Quanti di voi solo un mese fa erano disposti a puntare solo un euro su uno scambio tra Inter e Milan tra Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini? Il calciomercato nel corso degli anni ha spesso regalato trattative impensabili lasciando spesso sorpresi addetti ai lavori e tifosi ma quella tra l’ex coppia gol della Sampdoria le supera di gran lunga tutte e se dovesse andare in porto farebbe definitivamente riallacciare i rapporti tra le due società di Milano alla disperata ricerca di idee e invenzioni low cost per abbassare il gap dalla Juventus Campione d’Italia. Pazzini ufficialmente fuori rosa è sin dall’inizio della finestra di calciomercato alla ricerca della maglia del rilancio, Antonio Cassano senza sorriso dopo le partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva è stato escluso dai convocati del Trofeo Berlusconi in programma questa sera.
L’Inter valuta Pazzini 13 milioni di euro, ufficialmente Cassano non ha un prezzo ma gli ambienti vicino ai rossoneri parlano di una valutazione intorno agli 8/9 milioni di euro. Uno scambio alla pari è impensabile perché sarebbe molto svantaggioso per l’Inter che realizzerebbe una pesante minusvalenza. Da domani Beppe Bozzo e Tullio Tinti procuratori di Cassano e Pazzini cercheranno la soluzione migliore per i propri assistiti e per le due società.
Cassano per Pazzini. Affinità L’affinità tra Cassano e Stramaccioni è sicura. Fu Sneijder a raccontare a Cassano l’impatto devastante e positivo dello “Strama” nello spogliatoio nerazzurro, Pazzini invece è la tipologia di prima punta perfetta per Allegri. E’ solo Fantacalcio? Vedremo…
Una nuova bufera sta per investire il calcio italiano. La Procura della Repubblica di Piacenza infatti ha iscritto al registrato degli indagati ben ventuno tra i più importanti procuratori sportivi del nostro Paese nell’ambito di un’inchiesta nata a causa di presunte evasioni fiscali da parte degli stessi unitamente con le varie squadre. Il tutto attraverso un sistema semplice: le parcelle degli agenti vengono iscritte a bilancio da parte delle società aggirando così il pagamento dell’Iva.
Tra i ventuno procuratori indagati figurerebbero anche i nomi di Claudio Pasqualin, Silvano Martina, Giuseppe Damiani,Tullio Tinti, Alessandro Moggi e Giovanni Branchini, oltre ad altri di secondo piano. Per ciò che riguarda le società invece il primo nome venuto fuori è quello del direttore generale del Piacenza Maurizio Riccardi. A far nascere l’inchiesta una segnalazione da parte della Polizia tributaria che spulciando tra i libri contabili del Piacenza ha notato che nel corso degli ultimi anni il pagamento delle intermediazioni dei procuratori venivano iscritte alla voce “diritti pluriennali dei calciatori”.
Per il club un modo di ammortizzare il costo in più anni ma anche di detrarre l’Iva presente nella fattura emessa dagli agenti. Una scoperta che dunque potrebbe mietere diverse vittime in diverse categorie e che già da novembre, a quanto pare, starebbe interessando Figc, agenti dei calciatori e Fisco che stanno tentando di trovare una strada al fine di evitare ulteriori polveroni che dopo scommessopoli potrebbero gettare nuove ombre sul mondo del calcio.
Claudio Pasqualin
A tal proposito Claudio Pasqualin ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Ansa al fine di tutelare la propria posizione. ”Non ho commesso alcun illecito – ha dichiarato – Ho verificato nella mia contabilità. Nella stagione 2005-2006 ho emesso solo due fatture per il Piacenza: una riguarda Ignazio Abate ed è di 7.500 euro, l’altra è di 15 mila euro per Massimo Margiotta. Sono fatture tutt’altro che false, per le quali ho versato le dovute imposte, per operazione tutt’altro che inesistenti. Finora non ho ricevuto alcun avviso di garanzia – ha proseguito -, solo un invito a eleggere un domicilio legale. Sono stato avvertito da un tenente della Guardia di Finanza di Piacenza, un atto peraltro doveroso, visto che sul Piacenza si era aperta una procedura fallimentare. Per il resto non ho notizie di interventi di magistrati”.
Sul procedimento di fatturazione della società tuttavia pare che i procuratori si siano mossi già diversi anni fa e che dunque nulla di anormale si sia verificato in tal senso. “Sulle modalità di fatturazione alle società – ha dichiarato Pasqualin – abbiamo chiesto un parere a Victor Uckmar 20 anni fa e la procedura ha superato il vaglio di numerosi organi di controllo, anche fiscali. Se saremo chiamati a rispondere in sede penale racconteremo questi fatti. Se così non fosse sarebbe in discussione l’intera attività di noi procuratori. Alle società noi forniamo anche dei servizi, occupandoci ad esempio dell’abitazione, l’auto o i contratti pubblicitari dei giocatori. L’attività di intermediazione è consentita e riconosciuta dalla legge. Il problema sarebbe se non si facessero fatture. La verità è che la figura di noi procuratori non è mai decollata. Di noi pensano che siamo dei faccendieri, più che di professionisti”.
Non ci voleva un indovino per sapere che il futuro di Andrea Pirlo sarebbe stato lontano da Milano. Dopo aver concluso ufficialmente il rapporto decennale con il Milan e salutato in maniera commossa i compagni di squadra a Milanello, il fantasista nelle prossime ore si accorderà con la Juventus sulla base di un triennale da 2.5 milioni a stagione.
