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  • Soddisfazione Mihajilovic, Guidolin ci crede ancora

    Soddisfazione Mihajilovic, Guidolin ci crede ancora

    Le facce e gli umori, dopo un perentorio 5 a 2, sono totalmente contrapposte, come è normale che sia. Grande soddisfazione in casa Viola, per una vittoria molto convincente, grande delusione per l’ Udinese.

    Guidolin sottolinea, però, come non sia giusto rimproverare nulla ai suoi giocatori, che dopo una cavalcata trionfale hanno subito un calo fisico, una stanchezza assolutamente fisiologica. Al contrario, Guidolin elogia il cuore della sua squadra, riconoscendo la netta vittoria dell’ avversario ed il valore dei Viola, riaccendendo, però, la fiammella di speranza per la qualificazione in Champions proiettando l’ attenzione allo scontro diretto con la Lazio nella prossima giornata: “La Champions? Ci giochiamo tutto con la Lazio, speriamo di recuperare i giocatori per noi fondamentali per domenica prossima. Il nostro campionato passerà per lo scontro diretto per la Lazio, confidiamo di far bene in quell’ occasione”.

    Chiusura in polemica con il Franchi di Firenze, che alla sua uscita dal campo lo ha salutato con la cosiddetta “manita”, ricordandogli i cinque gol subiti. Guidolin coglie l’ occasione per inviare qualche frecciatina all’ indirizzo dei tifosi Viola: “Con Firenze ho un rapporto strano. La gente della città ha ben altro atteggiamento nei miei confronti rispetto ai tifosi che vengono allo stadio. Mi dispiace. Ma a queste persone ricordo che non basterebbero altre 2 – 3 sconfitte per eguagliare tutte le volte in cui io con le mie squadre sono passato al Franchi”.

    Sinisa Mihajilovic, invece, ha un umore totalmente differente, ampiamente soddisfatto dalla prestazione e dai gol dei suoi, che lo hanno fatto anche divertire, ritrovando gli applausi ed il calore dei tifosi. “Abbiamo disputato una grande gara che sarebbe stata perfetta senza quei due gol subiti. I ragazzi sono stati fantastici, fare 5 gol a questa Udinese non era facile e abbiamo prodotto anche altre occasioni. Ci siamo divertiti tutti”.

    Una Fiorentina così in grande spolvero, però, oltre alla naturale grande soddisfazione del suo tecnico, può lasciare un senso di rimpianto per ciò che in questo campionato avrebbe potuto essere e non è stato. Il problema principale, secondo Sinisa Mihajilovic, sono stati i numerosi ed importanti infortuni che hanno flaggellato lo spogliatoio, come quello di Jovetic, che tornerà probabilmente per le partite di Bologna o di Brescia e che è stato assente per tutta la stagione, quello del portierone Sebastian Frey, di Adrian Mutu, di Donadel e di Santana.

    L’ obiettivo per la Fiorentina, comunque, è ora quello di continuare su questa positiva strada, concludendo al meglio il campionato in corso, anche in virtù del buon bilancio del girone di ritorno, con sole due sconfitte in diciotto partite.

    Nota finale per i due migliori in campo di oggi, Alessio Cerci e Gaetano D’ Agostino, entrambi autori di due doppiette. Il tecnico serbo elogia il loro peso in fase realizzativa, 10 gol in due, e la loro importanza nell’ economia del gioco, ma anche le loro qualità psicologiche.

    In particolare, poi, Mihajilovic sottolinea l’ importanza della reazione emotiva e della determinazione di Alessio Cerci, che ha saputo farsi apprezzare con le prestazioni sul campo, dimostrando le sue grandi qualità, facendo ricredere con i gol e le ottime prestazioni coloro che al suo arrivo a Firenze non sembravano apprezzarlo a dovere.

