Tag: Torino

  • Auf Wiedersehen Ciro, Immobile va al Borussia Dortmund

    Auf Wiedersehen Ciro, Immobile va al Borussia Dortmund

    Manca solo l’ufficialità ma ormai sembra tutto fatto, per il terzo anno consecutivo il capocannoniere della Serie A saluta il campionato italiano, la trattativa per il passaggio di Ciro Immobile al Borussia Dortmund è praticamente conclusa con il trasferimento del calciatore azzurro in giallonero.

    L’accordo tra Juventus e Torino sarebbe stato trovato con i bianconeri che riscatteranno il calciatore per poi rivenderlo al Borussia Dortmund per una cifra che si aggira intorno ai 19.5  milioni di euro. Una volta incassata la cifre dai tedeschi, le due società torinesi si divideranno l’incasso con un premio di valorizzazione al Torino che quindi percepirà 10 ,milioni contro i 9.5 della Juventus.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Immobile che, dopo lo splendido campionato in B da capocannoniere con il Pescara di Zeman ed una stagione decisamente anonima con il Genoa, si è messo in luce in questa stagione, trascinando il Torino ad un passo dall’Europa League sul campo, conquistata poi per la mancata concessione della Licenza Uefa al Parma, segnando ben 22 gol e convincendo Jurgen Klopp ed i suoi osservatori a puntare su di lui come sostituto del centravanti polacco Robert Lewandowski partito in direzione Bayern Monaco, compito non certo facile ma Ciro ha dimostrato in questa stagione di avere gran senso del gol e di sapere sfruttare al massimo le sue potenzialità fisiche che gli permettono di svariare su tutto il fronte d’attacco e farsi sempre trovare pronto.

    L’attaccante della nazionale italiana, che si è detto più volte affascinato dalla possibile avventura in Bundesliga e sopratutto dalla possibilità di giocare in Champions League, sottoscriverà un contratto di 5 anni da 2 milioni netti a stagione più bonus. Le firme sono attese nella giornata di oggi o al massimo nei prossimi giorni, il rischio di colpi di scena dell’ultimo momento pare decisamente escluso.

    Dunque Immobile ha ottenuto quello voleva, ovvero conoscere il proprio futuro prima dell’avventura del mondiale in Brasile, adesso Ciro potrà concentrarsi esclusivamente sulla maglia azzurra dando tutto se stesso per convincere, se ancora ce ne fosse bisogno, il Ct Cesare Prandelli ad inserirlo nella lista dei 23.

    Il calcio italiano quindi, come abbiamo già accennato, dopo Zlatan Ibrahimovic al termine della stagione 2011/2012 ed Edinson Cavani alla fine della scorsa, entrambi acquistati dal Paris Saint Germain, perde per la terza volta consecutiva il capocannoniere, segno di apprezzamento da parte delle squadre straniere della difficoltà del nostro campionato o nuova conferma della debolezza e dello scarso appeal dei club di Serie A?

     

     

  • Licenza Uefa Parma ricorso respinto, in Europa League va il Torino

    Licenza Uefa Parma ricorso respinto, in Europa League va il Torino

    Niente Europa League per il Parma, L’Alta Corte del Coni ha respinto il ricorso presentato dalla società emiliana per la mancata concessione della Licenza Uefa da parte delle Commissioni di 1° e 2° grado della Figc a causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati. Il club gialloblù ora potrà rivolgersi al Tas di Losanna  ma al momento il Parma è fuori dall’Europa League ed al suo posto è stata promossa la squadra che si era piazzata subito alle spalle degli emiliani ovvero il Torino.

    Un ritardato pagamento da 300mila euro, questa la colpa del Parma, una cifra irrisoria se si pensa ai numeri che girano nel mondo del calcio. Una decisione che ha scatenato la durissima reazione del presidente dei Ducali Tommaso Ghirardi che ha espresso tutta la sua rabbia e delusione sul sito ufficiale del Parma:

    Tommaso Ghirardi
    Tommaso Ghirardi

    Sono molto amareggiato da questo sistema sportivo e ancora di più da questa sentenza. Stavolta l’hanno combinata grossa. Forse sono riusciti a farmi abbandonare il mondo del calcio.

