Tag: ultrà

  • Discriminazione territoriale, gli ultrà insorgono

    Discriminazione territoriale, gli ultrà insorgono

    La questione “discriminazione territoriale” è, in questi giorni, di strettissima attualità, in connessione alla vicenda che riguarda direttamente il Milan e, più in generale, l’intero calcio italiano: una normativa, che si riconduce a quella più generale contro il razzismo negli stadi, che determinerà la chiusura dello stadio San Siro, sponda rossonera, per il prossimo match di campionato Milan-Udinese in conseguenza al reiterarsi degli insulti contro i napoletani. Ovviamente, la responsabilità della società rossonera è di tipo “Oggettivo”, ossia è il club a pagare per le colpe dei suoi tifosi, o meglio per una parte di essi, che durante il match contro la Juventus hanno reiterato i cori precedentemente proposti nella gara contro il Napoli, indirizzando beceri cori di scherno. Il club milanista – come annunciato da Adriano Galliani – presenterà ricorso ma, a ben vedere, la pena comminata non è altro che l’applicazione della normativa che – al primo episodio – prevede la chiusura della curva (come accaduto per Milan-Sampdoria del 28 Settembre) e, alla reiterazione, la chiusura dello stadio, fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla partita persa a tavolino ed alle sanzioni accessorie.

    Discriminazione territoriale, ultrà insorgono | © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    Discriminazione territoriale, ultrà insorgono | © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    Il punto focale della questione è assai complesso, perchè – a differenza del razzismo vero e proprio – la discriminazione territoriale affonda le sue origini nell’essenza di rivalità che si nasconde – neppure troppo bene – dietro l’Italia unita che, però, non può negare  la questione meridionale aperta e mai risolta, così come le profonde differenze di un Paese che si sviluppa dalle Alpi che guardano all’Europa fino alle isolette che affacciano sull’Africa, con due isole maggiori che sentono forte la propria identità e le tante minoranze linguistiche. Un Paese complesso e poco educato alla sua stessa complessità, in cui la differenza è sempre percepita come difetto dell’altro a vantaggio della propria superiorità; in cui l’eterogeneità non sempre è vista come fonte di arricchimento interiore, bensì come un ostacolo: un Paese di campanilismi, di continui Derby, non sempre così “pacifici” nè tantomeno all’insegna della sana rivalità.

    Per questo motivo, se da un lato punire la discriminazione territoriale risulta essere giusto in linea di principio, è altrettanto corretto e necessario far capire al grande pubblico che, con le regole Uefa volute da Platini in materia di razzismo, non si scherza e, ovviamente, “la legge non ammette ignoranza” neppure nel caso della discriminazione territoriale. Potrebbe essere questa l’occasione educativa che si stava aspettando per limitare i soventi beceri eccessi, ma è naturale chiedersi: sarà sufficiente? Oppure potrebbe essere soltanto una ghiottissima occasione di ricatto da parte delle curve nei confronti delle società?

    A sostegno di quest’ultima ipotesi c’è da segnalare la solidarietà ultrà che, in queste ore, sta sempre più diffondendosi, con comunicati che uniscono le curve di Juventus, Milan, Inter, Genoa ed anche Napoli, al grido rivendicatorio di “libertà di pensiero, di espressione e di sfottò”, considerando in tal senso che gli stessi ultras partenopei avevano mostrato lo striscione auto-ironico “Napoli colera”, invitando provocatoriamente il giudice sportivo Tosel a squalificare il campo del San Paolo.

  • Vietata la trasferta contro la Juve ai tifosi del Napoli

    Vietata la trasferta contro la Juve ai tifosi del Napoli

    Il Comitato di analisi per la sicurezza nelle manifestazioni sportive ha deciso ed ha comunicato il divieto per i tifosi di Catania, Fiorentina e Napoli di recarsi a seguire le rispettive squadre in trasferta per le partite dell’Ultima giornata del campionato di serie A, previste il prossimo 22 Maggio 2011: Brescia- Fiorentina, Inter- Catania e Juventus- Napoli.

    Il provvedimento del Comitato di analisi del Viminale, però, non si estende ai possessori di Tessera del Tifoso, mentre sarà vietata la vendita di tagliandi ai residenti in Sicilia, in riferimento alla trasferta di Milano, ai residenti in Toscana, con riferimento alla trasferta di Brescia, ed ai residenti in Campania, per la trasferta di Torino.

    I tifosi Napoletani, dunque, nonostante la grande annata della loro squadra, dovranno rinunciare a salutare la squadra di Mazzarri in occasione dell’ultimo impegno stagionale.

  • “Leo giuda interista”, le coreografie del derby

    “Leo giuda interista”, le coreografie del derby

    Il colpo d’occhio di ieri sera a San Siro lasciava intuire l’importanza della partita, i nerazzurri potevano effettuare il sorpasso, il Milan riprender il largo, ma il protagonista del derby è stato Leonardo . Tantissimi striscioni e la coreografia rossonera ricalcava l’ultima cena con una mega scritta “Leonardo Giuda interista” e un altro “ti sei venduto per 30 denari”, la curva nerazzurra però non si è fatta trovare impreparata rispondendo “c’è chi si vende per 30 denari…. e chi per 30 biglietti”.

