Trasferta molto impegantiva per il Torino di Giampiero Ventura questa sera, che in Croazia affronterà l’ RNK Spalato per l’andata dei play-off di Europa League.
Il tecnico ligure mostra sicurezza ed è ben conscio del fatto che la gara si dipanerà nel computo dei due confronti tra andata e ritorno con la chiusura tra le mura amiche, vantaggio sempre utile quando hai una tifoseria come quella granata che ti sprona a dare sempre più di quelli che sono i tuoi limiti.
In conferenza stampa, ieri, l’allenatore del Torino è stato chiaro:
“Sappiamo che affronteremo delle difficoltà, perché lo Spalato è una squadra molto organizzata ed oltretutto possiede individualità molto interessanti”.
Quello che cercherà di fare il Torino in questi due confronti e prima dell’inizio del campionato sarà di cercare la cosiddetta “chiusura del cerchio“:
“Il risultato della partita di domani sera (questa sera n.d.r) sarà chiaramente importante, ma in questo momento non rappresenta la priorità per noi. A me interessa maggiormente la crescita ella squadra. Se vogliamo emergere, se abbiamo l’ambizione di volerci ritagliare uno spazio di un certo tipo, dobbiamo saper superare difficoltà di questo tipo”.
Tuttavia il Torino non farà nessun tipo di calcolo pensando al doppio match e non andrà a Spalato per difendersi e basta:
“Da tempo lavoriamo per non fare questo tipo di calcoli, il Toro va a giocarsela su ogni tipo di campo e sarà così anche domani sera (questa sera n.d.r.)“.
Alessio Cerci | Foto Twitter / Il Pallonaro
Il Torino affronterà il match di questa sera privo di Alessio Cerci, non convocato da Giampiero Ventura, ufficialmente perché in ritardo di condizione, ma al tempo stesso difficile non pensare ad un risvolto di mercato. Ultimamente infatti il patron Cairo e Adriano Galliani, Amministratore Delegato del Milan, si sono riavvicinati per provare a chiudere il passaggio del fantasista granata in rossonero. Di solito, in questa fase della trattativa, il non vedere nella lista dei convocati il giocatore in questione è un indizio sull’esito probabilmente positivo dell’affare. Infatti si cerca di non rischiare un infortunio che possa far saltare l’operazione.
E’ uno dei volti freschi e frizzanti della prossima Serie A, nella scorsa stagione ha militato nell’Empoli attraverso la formula del prestito dal Torino, squadra che detiene la metà del cartellino, l’altra metà è del Milan. La stessa formula tra le due squadre, con l’aggiunta del diritto di riscatto a favore dell’Empoli, è stata rinnovata quest’anno e così Simone Verdi si affaccerà per la prima volta sui campi di Serie A finalmente, dopo qualche sporadica apparizione, da protagonista.
Nello scorso campionato di Serie B, con la maglia dei toscani dopo una partenza fulminante ha convinto in pieno Sarri, che lo ha impiegato con continuità consegnandogli le chiavi della regia d’attacco della squadra. Ha giocato alla fine quasi tutte le partite realizzando 5 reti e donando 7 assist alle due punte Tavano e Maccarone, compagni con i quali si trova a meraviglia.
Seppur breve l’apparizione dell’Empoli in Coppa Italia, Simone Verdi ha lasciato il segno anche lì con una rete nelle due partite giocate.
Simone Verdi nasce a Broni (Pv) nel 1992 e s’impone già all’età di 11 anni all’attenzione del Milan che lo preleva dall’Audax Travacò, dopo la sua trafila nelle giovanili rossonere esordisce con il diavolo in Coppa Italia nella stagione 2010/11 contro il Novara. Uno scampolo di partta che convince Max Allegri a replicare il suo impiego, sempre in Coppa Italia contro l’Udinese, ma il Milan che poi diverrà Campione d’Italia quell’anno verrà sconfitto dai friulani 0-1.
Nella stagione successiva Simone Verdi viene ceduto in comproprietà con il Torino, che ne usufruirà le prestazioni sportive, ma con i granata trova poco spazio ed il campionato di Serie B di quell’anno lo vede in campo solo dodici volte e senza illuminare la scena. Così il Torino lo gira in prestito, la stagione successiva, nella Juve Stabia dove riesce a trovare il suo spazio e a far intuie le sue potenzialità come assist-man. L’Empoli di Sarri cerca un profilo del genere per innescare il suo attacco e nella scorsa stagione, come detto lo prende in prestito, credendo in lui.