    Il sito dei gialloblù ha anche annunciato che domani, venerdì 30 maggio, alle 15.30 il Presidente Ghirardi terrà una conferenza stampa presso il centro direzionale di Collecchio.

    Come abbiamo già anticipato la società emiliana farà ricorso al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna, anche se i precedenti non sono certamente incoraggianti. Lo scorso anno infatti il Malaga che era giunto sesto nella Liga era stato escluso per problemi finanziari e mancati pagamenti ed avevano visto il ricorso respinto dal Tas. Stessa sorte toccò al Rayo Vallecano, giunto 8° in quella stagione di Liga, che per problemi finanziari vide negata la Licenza Uefa e respinto il successivo ricorso al Tas. Ad esser ripescato fu quindi il Siviglia che poi ha trionfato nella finale di Torino conquistando l’Europa League 2013/2014.

    Stato d’animo completamente opposto sulla sponda granata che dopo la delusione e le lacrime per l’Europa League persa sul campo di Firenze con il calcio di rigore fallito da Cerci al 93° adesso sorride dopo questa promozione in Europa. Il presidente Urbano Cairo, raggiante per il risultato ma vicino al collega ed amico Ghirardi, ha così commentato sul sito ufficiale del Torino:

    Dopo il nostro straordinario campionato, andare in Europa rappresenta un risultato importante: ci tengo a sottolineare che mi dispiace per il Presidente Ghirardi, è un amico e posso capire la sua amarezza. Sul campo hanno ottenuto un punto in più e gli abbiamo fatto i complimenti: poi però non conta solo il risultato sportivo. Sono contento, da parte mia, per i tifosi: da tanto desideravano questo risultato. E’ la ciliegina sulla nostra grande stagione.

    A meno di clamorosi e al momento imprevedibili ribaltoni, sarà il Torino la terza rappresentante italiana, insieme a Fiorentina ed Inter a disputare l’Europa League 2014/2015, i granata dovranno anticipare ai primi giorni di luglio il ritiro per poter esser così pronti a fine dello stesso mese per disputare il turno preliminare.

     

  • Europa League al fotofinish, Cerci spreca Parma esulta

    Europa League al fotofinish, Cerci spreca Parma esulta

    Sesto posto rimasto in bilico fino al 94° minuto di quest’ultima giornata di Serie A che si è completamente conclusa. Tralasciando il Verona che aveva quasi nessuna chanche e in più affrontava il Napoli al San Paolo (5-1 il risultato finale), le squadre che erano ancora in lotta per il sesto posto erano Torino, Parma Milan, con le prime due in pole position. Tralasciamo allora anche i rossoneri, che avrebbero dovuto sperare che entrambe le concorrenti per l’Europa League non vincessero e vincere con almeno 3 gol di scarto per assicurarsi la differenza reti sui granata. La 38° giornata favoriva forse il Parma, che affrontava il Livorno in casa, mentre il Toro doveva sudare al Franchi nonostante la Fiorentina non avesse più motivazioni. I pronostici si sono avverati, ma solo per un caso, ovvero un rigore sbagliato nei minuti finali, il che peggiora ancora di più le cose.

    Alessio Cerci
    Alessio Cerci

    Al Tardini la partita non è mai stata in dubbio, nonostante il risultato si sia sbloccato solo al 62° con Amauri, che poi si sarebbe ripetuto firmando la doppietta. Mai stata in equilibrio invece al Franchi, con 4 gol nel secondo tempo. La viola la sblocca con un rigore di Pepito Rossi e il Toro pareggia con Larrondo, per poi tornare in svantaggio con il primo pallone toccato di Ante Rebic. Ancora pari del Torino con Kurtic, fino a un assedio finale che porta la partita al recupero. 4 minuti che i granata vogliono e devono sfruttare per trovare il gol dell’Europa. L’occasione viene servita sul piatto d’argento: tuffo plateale di Barreto in area di rigore, Rizzoli concede ugualmente la massima punizione e sul dischetto si presenta Cerci.

