Tag: totò di natale

  • Paok Salonicco – Udinese. Bianconeri senza Di Natale

    Paok Salonicco – Udinese. Bianconeri senza Di Natale

    Dopo il pareggio a reti bianche del Friuli, l’Udinese è chiamata quantomeno ad un pari con gol in Grecia per approdare agli ottavi di finale di Europa League. Avversario il Paok Salonicco, squadra dal tifo molto caldo che punterà a spingere i greci verso il passaggio del turno. Grave handicap per l’Udinese l’assenza del bomber Totò Di Natale: segnare senza di lui in campo non sarà poi così semplice. Il tutto nonostante i greci non siano squadra irresistibile, e la partita dell’andata lo ha dimostrato in pieno.

    Per quanto riguarda le due formazioni l’allenatore dei greci Boloni non ha grossi problemi e dovrebbe far scendere in campo la stessa formazione vista al Friuli. In porta c’è Kresic, difesa a quattro con l’ex Reggina Cirillo e Malezas in mezzo, Sznaucner e Stafylidis laterali. In mezzo al campo l’ex milanista Pablo Garcia insieme a Fotakis con il trio Salpingis, Lazar e Georgiadis dietro la punta Athanasiadis.

    Francesco Guidolin © Dino Panato/Getty Images

    Discorso differente per Guidolin che causa infortunio deve rinunciare a pedine importanti quali il già citato Di Natale, Pinzi, Barreto, Isla e Badu mentre Torje e Fernandes, non essendo inseriti nella lista Uefa, non possono prendere parte all’incontro. Recupera invece Asamoah il cui nome sembrava dovesse aggiungersi alle defezioni appena citate. Nel 3-5-2 che scenderà in campo davanti ad Handanovic la difesa sarà formata da Domizzi, Danilo e Benatia. In mezzo al campo Asamoah insieme a Pazienza ed Abdi con Basta e Armero esterni. In avanti dovrebbero agire Floro Flores e Fabbrini

    Ecco le probabili formazioni dell’incontro Paok Salonicco Udinese:

    PAOK SALONICCO (4-2-3-1): Kresic; Sznaucner, Cirillo, Mazelas, Stafilidis; Pablo Garcia, Fotakis; Salpigidis, Lazar, Georgiadis; Athanasiadis. A disposizione: Chalkias; Apostolopoulos, Balafas, Tsoukalas, Bertrand, Nimani, Papazoglou. All. Boloni

    UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Battocchio, Pazienza, Pinzi, Armero; Fabbrini, Floro Flores. A disposizione: Padelli, Ferronetti, Ekstrand, Neuton, Pasquale, Abdi, Piscopo All. Guidolin

  • Delirio Udinese, Cesena ko 4-1. Doppietta Di Natale

    Delirio Udinese, Cesena ko 4-1. Doppietta Di Natale

    L’Udinese inizia nel migliore dei modi il nuovo anno con una vittoria larga e convincente, soprattutto nella ripresa, nei confronti di un Cesena buono nel primo tempo ma annichilito nella ripresa. Decide sempre Di Natale con una doppietta ed una papera di Antonioli ad inizio ripresa.

    Formazioni tipo per le due compagini bianconere con l’Udinese che schiera in attacco la coppia formata da Di Natale e Floro Flores mentre Arrigoni risponde con Eder supportato alle spalle dal trio composto da Ceccarelli, Mutu e Candreva.

    Totò Di Natale, autore di una doppietta ©Anteprima/AFP/Getty Images

    Pronti via e Totò Di Natale firma tanto per cambiare il cartellino approfittando del fuorigioco sbagliato da Comotto che non riesce a salire in tempo consentendo a Floro Flores di ricevere una palla servita da Isla e di confezionare un assist al bacio proprio per il Totò nazionale che inizia nel migliore dei modi il nuovo anno. Il Cesena viene tramortito dalla doccia fredda rischiando di capitolare in altre due occasioni, prima con Domizzi e poi ancora con Di Natale che falliscono di poco il raddoppio. L’Udinese però si ferma dopo 15’ di fuoco con il Cesena che poco a poco prende sempre pi il campo con un ottimo Candreva in cabina di regia. Proprio il giocatore di proprietà dell’Udinese serve una palla d’oro a Ceccarelli che mette nelle condizioni migliori Guana per sparare a rete con un risultato pessimo per il centrocampista emiliano. Al 39’ il Cesena corona i frutti di un ottimo primo tempo pareggiando con Eder che insacca su assist di Ceccarelli e dopo due minuti è Mutu che fallisce addirittura il vantaggio per il Cesena spedendo alto da posizione invitante.

