Tag: udinese

  • Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    L’Inter qualificata alla prossima edizione della Champions League. Questa ipotesi assurda che è stata sbugiardata dai risultati in campo dei nerazzurri potrebbe riprendere forma come possibile conseguenza delle tre inchieste condotte dalle procure di Bari, Napoli e Cremona relative al filone calcioscommesse. Lo scandalo scommesse che sta minando la credibilità del calcio italiano potrebbe stravolgere la classifica finale del campionato di serie A 2011/2012 che ha visto la Juventus vincere lo scudetto sei anni dopo l’esplosione dell’altro scandalo (Calciopoli) che ha contraddistinto l’ultimo decennio di calcio in Italia.

    Premettendo che stiamo parlando di un’ipotesi molto suggestiva entriamo nel dettaglio del discorso elencando tutte le possibili fondamenta di suddetta ipotesi. La classifica finale dell’ultimo campionato di Serie A ha decretato sul campo una graduatoria. Nell’ordine Juventus, Milan, Udinese, Lazio, Napoli e Inter si sono divisi i primi sei piazzamenti ovvero quelli valevoli per la qualificazione alle due coppe Europee. Adesso vi chiederete, come è possibile che l’Inter avanzi di ben tre posizioni? Innanzitutto c’è da dire che la Lazio può considerarsi già con un piede e mezzo fuori dall’Europa se solo si pensa alla gravità delle accuse che incombono sulla società laziale e che hanno portato addirittura all’arresto di uno dei suoi tesserati (Stefano Mauri). Situazioni diverse ma non di certo molto tranquille sono quelle che vedono protagoniste Udinese e Napoli, ovvero le altre due squadre che insieme alla Lazio sono giunte davanti ai nerazzurri.

    Leonardo Bonucci © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Infatti l’Udinese potrebbe rientrare nel discorso penalizzazione nel caso venisse accertata la colpevolezza di Bonucci. L’attuale difensore della Juventus risulta indagato dalla procura di Bari in merito alla presunta combine di Udinese-Bari giocata lo scorso 9 maggio 2010. A quei tempi il difensore della nazionale italiana militava nelle fila del Bari e secondo le accuse avrebbe partecipato insieme a Masiello, Parisi e Belmonte al tentativo di combinare il risultato della partita finita poi 3-3. Sempre secondo l’accusa il giocatore Simone Pepe che 2 anni fa giocava nell’Udinese (tra l’altro nella partita incriminata segnò il gol del 2-1) fu contattato per combinare la partita. Nonostante Pepe abbia respinto il tentativo di corruzione da parte dei giocatori baresi, l’attuale calciatore della Juve incorrerebbe comunque nel reato di omessa denuncia, che potrebbe significare eventuale penalizzazione per l’Udinese e conseguente esclusione dall’Europa.

    Situazione simile anche per il Napoli che risulta invischiato in tale indagini per il tentativo di combine di Sampdoria-Napoli 1-0 risalente all’ultima del campionato 2009/2010. Su questa partita pesa la confessione resa alla procura di Napoli da Matteo Gianello, all’epoca terzo portiere della società partenopea, che avrebbe tentato di corrompere due suoi compagni di squadra (Paolo Cannavaro e Gianluca Grava) ottenendo il rifiuto dei due difensori. Notizia di oggi: Gianello risulta indagato e se venisse accertata la sua versione, per Cannavaro e Grava varrebbe comunque il reato di omessa denuncia e conseguentemente il Napoli rischierebbe una sanzione valida ad escludere la società di Aurelio De Laurentiis dall’Europa.

    A differenza di Lazio, Udinese e Napoli, l’Inter non risulta invischiata nè direttamente nè indirettamente in queste vicende legate al calcioscommesse. Secondo questa ricostruzione dei vari presunti illeciti, l’Inter risalirebbe per esclusione dal sesto al terzo posto e potrebbe prender parte alla Champions League 2012/2013 partendo comunque dai preliminari di agosto.

  • Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Nonostante tutta l’attenzione, in questi giorni, sia rivolta al ciclone scommessopoli e alla Nazionale azzurra che si sta preparando per gli Europei di Polonia ed Ucraina, le società continuano a lavorare sia per quanto riguarda il calciomercato, al fine di rafforzare gli organici da mettere a disposizione degli allenatori sin dall’inizio della preparazione estiva. Ed a proposito di allenatori, cercheremo adesso di far un borsino allenatori serie A provando ad intuire i movimenti sulle ancora tante panchine vuote o le cui società non hanno sciolto le riserve. Ma partiamo dalle certezze. E qui vi rientrano le prime tre classificate dell’ultima stagione.

    La Juventus, nonostante l’avviso di garanzia della Procura di Cremona, ha difeso ma spada tratta e confermato Antonio Conte, l’uomo che ha riportato i bianconeri sul tetto d’Italia dopo diversi anni. Resterà sulla panchina del Milan Massimiliano Allegri, nei cui confronti sembrava mancare la fiducia della società rossonera che invece ha deciso di dare un’altra chance all’allenatore toscano nonostante la non brillante annata appena trascorsa. Sembra aver smaltito la stanchezza che si era palesata dopo l’ultimo turno di campionato Francesco Guidolin, il quale guiderà l’Udinese sin dai preliminari di Champions League.