  • Fiorentina-Udinese: il Franchi torna ad applaudire

    Fiorentina-Udinese: il Franchi torna ad applaudire

    La regola generale recita ” le motivazioni nel calcio sono la parte principale”. Fiorentina – Udinese, conferma tale regola, rappresentandone la perfetta eccezione: nell’ impressione complessiva, nelle energie profuse, nel risulato finale, assolutamente perentorio.

    Una Fiorentina che ha ben poco da chiedere a questo campionato, che voleva riconquistare il suo pubblico, stende un’ Udinese che, invece, aveva l’ obiettivo dichiarato di provare a vincere per rincorrere il quarto posto in vista della delicata sfida della Lazio domani sera contro la Juventus: 5 a 2 è il risultato finale, di una partita veloce, vivace e divertente, con emozioni continue e ritmi molto elevati.

    All’ 8′ del primo tempo, già avanti i Viola con rete di Vargas, al suo terzo gol in campionato, su assist perfetto di Cerci, già alla sua seconda incursione pericolosa, che il peruviano tramuta in uno splendido gol al volo, dalla perfetta esecuzione.

    La Fiorentina mantiene il pallino del gioco, aggrendendo a centrocampo e ripartendo in velocità, ed al 22′ Gaetano D’ Agostino, uno dei migliori in campo, segue una travolgente azione di Montolivo sulla fascia, che crossa e trova la deviazione involontaria di Beherami, raccolta poi da D’ Agostino e ribadita in rete per il 2 a 0.

    Al 24′ buona azione di Vargas che dal fondo crossa per Gilardino, che impegna Handanovic in una parata non semplice.

    Al 28′, però, break dell’ Udinese, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pinzi accorcia le distanze con uno splendido gol al volo di destro per il 2 a 1.

    Al 35′, ancora occasione per l’ Udinese: cross di Pasquale per Isla che manca il gol del possibile 2 a 2. Nella fase finale del primo tempo, l’Udinese sembra rinvigorita, abbandonando le palle alte e giocando palla a terra, con fraseggi più rapidi; al 38′, poi, Guidolin decide per la sostituzione di Badu con Denis per supportare maggiormente Di Natale, troppo isolato in attacco.

    Al 40′, però, Gilardino sfiora di testa il 3 a 1, con la palla che esce di poco a lato. Ancora Gilardino protagonista di un’ azione importante al 42′, su cross basso del cileno Vargas, autore di un’azione travolgente, che non riesce a finalizzare.

    L’inizio del secondo tempo si apre con il gol di D’ Agostino, al 5′, con un bel sinistro dalla distanza, anche se deviato da Zapata, per il provvisorio 3 a 1. Il gol del centrocampista della Fiorentina in questo caso è fortuito, però suggella una prestazione di altissimo livello, in cui si dimostra il fulcro del gioco Viola, facendo girare la squadra.

    Al 7′, poi, Beherami impegna ancora Handanovic con una parata complessa.

    All’ 11′ accorcia di nuovo le distanze l’ Udinese, con il 3 a 2 firmato da Asamoah, al suo primo gol in stagione.

    Al 22′ ancora Cerci impegna il portiere sloveno Handanovic, con un bel colpo di testa su cross teso e tagliato di Pasqual.

    Cerci, però, appena tre minuti dopo, si fa perdonare l’ occasione sfumata in precedenza, con il gol del 4 a 2, con un delizioso pallonetto su verticalizzazione di Beherami, che batte Handanovic, anche se sullo scatto di Cerci restano dei sospetti di fuorigioco.

    Al 28′, dalla parte opposta, l’ argentino dell’ Udinese Denis prova il pallonetto su Boruc, ma calibra male, e la palla termina fuori, anche se non di molto.

    Al 29′ ottima azione di contropiede dei Viola, con Cerci che serve Alberto Gilardino che, però, pecca di eccessivo altruismo nel voler servire Capitan Montolivo e l’azione, così, sfuma.

    Al 40′, ancora Cerci firma nuovamente il tabellino, siglando una doppietta, la seconda consecutiva dopo quella di Cagliari: raccoglie un assist di Marco Marchionni e segna di sinistro battendo il portiere Handanovic sul primo palo, fissando il risultato sul definitivo 5 a 2.