    Nel frattempo a Parma l’arbitro sta per fischiare. Fischia anche Rizzoli a Firenze, ma Cerci quel rigore se lo fa parare da Rosati. Al Tardini è finita e i granata cerca no l’ultimo attacco, ma il tempo scade e il Toro, che poteva beffare il Parma, alla fine si beffa da solo. In Europa ci va il Parma.

  • Platini: “Per premiare la Juve mi serviranno altri mandati”

    Platini: “Per premiare la Juve mi serviranno altri mandati”

    Anche quest’anno, come già accaduto spesso negli anni passati, la Juventus ha vinto in Italia ma ha raccolto dei flop nelle campagne europee, un suo grande ex, Michel Platini ha voluto “infierire” su questa situazione con una sua battuta.

    Il presidente dell'Uefa Michel Platini
    Il presidente dell’Uefa Michel Platini

    Ieri il presidente dell’Uefa, Michel Platini, si trovava a  Torino, e prima della finale di Europa League allo Juventus Stadium tra Siviglia e Benfica, vinta poi dagli spagnoli ai calci di rigore, ha rilasciato a Sky questa dichiarazione:

    Se ci vorrà ancora molto tempo perché io possa premiare la Juventus? Puó darsi che io debba fare qualche mandato in più. L’ho detto ad Andrea Agnelli, lui mi vuole all’Uefa dunque non vuole vincere.

    Platini quindi ha così voluto parlare della squadra che gli ha permesso di raggiungere diversi successi da calciatore negli anni 80. L’ex numero 10 bianconero non si è limitato a parlare di Juventus ma in un incontro con i Media tenutosi nella mattinata di ieri, con la presenza del responsabile degli arbitri dell’Uefa Pierluigi Collina, ha voluto analizzare i problemi del calcio italiano:

    Il problema del calcio italiano non sono gli arbitri ma la violenza negli stadi, che si combatte con strutture più moderne.

    Proprio riguardo alla situazione della categoria arbitrale, il presidente dell’Uefa Platini ha voluto punzecchiare il presidente della FIFA Blatter:

    Quando sono diventato presidente dell’Uefa ho subito pensato che servivano più occhi sul campo e ho sempre creduto che si potessero aggiungere due arbitri. Il primo esperimento venne effettuato per un campionato Under 17 in occasione di una sfida fra Armenia e Islanda. Quella gara fu arbitrata da cinque arbitri ed è è stato illuminante. Da quel momento mi sono adoperato per avere cinque arbitri ma non è stato facile, perché se l’idea non è della Fifa è difficile da concretizzare. Non è un sistema perfetto, ma ci ha aiutato a ridurre gli errori.

    In conclusione Michel Platini ha voluto anche dire la sua sulla tecnologia in campo che può esser utile in certi casi ma inutile in altri:

    Io sono sempre favorevole alla tecnologia se aiuta gli arbitri in modo intelligente. Per esempio sui gol fantasma, ma su un fuorigioco credo possa fare poco.

  • Futuro giallonero in Bundesliga per Immobile?

    Futuro giallonero in Bundesliga per Immobile?

    Sarà Ciro Immobile a sostituire Robert Lewandowski e a segnare gol sotto il muro giallo del Westfalenstadion di Dortmund? Ovviamente non ci sono ancora certezze sul trasferimento dell’attuale capocannoniere della Serie A in Bundesliga ma la visita di ieri nella sede della Juventus del ds del BorussiaMichael Zorc, accompagnato dal consulente Ben Runger e l’intermediario Giacomo Petralito dimostra il forte interesse dei gialloneri per l’attaccante in comproprietà tra Juventus e Torino.

    Il Borussia avrebbe messo sul piatto una prima proposta da 15 milioni di euro subito rispedita al mittente dai bianconeri tant’è che la società tedesca,  avrebbe subito rilanciato alzando l’offerta su una cifra tra i 18 e i 20 milioni non  incontrando il totale gradimento della Juventus che vorrebbe un’offerta sui 22 milioni.

