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  • Serie A, squadre sull’orlo di una crisi di nervi

    Serie A, squadre sull’orlo di una crisi di nervi

    La Serie A si sa, non è come la Bundesliga, la Liga o la Ligue 1, è un campionato nervoso che soprattutto non riesce a vivere solo di luce riflessa dettata dalle big o dalla squadra di riferimento. La Serie A produce ogni anno piccoli miracoli sportivi, sforna volti che fanno esaltare temporaneamente il pubblico e soprattutto non certifica mai o quasi mai l’assoluta verità delineata soltanto pochi mesi prima alla fine di un campionato e l’inizio del nuovo.

    E’ come un rigenerarsi di opportunità e di sogni che si apre e si chiude nell’arco di dodici mesi e nella frenetica sessione di un mercato può “terremotarsi“. Prendiamo i dati del campionato chiuso a maggio e le aspettative che c’erano le troviamo dissolte nella Serie A di quest’anno. In tutto questo ci sono passaggi che sono la storia del nostro campionato, che restano una costante nel tempo, e che lo certificano come sempre uno dei più equilibrati. Livellato verso il basso o verso l’alto, questo lo decide il confronto poi con i riferimenti europei (Barcellona, Bayern etc. etc.).

    Rudy Garcia | Foto Twitter
    Rudy Garcia | Foto Twitter

    Un terzo del campionato di Serie A è andato e i primi segnali della stagione sono stati lanciati, tra questi si registrano come detto le variabili che girano aprendo scenari e chiudendone altri. Ci si aspettava, con il suicidio di mercato della Juventus, una Roma dominante ed invece viene confermata una squadra che vive in un contesto mai contento, di alti e bassi spaventosi e un rapporto con l’Europa che conta decisamente di soggezione. Come l’anno scorso dopo le sette reti subite con il Bayern Monaco anche quest’anno, dopo i sei gol presi al Camp Nou, i giallorossi sembrano avviati verso un declino con rumors sull’allenatore e ambiente sul piede di guerra.

    La Lazio è in una situazione simile, ma dalla nuova stagione aveva aspettative diverse, pertanto si può dire che la crisi di nervi è meno forte sul morale e più pesante sui risultati, non vince in Serie A dal 25 ottobre contro il Torino, mentre in coppa fa il suo dovere. L’esito di questa stagione, per ora, conferma quanto alcuni sostenevano l’anno scorso, ovvero che i biancocelesti e Pioli avevano concluso un’annata straordinaria sopra le potenzialità della squadra e forse oggi si ha una dimensione più veritiera dei capitolini.

    Totò Di Natale | Foto Twitter
    Totò Di Natale | Foto Twitter

    A metà classifica in settimana abbiamo assistito allo sfogo di Di Natale in casa Udinese, una delle piazze più tranquille della Serie A, sfogo dettato dalle voci che lo vedrebbero ritirarsi a gennaio dal calcio non confermate e dalle stesse voci che metterebbero il suo malumore in relazione alle scelte di Colantuono. Si tratta di una reazione complicata e umorale del giocatore, che produce una piccola sveglia alla squadra, vincente contro il Chievo, ma che al tempo stesso mette ombre sull’ambiente pronto a inaugurare il nuovo stadio finito nel match contro la Juventus nel nuovo anno, ma forse proprio senza il campione più rappresentativo.

    A Genova è derby tutto l’anno, se al sabato la Sampdoria va male con il rinato Milan a San Siro, alla domenica al Ferraris il tifo genoano si aspetta il sorpasso in classifica sui cugini del resto di fronte c’è il battibile Carpi. Dopo pochi minuti una gomitata inspiegabile di Pavoletti mette il Grifone in una pericolosa salita che non riuscirà a superare seppur in vantaggio per primo. Il Carpi che tutti danno per già retrocesso ottiene la sua seconda vittoria stagionale e rimette il Genoa a ridosso della zona retrocessione. Morale della favola, Gasperini contestato nelle scelte post espulsione di Pavoletti e il viatico del derby del 6 gennaio mantenuto nervosamente sempre ad alti livelli. La Sampdoria dopo l’esonero di Zenga è letteralmente sprofondata, sia con i risultati che con il morale, l’aeroplanino Montella non riesce a far decollare i blucerchiati e se c’è ancora aria di attesa per vedere i primi passi della nuova Samp con l’avvicinarsi della stracittadina aumenta la preoccupazione di aver preso una topica con il cambio del tecnico, forse nel momento sbagliato della stagione.

    Proprio su questo filo immaginario, dettato dal sistema nervoso, soprattutto queste ultime due e l’Udinese devono stare attente perché il rischio è quello di ritrovarsi invischiati in lotte pericolose dove proprio il nervoso può giocare brutti scherzi, soprattutto quando i tuoi avversari sono in Serie A con nulla da perdere e mostrano lievi progressi ogni settimana, Hellas esclusa perché pare già rassegnata.

     

  • Un Milan a due facce espugna Udine

    Un Milan a due facce espugna Udine

    L’anticipo andato in scena questa sera al Friuli ha visto una sfida dai due volti completamente diversi.