    In zona Europa League al momento l’unica panchina certa è quella dell’Inter, affidata ad Andrea Stramaccioni che ha avuto il compito di guidare i neroazzurri nel’ultima parte dell’annata appena trascorsa. Discorso diverso invece per Napoli e Lazio. De Laurentiis come al solito non ha sciolto le riserve con Mazzarri, il quale pretende alcune garanzie tecniche ben precise. Al momento c’è circa il 70% delle possibilità che resti, mentre il restante 30% è da dividere tra Reja (20%) e Montella (10%), tecnici gli ultimi due molto graditi dal patron dei campani. La Lazio sembra aver sciolto ogni dubbio: sarà il serbo Vladimir Petkovic il nuovo tecnico.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Tecnico straniero anche per la Roma, ormai vicinissima a Zdenek Zeman. Il boemo (90%) sembra aver battuto la concorrenza sia di Vincenzo Montella (5%) che di Andrè Villas Boas (5%). E a proposito di Montella (60%), sembra essere lui il prescelto di Pradè per guidare la Fiorentina, ma ancora il discorso è tutt’altro che concluso. La società infatti sta valutando anche altre soluzioni, come quella che porta a Claudio Ranieri (30%) e Fulvio Pea (10%), mentre per Zeman ormai c’è poco da fare. Se l’aeroplanino risolverà il rapporto con il Catania, allora l’affare potrebbe concludersi in fretta. Ed a proposito degli etnei, il patron Pulvirenti sembra orientato su Marino (70%), il quale dovrebbe battere la concorrenza di Maran (20%) e Ficcadenti (10%). Quest’ultimo infatti sembra orientato alla riconferma in quel di Cagliari.

    Tanto per cambiare nuovo allenatore a Palermo: si tratta di Giuseppe Sannino, reduce da un’ottima stagione in quel di Siena. I toscani, per la sua successione, stanno seriamente pensando all’attuale tecnico del Sassuolo Pea (60%), ma molto dipenderà anche dall’eventuale promozione degli emiliani in Serie A e dal futuro dei bianconeri implicati nella vicenda scommessopoli. L’alternativa sembra essere rappresentata da Davide Dionigi (30%) del Taranto, mentre sembra da escludere l’ipotesi Devis Mangia (10%). Non cambieranno nulla Atalanta, Bologna, Chievo e Parma, le quali proseguiranno rispettivamente con Colantuono, Pioli, Di Carlo e Donadoni, autori di ottime stagioni.

    Preziosi ha deciso di dare fiducia a Gigi De Canio, il quale ha guidato il Genoa alla salvezza nelle ultime giornate del campionato appena trascorso. Capitolo neo promosse: Giampiero Ventura non si muoverà da Torino, mentre il Pescara cambierà, con Zeman destinato alla Roma. In pole sembra esserci Delio Rossi (40%), ma la concorrenza è davvero tanta. Da non escludere però un ritorno di Eusebio Di Francesco (30%) o la scommessa Giacomo Modica (30%), pupillo di Zeman.

  • Juve, Asamoah desiderio di Conte. Marotta lunedi a Udine

    Juve, Asamoah desiderio di Conte. Marotta lunedi a Udine

    In attesa di capire chi sarà il top player offensivo della Juventus nella stagione 2012/2013, la società bianconera  si sta muovendo per rinforzare gli altri reparti che hanno bisogno di più risorse per sostenere al meglio le tre competizioni. Uno dei reparti che la dirigenza juventina vorrebbe rinforzare al più presto è il centrocampo. Quest’anno il cuore dell’undici bianconero ha effettuato una stagione straordinaria grazie alla solidità del trio Vidal-Marchisio-Pirlo accompagnato dalle discese di giocatori duttili come Pepe, De Ceglie, Lichsteiner, Giaccherini e Caceres. Ma per la prossima stagione il centrocampo della squadra campione d’Italia esige nuovi rinforzi di livello per poter reggere l’urto di oltre 50 partite da giocare e prevenire eventuali infortuni che nell’ultimo anno non hanno colpito il gruppo bianconero.

    Juve Asamoah, tocca a Marotta. Ecco quindi che lunedì è previsto un incontro tra Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, e Fabrizio Larini, direttore sportivo dell’Udinese. Il soggetto principale della trattativa sarà Kwadwo Asamoah reduce da 4 stagioni di ottimo livello nella squadra friulana. Il centrocampista 23enne della nazionale ghanese è da tempo oggetto del desiderio di Antonio Conte che vede proprio nel mancino africano il rinforzo giusto per il centrocampo bianconero. Asamoah si è distinto nel campionato italiano grazie alla sua duttilità tattica, non a caso oltre ad avere un fisico ed una resistenza imponente il calciatore africano è dotato di buona tecnica.

    Kwadwo Asamoah in azione © SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images

    In Serie A con la maglia dell’Udinese Kwadwo Asamoah ha totalizzato in 4 stagioni ben 114 presenze con 8 reti all’attivo. La Juventus è pronta a portarlo a Torino per assicurare più muscoli e polmoni all’undici bianconero mentre il giocatore africano è pronto a fare il salto di qualità in una squadra dalle ambizioni ben più grandi rispetto all’Udinese. Ne parleranno lunedì i rispettivi dirigenti delle due squadre bianconere; la Juventus ha intenzione di inserire nella trattativa Michele Pazienza, girato in prestito all’Udinese sei mesi fa. Il centrocampista italiano rimarrebbe volentieri ad Udine per giocarsi le sue chance anche nell’Europa che conta. Oltre al cartellino di Pazienza, la squadra friulana è molto interessata a Luca Marrone, andato a segno nell’ultima partita della Juve in campionato. A tal motivo la trattativa tra Udinese e Juve potrebbe ampliarsi visto che Beppe Marotta è interessato anche all’esterno mancino Pablo Armero, messo in disparte da Guidolin nella fase finale del campionato, e Luis Muriel, tornato dall’esperienza leccese culminata con la retrocessione dei salentini.

