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  • Calciomercato: Arsenal su Insigne, Parolo e Basta vicini alla Lazio

    Calciomercato: Arsenal su Insigne, Parolo e Basta vicini alla Lazio

    Cominciano a scaldarsi i motori del Calciomercato, dopo il capocannoniere della Serie A, Ciro Immobile che ha lasciato l’Italia per trasferirsi in Bundesliga al Borussia Dormtund, un altro azzurro è entrato nel mirino di un grande club europeo, secondo la stampa inglese infatti l’Arsenal avrebbe messo gli occhi sull’attaccante napoletano Lorenzo Insigne.

    Lorenzo Insigne
    Lorenzo Insigne

    L’allenatore dei Gunners Arsene Wenger avrebbe messo nel taccuino degli acquisti lo scugnizzo del Napoli durante la doppia sfida di Champions League tra l’Arsenal ed i partenopei. Per esser certo però dell’acquisto ed aver maggiori informazioni, il tecnico francese avrebbe mandato in Brasile alcuni suoi osservatori per tenere d’occhio Insigne durante i mondiali. Se tutto andrà bene si potrà procedere con un’offerta che secondo i media d’oltremanica si aggirerebbe sui 20 milioni di euro.

    A questo punto prenderebbero anche quota i rumors che vorrebbero l’interesse del presidente De Laurentiis per l’ex giallorosso Erik Lamela adesso al Tottenham.

    In entrata comunque per il Napoli pare vicino l’arrivo del terzino olandese Daryl Janmaat, la società partenopea avrebbe offerto una cifra sui 6 milioni di euro ed è in attesa di una risposta da parte del Feyenoord.

    Scatenata sul mercato anche la Lazio che è pronta a rinforzare la rosa per cercare una stagione di rilancio dopo quella non positiva appena conclusa.

    Il primo nodo da sciogliere sarebbe quello dell’allenatore, il futuro dell’attuale tecnico Edy Reja è ancora in bilico, non è certo se rimarrà o se lascerà la società biancoceleste. Per la sua eventuale sostituzione sembrava in pole position il tecnico della primavera Simone Inzaghi,  negli ultimi giorni però sono spuntati i nomi di Massimiliano Allegri e Roberto Donadoni che paiono destinati a fare corsa a due per la guida tecnica.

    Tornando al mercat0 la prima questione è quella di riscattare Antonio Candreva  dall’Udinese, Lotito non vuole perdere il pezzo pregiato dell’attuale rosa e sarebbe disposto a versare 10 milioni nelle casse della società friulana per portarsi a casa anche l’altra meta del cartellino del nazionale italiano.

    Tra Udinese e Lazio però non si parla solo di Candreva, i biancocelesti avrebbero anche chiesto Dusan Basta. I bianconeri chiedono sui 6-7 milioni, la Lazio aveva pensato all’inserimento di Cavanda come contropartita ma il difensore ha detto no e quindi per Basta, a cui secondo i rumors sarebbe stato offerto un quadriennale da circa 700mila euro, servirà solo un esborso di contante. Le società sicuramente si troveranno per venirsi incontro nei prossimi giorni.

    Le trattative della Lazio però non finiscono qua, anzi secondo alcune voci sarebbe ormai questione di poco tempo l’ingaggio del centrocampista del Parma e della nazionale, Marco Parolo, per una cifra intorno ai 5 milioni di euro più Bonus.

  • Ufficiale: Stramaccioni torna in Serie A, allenerà l’Udinese

    Ufficiale: Stramaccioni torna in Serie A, allenerà l’Udinese

    La notizia era nell’aria da qualche giorno, si attendeva che fosse regolata la rescissione del contratto che lo legava all’Inter, ora che tutto è andato a buon fine, sono arrivate le firme e l’ufficialità, Andrea Stramaccioni siederà sulla panchina dell’Udinese nella prossima stagione calcistica, il sito ufficiale dei bianconeri friulani ha così comunicato la notizia:

    Udinese Calcio comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra al Sig. Andrea Stramaccioni. Il rapporto con il tecnico nato a Roma il 9 gennaio 1976, avrà inizio a partire dal 1° luglio 2014 e avrà durata biennale. La presentazione del nuovo allenatore delle zebrette avverrà venerdì’ 6 giugno nella sala stampa dello stadio Friuli alle ore 15.

