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  • NBA, Dunlap nuovo coach di Charlotte. Lewis vola da Belinelli

    NBA, Dunlap nuovo coach di Charlotte. Lewis vola da Belinelli

    La stagione NBA ancora non é conclusa dato che nelle Finals 2012 i Miami Heat di LeBron James conducono sugli Oklahoma City Thunder di Kevin Durant per 3-1 (stanotte gara 5) ma le squadre rimaste fuori dalla post season iniziano già a muoversi sul mercato in vista del Draft per preparare al meglio la prossima annata.

    I primi a battere un colpo sono stati i Charlotte Bobcats di Michael Jordan, che deve riscattare la poco edificante nomèa di proprietario peggiore della storia: il suo team infatti nella regular season 2011/2012 è diventato il peggiore nella storia della Lega, la franchigia con la più bassa percentuale di vittorie in assoluto (0,106 dovuta a soli 7 successi e ben 59 sconfitte) che ha “scavalcato” quella di Philadelphia di qualche decennio fa.

    Licenziato Paul Silas, subito dopo i 23 KO di fila nel finale di stagione, Jordan ha scelto Mike Dunlap come nuovo head coach: l’ormai ex allenatore di Saint John’s University, 54 anni, ha avuto la meglio su altri tecnici più quotai come l’assistente degli Indiana Pacers Brian Shaw e l’assistente dei Lakers Quin Snyder. Jordan avrebbe voluto affidare la panchina a Jerry Sloan, ex tecnico degli Utah Jazz, che ebbe come rivale nelle famose Finali NBA del 1997 e 1998 (vinte entrambe da M.J.). Sloan però non è stato convinto dal progetto tecnico ed ha declinato l’offerta.  L’esperienza più significativa di Dunlap in NBA è quella con i Denver Nuggets di George Karl (dal 2006 al 2008) dove fu primo assistente dell’allenatore. Ora la nuova sfida alla guida dei disastrati Bobcats, compito non facile ma neanche impossibile visto che Charlotte ha la seconda scelta assoluta nel prossimo Draft del 28 giugno che si preannuncia come uno dei migliori di sempre visti i numerosi talenti che si sono “dichiarati” per l’NBA.

    Rashard Lewis | © Streeter Lecka/Getty Images

    Si muovo anche gli Orlando Magic, che dopo i licenziamenti di coach Van Gundy e del general manager Smith, coprono almeno uno dei 2 “buchi”: il ruolo di dirigente è stato affidato a Rob Hennigan, ormai ex assistente di Sam Presti agli Oklahoma City Thunder. I Magic sperano che Hennigan possa costruire una squadra molto competitiva così come ha fatto il suo mentore Presti con i Thunder. Per la panchina di Orlando il nome caldo è quello di Shaw, il già citato assistente allenatore dei Pacers.

    Il primo scambio in vista del nuovo campionato lo firmano invece Washington Wizards e New Orleans Hornets: in Louisiana arriva l’ala Rashard Lewis ed il suo contrattone da 24 milioni di dollari (secondo giocatore più pagato della NBA dopo Kobe Bryant, davvero un’assurdità visto il rendimento dell’ex Orlando Magic e Seattle SuperSonics negli ultimi anni) ed in più la 46esima scelta al Draft. Nella Capitale approdano invece il centro Emeka Okafor e l’ala Trevor Ariza, che rinforzano pesantemente i Wizards. L’acquisizione di Lewis da parte degli Hornets si potrebbe spiegare anche con la voglia di tagliarlo immediatamente (cosa che non potevano fare con Ariza e Okafor dovendone scegliere solo 1): con la clausola Amnesty infatti il giocatore scomparirebbe dal bilancio della squadra e i “Calabroni” potrebbero investire i soldi risparmiati (circa la metà dei 24 milioni di dollari dovuti al giocatore) sul prossimo mercato, liquidità utile anche per poter eventualmente rifirmare il nostro Marco Belinelli che a New Orleans ha trovato la sua dimensione dopo 5 anni in giro per l’NBA.

  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [2 luglio 2010]

    Sono tante le voci che si rincorrono nella NBA dopo l’apertura del mercato avvenuta ieri, 1 luglio 2010.
    La più rilevante riguarda il probabile accordo che il capitano dei Boston Celtics, Paul Pierce, avrebbe trovato con la franchigia del Massachusetts.
    Secondo alcune fonti l’accordo avrebbe durata quadriennale, con 3 anni garantiti e l’ultimo anno di contratto a discrezione della dirigenza biancoverde. Le cifre ancora non sono state rese note ma si parla di un accordo superiore ai 20 milioni di dollari all’anno. Pierce, e comunque questo pare certo, nella stagione 2010-2011 percepirà uno stipendio non inferiore ai 21,5 milioni.
    Sul capitano dei Celtics nelle ultime ore si era fatto forte il pressing dei Dallas Mavericks ma a quel punto Danny Ainge, G.M. di Boston, avrebbe chiuso l’affare con la sua stella in un incontro molto rapido e amichevole che ha lasciato Pierce molto soddisfatto. Molto probabilmente il capitano chiuderà la carriera in biancoverde. Come cambio dalla panchina per Pierce, la dirigenza starebbe pensando a 2 nomi: uno è quello di Antoine Wright in scadenza con i Toronto Raptors, ottimo difensore e tiratore discreto dalla lunga distanza, l’altro nome è quello di Rasual Butler, a fine contratto con i Los Angeles Clippers, tiratore fenomenale ma poco attento in difesa, fisico longilineo che può essere utilizzato anche come ala grande e guardia tiratrice. ne sapremo di più nelle prossime ore.

