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  • Verso Roma Parma con Osvaldo e De Rossi

    Verso Roma Parma con Osvaldo e De Rossi

    Domani alle 15 allo Stadio Olimpico si affrontano Roma e Parma per la 24esima giornata di Serie A. I giallorossi, in questa stagione posseduti dalla discontinuità, devono prendere assolutamente i tre punti casalinghi per sfruttare lo scivolone dell’Inter e per superare il Napoli e conquistare il quinto posto in odore di Europa League. Il Parma medicato dalla cura Donadoni cerca la terza vittoria esterna stagionale per scappare definitivamente dalla zona retrocessione. La bella gara del recupero infrasettimanale contro la Juventus ha entusiasmato l’ambiente, ma potrebbe pesare sotto il profilo fisico.

    QUI ROMA. Per Luis Enrique quello contro il Parma è un match spacca stagione. Il tecnico asturiano ha infatti parlato di esame per lui e per la Roma. “Domani si vedrà chi vuole rimanere alla Roma”ha dichiarato l’allenatore giallorosso che ha tentato di ridimensionare la sconfitta di Siena appellandosi alla bravura dei toscani.

    daniele de rossi | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    In vista di una gara così delicata si affiderà al classico modulo di gioco e alla stessa mentalità offensiva col prezioso rientro di Daniel Pablo Osvaldo in attacco. In difesa ha recuperato Juan dopo il problema muscolare avuto col Siena, mentre a centrocampo ci sarà il rientro dei due titolari Daniele De Rossi e Fernando Gago. Inamovibile Totti dietro alle punte con Borini e Lamela a giocarsi il ruolo di secondo attaccante.

    QUI PARMA. Dopo le polemiche della gara contro la Juve il Parma si prepara con serenità alla trasferta nella capitale, anche perchè il presidente Tommaso Ghirardi ha sentenziato dicendo che “l’arbitro ha diretto bene”. Roberto Donadoni non cambia il suo 3-5-2 e ritrova Mirante fra i pali, ma Pavarini potrebbe essere riconfermato. La difesa deve scontare l’ assenza dell’infortunato Paletta. A centrocampo non è partito con la squadra Galloppa e si prevedono due ballottaggi sulle fasce tra Biabiany e Jonathan  da una parte e Modesto e Gobbi dall’altra. Confermata la ormai collaudata coppia d’attacco Giovinco-Floccari.

  • Roma Juventus, le pagelle. Grande Buffon, Totti serata no

    Roma Juventus, le pagelle. Grande Buffon, Totti serata no

    Una partita che regala occasioni e spettacolo vede l’impennata di quotazioni di una Roma in emergenza, ma forse ai migliori livelli di questa stagione. La Juventus conferma lo stratosferico stato di forma fisica e può continuare a sognare uno Scudetto che vede possibile ancora di più dopo la bella gara contro la Roma.

    Buffon ipnotizza Totti, Roma Juventus 1-1 | ©Paolo Bruno/Getty Images

    PAGELLE ROMA.

    Stekelenburg 6 La brutta uscita che regala il gol di Chiellini è cancellata da almeno due grandi parate di cui una su Quagliarella al 90′.

    Taddei 7,5 E’ fra i migliori. Da terzino destro attacca costantemente con grandissima qualità e ottima corsa. Difende con attenzione anche se Luis Enrique lo vuole molto alto.

    Heinze 7,5 Non sbaglia mai nulla. Scivolate e anticipi perfetti nel corso di tutti i 90′.

    De Rossi 7 Da centrale difensivo non perde spessore, anzi imposta da dietro e la squadra se ne giova. In fase di contenimento è protagonista di spettacolari interventi in extremis.

    Jose Angel 6,5 Spinge discretamente a sinistra, ma la novità è che riesce a difendere molto bene. Fondamentale il suo recupero su Pepe nel secondo tempo.

    Pjanic 5 E’ in ombra. Non dà mai la fantasia richiesta, sbaglia semplici passaggi ed è nervoso.

    Viviani 5,5 Il ragazzo sente l’esordio e sbaglia qualcosa. Per il resto fa le cose semplici e le fa bene. C’è tempo per sbocciare.