    La ripresa si apre con l’Udinese alla ricerca del vantaggio e gol che arriva grazie soprattutto ad una mega papera di Antonioli che regala il gol ad Asamoah per il vantaggio della squadra friulana. L’Udinese vuole chiudere la pratica e sfiora il terzo gol in due occasioni con Floro Flores  a cui viene tolto il gol da un salvataggio all’ultimo secondo di Comotto e con Isla. Il Cesena non riesce a reagire come nel primo tempo ed alza definitivamente bandiera bianca al 16’ della ripresa con l’espulsione di Lauro per doppia ammonizione che spiana la strada alla compagine di mister Guidolin che gioisce ancora con Dusan Basta e con Di Natale che regalano il primo posto provvisorio in classifica in attesa delle partite pomeridiane di Juventus e Milan.

  • Pagelle Lazio-Udinese. Solito Klose, ottimo Pinzi

    Pagelle Lazio-Udinese. Solito Klose, ottimo Pinzi

    Diakitè 6,5: l’anno scorso ha vissuto ai margini della squadra, quest’anno Reja, gli ha ritagliato uno spazio importante e il ragazzo non sta deludendo la fiducia del proprio tecnico, anche stasera una partita tutta all’insegna dell’ordine e dell’intelligenza tattica, non disdegnando qualche cavalcata in avanti nel miglior Lucio’s style.

    Cavanda 4,5: schierato per contenere le sortite di Armero, si ritrova davanti Pasquale ma la sostanza non cambia, si perde in errori banali e concede praterie e spazi interminabili alle folate dell’esterno friulano. Viene giustamente sostituito alla fine del primo tempo.

    Ledesma 6: è l’uomo d’ordine del centrocampo biancoceleste, da lui partono quasi tutte le azioni degli aquilotti romani, ma nella sostanza la sua è una partita normale, può fare di meglio. senza infamia e senza lode.

    Lulic 6,5: arrivato quest’estate in una piazza non facile, ha faticato un po’ ma adesso si è affermato come titolare inamovibile negli schemi tattici dei laziali, sigla la rete del pareggio, la sua terza personale, ma regala anche tanta qualità a centrocampo.

     Klose 6,5: gli elogi sul giocatore ormai si sprecano, e dire che questa non è neanche la sua partita migliore, ma se proprio in quest’occasione sigla la rete del momentaneo vantaggio capitolino e sbaglia, non da lui, un’altra facile palla sparando addosso ad Handanovici in uscita, vuol dire che la Lazio ha in casa un fenomeno da tenere bene in caldo aspettando tempi migliori per il Leone in gabbia, Cissè.

    Lazio (3-5-2): Bizzarri 6; Diakitè 5,5, Dias 6, Radu 6; Cavanda 4,5 (1′ st Scaloni 6), Gonzalez 5,5, Ledesma 6, Lulic 6,5, Sculli 6,5 (37′ st Kozak sv); Rocchi 5,5 (19′ st Hernanes 6,5), Klose 6,5.
    A disp.: Carrizo, Stankevicius, Cana, Cissè.

     

    Antonio Di Natale| © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Benatia 5: è troppo teso e nervoso, forse soffre il peso della diffida e puntualmente si becca il cartellino che gli farà saltare la gara con la capolista Juventus, rischia in qualche altra occasione anche il doppio giallo, ha vissuto sicuramente serate migliori.