Simone Verdi in azone nella scorsa stagione | Foto Web / Il Pallonaro
Simone Verdi risponde alla grande, parte subito la prima giornata con la rete al Latina e la giornata successiva fa una doppietta al Palermo di Gattuso, costruita per dominare la stagione ma che in quel momento non decollava. Sarri però è convinto e il ragazzo di Broni diventerà uno dei protagonisti fino alla promozione.
Simone Verdi è un centrocampista avanzato che può ricoprire diversi ruoli dalla metà campo in sù, infatti spesso ha fatto la seconda punta nella scorsa stagione. Non possiede un fisico statuario, è alto 1,71 ma compensa questo con la straordinaria agilità e la velocità, ottima anche con la palla tra i piedi. Oltre a non disdegnare le reti che si costruisce soprattutto grazie ai suoi dribbling ed alla sua buona attitudine a inserirsi negli spazi in area, Verdi regala assist preziosi ai compagni. E’ ambidestro, pertanto da trequartista può spaziare liberamente su tutto il fronte con il medesimo effetto.
Visto il gran movimento di mercato che si è innescato intorno a lui, fino alla blindatura ad Empoli, non è difficile immaginare che sarà uno dei protagonisti tra le matricole della prossima Serie A.
In Nazionale, dopo essere stato convocato per qualche amichevole con l’Under 19, è stato convocato con la Nazionale Under 21 per l’amichevole del 4 giugno scorso, vinta per 4-0, contro il Montenegro, dove Verdi nella quarantina di minuti che ha avuto a disposizione ha regalato un assist vincente ai compagni.
L’urna di Nyon, per il playoff di Europa League, come era prevedibile non ha riservato impegni di alta difficoltà alle due compagini italiane, Torino ed Inter, che essendo teste di serie hanno trovato rispettivamente i croati del RNK Split e gli islandesi dello Stjarnan.
I calciatori del RNK Split
I granata di Ventura vincitori del preliminare contro il Brommapojkarna si troveranno di fronte la compagine croata del RNK di Spalato. I cugini meno famosi dell’Hajduk, vanno comunque rispettati essendosi piazzati al quarto posto nella scorsa stagione in Croazia e come hanno dimostrato nelle gare disputate per giungere a questo playoff hanno fatto della difesa e della compattezza del reparto arretrato il loro punto di forza avendo subito solo 2 gol in 6 gare di Europa League disputate.
Punto di forza è l’esperto attaccante Bilic che in quest’inizio di stagione è già andato a segno ben 5 volte nelle 7 gare disputate.
Sicuramente però tecnicamente sono inferiori al Torino ed i granata, sempre senza sottovalutarli, potrebbe incontrare qualche difficoltà in più rispetto agli svedesi del Brommapojkarna ma tutto sommato dovrebbero riuscire a mostrare un tasso tecnico superiore.
L’allenatore è il 43enne croato Matic che utilizzato uno schema piuttosto coperto come il 4-4-2 che talvolta varia in 4-5-1.
La particolare esultanza dei calciatori dello Stjarnan
Ancora più agevole sembra il compito da svolgere per l’Inter che se la vedrà con lo Stjarnan. La squadra islandese dal piccolo stadio, 1000 posti, divenuta famosa per le folli e particolari esultanze dei propri calciatori dopo ogni gol, è sicuramente abbordabile ma non è da vedere come una squadra folkloristica, avendo già nelle gambe 13 gare di campionato, si trovano al secondo posto a due punti dalla vetta, ed avendo eliminato nei turni preliminari gli scozzesi del Motherwell ed i polacchi del Lech.
Lo Stjarnan, che vanta tra le sue file calciatori che durante la settimana lavorano o sono studenti universitari, si troverà ad affrontare il gigante nerazzurro nella Scala del calcio, senza paura, non avendo praticamente niente da perdere.
Da tenere d’occhio il centrocampista Punyed dai cui piedi girano tutte le azioni della squadra e l’attaccante danese Toft, che fanno parte del 4-2-3-1 utilizzato dal tecnico Sigmundsson.
Tutto facile nella gara di ritorno del terzo turno preliminare di Europa League per il Torino che allo stadio Olimpico si è sbarazzato agevolmente per 4-0 degli svedesi del Brommapojkarna già sconfitti per 3-0 una settimana fa a Stoccolma, raggiungendo i playoff dove nel sorteggio sarà tra le teste di serie.
