Tag: udinese

  • Ranking Uefa, l’Italia crolla a picco. Serve un cambio di mentalità

    Ranking Uefa, l’Italia crolla a picco. Serve un cambio di mentalità

    Crollo dell’Italia. La tre giorni Europea delle squadre italiane è stata disastrosa. Una sola vittoria, due pareggi e ben tre sconfitte. L’unica squadra a tenere alto l’onore e soprattutto il Ranking Uefa per il bel paese è stata l’Inter che ha acciuffato i tre punti nei minuti finali contro il Partizan grazie ad un colpo di testa di Palacio, preceduto da un miracolo di Handanovic dalla parte opposta che avrebbe potuto inguaiare ancor di più l’Italia. I due pareggi sono arrivati invece nelle trasferte di Juventus e Lazio. I bianconeri non sono andati oltre l’1-1 in Danimarca contro i modestissimi campioni nazionali del Nordsjaelland, stesso risultato per i capitolini che hanno dominato il match contro il Panathinaikos per poi farsi recuperare al 90′.

    Le tre sconfitte invece portano la firma di Udinese, Napoli e Milan. Risultato identico e simile sviluppo della partita per friulani e partenopei. 3-1 il finale con gol subito nelle primissime battute. Mazzarri continua con il suo ampio turn over e mette a rischio la qualificazione al prossimo turno. Guidolin vara un piccolo turn over ma il risultato non cambia. Per il Milan invece ormai è notte fonda. Esce sconfitta per 1-0 sul campo del Malaga ma rimane in corsa per la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta di Champions League.

    Palacio
    Palacio con il suo gol tiene a galla l’Italia nel Ranking Uefa © Olivier Morin/Getty Images

    Nella classifica generale del Ranking Uefa possiamo salutare la Germania che ormai ci stacca di 13 punti e sembra non perdere un colpo, vista anche la tripletta in Champions ed in Europa League con le vittorie di Schalke (in casa dell’Arsenal), del Borussia Dortmund (contro il Real Madrid) e del Bayern Monaco (in casa del Lille) per quanto riguarda l’ex Coppa dei Campioni e quelle di Borussia Monchengladbach, Bayer Leverkusen e Hannover nell’ex Coppa Uefa con lo Stoccarda unica pecora nera tedesca, fermata in casa sullo 0-0 dal Copenaghen. Risultato: zero sconfitte, sei vittorie e un pareggio. Numeri da capogiro per una Nazione in continua crescita che presto potrebbe raggiungere e superare le potenze spagnole e inglesi.

    Attenzione a Francia e Ucraina che nella classifica parziale di quest’anno precedono l’Italia. Soprattutto gli ucraini, stanno scalando notevolmente la classifica e attualmente si trovano al quarto posto (parliamo sempre di classifica parziale riferita a questa stagione). La vittoria del Dnipro contro il Napoli è la conferma dell’esplosione del calcio dell’est, con gli ucraini che guidano il loro girone. Invece lo Shakhtar ormai non è più una sorpresa, ma una piacevole conferma e non è del tutto casuale il 2-1 interno contro il Chelsea, frutto di tanto lavoro, buone idee e giusti investimenti.

    A.A.A. cercasi soluzioni. Soldi da investire son pochi, le idee ancora meno, aggiungiamoci il fatto di snobbare ampiamente l’Europa League ed ecco i risultati. Il primo passo potrebbe essere quello di invertire la mentalità tutta italiana di far giocare le seconde linee in una competizione europea (che non sia la Champions League). Non ha molto senso lottare una stagione intera alla ricerca di un piazzamento in Coppa per poi non giocarsi almeno le fasi finali. In Champions purtroppo al momento non possiamo lottare per grandi risultati.

    I periodi della Juventus tre volte finalista di Champions e del Milan sempre presente tra le prime quattro-otto migliori d’Europa sono finiti e…se non si cambia mentalità, probabilmente non li vedremo mai più.

  • La tripletta di Bobadilla complica l’Europa dell’Udinese

    La tripletta di Bobadilla complica l’Europa dell’Udinese

    Svizzera amara per l’Udinese, battuta dallo Young Boys per 3-1 grazie ad una tripletta dell’argentino Raul Bobadilla, già capocannoniere della squadra in campionato. I friulani pagano il turnover massiccio di Francesco Guidolin, che decide di lasciare in panchina Di Natale e Pereyra in una formazione titolare già impoverita dalle assenze dei vari Basta, Pinzi, Pasqual e Pinzi e gli “indisponibili” perché nemmeno inseriti nella lista per l’Europa League (i brasiliani Maicosuel, Barreto e Allan). Sebbene povera di elementi pericolosi, l’Udinese ha comunque fatto pochissimo per portare a casa almeno un pareggio, risultato di per sé prezioso, che poteva consentire ai bianconeri di dare continuità al successo ottenuto ad Anfield nei primi giorni di ottobre.

    INIZIA IL BOBADILLA SHOW– Allo Stade de Suisse si mette subito male per l’Udinese, in svantaggio dopo soli quattro minuti per la prima rete della serata di Bobadilla, bravo ad approfittare di una retroguardia difensiva bianconera non di certo impeccabile. Nel primo tempo stupisce la pochezza dei friulani, protagonisti di una prestazione al limite della decenza. Della gestione Guidolin quella di ieri sera è stata forse la partita più brutta a livello europeo. Un peccato, sopratutto per i mille tifosi che da Udine avevano seguito la squadra nella trasferta svizzera, convinti di un’altra bella prova dopo quella contro i Reds.