    Andrea Stramaccioni
    Andrea Stramaccioni

    Dunque Andrea Stramaccioni ritorna ad allenare dopo un anno di stop al termine dell’avventura sulla panchina dell’Inter iniziata prima con la guida della primavera, con la quale trionfa nella Next Generation Cup, la Champions League giovanile, poi con il passaggio in prima squadra alla fine di marzo del 2012 per sostituire l’esonerato Claudio Ranieri e proseguita per tutta la stagione 2012/2013 con risultati non certo esaltanti, eliminato agli ottavi di finale di Europa League con il Tottenham, semifinalista di Coppa Italia e con un nono posto in Serie A realizzando uno score davvero non invidiabile fatto di 16 vittorie, 6 pareggi e 16 sconfitte record negativo per il club nerazzuro. Alla fine della stagione viene esonerato ed il suo posto viene preso da Mazzarri.

    Oggi si è giunti alla rescissione del contratto che legava ancora il tecnico romano con l‘Inter, si parla  di un accordo tra le parti che ha previsto per l’allenatore il riconoscimento di metà dell’ultimo anno d’ingaggio, quindi circa 750mila euro rispetto a quello che prevedeva il contratto ovvero un milione e mezzo a stagione.

    Stramaccioni non era stato il primo nome come sostituto di Francesco Guidolin sulla panchina friulana. Fino a qualche giorno fa sembrava esserci un ballottaggio proprio tra lo stesso Stramaccioni e Del Neri che sembrava vinto da quest’ultimo. Pareva tutto fatto con l’ex tecnico di Chievo, Juventus e Genoa, ma alla fine la trattativa è saltata pare per divergenze sui dettagli finali del contratto.

    Ora che tutto è fatto toccherà a Stramaccioni rimettersi in gioco sulla panchina dell’Udinese, provando a cercare di entrare nel cuore dei tifosi friulani e a ripetere le ottime stagioni del suo predecessore Guidolin.

  • Guidolin lascia la panchina, resterà ad Udine come dirigente

    Guidolin lascia la panchina, resterà ad Udine come dirigente

    Francesco Guidolin ha detto basta, la sua carriera di allenatore si ferma qua dopo 28 anni di panchine. La decisione dell’ormai ex tecnico dell’Udinese è stata maturata nelle ultime settimane ed ha preso la svolta definitiva nell’incontro che Guidolin ha avuto questa mattina con il presidente Giampaolo Pozzo.

    La decisione è stata comunicata questo pomeriggio nella conferenza stampa dal Direttore sportivo dell’Udinese Cristiano Giaretta:

    Questa mattina c’è stato un incontro e il mister è rimasto fermo sulle sue posizioni di un mese fa. Dal prossimo anno Guidolin non allenerà più l’Udinese, ma svolgerà un ruolo di supervisore tecnico, si occuperà della supervisione tecnica delle tre squadre della famiglia Pozzo. In bocca al lupo a lui.

    Francesco Guidolin
    Francesco Guidolin

     

    Dunque come già detto Francesco Guidolin lascia il ruolo di allenatore dopo una carriera durata ben 28 anni, gli ultimi 4 dei quali trascorsi sulla panchina bianconera dell’Udinese, con ottimi risultati: un 4°, un 3°, un 5° ed il 13° ottenuto in questa stagione ed ha saputo lanciare e far crescere e valorizzare giovani talenti o giocatori al momento erano sconosciuti, come Sanchez, Benatia, Isla ed Asamoah.