    Greco 6 Una bella partita all’insegna dell’ordine tattico e della geometria. Tanta corsa e voglia di mettersi in mostra.

    Simplicio 6

    Totti 5 Il capitano è fuori giri. Sbaglia il rigore che poteva regalare la vittoria e un’altra buona occasione allo scadere. Lotta come un leone, ma stasera lo domina l’imprecisione.

    Lamela 6,5 Dà tecnica e cambio di passo. Salta bene l’uomo e la cosa in più è che difende con grinta e abnegazione.

    Osvaldo 5,5 Si abbassa molto per aiutare i compagni nella fase di ripiego, ma ne risente davanti. Sbaglia almeno due assist scegliendo il tiro e non punge fino in fondo.

    Luis Enrique 6 Una Roma disordinata, ma battagliera pareggia e convince. Non è il suo gioco quello visto con la Juve, ma è molto meglio di quanto visto fino ad ora.

    PAGELLE JUVENTUS.

    Buffon 8 Stellare. E’ il migliore del mondo. Il rigore parato vale 1 punto da solo.

    Lichsteiner 6 Spinge tanto ma non è sempre preciso. Comunque fa un lavoro di elastico invidiabile.

    Bonucci 6,5 Sulle palle aeree non va mai in affanno ed è sempre concentrato.

    Barzagli 7Contiene le folate romaniste con personalità. E’ il pilastro della difesa.

    Chiellini 7,5 Spinge sulla sinistra e si sgancia dalla difesa creando superiorità numerica e portando grande qualità. Il fisico gli permette di essere dirompente ed essere pericoloso in fase realizzativa. Il gol segnato non è un caso.

    Vidal 5 Serata no. Prima liscia clamorosamente regalando il gol e poi stende Lamela in area concedendo il rigore. In positivo la corsa a perdifiato e un bel tiro di poco fuori.

    Pirlo 6 Come al solito orchestra sapientemente l’azione juventina, ma perde qualche pallone di troppo e non è il solito cecchino.

    Marchisio 5,5 Non gioca una grande partita. Non si vede quasi mai e non riesce a trovare la posizione per dar fastidio alla difesa giallorossa.

    Pepe 6,5 Spinge a ritmi forsennati ed una minaccia costante con la sua velocità. Gli manca la precisione sotto porta e in rifinitura, ma l’impegno è encomiabile.

    Matri 5 Partita anonima. Non lotta più di tanto ed è schiacciato nettamente dai due centrali avversari.

    Estigarribia 5,5 Dopo le recenti ottime prestazioni non si ripete. E’ un pò in ombra, forse manca ancora un pò di personalità

    Quagliarella 6

    Giaccherini 6

    Conte 6 La sua squadra corre a mille all’ora e cerca sempre di vincere la partita senza badare a ostinati tatticismi. E questo fa bene ai suoi giocatori e al Campionato. Anche con la Roma conferma la solidità dei suoi insegnamenti.

    Roma Juventus video highlights

  • Roma Juventus, un pari ricco di emozioni all’Olimpico

    Roma Juventus, un pari ricco di emozioni all’Olimpico

    Bellissima partita tra Roma Juventus che regalano tante emozioni a un Olimpico gremito. La Roma in emergenza dimostra grande carattere contro una Juventus in formissima. La partita è equilibrata e sempre viva. In ogni minuto i risultato può cambiare e regalare i tre punti da una parte o dall’altra. Il match è segnato da due uomini simbolo: Daniele De Rossi e Giorgio Chiellini.

    Chiellini riprende De Rossi, Roma Juventus 1-1 |©ALBERTO PIZZOLI/Getty Images
    PRIMO TEMPO. L’inizio è scoppiettante e dopo soli 6′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo conquistato dalla Roma Totti crossa in mezzo per De Rossi che da pochi metri riesce a deviare verso la porta un tiro debole, ma Vidal sulla linea liscia clamorosamente e regala il vantaggio ai giallorossi. La reazione della Juventus è rabbiosa. I bianconeri si riversano nella metà campo avversaria e ci provano prima con Matri e poi con Bonucci, ma la Roma si difende e punge in contropiede. Non ci sono tatticismi, ma la compagine capitolina soffre non poco le folate juventine. Al 31′ un gran tiro di Vidal finisce di poco al lato. I salvataggi in extremis di De Rossi e Heinze da una parte e di Chiellini e Lichsteiner dall’altra mantengono il risultato sull’1-0 anche se al 44′ Pepe avrebbe la palla buona per servire matri solo in area ma spreca la ghiotta occasione.