    Come dicevamo però il cartellino di Immobile è al 50% della Juventus e al 50% del Torino, ed il presidente granata Urbano Cairo, non appena venuto a conoscenza di questo meeting ha fatto capire di non aver gradito quest’incontro, del quale, come si legge dalle parole riportate da Sportmediaset, non era stato messo al corrente:

    La nostra metà del cartellino vale esattamente come quella della Juventus. Chi vuole Immobile dovrà parlare anche con il Torino e noi con la Juventus non abbiamo ancora parlato. Nessuno mi ha mai contattato e questa trattativa è stata messa in piedi nel momento meno opportuno per il Toro. Per me sarebbe meglio per lui che restasse da noi, ma deve esserne convinto. Appena finito il campionato incontrerò la Juventus ma farò di tutto per tenere Immobile. Se entro il 20 giugno ci sarà un accordo meglio, altrimenti andremo alle buste. Chi pensa che non abbiamo la forza per vincere, si sbaglia di grosso.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Immobile pare abbia accettato la proposta del Borussia, contratto di 5 anni a 2 milioni di euro a stagione, come si legge dalle seguenti parole rilasciate dal presidente dei gialloneri Hans-Joachim Watzke alla Bild:

    Posso solo dire che Immobile vuole assolutamente venire da noi. Non c’è altro da dire. Quando le cose saranno chiare, lo diremo.

    Il futuro dell’attaccante però è sicuramente ancora tutto da decidere, oltre al fatto che i due club di Torino dovranno trovare un accordo, pare ci sia stato anche l’inserimento di una nuova pretendente, l’Atletico Madrid, che a giugno perderà Diego Costa destinato ad accasarsi al Chelsea, colpito dalla brillante stagione di Ciro, si sarebbe subito lanciata sul calciatore.

    L’eventuale cessione di Immobile divide anche il tifo juventino, alcuni tifosi non si spiegano come mai la Juventus sia intenzionata a cedere con tanta facilità, senza fare un tentativo di riportarlo in bianconero, il capocannoniere della Serie A, altra parte del tifo invece è contenta di questa operazione perchè spera in qualche buon acquisto, magari un qualche sconto proprio dal Dortmund per arrivare al difensore Hummels.

     

  • Serie A, corsa finale per un posto in Europa League

    Serie A, corsa finale per un posto in Europa League

    Non è aritmetico ma si può ormai dire che l’Inter si trova al quinto posto e lì rimarrà, come la Fiorentina concluderà la sua stagione in quarta posizione. Per fortuna di Torino, Parma, Verona, Milan e Lazio, la Coppa Italia l’ha vinta il Napoli che è già qualificato per la Champions, mettendo a disposizione il sesto posto per una qualificazione in Europa League.

    Il Verona se la vedrà al Bentegodi con l’Udinese e con una vittoria andrebbe provvisoriamente al sesto posto, in attesa del match clou della giornata (escludendo Roma-Juve): Torino-Parma. I granata con una vittoria andrebbero con un piede e mezzo in Europa, ma il Parma che per tanto tempo ha occupato il sesto posto può tentare il colpaccio; la cosa peggiore per entrambe sarebbe il pareggio.

    Ultima chance per la Lazio che davanti ha l’Inter di Mazzarri: se i biancocelesti non vincessero, le possiblità di andare in Europa sarebbero davvero basse. A trarre maggior beneficio di un eventuale pari tra Toro e Parma sarebbe il Milan di Clarence Seedorf, impegnato contro un’Atalanta che per qualche giornata ha anche sognato l’Europa.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    L’ultima giornata potrebbe essere davvero decisiva: il Verona andrà a Napoli e il Torino a Firenze per due trasferte complicatissime. A quel punto il Parma potrebbe effettuare un sorpasso con una vittoria casalinga con un Livorno che con probabilità sarà già retrocesso. Lazio col Bologna, Milan col Sassuolo, due squadre in lotta per salvarsi.