    Importante anche il rumors che sta venendo fuori prepotentemente dal Texas dove gli Houston Rockets stanno cercando di operare un “sign and trade” con i Raptors per ottenere le prestazioni sportive di Chris Bosh: a Toronto andrebbe un pacchetto di giocatori molto vantaggioso per i canadesi. I nomi sono quelli di Shane Battier, Luis Scola ma soprattuto Trevor Ariza, arrivato solo un anno fa a Houston per essere la nuova stella della franchigia texana. Occorre più tempo per verificare l’attendibilità della notizia ma pare che ci siano effettivamente i fondamenti per la trattativa.

    Altra notizia importante viene da atlanta dove gli Hawks hanno prposto a Joe Johnson, la stella della squadra, un rinnovo di 6 anni a 20 milioni di dollari, il massimo che possono permettersi in Georgia. I 120 milioni per Johnson sono un grosso sacrificio economico, ma gli Hawks puntano in alto e non vogliono perdere il loro leader. Johnson è comunque impegnato a ricevere le delegazioni di altre squadre NBA per verificare tutte le offerte.

    Passiamo ai Phoenix Suns con 2 notizie molto importanti: la prima riguarda il rinnovo di Channing Frye con la franchigia dell’Arizona per 5 anni a 30 milioni di dollari. Tassello molto importante questa stagione nella squadra di coach Alvin Gentry, Frye ha favorevolmente sorpreso e impressionato sia lo staff dirigenziale (che lo ha strappato nella scorsa Estate ai Portland Trail Blazers) che i tifosi meritandosi ampiamente il rinnovo.
    La seconda notizia, se possibile, è ancora più importante e riguarda il probabile accordo di Amar’è Stoudemire con i Suns: “Stat” è corteggiatissimo in queste ore (Houston, New York, Miami in prima fila) ma è molto legato a Phoenix e se le cose andranno per il verso giusto potrebbe esserci nei prossimi giorni il lieto fine.

    Abbiamo già dato l’anticipazione nell’articolo precedente di John Salmons che nelle ultime ore si è riavvicinato ai Milwaukee Bucks e potrebbe restare in rossoverde. La conferma della fortissima guardia tiratrice darebbe una nuova dimensione ai “Cervi” grazie alle ultime acquisizioni di Maggette, Douglas-Roberts e Gooden che diventano una delle formazioni più forti, complete e insidiose di tutta la Eastern Conference. Ottimo il lavoro del G.M. John Hammond.

    I Memphis Grizzlies, dopo l’accordo con Rudy Gay, stanno tentando di ottenere dai New Orleans Hornets il fortissimo playmaker Chris Paul che ha fatto sapere che gradirebbe un trasferimento adn una squadra di vertice. Il problema qui sta nel fatto che i Grizzlies non lo sono, ma possono offrire agli Hornets una contropartita interessante come O.J.Mayo, giocatore molto gradito alla dirigenza della Louisiana. Paul è corteggiato da mezza NBA e la situazione è in costante evoluzione, non mancano le pretendenti al titolo quali Lakers e Magic ma non è da sottovalutare l’ingaggio di Byron Scott da parte dei Cleveland Cavaliers che è stato l’allenatore che ha lanciato Paul agli Hornets ed è legato al giocatore da un rapporto indissolubile. Anche in questa ottica si spiega l’inserimento nella lista dei cedibili dei Cavs di Mo Williams e Delonte West, 2 playmaker che diverrebbero inutili. La possibile trattativa per Paul potrebbe riavvicinare LeBron James a Cleveland, visto che a quel punto ma ncherebbe trovare solo un’ala grande di valore assoluto, magari inserendo Jamison in una possibile trattativa. Scenari interessanti che potrebbero avere degli sviluppi da seguire con attenzione.

    Una delle situazioni più complicate in NBA è quella di Carlos Boozer, ala grande degli Utah Jazz: tutti lo vogliono ma nessuno alla fine sferra l’attacco decisivo. Negli ultimi giorni ci sono stati contatti con Miami Heat e Chicago Bulls ma si è rimasti molto sul vago. I Jazz comunque sarebbero ben lieti di tenersi la loro ala, ma a cifre molto ragionevoli e sicuramente non superiori ai 20 milioni di dollari che sono richiesti da Boozer.

    Anche i Lakers si stanno muovendo, alla ricerca di un playmaker e di un tiratore. Per il ruolo di play, oltre a voler rifirmare Derek Fisher, su espressa richiesta di coach Phil Jackson , si sta facendo avanti l’ipotesi Steve Blake, svincolato dai cugini dei Clippers. Per quanto riguarda il tiratore invece il nome è quello di Mike Miller, seguito però anche dai rivali Cleveland Cavaliers che stanno cercando di muoversi il più rapidamente possibile per cercare di convincere LeBron James a restare in Ohio con acquisizioni di primo piano.

    Denver è in cerca di un lungo: i Nuggets sarebbero interessatissimi a portare in Colorado il centro lituano dei Golden State Warriors Andris Biedrins, ma i californiani non sono disposti a svenderlo.

    Ultimissima che riguarda uno dei mager rimasti senza lavoro dopo il licenziamento dei Cavaliers: Danny Ferry sarebbe in trattativa con i Portland Trail Blazers, dato che pochi giorni fa la franchigia dell’Oregon ha dato il benservito, dopo tantissimi anni di stretta collaborazione, al G.M. Kevin Pritchard

  • NBA: Durant manda KO i Suns, Bargnani e Gallinari ancora sconfitti

    28 punti di Danilo Gallinari (5/10 da 3) non bastano ai Knicks per espugnare Orlando. I Magic esplodono 15 bombe nel canestro arancioblu e i 25 punti a testa di Vince Carter e Dwight Howard (per lui anche 13 rimbalzi) danno la 56esima vittoria stagionale a coach Stan Van Gundy e la corsa al secondo posto assoluto nella Lega, dietro ai soli Cavs, continua.