    Pinzi 7: mette la classica firma dell’ex sulla partita, siglando da posizione ghiotta il punto del pari, sfruttando uno splendido assist del suo capitano Di Natale, tanta quantità e qualità in mezzo al campo per contrastare le avanzate dei dirimpettai biancocelesti.

    Pasquale 6,5: chiamato ad un compito non facile, quello di sostituire Armero, l’ex terzino interista prima serve l’assist del vantaggio a Floro Flores, con un preciso cross e poi macina km su tutta la fascia per 90 minuti, facendosi trovare sempre pronto e attento.

    Floro Flores 6,5: segna il gol del vantaggio e per tutta la partita si districa egregiamente fra le maglie della difesa avversaria.

    Di Natale 7:  entra e ci mette pochi minuti a rendersi subito protagonista, preservato inizialmente dal proprio tecnico in vista del match al vertice con la Juve, quando è stato chiamato in causa in un momento di necessità ha fatto vedere tutto ciò di cui è capace, mandando in porta con una semplicità estrema il compagno Pinzi.

    Udinese (3-5-2): Handanovic 6; Benatia 5, Danilo 6, Ferronetti 5,5; Basta 6 (21′ st Abdi 6), Isla 6, Pinzi 7, Asamoah 5,5, Pasquale 6,5; Floro Flores 6,5 (45′ st Domizzi sv), Torje 5,5 (21′ st Di Natale 7).
    A disp.:Padelli, Ekstrand, Armero, Fabbrini.

  • Pallone d’Oro 2011, Totò Di Natale l’unico italiano

    Pallone d’Oro 2011, Totò Di Natale l’unico italiano

    L’Udinese in testa al campionato, l’ottimo avvio nel cammino di Europa League, i gol a ripetizione: sono questi gli ingredienti vincenti che hanno permesso a Totò Di Natale di essere inserito – unico fra gli italiani – nella lista dei 50 candidati al Pallone d’oro, così come ha anche confermato sul suo sito ufficiale il club friulano, sottolineando l’importanza ed il lustro che un simile riconoscimento dà al club ed alla sua punta di diamante.
    Totò Di Natale | ©Dino Panato/Getty Images

    Lustro ancora maggiore se si considera che Totò è l’unico a rappresentare il nostro Paese nella classifica stilata da Fifa-France Football. L’esito della decisione finale, che verrà – come sempre – votata da commissari tecnici, capitani delle Nazionali e stampa mondiale.

    La prima scrematura della graduatoria verrà effettutata il primo novembre, mentre il 5 Dicembre verranno proclamati i tre finalisti.

    Fra i 50 candidati, come accaduto negli ultimi anni, il ruolo da padrone lo giocano i blaugrana, con ben nove calciatori fra i primi cinquanta, con in testa il Pallone d’Oro uscente, ossia Lionel Messi, oltre ai vari Iniesta, Xavi, Puyol, Piquè, per citare i più rappresentativi, oltre agli “italiani” Snejider, Forlan ed il laziale Klose. Ben rappresentato anche il Bayern Monaco, con i vari Ribery, Gomez e Robben, c’èil “russo” Samuel Eto’o, i Red Devils Rooney ed Hernandez, Aguero e Silva del Manchester City, Suarez del Liverpool, il brasiliano del Santos Neymar, e gli olandesi Van Persie e Van der Vaart.

    L’unica consolazione per gli italiani, proviene dalla speciale lista per la scelta dei migliori allenatori, in cui si trovano il tecnico campione d’Italia con il Milan,  Massimiliano Allegri, il cittì dell’Inghilterra Fabio Capello e Roberto Mancini, coach del Manchester City, fresco reduce dalla roboante vittoria del derby di Manchester contro lo United. Anche nel caso degli allenatori, la lista verrà scremata per arrivate ai migliori dieci tecnici, e poi ai tre finalisti. In lizza, oltre agli italiani, Mourinho, Ferguson, Hiddink, Guardiola, Blanc, Tabarez e Villas Boas.