    Il Torino non va in Europa dalla stagione 2002-2003, quando fu eliminato al terzo turno di Coppa Intertoto, il Verona manca dal 1988, quando uscì ai quarti dell’allora Coppa UEFA. Manca invece dal 2004-2005 il Parma, che fu eliminato alle semifinali di Coppa UEFA. I crociati nel loro palmares vantano ben due di esse; l’ultima vinta nel 1998-1999 con Buffon in porta e Malesani in panchina.

  • Calciomercato, le trattative di Lazio, Udinese, Torino Verona e Samp

    Calciomercato, le trattative di Lazio, Udinese, Torino Verona e Samp

    Ci siamo occupati dei primi rumors di calciomercato per le squadre che occupano le classifiche alte della classifica ma in quelle medio-alte il mercato è attivo e soprattutto c’è un grande giro di giovani talenti.

    Non sarà proprio giovane, ma sta per arrivare il rinnovo di Miro Klose fino al 2016 in casa Lazio, il che allontana la pista Quagliarella, anche se la Juve continua a seguire Lulic. Allora come pedina di scambio potrebbe essere usato Isla, che prima però dev’essere riscattato dall’Udinese da parte della Juve. Addio quasi certo di Marchetti, che non ha per ora molti possibili acquirenti.

    In occasione di Udinese-Juventus di qualche giorno fa si è parlato anche di mercato. Innanzitutto del riscatto di Isla: la Juve per non pagare tanto vuole mettere in mezzo qualche giocatore in prestito o in comproprietà. Si è parlato, oltre che di Cuadrado, anche di Heurtaux e Pereyra per cui spunta l’ipotesi di doppia comproprietà com’era successo con Asamoah e Isla.

    E non si parla d’altro che della coppia del gol del Torino Cerci-Immobile. Su Cerci ci sarebbero l’Atletico Madrid e la Juventus, ma non c’è nulla di concreto. Su Immobile invece c’è la comproprietà con la Juve che impedisce ai granata una cessione. Il Borussia Dortmund lo segue da tempo, ma non ha mai cercato l’ingaggio. Si pensa ai possibili sostituti allora: il primo nome è quello di El Shaarawy, che però non accetterebbe il prestito.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Verona pensa prima a cedere e il d.s. Sogliano ieri è volato in Spagna per parlare di Iturbe con il Real Madrid, ma il prezzo non scende sotto i 16 milioni (quelli che il Porto chiede per il riscatto sono 15). A Romulo è interessato anche il PSG, che però sarebbe più interessato a rimanere in Italia.

    La Samp con molte probabilità sarà depredata dei suoi talenti in comproprietà Gabbiadini e Poli (che ha già giocato questa stagione nel Milan), compreso Fiorillo, portiere che la Juve dovrebbe mandare in prestito in Serie B. Allora per la porta si pensa ad Adriano Facchini, brasiliano classe ’86 del Vicente. Dall’altra parte di Genova, il Genoa lascerà andare Calaiò e Konaté, per i quali non ci sono soldi per il riscatto, considerando che lo Schalke 04 denuncia il mancato pagamento di una parte del cartellino di Rafinha, che arrivò in Liguria e fu subito rivenduto al Bayern; il debito ammonta a quasi 6 milioni. Qualche ricavo potrebbe arrivare da Cofie: su di lui l’Eintracht Francoforte.

    L’Atalanta riscatterà Cigarini dal Napoli, dando il via libera alla cessione di Baselli: oltre a Fiorentina e Juve c’è anche il Milan, in ottimi rapporti con l’agente del giocatore. Possibile partenza anche per Bonaventura, anche se Rebic della Fiorentina non entusiasma il d.g. Marino. Ci sono proposte dalla Francia e dall’Argentina per Maxi Moralez, tra cui Velez e Racing Avellaneda.