    Juve Asamoah e… Non è da escludere che il direttore generale della Juventus chieda informazioni su Medhi Benatia, centrale marocchino dell’Udinese, anche se sul giocatore si è già fiondato da tempo il Napoli di Aurelio De Laurentiis. Non solo Benatia, la Juventus nelle ultime ore sta cercando di inserirsi nella corsa a Mauricio Isla. Il centrocampista cileno, attualmente fuori per un grave infortunio al ginocchio, è ambito soprattutto dall’Inter che sembra essere di molto in vantaggio per il nazionale cileno. La Juve di Andrea Agnelli ci proverà comunque, d’altronde l’asse Udine-Torino è molto caldo e tra 2 giorni potrebbe portare il primo colpo di mercato alla corte di Antonio Conte, già fresco di rinnovo contrattuale.

  • Di Natale pensa al ritiro “Dopo gli Europei potrei smettere”

    Di Natale pensa al ritiro “Dopo gli Europei potrei smettere”

    Antonio Di Natale potrebbe ritirarsi dopo gli Europei. Non è una supposizione ma una ipotesi concreta poichè a rivelarlo è lo stesso attaccante 34enne dell’Udinese che dal ritiro della Nazionale a Coverciano dice: “Ho ancora un anno di contratto con l’Udinese ma per continuare ci vuole la voglia. Era un pensiero che avevo già fatto, negli ultimi 20 giorni di campionato ho giocato cinque partite. E’ un ritmo troppo alto. Ora giochiamo l’Europeo, poi ci pensiamo“.

    Dopo le affermazioni in conferenza stampa di Guidolin subito dopo il match vinto a Catania che ha permesso ai bianconeri di centrare per il secondo anno consecutivo la qualificazione ai preliminari di Champions League, il quale aveva dichiarato di non sapere se avesse avuto le energie necessarie per affrontare un’altra stagione impegnativa come lo è stata quella di quest’anno, oggi a far tremare e a mettere in allarme l’ambiente friulano ci ha pensato il suo bomber e capitano. Di Natale, che il prossimo 13 ottobre compirà 35 anni, è reduce da 3 annate straordinarie che gli hanno permesso di vincere per 2 volte consecutive il titolo di capocannoniere della Serie A e di giungere terzo alle spalle di Ibrahimovic e Cavani nella stagione appena conclusa, per un bottino complessivo di 80 reti in campionato trascinando l’Udinese al raggiungimento di prestigiosi traguardi, numeri incredibili per un attaccante non più giovanissimo ma che è maturato con l’avanzare del tempo.

    Antonio Di Natale © Claudio Villa/Getty Images

    L’attaccante napoletano, che ha riconquistato la maglia azzurra dopo essere uscito dal giro della Nazionale all’indomani dell’eliminazione precoce dell’Italia avvenuta nella fase a gironi degli ultimi Mondiali in Sudafrica, ora è concentrato e determinato per far bene agli Europei: “Non sono qui in vacanza, voglio giocare e dimostrare il mio valore, mi metto a disposizione del tecnico. Giocare l’Europeo è una delle più belle esperienze che un giocatore può fare. Mi piacerebbe giocare prima punta, è il mio ruolo e so che lì posso dare il massimo. posso giocare a sinistra, lo facevo quando ero più giovane, difficile che il mister mi metta in quella posizione, ma sono sicuro che farò bene e darò il 100%“.

  • Guidolin medita addio Udinese

    Guidolin medita addio Udinese

    L’urlo liberatorio al fischio finale per aver portato l’Udinese per il secondo anno consecutivo ai preliminari di Champions League, poi la conferenza stampa post partita dell’ultima di campionato che nessuno si aspettava e che è stata una doccia gelata per i tifosi friulani spiazzando anche i dirigenti, patron Pozzo in primis: Francesco Guidolin medita seriamente di lasciare l’Udinese, troppa la stanchezza e lo stress accumulato in questi anni per ricominciare subito un’altra stagione dai ritmi elevati e che si prospetta impegnativa e intensa con il preliminare di Champions di metà agosto.

    E’ stata un’annata bellissima ma lunghissima, non so se, per la mia salute, mi posso permettere un’altra stagione da 50 partite. Sento il bisogno di staccare e fermarmi. Adesso ho bisogno di rilassarmi, di godermi questa grandissima soddisfazione e poi con la mia splendida società e i miei splendidi dirigenti faremo il punto della situazione“.

    Francesco Guidolin © Maurizio Lagana/Getty Images

    Poche parole ma che racchiudono tutte le perplessità legate al futuro prossimo del tecnico artefice del miracolo Udinese che ha ancora un contratto fino al 2015. Quali sono allora gli scenari possibili? Il tecnico di Castelfranco Veneto potrebbe decidere di  lasciare sì la panchina ma non il club friulano accettando di ricoprire un incarico dirigenziale sicuramente meno stressante rispetto al ruolo di allenatore ma anche di venire meno all’accordo rescindendo il proprio contratto con il club friulano prendendosi un anno sabbatico per ricaricare le batterie e rituffarsi con più energie alla guida di una squadra dai programmi ambiziosi.

