e decantato, stenta a decollare. Cosa ci è mancato in Francia? E soprattutto la nuova leva è capace, a tuo avviso, di regalare un futuro più radioso del deprimente presente?

    Il fallimento della spedizione azzurra si spiega con una semplice quanto veritiera analisi: la rosa spagnola annoverava tra le sue fila calciatori che hanno collezionato complessivamente 84 presenze in Liga, mentre noi solo 8 in Serie A. Inoltre in Spagna le formazioni giovanili si schierano in campo con la medesima intelaiatura tecnico-tattica della prima squadra, il che agevola il loro inserimento nel progetto dell’allenatore. Tutto questo a 19 anni conta tantissimo: contro di noi sembrava che stessero giocando contro dei bambini. Tuttavia, in Italia ci sono grandi promesse, ma tocca ai club puntare su di loro lanciandoli senza timore alcuno.

    Quali prospetti di quest’under-19 potrebbero calarsi subito nel contesto under-21 cercando, con la qualificazione a Euro 2011, di risollevare le sorti del calcio nostrano?

    Borini, Destro, D’Alessandro e Caldirola hanno grandi qualità e un sicuro avvenire. Tutti e quattro giocano già ad alti livelli: Borini (attaccante) gioca nel Chelsea, Destro (attaccante) nel Genoa, Caldirola (difensore) nel Vitesse e infine D’Alessandro (attaccante) nel Bari dopo aver raccolto 30 presenze in serie B la scorsa stagione.

    A fronte della pessima figura rimediata dai ragazzi di Lippi in Sudafrica si parla tanto di rinnovamento e valorizzazione dei vivai. Secondo te, un giovane necessita di attrezzature, strutture sportive e quindi investimenti o solo di una società che lanci, indipendentemente dall’età, un giocatore se si dimostra meritevole?

    Più che investire sui giovani occorrerebbe scommettere su di loro lanciandoli il più presto possibile in prima squadra. Tante sono le presenze, tanta è l’esperienza cumulata che permette a un giovane di maturare.

    Qual è la tua top 5 dei portieri?

    In ordine ammiro Buffon, J.Cesar, Casillas, Cech e Frey. Mi piacciono anche i giovani titolari di Francia e Germania, rispettivamente Lloris e Neuer.

    Dopo l’esperienza al Pergocrema, 18 presenze condite da 25 reti subite, ritorni all’Atalanta. Credi che la società bergamasca ti offrirà la chance di continuare il tuo apprendistato altrove, o ti terrà in rosa? Infine, ritieni che il prestito in compagini calcistiche minori che offrono la possibilità di giocare con continuità possa effettivamente migliorare il livello di un giovane come te?

    Sinceramente è stata un’esperienza che mi è servita tanto, perché mi sono confrontato in un campionato difficilissimo. Fino a Febbraio sono stato titolare, per poi tornare nel ritorno dei playout. Per quanto concerne il capitolo Atalanta, credo che mi toccherà partire visto che in rosa sono al completo con Consigli e Frezzolini. La meta, tuttora, è ancora un mistero.

    Prova di maturità: secondo te sono i calciatori che guadagnano troppo o gli operai che guadagnano troppo poco?

    Questa è una domanda difficile. Io non so perché le cose vadano in questo modo, ma quello che so è che se ci sono dei meriti a questo mondo vanno riconosciuti a quelle persone che lavorano 10 ore al giorno per 1500 euro al mese.

    Quali sono i tuoi punti di forza, e cosa invece devi migliorare nelle tue performance tra i pali per arrivare ai vertici?

    Sui punti di forza lascio giudicare gli altri. (Stefano Buonaccorso, responsabile dell’ attività di base per l’Atalanta:”Colombi ha già molto per fare il portiere, ha una struttura fisica ragguardevole ed è ancora in crescita. Tecnicamente può migliorare, ma ha attitudini interessanti, deve lavorare sulla lettura delle situazioni di gioco e nelle uscite. Il merito della sua crescita è soprattutto del preparatore dei portieri Massimo Biffi”). Posso solo dire di essere in grado migliorare molto visto che ho 19 anni.