    Vittoria dei Bucks a Philadelphia con uno straordinario Carlos Delfino da 23 punti. i 76ers hanno l’occasione di mandare la gara in overtime ma la tripla di Jrue Holiday va sul ferro a soli 8 secondi dalla fine. Per Phila ottima la gara di Andre Iguodala (21 punti) ma non basta ad evitare il sesto KO consecutivo.

    I 15 punti di Andrea Bargnani ( ma con 17 tentativi!) non servono ai Raptors per avere la meglio sugli Hawks: Atlanta recupera lo svantaggio iniziale grazie ad un favoloso secondo quarto (45-22 il parziale) e mantiene poi sempre la testa avanti anche grazie ai 25 punti di Jamal Crawford e alla buona prestazione del tuttofare Josh Smith (17 punti, 10 rimbalzi, 4 assist e 4 stoppate). Toronto paga molto cara, come al solito, la non difesa in vari frangenti di gioco e un ottimo Amir Johnson (sostituto di Chris Bosh) da 18 punti e 13 rimbalzi non serve a portare a casa il risultato. Ottava piazza ancora per i Canadesi vista la sconfitta di Chicago in quel di New Jersey e domenica scontro diretto in Canada sicuramente decisivo.

    Boston viene piegata in casa dai derelitti Washington Wizards: in alcuni momenti i Celtics vengono addirittura umiliati dagli avversari che toccano il +28 di vantaggio, salvo poi rientrare nel finale quando ormai le cose sono compromesse. Andray Blatche mette a referto 31 punti e 11 rimbalzi, Shaun Livingston sembra aver trovato la squadra giusta dopo il gravissimo infortunio alla gamba che 2 anni addietro poteva costargli l’amputazione dell’arto (25 punti per il playmaker). Per Boston brilla solo Rajon Rondo con 17 punti e 12 assist, poi poco altro e terzo posto che forse sfuma in maniera definitiva.

    Successo prestigioso per gli Indiana Pacers sul parquet dei Cleveland Cavaliers: privi di 3 pedine fondamentali come Antawn Jamison, LeBron James e Mo Williams (ma solo il primo risulta essere infortunato!) i Cavs subiscono la quinta sconfitta interna della stagione e non basta uno splendido J.J. Hickson da 21 punti e 10 rimbalzi. I Pacers si affidano a Danny Granger che non tradisce le attese dei compagni e piazza 36 punti di cui 7 nell’ultimo minuto (frutto di una bomba da 3 punti e 4 liberi) che ricacciano indietro i vani tentativi dei Cavs di rientrare in partita. A coach Mike Brown valutare ora se è più utile tenere i giocatori migliori a riposo in vista dei playoff, oppure farli giocare affinchè non perdano il ritmo partita (cosa che è già successa molte volte quest’anno per Cleveland).

    Dopo 9 vittorie di fila gli Heat cadono sul parquet amico al cospetto dei Detroit Pistons: gran serata per Ben Gordon che chiude con 39 punti e 7 triple nel canestro avversario, ben coadiuvato dal solito Tayshaun Prince con 28 punti. Miami ha un Dwyane Wade leggermente sottotono (19 punti e 9 assist) e forse, vista la contemporanea vittoria dei Bucks, perde la possibilità di arrivare quinta nella Eastern Conference.

    Tutto facile per i Lakers a Minneapolis: pur senza Kobe Bryant tenuto a riposo per la seconda gara di fila, i campioni in carica sbrigano la pratica già nel primo tempo grazie ad un monumentale Pau Gasol da 29 punti e 15 rimbalzi. I T-wolves provano a rientrare in partita (Kevin Love trascinatore con 12 punti e 18 rimbalzi, coadiuvato da Johnny Flynn con 19 punti) e arrivano anche al -4 a pochi minuti dalla fine ma il solito spagnolo e l’all around player Lamar Odom (13 punti e 12 rimbalzi) chiudono la partita regalando ai gialloviola la testa di serie numero 1 dell’intera Western Conference in vista dei playoff.

    Periodo strano per i Chicago Bulls che dopo aver battuto la squadra migliore della Lega ieri, cadono invece sul parquet della peggiore: i Nets si impongono dopo 2 overtime grazie ad uno stratosferico Terrence Williams che chiude in tripla doppia (la prima della sua carriera) mettendo a referto 27 punti, 13 rimbalzi e 10 assist. Fondamentale anche l’apporto del centro Brook Lopez che chiude con 26 punti e 14 rimbalzi e il tiro sulla sirena finale che ha impattato la partita per andare ai supplementari. Per i Bulls torna a brillare Brad Miller con 27 punti mentre Derrick Rose chiude con 25 ma non sono sufficienti alla franchigia dell’Illinois.

    Utah continua a mostrare il suo favoloso attacco ed espugna New orleans: Deron Williams top scorer per i Jazz con 27 punti e 16 assist, Carlos Boozer ne aggiunge 19 con 10 rimbalzi e Paul Millsap chiude in doppia doppia con 15 punti e 12 rimbalzi. A New Orleans non basta il rookie Darren Collison che piazza 28 punti. Jazz che continuano a cullare il sogno secondo posto nella Western Conference.

    Charlotte perde a Houston ed in base agli altri risultati sembra destinata ad affrontare i Magic nel primo turno dei suoi primi playoff. Vincono i Rockets con Aaron Brooks che s’accende nel finale segnando 10 dei suoi 23 punti nel quarto periodo con Trevor Ariza vicino alla tripla doppia (19 punti, 9 rimbalzi e 8 assist). Charlotte tiene a riposo Stephen Jackson con l’attacco che ne risente parzialmente. 90 punti realizzati con il 43% dal campo e 18 punti a testa per Boris Diaw e Gerald Wallace.

