Tag: Torino

  • Roma e Torino chance sprecate, bene il Palermo

    Roma e Torino chance sprecate, bene il Palermo

    La trentunesima giornata di Serie A, dopo i due anticipi del sabato, con la consacrazione della Juventus insaziabile e vincente sulla seconda in classifica Lazio e il pareggio a reti bianche tra Sampdoria e Cesena, aveva regalato alcune chance per le squadre che nel pomeriggio potevano recuperare punti importanti soprattutto in chiave europea, visto che in zona retrocessione i giochi sembrano davvero fatti.

    I sogni europei vedevano coinvolto il Torino, che nel lunch-match doveva far visita al Sassuolo e strappare tre punti fondamentali per continuare la corsa all’Europa League, soprattutto recuperando due punti alla Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. Nulla da fare, i granata sono andati sotto prima su calcio di rigore realizzato da Domenico Berardi e poi hanno raddrizzato il match, sempre su calcio di rigore con Quagliarella. Un po’ poco considerando la posta in palio e l’occasione, tuttavia il Sassuolo di Di Francesco conferma, anche in un finale di stagione in cui non ha più nulla da dire, la sua filosofia di fare calcio sempre propositivo ed in qualunque circostanza.

    Il rigore realizzato da Francesco Totti | Foto Twitter
    Il rigore realizzato da Francesco Totti | Foto Twitter

    Alle 15:00 gli occhi erano puntati soprattutto sui campi di Palermo, dove il Genoa restava attaccato alle ambizioni europee, e a Roma, dove i giallorossi, dopo la sconfitta dei cugini a Torino, avevano la possibilità di sorpassare gli odiati rivali riposizionandosi al secondo posto. Meno interessanti i match di Verona, tra Chievo e Udinese, e di Empoli tra i toscani ed il Parma tutto cuore di Donadoni.

    La Roma offre una prestazione figlia della situazione interna che sta vivendo e inquinata dall’acido confronto tra tifoseria organizzata e presidenza. E dire che il match sembrava subito instradato al meglio per i giallorossi, con un calcio di rigore a favore dopo tre minuti di gioco per un fallo di mano in area. Il capitano Totti realizza e sembra il preludio a quanto pronosticato, invece l’Atalanta si mette a posto tatticamente e pareggia sempre con un calcio di rigore ottenuto in una classica azione di contropiede. Realizzazione di Denis e resto della partita quasi in ghiaccio che vede fiammate giallorosse discontinue e azioni di rimessa bergamasche, ma finisce 1-1.

    Il Genoa si offre molle al Palermo, cerca di impostare la partita a suo favore crea gioco ma in contropiede i rosanero gli fanno male. In entrambi i casi è Chochev a segnare mettendo nel primo tempo la partita al sicuro ed in entrambi i casi la difesa rossoblù sulla ripartenza dei padroni di casa è messa malissimo, segno che la concentrazione della squadra rossoblù è già in vacanza, altro che Europa da conquistare. Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia e il Genoa accorcia le distanze con Falque ma alla fine sarà 2-1 per i padroni di casa.

    Palermo vittorioso sul Genoa per 2-1 | Foto Twitter
    Palermo vittorioso sul Genoa per 2-1 | Foto Twitter

    Empoli-Parma è una partita ricca di gol, senza pensieri e con la mente sgombra le due squadre mostrano un match gradevole, aperto e chiuso dal Parma che prima passa in vantaggio con Lodi, poi si fa pareggiare e superare dalle reti di Maccarone e Tonelli ed infine pareggia nella ripresa grazie a Belfodil. Pareggio anche tra Chievo ed Udinese, veneti in vantaggio con l’eterno Pellissier nel primo tempo e pareggio nella ripresa grazie ad un’autorete di Cesar.

    RISULTATI 31° TURNO DI SERIE A

    Sabato 18 aprile 2015

    Sampdoria-Cesena 0-0 (0-0)

    Juventus-Lazio 2-0 (2-0) – 17° Tevez (J), 28° Bonucci (J)

    Domenica 19 aprile 2015

    Sassuolo-Torino 1-1 (1-0) – 45° Berardi (S) rig., 58° Quagliarella (T) rig.

    Chievo-Udinese 1-1 (1-0) – 39° Pellissier (C), 71° Cesar (C) autog.

