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  • Lakers sulle spalle di Howard, Denver in braccio a Gallinari

    Lakers sulle spalle di Howard, Denver in braccio a Gallinari

    Oggi parleremo della rinascita di Dwight e dei Lakers, dell’ennesima tripla decisiva del Gallo, e di quanto la panchina dei Clippers possa giocare un ruolo fondamentale in assenza di Chris Paul. NUGGETS – BLAZERS 115-112 (OT): E sono sei. Al Pepsi Center Denver conquista la sesta vittoria consecutiva (season-high), ribaltando Portland al primo overtime. La differenza? Gallinari le mette, Lillard no. Fantastica prestazione del nostro Danilo, che a un minuto dallo scadere del primo tempo supplementare porta i Nuggets avanti con la bomba del 109-107. Per l’azzurro sono 25 i punti messi a referto (top scorer dei suoi), dei quali 13 segnati soltanto nel primo quarto. Non si può non sottolineare però la prova di Ty Lawson (24 punti e 12 assist) e quella di The Manimal, con Faried che chiude in doppia doppia (21 punti e 11 rimbalzi, 9/12 da due). Calcolatrice alla mano, le tre star di Denver hanno messo insieme qualcosa come 70 punti, senza dimenticare anche i 13 punti dalla panchina arrivati dalle mani di Wilson Chandler, in campo per 19 minuti. E così diventa inutile la comunque ottima prova offerta dal quintetto di Portland, che ha in Aldridge l’assoluto protagonista (28 punti, 8 rimbalzi, 6 assist), anche perché nei momenti chiave della partita la palla ce l’aveva un certo Lillard, il quale nonostante si stia imponendo quest’anno come uno dei migliori rookie non ha ancora la freddezza dei grandi campioni (a Chicago potrebbero pensarla diversamente però). In classifica Denver (24-16) allunga su Houston e gli stessi Blazers, consolidando il sesto posto nella Western Conference.

    Danilo Gallinari contro Portland | ©Doug Pensinger/Getty Images
    Danilo Gallinari contro Portland | ©Doug Pensinger/Getty Images

    LAKERS – BUCKS 104-88: Stanno tornando. D’accordo, forse Cavaliers e Bucks non sono proprio gli avversari più tignosi della lega, sopratutto se la cornice è quella dello Staples Center, però è un fatto innegabile come la squadra di Mike D’Antoni abbia svoltato nel Monday night contro Cleveland. Due vittorie consecutive in 24 ore, minuto più minuto meno, e quello che più è importante, un ritorno a buoni livelli di Dwight Howard. Il Superman di Orlando è rientrato alla grande, e nelle ultime due partite sembra davvero un altro giocatore rispetto all’avvio di stagione. Stanotte Dwight ha segnato 31 punti (top scorer insieme a Bryant), catturato 16 rimbalzi, e stoppato quattro volte. Va da sé che avendo anche Steve Nash come assist man (11, nove nel primo tempo), ed una difesa che inizia a funzionare, tutto diventa più facile per i californiani. Il profondo rosso toccato contro i Thunder diventa ad ogni ora un ricordo più confuso, sebbene i giallo-viola non debbano commettere l’errore di dimenticare chi fossero soltanto quattro-cinque giorni fa. Sta di fatto che in classifica Portland è distante soltanto tre vittorie. E con ancora metà stagione da giocare, i Lakers possono ragionevolmente pensare in positivo, forse per la prima volta quest’anno, dopo aver speso intere settimane sui banchi di scuola per studiare quel concetto chiave sotto la voce chemistry.