    Brutta sconfitta casalinga per gli Spurs che si fanno sorprendere dai Memphis Grizzlies e scendono all’ottavo posto ad Ovest accoppiandosi per i playoff con i Lakers. Grande gara di Zach Randolph che segna 28 punti con 15 rimbalzi mentre in casa texana Manu Ginobili festeggia amaramente l’estensione di contratto con 26 punti per il dodicesimo KO interno della stagione.

    I Suns cadono adf Oklahoma City: Amar’è Stoudemire segna 24 punti conditi da 15 rimbalzi, Steve Nash ne fa 11 con 12 assist, ma ad essere decisivo è il solito fenomeno Kevin Durant, autore di 35 punti e 9 rimbalzi per gli ex Seattle Sonics. Jeff Green è la solita spalla ideale con i suoi 15 punti, Serge Ibaka una presenza non solo più in difesa (3 stoppate) ma anche in attacco (15 punti) e Russell Westbrook sempre vicino alla tripla doppia con 8 punti, 8 rimbalzi e 10 assist. Su queste basi gli ex Sonics potranno dire la loro nei prossimi playoff che ora li vedono al sesto posto nella Conference. Durant sempre più solo e sempre più leader della classifica marcatori con 30 punti di media.

    40 punti di uno straordinario Dirk Nowitzki permettono ai Mavs di battere a domicilio i Blazers. LaMarcus Aldridge ha provato in tutti i modi a rispondere all’asso tedesco di Dallas ma si è dovuto arrendere alla fine (27 punti per lui). Portland ha pagato molto cara la pessima serata al tiro di Brandon Roy con 13 punti in 14 tentativi dal campo.

    Risultati NBA del 9 aprile 2010

    Orlando Magic – New York knicks 118-103
    (Orl: Dwight Howard 25, Vince Carter 25, Anderson 19 – NY: Gallinari 28, Duhon 13, Rodriguez 13)
    Philadelphia 76ers – Milwaukee Bucks 90-95
    (Phi: Iguodala 21, Louis Williams 15, Holiday 13 – Mil: Delfino 23, Ridnour 18, Jennings 16)
    Atlanta Hawks – Toronto Raptors 107-101
    (Atl: Crawford 25, Joe Johnson 18, Josh Smith 17 – Tor: Weems 18, Amir Johnson 18, Bargnani 15)
    Cleveland Cavaliers – Indiana Pacers 113-116
    (Cle: Hickson 21, Telfair 21, Anthony Parker 17 – Ind: Granger 36, Brandon Rush 16, Watson 16)
    Miami Heat – Detroit Pistons 99-106
    (Mia: Wade 19, Haslem 16, Dorell Wright 15 – Det: Ben Gordon 39, Prince 28, Villanueva 11)
    Minnesota Timberwolves – Los Angeles Lakers 88-97
    (Min: Flynn 19, Sessions 16, Gomes 15 – Lak: Gasol 29, Odom 13, Farmar 13)
    New Jersey Nets – Chicago Bulls 127-116 (2 overtime)
    (NJ: Terrence Williams 27, Brook Lopez 26, Devin Harris 19 – Chi: Brad Miller 27, Rose 25, Deng 19)
    New Orleans Hornets – Utah Jazz 103-114
    (NO: Darren Collison 28, David West 19, Marcus Thornton 15 – Uta: Deron Williams 27, Matthews 20, Boozer 19)
    Houston Rockets – Charlotte Bobcats 97-90
    (Hou: Aaron Brooks 23, Ariza 17, Budinger 12, Scola 12 – Cha: Gerald Wallace 18, Diaw 18, Hughes 16, Felton 16)
    San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies 99-107
    (SA: Ginobili 26, Bonner 19, Duncan 15 – Mem: Randolph 28, Gay 21, Conley 19)
    Oklahoma City Thunder – Phoenix Suns 96-91
    (Okl: Durant 35, Jeff Green 15, Sefolosha 15, Ibaka 15 – Pho: Stoudemire 24, Jason Richardson 12, Nash 11)
    Portland Trail Blazers – Dallas Mavericks 77-83
    (Por: Aldridge 27, Roy 13, Fernandez 11 – Dal: Nowitzki 40, Caron Butler 18, Jason Terry 12)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Howard fenomenale trascina Orlando

    NBA: Howard fenomenale trascina Orlando

    Una super prestazione di Dwight Howard (33 punti, 17 rimbalzi e 7 stoppate!) permette agli Orlando Magic di avere la meglio sui Detroit Pistons ai quali non basta un grandissimo “Rip”Hamilton da 36 punti (season high).
    San Antonio si salva ad Indianapolis e ringrazia i suoi 2 “totem”: Parker segna 28 punti, Duncan (nonostante la pessima serata al tiro da 4/23 complessivo per 8 miseri punti) porta giù ben 26 rimbalzi. Non basta Granger ai Pacers, autore di 23 punti.

    I Raptors di Andrea Bargnani devono arrendersi dopo un overtime ai Memphis Grizzlies guidati dal trio Gay (29 punti), Randolph (24) e Mayo (22). Per Andrea invece doppia-doppia da 14 punti e 10 rimbalzi (anche se la percentuale al tiro è da rivedere (7/19!), e non bastano neanche i 32 (e 10 rimbalzi) di Chris Bosh.
    I nuovi Washington Wizards (ceduti Butler a Dallas, Jamison molto probabilmente ai Cavs di LeBron James, e con Arenas squalificato tutto l’anno e in odore di rescissione contrattuale per via del suo comportamento) danno una “spazzolata” ai Minnesota Timberwolves, lanciando i giocatori che sostituiranno gli ormai ex-“Big Three”: super serata per Blatche da 33 punti e 13 rimbalzi, McGee ne aggiunge 14 (così come Josh Howard appena arrivato da Dallas nell’affare Butler), Mike Miller ne piazza 17. Una versione tutta nuova che non ha dato cattivi segnali anzi ha indicato come Washington voglia puntare sui suoi giovani per il futuro.