    SECONDO TEMPO. La seconda frazione di gioco comincia come la prima con le due squadre molto vivaci pronte ad accelerare. Si ripete un grande equilibrio spezzato al 16′ dal pareggio di Chiellini che sfrutta un tiro errato di Estigarribia e devia in porta di testa anticipando un incerto Stekelenburg. Neanche il tempo di esultare e 60 secondi dopo siamo già nell’area juventina quando Vidal stende Lamela: rigore per la Roma. Si presenta sul dischetto capitan Totti contro l’amico Gigi Buffon: il numero 10 romanista si fa ipnotizzare dal portiere della Nazionale e getta al vento la possibilità del vantaggio. La partita è vibrante con occasioni da una parte e dall’altra. Prima Quagliarella impensierisce Stekelenburg poi al 39′ è Simplicio ormai a tu per tu con Buffon a non trovare lo spazio per concludere. La Roma attacca con forza, ma lascia grandi spazi per ripartire alla Juve che ci prova con Giaccherini. Al 45′ Quagliarella ha una grande chance ma spara su Stekelenburg in uscita e nello stesso minuto Totti avrebbe l’opportunità di far gioire i suoi tifosi ma il suo mancino viene contrato dalla difesa avversaria. Il risultato finale è un giusto 1 a 1.

    Roma Juventus video highlights
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  • Roma Lecce con capitan Totti e Lamela

    Roma Lecce con capitan Totti e Lamela

    Roma Lecce si affronteranno nel posticipo della dodicesima di campionato. Ai romani serve continuità di risultati, ai leccesi invece servono punti importanti per la salvezza. Le due tifoserie coloreranno lo stadio Olimpico di giallorosso per una partita che storicamente regala emozioni.

    ROMA LECCE le scelte di Luis Enrique

    L’allenatore asturiano della Roma insisterà sul modulo figlio della propria filosofia calcistica: il solito 4-3-1-2 atipico. Fra i pali il Nazionale olandese Stekelenburg. A destra riconfermato il buon Rosi degli ultimi tempi. I centrali della retroguardia saranno Kjaer e Heinze con Juan pronto a strappare un posto al danese. Fascia sinistra affidata come di consueto a Josè Angel. Diga di centrocampo sarà Daniele De Rossi. Al suo fianco Fernando Gago e Miralem Pjanic. Stasera ci sarà il ritorno di capitan Totti dietro alle punte dopo l’infortunio muscolare. Il numero 10 giallorosso rifinirà le punte Osvaldo e Lamela (l’argentino è in leggero vantaggio sul talentino Bojan Krkic).

    Francesco Totti | © Getty Images

    ROMA LECCE le scelte di DI Francesco

    L’ex di turno e allenatore del Lecce, Eusebio Di Francesco, cercherà di mettere in difficoltà la società che lo portò alla ribalta calcistica, giocando col modulo 4-2-3-1. Benassi andrà tra i pali al posto dell’altro ex Julio Sergio che spera in un cambiamento di pensiero del mister che lo potrebbe schierare titolare, magari come amuleto portafortuna. A destra Massimo Oddo che stasera riassaporerà l’aria del Derby. Centrali giocheranno Carrozzieri(in vantaggio nel ballottaggio con Brivio) ed Esposito. A sinistra Tomovic. I due mediani saranno l’ex Milan Strasser e Grossmuller considerando l’indisponibilità del capitano Giacomazzi. Il terzetto dei trequartisti sarà composto dalla rapidità di Cuadrado a destra e dalla tecnica di Olivera sinistra col giovane cresciuto nel vivaio giallorosso, Andrea Bertolacci, a fare il rifinitore. Assente Di Michele,prima ed unica punta giocherà Daniele Corvia voglioso di dimostrare tutto  il proprio valorealla squadra che lo ha allevato.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA LECCE