    Per me è un bel giorno, perché non allenerò più, ma potrò rimanere qui. Comincia una nuova avventura e sono curioso di come andrà. Un po’ di tristezza ovvio ce l’ho dentro, ho trascorso una vita in panchina. E mi vedete qui in giacca e cravatta, perché devo cominciare ad abituarmi. Nei prossimi giorni sarò a disposizione del club, poi mi prenderò una vacanza e sarò pronto per la nuova avventura.

    Queste le parole,in conferenza stampa, con le quali Guidolin ha voluto confermare la sua scelta e comunicare l’inizio di questa sua nuova sfida. Alla domanda poi su chi sarà il suo successore, ha risposto così:

    Ho dato dei consigli, dei suggerimenti alla società. Potrò dare il mio contributo, per costruire lo staff giusto.

    Il nome più forte che circola nelle ultime ore, come successore di Francesco Guidolin, è quello di Luigi Del Neri, ma per ora la società sempre tramite Giaretta non ha confermato nessun nome:

    Non è ancora il momento  di parlare del nome del nuovo allenatore. Ci siamo mossi, ma vi chiedo ancora tempo.

  • Calciomercato, le trattative di Lazio, Udinese, Torino Verona e Samp

    Calciomercato, le trattative di Lazio, Udinese, Torino Verona e Samp

    Ci siamo occupati dei primi rumors di calciomercato per le squadre che occupano le classifiche alte della classifica ma in quelle medio-alte il mercato è attivo e soprattutto c’è un grande giro di giovani talenti.

    Non sarà proprio giovane, ma sta per arrivare il rinnovo di Miro Klose fino al 2016 in casa Lazio, il che allontana la pista Quagliarella, anche se la Juve continua a seguire Lulic. Allora come pedina di scambio potrebbe essere usato Isla, che prima però dev’essere riscattato dall’Udinese da parte della Juve. Addio quasi certo di Marchetti, che non ha per ora molti possibili acquirenti.

    In occasione di Udinese-Juventus di qualche giorno fa si è parlato anche di mercato. Innanzitutto del riscatto di Isla: la Juve per non pagare tanto vuole mettere in mezzo qualche giocatore in prestito o in comproprietà. Si è parlato, oltre che di Cuadrado, anche di Heurtaux e Pereyra per cui spunta l’ipotesi di doppia comproprietà com’era successo con Asamoah e Isla.

    E non si parla d’altro che della coppia del gol del Torino Cerci-Immobile. Su Cerci ci sarebbero l’Atletico Madrid e la Juventus, ma non c’è nulla di concreto. Su Immobile invece c’è la comproprietà con la Juve che impedisce ai granata una cessione. Il Borussia Dortmund lo segue da tempo, ma non ha mai cercato l’ingaggio. Si pensa ai possibili sostituti allora: il primo nome è quello di El Shaarawy, che però non accetterebbe il prestito.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Verona pensa prima a cedere e il d.s. Sogliano ieri è volato in Spagna per parlare di Iturbe con il Real Madrid, ma il prezzo non scende sotto i 16 milioni (quelli che il Porto chiede per il riscatto sono 15). A Romulo è interessato anche il PSG, che però sarebbe più interessato a rimanere in Italia.

    La Samp con molte probabilità sarà depredata dei suoi talenti in comproprietà Gabbiadini e Poli (che ha già giocato questa stagione nel Milan), compreso Fiorillo, portiere che la Juve dovrebbe mandare in prestito in Serie B. Allora per la porta si pensa ad Adriano Facchini, brasiliano classe ’86 del Vicente. Dall’altra parte di Genova, il Genoa lascerà andare Calaiò e Konaté, per i quali non ci sono soldi per il riscatto, considerando che lo Schalke 04 denuncia il mancato pagamento di una parte del cartellino di Rafinha, che arrivò in Liguria e fu subito rivenduto al Bayern; il debito ammonta a quasi 6 milioni. Qualche ricavo potrebbe arrivare da Cofie: su di lui l’Eintracht Francoforte.

