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  • Volata Champions League, chi la spunterà?

    Volata Champions League, chi la spunterà?

    Quando mancano otto partite alla fine della stagione, la volata Champions League è più viva che mai. Nell’ultimo turno di campionato Napoli e Udinese non hanno approfittato del k.o. laziale nell’anticipo di sabato al Tardini, consentendo agli uomini di Reja di conservare il vantaggio di tre punti sulle due dirette inseguitrici. Attenzione però anche a Roma e Inter, entrambe vittoriose questa domenica e determinate nel centrare la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League.

    Vediamo squadra per squadra chi può avere le migliori possibilità per guadagnare il piazzamento tanto ambito, dando uno sguardo all’attuale condizione espressa e il calendario di ciascuna.

    LAZIO (51 punti) – La formazione biancoceleste non sta attraversando un periodo brillante. Complice anche l’infortunio del bomber tedesco Klose, la Lazio è incappata in tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato, ottenendo i tre punti soltanto nella sfida casalinga contro il Cagliari grazie al gol in pieno recupero di Diakité. Senza Klose la squadra di Reja ha perso gran parte del proprio potenziale offensivo, e sia Rocchi che Kozak non sembrano in grado di sopperire all’assenza dell’ex Bayern. Inoltre il calendario non è dei migliori. Nelle prossime due partite i capitolini dovranno affrontare all’Olimpico il Napoli, in quello che si preannuncia come il primo scontro diretto per la Champions, mentre la settimana successiva saranno di scena a Torino contro una lanciatissima Juventus. Alla 35^ giornata ci sarà poi la seconda sfida Champions, al Friuli contro l’Udinese di Guidolin, che tra le mura amiche vanta un ruolino di marcia impressionante. Infine nella giornata conclusiva del torneo, il calendario propone Lazio Inter, dove per un giorno saranno dimenticati gemellaggi e alleanze spesso oggetto di feroci critiche nel recente passato. Da non sottovalutare per i biancocelesti anche le trasferte insidiose di Novara (33^) e Bergamo (37^). Strada in salita quindi per il club di Lotito.

    edinson cavani | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    NAPOLI (48 punti) – La squadra partenopea è reduce dalla pesante sconfitta contro la Juventus, ma nelle prossime otto partite potrà dire la sua per la volata al terzo posto. Complice un calendario relativamente facile, il Napoli è una delle candidate più serie per la partecipazione alla prossima Coppa Campioni. Fra meno di sette giorni gli uomini di Mazzarri hanno la ghiotta occasione di agganciare una Lazio che non è apparsa irresistibile ultimamente, avendo a disposizione lo scontro dell’Olimpico. Nei successivi tre incontri gli azzurri saranno impegnati rispettivamente contro Atalanta, Lecce e Novara, con due sfide su tre al San Paolo. Con ogni probabilità sarà decisivo il big match della 35^ giornata, quando il Napoli sarà di scena di nuovo all’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique. Le ultime partite invece propongono sfide relativamente facili contro squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato, con Palermo e Siena in casa e Bologna al Dall’Ara. L’eliminazione dalla Champions League ad opera del Chelsea sembra essere stata assorbita senza grossi traumi dal gruppo partenopeo, e la voglia di ripetere il sogno europeo anche il prossimo anno potrebbe rappresentare la molla decisiva per conquistare l’agognato terzo posto.

    UDINESE (48 punti) – Dopo un girone d’andata strepitoso, i friulani stanno attraversando un momento di flessione. Il successo in campionato manca ormai da cinque partite, nelle quali l’Udinese ha conquistato la miseria di 3 punti sui 15 disponibili. Attualmente la squadra di Guidolin sembra la meno quotata per un posto in Champions. Anche il calendario non pare sorridere ai bianconeri. Nelle prossime tre partite dovranno affrontare la Roma in trasferta e l’Inter al Friuli. Sempre tra le mura amiche Di Natale e compagni incontreranno la Lazio alla 35^ giornata. Inoltre l’Udinese sarà anche chiamata a due trasferte non facili sul campo di Chievo e Catania. Senza il proprio capitano i friulani hanno evidenziato grosse difficoltà nell’ottenere i tre punti, ed anche ora che è rientrato dall’infortunio, il solo Totò sembra non bastare più.

    ROMA (47 punti) – Dopo il largo successo per 5-2 contro il Novara, la squadra di Luis Enrique è tornata per l’ennesima volta in corsa per conquistare il terzo posto in classifica. Al momento sono quattro i punti che la separano dai cugini laziali. I giallorossi continuano a rappresentare il maggiore punto interrogativo della Serie A. Tanto spettacolari quanto discontinui, queste le due caratteristiche principali della compagine allenata dal tecnico spagnolo. Se nel finale del campionato riuscirà a far prevalere la prima qualità, la Roma potrebbe essere la sorpresa nella volatona per la terza piazza. La sfida più difficile che attende i capitolini è quella della 34^ giornata contro la Juventus a Torino. Insidioso anche l’ultimo impegno casalingo della stagione, che vedrà i giallorossi sfidare il Catania dell’ex Montella. Saranno due gli scontri diretti per un posto in Champions, entrambi all’Olimpico, contro Udinese (32^) e Napoli (35^).