  • Cagliari-Udinese 0-0 friulani in vetta, Conti fa il record

    Cagliari-Udinese 0-0 friulani in vetta, Conti fa il record

    Al Sant’Elia di Cagliari, l’Udinese conquista un punto, che le permette di rimanere agganciata alla Juventus in vetta alla classifica, con otto punti, mentre il Cagliari allunga in classifica, ritrovando puti dopo la sconfitta di Palermo, celebrando il giorno del record di presenze di Daniele Conti, figlio d’arte rimasto umile e legato ai valori di questa squadra, e di questa terra, ricambiato dall’affetto dei tifosi che gli tributano una standing ovation da brividi, oltre che uno striscione semplice quanto significativo “328 partite, Daniele Conti uno di noi”. Cornice a parte, la gara è stata uno zero a zero non noioso, con qualche sussulto e qualche buona occasione su entrambi i fronti: Di Natale già al 4′ ha una buona punizione da poter sfruttare, sulla quale il portiere Agazzi si fa trovare pronto.

    Daniele Conti ©Enrico Locci/Getty Images
    Al 10′, invece, Handanovic nega il gol a Thiago Ribeiro, protagonista di un’ottima azione ma non efficace in fase di conslusione, stanco e sfiancato dopo cinquanta metri di corsa. Di nuovo su palla inattiva, poi, pericoli per Agazzi, su punizione calciata molto bene da Totò Di Natale, e deviata di testa da Torje, ma sulla quale il portiere rossoblu si è fatto trovare pronto, deviando in angolo. Al 13′, però, è del Cagliari la palla gol più netta, con Thiago Ribeiro che appoggia per Nenè, che batte Handanovic: Domizzi, però, respinge in extremis sulla linea di porta, salvando il risultato con un intervento provvidenziale. In avanti, per l’intera gara, molto meglio i padroni di casa, che hanno spinto con maggiore convinzione, anche se in difesa si percepiva la preoccupazione per le possibili scorribande in contropiede di Totò Di Natale, anche se sono state limitate sia dalla difesa Cagliaritana che dalla stanchezza, per gli impegni ravvicinati e per le assenze in avanti di Floro Flores che impedisce un adeguato turnover, forse necessario in questa fase della stagione per la squadra di Guidolin. Ultimo sussulto della gara al 43′, con Diego Fabbrini, entrato fra i friulani per sostituire Torje, che calcia di sinistro di poco fuori. Tre minuti di recupero e, poi, il triplice fischio dell’arbitro De Marco, che sancisce lo 0 a 0 finale. Anche Francesco Guidolin, a fine gara, sottolinea il problema stanchezza, non adducendolo come scusante della mancata vittoria, ma sottolineando che la sua ” nuova ” Udinese ha ancora bisogno di rodaggio e di umiltà, poichè si connota inevitabilmente come una squadra differente, negli uomini e nella mentalità, alla quale non deve mancare la lucidità per capire dove può crescere e migliorare. Al termine della gara, dopo un pareggio giusto per entrambe le squadre, la scena ed i riflettori sono tutti per Daniele Conti, capitano generoso e grintoso, applaudito dai diecimila del Sant’Elia, fra i quali c’è anche papà Bruno, insieme al nipotino Bruno, figlio di Daniele. Bruno senior applaude ma non si alza in piedi ma, di certo, avrà sentito un grande orgoglio per il record raggiunto dal figlio. Un record significativo perchè espressione di una scelta di vita, e di cuore. Ora, dopo aver eaggiunto il record di presenze di Mario Brugnera, con 328 presenze in rossoblu, staccando le 315 di un totem come Gigi Riva, Daniele Conti punta al record assoluto, che potrà raggiungere già nella prossima partita a Lecce.

  • Udinese-Rennes, le pagelle. Baluardo Handanovic, certezza Di Natale

    Udinese-Rennes, le pagelle. Baluardo Handanovic, certezza Di Natale

    I friulani con tanta determinazione ed una piccola dose di fortuna iniziano con una vittoria il cammino in Europa League. Il Rennes sceso al Friuli ha dimostrato di esser una squadra ostica e dall’ottimo potenziale offensivo orchestrata alla grande dall’ex interista Dalmat e dal gioiellino M’Vila. Guidolin schiera i suoi con un moderato turnover schierando però Handanovic e Di Natale, elementi imprescendibili per l’Udinese. Dopo aver commentato la partita dal punto di vista dei contenuti e proposto gli highlights, cerchiamo adesso di inquadrare la partita dal punto di vista individuale con le consuete pagelle.