    E’ questo l’ ultimo sussulto del match, che blocca l’Udinese a quota 59 punti in classifica, che resta a meno uno dal quarto posto, ma che ha peccato di freddezza, non riuscendo a compiere il balzo decisivo per scavalcare, almeno temporaneamente, i biancocelesti in classifica.

    La Fiorentina, invece, raggiunge l’ obiettivo desiderato: lo stadio Franchi ritorna ad applaudire Sinisa Mihajilovic ed i suoi ragazzi.

  • Streaming Fiorentina – Udinese, Serie A 35 Giornata

    Formazioni FIORENTINA – UDINESE (ore 15:00)

    FIORENTINA (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Montolivo, D’Agostino, Behrami; Cerci, Gilardino, Vargas.
    Panchina: Frey, Natali, Comotto, Marchionni, Salifu, Ljajic, Babacar.
    Allenatore: Mihajlovic
    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Zapata, Coda; Quadrado, Isla, Pinzi, Asamoah, Pasquale; Abdi; Di Natale.
    Panchina: Belardi, Angella, Ferronetti, Badu, Vydra, Denis, Corradi.
    Allenatore: Mihajlovic

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  • Fiorentina – Udinese: probabili formazioni

    Fiorentina – Udinese: probabili formazioni

    Domani alle 15 allo Stadio Artemio Franchi di Firenze scendono in campo Fiorentina ed Udinese, per un match molto importante soprattutto ai fini della qualificazione ai preliminari di Champions League per la formazione friulana di Guidolin. Anche per la Fiorentina di Sinisa Mihajilovic, che non puo scorgere alcun obiettivo all’ orizzonte, ma vuole ritrovare, dopo una stagione di grigiore, il calore e l’ entusiasmo del popolo Viola, che, nella deludente stagione in corso, si è lentamente sopito, allontanando dagli spalti del Franchi il pubblico.

    Per tal motivo, Sinisa Mihajilovic sembra essere intenzionato a schierare la formazione migliore possibile, abbandonando qualsiasi idea di turnover, anche in virtù del fatto che la Primavera Viola sarà impegnata nell’ ultima e decisiva gara del campionato di categoria. L’ unica assenza di maggior rilievo sarà quella dell’ attacante Adrian Mutu, che verrà sostituito da Marco Marchionni: il rumeno, infatti, nell’ allenamento di rifinitura ha accusato un affaticamento muscolare, dovuto ad un sovraccarico di lavoro.

    Per quanto concerne il resto dello schieramento Viola, Mihajilovic con tutta probabilità schiererà un 4 -3 – 3 con Boruc in porta, linea difensiva a quattro con De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; centrocampo con Beherami, Capitan Riccardo Montolivo e Vargas, al rientro, a sinistra. Cerci e Marchionni, invece, supporteranno l’ unica punta, Alberto Gilardino.

    Nella conferenza stampa di presentazione al match, inoltre, si è affrontato anche l’ argomento più spinoso degli ultimi tempi in casa Viola, ossia il rinnovo contrattuale di Riccardo Montolivo, amatissimo capitano. Sinisa Mihajilovic si è espresso chiaramente a favore di una permanenza del centrocampista a Firenze, per la prossima stagione e per il futuro, auspicando il rinnovo contrattuale, e dichiarandosi fiducioso in tal senso.

    Al contrario della Fiorentina, ormai spensierata, l’ Udinese di Guidolin è concentrata su un obiettivo ritenuto fondamentale, prestigioso ed ambizioso: il quarto posto, distante appena un punto, in riferimento alla posizione della Lazio che sarà impegnata in posticipo lunedì contro la Juventus.

    L’obiettivo Udinese assume maggiore importanza alla luce di una cavalcata fenomenale, soprattutto nel girone di ritorno, che, nonostante gli ultimi match abbiano evidenziato degli alti e bassi di rendimento, è ripresa con la vittoria di Napoli che ha rilanciato nettamente le ambizioni bianconere.