    INTER (44 punti) – Il cambio in panchina ha dato una sferzata di entusiasmo ai nerazzurri. La scoppiettante vittoria per 5-4 contro il Genoa ha rilanciato l’Inter nella volata Champions. C’era grande curiosità nell’assistere al debutto di Andrea Stramaccioni, che ha confermato il proprio credo offensivo. Nonostante tutto, non bisogna dimenticare che il club di Moratti ha un distacco di sette punti nei confronti della Lazio. Però il calcio da sempre insegna che tutto è possibile. Nei prossimi quattro incontri la squadra milanese sarà impegnata nelle trasferte di Cagliari, Udine e Firenze, mentre più semplici le sfide casalinghe contro Siena e Cesena. Decisive le ultime due partite della stagione. Alla 37^ giornata Stramaccioni debutterà nel derby della Madonnina. Infine il 13 maggio l’Inter sarà di scena all’Olimpico contro la Lazio.

    Appare invece quanto mai improbabile un ulteriore miracolo del Catania di Montella. Nonostante un solo punto separi gli etnei dall’Inter, la squadra dell’ex aeroplanino sembra essere fuori da qualsiasi discorso concernente il terzo posto in classifica, mentre è ancora pienamente in corsa per un piazzamento in Europa League.

  • Siena – Udinese 1-0, Destro punisce i friulani

    Siena – Udinese 1-0, Destro punisce i friulani

    Al Franchi di Siena l’Udinese stecca ancora, rimediando una sconfitta pesante in chiave lotta Champions League, soprattutto alla luce della sconfitta di ieri da parte della Lazio, e del difficile impegno di questa sera del Napoli contro la Juventus. I bianconeri senesi, invece, compiono un grande passo avanti in chiave salvezza, con una vittoria che gli dà la giusta tranquillità per affrontare il rush finale di stagione. Una sconfitta quella degli uomini di Guidolin maturata grazie all’abilità della coppia senese Destro-Larrondo che creano molte occasioni davanti ad Handanovic: al 14′, in particolare, Destro colpisce il palo sprecando una grande occasione. Pochi minuti dopo, altra grande occasione per Giorgi su assist di Larrondo, e poi Gazzi spreca mandando la palla sopra la traversa da ottima posizione.

    Nei primi 45 minuti, dunque, l’Udinese appare totalmente rinunciataria e spenta soprattutto dal punto di vista fisico: nel secondo tempo, però, la partita non cambierà di molto per i friulani. Al rientro dagli spogliatoi, infatti, uno dei pochi sprazzi dei friulani è il palo colpito da Di Natale al 55′, su assist di Armero. Al 70′, però, giunge l’episodio decisivo che sblocca la partita, con la rete del vantaggio senese firmata da Mattia Destro, su assist di Gazzi, con l’attaccante dei toscani che realizza, così, la settima rete in stagione ed il gol dell’ 1 a 0.

    Mattia Destro | © Getty Images

     Il vantaggio del Siena scuote gli uomini di Guidolin che, nel finale, provano a pareggiare il match, ma è del Siena l’occasione più ghiotta per mettere la gara in cassaforte, con una clamoroso contropiede per Brienza che, però, sbaglia la misura del tiro, cercando il pallonetto che termina fuori dallo specchio della porta. Nel finale ottimi interventi del portiere del Siena, Pegolo, che si mostra sicuro in ogni circostanza, soprattutto nell’occasione accorsa al 37′ a Di Natale, contribuendo in maniera decisiva a mettere il risultato in cassaforte, garantendo alla sua squadra la conquista dei tre punti. In casa Udinese, invece, coerentemente con quanto accaduto nelle ultime uscite, si è vista una squadra spenta ed in difficoltà, come se pagasse le scorie della stagione straordinaria fin qui svolta.

    Le Pagelle di Siena Udinese

    Siena:

    Pegolo 7.5 Uno dei migliori in campo, si rende protagonista di parate sicure e di interventi risolutori soprattutto su Di Natale nel concitato finale di gara

    Terzi 6 Buona prestazione, attento e concentrato

    Rossettini 6 Buona prova anche per lui, soprattutto nel primo tempo

    Contini 6 Una prestazione lucida ed attenta

    Giorgi 6.5 Prezioso soprattutto nel limitare le incursioni di Armero, neutralizzandole quasi sempre

    Vergassola 6 Gara positiva, senza sbavature

    Gazzi 6.5 Partita da assist-man, ma potrebbe segnare anche un gol su colpo di testa

    Brienza 6 Gara sufficiente, che avrebbe potuto essere migliore se avesse realizzato la rete in contropiede

    Larrondo 6 Ottimo inzio, buona intesa con Destro, cala nel finale

    Destro 7 Uomo partita, segna il gol decisivo e regala ottime giocate

    Udinese:

    Handanovic 6.5 Il gol di Destro non è sua responsabilità, nelle altre occasioni però si mostra sicuro e preciso, salvando anche sull’occasione accorsa a Brienza

    Coda 5 E’ sua la responsabilità per il gol segnato da Destro, perchè sbaglia la posizione non allineandosi con il reparto difensivo, viene sostituito da Abdi al minuto 79

    Danilo 6 Non demerita, cerca di restare nelle retrovie, senza concedersi incursioni e limitandosi a qualche lancio lungo per far partire l’azione