    Miami rischia grosso sul campo dei Nets (infortunio per Wade, MVP dell’ultimo All Star Game, dopo appena 8 minuti di gioco) ma alla fine riesce a spuntarla.
    Il “back to back” tra New York e Chicago se lo aggiudicano i Bulls per 2-0, dopo la vittoria (nettissima tra l’altro) di ieri a Chicago, ora arriva l’affermazione al Madison Square Garden di New York per i Bulls che sembrano aver ritrovato Derrick Rose in tutto il suo splendore. Per i Knicks Danilo Gallinari segna 19 punti, ma sono inutili visto che l’ennesima sconfitta sta facendo scivolare i Knicks nelle ultime posizioni dell’intera Lega.

    Houston seppellisce Milwaukee a domicilio grazie ad un redivivo Trevor Ariza da 22 punti: il parziale che fa la differenza è il terzo quarto dove i Rockets mettono in scena un clamoroso 43-14 che taglia le gambe ai Bucks.
    Utah continua a convincere e a rimanere nelle zone alte della classifica: la squadra è solida e di talento e può ovviare ad assenze ed infortuni (cosa accaduta spesso quest’anno) senza accusare il colpo. Ieri con Boozer gravato dai falli e richiamato in panchina ci ha pensato il suo sostituto naturale Paul Millsap a sistemare le cose sul campo dei New Orleans Hornets, ancora privi di Chris Paul, segnando 24 punti. i Jazz sono da tenere d’occhio quest’anno!

    Dallas vince la prima partita dopo lo scambio di giocatori effettuato con Washington, ma a brillare sono i vecchi, con Nowitzki in testa che segna 28 punti. Per il nuovo arrivato Butler solo 15 punti. Non bastano ai Suns i 30 punti e 14 rimbalzi di Amar’è Stoudemire (anche su di lui numerose voci di scambio imminente).
    Il massimo in carriera di CJ Watson (ben 40 punti) permette ai Warriors di travolgere i Sacramento Kings nel derby della California. Ottima anche la prova di Curry da 24 punti e 15 assist.
    Una grande prova di squadra degli Hawks permette di espugnare lo Staples Center di Los Angeles, sponda Clippers ovviamente!

    Risultati NBA del 17 febbraio 2010

    • Orlando Magic – Detroit Pistons 116-91
      (Orl: Howard 33, Carter 20, Nelson 14 – Det: Hamilton 36, Prince 13, Jerebko 13)
    • Indiana Pacers – San Antonio Spurs 87-90
      (Ind: Granger 23, Hibbert 14, Ford 14 – SA: Parker 28, Ginobili 18, Jefferson 13)
    • Toronto Raptors – Memphis Grizzlies 102-109 (overtime)
      (Tor: Bosh 32, Bargnani 14, Calderon 12 – Mem: Gay 29, Randolph 24, Mayo 22)
    • Washington Wizards – Minnesota Timberwolves 108-99
      (Was: Blatche 33, Miller 17, Howard 14, McGee 14 – Min: Jefferson 18, Gomes 16, Flynn 15)
    • New Jersey Nets – Miami Heat 84-87
      (NJ: Lopez 26, Harris 18, Dooling 14 – Mia: Beasley 23, Richardson 16, Cook 11)
    • New York Knicks – Chicago Bulls 109-115
      (NY: Harrington 27, Chandler 26, Lee 23 – Chi: Rose 27, Deng 23, Miller 21)
    • Milwaukee Bucks – Houston Rockets 99-127
      (Mil: Mbah a Moute 18, Jennings 13, Ridnour 12, Bogut 12 – Hou: Ariza 22, Battier 20, Landry 19)
    • New Orleans Hornets – Utah Jazz 90-98
      (NO: Stojakovic 24, Collison 24, Thornton 14 – Uta: Millsap 24, Williams 16, Boozer 16)
    • Dallas Mavericks – Phoenix Suns 107-97
      (Dal: Nowitzki 28, Kidd 18, Terry 17 – Pho: Stoudemire 30, Richardson 19, Lopez 14)
    • Golden State Warriors – Sacramento Kings 130-98
      (GS: Watson 40, Morrow 25, Curry 24 – Sac: Thompson 17, Evans 17, Greene 15)
    • Los Angeles Clippers – Atlanta Hawks 92-110
      (Cli: Kaman 21, Butler 18, Gordon 18 – Atl: Horford 31, Josh Smith 20, Johnson 18)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Bargnani non basta, Raptors KO a Boston