    ROMA 4-3-1-2 Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Heinze, J.Angel; Gago, De Rossi, Pjanic; Totti; Osvaldo, Lamela ALL.Luis Enrique
    LECCE 4-2-3-1 Benassi; Oddo, Carrozzieri, Esposito, Tomovic; Grossmuller, Strasser; Cuadrado, Bertolacci, Olivera; Corvia ALL. E. Di Francesco

  • Verso Roma-Palermo, Juan e Lamela vs Ilicic e Hernandez

    Verso Roma-Palermo, Juan e Lamela vs Ilicic e Hernandez

    QUI ROMA. Nel giorno della presentazione ufficiale a Roma del nuovo direttore generale, Franco Baldini, la squadra si prepara in vista della sfida casalinga contro il Palermo. E’ ormai da tempo scontata l’assenza del capitano giallorosso, Francesco Totti, ancora alle prese con la fisitorepia. E’ probabile che il numero 10 torni a disposizione per il match contro il Milan. La notizia è che potrebbe essere sostituito dal talento argentino Erik Lamela.

    Luis Enrique | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    L’acquisto più oneroso del mercato estivo dunque con grosse probabilità vestirà una maglia da titolare. L’alternativa plausibile si chiama Marco Borriello che scalpita dalla panchina. Intanto Juan è tornato completamente disponibile. Il centrale brasiliano da qualche tempo si allena regolarmente col gruppo. E contro i siciliani Luis Enrique dovrebbe affidargli le chiavi della difesa romanista in virtù della squalifica di Kjaer. Da valutare le condizioni di Heinze acciaccato dopo il derby capitolino. Sempre in tema di retroguardia Marco Cassetti è in pole position per sostituire l’infortunato Aleandro Rosi anche perchè Cicinho non è ancora al top della condizione fisica. QUI PALERMO. La squadra di Devis Mangia potrebbe schierarsi col 4-3-1-2 per evitare un’altra debacle dopo quella di San Siro contro il Milan. Secondo questo modulo è prevedibile che Josip Ilicic si schieri dietro alle due punte Abel Hernandez e Mauricio Pinilla. In questo caso il beniamino e capitano, Fabrizio Miccoli, potrebbe rimanere a guardare dalla panchina. Ma in realtà non è esclusa nessuna variante tra quelle conosciute dai calciatori del Palermo: il 4-4-2 e il modulo con i due trequartisti dietro un’unica punta. L’allenatore dei siciliani, dunque, tiene tutto il reparto offensivo sulle spine. Considerando che ha a disposizione tutta la rosa (tranne Di Matteo) si riserva di prendere una decisione in prossimità della partita. Invece dalla zona mediana del campo in giù non ci dovrebbero essere grandi sorprese. Confermato Giulio Migliaccio sulla linea dei difensori a fare coppia con Matias Silvestre e Eros Pisano da una parte e Federico Balzaretti dall’altra.

  • E’ già febbre da Derby. Parlano Delio Rossi, Reja, Luis Enrique e Bojan

    E’ già febbre da Derby. Parlano Delio Rossi, Reja, Luis Enrique e Bojan

    A sei giorni dalla straccitadina della capitale che vede la Lazio contro la Roma si affollano i pronostici e le dichiarazioni dei protagonisti e degli addetti ai lavori. L’atmosfera è già febbricitante e la città si prepara alla grande sfida fatta di sfottò ed entusiasmi che possono condizionare l’intera stagione dei tifosi e delle squadre. Come ad esempio Delio Rossi, ex allenatore dei biancocelesti e accostatto alla panchina giallorossa in estate. Il tecnico riminese prevede una partita in cui la farà da padrone la voglia di vincere. “Non credo sarà una partita tattica– afferma Rossi- e le squadre giocheranno per superarsi”. Alla classica domanda sul pronostico il mister, che fece il bagno nella fontana del Gianicolo per festeggiare la vittoria del derby del Dicembre 2006, risponde inequivocabilmente Lazio. Perchè la squadra di Reja è più collaudata ed è avanti con la forma fisica e inoltre ha operato molto bene sul mercato. Ma ha parole d’elogio anche per la Roma quando afferma che nonostante il derby “il futuro è della Roma”.