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    Raul Bobadilla, il giustiziere dell Udinese in Svizzera | ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    ENTRA TOTO’ – Nella ripresa il tecnico bianconero cerca di correre ai ripari inserendo il capitano e Pereyra. Le cose migliorano ma non troppo, perché è ancora lo Young Boys a trovare la via della rete, ancora con Bobadilla, ancora per un errore difensivo. Sul 2-0 l’Udinese ha un sussulto d’orgoglio, con Coda che su calcio d’angolo accorcia le distanze firmando il momentaneo 2-1. Il cronometro conferma che ci sarebbe spazio per una rimonta bianconera, salvo venire smentito sempre da Bobadilla. L’argentino su penalty (errore di Domizzi ndr) mette la parola fine all’incontro, suggellando il 3-1 definitivo.

    CLASSIFICA – Dopo tre partite del Girone A l’Udinese è al secondo posto con l’Anzhi, sconfitto ieri sera ad Anfield, a quota quattro punti. Il Liverpool guida la classifica con 6 punti. Per lo Young Boys invece quelli di ieri sono stati i primi tre punti, dopo le due sconfitte consecutive contro inglesi e russi. Adesso l’Udinese è costretta a battere gli svizzeri al Friuli, e sperare in un’altra impresa contro i Reds sempre davanti al proprio pubblico. La trasferta in Russia invece appare al momento proibitiva, quindi pareggiare contro Eto’o e compagni sarebbe una vera e propria manna dal cielo.

    Le pagelle di Young Boys-Udinese 
    Brkic 6: incolpevole sui gol della squadra di casa. Davanti a lui la difesa fa acqua da tutte le parti.
    Benatia 5,5: il marocchino non riesce a tenere la leadership della retroguardia bianconera. La serata si conclude nel peggiore dei modi con un infortunio che lascia l’Udinese in dieci uomini.
    Danilo 5,5: altra serata in chiaro-scuro del brasiliano. L’ex Palmeiras sta vivendo una stagione di ridimensionamento, sorte che accomuna molti brasiliani in squadra quest’anno.
    Coda 6: la sufficienza è soltanto per il gol segnato nella ripresa, ma a livello difensivo Andrea ha sulla coscienza il raddoppio di Bobadilla.
    Faraoni 6: si limita al compitino senza più più di tanto. Giocando così è difficile levare il posto a Basta.
    Badu 5: a centrocampo è uno dei peggiori. Asamoah (e Isla) sono soltanto un ricordo. (1′ st: Pereyra 5)
    Lazzari 5: l’italiano era chiamato a dare imprevedibilità e maggiore tecnica alla manovra bianconera. Missione fallita miseramente. (26′ st: Domizzi 5)
    Willians 5,5: qualcosina meglio rispetto alle ultime uscite ma non può bastare per conquistare un posto da titolare.
    Armero 5: sembra che l’Europa League gli stia stretta. Atteggiamento non bellissimo per chi come il colombiano ha contribuito all’eliminazione dalla Champions dei bianconeri.
    Fabbrini 6: scintille qua e là di un ragazzo chiamato ad esplodere durante questa stagione. L’appuntamento forse è rinviato al 2013-2014.
    Ranegie 4,5: dopo le prime uscite convincenti, compreso il gol al Milan, lo svedese è letteralmente sparito. Un paradosso per un ragazzo alto 196 cm. (1′ st: Di Natale 6)

    Young Boys-Udinese 3-1, il video
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  • In Svizzera l’Udinese con Willians ma senza Di Natale

    In Svizzera l’Udinese con Willians ma senza Di Natale

    Stasera allo Stade de Suisse si gioca Young Boys-Udinese, match valido per la terza partita del Girone A di Europa League. I friulani arrivano all’appuntamento europeo dopo la preziosa vittoria di domenica contro il Pescara. Il match winner dell’ultimo incontro, il brasiliano Maicosuel, mancherà, come del resto gli altri brasiliani della rosa (Allan e Barreto ndr). Perché è vero che c’è lo Young Boys, squadra da prendere con le molle, ma è altrettanto vero che fra tre giorni c’è un appuntamento molto importante in campionato, dove i bianconeri saranno chiamati alla difficile trasferta dell’Olimpico contro la Roma di Zdenek Zeman. La sfida contro i giallorossi induce il tecnico Guidolin a proporre un mini-turnover durante la partita di questa sera in Svizzera, turn-over che potrebbe colpire il capitano Totò DI Natale.

    GIOCA WILLIANS– Nell’immediata vigilia sono trapelate indiscrezioni (Gazzetta dello Sport ndr) circa un passaggio all’albero di natale. In ogni caso rimane più probabile la conferma dello storico 3-5-2. Difesa titolare composta da Benatia-Danilo e Domizzi. Sugli esterni Faraoni prenderà il posto di Basta, mentre sull’altra corsia troveremo il colombiano Armero. A centrocampo la sorpresa più grande, con il rientro dal primo minuto di Willians, fin qui oggetto misterioso della rosa bianconera ma che Guidolin continua a ritenere un elemento di indubbio valore. Al fianco dell’ex Flamengo giocheranno Badu e Lazzari. In attacco spazio alla coppia Fabbrini-Ranegie, con Di Natale pronto ad entrare nella ripresa.

