Il Milan continua a non vincere e a prender gol. Anche il turno infrasettimanale contro l’Udinese a San Siro non è servita alla truppa di Allegri per riprender quel cammino lasciato lo scorso anno e che a detta di tutti dovrebbe veder i rossoneri ancora protagonisti.
Il tecnico rossonero ha tutte le attenuanti del caso, dalla lunga lista di infortunati, all’ennesimo errore difensivo, questa volta un erroraccio di Abbiati ma alla squadra manca il dinamismo e la vivacità di un tempo. Di fronte un Udinese diversa rispetto al solito, più umile e chiusa ma forte mentalmente e conscia di poter sfruttare prima o poi la disattenzione della difesa rossonera.
Il primo tempo scivola senza grossi patemi, con Abate e Van Bommel attenti a non ripetere la disfatta del San Paolo e in avanti Aquilani e Seeodorf son fin troppo statici per supportare l’attacco, anch’esso poco mobile.
Di Natale timbra il cartellino, al solito. Il Milan ci prova con Seedorf punizione sul palo e piange ancora per l’infortunio di Pato. Tocca ad El Shaarawy, il piccolo faraone prima stenta ad entrare in partita ma poi segna il gol decisivo facendo sorridere almeno parzialmente i rossoneri. Nel finale poi arriva il riscatto di Abbiati con due super parate su Di Natale e Benatia.
Di esser favoriti dobbiamo dimostrarlo sul campo. E’ un Massimiliano Allegri deciso quello che presenta in conferenza stampa l’impegno di questa sera tra il suo Milan e la sempre ostica Udinese. I rossoneri hanno inziato la stagione al di sotto delle aspettative palesando qualche difficoltà di troppo in difesa e un equilibrio non ancora ottimale tra i reparti. Al momento il tecnico rossonero sembra non esser eccessivamente preoccupato dalle prestazioni della sua squadra ma è altrettanto categorico quando pretende una reazione da grande squadra questa sera per evitare di aumentare il gap di distanza in classifica.
Il Milan è scarico dal punto di vista atletico con molti giocatori, sopratutto a centrocampo, che avrebbero bisogno di un turno di stop per rifiatare, gli infortuni però non danno alternative ad Allegri che chiede però uno sforzo di squadra in modo tale da difendere con più ordine ed evitare di esporsi troppo al contropiede. Agli infortuni di Gattuso, Ambrosini, Robinho e Ibra si sono aggiunti dopo Napoli quelli di Bonera ed Antonini limitando ulteriormente la lista dei disponibili. Come nella passata stagione ci potrebbe esser stasera l’utilizzo dei Thiago Silva a centrocampo con il debutto stagionale dell’idolo dei tifosi Yepes al fianco di Nesta. A sinistra dovrebbe giocare Zambrotta anche se Taiwo potrebbe esser una gradita sorpresa, conferme per Nocerino, Seedorf e Aquilani a centrocampo in attacco a lottare contro la cabala Pato e Cassano.
In casa friulana Guidolin dovràò chiedere ancora una volta uno sforzo a Di Natale per via degli infortuni di Floro Flores e Barreto, al fianco del capitano giocherà ancora una volta Torje preferito a Fabbrini. “Solito” centrocampo con i ritrovati Armero e Isla sugli esterni, Pinzi nel ruolo di guastatore Asamoah e Badu in mediana. Difesa con Benatia e Domizzi ai lati di Danilo.
Probabili Formazioni
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Yepes, Thiago Silva, Zambrotta; Nocerino, Van Bommel, Seedorf; Aquilani; Pato, Cassano.
A disp.: Amelia, Taiwo, Nesta, Emanuelson, Valoti, El Shaarawy, Inzaghi. All.: Allegri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Flamini, Mexes, Gattuso, Ibrahimovic, Ambrosini, Boateng, Robinho, Antonini, Bonera
E’ inutile nascondersi. In casa Milan un avvio cosi sottotono non se lo aspettavano. Indubbiamente le defezioni, sopratutto quelle di Ibra e dei centrocampisti, sono una valida scusante ma sottovalutare il problema significherebbe perder altri punti importanti. I rossoneri, forse per scelta o per cause contigenti, sono arrivati scarichi all’avvio della stagione e con qualche giocatore con ancora in testa i fumi della passata stagione.