    Domizzi 5.5 Giornata non brillante, con troppe difficoltà soprattutto contro Larrondo

    Pereyra 5 Anche per lui una giornata deludente, sempre fuori dal gioco

    Pinzi 6 Grintoso e determinato, non molla mai: sempre il solito guerriero

    Pazienza 5 Giornata mediocre, senza dar continuità alla buone prove fin qui mostrate da quando è approdato in maglia friulana

    Asamoah 6 Meno preciso del solito, ma sempre generoso: partita di grande quantità a centrocampo

    Armero 5 Partita negativa, salvata soltanto da una giocata deliziosa con cui riesce a fornire un assist prezioso a Di Natale, che avrebbe potuto portare il gol del vantaggio

    Fabbrini 5 Lento e confuso, senza idee e con poca gamba

    Di Natale 4 Sbaglia un’occasione nitida, colpendo il palo, e continua la sua giornata no con altri due errori clamorosi: irriconoscibile

    VIDEO SIENA – UDINESE 1-0

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  • Siena – Udinese, scontro salvezza – Champions League

    Siena – Udinese, scontro salvezza – Champions League

    Scontro salvezza-Champions League domani pomeriggio alle ore 15 allo stadio Artemio Franchi di Siena, dove scenderanno in campo i bianconeri toscani contro i bianconeri friulani dell’Udinese. Diverse le motivazioni dei due club, frutto della diversa posizione in classifica e degli obiettivi nel mirino, ma entrambe le squadre saranno molto determinate a raggiungere il bottino pieno, considerando il fatto che la fase calda della stagione è sempre più vicina.

    Il Sienaè, attualmente, distante sei punti dalla zona retrocessione, una distanza di sicurezza, al momento, ma che non può ridursi ulteriormente per evitare di mandare in fumo il positivo cammino fin qui intrapreso. Gli uomini di Sannino, reduci dal pareggio contro il Chievo della scorsa settimana, dovranno affrontare la formazione di Guidolin con qualche assenza di troppo, oltre agli infortunati di lungo corso fra cui spicca il bomber Emanuele Calaiò, che ha ormai terminato la sua stagione: contro l’Udinese, infatti, il vulcanico mister dei toscani dovranno fare a meno anche di Angelo, Gonzalez e Bolzoni, con la rinuncia in formazione anche al bomber Bogdani, che dovrebbe partire dalla panchina.

    L'allenatore del Siena Sannino | © Getty Images

    Lo schieramento tattico del Siena, dunque, dovrebbe presentare un modulo 3-5-2, con Pegolo in porta, in difesa il trio formato da Vitiello, Terzi e Rossettini, a centrocampo Del Grosso, Giorgi, Vergassola Gazzi e Parravicini, ed in avanti la coppia formata da Mattia Destro e Brienza.

    In casa Udinese, invece, dopo una stagione eccezionale, la fatica e le scorie iniziano a farsi sentire, manifestandosi in particolare nelle ultime uscite, non brillanti. I punti persi nelle ultime gare hanno reso più complessa la corsa alla qualificazione in Champions League, anche a causa della contestuale marcia positiva di Lazio e Napoli, ma per i friulani non è ancora tempo di arrendersi. Ecco perchè la gara di Siena può essere un importante trampolino di lancio per riprendere la marcia positiva in vista delle ultime partite di campionato. In chiave formazione, Guidolin dovrà fare a meno ancora di Basta e Benatia, sempre infortunati, oltre che di Battocchio ed Isla, e dello squalificato Floro Flores, ed il mister bianconero dovrebbe schierare il classico 3-5-1-1, con Handanovic in porta, in difesa Coda, Danilo, Domizzi, a centrocampo Pereyra, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Armero, sulla trequarti Abdi, ed in attacco Di Natale.

    Le probabili formazioni di Siena Udinese :

    Siena (3-5-2): Pegolo; Vitiello, Terzi, Rossettini; Del Grosso Giorgi, Vergassola, Gazzi, Parravicini; Destro, Brienza. A disposizione: Brkic, Belmonte, Contini, Pesoli, Mannini, Grossi, Larrondo. All. Sannino

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Coda, Danilo, Domizzi; Pereyra, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Armero; Abdi; Di Natale. A disposizione: Padelli, Basta, Neuton, Pasquale, Fernandes, Torje, Fabbrini. all. Guidolin

    Dirigerà l’incontro valido per la trentesima giornata di serie A il signor Tagliavento di Terni.

  • Valentino Angeloni, all’Inter il talent scout dell’Udinese

    Valentino Angeloni, all’Inter il talent scout dell’Udinese

    E se stesse davvero cambiando qualcosa? L’Inter questa volta ha forse definitivamente messo alle spalle il ricordo del Triplete e la nostalgia per Mourinho scegliendo un tecnico giovane ma pieno di idee ma anche apportando un sostanziale cambio di guardia a capo dello scouting con l’ingaggio di Valentino Angeloni, l’uomo che negli ultimi quattro anni ha guidato lo scouting dell’Udinese e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti tanto che il modello friulano è diventato di riferimento ed emulazione per altre piazze.