  • Carlitos Tevez re dei bomber, Immobile e Higuain dietro

    Carlitos Tevez re dei bomber, Immobile e Higuain dietro

    Quando in estate la Juventus annunciò di aver messo sotto contratto Carlitos Tevez in molti hanno pensato fosse la solita scommessa azzardata di Giuseppe Marotta. “Ha la testa calda“, “Non è un giocatore da Juve“, “Con il carattere che ha litigherà con Conte e spaccherà lo spogliatoio“, questi erano i commenti che si sentivano da molti addetti ai lavori e venivano avvallati dalle preoccupazioni dei tifosi bianconeri.

    Poco prima della presentazione a Torino, Carlitos dichiarava:

    La maglia numero dieci la vorrei io“.

    Con questa affermazione anche il più ben pensante tifoso juventino rimaneva sorpreso come se avesse ricevuto un’entrata a gamba tesa, quella maglia, fino a due anni prima apparteneva ad una leggenda bianconera ancora amatissima, Alessandro Del Piero e per un anno non era stata indossata da nessuno. I fan della Juventus si spaccavano, tra chi storceva il naso e chi diceva “Beh è giusto, in fondo è il Top-Player della squadra“.

    Nel vedere il video di presentazione del calciatore rilasciato dalla Juventus ci si rendeva subito conto che Carlitos Tevez non era il classico campione arrivato a Torino per fare solo qualche passerella in campo in vista di Brasil 2014. Lo stupore, e l’emozione che trasmetteva, pari a quella di un bimbo portato per la prima volta a Disneyland mentre entrava nello Juventus Museum e dentro allo Juventus Stadium vuoto faceva già capire che Tevez si stava già appassionando ed entrando nella mentalità Juventus, quella che vuole mantenere viva una storia aggiungendo successi ad altre vittorie.

    Il Manchester City di Mancini prelevò Carlitos Tevez dal West Ham per 29 milioni nel 2009, Marotta con solo 9 milioni lo ha preso dal City, dato che preoccupava un po’ ma nessuno allora ci diede peso.

    Ad agosto in Supercoppa la Juventus travolge la Lazio per 4-0, Tevez realizza un gol, ma nonostante non sia una rete determinante si capisce che il giocatore ha una gran voglia di fare correndo a tutto campo e da lì inizia la caccia dell’ “Apache” nella sua “riserva” preferita, la Serie A.

    Carlos Tevez esulta dopo il gol con il Parma | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Carlos Tevez esulta dopo il gol con il Parma | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Partendo dalla prima di campionato a Marassi contro la Sampdoria ad oggi l’attaccante argentino ha realizzato in campionato 18 reti, unica pecca è la mancata realizzazione di una rete in Europa, anche se il lavoro di Tevez è mostruoso anche in fase di copertura e di costruzione di gioco perché ha fornito assist preziosi per gli altri attaccanti.

    All’inizio ad ogni rete mostrava una maglia con dedica alla povera gente ed agli emarginati della sua Argentina entrando sempre più nel cuore dei tifosi bianconeri, sia per le prestazioni che per le sue manifestazioni solidali, ad oggi difficile trovare un tifoso juventino che le sfilerebbe quella “pesantissima” maglia numero 10.

    Ciro Immobile arriva al Torino in estate, in conseguenza dell’affare Ogbonna-Juventus e subito i tifosi granata non erano molto convinti, anche per Ciro l’entrata in silenzio, i pochi proclami e la tanta voglia di riscatto dopo la stagione deludente che aveva fatto con il Genoa sono state la molla che lo ha fatto sbloccare. Per lui è certamente una stagione strepitosa, meglio forse di quella fatta con il Pescara di Zeman in Serie B. Segue Tevez ad una lunghezza, ma il derby per il titolo di capocannoniere è appena iniziato e intanto può sognare un posto nell’Italia a Brasil 2014.

    Higuain, non lo scopriamo certo adesso, tuttavia in tanti quest’estate hanno pensato che se il Real Madrid lo vendeva qualche motivo ci doveva pur essere. Anche nel suo caso, la paura di un tentativo di riciclaggio in un campionato dal tasso tecnico più basso rispetto alla Liga, da parte del solito gioco dei procuratori , faceva avere qualche remora. Invece Gonzalo Higuain seppur vittima di qualche infortunio durante l’anno ha tenuto il passo di Rossi prima e di Tevez e Immobile adesso. Benitez ha creduto in lui da prima che firmasse per il Napoli e ha fatto bene.