  • Arrestato Righetto capo ultrà dei Commandos Ultra Tigre

    Arrestato Righetto capo ultrà dei Commandos Ultra Tigre

    La Digos ha arrestato Marco Righetto, trentacinquenne leader dei Commando Ultra Tigre gruppo storico della Curva Sud. Righetto è stato fermato nei pressi di San Siro e nella sua automobile è stato trovato un mini arsenale: un ordigno artigianale valutato “dal potenziale micidiale”, più quattro coltelli, una mazza da baseball e una bomboletta di spray urticante.

    Gli ultrà rossoneri dopo una visita a Milanello a Gattuso e compagni erano accorsi a San Siro per preparare la coreografia per questa sera frutto di cinque mesi di lavoro e che avrà come tema centrale i 25 anni di presidenza Berlusconi, il derby e ovviamente Leonardo.

    Si spera che l’attività di prevenzione delle forze dell’ordine riesca a scongiurare tafferugli o altri episodi che nulla hanno a che fare con la rivalità calcistica.

  • La Samp fa quadrato. Palombo e Poli, video appello salvezza

    La Samp fa quadrato. Palombo e Poli, video appello salvezza

    Adesso è il momento di lottare, di metter la parte la contestazione, di toglier alibi e di far colpevoli. La Samp fa quadrato e con i suoi uomini più rappresentativi chiama a raccolta i tifosi per questo scorcio di campionato che vede la Doria incredibilmente invischiata nella lotta per la salvezza. Capitan Palombo, insieme e Poli e al padre di un Ultras del gruppo Tito Guarnasconi hanno girato un video che impazza sul web e chiama a raccolta i tifosi.

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  • Tessera del tifoso: la linea dura del ministro Maroni

    Il ministro degli interni Maroni, interrogato dalla Gazzetta dello Sport, si dice soddisfatto della tessera del tifoso che dopo una lunga gestazione, fatta di mugugni, emetterà nella nuova stagione calcistica il suo primo vagito:

    “Sono soddisfatto. Dopo molte resistenze e qualche mugugno, le società hanno mantenuto gli impegni che avevano assunto. Non tutto è stato realizzato in modo omogeneo, ma quanto doveva essere fatto o almeno avviato è avvenuto”

    Prosegue, poi, facendo il resoconto degli assensi riscontrati in tutte le compagini di Serie A e rivelando tutti i vantaggi appannaggio dei possessori della suddetta tessera:

    “Hanno aderito tutti nel senso che non c’è società che abbia detto “non lo faccio”. Sono stato a Palermo a Ferragosto, una città che sulla tessera del tifoso era fredda, e un presidente, Zamparini, che nei miei confronti ha usato anche parole dure e offensive. Ebbene, i dati dicono che oggi a Palermo il numero di tessere del tifoso è superiore, e non di poco, a quello degli abbonamenti. Altrove il percorso non è ancora ultimato e molti tifosi devono ancora scoprire i vantaggi e le agevolazioni che la tessera potrà procurare loro, a cominciare dagli accordi che abbiamo stipulato con Autogrill e Ferrovie dello Stato”

    Il centro studi delle due Leghe di Milano ha comunicato ieri che le tessere del tifoso fin qui sono 521.540 ,eppure ci sono curve che contestano la tessera, la ritengono una schedatura e il calo verticale degli abbonamenti non sembra estraneo alla questione. Il capo della Polizia Manganelli parla di «tifosi professionisti» che hanno «interesse alla non applicazione della tessera».  Il pensiero di Maroni in merito è molto chiaro:

    “Bisogna tener distinti i tifosi veri (che sono la stragrande maggioranza) dagli ultras violenti che si oppongono ad ogni forma di controllo di sicurezza. Ci sono sigle nell’universo degli ultras che hanno poco o niente a che fare col calcio. La protesta di costoro contro la tessera del tifoso è un fatto positivo, vuol dire che stiamo facendo la cosa giusta. Sempre a Palermo, giovedì scorso, Europa League, per la tessera del tifoso hanno protestato in una trentina, mentre allo stadio erano in trentamila. Per noi contano quei trentamila. E non saranno mai quei trenta a condizionarci. E’ falso definire schedatura la tessera del tifoso. Chi sostiene questa tesi lo fa per interessi inconfessabili e per niente nobili. No, non siamo preoccupati e non credo che il calo degli abbonamenti vada collegato all’introduzione della tessera. Quello dipende da altri fattori”

    Insomma, la linea di governo sembra tracciata e prosegue immarcescibile secondo la sua rotta. Il provvedimento nasce dall’esigenza di contrastare la criminalità negli stadi. L’intento è quello di restituire lo stadio alle famiglie, sottraendolo agli ultras: questo è l’inconfessabile motivo del contenzioso tra una frangia delle tifoserie ed il governo. Se davvero la misura adottata sarà in grado di debellare il malcostume del calcio italiano, allora sarà una vittoria. Intanto, coloro i quali agiscono secondo i principi della legalità non hanno donde di temere sanzione o schedatura alcuna: la verità di fondo è che chi diffida del bene, parteggia per il male…

  • Barcellona – Inter: è calda l’attesa. Mou contestato al Camp Nou [video]

    Mancano poche ore alla partita e sala la tensione a Barcellona, dopo le tantissime provocazioni della vigilia piovute dalla stampa catalane e infiammate dalle dichiarazioni al vetriolo dei giocatori l’arrivo al Camp Nou dell’Inter non poteva che esser vibrante.