    Empoli-Parma 2-2 (2-1) – 19° Lodi (P), 32° Maccarone (E), 45° Tonelli (E), 73° Belfodil (P)

    Palermo-Genoa 2-1 (2-0) – 9°, 30° Chochev (P), 52° Falque (G)

    Roma-Atalanta 1-1 (1-1) – 3° Totti (R) rig., 23° Denis (A) rig.

    Alle 18:00 previsto il primo posticipo domenicale con il Napoli impegnato a Cagliari e a seguire alle 20:45 l’atteso derby di Milano tra Inter e Milan. Lunedì si chiude la giornata con Fiorentina-Verona.

  • Inter sconfitta anche a San Siro, al Torino non basta il cuore

    Inter sconfitta anche a San Siro, al Torino non basta il cuore

    Servivano due imprese nella notte di Europa League, non sono arrivate, se pur siano state due gare totalmente diverse.

    L’Inter ha fatto sperare i tifosi con un buon inizio ma le solite falle difensive nerazzurre hanno permesso al Wolfsburg di trovare il gol nel primo tempo che ha sostanzialmente ammazzato la gara. Nella ripresa un po’ d’orgoglio ha permesso all’Inter di trovare il pareggio con Palacio e di provare una decina di minuti di spinta. Nel finale però è arrivato il gol di Bendtner a spegnere tutte le speranze. I nerazzurri escono tra i fischi, Mancini dovrà riflettere, l’Europa per la prossima stagione si fa lontana.

    Il Torino invece non può rimproverarsi niente, c’ha provato in ogni modo, non ha concesso praticamente niente allo Zenit, ha trovato davanti un portiere in vena di miracoli e ha trovato il gol, troppo tardi, con Glik al 90°. I granata escono sì dall’Europa League ma escono tra gli applausi del pubblico dell’Olimpico.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo da Inter-Wolfsburg.

    Mancini opta per un 4-2-3-1, trasformabile in 4-4-2 con Hernanes e Kovacic dal primo minuto.

    Nel Wolfsburg rispetto all’andata mancano Naldo, assente per squalifica, e Schurrle, inizialmente in panchina per Trasch.

    Si parte con l’Inter aggressiva che però regala un paio di ripartenze al Wolfsburg che però i tedeschi non concretizzano anche per un’ottima uscita di Carrizo che salva su Dost. Poco dopo il 20° Icardi ha una grande chance, un rimpallo gli consegna la palla, lui calcia ma Benaglio si supera. Al 24° i tedeschi sfruttano una disattenzione difensiva dell’Inter e con Caligiuri, solo in area, trovano il vantaggio. La reazione dell’Inter è troppo leggere, anzi i “verdi” rischiano di raddoppiare. Sul finale di tempo buona chanche per Guarin che sottoporta calcia addosso a Benaglio. La prima frazione si chiude sullo 0-1.

    L'esultanza del Wolfsburg | Foto Twitter
    L’esultanza del Wolfsburg | Foto Twitter

    Nella ripresa ci si aspetta un’Inter arrembante ed invece i nerazzurri fanno un giro palla troppo lento e rischiano il contropiede del Wolfsburg. La prima chance dell’Inter arriva al 65° con una bella giocata di Palacio, salvata da un bell’intervento di Benaglio. Ci prova anche Hernanes ma la sua conclusione, dopo un’azione personale esce di poco. Al 71° Palacio, ben imbeccato da Hernanes riesce a battere Benaglio. Il pareggio dà un pizzico di fiducia all’Inter che approfittando anche di un leggero calo del Wolfsburg prova a spingere. Ad un minuto dal 90° quando l’Inter ormai ha perso tutte le speranze, arriva anche il gol di Bendtner a chiudere definitivamente i conti.

     

    INTER – WOLFSBURG 1-2 (24° Caligiuri (W), 71° Palacio (I), 89° Bendtner (W))

    Inter (4-2-3-1): Carrizo; Campagnaro (67° D’Ambrosio), Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel; Hernanes, Palacio, Kovacic (55° Kuzmanovic); Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vierinha (84° Arnold), Klose, Knoche, Rodriguez; Guilavogui, Luiz Gustavo; Caligiuri (73° Perisic), De Bruyne, Trasch; Dost (63° Bendtner).

    Allenatore: Hacking.

    Arbitro: Clattenburg.

    Ammoniti: De Bruyne (W), Arnold (W), Medel (I)

     

    Veniamo al racconto dell’altra gara, Torino-Zenit.

    Per cercare l’impresa Ventura si affida al suo 3-5-2 con Quagliarella-Maxi Lopez coppia d’attacco.