7 gol in tre partite sono l’indice che qualcosa non torna e la quasi rissa di Nesta al San Paolo è un ulteriore indice di una piccola insoddisfazione. Metter sotto accusa la difesa è sbagliato, anche perchè per 4/5 è identica a quella che ha fatto le fortune del Milan lo scorso anno ed ha limitato la forza dirompente del Barcellona al Camp Nou. Il problema è invece di copertura e quindi a centrocampo. Van Bommel e Seedorf non hanno quattro partite consecutive nelle gambe e Nocerino non ha ancora perso il timore per la maglia che indossa placando la verve agonistica dei tempi del Palermo. L’attacco poi vive troppo sugli umori scostanti di Pato e Cassano a tratti devastanti ma per molti altri abulici e svogliati.
La gara contro l’Udinese in programma domani sera è di quelle da prender con le molle. I friulani seppur rinnovati sono una squadra temibile, micidiale nelle ripartenze e con un centrocampo dinamico e il Milan per avere la meglio dovrà sfoderare una prestazione vecchio stile.
Allegri dovrà fare ancora a meno di Ibra, Ambrosini e Gattuso ma potrà contare sul ritorno di Pippo Inzaghi ancora non al meglio della condizione ma una pedina importante per stravolgere il corso della partita anche a gara in corso. SuperPippo è stato il mattatore assoluto ieri nell’amichevole a ranghi ridotti segnando ben sei reti. Buone notizie anche da Mexes oramai sulla via del recupero. Domani poi potrebbe debuttare Taiwo.
Sconfitta senza appello per i Viola, battuti al Friuli da una buona e cinica Udinese, che non patisce la stanchezza degli impegni europei del Giovedì ed inanella la terza vittoria in tre partite, che gli vale il primo posto in classifica, a sei punti e la consapevolezza di una maturità che pare, ormai, pienamente raggiunta.
In casa Viola, invece, grande delusione per la fragilità mostrata dall’ organico, forse turbato anche dal clima di ostilità fra Riccardo Montolivo e la dirigenza, a causa del mancato rinnovo contrattuale. Una regressione rispetto alla vittoria della scorsa settimana.
Le pagelle:
Udinese:
Handanovic 6. Poco impegnato, partita in sostanziale tranquillità, soltanto ordinaria amministrazione. Non colpevole sull’uscita che vale l’ infortunio a Gilardino
Benatia 6.5. Sicurezza e lucidità.
Danilo 6.5. Gara importante, dà equilibrio al reparto
Domizzi 6.5. Sostanza e concretezza: si riconferma importante per l’Udinese
Basta 6. Gara sufficiente.
Isla 7. Autore di un’ottima gara e di un bel gol in diagonale che vale il raddoppio e la sicurezza dei tre punti. Per il resto, sempre vivace e nel vivo del gioco.
Pinzi 6.5. Nel vivo del gioco, attento ed ordinato, dà equilibrio alla manovra.
Asamoah 6. La sua intensità di gioco gli consente di recuperare palloni importanti, anche se a volte risulta impreciso. Sostituito da Badu
Pasquale 6. Qualche buona iniziativa. Sostituito da Armero al 42′ del primo tempo.
Torje 6.5. Pericoloso e vivace, un buon inizio di stagione per lui, che pur aveva il difficile compito di raccogliere l’eredita del ninho Sanchez. Buone iniziative sugli esterni, sfruttando la buona velicità.
Di Natale 7,5. Freddo e preciso, come sempre, dagli undici metri. Il rigore gli consente di firmare il terzo gol in tre partite. Il migliore in campo in assoluto, come spesso gli capita.
Fiorentina:
Boruc 6. Non può nulla sul rigore di Di Natale, nè sul gol di Isla in diagonale, evita il terzo gol con un buon intervento su Di Natale.
Cassani 5.5. Non incide particolarmente, troppo timido.
Gamberini 5. Colpevole del fallo di mano che dopo soli sei minuti di gioco mette in salita la gara della squadra con il rigore realizzato da Di Natale. In seguito, ancora incertezza e fragilità insieme all’ intero reparto.
Natali 5. Soffre molto la presenza di Torje e la velocità di Di Natale
Pasqual 5.5. Meglio in fase di spinta che di difesa, incerto.
Beherami 5. Nervoso ed insicuro, e ciò gli costa anche l’ammonizione nel finale.
Montolivo 4.5. Turbato e nervoso, anche a causa delle vicende che lo riguardano, sfiora il gol ma è un suo tocco involontario a dare l’ input al gol del raddoppio di Isla. Ammonito per frustrazione e poi sostituito inevitabilmente da Vargas, che riesce ad incidere in positivo sulla gara.