    L’Atalanta riscatterà Cigarini dal Napoli, dando il via libera alla cessione di Baselli: oltre a Fiorentina e Juve c’è anche il Milan, in ottimi rapporti con l’agente del giocatore. Possibile partenza anche per Bonaventura, anche se Rebic della Fiorentina non entusiasma il d.g. Marino. Ci sono proposte dalla Francia e dall’Argentina per Maxi Moralez, tra cui Velez e Racing Avellaneda.

  • Si accende il calciomercato, le trattative di Inter Juve e Napoli

    Si accende il calciomercato, le trattative di Inter Juve e Napoli

    In questo periodo del calcio tanti campioni vanno via dall’Italia e le notizie di calciomercato recenti vedono altri interessamenti di club esteri per giocatori italiani. Innanzitutto il personaggio del momento, Maurito Icardi: su di lui l’interesse dell’Atletico Madrid. Secondo alcuni è tutto vero e secondo altri i colchoneros preferirebbero  Chicharito Hernandez.

    L’Inter ha in mente due altri grandissimi nomi per l’attacco: Fernando Torres e Morata, rispettivamente al Chelsea e al Real Madrid. Sembrano due sogni, eppure qualcosa di possibile c’è. Per lo spagnolo si punta a un prestito, ma sarebbe inevitabile un abbassamento di ingaggio; per il madridista la strada è più lunga ma l’agente del giocatore Lopez ha dichiarato che “L’ Inter è un’ipotesi”. Il contratto scadrà nel 2015 e i nerazzurri potrebbero cercare un prestito con contro-riscatto al Real. Tra i tanti che l’Inter potrebbe vendere di fronte a grandi offerte ci sono Handanovic (tempo fa, prima di raggiungere l’accordo con Ter Stegen, lo aveva cercato il Barcellona, che ora ha il mercato bloccato), Guarin (seppur fresco di rinnovo) e Ricky Alvarez.

    Mauro Icardi
    Mauro Icardi

    Altra squadra di cui si parla tanto è il Napoli, che ha stretto un accordo col difensore del Genk Koulibaly. Il sogno invece si chiama Isco del Real, che difficilmente venderà o semplicemente manderà in prestito il 20enne comprato in estate dal Malaga. Per la difesa si pensa anche a Vertongen del Totthenam, a Fazio del Siviglia e a Heurtaux dell’Udinese. Behrami in partenza.

    Capitolo Juventus: in uscita da tempo i due attaccanti Vucinic Quagliarella. Per il montenegrino varie direzioni possibili, tra cui l’Inghilterra. Lo stabiese probabilmente sarà una pedina importante per qualche scambio (si parla anche di uno scambio Lulic-Quagliarella). Incerto anche il futuro di Giovinco, che ha espresso la volontà di restare, ma che dovrà rimodellare il suo ingaggio (di 2,5 mln) per rinnovare. Ma contando il riscatto di Osvaldo impossibile al 99%, qualcuno oltre a Tevez e Llorente dovrà rimanere o tornare. Tornare, sì, perché tra tutti gli attaccanti giovani che la Juve ha in prestito potrebbe fare un pensierino su qualcuno di essi. Possibile che Gabbiadini resti alla Juve e quasi sicuramente non sarà lo stesso per Berardi, che appena verrà riscattato andrà in prestito o al Werder Brema o, più probabilmente, all’Udinese.

    E anche per i bianconeri c’è un sogno: si chiama Didier Drogba: a Conte piace e il suo agente è stato visto a Torino. La proposta è di 4 milioni all’anno per due anni. Ultimamente si è tornati a parlare di Alexis Sanchez, ma il blocco del mercato del Barcellona complicherebbe il tutto. Intanto i bianconeri voleranno in Spagna per stringere un accordo con l’Osasuna che prevederà una collaborazione degli spagnoli come “club satellite” in cui mandare giovani e pescare talenti.