    Nell’ importantissima trasferta di Firenze, però, Guidolin dovrà rinunciare ancora alla sua punta di diamante, el ninho maraviglia, Alexis Sanchez. Nonostante l’assenza del cileno, però, Guidolin vuol tenere alto il morale della squadra, ricordando l’estrema importanza dell’ obiettivo europeo: “Faremo un bilancio a fine stagione, ma con la rimonta che abbiamo fatto, centrare l’Europa sarebbe un grande colpo. Significherebbe mettere un sigillo su un campionato in crescendo, ad inseguire. Ho sempre parlato di Europa in generale, arrivare in Europa vorrebbe dire toccare con le mani qualcosa che abbiamo sempre inseguito dalla prima giornata di campionato, cercando di non guardare alla classifica, rialzandoci e continuando a lottare”.

    La formazione Udinese dovrebbe essere schierata con il collaudato 3 – 5 – 2 con Handanovic in porta, difesa a tre, con Angella, Zapata e Coda, Cuadrado, Isla, Pinzi, Asamoha, Pasquale a centrocampo, l’ argentino Denis e capitan Totò Di Natale in avanti. Inler, Armero e Domizzi saranno assenti per squalifica, (confermata quella di due turni ad Inler), mentre Benatia ed Adbì sono infortunati, colpiti rispettivamente problemi al ginocchio e lombalgia.

    Negli equilibri del match, è rilevante considerare che il rendimento della Fiorentina in casa è stato molto positivo, imbattuta con tutte le grandi tranne che con il Milan, così come è molto positivo anche il rendimento da trasferta dell’ Udinese, anche se il bilancio dei precedenti è nettamente a favore dei Viola con ben 20 vittorie, contro le 5 dell’ Udinese, oltre ai dieci precedenti pareggi: anche alla luce di ciò, i bookmakers per il match di domani danno per favorita la vittoria della Fiorentina.

    All’ Artemio Franchi arbitrerà Brighi della sezione di  Cesena, coadiuvato dagli assistenti Maggiani e Petrella e dal quarto uomo Romeo. 

  • Lazio – Udinese, la Champions passa per i ricorsi di Mauri e Inler

    Lazio – Udinese, la Champions passa per i ricorsi di Mauri e Inler

    Arrivano le ultime partite di campionato ed il nervosismo sale ovviamente alle stelle. Mauri e Inler si sono resi protagonisti, nell’ ultimo turno, di episodi alquanto discutibili dal punto di vista regolamentare e ad entrambi sono state combinate due giornate di squalifica.

    Negli spogliatoi di San Siro, Reja ha definito« fiscale »la decisione di Morganti. La Lazio presenterà il ricor­so per la squalifica di Mauri, affidandosi sul fatto che nella sentenza si parla di ‘gioco fermo’, mentre secondo la Lazio Mauri non aveva ancora avuto la percezione del fischio dell’arbitro, il quale comandava una punizione a suo varo. Se così fosse, il fallo verrebbe catalogato come “fallo di gioco” e Mauri avrebbe la riduzione di un turno della squalifica, in modo da poter scendere in campo a Udine. La Lazio potrebbe quindi provarci nel tentativo di riavere a disposizione Mauri nella sfida dell’8 maggio al Friuli, dove peraltro si presenterebbe da ex. Stessa situazione in casa Udinese, con i friulani che tenteranno anche loro, di ottenere uno sconto per la squalifica di Inler ed averlo così nell’ importantissimo match – Champions contro i biancocelesti.

    Molto importante risulterà essere la decisione del giudice Tosel sui ricorsi ma con ogni probabilità, le giornate di squalifica verranno confermate per ambedue i calciatori.