    Vilas Boas schiera i suoi con il 4-2-3-1 dando fiducia a Tymoshchuk in mediana, a Rondon in attacco supportato da Hulk, Danny e Shatov.

    I granata ci provano, dopo un inizio di gara piuttosto tattico e bloccato, gli uomini di Ventura si costruiscono alcune buone chance con Maxi Lopez che prima vede un suo tiro respinto da Garay e poi non arriva per poco su una sponda di Quagliarella. Al 36° il Torino chiede il rigore, l’arbitro dice che è punizione dal limite, va Quagliarella, tiro fuori non di molto. Lo Zenit, sostanzialmente, si vede sono nel finale di frazione con Witsel. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte ed il Torino troverebbe anche il gol al 50° con Glik ma l’arbitro annulla per il fuorigioco del polacco. I granata vogliono trovare quel gol che riaprirebbe qualche speranza e ci provano con Quagliarella al 56°, niente di fatto. Gli uomini di Ventura ci provano, non si danno per vinti, al 78° ci provano prima Martinez e poi Gazzi ma il pallone non ne vuol sapere di entrare, perché Lodygin s’inventa due miracoli. Al 90° la rete finalmente arriva, corner di Bovo e Glik di testa punisce lo Zenit. Ai granata restano 6 minuti di recupero per provarci e al 92° Maxi Lopez trova un colpo di testa che viene salvato sulla linea da Lombaerts. E’ l’ultima chance ad un Torino che esce a testa altissima, non basta il successo, ai quarti va lo Zenit.

     

    TORINO – ZENIT 1-0 (90° Glik)

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Farnerud (64° Bovo), Gazzi, El Kaddouri (75° Martinez), Molinaro (80° Amauri); Quagliarella, Maxi Lopez.

    Allenatore: Ventura.

    Zenit(4-2-3-1): Lodygin; Smolnikov, Neto, Garay, Criscito; Tymoshchuk, Witsel; Hulk, Danny (87° Lombaerts), Shatov (81° Ryazantsev); Rondon.

    Allenatore: Vilas Boas.

    Arbitro: Jug.

    Ammoniti: Molinaro (T), Tymoshchuk (Z), Criscito (Z), Neto (Z), Quagliarella (T), Danny (Z), Lodygin (Z), Rondon (Z), Smolnikov (Z), Hulk (Z)

     

    Nelle altre gare di serata arriva la conferma del Ko delle squadre inglesi con l’Everton, ultima rimasta, che crolla a Kiev contro la Dinamo. Prosegue la corsa dei campioni in carica del Siviglia che vincono anche il ritorno del Derby contro il Villarreal. La sorpresa di questa Europa League è certamente il Bruges, i belgi vanno sotto nel caldissimo campo del Besiktas, ma poi rimontano e grazie a Bolingoli-Mbombo e vincono 3-1. L’ultima a qualificarsi è il Dnipro che, contro l’Ajax, subisce la rete che manda alla sfida ai supplementari ma poi grazie ad un gioiello di Konoplyanka al 97° mettono la qualificazione in cassaforte rendendo inutile il 2-1 dei lancieri.

    RISULTATI

    Dinamo Kiev – Everton 5-2 qualificata Dinamo Kiev

    Siviglia – Villarreal 2-1 qualificato Siviglia

    Besiktas – Bruges 1-3 qualificato Bruges

    Ajax – Dnipro 2-1 d.t.s. qualificato Dnipro

  • Felipe Anderson show: Lazio terza. Joaquin condanna Inzaghi

    Felipe Anderson show: Lazio terza. Joaquin condanna Inzaghi

    Una doppietta di Felipe Anderson, il primo dei quali un vero gioiello, permette alla Lazio di Pioli di espugnare l’Olimpico di Torino e conquistare tre punti preziosi che fanno salire i biancocelesti al 3° posto solitario a -1 dalla Roma, impegnata nell’ultimo posticipo serale con la Sampdoria.

    Nell’altra gara Mattia Destro illude il Milan trovando il vantaggio ad inizio ripresa. I rossoneri sembrano però incapaci di gestire il risultato e una volta subito il pareggio della Fiorentina con Gonzalo Rodriguez al 83°, si dimostrano fragilissimi permettendo a Joaquin, autore dell’assist del 1-1, di impattare di testa per il definitivo 2-1 che fa felice Firenze e rende sempre più traballante la panchina di Inzaghi.

    Veniamo al racconto delle due gare partendo da Fiorentina-Milan.