     

     

     

  • Serie A, la Juve sbanca a Udine e torna a +8

    Serie A, la Juve sbanca a Udine e torna a +8

    Nel monday night della 33° giornata di Serie A la Juve di Antonio Conte vince al Friuli di Udine per 2-0 con le reti nel primo tempo di Giovinco Llorente. Partita nel complesso non divertentissima: il match si sblocca al 16 ° con un tiro a giro col sinistro di Sebastian Giovinco. Al 26° corner di Pirlo e azione confusa in area con una serie di tiri respinti dalla retroguardia dell’Udinese, che oggi presentava la nuova maglia per la prossima stagione. A risolvere la mischia un tocco di Llorente che raggiunge quota 14 gol stagionali, 7 di testa e 7 di piede. Nella ripresa pali di Giovinco e di Muriel

    I festeggiamenti della Juve.
    I festeggiamenti della Juve

    La Juve si riporta a +8 dalla Roma e vola a 87 punti. A questo punto si possono fare delle stime su quando lo scudetto potrebbe diventare matematico: 15 punti ancora a disposizione e 8 di vantaggio. Con una vittoria col Bologna i punti a disposizione diventerebbero 12 e con l’Atalanta sarebbero 9; il che vuol dire che con altre tre vittorie i bianconeri si assicurerebbero il terzo scudetto consecutivo e vincendole tutte fino alla fine (compresa la trasferta di Roma), gli uomini di Antonio Conte raggiungerebbero quota 102 punti. Infatti gli 87 punti che ha ora la Juve sono gli stessi che i bianconeri avevano alla fine della scorsa stagione. E’ uno scudetto che tutto l’ambiente della Juve vuole: basta pensare a una panchina intera che ai due gol salta in piedi per festeggiare, con un Conte scatenato. D’altra parte Guidolin non ha potuto far altro che ammettere la superiorità della Juve nel postgara:“Bisogna rendere onore alla squadra più forte del campionato, sono bravissimi nel possesso palla, nel gestire il risultato, nulla da dire ai miei ragazzi.”. 

    Le pagelle del match:

    UDINESE: Scuffet 6, Heurtaux 5.5, Danilo 5.5, Domizzi 6, Basta 5.5, Yebda 5.5 (70° Muriel 5.5), Allan 5.5, Pereyra 6, Gabriel Silva 6, Fernandes 5.5, Di Natale 5.5 (79° Nico Lopez SV)

    JUVENTUS: Buffon 6, Caceres 6.5, Ogbonna 6, Chiellini 6.5, Lichtsteiner 5.5 (75° Isla SV), Pogba 6, Pirlo 6, Marchisio 6, Asamoah 6, Giovinco 7.5 (82° Vucinic SV), Llorente 7 (85° Osvaldo SV)

  • Simone Scuffet, l’ennesimo colpo dei talent scout dell’Udinese

    Simone Scuffet, l’ennesimo colpo dei talent scout dell’Udinese

    Che all’Udinese avessero osservatori abili e capaci di pescare giovani talenti, lo si sapeva, la filosofia del club friulano è sempre stata quella di avere una rete di scouting in giro per il mondo, anche nei paesi e nei campionati meno considerati, pronti a valutare e a portare in bianconero futuri campioncini da poter poi valorizzare.

    In passato gli uomini della società del presidente Pozzo erano stati in grado di scoprire calciatori del calibro di Gokhan Inler, adesso titolare al Napoli, Kwadwo Asamoah, instancabile protagonista della Juventus di Conte, Alexis Sanchez rivenduto a cifre altissime al Barcellona, senza dimenticare Medhi Benatia, pescato nella Serie B francese ed adesso perno insostituibile della difesa della Roma, giusto per citare qualche nome più recente, ma potremmo fare un elenco lunghissimo nominando i vari Marcio Amoroso, Helveg, Pizarro, Asamoah Gyan, Felipe Dalbello, Isla.

    Quest’anno senza dubbio sta esplodendo un’altra grande scoperta dei talent scout della squadra bianconera friulana, stiamo parlando del giovanissimo portiere Simone Scuffet.