    C’è un dubbio metodico che mi attanaglia: quando Buffon appenderà le scarpette al chiodo come la mettiamo? Insomma, la fortuna di aver potuto contare sul miglior portiere della storia prescrive due future opzioni: o giochiamo col portiere volante o bisogna trovare qualcuno in grado di rilevarne onori e oneri. Probabilmente qualcuno prenderà il suo posto, ma nessuno sarà forse in grado di sostituirlo. Comunque io un idea ce l’avrei, tu?

    Io penso che ci sono portieri in grado di sostituirlo, uno su tutti Sirigu. Ma qual è la tua idea?

    Simone Colombi, lo conosci?

  • Italia Under 21: Pareggio in rimonta 2-2 con la Danimarca.

    Italia Under 21: Pareggio in rimonta 2-2 con la Danimarca.

    L’ under 21 di Gigi Casiraghi, riesce, con un grande secondo tempo ad evitare la sconfitta contro i pari età della Danimarca. Nell’ultimo test prima delle due gare decisive per la qualificazione all’Europeo contro Bosnia e Galles, pareggiando alla fine per 2-2. Sotto di due reti in virtù dei gol Lyng e Lasse Nielsen. Nella ripresa  reazione azzurra con Paloschi che sigla il 2-1 ed il pareggio di Ranocchia, alla fine migliore in campo della compagine azzurra.

    La Danimarca parte forte e dopo 20′ va in vantaggio: cross dalla destra e stoccata vincente di Lyng, che ruba il tempo a Ogbonna e beffa Mannone. Pochi minuti prima c’era stata l’unica vera azione pericolosa dell’Italia nei primi 45′, con Okaka che aveva sprecato addosso a Lossl un buon suggerimento in contropiede di Barillà. Orribile primo tempo dell’Italia con il centrocampo sempre in difficoltà e in avanti, dove l’assenza di Balotelli si fa sentire, si vive di spunti personali.

    Nel secondo tempo Casiraghi rivoluziona la compagine Italiana e gli azzurri vanno subito vicini alla rete con un colpo di testa di Ranocchia che però si stampa sulla traversa. Al 7′ però un’altra leggerezza difensiva dell’Italia porta alla seconda rete danese, con Lasse Nielsen più lesto di tutti nel ribattere in rete un pallone che era stato respinto sulla linea dalla difesa azzurra dopo un iniziale colpo di testa. Pasquato e D’Ambrosio danno qualcosa in più all’Italia ma la squadra di Casiraghi è senza idee e non riesce a imporre il proprio gioco. La rete di Paloschi, al 19′, arriva per merito di Albaek, che compie un retropassaggio degno della migliore puntata di “mai dire gol” e l ‘attaccante del Parma ne approfitta e insacca. Il momento è comunque favorevole per l’Italia che chiude i danesi nella propria metacampo e al 25′ coglie un’altra traversa dopo il colpo di testa di Okaka. L’Italia sale di tono e dopo un paio di occasioni arriva al pareggio: è il 36’ quando Ranocchia di testa indirizza in rete l’ennesimo spiovente in area. Buona la reazione degli azzurrini che alla fine rischiano addirittura di vincere la partita, ma il pareggio è il risultato più giusto.

  • Under 21: D’Amborsio la novità, tornano Ranocchia e Paloschi

    Al pari di Prandelli per la Nazionale maggiore anche Casiraghi dirama la lista dei convocati per il match contro la Danimarca, ultimo test prima del doppio impegno contro Bosnia e Galles, in programma il 3 e il 7 settembre, utili per la qualificazione all’Europeo di categoria.

    La novità assoluta è il giovane difensore del Torino Danilo D’Ambrosio, tante le conferme e due ritorni eccellenti. Tornano a vestire l’azzurro dopo una stagione tribolata da infortuni PAloschi e Ranocchia.

    Di seguito la lista dei convocati:

    Portieri: Vito Mannone (Arsenal), Mattia Perin (Genoa).

    Difensori: Gabriele Angella (Empoli), Lorenzo Ariaudo (Cagliari), Giuseppe Bellusci (Catania), Danilo D’Ambrosio (Torino), Antonio Mazzotta (Pescara), Angelo Obinze Ogbonna (Torino), Andrea Ranocchia (Genoa).

    Centrocampisti: Antonino Barillà (Reggina), Francesco Bolzono (Siena), Lorenzo Crisetig (Inter), Luca Marrone (Juventus), Cristian Pasquato (Juventus), Andrea Poli (Sampdoria), Ezequiel Matias Schelotto (Cesena).