    Risultati NBA del 2 gennaio 2010

    Ben 12 le partite della notte NBA. Un ottimo LeBron James da 28 punti, 9 rimbalzi e 7 assist aiuta i Cavs a battere i New Jersey Nets (94-86) e mantiene Cleveland in testa alla Eastern Conference. Charlotte espugna Miami (107-97) grazie a Stephen Jackson particolarmente ispirato (35 punti), per gli Heat inutili i 29 punti di Wade. Indiana si impone su Minnesota 122-111. San antonio vince a Washington grazie al solito Tim Duncan (23 punti). Finisce 97-86 e ai Wizards non bastano Butler da 24 punti e Arenas da 23. Un grande Andrea Bargnani da 21 punti purtroppo non serve a Toronto per battere i Boston Celtics (103-96). Per l’altro italiano Marco Belinelli solo 5 punti. Occasione sprecata per i Raptors che affrontavano una delle 4 squadre candidate al titolo (assieme a Lakers, Orlando e Cleveland) ma priva di 3 giocatori importantissimi come Kevin Garnett, il capitano Paul Pierce e il super playmaker Rajon Rondo. E a sorpresa i Chicago Bulls fanno l’impresa battendo proprio gli Orlando Magic (101-93). Rose trascina i “Tori”, per Orlando invece sottotono tutti i “Big”. Houston cade a New Orleans (99-95) sotto i colpi di un grande Chris Paul da 28 punti che guida i “Calabroni” in una grande rimonta nell’ultimo periodo. I sorprendenti Oklahoma City Thunder si arrendono a Milwaukee dopo un overtime (103-97) e non basta un Kevin Durant da 31 punti. Continua il momento d’oro di Memphis, che espugna il parquet dei Phoenix Suns 128-103. I giovani Grizzlies stanno crescendo e imparando a vincere e grazie a tutto ciò possono ambire tranquillamente ad un posto nei play off. Brutto rovescio interno per Utah che viene sconfitta dai Denver Nuggets privi sia della punta di diamante Carmelo Anthony, sia del forte ed esperto playmaker Billups. Finisce 105-95 con i Jazz che devono ritrovare sè stessi e le loro convinzioni se vorranno uscire da questo piccolo momento di “empasse agonistica”. Portland non trova difficoltà contro Golden State (105-89) trascinata da super Roy da 37 punti. Ai Warriors non basta il solito Ellis da 30 punti. Dallas va a vincere a Sacramento 99-91 con 25 del “tedescone” Dirk Nowitzki.

    • New Jersey Nets – Cleveland Cavaliers 86-94
      (NJ: Harris 22, Lopez 20, Douglas-Roberts 16 – Cle: James 28, Williams 18, Varejao 15)
    • Miami Heat – Charlotte Bobcats 97-107
      (Mia: Wade 29, Richardson 20, Beasley 14 – Cha: Jackson 35, Wallace 15, Augustin 13)
    • Indiana Pacers – Minnesota Timberwolves 122-111
      (Ind: Hibbert 21, Head 21, Rush 16 – Min: Jefferson 23, Love 16, Ellington 16)
    • Washington Wizards – San Antonio Spurs 86-97
      (Was: Butler 24, Arenas 23, Jamison 17 – SA: Duncan 23, Mason 20, Parker 12)
    • Boston Celtics – Toronto Raptors 103-96
      (Bos: R. Allen 23, Wallace 16, Davis 15 – Tor: Bosh 25, Bargnani 21, Jack 14)
    • Chicago Bulls – Orlando Magic 101-93
      (Chi: Rose 30, Salmons 15, Deng 14 – Orl: Barnes 23, Anderson 12, Redick 11)
    • New Orleans Hornets – Houston Rockets 99-95
      (NO: Paul 28, West 15, Okafor 14 – Hou: Ariza 19, Brooks 17, Scola 15)
    • Milwaukee Bucks – Oklahoma City Thunder 103-97
      (Mil: Redd 27, Bogut 23, Warrick 14 – Okl: Durant 31, Westbrook 17, Sefolosha 9, Ibaka 9)
    • Phoenix Suns – Memphis Grizzlies 103-128
      (Pho: Stoudemire 29, Nash 19, Amundson 14 – Mem: Mayo 25, Young 22, Gasol 19)
    • Utah Jazz – Denver Nuggets 95-105
      (Uta: Boozer 18, Okur 16, Williams 16 – Den: Lawson 23, Nenè 22, Smith 18)
    • Portland Trail Blazers – Golden State Warriors 105-89
      (Por: Roy 37, Miller 23, Webster 21 – GS: Ellis 30, Maggette 22, Randolph 15)
    • Sacramento Kings – Dallas Mavericks 91-99
      (Sac: Casspi 22, Thompson 15, Evans 14 – Dal: Nowitzki 25, Barea 17, Howard 16)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: James e Williams da urlo e i Cavs annientano i Rockets

    Grande prova dei Cleveland Cavaliers nella notte NBA.
    Sul parquet amico i Cavs inanellano la decima vittoria consecutiva casalinga e annullano la poco continua resistenza degli Houston Rockets, battendo i texani 108-83.
    Eppure la partita era iniziata molto male per Claveland che già dopo pochi minuti si è trovata sotto 16-4 grazie alla super prestazione da 3 di Aaron Brooks (che alla fine risulterà il migliore dei suoi con 23 punti). I padroni di casa però non hanno mollato la presa e si sono fatti sotto e mantenuti sempre a contatto fino a pochi minuti dalla fine del primo tempo, quando LeBron James, che fino a quel momento aveva solo 6 punti, è iniziato a fare il fenomeno siglando in circa 2 minuti 11 punti che hanno portato i Cavaliers in vantaggio per 51-48 al rientro negli spogliatoi. Da quel momento in poi James non si è più fermato perchè anche al ritorno in campo ha continuato a bombardare il canestro avversario. A dargli una grossa mano, il suo “gemello” Mo Williams che ha steso i Rockets con i suoi tiri da 3 punti. Alla fine lo strappo è stato irrecuperabile per i poveri Houston Rockets che non hanno avuto un grosso contributo da parte di Trevor Ariza (11 punti) ed hanno alzato bandiera bianca. Sarebbe potuto servire Tracy McGrady ma la dirigenza e lo staff tecnico dei Rockets stanno facendo di tutto per limitarne impiego sul campo e talento tanto che il numero 3 biancorosso ha chiesto un permesso per motivi personali, molto probabilmente perchè stufo di guardare i 48 minuti delle partite interamente dalla panchina. Cleveland ha avuto in “King” James (29 punti) e Mo Williams (20) i suoi trascinatori e dopo l’importante vittoria contro i Lakers a Los Angeles continua nel suo momento felice. Ora la vetta della Eastern Conference dista solo 2 partite (dai Boston Celtics sconfitti da i Clippers) e ogni traguardo sembra poter essere raggiunto. Se si ha la fortuna di avere LeBron James in squadra, dopotutto, ogni cosa diventa, come per magia, molto più facile…