    Udinese:
    Handanovic: 7 Il presidente Pozzo un big è riuscito a mantenerlo e come sempre resta un valore aggiunto.
    Benatia: 5,5 Si distrae in occasione del vantaggio ospite, poi una partita senza sbavature.
    Danilo: 6,5 Personalità e buone doti, l’Udinese ha pescato ancora bene.
    Neuton: 5 E’ l’anello debole della difesa. Crescerà
    Domizzi: 6,5 Con il suo ingresso cambia la partita.
    Isla: 6 Non è ancora il giocatore che conosciamo ma sta crescnendo.
    Badu: 6,5 Primo tempo di sofferenza, poi diventa il padrone del centrocampo. Grande personalità.
    Doubai: 5,5 Tanta volontà ma poca qualità. Fatica ad entrare nei meccanismi friulani.
    Abdi: 5,5 Qualche buona giocata ma poco altro.
    Armero: 6,5 Guidolin lo pungola spesso conscio delle sue qualità. Sta ritrovando la sua corsa, segna un gran gol.
    Fabbrini: 6 Gioca ad intermittenza ma quando si illumina son sempre dolori.
    Asamoah: 6,5 Determinante nel gol vittoria la sua presenza si fa sentire a centrocampo.
    Di Natale: 6,5 Il capitano timbra sempre. Certezza.
    Barreto: 6 E’ sulla via del recupero.

    Pagelle Rennes
    Costil 6, Danz 5,5, Mangane sv (15′ pt Kana-Biyik 6), Boye 6, Mavinga 6; M’Vila 6, Tettey 5,5; Pitroipa 6 (14′ st Boukari sv), Dalmat 6,5, Kembo-Ekoko 6,5 (26′ st Montano sv); Hadji 6,5 (Diallo, Theophile-Catherine, Mandjeck, Doumbia).

  • Pagelle di Udinese – Arsenal 1-2. Szczesny il migliore, Di Natale croce e delizia

    Pagelle di Udinese – Arsenal 1-2. Szczesny il migliore, Di Natale croce e delizia

    Le pagelle di Udinese – Arsenal 1-2 Udinese Armero 6 il colombiano non è devastante sulla fascia sinistra come nella partita d’andata, buono il suo primo tempo con Jenkinson sempre in difficoltà ma cala, come tutta la sua squadra nella ripresa demoralizzato dalla rimonta dell’Arsenal; Di Natale 6 era il più atteso anche nella gara di ritorno dopo aver quasi fallito la gara d’andata e nel primo tempo è l’assoluto trascinatore della squadra friulana segnando il provvisorio vantaggio ma sbagliando, nella ripresa, il rigore che avrebbe potuto riportare in partita l’Udinese. Handanovic 7se l’Udinese ha avuto la speranza di andare nella fase ai gironi di Champions lo deve al suo portiere, ottimo nella gara d’andata e miracoloso nel ritorno specialmente nel primo tempo con due miracoli su Walcott e Ramsey.