    Attaccanti: Fabio Borini (Chelsea), Federico Macheda (Manchester United), Stefano Okaka (Roma), Alberto Paloschi (Parma).

  • Under 21, a Pescara il 7 Settembre la sfida al Galles

    E’ ufficiale: il 7 settembre gli azzurrini di Casiraghi giocheranno a Pescara l’importantissima sfida contro il Galles valevole per l’accesso ai playoff delle fasi finali dell’Europeo di categoria in Danimarca. La gara, che seguirà la delicata sfida in Bosnia del 4 Settembre, assume il sapore di un vero e proprio spareggio dato che i gallesi sono attualmente i leader del Gruppo 3 e precedono i ragazzi di Casiraghi di tre lunghezze (ricordiamo che ai playoff accedono di diritto le prime classificate dei raggruppamenti più le quattro migliori seconde).

    Qualora fosse confermata Pescara come sede dell’incontro, si ripeterebbe sugli spalti la grande festa svolta meno di una anno fa in occasione della partita amichevole tra le Nazionali Maggiori di Italia ed Olanda, una partita (0-0) passata alla storia più per la finalità benefica (si giocò in favore dei terremotati aquilani) e per la prima invasione del ‘Falco’ (all’anagrafe Mario Ferri, colui che, inneggiando a Cassano in Nazionale, si è reso artefice di goliardiche invasioni di campo, come in occasione della semifinale mondiale tra Spagna e Germania) che per lo spettacolo offerto.

    Questi i precedenti recenti dell’Under 21 in Abruzzo: 16-08-2000 Italia-Messico 2-0 a Pescara; 19-11-2002 Italia-Turchia 0-3 a Giulianova; 11-05-2004 Italia-Polonia 3-1 a Lanciano; 12-10-2007: Italia-Croazia 2-0 a Chieti; 05-09-2008: Italia-Grecia 1-1 a Castel di Sangro.

  • Under 21: Okaka e Marrone rilanciano gli azzurri, l’Ungheria è più vicina

    Under 21: Okaka e Marrone rilanciano gli azzurri, l’Ungheria è più vicina

    Finalmente gli azzurrini di Pierluigi Casiraghi ci regalano una gioia battendo la temibile Ungheria a Rieti con una prestazione importante e convincente. Il ct manda in campo con una formazione super offensiva con Schelotto e Borini ai lati di Balotelli e Okaka. Il modulo manda in confusione i magiari che in più occasioni impegnano la difesa ospite che si salva solo grazie alla bravura di Gulavsky, a metà del primo tempo è però il giovane Okaka che di forza supera la forte difesa ospite.

    Nella ripresa l’Ungheria cerca la rimonta ma le occasioni migliori sono azzurre con Schelotto e Borini abili a liberarsi sulle fasce e Poli a dirigere il gioco a centrocampo. Qualche spunto interessante di Balotelli ma niente più, alla mezzora viene espulso con troppa fretta Bolzoni ma gli azzurri tengono bene e trovano il pari con lo juventino Marrone con un sinistro al volo dalla distanza.

    C’è ancora da sperare e sopratutto da vincere per centrare la qualificazione ma la vittoria di oggi oltre a pareggiare il conto con l’Ungheria fa ben sperare per i ritmi e la convinzione dimostrata dagli azzurrini.

  • Under 21: Italia – Ungheria live

    Partita fondamentale per l’Italia di Casiraghi quella contro l’Ungheria per non dir addio anticipatamente ai sogni europei ed olimpici. Seppur in formazione rimaneggiata gli azzurrini cercheranno di aver la meglio della temibile Ungheria, Casiraghi spera nell’estro di Balotelli e nella forza dirompente di Okaka.