    La conferenza stampa di presentazione di Andrea Stramaccioni e il gran clamore intorno all’Inter di questi giorni ha forse fatto passare sotto traccia un acquisto che nel lungo periodo potrebbe rivelarsi vincente. A Valentino Angeloni vengono attribuite infatti tutte le più importanti operazioni dell’Udinese degli ultimi anni, dal fenomeno Sanchez passato in estate al Barcellona al talentino Muriel scoperto in estate e adesso già richiesto dal Milan.

    Valentino Angeloni capo osservatori Inter | © febbrea90.com

    Valentino Angeloni occuperà il posto di capo degli osservatori lasciato libero dopo tredici anni da Giovanni Lanfranchi congedato forse dopo i flop delle ultime stagioni. Pensate per un attimo se il fisiologico ricambio generazionale nei due anni post Mourinho avesse portato in nerazzurro i vari Isla (sembra in arrivo per la prossima stagione), Asamoah, Basta e Benatia invece di flop come Biabiany, Jonathan, Coutinho e sopratutto Alvarez. Di seguito vi riportiamo il comunicato apparso sul sito ufficiale dell’Inter con l’annuncio dell’ingaggio e le mansioni di Valentino Angeloni e i ringraziamenti all’Udinese per avergli permesso il trasferimento e all’ex capo degli osservatori per l’impegno e la fedeltà nel lavoro delle tredici stagioni all’Inter.

    Inter annuncia ingaggio Valentino Angeloni come capo osservatori

    F.C. Internazionale dà il benvenuto e il buon lavoro a Valentino Angeloni, che assume da oggi la carica di nuovo responsabile degli osservatori per la 1^ squadra.

    Angeloni, romano, classe 1967, ex calciatore cresciuto nelle giovanili della Sampdoria con oltre 350 presenze nei professionisti, ha lavorato a Cremona, è stato responsabile degli osservatori al Torino e negli ultimi quattro anni ha fatto parte della commissione tecnica dell’Udinese Calcio della famiglia Pozzo, che F.C. Internazionale ringrazia per la cortesia e la disponibilità dimostrate anche in occasione di questa nuova proficua collaborazione.

    Il presidente Massimo Moratti e tutta l’Inter ringraziano, e salutano con grande affetto, Giovanni Battista Lanfranchi che, per 13 anni, ha svolto con passione e professionalità il ruolo di responsabile degli osservatori.

    Curiosità.  Valentino Angeloni durante la sua carriera di giocatore ebbe un grosso infortunio che gli fece perdere la maglia della Lazio, a dargli una chance e a credere in lui fu Lele Oriali che lo ingaggiò alla Solbiatese durante il suo primo lavoro dirigenziale. L’arrivo di Angeloni dunque potrebbe anticipare il ritorno di Oriali invocato da tutti i tifosi come possibile soluzione ai problemi dell’Inter.

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  • Palermo – Udinese 1-1. Torje nel finale beffa i rosanero

    Palermo – Udinese 1-1. Torje nel finale beffa i rosanero

    Un punto a testa che fa più felice l’Udinese nell’anticipo serale giocato al Barbera di Palermo. E’ il rumeno Torje, a sei minuti dalla fine, a salvare la squadra di Guidolin che intravedeva ormai la sconfitta dopo il gol messo a segno alla mezz’ora del primo tempo da parte di Miccoli. Una rete che consente comunque di muovere la classifica anche se per il terzo posto ancora ci sarà da sudare. E anche tanto. Rosanero che dal canto loro incassano un altro punticino pur non avendo grosse ambizioni di classifica.

    Mutti mette in campo una squadra quasi obbligata, considerando i tanti infortuni hanno costretto il tecnico siciliano a schierare in difesa Labrin, Milanovic e Mantovani. A sorpresa invece la scelta di lasciare Ilicic in panchina. Dall’altro lato non sorride nemmeno Guidolin che però rilancia Basta dopo un lungo periodo d’assenza. Fuori, almeno inizialmente, Armero. La prima chance, su punizione, è targata Miccoli, con Handanovic che sventa il pericolo. I rosanero insistono e alla mezz’ora vengono premiati: lancio in verticale di Barretto che pesca il solito Miccoli il quale in diagonale beffa Handanovic. Nel finale di tempo i padroni di casa reclamano un rigore per un presunto tocco con il braccio di Abdi su punizione di Miccoli.

    Esultanza Udinese © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Guidolin capisce che bisogna cambiare e lascia in panchina gli evanescenti Basta e Pasquale giocandosi le carte Pereyra e Armero. Il predominio dell’Udinese è sterile ma Guidolin ha l’asso nella manica: è Torje, entrato a 24’ dalla fine. A 8’ dal termine Di Natale va vicino al pari ma davanti a Viviano si divora il pari. Delusione che si trasforma in gioia al 39’: Torje serve Pereyra il quale si infila nella difesa palermitana restituendo il pallone al rumeno il quale insacca alle spalle di Viviano. Il gol di fatto chiude un match che, a livello spettacolare, preannunciava molto di più. Ma le assenze e la fatica della parte finale di stagione, evidentemente, hanno avuto il loro peso.