  • Mercato Inter: Destro la pedina per Sanchez

    Mercato Inter: Destro la pedina per Sanchez

    L’ Inter vuole muoversi con anticipo per assicurarsi di ingaggiare per la prossima stagione uno dei pezzi più prelibati del prossimo calciomercato estivo, ossia il numeto sette dell’ Udinese, il cileno Alexis Sanchez, definitivamente esploso e consacrato dalla stagione in corso, in maglia bianconera Udinese. Pertanto, ecco che il valzer degli accordi per le comproprietà “strategiche” può aver inizio, almeno sulla carta.

    Un intricato susseguirsi di nomi, cartellini ed accordi che coinvolge almeno tre club: Genoa, Udinese ed Inter, che potrebbero decidere di agevolarsi a vicenda nei rispettivi interessi di mercato, tutti legati a giocatori d’ attacco: Antonio Floro Flores, Mattia Destro, ed Alexis Sanchez.

    Secondo quanto riporta il Friuli/ Udineseblog, la dirigenza della squadra della famiglia Pozzo si starebbe muovendo proprio in questi giorni per assicurarsi l’attaccante ventenne Mattia Destro, al quale è fortemente interessata, che è attualmente in forza al Genoa ma in comproprietà fra la squadra di Massimo Moratti e la squadra del presidente Preziosi.

    La giovane punta dell’Under 21 Azzurra, in virtù della situazione del suo cartellino, potrebbe essere la contropartita ideale da parte dei rossoblu per il riscatto definitivo di Antonio Floro Flores, attaccante napoletano attualmente in forza al Genoa ed in comproprietà con l’ Udinese. Il prezzo del riscatto è stato fissato per dieci milioni di euro, ma è ritenuto eccessivo dalla società di Preziosi che vorrebbe inserire nella trattativa proprio Mattia Destro, cedendone la sua metà del cartellino proprio all’ Udinese.

    In questo quadro già complesso, potrebbe subentrare, però, l’Inter con una mossa volta ad indirizzare el Ninho maraviglia dell’ Udinese in casa nerazzurra. La squadra di Moratti, infatti, potrebbe avere tutto l’ interesse a che la trattativa per Mattia Destro fra Udinese e Genoa vada a buon fine, assicurandosi che l’Udinese possa acquisire la metà del cartellino della giovane punta, e poi cedendole anche l’altra metà per giungere, in questo intricato triangolo, all’ acquisto del cileno Alexis Sanchez.

    Infatti, in tal modo, nell’accordo fra le tre società, sull’ asse Genova – Milano – Udine, Floro Flores potrebbe rimanere in rossoblu, Destro andare ad Udine in via definitiva, e Sanchez, il pezzo pregiato del mercato, andare all’ Inter. La famiglia Pozzo parrebbe apprezzare molto la contropartita, ritenuta molto promettente ed interessante soprattutto data la sua giovanissima età, un fattore di primo piano per la società friulana, e questo potrebbe rivelarsi un punto decisamente favorevole per consentire il trasferimento di Sanchez a Milano, privilegiando i Nerazzurri alle tante altre contendenti come la Roma ed il Manchester City.

    L’Inter, infatti, potrebbe cedere Maicon e Milito, deludenti non protagonisti di questa stagione dopo l’esaltante 2010, per un ricavato totale di trenta milioni di euro, da investire proprio per l’ acquisto di Alexis Sanchez in attacco, una scelta ben ponderata sia per le caratteristiche tecniche che per i risvolti economici.

    In alternativa, se questa trattativa che ora pare assolutamente in discesa dovesse avere qualche intoppo imprevisto, i nerazzurri punterebebro sull’ argentino del Manchester City, Carlitos Tevez che, però, al momento percepisce un ingaggio giudicato eccessivo dai nerazzurri, ben 5 milioni di euro a stagione. Per questo motivo, dunque, l’ intricata trattativa fra l’ Udinese, il Genoa  l’ Inter pare proprio destinata ad andare a buon fine.