    Nella prima frazione infatti, il Milan ha decisamente dominato il campo, mettendo in crisi l’Udinese ed andando meritatamente al riposo sul 3-0 di vantaggio, grazie alla punizione di Balotelli e ai gol di Bonaventura e Zapata.

    Nella ripresa però l’azzardo di giocare con le tre punte di Colantuono ha permesso all’Udinese di metter in affanno il Milan e di sfiorare un’incredibile rimonta.

    Il Milan, pur soffrendo, ottiene il 3° successo in 5 giornate, l’Udinese incassa il 4° k.o. consecutivo ma il secondo tempo di stasera può far sperare in una pronta ripresa.

    Veniamo al racconto della gara.

    Colantuono, nel suo 3-5-2 sceglie di puntare su Wague, Domizzi e Piris in difesa, lasciando fuori Danilo, ed in avanti affida l’attacco a Di Natale e Thereau, panchina inizialmente per Duvan Zapata.

    Mihajlovic conferma la sua fiducia a Calabria sulla fascia, inserisce De Jong a centrocampo e punta su Balotelli, che va a far compagnia a Bacca, in attacco.

    La partenza dà subito ragione alla scelta di Mihajlovic perchè al 5° Balotelli conquista e trasforma magistralmente un calcio di punizione. L’Udinese non ha nemmeno il tempo di reagire che viene infilata dall’inserimento di Bonaventura, lanciato da Montolivo, che a tu per tu con Karnezis non sbaglia. La reazione dei friulani è più d’orgoglio che di vero e proprio gioco, tant’è che Diego Lopez non corre alcun rischio. Nel recupero del primo tempo il Milan cala il tris con un perfetto colpo di testa di Zapata su corner di Bonaventura.

    Mario Balotelli | Foto Twitter
    Mario Balotelli | Foto Twitter

    Il secondo tempo riparte con Colantuono che modifica lo schema inserendo Zapata per Piris, passando dal 3-5-2 al 4-3-3. I risultati si vedono subito perchè al 51° l’Udinese attacca in massa, la palla giunge a Badu che lascia partire il tiro vincente. I bianconeri ci credono, il Milan sembra sbandare ed ecco che da una sontuosa giocata di Thereau arriva l’assist per il tocco facile facile di Duvan Zapata. Il Milan soffre, l’Udinese ci mette tutta l’aggressività, la gara si mantiene aperta con gli uomini di Colantuono che ci provano. Mihajlovic cambia schema passando ad un classico 4-4-2 con l’inserimento di Poli per Honda. Il copione non cambia, l’Udinese spinge, al 90° prima Diego Lopez salva in corner un tiro di Fernandes e poi sul susseguente tiro dalla bandierina Wague sfiora il pari.

     

    UDINESE – MILAN 2-3 (5° Balotelli (M), 10° Bonaventura (M), 45°+1 Zapata (M), 51° Badu (U), 58° D.Zapata (U))

    Udinese (3-5-2): Karnezis; Wague, Domizzi, Piris (46° D.Zapata); Edenilson, Badu, Iturra (86° Marquinho), Fernandes, Ali Adnan (73° Pasquale); Thereau, Di Natale

    Allenatore: Colantuono.

    Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Calabria (49° Alex), Zapata, Romagnoli, De Sciglio; De Jong, Montolivo, Bonaventura; Honda (63° Poli); Balotelli, Bacca (79° Luiz Adriano).

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Doveri.

    Ammoniti: Balotelli (M), Calabria (M), Piris (U), Iturra (U), Wague (U), Zapata (M), Marquinho (U)

    Espulsi: B.Fernandes (U)

  • Udinese rimontata e battuta dall’Empoli

    Udinese rimontata e battuta dall’Empoli

    Il primo anticipo della 4a giornata di Serie A, Udinese-Empoli certifica le difficoltà bianconere a trovare una quadratura degli equilibri e una scarsa propensione alla gestione del vantaggio. Infatti i friulani dopo l’exploit a Torino contro la Juventus nelle ultime tre giornate non hanno raccolto più alcun punto. L’Empoli di Giampaolo dopo la bella prestazione fatta con il Napoli tra le mura amiche conferma la sua buona verve anche in trasferta ed un impianto di gioco sempre propositivo.

    Succede che quindi mentre l’Udinese si porta in vantaggio con una bella rete di Zapata su assist dell’inossidabile Totò Di Natale, l’Empoli non si scompone e resta con i piedi ben piantati in campo pareggiando prima e ribaltando le sorti dell’incontro nei minuti di recupero.

    Entrambe le squadre possono e devono trovare gli accorgimenti giusti per migliorare i propri equilibri, tuttavia a reazione nervosa ha lasciato maggiori impressioni l’undici di Giampaolo anche se il risultato di un pareggio sarebbe stato forse più giusto, tuttavia risolve la contesa una zampata di Maccarone.

    La partita si può considerare divisa in tre fasi, una prima dove le due squadre giocano ad un ritmo basso e quasi ben contente di non farsi male. La seconda fase inizia con la rete dei friulani, al 19° Di Natale con un cross “al bacio” serve Zapata che supera Skorupski. Infatti da questo momento parte la reazione toscana e anche i ritmi del match iniziano a salire tuttavia per tutto il resto della prima frazione si resta con i bianconeri in vantaggio.