    Ma non è del tutto da escludere un suo passaggio in un altro club importante come l’Inter, che al momento però pare orientata a confermare Andrea Stramaccioni, e come il Napoli dove sarebbe il successore ideale di Walter Mazzarri che potrebbe lasciare la panchina azzurra al termine di questa stagione comunque eccezionale come l’ha definita lui stesso con la possibilità di conquistare il primo trofeo della sua carrierra e far tornare a vincere il Napoli se domenica prossima dovessero battere la Juventus nella finale di Coppa Italia.

  • Catania – Udinese 0-2 friulani in Champions League

    Catania – Udinese 0-2 friulani in Champions League

    Catania Udinese 0-2. Finisce così il match del Massimino. Ultima gara di questo campionato, il Catania, virtualmente già in vacanza, lascia strada all’ Udinese di Guidolin, a caccia di un punto per la matematica certezza del terzo posto, sinonimo di preliminare di Champions League.

    Vincere per non pensare agli altri. E’ questo il messaggio di Guidolin alla vigilia del match decisivo. Partono forte i friulani. Contropiede del solito Di Natale, ma l’ attaccante, fresco di convocazione in Nazionale, spedisce incredibilmente a lato. Passato pochi minuti e lo stesso numero 10 bianconero da origine ad uno dei goal più belli di questo campionato. Contropiede fulmineo, dribbling sullo stretto ad illudere l’ intervento del diretto marcatore, dribbling in corsa sul portiere e geniale tocco sotto che vanifica l’ intervento in scivolata di Spolli. 1-0 Udinese.

    Udinese Calcio © Maurizio Lagana Getty Images Sport

    Il Catania prova a chiudere gli ombrelloni e le sedie sdraio per una manciata di minuti. A metà primo tempo Catellani viene atterrato in area di rigore da Pereyra. Per l’ arbitro non ci sono dubbi, calcio di rigore. Dagli undici metri si incarica dell ‘esecuzione El Papu Gomez, il quale però spedisce incredibilmente a lato. Il Catania torna in vacanza e l’ Udinese ritorna a macinare gioco e occasioni. Ci provano Di Natale e Asamoah, ma Carrizo è bravo a neutralizzare i tentativi dei giocatori friulani.

    Nella ripresa l’ Udinese amministra il risultato concedendo pochissime occasioni agli uomini di Vincenzo Montella. Al 58′   Fabbrini, rigenerato dall cura Guidolin, si mette in proprio, siglando, con un perfetto tiro rasoterra sul primo palo, il goal del 2-0 in favore dei bianconeri. Esplode la gioia dei friulani, consapevoli del traguardo oramai raggiunto. Finisce così. L’ Udinese accede ai preliminari di Champions League per il secondo anno consecutivo, forse in maniera inaspettata.

    Guidolin a fine gara ha però gelato gli animi dei supporters bianconeri: “Non so se allenerò il prossimo anno, ho bisogno di riposare, questi ritmi sono insostenibili”. 

    Le pagelle di Catania Udinese:

    Catania (4-3-3): Carrizo 6; Bellusci  5(79′ Calapai), Spolli 5,5, Legrottaglie 6, Marchese 5,5; Izco 5,5, Almiron 6, Seymour 5,5; Ricchiuti 5,5 (59′ Suazo5), Catellani 6 (85′ Wellington), Gomez 5  All.: Montella.
    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 7; Benatia 6, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6,5, Pereyra 5,5 (70′ Fernandes 6), Pinzi 6 (69′ Pazienza 6), Asamoah 6,5, Pasquale 6,5; Fabbrini 7(83′ Torje); Di Natale 7. All.: Guidolin.

    Video Catania Udinese 0-2 highlights
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  • Serie A 38 Giornata: risultati, marcatori e classifica. I verdetti

    Serie A 38 Giornata: risultati, marcatori e classifica. I verdetti

    Cala il sipario sulla Serie A stagione 2011/2012 con la Juventus che fa festa allo ‘Stadium’ per lo scudetto vinto acquisito aritmeticamente la settimana scorsa a Trieste e saluta il suo capitano di mille battaglie Alessandro Del Piero che oggi ha disputato la sua ultima partita davanti ai suoi tifosi ma non l’ultima con la maglia bianconera dal momento che c’è ancora una finale di Coppa Italia da disputare domenica prossima contro il Napoli, con l’Udinese che gioisce per aver centrato per il secondo anno consecutivo l’accesso ai preliminari di Champions League, con l’Inter che conclude la sua terribile annata con una sconfitta in casa della Lazio e con la salvezza del Genoa e la conseguente retrocessione del Lecce che torna in Serie B insieme a Cesena e Novara, salvo terremoti provenienti dalle procure per il calcioscommesse che potrebbe riscrivere la classifica di Serie A.