La gioia dei calciatori del Torino
La serata è stata impreziosita anche dai gioielli Darmian (dentro per tutta la gara ed autore del 2-0) e sopratutto Fabio Quagliarella che entrato al posto di Larrondo nella ripresa ha trovato il modo di segnare il primo gol ufficiale nel suo ritorno in maglia granata.
Come sempre Ventura manda in campo i suoi con il 3-5-2 con Moretti, Glik e Bovo in difesa, Molinaro e Darmian sugli esterni, Benassi, Nocerino e Perez in mediana con la coppia d’attacco confermata e formata da Barreto e Larrondo.
Gli svedesi schierano un 4-5-1 con Rexhepi lasciato unica punta e supportato in fase offensiva dagli esterni Bärkroth e Åsbrink.
Si parte e la gara si mette subito bene per il Torino con Jonsson che al 4° devia nella propria porta una parata del proprio portiere su tiro di Larrondo. Il raddoppio arriva al 37° quando un tiro-cross di Darmian viene sfiorato ancora da Jonsson e finisce in rete. Senza problemi i granata gestiscono il risultato e si va al riposo sul 2-0.
Nella ripresa si parte sotto una pioggia battente, il Torino prima sfiora il tris con Barreto dopo un solo minuto. Al 70° Bovo centra il palo su punizione. Al 80° rigore per il Torino per un fallo di mano in area, anche se sul proseguimento dell’azione Martinez aveva trovato il gol. Dal dischetto va Quagliarella che trasforma. Anche Martinez trova la gioia del gol segnando al 90° su cross di Molinaro.
Se a Giampiero Ventura si chiede se sarà una passeggiata o una semplice formalità la partita di questa sera si può correre il rischio di vederlo veramente arrabbiato. Non ne vuole sentire nemmeno parlare, eppure visto il risultato della gara d’andata sulla carta non dovrebbero esserci patemi e quella di questa sera, con inizio alle 20:30, allo Stadio Olimpico di Torino sembra una serata di gala.
La maglietta celebrativa per festeggiare | Foto Twitter / Il Pallonaro
I tifosi ci credono ed in ventiduemila saranno ad incitare e a pompare il “Vecchio Cuore Granata” sempre alla ricerca dell’impresa e mai domo. Il Brommapojkarna appare un ostacolo troppo molle da riuscire ad evitare di essere travolto dall’entusiasmo del Torino.
Uno dei tanti copricurva dei supporters del Torino | Foto Twitter / Il Pallonaro
Giampiero Ventura, la sfida di questa sera, la spiega così:
“Rappresenta qualcosa di speciale, un grande obiettivo raggiunto dal giorno in cui siamo partiti tre anni fa. I tifosi avevano bisogno di serietà, professionalità, risultati e determinazione e noi glieli abbiamo dati”.
In ogni caso l’allenatore del Torino tiene il giusto livello di attenzione. Rimarcando che non sarà una gara da prendere “sotto gamba” e che potrà diventare una vera festa soltanto facendo bene questi novanta minuti e poco importa se saranno assenti del match Cerci ed El Kaddouri poiché il primo sta lavorando duro per riprendere la condizione ottimale ed il secondo è uno dei maggiori artefici della grande crescita granata.
Dall’altra parte il tecnico Stefan Billborn si mostra per nulla sfiduciato e dichiara:
“Cercheremo di fare un buon risultato, nonostante il Torino sia molto forte, nonostante il risultato dell’andata proveremo a qualificarci”.
In questo terzo turno preliminare di Europa League dall’inizio sarà assente anche Fabio Quagliarella che comunque sarà molto probabilmente impiegato nel corso del match proprio per farlo entrare anche nell’atmosfera di festa granata e presentarlo al pubblico presente allo stadio.
Ottima partenza del Torino in Europa League, nella gara di andata del terzo turno preliminare giocata ieri sera a Stoccolma contro la formazione svedese del Brommapojkarna.
I granata al ritorno in Europa dopo 20 anni di assenza si sono imposti agevolmente per 3-0 ed hanno praticamente ipotecato il passaggio ai playoffmettendo in totale discesa la sfida di ritorno di giovedì prossimo nel capoluogo piemontese.
Marcelo Larrondo
Protagonista assoluto della serata è stato Larrondo autore di una doppietta a cavallo dei due tempi, la terza rete l’ha messa a segno l’altro attaccante, Barreto.
Per quanto riguarda le formazioni gli svedesi schierano un 4-2-3-1 (4-5-1 in fase difensiva) con Rexhepi unica punta supportato da Barkroth,Petrovic e Jonsson.