    La ripresa inizia con lo stesso andamento, Empoli decisamente più in palla e che crea occasioni da rete, mal sfruttate, neutralizzate da Karnezis o concretizzate in fallo come al 69° quando Maccarone la butta dentro ma l’arbitro annulla per dubbio fuorigioco. La terza fase della partita inizia con l’espulsione di Kone al 72°, infatti i friulani che già erano sugli scudi dopo il vantaggio si ritrovano a subire con un uomo in meno per il resto del match.

    Al 73° Paredes, subentrato ad un generoso ma evanescente Zielinski, realizza il pareggio e poi nei minuti di recupero è Maccarone a portare via i tre punti dal “Friuli” dopo che Giampaolo fiutando l’occasione aveva fatto entrare forze fresche per piegare le flebili difese dei padroni di casa.

    Empoli festeggia la vittoria | Foto Twitter
    Empoli festeggia la vittoria | Foto Twitter

    UDINESE-EMPOLI 1-2 (1-0) – 19° Zapata (U), 73° Paredes (E), 92° Maccarone (E).

    Udinese (3-5-2): Karnezis 6; Piris 6, Edenilson 5,5, Badu 6; Danilo 5,5, Adnan 6, Kone 4,5, Iturra (dal 54° Fernandes 6), Wague 6; Zapata 6,5 (dal 74° Marquinho 5,5), Di Natale 6 (dal 68° Aguirre 5,5).

    A disp.: Meret, Romo, Aguirre, Marquinho, Felipe, Domizzi, Fernandes, Heurtaux, Insua, Pasquale, Perica, Thereau.

    All.: Stefano Colantuono 5,5

    Empoli (4-3-1-2): Skorupski 6; Mario Rui 6, Barba 6,5, Tonelli 6,5, Laurini 6; Zielinski (dal 62° Paredes 7), Diousse 5,5 (dal 46° Ronaldo 6,5), Croce 6; Saponara 6,5; Pucciarelli 6 (dal 82° Livaja S.V.), Maccarone 7.

    A disp.: Pelagotti, Bittante, Buchel, Camporese, Costa, Krunic, Livaja, Maiello, Paredes, Pelagotti, Più, Ronaldo, Zambelli.

    All.: Marco Giampaolo 6,5

    Arbitro: Michael Fabbri 5,5

    Ammoniti: Adnan (U), Iturra (U), Maccarone (E), Kone (U), Laurini (E) Espulsi: Kone (U)

     

  • Podolski segna, l’Inter sogna l’Europa

    Podolski segna, l’Inter sogna l’Europa

    Vittoria pesantissima nella corsa all’Europa per l’Inter che espugna il Friuli per 2-1, il gol vittoria lo segna Podolski pochi secondi dopo esser entrato in campo.

    Ad uscire tra gli applausi però è stata l’Udinese. I bianconeri, nella serata del 205° gol di Di Natale in Serie A, che è valso l’aggancio a Roberto Baggio, sono rimasti in 10 al 40° per il rosso a Domizzi, poi in 9 al 58° quando l’arbitro Rocchi ha espulso Badu autore di una protesta troppo veemente. Nonostante la doppia inferiorità numerica la squadra di Stramaccioni ci ha provato e al 92° ha anche avuto la palla del 2-2 con Perica, salvata in corner.

    Come già detto 3 punti importanti per l’Inter ma certamente Mancini dovrà limare quei difetti, come la mancata capacità di chiudere il match, visti nella serata friulana, per cercare di continuare a tenere vivo il sogno europeo.

    Veniamo al racconto della gara.

    Stramaccioni conferma sostanzialmente l’undici visto contro il Milan sabato scorso, fatta eccezione per Geijo che lascia il posto a Thereau.

    Mancini invece torna a schierare Kovacic dall’inizio, il croato si sistema a metà campo con Medel e Guarin. In difesa Felipe prende il posto dello squalificato Ranocchia.

    Il primo quarto d’ora vede regnare l’equilibrio con alcuni tiri dalla distanza, Guarin per l’Inter, respinge Karnezis, Allan per l’Udinese, palla fuori, poi Hernanes su punizione ribattuta fuori dal portiere greco. Il ritmo cresce a tratti ma almeno sino alla mezz’ora non si assiste ad occasioni pericolose. Proprio al 30° Hernanes ha una buona occasione ma il suo colpo di testa finisce tra le braccia di Karnezis. Al 40° Domizzi prende il secondo cartellino giallo lasciando i suoi in 10. Sul finale di frazione è bravo il portiere dei bianconeri a deviare in corner prima un diagonale ravvicinato di Icardi e poi una conclusione da dentro l’area di Hernanes. Il primo tempo si chiude comunque sullo 0-0.