    Osvaldo e Bojan | ©Paolo Bruno/Getty Images)
    La voce del mondo laziale arriva proprio da parte del suo timoniere Edi Reja. Il mister goriziano che non ha mai vinto un derby in carriera si dimostra ottimista. Vede la sua Lazio in crescita dal punto di vista fisico e psicologico. Reja spera che “il pubblico laziale si diverta di più di quello romanista” ma riconosce che anche i giallorossi stanno migliorando e arrivano alla partita con due vittorie alle spalle e tanto entusiasmo. Sull’altra sponda del Tevere Luis Enrique risponde in modo laconico ma deciso: “sono pronto per il derby e forza Roma”. A condire le parole dei due allenatori ci sono le dichiarazioni del gioiellino della Roma Bojan Krkic. Il giovane attaccante giallorosso ha le idee chiare sul derby capitolino: “è più del Clasico tra Real e Barça”. Il motivo principale è che il Camp Nou in occasione del derby è popolato praticamente solo da tifosi catalani. L’Olimpico invece si colora sia di biancoceleste che di giallorosso e questo secondo Bojan rende il match più intenso e spettacolare. E lui vuole vincerlo anche perchè “non è una partita che vale solo tre punti e vorrei poter edire di aver vissuto il derby romano”.

  • Roma-Siena: ultime e probabili formazioni. Conferma Borini, rilancio Bojan

    Roma-Siena: ultime e probabili formazioni. Conferma Borini, rilancio Bojan

    La Roma di Luis Enrique affronta in casa il Siena di Sannino nel posticipo di giovedì sera. Per i giallorossi è l’ora della verità. Dopo il passo falso alla prima e i progressi visti con l’Inter è tempo di fare i tre punti. Per i toscani un banco di prova importante dopo il pari col Catania e la sconfitta di misura contro la Juventus.

    Fabio Borini ©Claudio Villa/Getty Images
    PROBABILI FORMAZIONI ROMA. Nell’imprevedibilità delle scelte del tecnico romanista l’unica cosa certa è il modulo di gioco, cioè quel 4-3-3 sulla carta che durante il gioco si trasforma in 3-4-1-2. Per sostituire l’infortunato Stekelenburg si giocano un posto tra i pali Curci e Lobont col rumeno in vantaggio. Al centro della difesa Burdisso e Kjaer. Sulla fascia sinistra Josè Angel e a destra Cicinho in concorrenza con Rosi. Il rebus centrocampo vede De Rossi saldamente titolare con la conferma di Pizarro. Il terzo potrebbe essere uno tra Perrotta e Pjanic col campione del mondo in pole. Comunque il neoacquisto ex Lione potrebbe essere schierato a sorpresa al posto di Pizarro. Nel pacchetto offensivo la sicurezza è Francesco Totti. Accanto a lui dovrebbe esserci il rilancio di Bojan che se la deve vedere comunque con Borini. Borriello dovrebbe far parte dell’undici titolare complice la condizioni fisiche non ottimale di Osvaldo e Lamela. ROMA 4-3-3 Lobont; Cicinho,Burdisso,Kjaer,J.Angel; Pizarro,De Rossi,Perrotta; Bojan,Totti,Borriello ALL. L.Enrique A disposizione: Curci,Juan,Rosi,Taddei,Gago,Pjanic,Borini PROBABILI FORMAZIONI SIENA. Sannino si affida al consueto 4-4-2. In vista molte variazioni per la formazione neopromossa. Tra i pali il titolare Brkic. Difesa centrale stravolta con l’inserimento di Pesoli e Contini. Confermati, invece, Del Grosso a sinistra e Vitiello a destra. Anche il centrocampo rivoluzionato. Fuori D’agostino dentro Vergassola al fianco di Gazzi. Sulla fascia destra il tecnico senese lancia Angelo e a sinistra conferma Mannini. In questo modo Brienza viene avanzato da esterno sinistro di centrocampo a seconda punta al fianco di Calaiò. SIENA 4-4-2 Brkic; Vitiello,Contini,Pesoli,Del Grosso; Angelo,Gazzi,Vergassola,Mannini; Brienza,Calaiò ALL.Sannino A disposizione: Pegolo,Rossettini,Terzi,D’Agostino,Bolzoni,Gonzalez,Larrondo