    Torino FC v Udinese Calcio - Serie A
    Guidolin si gioca la carta Willians per la trasferta in Svizzera | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    SITUAZIONE GIRONE – Dopo due partite, Udinese e Anzhi comandano il Gruppo A con quattro punti. L’Anzhi, dopo aver pareggiato al Friuli, ha battuto in casa gli svizzeri con un secco 2-0. L’Udinese invece viene dalla straordinaria vittoria di Anfiel contro il Liverpool, Reds che avevano battuto alla prima giornata lo Young Boys con un tennistico 3-5 in Svizzera. Quindi gli svizzeri occupano attualmente l’ultima posizione del girone, avendo perso gli incontri delle due giornate precedenti. Nonostante lo zero in classifica, gli elvetici sono una squadra da prendere con le pinze, per via dell’ottima organizzazione di gioco conferitale dal tecnico Martin Rueda (in sella dal luglio scorso). Entro i confini nazionali lo Young Boys si trova al quinto posto in classifica con 17 punti in 13 partite. Il miglior marcatore della squadra è l’attaccante argentino Raul Bobadilla, autore di cinque gol in otto partite di campionato, e a segno anche nel match casalingo contro il Liverpool durante la prima giornata.

    Probabili formazioni Young Boys-Udinese
    Young Boys (4-2-3-1): Wolfli, Sutter, Ojala, Nef, Lecjaks, Veskovac, Farnerud, Zarate, Costanzo, Nuzzolo, Bobadilla.
    A disposizione: Benito, Gonzales, Zverotic, Raimondi, Schneuwly, Frey, Vitkieviez. Allenatore: Rueda.
    Udinese (3-5-2): Brkic, Danilo, Benatia, Domizzi, Faraoni, Willians, Badu, Lazzari, Armero, Fabbrini, Ranegie.
    A disposizione: Padelli, Coda, Heurtaux, Berra, Pereyra, Marsura, Di Natale. Allenatore: Guidolin.

  • Pronostici Champions ed Europa League, le nostre dritte

    Pronostici Champions ed Europa League, le nostre dritte

    Eccoci tornati con un nuovo appuntamento sui “Pronostici Champions ed Europa League“. Dopo aver vinto la schedina numero 1 nei pronostici del week end proviamo a confermarci anche in Europa e analizziamo la terza giornata di entrambe le competizioni europee. In Champions League sulla carta l’unico impegno facile è quello del Barcellona che gioca in casa contro il Celtic, gli scozzesi pur secondi nel girone difficilmente riusciranno a strappare un risultato utile in Spagna con i blaugrana. Il Manchester City di Mancini è costretto a vincere se vuole sperare nella qualificazione (al momento ha solo 1 punto) e verrà ospitato dall’Ajax (che chiude il girone con 0 punti). Nello stesso Gruppo D affascinante la sfida Borussia Dortmund-Real Madrid. Le italiane saranno di scena in Danimarca e in Spagna con Juventus e Milan che sfideranno rispettivamente Nordsjaelland e Malaga.

    In Europa League, tre italiane su quattro avranno l’impegno in trasferta, con la sola Inter in casa contro il Partizan. Per il Napoli la sfida più difficile della settimana, in Ucraina contro il Dnipro. Mentre l’Udinese dovrà affrontare un breve viaggio in Svizzera per sfidare lo Young Boys. La Lazio invece andrà nella vicina Grecia, in casa del Panathinaikos. Sfida di cartello della giornata è sicuramente Liverpool-Anzhi. L’Atletico Madrid, detentore della Coppa ospiterà l’Academica.

    Amsterdam Arena
    Amsterdam Arena © Robin Utrecht/Getty Images

    PRONOSTICI CHAMPIONS LEAGUE

    Spartak Mosca – Benfica: russi ancora a secco di punti, portoghesi ad un solo punto in classifica. Approfittando della difficile trasferta del Celtic a Barcellona, le due squadre daranno vita ad un match vivo e di grande intensità. Un vittoria potrebbe dire riaprire i giochi qualificazione (qualsiasi sia il risultato nell’altro incontro). Un pareggio invece potrebbe sancire l’addio alla prossima fase di Champions League. Clima, campo in erba sintetica e calore del pubblico sono la spinta decisiva per i russi che sono i favoriti. Per evitare sorprese, meglio una doppia chance. Pronostico: 1x. (1.50)

    Nordsjaelland – Juventus: dopo due pareggi i bianconeri hanno assolutamente bisogno di una vittoria e lo scontro contro i campioni danesi non è dei più difficili. Ancora a corto di punti, i padroni di casa faranno la partita della vita, ma la maggior qualità degli italiani alla lunga dovrebbe permettere di portare a casa l’intera posta in palio. Pronostico: 2. (1.36)

    Zenit San Pietroburgo – Anderlecht: scorso identico ai connazionali dello Spartak. Gli uomini di Spalletti, nonostante i due pezzi da novanta (pagati 80 milioni di euro) Hulk e Witsel, in Europa non sono riusciti ad ingranare e si trovano tristemente in fondo alla classifica. I belgi invece hanno conquistato l’unico punto in casa del Milan. Se vogliono tornare in corsa per la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta entrambe hanno bisogno di tre punti. I russi hanno più qualità e sono in netta ripresa anche in campionato. Pronostico: 1. (1.53)

    Arsenal – Schalke 04: prima contro secondo. Gli inglesi a punteggio pieno nel Gruppo B, i tedeschi subito dietro dopo aver pareggiato l’ultima gara contro il Montpellier (gol francese arrivato nei minuti finali di gara). Partita equilibrata sulla carta. L’Arsenal arriva da una brutta sconfitta in Premier al contrario dello Schalke vittorioso nel big match contro il Dortmund. Puntiamo sulla voglia di riscatto degli uomini di Wenger. Pronostico: 1. (2.00)

    PRONOSTICI EUROPA LEAGUE

    Maribor – Tottenham: gli sloveni hanno dimostrato di essere squadra cinica e tosta, vincendo all’esordio contro il Panathinaikos 3-0 e perdendo di misura contro la Lazio in trasferta. Per gli inglesi invece solo due pareggi. Villas-Boas deve cercare di risollevare il morale dei suoi ragazzi che arrivano alla sfida europea dopo la brutta sconfitta nel derby londinese contro il Chelsea. Prevedo che possano strappare al massimo un pareggio, pur avendo una rosa dal maggior tasso tecnico. Pronostico: 1x. (2.05)