    Partiamo dalla Juventus che chiude da imbattuta il suo campionato eguagliando il record del Perugia di Castagner e del Milan di Fabio Capello registrato rispettivamente nella stagione ’78/’79 e ’91/’92, la squadra di Antonio Conte batte l’Atalanta 3-1 portando a 84 i suoi punti in classifica, due in più del Milan scudettato dello scorso anno, infilando la decima vittoria nelle ultime 11 partite e festeggiando nel migliore dei modi il tricolore. Un siluro di Marrone sblocca immediatamente il risultato, poi il raddoppio di Del Piero fa venire giù lo Stadium prima che i tifosi gli riservino tra le lacrime e i cori il meritato tributo con una standing ovation a colui che è stato, è e continuerà ad essere la leggenda della Juventus. Gli orobici mettono paura ai campioni d’Italia accorciando le distanze complice un’autorete sfortunata di Lichtsteiner ma a tempo scaduto Barzagli su calcio di rigore fissa il punteggio finale sul 3-1.

    Perso lo scudetto, il Milan saluta i suoi campioni tra le lacrime con una vittoria, nella prossima stagione non indosseranno più la maglia rossonera Inzaghi, Gattuso, Seedorf, Nesta, Zambrotta e Van Bommel, superando a San Siro il Novara già retrocesso per 2-1. A passare per primi in vantaggio sono i piemontesi che onorano la gara con Garcia, poi nella ripresa Flamini e Pippo Inzaghi ribaltano la situazione.

    In serata si sono giocate le sfide valide per la volata Champions, a spuntarla è stata l’Udinese alla quale bastava un pari per riconfermarsi nella massima competizione europea per il secondo anno consecutivo. I friulani espugnano Catania per 2-0 e con un gol per tempo che portano le firme di Totò Di Natale e Fabbrini, unica nota stonata le dichiarazioni a fine gara dell’artefice del miracolo Udinese Guidolin che ha espresso il dubbio se continuare ad allenare o prendersi un anno sabbatico. In Europa League vanno quindi Lazio, Napoli e Inter, i biancocelesti rifilano la 14esima sconfitta in campionato ai nerazzurri che erano passati in vantaggio sul finire del primo tempo grazie ad un rigore trasformato dal solito Diego Milito; poi nella ripresa Kozak, Candreva ribaltano il punteggio, a chiudere definitivamente il match sul 3-1 ci ha pensato al 90′ Mauri che costringe l’Inter ai preliminari di Europa League con il primo impegno il 2 agosto; vittoria inutile quindi quella del Napoli che doveva sperare nei passi falsi di Udinese e Lazio per la qualificazione in Champions dopo il suicidio di domenica scorsa a Bologna: la squadra di Mazzarri batte il Siena con una doppietta di Dossena (di Destro il gol toscano) in quella che potrebbe essere stata l’ultima partita al San Paolo, stesso discorso fatto per Del Piero c’è ancora la finale di Coppa Italia da giocare, di Ezequiel Lavezzi vicinissimo al Paris Saint Germain.

    La Roma, fuori dalle coppe per la prossima stagione, saluta Luis Enrique con una vittoria a Cesena, espugnando il Manuzzi 3-2 con reti di Bojan, Lamela e De Rossi. Il tecnico asturiano aveva annunciato qualche giorno prima il suo addio alla panchina giallorossa al termine di una stagione fatta da alti e tanti bassi. Settima vittoria consecutiva del Parma che chiude l’annata vincendo il derby emiliano con il Bologna, a decidere una rete di Biabiany che consente ai ducali di chiudere a quota 53 a soli 2 punti dall’Europa. Fiorentina – Cagliari fanno 0-0 in una gara senza nessuna emozione, i viola escono tra i fischi per una delle annate peggiori della storia recente del club toscano.

    Chiusura dedicata alla lotta salvezza: al Genoa bastava un punto per centrare l’aritmetica permanenza in Serie A, il Lecce doveva invece vincere e sperare in un ko dei rossoblu. Alla fine il Grifone è riuscito a concludere il suo disastroso campionato con la vittoria sul Palermo per 2-0 (Gilardino e Sculli) mentre i salentini sono andati incontro ad una sconfitta a Verona contro il Chievo per quella che è una retrocessione sul campo per la squadra di Cosmi salvo stravolgimenti di classifica per il calcioscommesse.

    RISULTATI E MARCATORI 38 GIORNATA SERIE A

    CATANIA – UDINESE 0-2
    19′ Di Natale, 58′ Fabbrini
    CESENA – ROMA 2-3
    9′ Del Nero (C), 27′ Bojan (R), 32′ Lamela (R), 49′ De Rossi (R), 90′ Santana (C)
    CHIEVO – LECCE 1-0
    78′ Vacek
    FIORENTINA – CAGLIARI 0-0
    GENOA – PALERMO 2-0
    52′ Gilardino, 70′ Sculli
    JUVENTUS – ATALANTA 3-1
    10′ Marrone (J), 28′ Del Piero (J), 83′ aut Lichtsteiner (A), 91′ rig Barzagli (J)
    LAZIO – INTER 3-1
    45′ rig Milito (I) , 59′ Kozak (L), 63′ Candreva (L), 90′ Mauri (L)
    MILAN – NOVARA 2-1
    20′ Garcia (N), 56′ Flamini (M), 82′ Inzaghi (M)
    NAPOLI – SIENA 2-1
    3′ Dossena (N), 6′ Destro (S), 34′ Dossena (N)
    PARMA – BOLOGNA 1-0
    37′ Biabiany