E’ lo stesso procuratore del fantasista ormai ex rossonero Tullio Tinti a svelare l’imminente accordo con il club bianconero: “C’è ancora qualche dettaglio da sistemare, ma credo che Andrea sia indirizzato alla Juventus“. Pirlo sarà così il nuovo regista della Vecchia Signora, la quale soffre da diverso tempo la mancanza in squadra di un centrocampista capace di dettare i tempi; e chi meglio del nazionale italiano in quel ruolo? Uniche perplessità riguarderebbero le sue condizioni fisiche, Pirlo infatti è reduce da una stagione tribolata e costellata da diversi infortuni che lo hanno messo ko per tanti mesi, e il modulo di gioco se sulla panchina dovesse sedersi, come sembra, Antonio Conte. Forse è troppo spregiudicato il 4-4-2 con le ali molto alte del tecnico che ha riportato il Siena in Serie A considerando che Pirlo è abituato a giocare con altri due mediani di fianco.
Lunedì la Juventus dovrebbe ufficializzarne l’acquisto e sarà il primo tassello dell’ennesima ricostruzione bianconera.
Milan e Pirlo sono sempre più lontani, Pirlo e la Juve sono sempre più vicini. L’incontro odierno a Vinovo tra il procuratore del fantasista rossonero Tullio Tinti e il dg Beppe Marotta certifica che l’ipotesi di vedere Pirlo con la maglia bianconera non è così poi tanto remota.
Difficilmente il Milan offrirà il rinnovo del contratto al regista della nazionale italiana alle stesse cifre percepite finora, Pirlo infatti è il secondo calciatore più pagato del club dopo Ibrahimovic. Galliani ha proposto un ritocco verso il basso del 50% sul nuovo accordo ma, a sua volta, Pirlo difficilmente accetterà la riduzione dell’ingaggio e ha cominciato a prendere in considerazione l’ipotesi di trovarsi un’altra sistemazione. La Juventus ha fiutato subito l’affare e ha cominciato a lavorare sottotraccia da tempo.
Nonostante le parole di Tinti che ha confermato di essere stato a Vinovo nel quartier generale della Juventus ma solo per una visita e salutare i suoi assistiti Alessandro Matri e Luca Toni “Ho incontrato Marotta? Sì, ma non abbiamo parlato di Pirlo” è facile suppore che con Marotta abbia discusso del futuro di Pirlo che, viste le difficoltà della Juventus di far abbassare le pretese del Liverpool per il riscatto di Alberto Aquilani, sta pensando al rossonero per affidargli le chiavi del centrocampo bianconero per le prossime stagioni.
Pierpaolo Marino nell’ormai consueta ed interessante rubrica del martedi che lo vede nella insolita veste di editorialista per TMW svela gli intrecci che possono generare una trattativa di mercato. Nell’articolo odierno l’ex tuttofare del Napoli traccia l’indentikit di Tullio Tinti e della sua T.L.T. srl, un agenzia che detiene la procura dei giocatori più interessanti del panorama italiano e possibili nomi mercato per la prossima stagione.
Per Marino Tinti è uno degli agenti Fifa più in gamba nel panorama europeo, schivo alle telecamere e ai rotocalchi avrà nel prossimo mercato il potere di cambiare le rotte di trattative apparentemente concluse. La T.L.T detiene i diritti di bomber importanti come Pazzini, Matri, Borriello, Filippo Inzaghi; di centrocampisti in ascesa come Palombo e Galloppa e affermati come Pirlo e degli emergenti Bonucci e Ranocchia.
L’amicizia di ferro tra Beppe Marotta, prossimo dg bianconero, e Tullio Tinti potrebbe modificare la rotta di Pazzini e Palombo corteggiati dal Napoli ma che interessano anche alla Juventus. Stesso discorso potrebbe avere la trattativa per Bonucci anche se l’Inter appare in notevole vantaggio.
Alessandro Matri è l’altro bomber che scatenerà il mercato estivo. Il Napoli dopo aver dichiarato irraggiungibile Pazzini si è fiondata sull’attaccante del Cagliari, i diritti di immagine però bloccano la trattativa e la Fiorentina potrebbe inserirsi.
Luca Toni a gennaio lascerà il Bayern Monaco per rilanciarsi e sperare in una convocazione al fotofinish da parte di Marcello Lippi per i Mondiali in Sud Africa previsti per la prossima estate. I rapporti tra il club bavarese e l’attaccante campione del mondo sono conflittuali e il nuovo tecnico Van Gaal ha fatto capire chiaramente di non considerare l’attaccante tra i possibili giocatori in organico.
Per questo sembra abbastanza semplice accaparrarsi Luca Toni in prestito, Roma e Napoli sono le società che sono uscite prima allo scoperto per puntellare un buco in organico. Ma c’è da far i conti con l’esoso ingaggio dell’ex bomber di Palermo e Fiorentina ma sopratutto con le garanzie d’impiego che Toni desidera. Toni non fa mistero di voler convincere Lippi a riportarlo in nazionale ma per farlo deve aver la possibilità di giocare con continuità. La Roma attraverso Pradè e il Napoli con il presidente De Laurentis hanno avuto un incontro con il procuratore Tullio Tinti per chiedere informazioni, ma realmente le due società hanno bisogno di Toni?
Mazzarri nel suo 3-5-2 ha sempre abbinato ad una punta agile e veloce un bomber forte fisicamente abile a far salire e rifiatare la squadra, in quest’ottica la scelta Luca Toni sarebbe azzeccata ma considerando la presenza in organico di Quagliarella e Lavezzi sarebbe problematico far a meno di uno dei due non considerando i rincalzi Hoffer e Denis. Nella Roma alle spalle di Totti e Vucinic in questo momento c’è il solo Okaka e l’ultimo arrivo Zamblera non ancora pronto alla prima squadra. Nei giallorossi Toni troverebbe piu spazio ma sarebbe sempre un alternativa ai titolari.