    Liverpool – Anzhi: dopo la sconfitta casalinga contro l’Udinese, i Reds devono inseguire in classifica nel Gruppo A. L’Anzhi nelle ultime 10 partite disputate tra campionato e coppe varie ha vinto nove volte e pareggiato una volta (contro l’Udinese). I russi vorranno continuare questa impressionante striscia positiva. Pronostico: x2. (1.60)

    Psv – Aik: gli olandesi dopo aver annientato il Napoli con un sonoro 3-0 vogliono confermarsi e avranno davanti l’Aik che con zero punti è la cenerentola del girone. Partita fin troppo facile l’impegno del Psv per quanto fatto vedere dalle due squadre in questo inizio di stagione. Pronostico: 1. (1.20)

    Atletico Madrid – Academica: testa vs coda nel Gruppo B. Gli spagnoli (sempre vincenti nelle ultime 10 partite), dominatori del girone a punteggio pieno, non dovrebbero aver difficoltà a superare l’ostacolo portoghese. Pronostico: 1. (1.20)

    PRONOSTICI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE MISTO

    Bate Borisov – Valencia: i bielorussi sono la sorpresa di questa Champions League, capaci di battere per 3-1 sia Lille che Bayern Monaco! Gli spagnoli proveranno a fermare il loro cammino, ma spinto dal pubblico di casa, il Bate vuole regalare un sogno all’intera Nazione. Pronostico: 1x. (1.66)

    Lione – Athletico Bilbao: i ragazzi di Bielsa stanno vivendo un inizio di stagione bruttissimo e in Europa League hanno conquistato un solo punto in due partite. I francesi, che non stanno certamente brillando, hanno trovato nelle sfide europee stimoli importanti, tanto da comandare il Gruppo I a punteggio pieno. Pronostico: 1. (1.90)

    Young Boys – Udinese: la squadra svizzera e la cenerentola del Gruppo A. I friulani in Europa arrivano dall’impresa di Anfield che ha dato nuovi stimoli e ha dato morale alla truppa di Guidolin che cercheranno di guadagnare altri punti importanti per la qualificazione alla prossima fase. Pronostico: 2. (2.70).

    RIASSUNTO PRONOSTICI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

    Spartak Mosca – Benfica — 1x
    Nordsjaelland – Juventus — 2
    Zenit San Pietroburgo – Anderlecht — 1
    Arsenal – Schalke 04 — 1

    Puntando 10 € se ne vincono circa 60.

    Maribor – Tottenham — 1x
    Liverpool – Anzhi — x2
    Psv – Aik — 1
    Atletico Madrid – Academica — 1

    Puntando 10 € se ne vincono circa 50.

    Bate Borisov – Valencia — 1x
    Lione – Athletico Bilbao — 1
    Young Boys – Udinese — 2

    Se si puntano 10 € se ne possono vincere circa 80.

  • Debiti Serie A: Moratti ha speso 1160 milioni per l’Inter

    Debiti Serie A: Moratti ha speso 1160 milioni per l’Inter

    Debiti Serie A. Mondo del calcio in piena crisi, fair play finanziario alle porte e presidenti italiani che tagliano le spese. Il periodo che sta attraversando la serie A non è dei migliori e un’inchiesta della Gazzetta dello Sport ha sottolineato come i dieci patron delle maggiori società della massima serie abbiano speso di tasca loro circa 2.5 miliardi di euro! Cifre da capogiro che fanno capire quanto possa essere difficile gestire un club, puntando più sui soldi che sulle idee. Ora è arrivato il tempo del “taglio dei costi” causato soprattutto della crisi mondiale che ha causato una notevole riduzione dei guadagni nelle maggiori attività dei vari presidenti italiani. Pochi giorni fa Zamparini, presidente del Palermo, ha dichiarato che ormai ha speso tutto nel calcio.

    Ultimamente voci di possibili cessioni societarie sono aumentate a dismisura. Lo stesso patron siciliano aspetta l’arrivo degli arabi per poterlo aiutare negli investimenti in società. Anche il Milan di Silvio Berlusconi sta trattando (nonostante le varie smentite) la cessione del club che comanda dal lontano 1986 ed infine Moratti, presidente dell’Inter, colui che detiene il record di investimenti personali in un club, valuta la possibilità di inserire imprenditori cinesi in società. Periodo difficile, sotto tutti i punti di vista, dai risultati in campo europeo, ai guadagni sempre più bassi e infine all’appeal in discesa rapida.

    Maurizio Zamparini
    Zamparini, presidente del Palermo © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nonostante tutto, il calcio rimane lo sport più seguito in Italia, nonché quello che fa girare il maggior numero di soldi. Il problema è il modo di investire sbagliato, spesso portato avanti per la voglia di vincere o di provare a vincere (dipende dai casi) e in alcuni casi anche per interessi personali che ben si uniscono con il mondo pallonaro. In questa inchiesta sono state scelte le dieci società con i presidenti più spendaccioni: Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Palermo, Sampdoria e Udinese.

    FIORENTINADiego Della Valle – Il patron viola, proprietario dell’industria Tod’s (azienda di calzature), ha investito in dieci anni di presidenza nella società toscana ben 165 milioni di euro di capitali privati per poter rilanciare il club (acquistato nell’estate 2002 dopo il fallimento) nelle zone nobili della Serie A, con una risalita lampo dalla ex C2 fino alla massima serie.