Ventura che deve fare a meno di Avramov, Quagliarella, Cerci e Darmian, schiera il classico 3-5-2 con Barreto e Larrondo coppia d’attacco con il neo acquisto Molinaro e Vesovic sulle fasce, Nocerino, Vives ed El Kaddouri a centrocampo, Padelli in porta con Moretti, Glik e Bovo in difesa.
Si parte ed è il Torino a fare la partita, al 24° Larrondo va vicino al gol colpendo la parte alta della traversa con un tiro da fuori. Gli svedesi si vedono solo con un tiro diBarkroth facilmente bloccato da Padelli. Al 45° si sblocca la gara, Barreto si presenta solo davanti al portiere ma viene steso dal difensore Segerstrom che viene espulso, dal dischetto Larrondo trasforma e si va al riposo sullo 0-1.
Nella ripresa arriva praticamente subito il raddoppio, al 53° Nocerino mette in mezzo il cross che Larrondo gira di testa per la doppietta personale che vale il 2-0 per gli uomini di Ventura. 58° il Torocala il tris con Barreto che dopo uno schema su punizione mette in rete. Al 61° gli svedesi potrebbero riaprire la partita, Vives commette fallo in area con chiara occasione da gol, rigore ed espulsione per il Brommapojkarna, dal dischetto però Rexhepi calcia altissimo. A questo punto si spengono le speranze dei padroni di casa ed al fischio finale il Torino porta a casa un preziosissimo 3-0 in trasferta.
Il momento è arrivato, questa sera a Stoccolma contro gli svedesi del Brommapojkarna, per la gara valevole come andata del terzo turno preliminare di Europa League, inizia l’avventura europea del Torino.
Un accesso all’Europa League arrivato dopo l’esclusione del Parma per un pagamento giunto in ritardo, che era arrivata davanti ai granata al termine della scorsa stagione. Una competizione che il Torino vorrà onorare e che avrà in questa tappa svedese il trampolino di lancio.
Al calcio italiano il Brommapojkarna è una squadra poco conosciuta, ma non per questo deve essere sottovalutata, lo stesso Giampiero Ventura ha dovuto informarsi per poi descrivere così i prossimi avversari:
Giampiero Ventura
Del campionato svedese e del Brommapojkarna sapevo onestamente poco, prima del sorteggio. Così mi sono informato, e ho appreso che il Brommapojkarna è una società che lancia giovani di prospettiva. Una politica che condivido: talvolta si può soffrire, però a gioco lungo questo è un lavoro che paga. La difficoltà di questa partita, al di là di una diversa condizione atletica, è data proprio dalla voglia e dall’entusiasmo di questi giovani talenti, vogliosi di mettersi in evidenza.
Il tecnico della squadra granata ha però voluto anche spronare i suoi, parlando anche dell’obiettivo che il Torino deve porsi a partire proprio da questa sfida:
Sono felice per i ragazzi: si sono meritati il salto dalla serie B all’Europa League. La crescita del Toro è avvenuta attraverso l’umiltà, il lavoro, i sacrifici e non con gli slogan. L’obiettivo di un club con la storia del Torino è quello di crescere, di migliorare ulteriormente. Questo di Coppa è un passaggio importante, ma non è finalizzato al semplice risultato. Il risultato ora non deve essere l’obiettivo ma la conseguenza di ciò che facciamo.
Oltre all’allenatore ha parlato anche il capitano, Kamil Glik, che ha presentato la partita ricordando anche il fatto che tre anni fa il Torino era in Serie B ed ora si appresta a vivere l’Europa:
Questo sarà un passaggio fondamentale, perché se sbagliamo, siamo fuori. Sicuramente non sottovaluteremo l’avversario, abbiamo tutto il rispetto per loro. Non pensavo che, tre anni dopo, sarei stato qui a parlare in occasione di una partita di Europa League. E’ una sensazione bellissima, importantissima per tutti noi.
il Brommapojkarna
Ma che squadra è questo Brommapojkarna? Senza dubbio una compagine che non vive un gran momento di forma se si pensa che nel campionato svedese, iniziato a marzo e che si chiuderà a novembre, gli avversari del Torino si trovano all’ultimo posto con soli 8 punti conquistati in 16 partite, magro bottino racimolato con una vittoria, cinque pareggi e dieci sconfitte.
Tutto facile quindi? No perchè in fondo gli svedesi sono riusciti a passare due turni preliminari di Europa League eliminando i finlandesi del Vaasan Palloseura e i nordirlandesi del Crusaders.