    LE ALTRE PARTITE: Rimanendo in California, i Clippers hanno battuto in trasferta i Rockets 109-117, arrivando ad un record stagionale di 30-19. Nonostante sia mancato per la seconda serata consecutiva il loro giocatore simbolo Chris Paul ancora alle prese con la botta rimediata nel finale di partita contro J.J. Redick, match alla fine vinto proprio dai Magic. Al Toyota Center il migliore è Jamal Crawford con i suoi 30 punti dalla panchina. Ai 76 ers non bastano invece i 29 punti di Jrue Holiday per evitare il ko interno contro gli Hornets (Greivis Vasquez top scorer con 23 punti). Vittoria in trasferta anche per Indiana (76-103 a Charlotte), con 16 punti e 10 rimbalzi di Paul George. Perdono, e non è una sorpresa, i Raptors al Barclays Center di Brooklyn, dove i Nets vincono la loro settima partita consecutiva, consegnando a coach P.J. Carlesimo un invidiabile record di 9-1. Mattatore dell’incontro Brook Lopez con 22 punti e 9 rimbalzi.

    NBA RISULTATI 15-01-2013

    76 ERS – HORNETS 99-111
    BOBCATS – PACERS 76-103
    NETS – RAPTORS 113-106
    ROCKETS – CLIPPERS 109-117
    NUGGETS – BLAZERS 115-111 (OT)
    LAKERS – BUCKS 104-88

  • NBA: Spurs Ok, Hawks ancora sconfitti, Denver a valanga

    NBA: Spurs Ok, Hawks ancora sconfitti, Denver a valanga

    5 le partite disputate nella notte NBA.

    Ancora una sconfitta per gli Atlanta Hawks che vengono spazzati via dai non irresistibili Wizards: ai padroni di casa bastano i 23 punti di Blatche ed i 19 di Wall ma sono ben 7 i giocatori i doppia cifra per Washington. In casa Hawks si salva Horford con 21 punti e 10 rimbalzi.

    Houston domina dall’inizio alla fine l’incontro con i Clippers e si prende la soddisfazione di chiudere la stagione quantomeno con un record vincente: sono 3 i giocatori a quota 16 punti per i Rockets, ovvero Martin, Budinger e Miller. Los Angeles chiude le sue partite in trasferta stagionali non riuscendo ad arrivare alle 10 vittorie (record 9 “W” e 32 “L”), unici in doppia cifra Gordon (19 punti) e Griffin (13).

    Nella sfida tra Bucks e Cavs a monopolizzare l’attenzione è John Salmons che segna 32 punti e guida Milwaukee ad un successo che però non conta nulla visto che i giochi playoff sono fatti. Gooden illumina anche lui la scena con una grande tripla doppia da 15 punti, 13 rimbalzi e 13 assist. Cleveland ha in Davis il top scorer con 19 punti.

    San Antonio si appresta a blindare anche il primo posto nella Lega dopo aver ottenuto una buona vittoria contro i Jazz: è Al a vincere la sfida tra gli omonimi Jefferson ai danni di Richard, con il centro dei Jazz autore di 23 punti mentre l’ala degli Spurs si ferma a 20. Per i padroni di casa terminano le sfide casalinghe (ultime 2 in trasferta a Los Angeles e Phoenix) con un record di 36-5, secondo miglior record interno della storia dei neroargento.

    Grande prestazione dei Nuggets che rifilano 130 punti a Minnesota: protagonista assoluto è Ty Lawson che sigla 37 punti con un fantastico 10/11 da 3 punti, a soli 2 canestri dal record di Kobe Bryant e Donyell Marshall (rispettivamente con 12/18 e 12/19). Sono comunque 8 gli uomini in doppia cifra per la squadra del Colorado dei 10 utilizzati per la rotazione (unici a non superare i 10 punti sono Ely con 6 punti e il nostro Danilo Gallinari con 3 punti in 10 minuti di gioco). Nuovo record di triple segnate per Denver che ne infila 19 (su 38 tentativi). Minnesota, ormai allo sbando, ha in Webster ed Hayward i migliori realizzatori con 15 punti.