    GENOAEnrico Preziosi – E’ il re dei giocatoli per bambini. Grazie alla sua azienda “Giochi Preziosi”, ha potuto investire importanti somme personali nel mondo del calcio, a volte senza successo (vedi Saronno e Como fallite). Il presidente rossoblu, dal 2003 proprietario del Genoa, ha speso ben 64 milioni di euro di tasca propria per le varie ricapitalizzazioni.

    INTERMassimo Moratti – Amministratore delegato della Saras (raffinazione del petrolio) di cui il fratello è presidente (dopo aver ereditato l’industria dal padre). E’ al momento il presidente più spendaccione della Serie A con i suoi 1160 milioni di euro investiti personalmente nella società, riuscendo a centrare importanti vittorie solo nell’ultimo periodo. Ora ha deciso di chiudere la cassaforte, entrando nell’ottica delle idee di un autofinanziamento societario (così come richiedere il fair-play finanziario).

    JUVENTUSAndrea Agnelli – Uno dei più “giovani” (per esperienza) dei presidenti di serie A. Ha ereditato dal padre la gestione della Fiat e dal 2010 la presidenza della società bianconera. In soli due anni ha speso 141 milioni di euro in capitali personali, che però gli sono valsi uno scudetto e soprattutto la costruzione del nuovo Juventus Stadium che porterà notevoli benefici nel corso degli anni al club juventino.

    LAZIOClaudio Lotito – Imprenditore nel campo dei servizi di pulizia, manutenzione e sanificazione. Acquista la società biancoceleste nel 2004, ad un passo dal fallimento, investendo 21 milioni di euro (ma questi soldi non vengono conteggiati nel calcolo dei 2.5 miliardi di euro dell’inchiesta). Il patron laziale è uno dei pochi presidenti a non aver utilizzato capitali propri nella gestione del club.

    MILANSilvio Berlusconi – Magnate milanese nel settore della televisione. Acquista la società rossonera nel 1986 investendo parecchi capitali personali. Circa 600 milioni di euro che sono serviti a vincere tanto nel calcio (sia in ambito nazionale che europeo) che in politica, visto che spesso le sue campagne elettorali coincidevano con qualche colpo a sorpresa del club. Con la crisi mondiale i suoi guadagni sono calati, tanto da far pensare ad una cessione societaria.

    NAPOLIAurelio De Laurentiis – Il produttore cinematografico, presidente della società partenopea dal 2005, in seguito al fallimento del club con conseguente partenza dall’ex C1. E’ riuscito, grazie ad un’ottima gestione dei ricavi, ad investire poco o nulla, tanto da far diventare nel giro di pochi anni, il Napoli un modello da imitare sotto il punto di vista dell’organizzazione e delle spese.

    PALERMOMaurizio Zamparini – Imprenditore immobiliare commerciale. Costruisce e avvia grandi centri commerciali per poi rivenderli. Dal 2002 è presidente della società siciliana, rilevata dai Sensi per 15 milioni di euro. In dieci anni ha rimesso quasi 60 milioni di euro di fondi personali, tanto da “denunciare” la sua impossibilità a continuare questa avventura, cercando nuovi acquirenti per il club.

    SAMPDORIARiccardo Garrone – Presidente dell’azienda petrolifera ERG, acquista la Sampdoria nel 2002. Nonostante sia chiamato dai liguri “braccino corto” per il suo modo di operare in fase di mercato, il buon Garrone ha investito privatamente ben 181 milioni di euro per il rilancio del club blucerchiato. Risultati? Una qualificazione ai preliminari di Champions League e poco altro.

    UDINESEGiampaolo Pozzo – Imprenditore nella lavorazione del legno, acquistò l’Udinese nel luglio 1986. Dopo i primi anni di assestamento, con conseguenti investimenti personali (circa 20 milioni in totale nei 26 anni di presidenza) è riuscito ad organizzare al meglio la società, permettendo di farla “vivere” senza bisogno di ricapitalizzazioni. Negli ultimi anni, grazie a questo modo di lavorare, ha potuto acquistare anche due società straniere (Granada e Watford).

  • Salvatore Aronica aggredisce un giornalista

    Salvatore Aronica aggredisce un giornalista

    Solitamente a dare la testa e a fare partire i nervi sono le sconfitte e le brutte prestazioni come è successo nel caso di Benalouane che è stato espulso per una manata in faccia a Gomez durante Catania-Parma, ma questa volta ad essere protagonista di un episodio alquanto negativo è Salvatore Aronica, difensore siciliano del Napoli che dopo la vittoria contro l’Udinese ha perso la testa di fronte all’incontro con i giornalisti nella zona mista del San Paolo.

    Il malcapitato è Antonio Corrado, giornalista napoletano di un’emittente televisiva che si era preparato nella zona dedicata alle interviste per poter effettuare il proprio lavoro nel post gara tra Napoli-Udinese: davanti ai molti presenti Salvatore Aronica ha infatti cominciato a minacciare il giornalista urlandogli contro la frase “Ti ammazzo, ti ammazzo!” per più volte e passando subito dopo alle mani tirandogli due schiaffi in pieno viso ed una gomitata lasciando a bocca aperta chiunque fosse nei paraggi. Fortunatamente i due non erano da soli ma circondati da persone che non hanno esitato ad intervenire per dividere Aronica dallo sfortunato giornalista che si è ritrovato in due secondi a confronto con il giocatore.