Il Torino che dovrà fare a meno di Cerci, Darmian, Quagliarella e del nuovo portiere Avramov, ma che comunque rimane tecnicamente superiore, dovrà fare attenzione alla maggiore fisicità e ad una condizione superiore da parte degli svedesi.
Un pareggio non sarebbe da disdegnare ma bagnare il ritorno in Europa con una bella vittoria sarebbe importante per iniziare bene questa nuova stagione per la compagine granata.
Nella gara d’esordio al Mondiale, nel torrido clima di Manaus, tra Italia ed Inghilterra, si è messo in luce uno di quei calciatori che avrebbero potuto soffrire la gara in quanto esordiente in una competizione ufficiale per nazionali, stiamo parlando di Matteo Darmian.
Matteo Darmian
La prestazione del difensore del Torino è stata di tale livello che ha lasciato stupiti gli inglesi, che probabilmente non conoscendolo bene si solo lasciati andare ad un “Who is Darmian?”.
Chi è Darmian? Un buon esterno che grazie alla stagione molto positiva fatta con la maglia granata, agli ordini di misterVentura, si è conquistato un posto nei convocati in Brasile e anche grazie alle prestazioni nelle amichevoli si è ritagliato un ruolo da titolare confermando tutte le sue qualità nel match d’esordio contro la squadra dei tre leoni.
Oltre le qualità sul campo, Darmian ha dimostrato anche sicurezza nell’esordio e così ha parlato a fine partita, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”:
Alla fine ero cotto. Il caldo e l’umidità si facevano sentire, ma come per noi c’erano anche per loro. Abbiamo portato a casa una vittoria importantissima per nostro cammino che ci porta entusiasmo, ora andiamo avanti così. Una vittoria epica? Non so, ma certamente importante contro un avversario tosto, forte. Siamo scesi in campo con la giusta motivazione e abbiamo fatto una grande prestazione. Se me l’avessero detto 8 mesi fa mi sarei messo a ridere, era il mio sogno di bambino, ma sinceramente non ci pensavo, dal primo giorno però ho messo impegno e umiltà per migliorare, è arrivata la convocazione, ora voglio sfruttare al massimo questa opportunità. Certo, all’inizio un po’ di tensione c’era, ma tutti i messaggi d’incoraggiamento che mi sono arrivati dall’Italia mi hanno dato la carica. Occhio però, perché il passaggio del turno non è ancora ipotecato, abbiamo visto che la Costa Rica è una squadra forte che merita rispetto. La vittoria? La vogliamo dedicare a Buffon e a Montolivo, che doveva essere qui con noi.
Ed ora sono tutti pazzi per Darmian, dalla Juventus, alla Roma e c’è persino la possibilità di un ritorno al Milan che dopo averlo cresciuto nelle giovanili non ha poi creduto in lui.
Cairo però non pare così intenzionato a mollare la presa, dopo aver ceduto Immobile e con il rischio partenza di Cerci non vorrebbe privarsi del suo gioiellino.
Intanto però Darmian deve pensare alla maglia azzurra, a proseguire il cammino ben iniziato nella prima gara, per il futuro c’è ancora tempo e la vetrina mondiale potrebbe aprirgli anche altre possibilità in modo che nessuno al mondo poi si debba chiedere “Who is Darmian?”.
Claudio Lotito ha scelto il prossimo allenatore della Lazio, a sedere sulla panchina biancoceleste come successore di Edy Reja sarà Stefano Pioli.
L’ex allenatore del Bologna era stato contattato un paio di settimane fa dalla dirigenza della Lazio, in questo periodo sono state vagliate le posizioni di altri allenatori, dal tecnico della PrimaveraSimone Inzaghi a Roberto Donadoni, senza dimenticare la candidatura di Massimiliano Allegri, alla fine però si è tornati proprio su Pioli con l’accordo definitivo che è stato trovato ieri sera a Villa San Sebastiano, residenza del presidente Lotito.
Stefano Pioli
Per Pioli si parla di un contratto di un anno da circa 600mila euro con un opzione di rinnovo per una seconda stagione, la firma come detto è arrivata ieri sera e subito dopo è giunto quest’annuncio ufficiale:
La S.S. Lazio comunica che Stefano Pioli sarà il nuovo allenatore della prima squadra a partire dal 1 luglio 2014
Quella di Pioli, che sarà presentato oggi, non sarà certo una missione semplice, il tecnico dovrà essere bravo e capace nel riportare la squadra nelle posizioni della classifica che contano e far tornare i tifosi, che come si legge sui vari social network sono molto dubbiosi su questa scelta, a riempire lo stadio con amore e passione verso la Lazio.