  • Pozzo: “Valeri è romano” la rabbia dell’Udinese

    Pozzo: “Valeri è romano” la rabbia dell’Udinese

    Questa volta la protesta preventiva tocca all’Udinese e a sbottare è il patron Pozzo che critica apertamente la scelta di Braschi di affidare la partita tra i friulani e il Parma di sabato prossimo all’arbitro romano Valeri “Paolo Valeri è un ottimo arbitro e lo ha dimostrato durante tutto l’arco della stagione, ma forse sarebbe stato preferibile designare un fischietto non originario di Roma per Udinese-Parma”.

    L’allarme di Pozzo serve per tutelare l’Udinese penalizzata due domeniche fa contro la Roma e proprio con i giallorossi e la Lazio si sta giocando il quarto posto “Ci stiamo giocando l’accesso in Champions League con due squadre capitoline e per questo motivo dico che, probabilmente, a Udine potevano designare un arbitro di un’altra città”.

    Scegliere l’arbitro in base alla città di provenienza nelle ultime partite dovrebbe esser sacrosanto vista la pressione psicologica che la città può fare sulla giacchetta nera, lo stesso Lotito qualche settimana fa si lamentò della scelta di Banti livornese come Mazzarri per Napoli-Lazio.

  • Juventus, Delneri – Marotta e le verità non dette

    Juventus, Delneri – Marotta e le verità non dette

    Con lo scialbo 0-0 ottenuto ieri al Franchi contro la Fiorentina e le contemporanee vittorie di Lazio e Udinese, la Juventus ha fallito l’ ultimo dei suoi obiettivi stagionali e cioè la qualificazione ai preliminari di Champions.

    Ennesima dimostrazione la partita di Firenze, di come Gigi Delneri sia completamente inadatto a guidare una squadra di alta classifica, o che comunque inizia la stagione con obiettivi importanti. Le tre vittorie consecutive ottenute anche con un po’ di fortuna, hanno illuso il tecnico di Aquileia che il modulo da attuare fosse quello presentato al Franchi un 4-1-4-1 con Matri unica punta ma come al solito, a partita in corso, non è riuscito a rendersi conto che il predominio della Fiorentina era netto e che Krasic arrancava in campo. Come può essere possibile che la Juventus vada a Firenze per ottenere un pareggio? Come ci si può presentare davanti alle telecamere e dire che la squadra ha risposto bene e che Boruc è l’ unico portiere ad aver fatto una parata?

    Ma soprattutto, come si può pensare di confermare un allenatore che è riuscito a fare peggio della gestione Ferrara, con figure barbine in Europa e prestazioni assolutamente imbarazzanti?

    Purtroppo sembra che la Juventus abbia ormai acquisito la mentalità di chi la guida, sia a livello tecnico che dirigenziale e cioè una mentalità di assoluta provinciale. Ma allora ci si chiede, come mai non è stato detto che ad inizio stagione l’ obiettivo fosse il 4° posto? Perché non si è spiegato ai tifosi che l’ eliminazione in Europa League fosse necessaria perché la squadra non era attrezzata a competere su due fronti?

    Beh sicuramente perché alcune verità fanno male, soprattutto a dei tifosi abituati ai piani alti, ma forse, non sarebbe stato più opportuno essere onesti con chi paga il biglietto e soffre veramente per questi colori?

  • Le pagelle di Napoli – Udinese. Guidolin, che stratega

    Le pagelle di Napoli – Udinese. Guidolin, che stratega

    Pagelle Napoli
    De Sanctis: 7 E’ strepitoso in avvio su Denis, non può nulla sui gol.

    Cannavaro: 5 Il capitano sente più degli altri l’importanza della partita. Soffre Denis e la mancata protezione del suo centrocampo.

    Maggio: 6
    Con Pasquale e Armero il suo compito è più duro ma da il suo solito contributo arrivando sul fondo e centrando anche una traversa.

    Hamsik: 6,5 E’ l’unico ispirato del trio delle meraviglie

    Lavezzi: 5
    L’Udinese è una delle sue vittime preferite ma questa sera non incide.