    Le pagelle di Palermo Udinese:
    Miccoli 7.5: Nel primo tempo fa di tutto: un gol, un quasi gol e per poco non si conquista un calcio di rigore. Il solito trascinatore.
    Barreto 7: Tre le note positive dei rosanero. Corre tanto e serve anche l’assist a Miccoli per il gol del vantaggio.
    Hernandez 5.5: Alterna buone giocate a conclusioni da dimenticare. La continuità non è il suo forte.
    Handanovic 6.5: Solita gara con interventi decisivi, in particolare sulla punizione di Miccoli.
    Ekstrand 4.5: Va bene che è un giovane e che si era in emergenza, ma una squadra in lotta per la Champions non può fare certi errori.
    Torje 7: L’arma segreta di Guidolin. Un gol importante in un momento davvero molto delicato, quando le speranze sembravano venir meno

    Il tabellino di Palermo Udinese 1-1:
    Palermo (3-5-2): Viviano 6; Labrin 6, Milanovic 6,5, Mantovani 5,5; Pisano 6, Migliaccio 6, Donati 6, Barreto 7 (43′ st Della Rocca sv), Balzaretti 6 (36′ st Aguirregaray sv); Hernandez 5,5 (25′ st Ilicic 5.5), Miccoli 7,5. In panchina: Tzorvas, Acquah, Vazquez, Budan. Allenatore: Mutti 6
    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Coda 6, Danilo 5, Ekstrand 4.5; Basta 4,5 (1′ st Pereyra 6,5), Pinzi 6, Pazienza 6 (21′ st Torje 7), Asamoah 6, Pasquale 6 (1′ st Armero 6); Abdi 6; Di Natale 5,5. In panchina: Padelli, Fernandes, Neuton, Vydra. Allenatore: Guidolin 5,5
    Arbitro: Damato di Barletta
    Marcatori: 31′ pt Miccoli (P); 39′ st Torje (U)

    Il video con la sintesi di Palermo Udinese 1-1:
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  • Palermo – Udinese, le formazioni. Scelte obbligate per Guidolin

    Palermo – Udinese, le formazioni. Scelte obbligate per Guidolin

    Vendicare lo 0 a 7 dello scorso anno e conquistare i punti necessari alla tranquillità da un lato, uscire da un momento non troppo positivo e continuare a sognare la Champions League dall’altro. Sono questi i temi principali della sfida in programma stasera allo stadio Barbera tra Palermo e Udinese. Entrambe le formazioni hanno conquistato appena un successo nelle ultime cinque gare, con i friulani che hanno perso il terzo posto distante però appena un punto e i siciliani che invece si sono distaccate parecchio dalla zona che vale l’Europa.

    L’allenatore dei rosanero Mutti deve rinunciare ai due squalificati Munoz e Bertolo oltre agli infortunati Silvestre e Migliaccio. Assenze pesanti dunque, specie in difesa e a centrocampo, ma i siciliani fanno molto affidamento sul trio delle meraviglie formato da Ilicic, Miccoli ed Hernandez. In porta c’è Viviano, davanti a lui, nel 4-3-1-2 di Mutti ecco la difesa formata da Pisano e Balzaretti laterali, Labrin e Mantovani centrali. Il trio in mezzo al campo è formato da Barreto, Donati e Della Rocca con Ilicic che agirà alle spalle delle punte Miccoli ed Hernandez.

    Francesco Guidolin | © Getty Images

    Dall’altro lato Guidolin come al solito deve fare i conti con le numerose assenze. Agli infortunati Benatia, Ferronetti, Isla, Badu e Barreto si sono aggiunti inoltre gli squalificati Domizzi, Fabbrini e Floro Flores. Praticamente sarà un’Udinese con gli uomini contati, specie nel reparto avanzato. Previsto comunque il rientro di Basta, ai box da diverse settimane causa infortunio. In porta come al solito Handanovic. Davanti a lui trio di difesa formato dal giovane Ekstrand, Danilo e Coda. A centrocampo Pinzi, Pazienza e Asamoah in mezzo, con Basta e Armero esterni. Abdi agisce alle spalle di Di Natale.

    Palermo Udinese, ecco le probabili formazioni:
    PALERMO (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Labrin, Mantovani, Balzaretti; Barreto, Donati, Della Rocca; Ilicic; Miccoli, Hernandez. In panchina: Tzorvas, Milanovic, Aguirregaray, Acquah, Vazquez, Zahavi, Budan. Allenatore: Mutti
    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Ekstrand, Danilo, Coda; Basta, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Armero; Abdi; Di Natale. In panchina: Padelli, Neuton, Pereyra, Pasquale, Fernandes, Torje, Vydra. Allenatore: Guidolin

  • Inter, Branca ammette l’interesse per Isla

    Inter, Branca ammette l’interesse per Isla

    E’ Mauricio Isla il primo obiettivo dichiarato dell’Inter in vista della prossima stagione. Al momento ai box causa un infortunio patito l’11 febbraio scorso durante la sfida del Friuli contro il Milan, Isla è uno dei gioielli dell’Udinese di Francesco Guidolin, anch’esso accostato all’Inter nel corso delle ultime ore. Su Isla però ci sarebbe anche la Roma, mentre altri affermano che sul centrocampista cileno la dirigenza nerazzurra si sia buttata subito dopo i contatti avviati con Bielsa, attuale allenatore dell’Athletic Bilbao ma nel mirino dei milanesi in vista della prossima stagione.