    Salvatore Aronica SSC Napoli v AC Chievo Verona - Serie A
    Salvatore Aronica © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Non sono ancora noti i motivi per cui Aronica si sia comportato in questo modo e soprattutto si è pensato che ci siano state delle provocazioni da parte di Antonio Corrado: quel che è certo è che ora il calciatore del Napoli rischia la denuncia per minacce ed anche per aggressione fisica e violenza. Nonostante il difensore sia tornato a chiedere scusa dopo pochi minuti da quanto accaduto il giornalista ha fatto sapere che la sua intenzione rimane quella di procedere per via legale contro il calciatore e non è esclusa la querela. Di certo questo evento è un qualcosa che va a macchiare Salvatore il quale è noto per il passato inserimento nella lista degli indagati per le partite truccate dalla mafia: il tutto non va di certo a favore di Aronica, che tra le tante cose è anche cittadino onorario della città di Reggio Calabria.

  • Il Napoli torna a brillare con l’Udinese e si riprende la vetta

    Il Napoli torna a brillare con l’Udinese e si riprende la vetta

    Il Napoli versione campionato è tutta un’altra cosa. La formazione di Mazzarri supera di misura l’Udinese e si riporta in vetta alla classifica accanto alla Juventus. E dopo la sosta per le nazionali, ci sarà proprio il big match che metterà di fronte le due capoliste. Ma intanto un successo contro una squadra bianconera è arrivato. Un successo firmato dai tre tenori: Hamsik, Pandev e Cavani. I primi due in gol, il terzo non segna ma è comunque decisivo mettendoci lo zampino in tutti e due i momenti decisivi. L’Udinese dal canto suo ha fatto il possibile ma non è riuscita a ripetere al San Paolo l’impresa di Anfield Road. Di certo in avanti si poteva fare qualcosina in più, ed invece il reparto offensivo dei friulani è apparso piuttosto sterile.

    Non ci sono sorprese nell’undici del Napoli: Mazzarri cambia quasi tutto rispetto ad Eindhoven confermando in difesa Fernandez al posto di Aronica mentre lo squalificato Cannavaro è sostituito da Gamberini. Dall’altra parte a sorpresa c’è Maicosuel al posto di Fabbrini spedito in panchina. In avvio i friulani sembrano continuare sull’onda lunga della vittoria con il Liverpool ma ben presto i partenopei passano al contrattacco. E alla mezz’ora Cavani lancia Maggio il quale con il contagiri indirizza la palla ad Hamsik per il vantaggio. L’Udinese però è vivace in mezzo al campo grazie a Lazzari e Pinzi ed è quest’ultimo che quando il primo tempo sembra concludersi trova il pareggio sfruttando un assist del ritrovato Maicosuel.

    Ma non c’è nemmeno il tempo per gioire visto che Pandev si gira su se stesso e riporta i partenopei avanti, gelando l’Udinese che pregustava di andare negli spogliatoi con il pari in tasca. Nella ripresa l’allenatore dei campani si gioca subito la carta Insigne mentre Guidolin prova a dare maggiore peso all’attacco con Ranegie. L’Udinese a questo punto prova ad alzare il baricentro ma il Napoli non rischia nulla. E cosi per i partenopei c’è l’ennesima vittoria casalinga stagionale.

    Marek Hamsik
    Marek Hamsik © ROBERTO SALOMONE/AFP/GettyImages

    La pagelle di Napoli-Udinese:
    Hamsik 7,5: Prova superba la sua. Non solo per il gol ma per l’apprensione costante in cui tiene la difesa avversaria.
    Pandev 7,5: Gol eccezionale il suo in un fazzoletto di terreno. Sullo stretto è letale per i difensori friulani.
    Cavani 6,5: Ci mette lo zampino in ambedue i gol dimostrandosi importante anche quando non segna.
    Pinzi 7: Realizza il gol del momentaneo pari ma sulla fascia diventa una spina del fianco, specie in alcuni frangenti del match.
    Maicosuel 6,5: Sembra aver smaltito le scorie del famoso cucchiaio contro il Braga. Ripescato da Guidolin realizza l’assist per la rete di Pinzi.
    Di Natale 5: Sarà l’emozione di giocare nella sua Napoli e davanti alla sua famiglia, sarà che non riesce a disputare due partite in quattro giorni fatto sta che è in ombra.

    Il tabellino di Napoli-Udinese
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Gamberini 6, Fernandez 6,5; Maggio 6,5, Behrami 6,5, Inler 7, Zuniga 6; Hamsik 7,5 (41′ st Dzemaili sv); Pandev 7,5 (10′ st Insigne 6), Cavani 6,5. In panchina: Rosati, Grava, Colombo, Uvini, Aronica, Donadel, Dossena, Mesto, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri 6,5
    UDINESE (3-5-1-1): Brkic 6; Benatia 5,5, Danilo 5,5, Domizzi 5,5; Pereyra 5 (40′ st Faraoni sv), Allan 6, Pinzi 7 (20′ st Ranegie 5,5), Lazzari 6, Pasquale 6; Maicosuel 6,5, Di Natale 5 (33′ st Barreto sv). In panchina: Padelli, Pawlowski Coda, Angella, Willians, Heurteaux, Armero, Fabbrini. Allenatore: Guidolin 5,5

    Il video di Napoli-Udinese
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  • Napoli-Udinese, azzurri in cerca di riscatto dopo la batosta in Coppa

    Napoli-Udinese, azzurri in cerca di riscatto dopo la batosta in Coppa

    Dopo la sonora sconfitta patita in Europa League ad Eindhoven, il Napoli si rituffa nel campionato affrontando una squadra che appare rinfrancata proprio dopo un match continentale. E’ l’Udinese di Guidolin che arriva dal successo ottenuto a casa del Liverpool. Stati d’animo decisamente contrapposti dunque, anche se i partenopei sono in testa al campionato e vogliono continuare a volare e a far sognare i propri tifosi. Dal canto suo i bianconeri si stanno risollevando dopo un avvio titubante e l’ambiente sembra essersi ricompattato a seguito della lite tra Guidolin e Di Natale che aveva costretto il primo a mandare in tribuna il secondo nel corso della scorsa giornata. Mazzarri ha qualche problema in difesa dove dovrà rinunciare a Cannavaro squalificato e Britos infortunato.