    Cavani: 5 Serata no per il bomber

    Pagelle Udinese

    Handanovic: 7 para l’ennesimo rigore di una stagione strepitosa. Saracinesca

    Zapata: 7
    Giganteggia in difesa con classe ed eleganza è un punto di sicurezza.

    Inler: 7,5
    Vestirà la maglia del Napoli dal prossimo anno e la non esultanza dopo il gol ne è l’evidenza. Ma è l’unico sconto che fa agli azzurri.

    Armero: 7 Ha sette polmoni e tanta qualità. Diventerà uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.

    Denis: 7 A Napoli è andato via perchè giocava poco, all’Udinese non è che gli vada meglio ma quando è campo da sempre tutto e spesso la butta dentro.

    Guidolin: 7 E’ la dimostrazione che la scuola italica di allenatori è ancora valida. Trae una vittoria dalle difficoltà confermando quanto di buono fatto in questa stagione.

    TABELLINO
    NAPOLI-UDINESE 1-2
    Napoli (3-4-2-1):
    De Sanctis 7; Campagnaro 6, Cannavaro 5, Ruiz 5; Maggio 6, Pazienza 5,5 (20′ st Gargano 6), Yebda 5 (22′ st Mascara 6), Dossena 6 (30′ st Lucarelli 6,5); Hamsik 6,5, Lavezzi 5; Cavani 5. A disp.: Iezzo, Aronica, Santacroce, Zuniga. All.: Mazzarri 5
    Udinese (4-4-1-1): Handanovic 7; Benatia 6,5, Zapata 7, Domizzi 5, Pasquale 6 (32′ st Coda sv); Isla 6 (36′ Cuadrado 6), Inler 7,5, Pinzi 6,5, Armero 7 (47′ st Angella sv); Asamoah 6; Denis 7. A disp.: Belardi, Battocchio, Vydra, Corradi. All.: Guidolin 8
    Arbitro: Tagliavento
    Marcatori: 10′ st Inler, 17′ st Denis (U), 51′ st Mascara (N)
    Ammoniti: Asamoah, Handanovic (U), Pazienza, Lavezzi, Cannavaro (N)
    Espulsi: Domizzi (U)
    Note: Handanovic para rigore a Cavani al 43′ st

  • L’Udinese fa il colpaccio, Napoli fine del sogno?

    L’Udinese fa il colpaccio, Napoli fine del sogno?

    L’Udinese delle meraviglie compie l’ennesima impresa di una stagione entusiasmante imponendosi al San Paolo di Napoli senza Sanchez, Di Natale e Isla a partita in corso.

    Guidolin rivoluziona il suo undici bloccando l’impeto di Maggio con l’inserimento di Pasquale alle spalle di Armero con quest’ultimo con più libertà di offendere. In avanti l’ex Denis cerca il gol per farsi rimpiangere, dall’altro lato Mazzarri ritrova Cavani nel trio delle meraviglie mentre in mediana Yebda è ancora una volta preferito a Gargano.

    Il primo acuto è proprio degli ospiti con Denis autore di un controllo e tiro che chiamano al miracolo De Sanctis. Il Napoli crea molto ma Cavani spreca prima una ghiotta occasione e poi è sfortunato con un tiro dalla distanza. Nel finale è Handanovic a dir di no strozzando in gola l’urlo del San Paolo.

    Nella ripresa è però l’Udinese a prender il controllo del centrocampo e trova il vantaggio con un siluro dalla distanza di Inler che non esulta (guarda il video) avallando i rumors di un futuro partenopeo. Mazzarri non ha il tempo di cambiare che Denis in contropiede trova il raddoppio.

    Mazzarri inserisce Mascara e Lucarelli schierandosi a trazione anteriore ma prima è la traversa a dir no a Maggio e poi Cavani a sprecare la possibilità di riaprire la partita sbagliando un calcio di rigore. Mascara trova il gol nel finale ma il Milan allunga a +6 e questo punto il sogno è davvero impossibile.