    A svelare l’interesse per il giocatore attualmente infortunato al ginocchio è stato il direttore dell’area tecnica nerazzurra Marco Branca, il quale in un’intervista rilasciata al quotidiano cileno “La tarcera” ha affermato che “Isla è un giocatore molto interessante, molto bravo, che da alcuni anni gioca ad alti livelli in serie A. E’ uno dei nostri obiettivi per la prossima stagione, ma al momento non c’è alcuna trattativa con l’Udinese“.

    Mauricio Isla © Anteprima/AFP/Getty Images

    Parole di elogio dunque per uno dei gioielli di Pozzo, che ancora una volta, come fatto ad esempio con Alexis Sanchez ceduto l’estate scorsa al Barcellona, potrebbe ricavare un buon bottino dall’affare. In molti tuttavia hanno interpretato le dichiarazioni di Branca sotto un altro punto di vista. Si perché l’esperienza dello stesso all’Inter era stata data da più parti come agli sgoccioli nei giorni scorsi. La svolta si è avuta dopo il batti e ribatti avvenuto recentemente con Lele Oriali e nel quale era intervenuto anche il presidente dei nerazzurri Massimo Moratti che si era schierato apertamente con lo stesso Branca confermandolo per la prossima stagione.

    Il fatto che poi Branca abbia svelato un’operazione relativa alla prossima stagione fa pensare che non ci sono più dubbi per ciò che concerne la sua permanenza all’interno dello staff societario dell’Inter dove gode ancora della fiducia del presidente. E il lavoro, sicuramente, non mancherà: si preannuncia infatti un’estate calda con una rivoluzione sia in seno allo staff tecnico che al parco giocatori.

  • Serie A 28 Giornata, risultati e classifica

    Serie A 28 Giornata, risultati e classifica

    Dopo l’eliminazione negli ottavi di finale di Champions League, ieri pomeriggio l’Inter era chiamata all’immediato riscatto in campionato per alimentare le proprie speranze di un piazzamento europeo. Invece gli uomini di Ranieri hanno steccato per l’ennesima volta in stagione concludendo la gara contro l’Atalanta a reti inviolate nonostante ai nerazzurri le occasioni per segnare non sono mancate come il rigore concesso per una trattenuta in area su Pazzini che Milito sbaglia facendosi ipnotizzare dall’ottimo Consigli. Ma al di là dell’episodio, è la prestazione generale a destare non poche preoccupazioni con il presidente Moratti che è il ritratto della delusione interista decidendo di abbandonare la tribuna all’intervallo.

    Il pareggio dell’Inter può essere considerato in casa nerazzurra come un’occasione gettata alle ortiche in virtù dei risultati odierni delle squadre interessate alla corsa al terzo posto: la Lazio cade in casa del Catania, ormai non più una sorpresa ma una splendida realtà, merito dell’allenatore Montella che ha dato una fisionomia precisa alla squadra etnea, a punire i biancocelesti ci pensa Legrottaglie all’82’ che permette di agganciare proprio l’Inter in classifica a quota 41 mentre Udinese e Napoli hanno pareggiato 2-2 nel posticipo della domenica al termine di una gara rocambolesca e aspramente contestata dai friulani per alcune decisioni arbitrali; Pinzi e Di Natale portano sul doppio vantaggio i padroni di casa che restano in 10 per l’espulsione di Fabbrini, poi Cavani sbaglia un penalty prima di scatenarsi con la doppietta che raddrizza il risultato evitando alla squadra di Mazzarri un ko che poteva avere ripercussioni gravi sullo stato mentale dei giocatori dopo l’inattesa eliminazione in Champions con la debacle di Londra.

    Il risultato a sorpresa della giornata è la vittoria del Novara a Siena con i toscani che erano reduci da un filotto di 3 vittorie consecutive. I piemontesi fanno 2 su 2 da quando Tesser è tornato in sella e si rifanno sotto in una lotta salvezza che appare disperata (8 i punti di distanza dal Parma) dimostrando grande tenacia. I tre punti sono frutto delle reti di Rigoni e di Porcari nei minuti finali di gara. Uno a uno tra Lecce e Palermo, succede tutto nel primo tempo con i salentini che passano in vantaggio grazie al calcio di rigore di Di Michele, pareggio rosanero di Munoz e gara che termina 10 contro 10 per le espulsioni di Oddo e Bertolo. Pari anche tra Bologna e Chievo con i clivensi che hanno sfiorato la vittoria se Diamanti a 10 minuti dal termine non avesse indovinato l’angolo giusto per battere Sorrentino. La gara viene sbloccata da un gol particolare, Andreolli con il fondoschiena batte Gillet, il pari porta la firma di Di Vaio poi il nuovo vantaggio gialloblu di Thereau prima del 2-2 definitivo.

    Nell’anticipo di mezzogiorno il Cagliari aveva affondato il Cesena 3-0 grazie alla tripletta di Pinilla anche se l’arbitraggio di Russi ha lasciato molto a desiderare mentre sabato Milan e Juventus si erano sbarazzate di Parma (0-2) e Fiorentina (0-5) con i rossoneri che conservano i 4 punti di vantaggio in classifica. Stasera c’è il Monday Night Roma – Genoa.