    L'esultanza di Podolski | Foto Twitter
    L’esultanza di Podolski | Foto Twitter

    Si riparte e subito l’Inter ottiene il calcio di rigore per il contatto tra Danilo e Kovacic, dal dischetto va Icardi che trasforma. L’Udinese però ha un’immediata reazione d’orgoglio, Allan s’inventa la giocata si avvicina all’area, serve Di Natale che davanti ad Handanovic non sbaglia. L’Inter potrebbe subito riportarsi avanti ma la conclusione di Kovacic esce di poco. Al 58° altra svolta, Badu protesta troppo vivacemente per un fallo non fischiato e Rocchi gli mostra prima il giallo poi il rosso diretto, Udinese in 9 contro 11. Al 65° Mancini si gioca la carta Podolski ed il tedesco colpisce subito, con un bel tiro da fuori che batte Karnezis. L’Udinese paga la doppia inferiorità numerica e l’Inter sfiora il gol del 3-1 ancora con Podolski. I nerazzurri gestiscono il gioco e vanno nuovamente vicini alla rete con una conclusione di Hernanes fuori di poco. L’Udinese però, sopratutto Allan, ci crede e prova a spaventare l’Inter nel finale. Nel recupero il Friuli grida al gol ma il colpo di testa di Perica viene salvato in corner. I bianconeri ci mettono tutto il cuore ma non basta, passa l’Inter che continua a sognare l’Europa. 

     

    UDINESE – INTER 1-2 (47° rig. Icardi (I), 50° Di Natale (U), 65° Podolski (I))

    Udinese (4-3-1-2): Karnezis; Widmer, Danilo, Domizzi, Piris; Allan, Pinzi, Badu; Guilherme (44° Pasquale); Thereau, Di Natale (61° Kone).

    Allenatore: Stramaccioni.

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; D’ Ambrosio, Vidic, Felipe, Santon; Guarin (65° Podolski), Medel, Kovacic; Hernanes (89° Gnoukouri); Palacio, Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Rocchi

    Ammoniti: Pinzi (U), Guarin (I), Karnezis (U), Widmer (U), Palacio (I)

    Espulsi: Domizzi (U), Badu (U)

  • Roma frena ancora, vince solo l’Udinese

    Roma frena ancora, vince solo l’Udinese

    La domenica pomeriggio della 26° giornata di Serie A ha visto la Roma frenare anche in casa del Chievo, non andando oltre allo 0-0. Pareggio a reti bianche anche per il Parma, che torna a giocare dopo le due giornate rinviate, contro l’Atalanta. Si spartiscono la posta anche Empoli e Genoa, 1-1 il finale. L’unico successo di questo pomeriggio l’ottiene l’Udinese che riesce a fermare la striscia positiva del Torino, andando ad imporsi per 3-2 contro i granata. Da segnalare in Chievo-Roma il bruttissimo infortunio di Federico Mattiello che in un contrasto di gioco con Nainggolan ha subito la frattura di tibia e perone.

    Veniamo ad un breve racconto delle gare odierne.

    CHIEVO – ROMA 0-0

    Niente da fare, Rudi Garcia non riesce a trovare la cura per la pareggite. Una Roma davvero brutta, che non è piaciuta nemmeno al proprio tecnico, non riesce a scardinare un Chievo preciso ed ordinato. Maran può essere contento e magari rammaricarsi per alcuni contropiede non finalizzati a dovere. Al Bentegodi è 0-0.

    EMPOLI – GENOA 1-1

    Partita dai due volti, decisamente divertente, quella del Castellani. Nel primo tempo un Genoa brillante, ben messo in campo sovrasta un Empoli brutto e lento, e trova il meritato vantaggio al 27° con Niang. Nella ripresa però i padroni di casa cambiano regime e spingono alla ricerca di quel pari che arriva, in maniera un po’ rocambolesca, con Barba che spinge in rete dopo un salvataggio di Perin dal corner di Valdifiori.

    PARMA – ATALANTA 0-0

    Il Parma torna a giocare dopo due gare rinviate e conquista subito un punto. La gara del ritorno dei Ducali e della prima di Reja sulla panchina dell’Atalanta, non è stata certo indimenticabile, da segnalare pochissimi sussulti e l’espulsione del gialloblu Rodriguez nel finale di gara.

    UDINESE – TORINO 3-2

    Antonio Di Natale | Foto Twitter
    Antonio Di Natale | Foto Twitter

    L’Udinese torna al successo, il Torino ferma la sua striscia di 12 risultati positivi consecutivi. Stramaccioni torna a respirare l’aria buona del successo dopo un periodo decisamente no. A passare in vantaggio però è il Toro con l’ex Quagliarella che al 15° di testa batte Karnezis. Neanche il tempo di gioire che Di Natale riagguanta subito i granata. Il pari esalta i bianconeri che al 25° su azione di corner trova il vantaggio per la sfortunata deviazione di Molinaro nella propria porta. Il Torino cerca il pari ma l’Udinese regge e nella ripresa il giovane Wague trova il gol del 3-1. I granata provano a tornare in partita grazie alla conclusione di Benassi, deviata da Piris, ma non basta, i 3 punti sono dei ragazzi di Stramaccioni. 