    Da qui alla fine sarà un bel testa a testa tra Carlos Tevez della Juventus, Ciro Immobile del Torino e Higuain del Napoli, unico rammarico è che alla sfida per il re dei bomber manca lo sfortunato Giuseppe Rossi della Fiorentina, che prima d’infortunarsi era saldamente al comando della classifica cannonieri e non potrà più recuperare.

    A scudetto praticamente assegnato, un’altra sfida in Serie A alla quale appassionarsi fino alla fine è certamente questa, quella per il Re dei Bomber.

  • Il colpo vincente di Florenzi regala alla Roma il successo sul Torino

    Il colpo vincente di Florenzi regala alla Roma il successo sul Torino

    Quando al minuto 91 Alessandro Florenzi ha scagliato il sinistro vincente nella porta di Padelli tutto il pubblico, compreso uno scatenato Rudi Garcia, hanno potuto esplodere in un grido di gioia per un successo tanto importante quanto sofferto.

    Il gol vittoria dei giallorossi è giunto proprio quando ormai tutto sembrava indirizzato verso un pareggio con il Torino convinto di aver portato a casa un punto preziosissimo. Riguardo alle formazioni di partenza Garcia continua a riproporre il tridente Gervinho-Totti-Destro con un centrocampo formato da Pjanic, dal rientrante De Rossi e Nainggolan, in difesa davanti a De Sanctis si schierano Maicon e Romagnoli sugli esterni con l’esordiente Toloi, sostituto dello squalificato Benatia, al centro insieme a Castan. Ventura propone il consueto 3-5-2 dell’ultimo periodo, Padelli tra i pali, Moretti, Glik e Bovo in difesa, Maksimovic e Darmian esterni di centrocampo, Vives, El Kaddouri e Kurtic centrali, in attacco la consueta coppia da gol Immobile-Cerci. Si parte con la Roma a fare la partita con il Torino che attende e si chiude in difesa provando qualche ripartenza.

    L'esultanza di Alessandro Florenzi
    L’esultanza di Alessandro Florenzi

    Le prime vere e proprie emozioni, fatta eccezione per un tiro debole di Totti, arrivano al 34° quando uno straordinario Padelli prima salva su un tocco in scivolata di Destro, poi sulla propria respinta con un gran tuffo dice di no al rasoterra a botta sicura di Pjanic. Il gol dei giallorossi però arriva qualche minuto dopo, al 41° con una giocata di Gervinho che serve Destro, l’attaccante scatta sul filo del fuorigioco e batte Padelli in uscita. Il primo tempo si chiude così sul 1-0. Nella ripresa passano solo 6 minuti quando Immobile su perfetto lancio di Vives colpisce al volo incrociando la conclusione che non lascia scampo a De Sanctis per il pareggio granata. La Roma a questo punto spinge ma si espone al contropiede del Torino, al 68° Cerci dopo un contropiede 4 contro 2 calcia a lato da buona posizione., passano pochi minuti ed è Gervinho ad avere la palla gol per il vantaggio. Garcia dopo aver inserito Ljajic e Bastos, si gioca anche la carta Florenzi al 83° per una Roma decisamente offensiva. Quando al 88° Glik da due passi non riesce a deviare in porta un tiro-cross di Kurtic i tifosi della Roma tirano un sospiro di sollievo e quando tutto sembra finito ecco che Immobile perde un pallone sulla trequarti, Maicon lancia Gervinho che serve un assist al bacio per Florenzi che con un sinistro in diagonale supera Padelli e sigla il gol da 3 punti.   ROMA – TORINO 2-1 (1-0) ( 41° Destro (R), 51° Immobile (T), 91° Florenzi (R) ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6,5, Toloi 6, Castan 7, Romagnoli 6 (70° Bastos 5,5); Pjanic 6,5, De Rossi 6, Nainggolan 6 (83° Florenzi 7); Destro 6,5, Totti 6 (70° Ljajic 6), Gervinho 7. Allenatore: Garcia TORINO (3-5-2): Padelli 7; Bovo 6, Glik 6,5, Moretti 6; Maksimovic 6, Kurtic 6, Vives 6,5, El Kaddouri 6, Darmian 5,5; Cerci 6, Immobile 6,5. Allenatore: Ventura Arbitro: Bergonzi Ammoniti: Moretti (T), Nainggolan (R), Maksimovic (T), Vives (T), Immobile (T), Bastos (R)