    Risultati NBA del 9 aprile 2011

    Washington Wizards-Atlanta Hawks 115-83
    Was Blatche 23, Wall 19, Yi 15
    Atl Horford 21, Johnson 16, Crawford 13

    Houston Rockets-Los Angeles Clippers 99-78
    Hou Martin 16, Budinger 16, Miller 16
    Cli Gordon 19, Griffin 13, Foye 8, Jordan 8

    Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 108-101
    Mil Salmons 32, Gooden 15, Jennings 14
    Cle Davis 19, Sessions 15, Gee 14

    San Antonio Spurs-Utah Jazz 111-102
    S.A. Richard Jefferson 20, Parker 13, Splitter 13
    Uta Al Jefferson 23, Favors 17, Millsap 16

    Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 130-106
    Den Lawson 37, Smith 18, Martin 12, Harrington 12
    Min Hayward 15, Webster 15, Beasley 14

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  • NBA: Boston doma ancora Miami, Lakers primo KO

    NBA: Boston doma ancora Miami, Lakers primo KO

    3 le partite giocate nella notte NBA.

    A Miami i Boston Celtics le suonano nuovamente agli Heat di LeBron James e Dwyane Wade. Ed il punteggio è anche bugiardo visto il gioco messo in piedi dai ragazzi di coach Doc Rivers che dominano letteralmente gli avversari pur avendo le assenze di 2 dei 4 lunghi principali (Jermaine O’Neal ed il centro titolare Kendrick Perkins). E questo la dice lunga su quale sia, al momento, il reparto più in difficoltà degli Heat.
    Partita sostanzialmente mai in discussione fin dall’inizio e dominio della difesa Celtics, che limita ancora una volta Wade come già accaduto nell’opening gane a Boston (8 punti con 2/12 al tiro). Bosh si ferma a 15 punti e 7 rimbalzi, così non basta la prestazione monstre di Lebron James (35 punti 10 rimbalzi e 9 assist). Per Boston, 35 punti di un enciclopedico Ray Allen (7/9 da 3 punti), 16 assist di Rondo, 25 punti di capitan Pierce e doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi di Garnett. Una volta di più dimostrano chi sono i veri “Big Three” della Lega. Miami invece colleziona la seconda sconfitta interna consecutiva dopo quella contro gli Utah Jazz.

    L’assenza di David Lee pesa come un macigno nello scacchiere dei Golden State Warriors e la squadra californiana viene travolta dai Bulls sotto ben 30 punti di scarto: non c’è partita a Chicago nonostante i 24 punti del solito Ellis. Deng (26 punti ed 11 rimbalzi) e Rose (22 punti e 13 assist) guidano i “Tori” alla quarta vittoria stagionale.

    Una grande rimonta data da un parziale di 16-0 nell’ultimo quarto permette ai Nuggets di imporsi sugli imbattuti Lakers. Il giocatore che non ti aspetti guida la rimonta di Denver, ovvero Ty Lawson, che con 11 punti dei 16 del parziale che annichilisce Los Angeles porta la sua squadra al successo. Alla fine saranno 17 i punti complessivi per il piccolo playmaker (in soli 22 minuti di impiego) aiutato da un mostruoso Carmelo Anthony da 32 punti e 13 rimbalzi. Non basta questa volta ai gialloviola il solito grande Bryant (34 punti e 5 assist) e neanche un ottimo Shannon Brown (19 punti in 22 minuti). Gasol segna 17 punti ma aggiunge 20 rimbalzi, è mancato Lamar Odom molto spento ieri sera (3 punti). Da precisrae che Kobe in questa partita ha raggiunto la quota di 26.000 punti in carriera.

    Risultati NBA dell’11 novembre 2010

    Miami Heat-Boston Celtics 107-112

    • Mia: James 35, Haslem 21, Bosh 15; Bos: Allen 35, Pierce 25, Garnett 16

    Chicago Bulls-Golden State Warriors 120-90

    • Chi: Deng 26, Rose 22, Noah 17; G.S.: Ellis 24, Curry 17, Dorell Wright 12

    Denver Nuggets-Los Angeles Lakers 118-112

    • Den: Anthony 32, Nenè 18, Lawson 17; Lak: Bryant 34, Brown 19, Artest 18

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