     

    RIEPILOGO RISULTATI 26° GIORNATA SERIE A

    Sampdoria- Verona 2-0 giocata ieri

    Milan – Verona 2-2 giocata ieri

    Cesena – Palermo 0-0 giocata alle 12.30

    Chievo – Roma 0-0

    Empoli – Genoa 1-1 

    Parma – Atalanta 0-0 

    Udinese- Torino 3-2

    Napoli – Inter stasera alle 20.45

    Lazio – Fiorentina domani h.19

    Juventus – Sassuolo domani h.21

     

    CLASSIFICA DOPO 26 GIORNATE

    Juventus* 58, Roma 50, Napoli* 45, Lazio* 43, Fiorentina* e Sampdoria 42, Genoa* 37, Torino 36, Inter*, Milan e Palermo 35, Udinese* 31, Empoli, Sassuolo* e Verona 29, Chievo 26, Atalanta 24, Cagliari e Cesena 20, Parma ** 11

    * una partita in meno

    ** due partite in meno

    Parma un punto di penalizzazione.

     

  • Tim Cup, il Napoli fatica ma elimina l’Udinese ai rigori

    Tim Cup, il Napoli fatica ma elimina l’Udinese ai rigori

    Con parecchia fatica il Napoli riesce ad imporsi, ai calci di rigore, contro un Udinese coriacea, andata avanti al 58° con Thereau, rimontata da un rigore di Jorginho, rimasta in 10 dal 69° per il rosso a Widmer e che è stata capace nei supplementari di rimontare il 2-1 siglato da Hamsik.

    Dal dischetto decisiva la parata di Andujar sull’ultimo rigore bianconero di Allan e la susseguente trasformazione di Higuain. Stramaccioni però ha di che essere contento perchè i suoi hanno dato tutto.

    Il Napoli ha dimostrato alcune incertezze, specie nella fase difensiva, già viste in questa stagione e che Benitez dovrà cercare di eliminare per cercare di raggiungere gli obiettivi che si sono posti i partenopei.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due tecnici fanno turnover, Benitez non rinuncia a Britos, Gargano ed Hamsik ma dà un turno di riposo, almeno inizialmente, ad Higuain e Callejon.

    Stramaccioni decide di affidarsi a Thereau unica punta e lancia dal primo minuto i giovani Scuffet, Hallberg e Jaadi.

    Si parte ed il Napoli dopo 3 minuti ha già la grossa chance di trovare il vantaggio, Gabriel Silva commette fallo da rigore su Zapata, dal dischetto va Mertens che però fallisce la trasformazione colpendo la traversa. L’Udinese non sta a guardare e al 8° un diagonale di Thereau spaventa la difesa azzurra. Subito dopo risponde di testa Gabbiadini ma Scuffet è pronto e mette in corner. I padroni di casa provano a fare la gara cercando di chiudere in difesa i bianconeri ma la retroguardia ospite tiene. Retto il colpo, intorno alla mezz’ora, l’Udinese inizia a crescere e ad impensierire il Napoli. Al 35° tornano a farsi vedere i partenopei con una conclusione di Gargano che, dopo una deviazione, si stampa sul palo. A parte qualche accelerazione di Mertens non accade altro, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza sostituzioni per i secondi 45 minuti. La prima occasione capita all’Udinese ma Andujar è bravo a respingere il tiro di Bruno Fernandes. Il Napoli prova a riprendere in mano il pallino del gioco e va al tiro con Hamsik al 52°, risponde sicuro Scuffet. La difesa di Benitez è distratta e al 55° si fa sorprendere da Thereau, Andujar è costretto all’uscita tempestiva dall’area per anticipare il francese. Al 58° però il contropiede bianconero è vincente con Jaadi che ruba palla e si lancia in profondità prima di servire Thereau che davanti al portiere del Napoli non fallisce. Gli azzurri sono costretti a spingere ma l’Udinese in ripartenza sa far paura. Al 64° Zapata riesce a conquistarsi un altro calcio di rigore, stavolta va Jorginho che non sbaglia e trova la parità. Al 68° altra decisione di Orsato che potrebbe dare una svolta alla gara, Widmer commette fallo e prende il secondo giallo, lasciando i suoi in 10. Ovviamente il Napoli cerca di sfruttare la situazione e a schiacciare  i bianconeri nella propria trequarti. L’Udinese soffre, si chiude e quando può tenta la ripartenza e a 5 minuti dal 90° Bruno Fernandes con un bel tiro costringe Andujar al salvataggio in corner. A parte una conclusione insidiosa di De Guzman non accade altro, dopo 3 minuti di recupero Orsato fischia la fine, si va ai supplementari.

    Inizia il primo tempo supplementare e l’Udinese ha subito la chance di passare in vantaggio, Andujar salva su Aguirre, la palla rimbalza sull’attaccante dell’Udinese e rotola verso la porta ma Mesto salva quasi sulla linea. E’ una buona Udinese nei primi minuti, ci prova anche Kone ma Andujar è attento. Al 99° però è Hamsik ad inventarsi un gran gol con un tiro dal limite che non lascia scampo a Scuffet. I bianconeri però sembrano non morire mai e al 104° la bestia nera del Napoli Kone, trova la conclusione al volo che batte Andujar. Il primo tempo supplementare si chiude sul 2-2.

    Cambio di campo e si riparte con il Napoli che si getta in avanti e con l’Udinese costretta sulla difensiva. Benitez, vuole vincerla prima dei rigori e decide di giocarsi la carta Higuain che entra al 110° al posto di Zapata. Il forcing del Napoli non ha effetto, i friulani reggono e si va così ai calci di rigore.