  • La Roma stecca ancora, Luis Enrique chiede tempo

    La Roma stecca ancora, Luis Enrique chiede tempo

    Un inizio tempestoso per gli uomini di Luis Enrique. La sconfitta casalinga contro il Cagliari addensa le nubi sopra Trigoria e diffonde un’epidemia di critiche. In realtà nella debacle romanista non è stato tutto da buttar via. La Roma ha tenuto in mano il pallino del gioco per tutta la gara e la difesa ha retto parzialmente dando comunque buone sensazione sulla tenuta a lungo termine. Il vero problema, ai fini del risultato, è stato la mancata concretezza sotto porta e gli errori, anzi l’errore difensivo di J.Angel. Con un pizzico di fortuna, infatti, la compagine giallorossa avrebbe potuto ottenere almeno un punto dalla prima di campionato.

    Luis Enrique © Andreas Solaro/Getty Images
    Detto ciò rimangono alcuni problemi strutturali non trascurabili. Il gioco di Luis Enrique sembra ancora ad uno stato grezzo. Si intravedono alcuni schemi e giocate, ma gli interpreti e forse lo stesso allenatore non riescono ancora a trasformare un’idea di gioco affascinante in tattica in grado di regalare successi. La manovra è troppo compassata e spesso i centrocampisti in possesso di palla sulla trequarti avversaria non sanno cosa fare col pallone oppure lo giocano in ritardo. La macchina va oleata perchè i movimenti diventino rapidi e mandati a memoria. L’altro aspetto cruciale è la cura dei movimenti degli attaccanti esterni. Bojan e Osvaldo sono apparsi troppo statici, spaesati a tratti e incapaci di pungere in ogni frangente. Lo stesso Totti, pur giocando una discreta partita, ha agito quasi sempre molto lontano dalla porta non potendo liberare il suo fiuto del gol. Molto è migliorato in questo senso quando Luis Enrique ha sostituito i due esterni gettando nella mischia Borriello e Borini. Questo fa pensare che il problema dell’attacco possa essere risolto con l’inserimento di giocatori più determinati e che conoscono meglio il gioco italiano. Anche perchè quando Totti dalla posizione di punta centrale arretra sulla trequarti creando lo spazio per l’inserimento degli esterni sono proprio questi attaccanti che partono dalla fascia a dover fare i gol. Come accennato la nota positiva è la difesa. Il nuovo esterno sinistro J.Angel ha le potenzialità per diventare una colonna di questa squadra, ma gli servono un poco di tranquillità ed esperienza in più che potrà acquisire dai veterani. Sua responsabilità il primo gol del Cagliari e l’espulsione che ha spaccato in due la partita in favore degli isolani. Per il resto, senza considerare lo 0-2 subito perchè sbilanciati in cerca del pari, la difesa è sembrata sicura e concentrata oltre che propositiva. Questo anche grazie alla tattica di Luis Enrique che prevede un De Rossi nel ruolo di mediano davanti alla difesa che si abbassa continuamente tra i due centrali difensivi andando a formare una retroguardia a tre.  Questo movimento permette ai due terzini di scatenarsi in incursioni offensive e creare superiorità numerica nella fase di attacco. Per quella che vuole essere una rivoluzione tattica bisognerà aspettare del tempo. La parola d’ordine è avere pazienza perchè non si cambia tutto in due mesi e perchè gli sprazzi intravisti di questo sistema di gioco sembrano molto interessanti. Il calcio italiano divora le novità e le bolla come bidoni nello spazio di una settimana. Forse è giunta l’ora di far lavorare gli allenatori giovani senza pressioni che ne cancellano l’innovazione.