    I tifosi del Barça hanno scelto in Mourinho l’uomo da attaccare e contestare. Guarda le immagini:

  • Milan: la Fininvest al contrattacco “abbiamo speso 237 milioni”

    Tra i social network e i blog riconducibili alla sfera dei tifosi rossoneri dopo la batosta subita a Palermo è iniziata a circolare il malcontento e da più parti arrivano segnali di una possibile contestazione di gruppo davanti a via Turati. La richiesta dei tifosi è drastica e mira diritto al presidente Silvio Berlusconi.

    I supporters contestano al presidente la disaffezione dal Milan dopo l’ingresso in politica e per questo chiedono a gran voce la cessione del club a chi ha capacità e voglia di investire nei rossoneri. La proprietà, forse allarmata dalla contestazione e dal negativo ritorno di immagine, attraverso la Fininvest ha emesso un comunicato dove precisa la portata dell’investimento di questo ultimo decennio e la volontà concreta di non disfarsi del club.

    “Dal 2005 al 2009 il Milan ha investito per la sua rosa di giocatori 237 milioni di euro. Questa politica è stata resa possibile dal decisivo sostegno di Fininvest che dal 2003 ad oggi ha immesso nella società calcistica anche nuove risorse finanziarie, sotto forma di aumenti di capitale, pari a circa 220 milioni di euro”.

    Il Milan non cambierà proprietario: “La Fininvest smentisce nella maniera più categorica, ancora una volta, qualsiasi ipotesi di cessione della società calcistica, confermando invece l’obiettivo di aggiungere nuovi, prestigiosi, traguardi a quelli che hanno fatto del Milan la squadra più titolata al mondo”.

  • Juve: Tosel chiude la curva. Ancora cori razzisti contro Balotelli

    La Juve giocherà senza tifosi in Curva Scirea contro la Roma per i cori razzisti nei confronti di Mario Balotelli nella partita di ieri di ottavi di Coppa Italia contro il Napoli. Continua dunque il rapporto conflittuale tra il giovane talento nerazzurro e la curva bianconera che tanto ha fatto discutere durante i mesi scorsi nella relazione del giudice sportivo Tosel si fa riferimento anche al fitto lancio di petardi che ha disturbato il corso della partita. Di seguito il referto del giudice sportivo:

    Dopo aver letto “la relazione del collaboratore della Procura federale” e “considerato che, al rientro delle squadre negli spogliatoi per l’intervallo, sostenitori della Juventus, collocati nel settore denominato “Curva-Sud”, indirizzavano ad un calciatore tesserato per altra società (l’interista Mario Balotelli, ndr) un coro costituente espressione di discriminazione razziale; preso atto della specifica e reiterata recidivita’ in relazione ai provvedimenti sanzionatori di cui al C.U. n. 261 del 20 aprile 2009 e del C.U. n. 167 del 12 gennaio 2010; valutata, ai fini della quantificazione dell’entità della sanzione, la non reiterazione nel corso della gara del comportamento discriminatorio, la sua riferibilità esclusiva a uno specifico settore dello stadio e la concreta cooperazione offerta dalla Societa’ alle forze dell’ordine a fini preventivi e dissuasivi”

  • Torino: dirigenti granata sotto assedio. I tifosi vogliono un nuovo presidente

    Torino: dirigenti granata sotto assedio. I tifosi vogliono un nuovo presidente

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    Il lavoro post natalizio al centro Sisport inizia nel peggiore dei modi per il Torino, un centinaio di tifosi hanno dato vita ad una dura contestazione prendendo di mira il presidente Urbano Cairo e il ds Rino Foschi per i deludenti risultati di questa prima parte della stagione, anche i giocatori sotto accusa per mancanza di impegno e dedizione.

    Cairo insieme a Foschi erano impegnati nella conferenza stampa di presentazione del nuovo consulente di mercato Gianluca Petrarchi sono stati costretti a rimanere all’interno del container allestito come sala stampa per evitare il tentativo di irruzione degli scalmanati tifosi. I cori più gettonati “Te ne vai o no, te ne vai sì o no” e “un presidente, vogliamo un presidente”

    Petrarchi nonostante la contestazione si dice voglioso e pronto di iniziare questa nuova avventura e di voler fare il massimo per non deludere Cairo e Foschi visto che credono molto nelle sue qualità