Kharja 5.5. Non pervenuto, lento e impreciso
Cerci 6. Sufficienza per l’ impegno, è il migliore dei suoi, l’ unico che crea qualche pericolo e che sfiora il pareggio. Sostituito da Santiago Silva nel secondo tempo.
Gilardino 5.5. E’ isolato per gran parte della gara. Poi si infortuna, ma fortunatamente in maniera meno grave di quanto si temeva a caldo. Al suo posto, Munari non incide sulla gara.
Jovetic 5. Non è ancora incisivo, e la sua condizione non è ottimale: confuso.
Al Friuli di Udine doveva essere la gara fra due potenziali outsider di massima credibilità del nostro campionato, outsider di lusso, pretendenti alla zona Europa League, ma con licenza di sognare in grande, come accaduto all’Udinese nello scorso campionato.
Una gara, però, che si è rivelata meno equilibrata di come si poteva pronosticare alla vigilia, con un’Udinese determinata e convinta, già dalle prime battute della gara, mettendo pressione ad una Fiorentina sterile, probabilmente confusa e turbata anche dalle voci, e dai contrasti interni fra l’uomo simbolo di questi anni, Riccardo Montolivo, e la presidenza, a causa del mancato rinnovo contrattuale.
Montolivo, però, parte da titolare con la fiducia – almeno in campo – da parte del tecnico Mihajlovic, ma l’avvio della gara è già in salita dopo pochi minuti di gioco, con il fallo di mano in area di Gamberini al 6′, che gli costa l’ammonizione ed il rigore contro, realizzato magistralmente dal capitano Totò Di Natale, al terzo gol in tre partitefra campionato ed Europa League, ed al quarto stagionale all’8′.
Il gol subito a freddo, turba i Viola, che soffrono l’ iniziativa dei friulani, che controllano e pressano con decisione, ripartendo in velocità e lasciando alla Fiorentina solo uno sterile possesso palla, con il solo Jovetic a creare qualche disturbo alla retroguardia bianconera.
Al 29′ del primo tempo, l’Udinese leggittima ulteriormente il suo vantaggio ed il dominio territoriale, con un gran gol di Isla, di destro preciso in diagonale, su assist involontario di Montolivo, che batte Boruc.
Proprio di Montolivo è l’occasione più importante dei Viola, che però sfila di poco vicino all’incrocio dei pali della porta difesa da Handanovich. Poco dopo, Montolivo viene richiamato in panchina, anche a seguito di un manifesto nervosismo che trapela dalle sue azioni, rimediando un’ammonizione per fallo di frustrazione su Torje.
La giornata storta dei Viola, poi, prosegue con la tegola dell’infortunio accorso ad Alberto Gilardino, che si scontra in area di rigore con il portiere Andanovich in uscita, con un movimento innaturale della gamba che sembra restare inchiodata al terreno, mentre il ginocchio si infortuna: dovranno essere valutate in queste ore le sue condizioni, anche se nei primi minuti le conseguenze dell’ infortunio apparivano più gravi di quanto si sono rivelate, poi, dopo i primi accertamenti all’ospedale di Udine, che rivelano un trauma distorsivo-contorsivo al ginocchio sinistro, anche se dovranno essere effettuati accertamenti per escludere coinvolgimenti ossei.
La gara si trascina così, con un pizzico di nervosismo in eccesso, che portano sul finire della gara anche all’ ammonizione di Beherami, molto nervoso.
Dopo ben sei minuti di recupero, il fischio finale decreta la vittoria, più che meritata per i Friulani, che hanno mostrato capacità di controllare la gara e di gestirla al meglio ma, soprattutto, cinismo nel saper sfruttare al meglio i due episodi decisivi della gara, causati anche da un’eccessiva imprecisione difensiva della Fiorentina.
Un passo avanti per gli uomini di Francesco Guidolin, che hanno dimostrato di avere energie fisiche e mentali a sufficienza per poter gestire gli impegni europei (del Giovedì) e di campionato.
Un passo indietro, invece, per la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic, dopo l’esordio vincente contro il Bologna al Franchi.
In attesa della partitissima del San Paolo di stasera tra Napoli e Milan, dopo la terza giornata di Serie A (seconda giocata) sono tre le squadre a punteggio pieno: si tratta di Juventus Udinese e Cagliari.
I bianconeri sbancano Siena 1-0 grazie alla rete di Matri, i friulani battono la Fiorentina 2-0 (viola che perdono Gilardino per infortunio) mentre ieri nel primo dei due anticipi del sabato i sardi avevano mandato al tappeto il neo-promosso Novara.