  • Roma-Cagliari: le pagelle. AAA cercasi Osvaldo

    Roma-Cagliari: le pagelle. AAA cercasi Osvaldo

    Esordio disastroso per la Roma di Luis Enrique che perde 2-1 in casa contro il Cagliari. Una gara sfortunata per i giallorossi che nel corso dei 90 minuti hanno espresso un discreto calcio ed avrebbero meritato i tre punti in palio, ma non sono riusciti a capitalizzare le diverse occasioni da gol costruite ed hanno pagato alcuni errori marchiani dei propri singoli. Per il Cagliari segna Conti al 24′ della ripresa e El Kabir al 50′. Di De Rossi al 51′ la rete della Roma.

    Osvaldo ©Andreas Solaro/Getty Images
    PAGELLE ROMA: STEKELENBURG 5,5  E’ senza grosse colpe sui due gol cagliaritani anche se avrebbe potuto sventare il secondo compiendo una prodezza. Il bilancio di tre tiri ricevuti e due gol subiti è impietoso. ROSI 5,5 Spinge molto sulla destra, ma quando arriva sulla trequarti spesso traccheggia e perde l’attimo buono per imbeccare i compagni. BURDISSO 6 Gioca una partita pulita senza sbavature. E’ sempre concentrato e grintoso. Sul raddoppio sardo è incolpevole considerando lo sbilanciamento della squadra alla ricerca del pareggio e con l’uomo in meno. HEINZE 6 L’argentino è una garanzia, vale quanto detto per Burdisso. J.ANGEL 4,5 Partite dai due volti. E’ il migliore in campo per 67 minuti spingendo costantemente con grande qualità e difendendo bene, poi nel giro di due minuti crolla totalmente. Prima sbaglia un cross fondamentale, poi effettua un disimpegno scellerato che regala il vantaggio al Cagliari e poco più tardi commette un fallo inutile su Biondini  e si fa espellere da Gava (in realtà meritava solo il giallo ma rimane l’ingenuità). DE ROSSI 7 E’ il migliore in campo. Ringhia su tutti i palloni dando geometrie e idee alla squadra. E’ fra gli ultimi a mollare e trova il gol della bandiera. PERROTTA 6  Si batte con impegno facendo un prezioso lavoro oscuro. PJANIC 5,5 Cerca di dare qualità provando un paio di volte il tiro, ma nel secondo tempo sceglie il passaggio pur avendo spazio e tempo per battere a rete. Alla fine prestazione poco incisiva. TOTTI 6,5 Si batte come un leone da vero capitano. Non è ancora al top della forma, ma corre fino all’ultimo arrivando a recuperare palla nella propria metà campo. Propizia il gol con una bordata su punizione.  BOJAN 5 Prestazione evanescente. Mai nel vivo del gioco e molto statico, quasi svogliato non graffia mai il match. OSVALDO 4,5 E’ uno dei peggiori. Lento e impreciso fallisce una clamorosa palla gol che poteva essere il pari. LUIS ENRIQUE 5 La sua squadra è ben messa in campo, gioca sempre il pallone e crea tanto. Il problema è che non si segna e gli errori dei singoli determinano il risultato. GAGO 5,5   BORINI 6,5 BORRIELLO 6,5 PAGELLE CAGLIARI: AGAZZI 6 Insicuro e impreciso sui rinvii strappa la sufficienza con una grande parata su Borriello nella seconda ripresa.  PISANO 5 Soffre le incursioni di J.Angel che gli fa girare la testa per più di un’ora. CANINI 6 Soffre gli attacchi dei giallorossi. Solo la fortuna e un solo gol al passivo gli garantisce il 6. ASTORI 6 Per l’altro centrale vale il discorso del collega. AGOSTINI 5,5 Gioca una partita anonima e soffre Rosi. CONTI 6,5 Sbaglia svariati passaggi e non brilla per dinamismo, ma grazie al gol segnato è il match winner. NAINGOLAN 5,5 Prestazione mediocre e senza squilli. Tanta fisicità e poca lucidità. BIONDINI 6 Buona prestazione. Ordinato e diligente effettua ottimi cambi di gioco e coglie una clamorosa traversa. COSSU 5,5 Partita opaca non alla sua altezza. Non è aiutato dalla prestazione della squadra e mette fuori l’unica occasione che riesce a ritagliarsi. NENE’ 5 Non pervenuto. Prova a sgomitare con i centrali giallorossi ma non è la sua giornata. T.RIBEIRO 5 Prestazione davvero poco brillante. Ci si accorge di lui solo al momento del cambio. EL KABIR 7 Grande impatto sul match. Entra e segna. FICCADENTI 5,5  Nonostante il suo Cagliari vinca è una squadra senza gioco e poco propositiva. Sin dal 1′ minuto i suoi innalzano alte barricate a difesa di Agazzi. Solo l’imprecisione sotto porta e gli svarioni della Roma lo salvano da un risultato negativo.