    Scuffet, friulano di Udine, classe 1996, 1.90 per 85 kg, è un prodotto del vivaio dell’Udinese, dotato di ottimi riflessi e grande agilità, si mette in luce con una stagione super nella primavera bianconera nel 2012/2013, le sue prestazioni gli permettono di raggiungere l’azzurro dove con la nazionale U17 conquista un prestigioso secondo posto ad Euro 2013 che vale all’Italia la qualificazione al mondiale di categoria.

    Simone Scuffet
    Simone Scuffet

    Nell’ottobre 2013 ai mondiali negli Emirati Arabi, Scuffet ottiene prestazioni talmente positive che nonostante la corsa degli azzurri si arresti negli ottavi di finale, il portiere friulano viene inserito nella top 11 del torneo.

    La svolta nella carriera del giovanissimo portiere arriva a Bologna, quando il 1 febbraio 2014, in una gara delicatissima per l’Udinese, Guidolin decide di farlo esordire tra i pali all’età di 17 anni e 8 mesi e Scuffet non lo delude sfoderando un’ottima partita.

    Da quella data collezione un totale di nove presenze in Serie A, l’apice lo ha raggiunto nella gara di San Siro, nel turno infrasettimanalecontro l’Inter dove Scuffet si è trasformato in un vero e proprio muro dinanzi agli attacchi nerazzurri, strepitoso un riflesso su una conclusione di controbalzo di Cambiasso.

    Scuffet dunque sta seguendo le orme dei tanti talenti pescati e valorizzati dall’Udinese, molti lo hanno già definito ed etichettato come il degno successore di Buffon pensando anche a lui come possibile terzo portiere già ai prossimi mondiali in Brasile.

    Adesso il futuro di Simone Scuffet è nelle sue manone, il talento ed la classe del campioncino di sicuro non gli mancano, a breve scopriremo se anche questa volta gli osservatori dell’Udinese ci avranno visto lungo.

  • Inter-Udinese a San Siro il posticipo della 30ma giornata di Serie A

    Inter-Udinese a San Siro il posticipo della 30ma giornata di Serie A

    Questa sera allo stadio San Siro si chiuderà la 30ma giornata di Serie A con il posticipo tra Inter ed Udinese, una partita che entrambe le compagini, per diversi motivi, cercheranno di far propria.

    I nerazzurri di Mazzarri davanti al proprio pubblico e al presidente Thohir presente in tribuna,  dovranno cercare i tre punti per cancellare lo stop casalingo subito nel turno precedente dall’Atalanta e per sfruttare le cadute di Fiorentina, Parma, Verona e Lazio, avvicinandosi così a -1 dal quarto posto occupato dai viola e distanziando ulteriormente le rivali alla corsa europea. Per quanto riguarda la formazione il tecnico livornese dovrebbe apportare alcuni cambi solo nel reparto arretrato nel quale rientra Juan Jesus dalla squalifica e dovrebbe ritrovare spazio Samuel accanto al confermato Ranocchia che ha convinto nelle ultime prestazioni. A centrocampo Guarin, Cambiasso ed Hernanes saranno supportati sugli esterni da Jonathan e dal recuperato Nagatomo, davanti la coppia gol Palacio-Icardi.

    Anche per i friulani sarebbero 3 punti fondamentali per consolidare la zona sicurezza e dar continuità dopo le buone prestazioni, se pur con una sconfitta all’Olimpico, viste con Milan, Roma e Sassuolo. Guidolin che deve rinunciare allo squalificato Dusan Basta, potrebbe dare un turno di riposo a Di Natale, anche se Totò pare ancora in vantaggio nelle scelte del tecnico, inserendo Muriel dal primo minuto supportato da Bruno Fernandes, in difesa il trio Herteaux-Domizzi-Danilo davanti a Scuffet, a centrocampo Widmer e Gabriel Silva esterni con Pinzi, Allan e Pereyra sulla mediana.

     

    Fredy Guarin e Gabriel Silva
    Fredy Guarin e Gabriel Silva

    Negli ultime due stagioni sono sempre stati i bianconeri a conquistare i 3 punti a San Siro, nel 2011/2012 1-0 grazie al gol di Isla mentre l’anno scorso il 5-2 dell’Udinese segnò l’ultima panchina di Stramaccioni dinanzi al proprio pubblico, l’ultima vittoria dell’Inter risale alla stagione 2010/2011.