    ©Richard Heathcote/Getty Images
    Arsenal Walcott 7 imprendibile sette giorni fa ed imprendibile anche oggi con Benatia sempre in difficoltà e con la ciliegina sulla torta del gol del 2-1 che chiude partita e qualificazione. Szczesny 8 il ventenne polacco è l’uomo qualificazione dei Gunners, salva il risultato nella gara d’andata e spegne le velleità di rimonta della squadra friulana parando il rigore a Di Natale nel secondo tempo. Gervinho 7,5 l’ivoriano dimostra che Wenger ha ancora ottimo fiuto negli acquisti, inarrestabile sulla fascia dove lascia sempre sul posto il marocchino Benatia, praticamente suo il gol del momentaneo pareggio firmato da Robin Van Persie. Le Pagelle ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny 8; Sagna 6,5, Djorou 6, Vermaelen 6,5, Jenkinson 6, Song 6, Ramsey 6; Walcott 7 (Arshavin s.v.), Frimpong 5,5 (Rosicky 6,5), Gervinho 7,5 (Traorè s.v.); Van Persie 6,5. Panchina: Fabianski, Miquel, Traorè, Chamberlain, Arshavin, Rosicky, Chamackh. Allenatore: Arsene Wenger. UDINESE (4-1-4-1): Handanovic 7; Ekstrand 5,5, Benatia 5,5 (Pasquale s.v.), Danilo 6, Neuton 6; Badu 6,5; Isla 6,5 8Denis s.v.), Pinzi 6,5 (Fabbrini 5), Asamoah 6, Armero 6,5; Di Natale 6. Panchina: Belardi, Basta, Pasquale, Doubai, Abdi, Fabbrini, Denis. Allenatore: Francesco Guidolin. Ammoniti: Benatia (U); Isla (U); Fabbrini (U); Walcott (A); Jenkinson (A); Vermaelen (A); Sagna (A) Arbitro: Benquerença (POR).

  • Finisce il sogno per l’Udinese, l’Arsenal vince 2-1 ed è in Champions

    Finisce il sogno per l’Udinese, l’Arsenal vince 2-1 ed è in Champions

    Niente Champions League per la compagine bianconera guidata da Francesco Guidolin che si deve arrendere all’Arsenal di Arsene Wenger che espugna il Friuli, grazie ai gol di Van Persie e Walcott nella ripresa in risposta al provvisorio vantaggio di Totò Di natale sul finire del primo tempo. Il primo tempo vede due squadre affrontarsi a viso aperto e di conseguenza diventa una prima frazione di gioco meravigliosa con azioni da una parte e dall’altra e con occasioni clamorose per ambedue le compagini in campo.

    ©Jamie McDonald/Getty Images
    È un Arsenal migliore rispetto alla gara d’andata e si vede subito dal calcio d’inizio con Gervinho che, dopo 36”, fa impazzire Ekstrand sulla fascia mettendo una palla deliziosa con Handanovic che fa capire subito che sarà l’assoluto protagonista della prima frazione.  La velocità di Walcott e Gervinho mettono in difficoltà i difensori friulani ma dall’altra parte Armero ed Isla non sono da meno ed è proprio il cileno al 23’, che mette una palla sontuosa in mezzo per Di Natale sfortunato a colpire il palo interno con Szczesny battuto. L’Arsenal risponde e la risposta è di quelle pericolosissime con Gervinho, migliore in campo dei Gunners, che serve una palla d’oro sul dischetto per Walcott con Handanovic che compie un intervento da extraterrestre. La squadra di Arsene Wenger è temibile in attacco ma in difesa è vulnerabile e lo dimostra al 39’ con Pinzi che pesca Di Natale solo in mezzo all’area e con l’attaccante napoletano che beffa Szczesny con un pallonetto di testa, non sicuramente la sua specialità. Il primo tempo si chiude quindi 1-0 per la squadra di Guidolin che non dimostra assolutamente di essere inferiore all’Arsenal. La ripresa si apre con la novità di Rosicky al posto di Frimpong ma la vera novità e che l’Arsenal diventa padrona del campo, l’udinese nei primi dieci minuti della ripresa non riesce mai a superare il centrocampo e la conseguenza naturale è il gol del pareggio che arriva grazie ad una nuova discesa di Gervinho sulla fascia che brucia Benatia mettendo in mezzo un assist al bacio per Van Persie che insacca facile facile. La squadra di Giudolin ha l’occasione di rientrare in partita al 59’ quando su azione da calcio d’angolo, Vermaelen tocca la palla con la mano in area che sancisce il calcio di rigore, ma Di Natale si fa ipnotizzare da Szczesny che compie una super parata mettendo in angolo. La partita diventa molto nervosa, sette cartellini gialli tutti nel secondo tempo e con L’Udinese che, demoralizzata e sicuramente più stanca dell’Arsenal, alza bandiera bianca al 69’ con il 2-1 firmato da Theo Walcott, imprendibile sulla fascia sinistra. Al 90’ è ancora bravo Handanovic che salva due volte sui sinistri di Van Persie e di Armand Traorè. Tanto di cappello all’Udinese che ha affrontato a viso aperto un’Arsenal sicuramente non devastante ma molto più abituata a giocare partite di questo livello.