    Gonzalo Higuain autore del rigore decisivo | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain autore del rigore decisivo | Foto Twitter

     

    Dal dischetto i primi 8 rigoristi sono praticamente perfetti. L’ultimo rigore dell’Udinese tocca ad Allan ma Andujar neutralizza la conclusione del brasiliano. Higuain si presenta con il matchpoint sui piedi e non fallisce il Napoli passa il turno e affronterà l’Inter nei quarti.

     

     

    NAPOLI – UDINESE 7-6 (2-2 d.t.s) (58° Thereau (U), 64° rig. Jorginho (N), 99° Hamsik (N), 104° Kone (U))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Henrique, Britos, Strinic; Gargano (72° De Guzman), Jorginho; Gabbiadini (83° Callejon), Hamsik, Mertens; Zapata (110° Higuain).

    Allenatore: Benitez.

    Udinese (4-4-1-1): Scuffet; Widmer, Heurtaux, Danilo, Pasquale; Jaadi (73° Kone), Allan, Hallberg (76° Guillherme), Gabriel Silva; Bruno Fernandes; Thereau (73° Aguirre).

    Allenatore: Stramaccioni.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Hallberg (U), Thereau (U), Herteaux (U), Jorginho (N), Mesto (N), Strinic (N)

    Espulsi: Widmer (U)

    Sequenza rigori: Bruno Fernandes (U) gol, De Guzman (N) gol, Guillherme (U) gol, Jorginho (N) gol, Kone (U) gol, Mesto (N), gol, Danilo (U) gol, Hamsik (N) gol, Allan (U) parato, Higuain (N) gol.

  • Zaza apre e Thereau chiude, Sassuolo-Udinese 1-1

    Zaza apre e Thereau chiude, Sassuolo-Udinese 1-1

    Lo immaginavamo, Sassuolo e Udinese hanno dato vita ad una gara equilibrata e vivace dove, prive dell’assillo dei punti in classifica, si sono date battaglia. Prima apre il match Zaza, certificando un buon inizio della squadra di Di Francesco e poco dopo pareggiano i bianconeri grazie ad una rete di Thereau. Poi il match si sviluppa divertente e pieno di occasioni ma non si sbloccherà più regalando un punto per parte.

    Thereau pareggia per l'Udinese | Foto Twitter
    Thereau pareggia per l’Udinese | Foto Twitter

    Il primo quarto d’ora è guardingo da entrambe le squadre ma il Sassuolo si fa preferire per la sua capacità di aggredire l’avversario. Proprio al 15° Zaza su un cross preciso di Vrsaljko sfrutta l’occasione colpendo di testa e mettendo la palla alle spalle di Karnezis che comunque aveva intuito senza poter però intervenire. Dieci minuti dopo i ragazzi di Di Francesco potrebbero raddoppiare, ma il colpo di testa di Cannavaro, servito da Berardi, è debole e fuori misura.

    Il pareggio bianconero arriva poco dopo, nell’unica palla-gol del primo tempo costruita dall’Udinese. Dalla destra parte un’azione in contropiede dove Allan serve al centro in area Thereau, il francese non ci pensa due volte e fulmina Consigli con un bel trio sul secondo palo. Prima della fine del primo tempo il Sassuolo si crea un’altra occasione con Zaza, ancora di testa servito da Missiroli, ma il tiro è fuori di poco.

    La ripresa è scoppiettante e parte subito col botto Thereau mette subito alla prova i riflessi di Consigli che devia in angolo. Poi è il Sassuolo a pigiare sull’acceleratore e nella fase centrale della ripresa si rende pericoloso in almeno tre occasioni, prima con Berardi, poi due volte con Zaza che prima tira fuori con una girata al volo su servizio di Vrsaljko e poi si ritrova a tu per tu con Karnezis ma sul più bello viene stoppato da un’entrata provvidenziale di Domizzi.

    Come accaduto la settimana scorsa l’Udinese fallisce l’occasione d’oro per imprecisione. In contropiede Widmer serve in area Bruno Fernandes che spreca malamente. Sul finale di gara il sassuolo fallisce un’occasione clamorosa, sul solito perfetto servizio di Vrsaljko in area Floccari viene anticipato e sugli sviluppi Berardi tira di potenza e colpisce il palo a Karnezis battuto.

    SASSUOLO-UDINESE 1-1 (1-1) – 15° Zaza (S); 26° Thereau (U)

    Sassuolo (4-3-3): Consigli 6,5; Vrsaljko 7, Cannavaro 6, Acerbi 6, Longhi 6; Brighi 5,5 (dal 82° Floccari S.V.), Magnanelli 6, Missirola 6,5; Berardi 6, Zaza 6,5, Floro Flores 5.

    All.: Eusebio Di Francesco 6,5

    Udinese (3-5-2): Karnezis 6; Danilo 5,5, Domizzi 6, Piris 6; Widmer 6, Allan 6,5, Guillherme 5,5, Kone 6, Gabriel Silva 5,5 (dal 46° Heurtaux 5,5); Thereau 7, Geijo 5 (dal 21° Bruno Fernandes 6).