  • NBA: Toronto perde a Milwaukee, i Lakers distruggono Utah

    Risultati NBA del 9 dicembre

    Los Angeles Lakers, Atlanta Hawks e Golden state Warriors vincono facilmente contro, rispettivamente, Utah Jazz, Chicago Bulls e New Jersey Nets. Seconda sconfitta consecutiva per i Cleveland Cavs che perdono a Houston contro i Rockets. San antonio e Detroit hanno la meglio sui Sacramento Kings e Philadelphia 76ers. I Portland Trail Blazers espugnano il parquet degli Indiana Pacers. New Orleans si impone a Minnesota dopo un grandissimo recupero e nel finale riesce a portare a casa la partita. Perdono invece i Toronto Raptors, privi di Andrea Bargnani, a Milwaukee.

    • Atlanta Hawks – Chicago Bulls 118-83
      (Atl: Crawford 29, Evans 18, Josh Smith 18 – Chi: Rose 19, James Johnson 17, Salmons 16)
    • Indiana Pacers – Portland Trail Blazers 102-91
      (Ind: Jones 19, Hansbrough 13, Dunleavy 10, Murphy 10 – Por: Roy 29, Aldridge 20, Miller 15)
    • Philadelphia 76ers – Detroit Pistons 86-90
      (Phi: Iguodala 18, Brand 17, Dalembert 17 – Det: Stuckey 27, Jerebko 17, Maxiell 12)
    • New Jersey Nets – Golden State Warriors 89-105
      (NJ: Lopez 21, Harris 19, Lee 15 – GS: Ellis 18, Watson 18, Moore 16)
    • Milwaukee Bucks – Toronto Raptors 117-95
      (Mil: Jennings 22, Ukic 17, Ilyasova 17 – Tor: Bosh 26, Weems 12, Jack 12)
    • Minnesota Timberwolves – New Orleans Hornets 96-97
      (Min: Gomes 21, Jefferson 17, Flynn 14 – NO: Stojakovic 21, Thornton 20, Paul 15)
    • Houston Rockets – Cleveland Cavaliers 95-85
      (Hou: Brooks 27, Ariza 26, Landry 14, Battier 14 – Cle: James 27, West 14, Varejao 10)
    • San Antonio Spurs – Sacramento Kings 118-106
      (SA: Jefferson 23, Ginobili 20, Parker 18 – Sac: Casspi 20, Evans 19, Thompson 19)
    • Los Angeles Lakers – Utah Jazz 101-77
      (Lak: Bryant 27, Gasol 19, Artest 16 – Uta: Williams 17, Okur 14, Miles 14)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Toronto Raptors ok, Gallinari non basta a New York

    NBA: Toronto Raptors ok, Gallinari non basta a New York

    Danilo GallinariNove partite giocate in NBA.

    Vincono i Toronto Raptors che espugnano il parquet dei Los Angeles Clippers 104-89. Bosh trascina i canadesi ma non è da meno Bargnani: per il primo 21 punti, l’italiano si ferma a 19. E finalmente una gran bella prova dell’altro italiano Marco Belinelli che chiude con 15 punti. Tra i clippers Kaman segna 25 punti.

    Sacramento continua a stupire: battuti anche gli Houston Rockets ai quali non basta un grande Trevor Ariza da 28 punti. Kings trascinati da Thompson (27 punti e 11 rimbalzi) e Tyreke Evans (20 punti). Il finale è 109-100 x i viola Californiani.

    Il cambio di panchina non da i risultati sperati a New Orleans: Portland vince in Louisiana 86-78 con 20 punti di Aldridge e 15 di Roy. Tra gli Hornets, tutti sottotono (anche il fenomeno Chris Paul che chiude con soli 3 punti!), spuntano come top scorer i 2 rookie selezionati al draft: Thornton chiude con 20 punti mentre 18 sono quelli di Collison.

    Minnesota continua la sua inesorabile striscia perdente. I Timberwolves vengono battuti a domicilio dai temibili Dallas Mavericks 89-77. Top scorer dell’incontro è Dirk Nowitzki con 20 punti in una partita che di emozioni e di episodi da segnalare ne ha visti ben pochi.

    La sorpresa della notte arriva da Boston dove i padroni di casa Celtics devono cedere il passo ai formidabili Atlanta Hawks di quest’inizio di stagione. Il risultato alla fine è 97-86 con Joe Johnson (24 punti) che trascina i “Falchi” ad un clamoroso successo. Pierce non basta ai biancoverdi con i suoi 24 punti.

    Nuova sconfitta per i New York Knicks. Il Madison Square Garden è oramai diventato facile terreno di conquista per le squadre NBA. I Golden State Warriors si impongono 121-107 con il “ribelle” Stephen Jackson a guidare isuoi con 23 punti. Le buone notizie per i Knicks vengono solo da Gallinari: la giovane promessa italiana cresce e infila 19 punti e raccoglie 10 rimbalzi con un ottimo 7/10 dal campo (e un buonissimo 4/6 da tre).