    Il posticipo di questa sera sarà la terza sfida stagionale tra Inter ed Udinese, nella gara di andata disputata ad Udine si imposero nettamente i nerazzurri per 3-0, nella gara di Coppa Italia, sempre giocata al Friuli, invece furono i bianconeri ad imporsi per 1-0.

    INTER – UDINESE Probabili Formazioni

    Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Hernanes, Nagatomo; Palacio, Icardi.

    Allenatore: Walter Mazzarri.

    Udinese (3-5-1-1): Scuffet; Herteuax, Domizzi, Danilo; Widmer, Pinizi, Allan, Pereyra, Silva; Fernandes; Di Natale.

    Allenatore: Francesco Guidolin.

    Arbitro: Gervasoni.

     

  • Udinese preso lo svincolato Riera dal Galatasaray

    Udinese preso lo svincolato Riera dal Galatasaray

    L’Udinese ha già iniziato la campagna di rafforzamento per la prossima stagione, il club friulano ha infatti ufficializzato l’acquisto per la prossima stagione del centrocampista spagnolo, svincolatosi dal Galatasaray, Albert Riera Ortega.

    La conferma arriva direttamente dal seguente comunicato apparso sul sito della società bianconera:

    Udinese Calcio comunica di essersi assicurata, a partire dal 1 luglio 2014, le prestazioni professionali del centrocampista di nazionalità spagnola Albert Riera Ortega, classe 1982.

    Riera è svincolato avendo risolto il precedente contratto con il Galatasaray. Centrocampista mancino, ha iniziato la carriera professionistica nel 2000 con il Maiorca nella Liga Spagnola. Ha vestito successivamente le maglie di Bordeaux, Espanyol, Manchester City, Liverpool, Olympiakos e Galatasaray. Vanta 18 presenze e 4 gol con la Nazionale spagnola. In questa stagione ha collezionato cinque presenze in Champions League con la maglia del Galatasaray.

    Albert Riera Ortega
    Albert Riera Ortega

    Centrocampista classe ’82, Riera gioca esterno sulla fascia sinistra dove può ricoprire entrambe le tipologie di ruolo, sia offensivo che difensivo, cresciuto nel vivaio del Maiorca riesce ad esordire in prima squadra nel 2000 a soli 18 anni. Il meglio di se però lo dà nella stagione 2002/2003 quando con 35 presenze e 4 gol è tra i protagonisti della conquista della Coppa del Re da parte del Maiorca.

    Buona anche la sua esperienza con la maglia del Bordeaux a partire dall’estate 2003, con i girondini totalizza 53 presenze e 4 gol in due stagioni.

    Il ritorno in Spagna all’Espanyol è deludente, tant’è che dopo 6 mesi finisce al Manchester City, anche con i Citizens l’esperienza dura poco, 15 presenze ed un gol, Riera così nell’estate 2006 fa ritorno all’Espanyol dove questa volta gioca con continuità e con buone prestazioni, tant’è che arriva a giocarsi la finale di Uefa 2006/2007 persa ai rigori con il Siviglia.

    Nel 2008 torna in Inghilterra, questa volta con il Liverpool, in maglia Reds gioca due stagioni con 40 gare e 3 gol. Nel 2010 per problemi ed incomprensioni con il club inglese passa all’Olympiacos per 4,5 milioni di euro.

    In Grecia disputa la sua miglior stagione, anche dal punto di vista realizzativo, 6 gol in 28 partite. Nel 2011 sbarca in Turchia nelle file del Galatasaray  fino al 28 gennaio 2014, quando decide di interrompere il rapporto rescindendo il contratto.

    Riera ha anche vestito la maglia della nazionale maggiore spagnola per 16 volte realizzando 4 gol.