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 84 38
    2. MILAN 80 38
    3. UDINESE 64 38
    4. LAZIO 62 38
    5. NAPOLI 61 38
    6. INTER 58 38
    7. ROMA 56 38
    8. PARMA 56 38
    9. BOLOGNA 51 38
    10. CHIEVO 49 38
    11. CATANIA 48 38
    12. ATALANTA [-6] 46 38
    13. FIORENTINA 46 38
    14. SIENA 44 38
    15. CAGLIARI 43 38
    16. PALERMO 43 38
    17. GENOA 42 38
    18. LECCE 36 38
    19. NOVARA 32 38
    20. CESENA 22 38

    I VERDETTI FINALI DELLA STAGIONE 2011/2012

    • Juventus campione d’Italia e ammessa alla fase a gironi di Champions League
    • Milan ammesso alla fase a gironi di Champions League
    • Udinese ammessa ai preliminari di Champions League
    • Lazio ammessa in Europa League
    • Napoli e Inter ammesse ai preliminari di Europa League (se il Napoli dovesse vincere la Coppa Italia ai preliminari andrà la Lazio)
    • Lecce, Novara e Cesena retrocesse in Serie B

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    28 – Ibrahimovic (Milan)
    24 – Milito (Inter)
    23 – Di Natale (Udinese), Cavani (Napoli)
    19 – Palacio (Genoa)
    16 – Denis (Atalanta), Miccoli (Palermo)
    15 – Giovinco (Parma)
    14 – Jovetic (Fiorentina)
    12 – Destro (Siena), Klose (Lazio)
    11 – Calaiò (Siena), Di Michele (Lecce), Osvaldo (Roma), Rigoni (Novara)
    10 – Di Vaio (Bologna), Matri (Juventus), Nocerino (Milan), Pinilla (Cagliari)
    9 – Borini (Roma), Hamsik (Napoli), Lavezzi (Napoli), Lodi (Catania), Marchisio (Juventus), Vucinic (Juventus)

  • Catania – Udinese, la Champions ad un passo

    Catania – Udinese, la Champions ad un passo

    Catania Udinese, per la storia, per la città, per non perdere l’ abitudine a stare in Europa. L’ Udinese oggi sarà di fronte alla prova del nove, basterà un solo punto agli uomini di Guidolin per accedere al turno preliminare di Champions League, conseguendo così la matematica certezza del terzo posto.

    Gli etnei, non staranno di certo a guardare. Vincenzo Montella, all’ ultima apparizione sulla panchina rossoazzurra, vorrà incrementare il record di punti del Catania nella massima serie, congedandosi così dal pubblico siciliano con un grande traguardo, impensabile ad inizio stagione. Gli etnei dovranno rinunciare al bomber Bergessio, al suo posto partirà dal 1′ Catellani. Per il resto solito 4-3-3 con Motta e Marchese esterni di difesa e Spolli e Legrottaglie coppia centrale. A centrocampo ancora out Biagianti, spazio a Seymour nell’ undici titolare. Tridente offensivo composto da Gomez-Barrientos e Catellani.

    Francesco Guidolin © Marco Luzzani Getty Images Sport

    Guidolin propone un inedito 3-5-1-1. Solita difesa a tre con Domizzi, Danilo e Benatia. Centrocampo folto, con Basta e Pasquale, ancora preferito ad Armero, sugli esterni e mediana affidata a Asamoah e Pinzi. In attacco Fabbrini agirà a sostegno dell’ unica punta  Di Natale.

    Non ci sarà spazio per errori o cali di concentrazione. Guidolin nella rifinitura di ieri pomeriggio, ha caricato i suoi  uomini, sottoponendoli ad un duro lavoro psicologico. L’ Udinese sa benissimo di avere il destino nelle proprie mani. Basterà un solo punto certo, ma non sarà facile. I bianconeri potranno contare anche su eventuali passi falsi delle dirette concorrenti. Il Napoli reduce dalla disfatta di Bologna non avrà vita facile contro un ottimo Siena. Lo scontro diretto tra Lazio e Inter eliminerà automaticamente una delle due pretendenti al terzo posto, o nelle migliori delle ipotesi (sotto il punto di vista bianconero) entrambe, in caso che il match dell’ Olimpico si concluda con il segno X in schedina. Ma il destino passa dalle mani bianconere. Il futuro dell’ Udinese dipenderà esclusivamente dai mezzi propri. Buona lotta Campions…

    Le Probabili Formazioni di Catania Udinese:

    Catania (4-3-3): Carrizo; Motta, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Izco, Almiron, Seymour; Gomez,Catellani, Barrientos.
    Panchina: Terracciano, Bellusci, Capuano, Calapai, Ricchiuti, Ebagua, Suazo. All.: Montella.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Pinzi, Asamoah, Pasquale; Fabbrini; Di Natale. Panchina: Padelli, Coda, Armero, Fernandes, Pazienza, Torje, Floro Flores. All.: Guidolin.

  • Serie A, probabili formazioni 38 giornata

    Serie A, probabili formazioni 38 giornata

    Tutto pronto per l’ultima giornata del campionato di Serie A 2011/2012. Lo scudetto è già della Juventus, che chiuderà il campionato davanti al Milan mentre è ancora tutto da decidere per le posizioni che vanno dal terzo al sesto posto. Novara e Cesena sono già retrocesse in Serie B con il Lecce che ha bisogno di un miracolo per evitarla. Di seguito le probabili formazioni delle partite di domenica valevoli per il 38esimo ed ultimo turno della Serie A 2011/2012.