    Potrai seguire la partita in diretta streaming collegandoti al sito rai.tv o attraverso la cronaca scritta sul nostro blog

    LE FORMAZIONI:
    ITALIA – UNGHERIA: 2-0 23′ Okaka 81′ Marrone
    ITALIA: (4-4-2)
    Mannone, De Silvestri, Ariaudo, Ogbonna, Bellusci; Schelotto, Poli, Bolzoni, Borini; Balotelli, Okaka.
    UNGHERIA (4-4-2): Gulacsi, Lazar, Debreceni, Korcsmar, Kadar;Elek, Koman, Varga, Gosztonyi; Simon, Kencse
    Ammoniti: Lazar, Schelotto
    Espulsi: Bolzoni

    90′ E’ FINITAAAAAA L’ITALIA TORNA IN CORSA
    86′ Esce Balotelli
    85′ l’Italia controlla senza troppi problemi
    81′ GOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLLLLL grandissimo gol di Marrone al volo di esterno sinistro
    71′ Kadar trattiene Okaka, secondo giallo. Parità
    68′ Esce Borini entra Marrone
    66′ Espulso Bolzoni, Italia in dieci
    65′ Occasionissima sui piedi di De Silvestri, ma il capitano sbaglia.Troppi errori!!
    62′ Azione personale di Okaka, ma la difesa recupera all’ultimo istante
    60′ Occasionissima sprecata per l’Italia con Borini e Schelotto
    56′ Kencse manda alla stelle
    55′ ammonito Schelotto e punizione da ottima posizione per l’Ungheria
    49′ Buona Italia, Borini manda alto da posizione favorevole
    47′ Balotelli dalla distanza, Gulacsi para
    45′ sostituito Gosztonyi
    SECONDO TEMPO

    45′ Fine primo tempo, Italia in vantaggio meritatamente
    43′ De Silvestri di desta va vicino al raddoppio
    34′ Okaka e Borini devastanti a sinistra ma il secondo gol non arriva
    30′ Tiro da dimenticare per l’italiano Koman su calcio piazzato
    28′ lancio di Balotelli per Borini costringe all’uscita forzata il portiere magiaro
    23′ GOOOOOOOOOOOOL STEFANO OKAKA DI POTENZA PORTA AVANTI GLI AZZURRI
    20′ Poche azioni degne di nota ma è l’Ungheria ad aver il controllo del gioco
    12′ Calcio d’angolo di Borini, Balotelli stacca su tutti ma per l’arbitro è fallo
    6′ L’Italia cerca di far la partita ma l’Ungheria si difende bene
    2′ Subito Borini impegna Gulacsi di testa

  • Under 21: Casiraghi spera in Okaka e Balotelli

    Under 21: Casiraghi spera in Okaka e Balotelli

    Pierluigi Casiraghi si gioca il tandem d’attacco Okaka Balotelli per ristabilire le gerarchie in testa al girone 3 per i prossimi campionati europei. Pur con molte defezioni l’Under 21 è costretta alla vittoria contro la temibile Ungheria per continuar ad aver le flebili speranze di qualificazione, gli azzurri occupano attualmente il terzo posto con 7 punti in 5 partite, a -2 dall’Ungheria che ha anche una partita in meno e addirittura a -6 dalla capolista Galles che vanta 13 punti in sei partite.

    Senza il bomber Paloschi, Santon, Fiorillo e Ranocchia sarà un compito arduo ma il potenziale degli azzurri e sempre elevato. L’unico volto nuovo è quello di Casarini del Bologna, torna in azzurro il fantasista scuola Milan Di Gennaro.

    Questa la lista completa:
    Portieri: Mannone (Arsenal), Perin (Genoa);
    Difensori: Angella (Empoli), Ariaudo (Cagliari), Bellusci (Catania), Bianco (Sassuolo), Cremonesi (Cremonese), De Silvestri (Fiorentina), Ogbonna (Torino);
    Centrocampisti: Bolzoni (Frosinone), Casarini (Bologna), Di Gennaro (Livorno), Marrone (Juventus), Mustacchio (Ancona), Poli (Sampdoria), Schelotto (Cesena);
    Attaccanti: Balotelli (Inter), Borini (Chelsea), Marilungo (Lecce), Okaka (Fulham).

  • Inter: tegola Santon! Lesione al menisco, starà fuori un mese

    Inter: tegola Santon! Lesione al menisco, starà fuori un mese

    Santon

    Brutte notizie per l’Inter per l’infortunio di Santon durante la sfida dell’Under 21 con il Lussemburgo valida per la qualificazione all’Europeo.
    Lo staff medico nerazzurro ha evidenziato attraverso appositi esami che il giovane difensore ha riportato una lesione del menisco esterno del ginocchio destro e necessita dunque di un intervento chirurgico.
    Per il recupero del ginocchio si prevede almeno un mese di stop, il tempo impiegato per lo stesso infortunio anche dal suo compagno di squadra Cambiasso ad Agosto