    Per il resto tutti a disposizione e squadra che sarà letteralmente stravolta rispetto a quella scesa in campo in Olanda con il solo Fernandez confermato al posto di Aronica. Nel 3-4-1-2 del tecnico partenopeo davanti a De Sanctis, ex di turno, agiranno Campagnaro, Gamberini e Fernandez. In mezzo al campo Behrami e Inler con Maggio e Zuniga ai lati. Hamsik invece giostrerà dietro le due punte Pandev e Cavani.

    Pandev e Hamsik
    Pandev e Hamsik © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

    Qualche problema anche per Guidolin che oltre a Muriel e Mazzarani dovrà fare a meno, con ogni probabilità, di Basta e Badu. Poi ci sono un paio di nodi da sciogliere: in mezzo al campo Allan sembra favorito su Pereyra così come in avanti Di Natale su Ranegie mentre è più serrata la lotta tra Fabbrini e Barreto con il primo avvantaggiato. Nel 3-5-1-1 predisposto da Guidolin davanti a Brkic difesa formata da Domizzi, Benatia e Danilo. A centrocampo Allan, Pinzi e Lazzari con Faraioni e Pasquale esterni. In attacco Fabbrini e Di Natale.

    Le probabili formazioni di Napoli-Udinese:
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Gamberini, Fernandez; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. In panchina: Rosati, Grava, Colombo, Uvini, Aronica, Donadel, Dossena, Mesto, Dzemaili, El Kaddouri, Insigne, Vargas. Allenatore: Mazzarri
    UDINESE (3-5-1-1): Brkic; Domizzi, Benatia, Danilo; Faraoni, Allan, Pinzi, Lazzari, Pasquale; Fabbrini; Di Natale. In panchina: Padelli, Pawlowski, Coda, Heurtaux, Angella, Gabriel Silva, Willians, Pereyra, Armero, Ranegie, Maicosuel, Barreto. Allenatore: Guidolin

  • Liverpool-Udinese, impresa dei friulani ad Anfield. Finisce 2-3

    Liverpool-Udinese, impresa dei friulani ad Anfield. Finisce 2-3

    IMPRESA!! I friulani espugnano Anfield Road nella seconda giornata della fase a gironi dell’Europa League 2012-2013 con una partita tutto cuore e coraggio. Liverpool-Udinese finisce 2-3 ed esalta i bianconeri, con in testa Guidolin, felicissimi per questa vittoria improbabile alla vigilia, visto lo stato di forma di entrambe le formazioni. Ma ancora una volta, l’ex tecnico di Bologna e Palermo riesce a caricare i suoi ragazzi e regalare una notte magica ai tifosi presenti alla trasferta inglese. Una partita bella da vedere, soprattutto nel secondo tempo, con le squadre lunghe che permettono di vedere occasioni da rete da una parte e dall’altra. Il ritorno da titolare di Di Natale coincide con un suo gol, quello del pareggio ad inizio ripresa da li via al ribaltamento del risultato. In classifica, l’Udinese vola primo in classifica insieme all’Anzhi (vittorioso contro lo Young Boys) a 4 punti. Rimangono a 3 punti gli inglesi. Gli svizzeri invece dopo due sconfitte, mettono a rischio le loro chance di qualificazione al prossimo turno.

    LA PARTITA -Una vittoria in rimonta per i bianconeri che subiscono gli attacchi del Liverpool per tutto il primo tempo e subiscono il gol intorno al ventesimo con un perfetto inserimento del sempre temibile Shelvey che insacca di testa su cross dalla sinistra di Downing. L’unico friulano a rendersi pericoloso dalle parti di Reina nella prima frazione di gioco è il marocchino Benatia che gira bene di testa una punizione di Di Natale trovando la risposta perfetta del portiere spagnolo. Ma nel secondo tempo, Guidolin inserisce Lazzari al posto di Armero e disegna la squadra secondo il collaudato 3-5-1-1 e dopo 30 secondi, l’ex centrocampista di Fiorentina e Cagliari recupera pallone sulla trequarti avversaria, scambia con Di Natale che si fa vedere al limite dell’area, viene servito dallo stesso neo entrato e insacca con un tiro preciso all’angolo alto alla sinistra di Reina. Il Liverpool subisce il colpo e nel giro di due minuti, dal 25′ al 27′ subisce due gol in rapida successione. Prima è Coates ad infilare il proprio portiere cercando di anticipare il proprio portiere, poi è Pasquale a sfruttare al meglio un contropiede ben orchestrato da Di Natale. Intanto Rodgers, tecnico dei reds, pochi minuti prima aveva deciso di inserire l’artiglieria pesante rappresentata da Gerrard e Suarez. Quest’ultimo, su calcio di punizione trova la rete del 2-3. il forcing finale degli inglesi viene fermato in tutti i modi dalla difesa bianconera, grazie agli ottimi Benatia, Danilo e Domizzi, senza dimenticare Brkic autore di un’altra importantissima prova.