    FIORENTINA – CAGLIARI ore 15.00 – All’Artemio Franchi va in scena l’ultima partita della stagione di una Fiorentina desiderosa di chiudere bene un campionato deludente. Non sarà della gara Stevan Jovetic, capocannoniere della squadra con 14 reti. Il Cagliari, reduce da 5 sconfitte consecutive in trasferta, non avrà a disposizione Cossu e Pisano ma ritroverà Agostini in difesa.

    Fiorentina (3-5-1-1): Boruc; Camporese, Natali, Felipe; Cassani, Kharja, Salifu, Lazzari, Pasqual; Olivera; Cerci.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Ibarbo; Pinilla, Thiago Ribeiro.

    JUVENTUS – ATALANTA ore 15.00 – Sarà grande festa bianconera allo Juventus Stadium. I campioni d’Italia affrontano l’Atalanta di Stefano Colantuono e vogliono chiudere imbattuti questo campionato. Squalificato Vidal, in avanti Borriello-Quagliarella. Possibile riposo per Buffon e Vucinic. Nell’Atalanta non recupera il portiere Consigli. In avanti Maxi Moralez e Denis.

    Juventus (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Padoin, Pirlo, Marchisio, Pepe; Borriello, Quagliarella.
    Atalanta (4-4-1-1):
     Frezzolini; Bellini, Lucchini, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez, Denis.

    MILAN – NOVARA ore 15.00 – Partita di addio per Nesta e Gattuso, due protagonisti della storia recente del Milan. Siederanno in panchina invece, altri due partenti Seedorf e Inzaghi. Yepes, fresco di rinnovo, affiancherà Nesta in difesa. In avanti torna Cassano al posto di Robinho. Ultima partita in Serie A per il retrocesso Novara che dovrà fare a meno dello squalificato Mascara.

    Milan (4-3-1-2): Amelia; Antonini, Nesta, Yepes, Mesbah; Gattuso, Van Bommel, Nocerino; Boateng; Ibrahimovic, Cassano.
    Novara (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Radovanovic, Rigoni; Mazzarani; Jeda, Caracciolo.

    CESENA – ROMA ore 18.00 – Ultima di Luis Enrique sulla panchina della Roma. Il tecnico asturiano vuole lasciare la capitale con una vittoria e si affida al trio Totti, Borini, Osvaldo. Il Cesena, già retrocesso da tempo, vuole salutare il suo pubblico con una buona prestazione, probabilmente dovrà fare a meno dell’infortunato Mutu che è in dubbio per una contrattura muscolare. In porta gioca Ravaglia.

    Cesena (3-4-1-2): Ravaglia; Benalouane, Von Bergen, Rodriguez; Ceccarelli, Guana, Colucci, Martinho; Santana; Malonga, Rennella.
    Roma (4-3-1-2): Lobont; Rosi, Kjaer, Heinze, Marquinho; Gago, De Rossi, Pjanic; Totti; Borini, Osvaldo.

    PARMA – BOLOGNA ore 18.00 – Al Tardini si affrontano due delle squadre più in forma del campionato. Il Parma, reduce da 6 vittorie consecutive, ritrova Floccari al fianco di Giovinco. Il Bologna ritrova Ramirez dopo la squalifica e si prepara a salutare Marco Di Vaio, per lui ultima partita con il Bologna prima di andare in Canada.

    Parma (3-5-2): Pavarini; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Valiani, Valdes, Galloppa, Gobbi; Giovinco, Floccari.
    Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Antonsson, Portanova, Cherubin; Garics, Mudingayi, Taider, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio.

    Antonio Di Natale © Marco Luzzani/Getty Images

    CATANIA – UDINESE ore 20.45 – Gara cruciale in chiave Champions per i ragazzi di Guidolin, che con un punto conquisterebbero per il secondo anno di fila la qualificazione ai preliminari. Formazione tipo per i friulani mentre il Catania deve rinunciare allo squalificato Lodi. Probabile ultima panchina a Catania per Vincenzo Montella sempre più vicino alla Roma.

    Catania (4-3-3): Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Almiron, Seymour; Gomez, Bergessio, Barrientos.
    Udinese (3-5-1-1):
     Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Pinzi, Asamoah, Armero; Fabbrini; Di Natale.

    CHIEVO – LECCE ore 20.45 – Il Lecce cerca i tre punti salvezza in casa del Chievo, aspettando buone notizie da Marassi. Per i salentini ritornano disponibili Oddo e i gioielli Muriel e Cuadrado. Nel Chievo possibile chance per il giovane Uribe, a segno nell’ultima giornata a Palermo.

    Chievo (4-3-1-2): Puggioni; Sardo, Cesar, Acerbi, Jokic; Luciano, Rigoni, Bradley; Cruzado; Pellissier, Uribe.
    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Carrozzieri, Esposito; Cuadrado, Blasi, Giacomazzi, Bertolacci, Brivio; Di Michele, Muriel.

    GENOA – PALERMO ore 20.45 – Il Genoa di De Canio ospita a Marassi un Palermo privo del leccese Miccoli, per lui problema muscolare. Squalificati Palacio e Kucka, in avanti spazio alla coppia Gilardino-Sculli supportata da Jankovic. Palermo senza Silvestre (squalificato), Acquah e Ilicic infortunati.