    Un calciatore che quindi porterà in Friuli tanta esperienza internazionale, visto che ha giocato in 4 campionati differenti e aver disputato gare nelle competizioni europee, ma anche tanta voglia di mettersi in gioco in una nuova sfida come la Serie A.

  • Nuovi Stadi: l’Atalanta segue il modello Udinese

    Nuovi Stadi: l’Atalanta segue il modello Udinese

    Il “modello Udinese” nel mondo del calcio è sicuramente la strategia che la famiglia Pozzo ha attuato in questi anni nel mercato: gli osservatori trovano giovani promesse tra Europa, Africa e Sud America capaci e, una volta arrivati a Udine, crescono e successivamente vengono venduti a top club. Tutto questo ha portato a grandi plusvalenze e aumenti del bilancio. L’esempio più celebre è il caso di Alexis Sanchez: arrivato dall’Argentina e successivamente rivenduto al Barcellona per 37 milioni.

    Ma non solo questo è il “modello Udinese”, è anche il discorso degli stadi di proprietà. Infatti da tempo di parla del nuovo Friuli. Alcuni lavori di ristrutturazione iniziarono già a fine estate: il club friulano giocò i preliminari di Europa League al Nereo Rocco, stadio di proprietà della Triestina, che ha ospitato per molto tempo anche il Cagliari. Questo modello che l’Udinese attuerà per il nuovo impianto sarà per metà simile allo Juventus Stadium e per metà simile agli stadi inglesi: stadio di proprietà, con un numero ristretto di posti e senza barriere.

    Il progetto del nuovo Friuli
    Il progetto del nuovo Friuli

    Sarà il Comune della città rappresentata dal club a fornire il terreno in concessione per 99 anni. Il tutto con investimenti mirati, per rendere questi impianti vivibili tutta la settimana attraverso le attività commerciali, proprio, appunto, come lo Juventus Stadium. E come nel caso dell’impianto torinese, il modello Udinese aprirà le porte non a stadi ex novo, ma si tratterà di ristrutturare quelli esistenti (lo Juventus Stadium è posto dove il vecchio Delle Alpi è stato demolito). Per ottenere la concessione del terreno e dello stadio, Pozzo ha versato 4,9 milioni di euro nelle casse comunali, più 21 milioni di obbligo in opere di ristrutturazione, tutto a spese del club. La capienza dello stadio verrà ridotta dagli attuali 40mila a 25mila posti. Il pubblico avrà wi-fi gratuito sempre e ovunque e nel futuro del nuovo Friuli ci sono una clinica riabilitativa, negozi e ristoranti. Concretamente, il progetto consiste nella demolizione e ricostruzione delle nuove curve, Sud e Nord, e della nuova Tribuna Distinti e dell’eliminazione della pista di atletica. L’obiettivo del club è quello di aprire il settore della Curva Nord entro fine 2014 e di avere tutto lo stadio ristrutturato entro il 31 luglio 2015.

    La prima squadra ad imitare tale modello potrebbe essere l’Atalanta. L’intenzione del club nerazzurro è di presentare al Comune di Bergamo un nuovo progetto: 24 mila posti tutti a sedere con museo, store, ristoranti e niente barriere, per un investimento da 30 milioni. L’idea del presidente Antonio Percassi è quella di effettuare i lavori sul Comunale già esistente. In alternativa, il club si muoverà chiedendo in concessione lo stadio per 99 anni, imitando passo per passo i friulani. I bergamaschi condividono lo stadio con l’AlbinoLeffe, attualmente militante in Lega Pro.

    In Serie A e in generale in Europa si parla molto di nuovi impianti: dal nuovo Bernabeu al nuovo Camp Nou, fino all’Italia. Si è molto parlato del progetto del Milan per un nuovo stadio: lasciare San Siro all’Inter e costruire un impianto di proprietà. Stesso discorso per la Roma: il progetto è di costruire uno stadio di proprietà e lasciare l’Olimpico alla Lazio. Per entrambi, però è ancora tutto un progetto. Senza dimenticare l’idea di Preziosi, che vuole un nuovo stadio a Genova.