    All.: Andrea Stramaccioni 5,5

    Arbitro: Massa 5,5

    Ammoniti: Berardi (S), Widmer (U), Vrsaljko (S), Thereau (U), Cannavaro (S). Espulsi:

  • Sassuolo e Di Francesco contro la bestia nera Udinese

    Sassuolo e Di Francesco contro la bestia nera Udinese

    Uno degli anticipi previsti per domani è Sassuolo-Udinese, dove la squadra di Eusebio Di Francesco cercherà di battere la bestia nera Udinese, infatti sono solo due i precedenti tra le due formazioni e risalgono entrambi alla stagione scorsa dove in tutti e due i casi i bianconeri s’imposero sui neroverdi emiliani.

    Alle 18:00 al Mapei Stadium si affronteranno due delle squadre più in forma del momento e che, classifica alla mano, dicono di essere in una posizione tranquilla di classifica dove prima “del giro di boa” hanno già raggiunto tranquillamente la metà dei punti salvezza che fino a qualche anno fa si attestavano sui quaranta punti ma che nelle ultime stagioni sono scesi vertiginosamente. Tuttavia entrambi i tecnici intendono continuare a correre e non perdere la concentrazione.

    Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo | Foto Twitter
    Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo | Foto Twitter

    Di Francesco dovrà fare a meno di Peluso che riporta problemi ad una caviglia e al suo posto dovrebbe essere schierato Longhi a completare la linea di difesa a quattro con Cannavaro, Acerbi e Vrsaljko. Il resto è il confermatissimo trio di centrocampo Magnanelli, Biondini, Missiroli e il tridente d’attacco pesane Berardi, Zaza e Sansone. In porta Consigli.

    L’Udinese deve fare i conti con una maggiore disponibilità, infatti la rosa a disposizione di Stramaccioni è più numerosa ed inoltre è al gran completo. Solito 3-5-2 con Karnezis tra i pali e la coppia d’attacco Thereau-Di Natale che a questo punto, viste le notizie di mercato aggiornate ad oggi non avrà nemmeno più il ballottaggio con Muriel.

    Proprio il carattere sbarazzino della gara e la facilità delle due compagini di andare a rete ci fa pronosticare una gara ricca di gol e divertente, entrambi i tecnici lasciano giocare gli avversari ed amano aggredire in fase offensiva lasciando spazi nelle proprie retroguardie.

    SASSUOLO-UDINESE – LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Longhi; Biondni, Magnanelli, Missiroli; Berardi, Zaza, Sansone.
    All.: Eusebio Di Francesco.
    Udinese (3-5-2): Karnezis; Danilo, Domizzi, Heurtaux; Widmer, Allan, Guilherme, Kone, Gabriel Silva; Thereau, Di Natale.
    All.: Andrea Stramaccioni.
    Arbitro: Massa di Imperia.
  • Roma, inizio 2015 ok e contestazioni a Udine

    Roma, inizio 2015 ok e contestazioni a Udine

    La Roma inizia il 2015 con il piglio giusto, batte l’Udinese 0-1 e si rimette alla caccia della Juventus che questa sera dovrà affrontare l’Inter nel Derby d’Italia. I giallorossi battono i friulani grazie ad una rete di Astori che lascia dubbi anche quando i dubbi non ci sono e la terna arbitrale ha fatto la cosa giusta, ovvero dare regolare la rete o forse no? Vediamo le contestazioni a Udine da dove nascono.

    Sembra che opinione pubblica e media vogliano a tal punto la tecnologia in campo che anche quando arbitri e giudici di linea prendono la decisione giusta (sembra) il fatto deve creare contestazione e suscitare poca chiarezza. Togliamoci ogni dubbio e vediamo dove è la palla dopo il colpo di Astori in porta in questa foto:

    La palla passa la linea sul tiro di Astori | Foto Twitter
    La palla passa la linea sul tiro di Astori | Foto Twitter

    La rete del difensore giallorosso arriva al 18°, dopo una fase interlocutoria che vedeva la Roma spingere ma con poca sostanza e l’Udinese ripartire senza pungere, Astori colpisce di testa e la palla sbatte contro la parte inferiore della traversa, rimbalza oltre la riga e poi riesce dallo specchio della porta. A velocità normale possono esserci dubbi soprattutto perché la palla torna in campo, ma l’istantanea è eloquente ed il giudice di porta è attento quindi….quindi la polemica è tutta televisiva, perché da quest’altra inquadratura invece la palla sembra non completamente entrata e sorgono sempre gli stessi dubbi interpretativi che nemmeno la tecnologia può dissipare ecco l’altra inquadratura:

    Inquadratura che pone dubbi sull'entrata del pallone | Foto Twitter
    Inquadratura che pone dubbi sull’entrata del pallone | Foto Twitter

    Quindi l’Udinese si innervosisce ed inizia a giocare in maniera più dura e rabbiosa facendo spezzettare più volte il gioco. Al 27° Di Natale in area si smarca palla al piede e serve un assist fantastico per Gabriel Silva che è solo davanti alla porta ma non centra lo specchio incredibilmente. I friulani chiudono la frazione in attacco ma senza riuscire più a creare pericoli per la porta romanista, Totti invece al 37° viene servito da Iturbe in area per una buona occasione ma tira debolmente tra le braccia di Karnezis.