    RISULTATI E MARCATORI 28 GIORNATA SERIE A

    BOLOGNA – CHIEVO 2-2
    27′ Andreolli (C), 59′ Di Vaio (B), 68′ Thereau (C), 81′ Diamanti (B)
    CAGLIARI – CESENA 3-0
    14′ Pinilla, 46′ rig Pinilla, 58′ rig Pinilla
    CATANIA – LAZIO 1-0
    82′ Legrottaglie
    FIORENTINA – JUVENTUS 0-5
    15′ Vucinic, 28′ Vidal, 56′ Marchisio, 68′ Pirlo, 73′ Padoin
    INTER – ATALANTA 0-0
    LECCE – PALERMO 1-1
    6′ rig Di Michele (L), 15′ Munoz (P)
    PARMA – MILAN 0-2
    17′ rig Ibrahimovic, 59′ Emanuelson
    SIENA – NOVARA 0-2
    72′ Rigoni, 81′ Porcari
    UDINESE – NAPOLI 2-2
    28′ Pinzi (U), 52′ Di Natale (U), 81′ Cavani (N), 85′ Cavani (N)

    lunedì ore 20:45
    ROMA – GENOA

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. MILAN 60 28
    2. JUVENTUS 56 28
    3. LAZIO 48 28
    4. NAPOLI 47 28
    5. UDINESE 47 28
    6. ROMA 41 27
    6. INTER 41 28
    8. CATANIA 41 28
    9. BOLOGNA 36 28
    10. PALERMO 35 28
    11. CHIEVO 35 28
    12. ATALANTA [-6] 34 28
    13. CAGLIARI 34 28
    14. GENOA 33 27
    15. FIORENTINA 32 28
    16. SIENA 32 28
    17. PARMA 31 28
    18. LECCE 26 28
    19. NOVARA 23 28
    20. CESENA 17 28

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    20 – Ibrahimovic (Milan)
    19
     – Di Natale (Udinese)
    18 – Cavani (Napoli)
    15 – Denis (Atalanta)
    14 – Palacio (Genoa), Milito (Inter)
    12 – Jovetic (Fiorentina), Klose (Lazio)
    11 –  Miccoli (Palermo), Calaiò (Siena)
    10 – Matri (Juventus), Giovinco (Parma), Di Vaio (Bologna)
    9 – Borini (Roma), Nocerino (Milan)
    8 – Hernanes (Lazio), Lavezzi (Napoli), Lodi (Catania), Di Michele (Lecce)
    7 – Osvaldo (Roma), Mutu (Cesena), Hamsik (Napoli), Larrivey (Cagliari), Marchisio (Juventus), Rigoni (Novara), Pinilla (Cagliari)
    6 – Bergessio (Catania), Budan (Palermo), Thereau (Chievo)
    5 – Pepe (Juventus), Destro (Siena), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter), Rocchi (Lazio), Jankovic (Genoa), Moralez (Atalanta), Basta (Udinese), Muriel (Lecce), Ramirez (Bologna), Acquafresca (Bologna), Diamanti (Bologna), Vucinic (Juventus)

  • Udinese – Napoli 2-2 le pagelle.Ci pensa Cavani

    Udinese – Napoli 2-2 le pagelle.Ci pensa Cavani

    Partita importante per la lotta alla Champions, Udinese – Napoli si chiude con un pareggio che non accontenta più la squadra ospite, soprattutto per come è arrivato, sotto di due gol, infatti, gli uomini di Mazzarri dopo aver fallito un rigore con Cavani riescono a riequilibrare le sorti della partita con lo stesso Matador autore di una doppietta.

    Udinese

    Handanovic 6,5: il portierone slovacco è ormai un affermato pararigori anche ieri sera riesce ad ipnotizzare Cavani che gli spara addosso il tiro dal dischetto, ma poi lo punisce con una doppietta sul quale il numero uno friulano nulla può.

    Domizzi 5,5: stesso errore commesso in coppa, ci viene da pensare che sia un vizio, salta con le braccia larghe e concede un rigore agli avversari, poi non pago fa un entrataccia su Vargas al limite dell’area dalla cui punizione scaturirà il punto del 2-1, una serata rovinata da questi due episodi e che costano due punti alla propria squadra.

    Pasquale 6,5: sgroppa sulla fascia e offre deliziosi assist ai propri compagni, ingaggia uno splendido duello con Zuniga e lo vince, deve chinarsi anche lui alla forza del Matador.

    Pinzi 7: lotta su ogni pallone, sigla la rete del vantaggio con un facile tocco di piatto, propizia quella del secondo vantaggio e per poco non sigla la terza rete, di certo una prestazione da incorniciare per il centrocampista romano.

    Di Natale 6,5: forse stanco delle fatiche di coppa trova comunque il modo di mettere la propria firma sulla partita siglando la rete del doppio vantaggio, esce e la squadra subisce il pareggio, la sostituzione alla luce di quanto successo siamo sicuri che gli avrà lasciato un po’ di amaro in bocca.

     

    Edinson Cavani| © Dino Panato/Getty Images

    Napoli

    Britos 5: poco autoritario, spesso in balia degli avversari e in sofferenza nelle ripartenze in velocità della squadra di casa, deve sicuramente migliorare.