Se la Lazio ha sistemato la panchina, il Torino ha piazzato un altro colpo, questo decisamente a sorpresa.
Cristian Molinaro
I granata infatti si sono assicurati dallo Stoccarda lo svincolato difensore esterno Cristian Molinaro. Il calciatore 31enne nello scorso campionato ha disputato una buona stagione al Parma, la società ducale però non ha deciso di esercitare l’opzione di riscatto che aveva con i tedeschi e quindi Molinaro, che si starebbe recando in queste ore a svolgere le visite mediche, si è trovato libero. Per lui si tratta di un ritorno nella città di Torino avendo vestito la maglia della Juventus dal 2007 al 2010, poi l’esperienza in Bundesliga con lo Stoccarda, l’arrivo a Parma nella scorsa stagione ed ora nuovamente la Serie A con il Torino.
Ad un passo dal mondiale e con le vacanze estive in corso le squadre di Serie A non stanno a dormire ed il calciomercato propone nuovi volti, in questo caso parliamo di un nuovo acquisto del Torino, l’attaccante venezuelano Josef Martinez e quello della Fiorentina, il portiere rumeno Ciprian Tatarusanu.
Ciprian Tatarusanu e Josef Martinez
Dallo Young Boys al Torino è stato il tragitto fatto dal giovane centravanti venezuelano Josef Martinez. Classe 93, rapido nelle ripartenze con grande sprint, Martinez è una seconda punta dal fisico compatto e con grande abilità nel tiro sia su azione che da fermo ed è capacissimo di mettere in mostra giocate di gran classe che potrebbe far felici i tifosi granata.
Oggi è stato presentato alla stampa e si è descritto raccontando tutte le impressioni dal suo arrivo in Italia e precisando di non essere il sostituto di Ciro Immobile partito in direzione Dortmund:
Josef Martinez
E’ per me un vero piacere essere qui, sono molto emozionato. Non vedo l’ora di dare il mio contributo alla squadra. Sono un attaccante che può giocare in tutte le posizioni dell’attacco, ma se devo dirla tutta preferisco giocare da seconda punta. In ogni caso, deciderà il mister, con cui a breve mi confronterò. Ho visto molte partite del Toro di quest’anno. E’ una squadra che mi piace molto, soprattutto quando gioca in casa, davanti al suo grande pubblico. Ho visto molti video con le giocate di Cerci, la coppia con Immobile era veramente fantastica. In ogni caso io non sono il sostituto di Immobile ma solo Josef Martinez. Con Alessio vorrei trovarmi bene e arrivare a grandi traguardi insieme. Sono piccolo di statura? Una piccola statura ha degli svantaggi ma anche dei vantaggi. Tanti grandi giocatori hanno un fisico simile al mio, come ad esempio Miccoli. Non temo il calcio italiano, anche se so che la fisicità conta molto”.
Se a Torino sponda granata si è pensato a rinforzare l’attacco, a Firenze dalla Steaua Bucarest è arrivato un nuovo portiere, che già da tempo la società di Della Valle stava cercando, Ciprian Tatarusanu.
Questo l’annuncio con cui la società viola, tramite il proprio sito ufficiale, ha comunicato l’arrivo di Tatarusanu:
ACF Fiorentina comunica di aver tesserato il calciatore Ciprian Tătărușanu. Tătărușanu è nato a Bucarest (Romania) il 9 Febbraio 1986. Nelle ultime 5 stagioni ha giocato con la maglia dello Steaua Bucarest vincendo 2 Campionati rumeni, 1 Coppa di Romania e 2 Supercoppa di Romania. Il nuovo portiere viola ha inoltre indossato 23 volte la maglia della sua nazionale.
Ciprian Tatarusanu
Tatarusanu, 1.94 per circa 90 kg, oltre a 133 presenze con la Steaua Bucarest vanta anche 24 presenze con la maglia della sua nazionale e si giocherà il posto da titolare con l’attuale portiere violaNeto.
Queste le prime parole di Tatarusanu relativamente a questa nuova avventura che si appresta ad affrontare:
Non vedo l’ora di iniziare la mia nuova esperienza professionale. Ho sempre voluto la Fiorentina per i programmi ambiziosi della società. Una squadra che gioca per divertire, tifosi passionali che sono tutt’uno con squadra e città, una delle più belle e culla dell’arte italiana.