    Esultanza friulana al gol di Pasquale © Andrew Yates/Getty Images

    LA CHIAVE – Guidolin ha cercato di prendere alla sprovvista il Liverpool schierando la sua squadra con un inedito 3-4-3. Armero e Pereyra a supporto di Di Natale. Ciò ha provocato l’effetto contrario, con i friulani poco capaci di gestire la palla e ritrovarsi spesso in balia del palleggio degli inglesi. Ad inizio ripresa, l’inserimento di Lazzari al posto di Armero ha riportato ordine nella mente dei giocatori dell’Udinese chee sono stati capaci di tenere testa ai reds.

    LE PAGELLE LIVERPOOL-UDINESE

    Lazzari 7.5: Entra nella ripresa e recupera subito il pallone che servirà a Di Natale per l’1-1. Procura l’autogol di Coates con una punizione tagliata. Serve altro?

    Benatia & Danilo 8: Una garanzia. Difendono dai continui attacchi inglesi nel primo tempo e si esaltano nei minuti finali durante il forcing del Liverpool. Sono pronti al salto in una big.

    Shelvey 7: è sicuramente il talento più importante del calcio inglese in prospettiva. Dimostra di avere carisma e qualità tecniche importanti. Realizza il gol del momentaneo vantaggio.

    Suarez 7: Entra al 64′ e crea almeno tre palle gol e realizza un fantastico calcio di punizione. Per fortuna dell’Udinese è entrato solo nella ripresa.

    TABELLINO LIVERPOOL-UDINESE 2-3

    Liverpool (4-3-3): Reina 6.5; Johnson 6, Carragher 6.5, Coates 5.5, Robinson 6; Henderson 6 (64′ Gerrard 5.5), Shelvey 7, Allen 6.5; Downing 6.5, Borini 5.5 (80′ Sterling 6.5), Assaidi 5.5 (64′ Suarez 7). Allenatore: Rodgers.
    Udinese (3-4-3): Brkic 7.5; Benatia 8, Danilo 8, Domizzi 7; Faraoni 6.5, Badu 6.5, Pinzi 6 (70′ Willians 6), Pasquale 7;  Armero 5 (46′ Lazzari 7.5), Di Natale 7 (85′ Ranegie sv), Pereyra 7. Allenatore: Guidolin.
    Marcatori: 22′ Shelvey (L), 46′ Di Natale (U), 70′ Coates (L), 72′ Pasquale (U), 75′ Suarez (L).

    Azioni salienti di Liverpool-Udinese
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  • Liverpool-Udinese le probabili formazioni. Di Natale torna titolare

    Liverpool-Udinese le probabili formazioni. Di Natale torna titolare

    La quiete dopo la tempesta. Per la sfida Liverpool-Udinese, valevole per la seconda giornata della fase a gironi dell’Europa League, torna in campo Di Natale dopo aver saltato l’incontro di campionato casalingo contro il Genoa per una litigata con Guidolin avvenuta durante la preparazione alla gara contro i rossoblu. Impegno importante per i friulani, che stanno cercando di uscire fuori da un periodo non brillantissimo sotto il profilo dei risultati, tanto da mettere in discussione la panchina del tecnico veneto, il pareggio interno contro l’Anzhi e la vittoria contro il Milan hanno di fatto confermato la crescita graduale della formazione bianconera. Il Liverpool, in campo europeo, arriva dalla vittoria esterna contro lo Young Boys per 5-3.

    QUI UDINESE – Come già detto, Di Natale torna dal primo minuto e guiderà l’attacco supportato dalla velocità di Pereyra che dovrebbe vincere il ballottaggio con l’ex empolese Fabbrini. Si rivede in campo il colombiano Armero, che prenderà il suo posto sulla sinistra nel centrocampo a cinque di Guidolin. Dalla parte opposta giocherà il buon Faraoni che fornisce le garanzie necessarie sia in fase difensiva che in fase offensiva. Il trio in mediana sarà formato da Pinzi, Badu e Lazzari, con l’ex Cagliari che avrà i compiti di raccordo tra centrocampisti e attaccanti. La difesa è la solita, composta da Benatia, Danilo e Domizzi che dovranno difendere gli attacchi verso la porta difesa dal sorprendente Brkic.

    Shelvey, pericolo numero uno per l’Udinese © Clive Brunskill/Getty Images

    QUI LIVERPOOL – Occhio a Borini, Sahin e Shelvey. Giocatori in grado di fare la differenza nella formazione inglese. L’attaccante italiano ha già dimostrato a Roma di avere sangue freddo sotto porta e potrà sfruttare al meglio le palle filtranti dell’ex Real Sahin. Del centrocampista inglese (l’ultimo della lista) invece bisogna temere le conclusioni dalla distanza e gli inserimenti con e senza palla in area di rigore. La difesa dei reds sarà composta da una linea a quattro con Johnson e Robinson (in ballottaggio con lo spagnolo Enrique) sulle fasce, in grado di garantire spinta, e i centrali Carragher (capitano vista l’assensa di Gerrard) e Coates. Il centrocampo a tre offre dinamismo, corsa e tecnica con Sahin, Shelvey e Henderson. Il trio offensivo Downing, Borini e Assaidi dovrà essere in grado di superare la solida difesa friulana. Spiccano le assenze importanti di Gerrard e Suarez.

    I friulani sono chiamati ad un’impresa ad Anfield, i tifosi ci credono ma sono consapevoli della difficoltà della gara e sono pronti a sostenere i propri giocatori qualunque sia il risultato finale. L’arbitro della gara sarà lo svedese Johannesson.

    PROBABILI FORMAZIONI LIVERPOOL-UDINESE
    Liverpool (4-3-3): Jones; Johnson, Carragher, Coates, Robinson; Henderson, Shelvey, Sahin; Downing, Borini, Assaidi.
    Udinese (3-5-1-1): Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Faraoni, Badu, Pinzi, Lazzari, Armero; Pereyra; Di Natale.