    La ripresa è un po’ più vivace, perché la Roma decide di impostare un altro ritmo fatto di fraseggi veloci proprio per evitare i contrasti con i bianconeri e si registrano una discesa poderosa di Allan che sul più bello viene fermata in area dalla difesa capitolina e un paio di tiri della Roma prima con Pjanic e sul finire con Florenzi. Le proteste del pubblico trovano il loro culmine all’85° quando su un contrasto in area giallorossa ci sono dubbi su un calcio di rigore a favore dei friulani ma che l’arbitro lascia correre. La gara finisce tra i fischi che piovono dagli spalti, ma l’Udinese esce a testa alta contro i vice-Campioni d’Italia.

    UDINESE-ROMA 0-1 (0-1) – 18° Astori (R).

    Udinese (3-5-1-1): Karnezis 6; Piris 6, Danilo 5,5; Domizzi 5,5; Widmer 5,5, Kone 5, Allan 6, Guillherme 5,5 (dall’80° Bruno Fernandes S.V.), Gabriel Silva 5 (dal 68° Pasquale 5,5); Geijo 5; Di Natale 6 (dal 68° Thereau 5,5).

    All.: Stramaccioni 5,5

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6 (dal’ 66° Torosidis 5,5), Astori 6,5, Manolas 6,5, Holebas 6, Strootman 5,5, De Rossi 5,5, Pjanic 6,5; Totti 5 (dal 66° Florenzi 6,5), Ljajic 6 (dal 83° Emanuelson S.V.), Iturbe 6.

    All.: Garcia 6

  • Tim Cup: passano Atalanta, Empoli e Udinese

    Tim Cup: passano Atalanta, Empoli e Udinese

    La giornata di mercoledì, valevole per il quarto turno di Tim Cup ha visto la disputa di tre gare Atalanta-Avellino; Empoli-Genoa e Udinese-Cesena. Continuano a essere rispettati i pronostici della vigilia della competizione e a superare il turno sono: Atalanta e Empoli, entrambe vittoriose con il punteggio di 2-0;

    Ora il racconto nel dettaglio delle tre sfide:

    ATALANTA – AVELLINO 2-0 L’Atalanta di Colantuono ha superato il turno sconfiggendo all’ Atleti Azzurri d’Italia l’Avellino per 2-0. Una boccata di ossigeno per i padroni  di casa reduci da un periodo non felice in

    Richmond Boayke, autore della doppietta nella gara di Tim Cup
    Richmond Boayke, autore della doppietta nella gara di Tim Cup

    Campionato con 4 pari e 2 sconfitte nelle ultime 6 gare. La prima rete è arrivata al minuto 14: cross da destra di Scaloni, preciso rasoterra in girata di Boakye e dopo soli cinque minuti lo stesso Boakye ha sfruttato un assist di Bianchi. Il primo tiro in porta degli ospiti è stato al minuto 36 con un tiro dalla distanza di Arini. L’Atalanta supera il turno e negli ottavi affronterà la Fiorentina.

    EMPOLI – GENOA 2-0 L’Empoli ha sconfitto per 2-0 il Genoa ottenendo il superamento del turno in Tim Cup. Gli ospiti ottengono uno stop dopo 8 risultati utili consecutivi. Al 5′ il vantaggio della squadra di SarriPucciarelli ha raccolto un taglio di Croce e ha servito Laxalt, il cui tiro è imparabile per l’esordiente Lamanna. Al 74′ la seconda rete: sul corner del solito Valdifiori, Mchedlidze si è inventato un colpo di tacco al volo e il pallone si è insaccato alle spalle del portiere, il cosi detto colpo dello scorpione che ha mandato in visibilio i tifosi di casa. Con questo successo l’Empoli approda agli ottavi di finale dove troverà la Roma.

    UDINESE -CESENA 4-2 dopo i tempi supplementari  Sono serviti i tempi supplementari all’Udinese per aver la meglio del Cesena che ha disputato un ottima gara. La formazione di Bisoli è passata in vantaggio al 4′ : cross dalla sinistra di Mazzotta per la testa di Djuric. L’attaccante con una conclusione non perfetta batte Scuffet. Al 18′ gol di Allan che, dopo essere stato servito alla perfezione da Bruno Fernandes in area, mette a sedere Capelli con una finta e trafigge Agliardi; al 44′ la squadra di Stramaccioni ha ribaltato il risultato: gol di Bruno Fernandes, un suo tiro da fuori area colpisce la traversa e si insacca in porta. Al 55′ il pareggio del Cesena: colpo di testa di Succi, scattato sul filo del fuorigioco per il pari. Al 99′ la terza rete dell’Udinese:  Agliardi compie una grande parata su Pasquale, ma sulla ribattuta Evangelista insacca di testa; al 113′ il poker con una conclusione da fuori area di Thereau nell’angolino basso alla destra di Agliardi. Questa vittoria consente all’Udinese di superare il turno e di affrontare, a gennaio, il Napoli.