    Genoa (4-4-2): Frey; Mesto, Granqvist, Carvalho, Moretti; Rossi, Belluschi, Biondini, Jankovic; Sculli, Gilardino.
    Palermo (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Milanovic, Munoz, Mantovani; Migliaccio, Donati, Barreto; Zahavi; Hernandez, Vazquez.

    LAZIO – INTER ore 20.45 – La Lazio di Edy Reja ospita l’Inter di Stramaccioni in un caldissimo scontro diretto per l’Europa. I laziali ritrovano dal primo minuto Miroslav Klose, capocannoniere biancoceleste che sarà supportato da Mauri e Lulic. Nell’Inter squalificato Julio Cesar, gioca Castellazzi. Problemi per Obi e Sneijder che non saranno della partita. Out dai convocati anche Zarate e Forlan.

    Lazio (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Diakitè, Biava, Garrido; Ledesma, Gonzalez; Candreva, Mauri, Lulic; Klose.
    Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Zanetti; Alvarez; Milito, Pazzini.

    NAPOLI – SIENA ore 20.45 – Al San Paolo il Napoli di Walter Mazzarri ospita il Siena di Giuseppe Sannino. I napoletani andranno alla caccia dei 3 punti e di buone notizie da Catania e Roma. Squalificato Cavani, torna titolare dopo tre panchine consecutive Ezequiel Lavezzi che verrà affiancato da Goran Pandev. Nel Siena da tenere d’occhio sia Destro che Brienza, entrambi dati in splendida forma.

    Napoli (3-5-2): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Britos; Maggio, Gargano, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev, Lavezzi.
    Siena (3-5-2):
     Pegolo; Belmonte, Contini, Terzi; Vitiello, Vergassola, Gazzi, Brienza, Del Grosso; Destro, Larrondo.

  • Volata Champions, in quattro sognano un posto in Paradiso

    Volata Champions, in quattro sognano un posto in Paradiso

    Quattro squadre per un solo posto in Paradiso. Quello in Champions League ovviamente, con Udinese (61), Lazio (59), Napoli (58) e Inter (58), in rigoroso ordine di classifica, che nell’ultima giornata si contenderanno l’ambitissima piazza. Tutte in ballo e la cosa più curiosa e che si può passare dalle stella alle, per cosi dire, stalle: tre le quattro infatti quella che arriverà per ultima sarà costretta a giocarsi i preliminari di Europa League, gli stessi che lo scorso anno costarono carissimo alla Roma.

    E giocarli nell’anno degli Europei, con i Nazionali forzatamente in vacanza, potrebbe essere tutt’altro che positivo. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire squadra per squadra quali sono i possibili scenari a 90’ dalla fine, con l’Udinese che farà visita al Catania, il Napoli che ospiterà il Siena e Lazio – Inter che si presenta come scontro diretto da non fallire per nessuna delle due. Probabilmente, tra l’altro, proprio da questa sfida verrà fuori la settima in classifica.

    Udinese esulta © SIMONE FERRARO/AFP/GettyImages

    L’Udinese è la squadra che parte favorita. E sì perché è l’unica che dipende da se stessa. Se fa almeno un punto a Catania infatti giunge al terzo posto, indipendentemente da un’eventuale vittoria con la Lazio, considerando gli scontri diretti favorevoli con i biancocelesti. Il discorso cambia se l’undici di Guidolin abdicherà in Sicilia: in questo caso rischia di essere scavalcata dalla Lazio qualora questa vinca o dal Napoli per via della classifica avulsa. I bianconeri non ce la farebbero nemmeno in caso di arrivo pari punti con la sola Inter.

    La Lazio sembra essere quella, tra le tre dietro l’Udinese, ad avere qualche possibilità in più. Innanzitutto bisognerà battere l’Inter: senza questo risultato infatti addio speranze. Una volta battuta la formazione nerazzurra però bisognerà sperare in un ko dell’Udinese a Catania: anche un pareggio dei friulani renderebbe vano un successo dei ragazzi di Reja.

    Ancora più complicato il cammino del Napoli. Per poter accedere ai preliminari di Champions League infatti bisognerà prima di tutto battere un Siena ormai senza grosse motivazioni ma sperare soprattutto in un ko dell’Udinese a Catania e in un pareggio o in una vittoria dell’Inter in casa della Lazio. I partenopei sono quelli messi meglio in termini di scontri diretti e un arrivo a pari punti con l’Udinese ed eventualmente anche con l’Inter premierebbe la formazione di Mazzarri.

    L’Inter è la formazione messa peggio in questa lotta Champions. E non solo perché sulla carta avrà il compito più duro di tutte, dovendo affrontare in trasferta la diretta concorrente Lazio, ma perché dipenderà tutto anche dagli altri incontri. Oltre a sbancare l’Olimpico infatti i ragazzi di Stramaccioni dovranno sperare in un ko dell’Udinese e Catania e in una non vittoria del Napoli in casa contro il Siena. In quel caso infatti i nerazzurri arriverebbero a quota 61 insieme all’Udinese venendo premiati per via degli scontri diretti. Ma se alle due si aggiungerà il Napoli addio speranze per la formazione del presidente Massimo Moratti. In caso di pareggio, inoltre, tranne un colpaccio del Siena a Napoli, arriverebbe un settimo posto che costringerebbe i milanesi ai preliminari di Europa League.