Blitz di Genoa e Lecce rispettivamente in casa della Lazio e a Bologna (rossoblu fischiati e Bisoli già a rischio esonero), Giovinco, capocannoniere della Serie A, invece trascina il Parma alla vittoria: sua la doppietta che batte il Chievo 2-1. Infine il Catania di Montella supera di rigore (Maxi Lopez) il Cesena.
Risultati e marcatori 3 Giornata Serie A 2011-2012
Alle 15 di domenica pomeriggio, al Friuli di Udine scenderanno in campo Udinese e Fiorentina, due squadre interessanti per caratteristiche di gioco e stato di forma, entrambe vittoriose nel primo turno, ossia nella seconda giornata di campionato.
L’Udinese di Guidolin, poi, è reduce anche dalla vittoria in Europa League contro il Rennes, nell’esordio nella competizione europea. Un impegno che ha rivelato la capacità di adattamento al turnover dei friulani, che hanno centrato la vittoria anche con una squadra rimaneggiata. Domenica pomeriggio, però, la squadra scenderà in campo con la formazione tipo, con il confermato Torje alle spalle di Totò Di Natale, come nella vittoria al Via del Mare di Lecce della scorsa settimana.
Sinisa Mihajilovic, invece, schiererà il suo tridente offensivo con Jovetic, Cerci e Gilardino, mentre a centrocampo è in dubbio la presenza di Montolivo, dopo i contrasti – ormai alla luce del sole – con la società, per l’ennesimo rifuto della proposta di rinnovo contrattuale. Il giocatore, secondo il mister Mihajilovic, rimane a disposizione e giocherà quando le sue condizioni fisiche saranno ottimali, rispettando le scelte societarie e valutando di volta in volta, ma evitando che la situazione divenga un caso e che le vicende contrattuali prendano il sopravvento sulle vicende del campo e della squadra, che ha lavorato bene in settimana per preparare la gara del Friuli al meglio, studiando i punti deboli degli avversari.
Le probabili formazioni saranno le seguenti:
Udinese, con modulo 3-5-1-1: Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Torje; Di Natale. In panchina: Padelli, Pasquale, Badu, Ekstrand, Fabbrini, Abdi, Barreto.
Fiorentina con modulo 4-3-3: Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Gilardino, Jovetic. Panchina: Neto, De Silvestri, Nastasic, Kharja, Munari, Vargas, Santiago Silva
I friulani con tanta determinazione ed una piccola dose di fortuna iniziano con una vittoria il cammino in Europa League. Il Rennes sceso al Friuli ha dimostrato di esser una squadra ostica e dall’ottimo potenziale offensivo orchestrata alla grande dall’ex interista Dalmat e dal gioiellino M’Vila. Guidolin schiera i suoi con un moderato turnover schierando però Handanovic e Di Natale, elementi imprescendibili per l’Udinese. Dopo aver commentato la partita dal punto di vista dei contenuti e proposto gli highlights, cerchiamo adesso di inquadrare la partita dal punto di vista individuale con le consuete pagelle.
Udinese: Handanovic: 7 Il presidente Pozzo un big è riuscito a mantenerlo e come sempre resta un valore aggiunto. Benatia: 5,5 Si distrae in occasione del vantaggio ospite, poi una partita senza sbavature. Danilo: 6,5 Personalità e buone doti, l’Udinese ha pescato ancora bene. Neuton: 5 E’ l’anello debole della difesa. Crescerà
–Domizzi: 6,5 Con il suo ingresso cambia la partita. Isla: 6 Non è ancora il giocatore che conosciamo ma sta crescnendo. Badu: 6,5 Primo tempo di sofferenza, poi diventa il padrone del centrocampo. Grande personalità. Doubai: 5,5 Tanta volontà ma poca qualità. Fatica ad entrare nei meccanismi friulani. Abdi: 5,5 Qualche buona giocata ma poco altro. Armero: 6,5 Guidolin lo pungola spesso conscio delle sue qualità. Sta ritrovando la sua corsa, segna un gran gol. Fabbrini: 6 Gioca ad intermittenza ma quando si illumina son sempre dolori.
–Asamoah: 6,5 Determinante nel gol vittoria la sua presenza si fa sentire a centrocampo. Di Natale: 6,5 Il capitano timbra sempre. Certezza.
– Barreto: 6 E’ sulla via del recupero.