    Continua l’altalena di risultati per gli Utah Jazz. Espugnato il campo dei Philadelphia 76ers (112-90) anche senza il cardine della squadra Deron Williams rimasto fuori solo per questa partita. 7 uomini in doppia cifra per i Jazz (Boozer 24 punti e 12 rimbalzi, Matthews 16 punti, Millsap 15, Okur 15, Brewer 14, Kirilenko 13, Maynor 13 punti e 11 assist) che se continueranno a giocare di squadra, come è successo ieri, avranno risolto molti dei loro problemi.

    Gli Orlando Magic si riprendono dopo il KO casalingo ad opera dei Cavs di James e si sbarazzano (anche se non in scioltezza) dei New Jersey Nets fanalino di coda della NBA ancora senza vittorie. Risultato che dice 88-72 Magic, con un Howard in ripresa da 26 punti, 12 rimbalzi e 5 stoppate.

  • NBA: Risultati e classifiche del 13 novembre 2009

    Risultati NBA del 13 novembre 2009

    • Orlando Magic – New Jersey Nets 88-72
      (Orl: D. Howard 26, Pietrus 16, V. Carter 14 – NJ: Alston 17, Simmons 15, Hassell 13)
    • Philadelphia 76ers – Utah Jazz 90-112
      (Phi: T. Young 17, Kapono 12, Iguodala 11, Brand 11 – Uta: Boozer 24, Matthews 16, Okur 15, Millsap 15)
    • New York Knicks – Golden State Warriors 107-121
      (NY: Gallinari 19, D. Lee 17, Harrington 16 – GS: S. Jackson 23, Azubuike 22, Ellis 22, Maggette 22)
    • Boston Celtics – Atlanta Hawks 86-97
      (Bos: Pierce 24, Garnett 14, Perkins 14 – Atl: J. Johnson 24, J. Crawford 18, Josh Smith 14)
    • Minnesota Timberwolves – Dallas Mavericks 77-89
      (Min: Flynn 11, Gomes 10, Jawai 10, C. Brewer 10 – Dal: Nowitzki 20, Marion 15, Terry 12)
    • New Orleans Hornets – Portland Trail Blazers 78-86
      (NO: M. Thornton 20, D. Collison 18, D. West 15 – Por: Aldridge 20, Roy 15, A. Miller 12)
    • Sacramento Kings – Houston Rockets 109-100
      (Sac: Thompson 27, Udrih 22, T. Evans 20 – Hou: Ariza 28, Battier 23, Scola 20)
    • Denver Nuggets – Los Angeles Lakers 105-79
      (Den: C. Anthony 25, J. R. Smith 20, Nenè 13, Lawson 13 – Lak: Bryant 19, Bynum 19, Odom 14)
    • Los Angeles Clippers – Toronto Raptors 89-104
      (Cli: Kaman 25, B. Davis 17, A. Thornton 12 – Tor: Bosh 21, Bargnani 19, Calderon 18)

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  • NBA: Risultati e classifiche dell’11 novembre 2009

    Risultati NBA dell’11 novembre 2009

    • Indiana Pacers – Golden State Warriors 108-94
      (Ind: Granger 31, Hibbert 16, E. Watson 16 – GS: Maggette 21, A. Randolph 17, M. Ellis 16)
    • Toronto Rartors – Chicago Bulls 99-89
      (Tor: Bosh 28, Calderon 18, Bargnani 16 – Chi: Deng 18, T. Gibson 18, Rose 14)
    • Boston Celtics – Utah Jazz 105-86
      (Bos: Garnett 18, R. Allen 15, Rondo 14 – Uta: D. Williams 13, R. Brewer 13, Kirilenko 12)
    • Detroit Pistons – Charlotte Bobcats 98-75
      (Det: Villanueva 30, B. Gordon 22, W. Bynum 16, Stuckey 16 – Cha: Mohammed 13, G. Wallace 12, Murray 11)
    • New Jersey Nets – Philadelphia 76ers 79-82
      (NJ: B. Lopez 23, Hassell 13, B. Simmons 11, Alston 11 – Phi: T. Young 20, Speights 19, L. Williams 10)
    • New York Knicks – Atlanta Hawks 101-114
      (NY: Harrington 23, Douglas 23, Hughes 14, W. Chandler 14 – Atl: Horford 25, Josh Smith 22, J. Johnson 19, Bibby 19)
    • Milwaukee Bucks – Denver Nuggets 108-102
      (Mil: Jennings 32, Bogut 23, Ilyasova 17 – Den: C. Anthony 32, Billups 19, J. R. Smith 18)
    • Minnesota Timberwolves – Portland Trail Blazers 84-107
      (Min: Flynn 15, A. Jefferson 14, Pavlovic 13 – Por: Oden 18, Webster 16, Fernandez 15)
    • Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 93-102
      (Orl: V. Carter 29, Nelson 19, D. Howard 11 – Cle: L. James 36, M. Williams 28, S. O’Neal 10)
    • Houston Rockets – Memphis Grizzlies 104-79
      (Hou: Scola 22, Landry 20 Ariza 17 – Mem: Mayo 19, Z. Randolph 18, Gay 18)
    • San Antonio Spurs – Dallas Mavericks 92-83
      (SA: R. Jefferson 29, Ginobili 13, Bogans 13 – Dal: Nowitzki 29, Terry 19, Marion 11)
    • Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder 79-83
      (Cli: Kaman 20, B. Davis 17, A. Thornton 15 – Okl: Durant 30, J. Green 13, Ollie 11)
    • Phoenix Suns – New Orleans Hornets 124-104
      (Pho: Stoudemire 21, G. Hill 18, Dragic 14 – NO: Paul 25, Okafor 13, Posey 11)

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