    Zuniga 5,5: all’89° ha la palla buona per la vittoria ma trova sulla sua strada Handanovic, per il resto della partita soffre da matti la sfida con Pasquale che lo surclassa quasi sempre in velocità e lucidità.

    Inler 6: il suo ritorno da ex non è dei migliori, senza infamia e senza lode la sua prestazione certo da lui ci si aspetta e si vuole molto di più.

    Dzemaili 6,5: schierato prima al posto di Hamsik poi nella sua più naturale posizione di centrocampista centrale, lo svizzero ex Parma non delude compiendo una gara d’ordine sempre attento a tamponare gli attacchi friulani, soffre come tutta la squadra i primi 60 minuti poi prova a suonare la carica con qualche sortita che lo porta anche alla conclusione.

    Cavani 7: se non fosse per il rigore fallito il voto sarebbe decisamente più alto, ma il Matador si fa nettamente perdonare siglando in 4 minuti la doppietta che vale il pareggio, prima con una splendida punizione dal limite e poi con una rasoiata di sinistro da dentro l’area di rigore.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Coda 5, Domizzi 6, Danilo 6; Pereyra 6 (41′ st Ekstrand sv), Pinzi 7, Pazienza 6, Asamoah 6, Pasquale 6,5; Fabbrini 5; Di Natale 6,5 (28′ st  Floro Flores 5,5). A disp.: Padelli, Fernandes, Armero, Abdi, Torje.

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 6, Britos 5 (19′ st Vargas 5); Zuniga 5,5, Gargano 6 (9′ st Hamsik 6), Inler 6, Dossena 5,5; Dzemaili 6,5; Pandev 5, Cavani 7. A disp.: Rosati, Aronica, Fideleff, Fernandez, Ammendola.

     

    Highlights Udinese-Napoli

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  • Udinese – Napoli 2-2 al veleno, orgoglio Cavani

    Udinese – Napoli 2-2 al veleno, orgoglio Cavani

    Partita dai due volti quella vista stasera al Friuli, che lascia l’amaro in bocca a tutti i tifosi bianconeri e anche qualche strascico di veleno. All’ingresso in campo le due squadre presentano numerose defezioni figlie anche delle fatiche di Coppa che purtroppo per entrambe hanno regalato solo lacrime.

    La voglia di rivalsa e la posta in palio la fanno quindi da padrone, il primo tempo è pimpante ma avaro di emozioni, con un Napoli apparso un po’ appannato e  i padroni di casa che riescono a passare in vantaggio senza grosse difficoltà e grazie ad una bella triangolazione firmata Di Natale-Fabbrini-Pinzi, con quest’ultimo bravo a sfruttare una splendida palla dentro del giovane trequartista ex Empoli e ad insaccare a porta praticamente vuota. La risposta delgli ospiti c’è ma è sterile e porta solo a due conclusioni da fuori e che non impensieriscono Handanovic, una da parte di Gargano al 38° e l’altra da parte di Dzemaili liberatosi bene al tiro ma che non porta a nessun vero pericolo per la porta difesa dall’estremo difensore bianconero. Si va a riposo sul 1-0.

    Edinson Cavani| © AFP/Getty Images

    Il secondo tempo comincia nel migliore dei modi per i padroni di casa che già dopo 7 minuti si trovano sul 2-0 e provano a mettere una seria ipoteca sulla partita e sul terzo posto, splendida azione di Pasquale sulla sinistra che arriva al cross e trova Pinzi tutto solo in area che colpisce a botta sicura ma coglie un palo clamoroso, sulla respinta però la palla arriva in zona Di Natale che a due passi dalla porta non sbaglia il tap-in del raddoppio. Sembra finita, tanto più che dopo appena due minuti sempre sull’asse Pasquale-Pinzi, l’Udinese ha la possibilità di siglare la terza rete, il canovaccio è lo stesso azione travolgente sul out di sinistra dell’ex terzino interista e palla dietro per l’accorrente centrocampista che manca di poco l’impatto con la palla.

    Pochi minuti ed ecco che avviene ciò che nessuno si aspetta Fabbrini già ammonito commette un fallo ingenuo su Campagnaro e viene espulso, non senza polemiche specie per come era arrivata la prima ammonizione. Da lì la partita cambia, il Napoli sciatto fino a quel momento, con l’uomo in più preme e spinge, fino ad arrivare al 75° quando riesce a procurarsi un calcio di rigore per un ingenuo tocco di mano di Domizzi in area. Sul dischetto si presenta Cavani che però tira in maniera poco convinta e con una traiettoria centrale Handanovic para facile. Pare veramente la serata dei friulani ma il calcio non è una scienza esatta e in 4 minuti ecco che è lo stesso Matador a cambiare le sorti del match. Prima realizzando su punizione dal limite  e poi battendo da posizione defilata in area con un rasoiata mancina che passa tra le gambe dell’estremo difensore bianconero e si piazza all’angolino basso. Ora il Napoli preme e all’89° Handanovic è costretto a mettere una pezza su una botta da dentro l’area da parte di Zuniga.
    Il pareggio però è il risultato più giusto, anche se non accontenta nessuna delle due squadre e lascia la Lazio, sconfitta oggi a Catania, ancora nella terza piazza ma con il fiato sul collo delle inseguitrici.