  • Roma-Torino: Aneddoti, sfide e curiosità sull’anticipo 30ma giornata

    Roma-Torino: Aneddoti, sfide e curiosità sull’anticipo 30ma giornata

    Neanche il tempo di gioire per una vittoria o  digerire una sconfitta che, pronti-via, si riparte! Il campionato torna nuovamente nel bel mezzo della settimana a solo due giorni di distanza dall’ultimo match disputato, per la gioia di appassionati e tifosi e, con esso, si profilano alcune sfide molto interessanti  da seguire. Tra queste spicca l’anticipo della 30esima giornata Roma-Torino, sfida storica, la n°69 tra le due compagini nell’Olimpico della capitale, che vedrà contrapporsi due futuri gioielli del calcio italiano, Mattia Destro e Ciro Immobile: i due attaccanti dovranno impegnarsi al massimo, non solo per fare bene nei rispettivi club ma, per provare a minare le idee del CT Prandelli sulla scelta degli effettivi nel reparto avanzato della nazionale maggiore.

     Francesco Totti | Foto Twitter
    Francesco Totti | Foto Twitter

    Ma questo anticipo  sarà anche la sfida dei colpi di fioretto e della  fantasia che contrapporrà l’eterno capitano Francesco Totti al possibile candidato al mondiale in Brasile, Alessio Cerci ,che con Giampiero Ventura, suo dichiarato estimatore, ha trovato una certa continuità di rendimento. Il club capitolino dovrà fare bottino pieno per mantenere accesa la speranza, seppur minima ,di un eventuale recupero al limite del miracoloso sui rivali della Juventus ma dovrà vedersela con il Torino che, dopo la vittoria con il Livorno, vorrebbe riprendere il ritmo che aveva portato a sognare  i tifosi ad un piazzamento in zona Europa League.

    Statistiche alla mano, per i tifosi granata il match risulta quasi proibitivo: infatti nei 68 precedenti incontri disputati a Roma , il Torino  è passato soltanto 13 volte a dispetto delle 42 vittorie dei padroni di casa e dei 13 pareggi. L’ultima vittoria granata risale alla stagione 2006/07, vittoria  targata  Roberto Muzzi: l’ex giallo-rosso, inserendosi a seguito di un lancio in profondità, sfruttava  un’ incomprensione dei difensori centrali, andando a realizzare un gol pesantissimo, che permise al Torino di raggiungere la salvezza. Da ricordare, inoltre, il pirotecnico incontro tra le due formazioni nella stagione 1992/93 , partita con più gol realizzati ,sempre nelle sfide di sempre giocate all’Olimpico, terminata con punteggio di 4-5 a favore dei granata, allenati allora da mister Emiliano Mondonico , che trionfarono grazie ad una tripletta di “PatoAguilera ai danni della Roma di Vujadin Boškov.L’ultima vittoria dei capitolini invece è della scorsa stagione, match terminato per 2-0 con gol di Osvaldo e Pjanic su rigore. I granata dovranno inoltre sfatare il tabù del calcio di rigore: da tre stagioni consecutive infatti, la Roma usufruisce di un calcio di rigore, fischiato a proprio favore nelle mure amiche, ai danni del Torino

    Le probabili formazioni:

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Castan, Romagnoli, Dodò; Pjanic, Nainggolan, De Rossi; Destro, Totti, Gervinho. Allenatore  Rudi Garcia

    Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Maksimovic, Kurtic, Vives, El Kaddouri, Darmian; Cerci, Immobile.             Allenatore  Giampiero Ventura