  • Roma: ecco Osvaldo e Kjaer

    Roma: ecco Osvaldo e Kjaer

    La Roma targata Usa prepara gli ultimi colpi di mercato. Fra mille incertezze e un progetto tutto da scoprire i nuovi acquisti regalano una buona dose di tranquillità per la tifoseria giallorossa. Stiamo parlando dell’italo argentino Pablo Osvaldo e del danese Simon Kjaer che entro domani potranno ritenersi romanisti.

    In particolare per Osvaldo la trattativa va considerata chiusa. I due calciatori andranno a completare una rosa ancora lacunosa che ha dimostrato tutta la propria fragilità nella gara di andata dei preliminari di Europa League contro i modesti slovacchi dello Slovan Bratislava.

    ASPETTO ECONOMICO. Per acquisire le prestazioni di Osvaldo la Roma verserà nelle casse dell’Espanyol 15 milioni di euro più 3 milioni legati ai bonus. Per quanto riguarda l’ingaggio Walter Sabatini ha raggiunto l’accordo col procuratore del giocatore per una cifra che si aggira intorno al milione e 400mila euro a stagione per quattro anni. Anche per l’affare Kjaer definiti gli accordi economici o quasi. La Roma e il centrale difensivo, infatti, già da tempo si sono accordati per un contratto quadriennale fissato ad 1 milione  e mezzo di euro a stagione. Ai dettagli invece l’acquisto del cartellino. La modalità sarà il prestito oneroso fissato a 2 milioni e il diritto di riscatto l’anno prossimo a circa 8 milioni di euro. Ed è proprio sulla cifra iniziale che la Roma e il Wolfsburg stanno ancora limando una differenza che comunque rimane minima e non ostacolerà un affare che si può dare per concluso.

    ASPETTO TECNICO. Il 25enne Osvaldo tra i due nuovi innesti è quello che in linea teorica dà meno garanzie. Un attaccante che può fare la prima o la seconda punta e anche l’esterno offensivo, ma che in realtà predilige e si esprime meglio come punta centrale. Viene da pensare che potrebbe fare il vice-Totti considerando che il Capitano sarà il pilastro del pacchetto d’attacco proprio in posizione centrale. In questo caso l’investimento oneroso non sarebbe una mossa azzeccata per un calciatore che sarebbe una panchina di lusso. A parte il nodo tattico così intricato, è in discussione anche il valore assoluto di Osvaldo. Il ragazzo dopo alcune stagioni poco brillanti nella serie B italiana e dopo altre parentesi poco appariscenti in A con Fiorentina e Bologna si è riuscito ad esprimere nella Liga con l’Espanyol dove ha siglato 20 reti in 44 partite giocando di fatto una stagione e mezzo. Troppo poco forse per costare così tanto.

    Per Kjaer invece pochi altarini da svelare. Lo si conosce dai tempi del Palermo. Centrale abilissimo nel gioco aereo anche in zona gol, con una buona tecnica individuale e una personalità e tranquillità per cui non sembrerebbe avere 22 anni appena. Il danese misura 190 cm di altezza mantenendo però una discreta agilità e velocità. Dopo una stagione non esaltante al Wolfsburg avrà voglia di riscattarsi. Grande affare per Sabatini.