  • Champions League, l’Arsenal vince 1-0 ma che bella Udinese

    Champions League, l’Arsenal vince 1-0 ma che bella Udinese

    Vittoria per l’Arsenal di Arsene Wenger nella gara d’andata del turno preliminare di Champions, decide Walcott dopo appena 4’ ma la squadra di Francesco Guidolin esce a testa alta meritando ampiamente il pareggio che purtroppo non arriva. Tante assenze in casa Arsenal, squalificato Van Persie è out anche Wilshere con Wenger a guidare la squadra dalla tribuna causa squalifica subita la scorsa edizione nella partita contro il Barcellona. Guidolin schiera i nuovi Ekstrand e Neuton sulle fasce con Badu a guidare il centrocampo bianconero.

    ©IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Theo Walcott

    Partenza ad handicap per la squadra di Francesco Guidolin, al 4’ Ramsey da destra mette un gran cross per Walcott che insacca sul primo palo. Passano altri 4’ e su azione da calcio d’angolo è Jervinho che cicca da due passi davanti ad Handanovic che avrebbe potuto solamente raccogliere il pallone da dentro la rete. Passato lo shock, reagisce l’Udinese ed è Armero che ha l’occasione più grande, al 26’ il colombiano galoppa per 50 metri per poi sparare addosso a Szczezny. Al 37’ è Totò Di natale che conclude sbilanciato di sinistro toccando la parte esterna del palo con la palla che finisce sul fondo campo. La prima frazione finisce con i Gunners in vantaggio ma con la squadra del patron Pozzo assolutamente viva e dentro il match. La ripresa si apre con Djorou al posto dell’ammonito Gibbs ma è ancora l’udinese la squadra più pericolosa in campo con Di natale che, al 4’ è servito splendidamente davanti a Szczezny ma si fa inpotizzare dall’estremo difensore dei Gunners con la palla che finisce in calcio d’angolo. Ancora Udinese ed ancora con Totò Di natale che su calcio di punizione impegna severamente Szczezny con l’Arsenal che dimostra di temere la squadra friulana. Wenger fiuta il pericolo e risistema la squadra inserendo il ghanese Frimpong per Rosicky, il pressing dei gunners si fa èiù incisivo con il risultato naturale che è l’Arsenal a rendersi pericolosa con jervinho che al 90’ serve Walcott davanti ad Handanovic che risponde alla grande mantenendo intatte le speranze dei bianconeri per la gara di ritorno. Tutto aperto per il ritorno in terra friulana con l’Arsenal che recupererà alcuni preziosi elementi ma con l’udinese che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per superare il turno.

  • Udinese, bis francese. Fabbrini e Di Natale stendono il Marsiglia

    Udinese, bis francese. Fabbrini e Di Natale stendono il Marsiglia

    Fa ben sperare la missione francese della truppa di Guidolin. L’Udinese dopo aver superato con un netto 3-1 il Bordeaux ha steso quest’oggi il Marsiglia di Deshamps grazie alle reti di Fabbrini e capitan Di Natale.

    © Dino Panato/Getty Images
      I friulani nonostante le cessioni eccellenti e le assenze dei sudamericani dimostrano di aver una buona condizione sopratutto se paragonata a quella dei francesi più avanti nella preparazione. L’anima della squadra è sempre Di Natale è lui a propiziare la rete di Fabbrini ed è ancora più bravo a trovare il gol vittoria approfittando di un pasticcio difensivo dei marsigliesi. [jwplayer config=”120s” mediaid=”89796″]