    Montella opta per un po’ di turnover dando fiducia a Gilardino in attacco supportato da Rosi ed Ilicic. 

    Inzaghi risponde con un 4-3-1-2 con Honda trequartista e la coppia Destro-Menez in avanti.

    La partita inizia sotto una pioggia battente e dopo una partenza di possesso palla viola, esce fuori il Milan che ha un paio di chance con Honda e Destro. 30°, occasione enorme per Basanta che stacca di testa su cross da punizione ma centra la traversa.  La Fiorentina cresce e su ogni calcio piazzato spaventa un Milan che dal canto suo spreca con Menez un paio di ripartenze. La prima frazione si chiude sullo 0-0.

    Nella ripresa Montella effettua un doppio cambio e sono i viola a partire meglio chiudendo i rossoneri nella propria metà campo. Come spesso accade nel calcio nel momento migliore della Fiorentina, segna il Milan con Destro abile a toccare, spiazzando Neto, una conclusione di Bonaventura. La squadra di Montella si getta in avanti, cercando il pari ed esponendosi al contropiede rossonero. Il Milan sembra in controllo, ma al 83° su un bel cross di Joaquin arriva Gonzalo Rodriguez che di testa pareggia. Al 85° s’infortuna l’arbitro Russo, al suo posto l’addizionale Valeri. La Fiorentina ha più grinta, vuole vincere e al 89° viene premiata dal colpo di testa di Joaquin che ribalta il risultato. Inzaghi inserisce anche Pazzini ma non bastano nemmeno 6 minuti di recupero, vincono i viola e per Superpippo la situazione si fa sempre più critica.

    FIORENTINA – MILAN 2-1 (56° Destro (M), 83° Rodriguez (F), 89° Joaquin (F))

    Fiorentina (4-3-2-1): Neto; Richards (46° Joaquin), Basanta, Rodriguez, Pasqual; Borja Valero, Aquilani (46° Badelj), Kurtic; Ilicic, Rosi (80° Babacar); Gilardino.

    Allenatore: Montella.

    Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Abate (85° Bonera), Paletta, Mexes, Antonelli; Van Ginkel, Essien (90° Pazzini), Bonaventura; Honda (80° Cerci); Destro, Menez.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Russo.

    Ammoniti: Menez (M), Van Ginkel (M), Mexes (M), Pasqual (F), Rodriguez (F), Diego Lopez (M), Ilicic (F)

     

    Veniamo al racconto dell’altra gara delle 19, Torino-Lazio. 

    Ampio turnover per Ventura che da fiducia alla coppia d’attacco Amauri-Martinez. 

    Pioli risponde con la migliore Lazio, con il consueto terzetto di centrocampo e il classico tridente offensivo Mauri-Klose-Felipe Anderson.

    Nei primi minuti meglio la Lazio che quando si accende Felipe Anderson spaventa la difesa granata. Bravo Padelli al 18° su una bella conclusione di Parolo. La prima occasione del Torino ce l’ha Amauri al 28° ma Marchetti è bravo a respingere il colpo di testa. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Felipe Anderson | Foto Twitter
    Felipe Anderson | Foto Twitter

    Ad inizio ripresa Pioli si gioca un doppio cambio per cercare di dare la sveglia ai suoi. Al 63° occasione enorme in contropiede per gli ospiti ma Keita non riesce a concretizzare. Al 71° gioiello di Felipe Anderson che si esibisce in uno slalom prima di piazzare la palla dove Padelli non può arrivare. La reazione granata si vede in una bella conclusione di Darmian deviata in corner da Marchetti. Felipe Anderson però è scatenato e al 77° riceve da Klose e da posizione angolata calcia battendo nuovamente Padelli. I padroni di casa provano a reagire ma la Lazio abbassa i ritmi cercando di addormentare il gioco. Impresa compiuta, i biancocelesti si portano al 3° posto a -1 dalla Roma.

    TORINO – LAZIO 0-2 (71°, 77° Felipe Anderson)

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Jansson, Bovo; Bruno Peres, El Kaddouri, Basha (78° Farnerud), Benassi, Silva (63° Darmian); Martinez (62° Maxi Lopez), Amauri.

    Allenatore: Ventura.

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Mauricio, Radu; Cataldi (57° Onazi), Biglia, Parolo; Mauri (57° Keita), Klose, Felipe Anderson (79° Ederson).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Maksimovic (T), Amauri (T), Radu (L), El Kaddouri (T), Basta (L)

  • La Roma agguanta i viola. Bene Napoli, ko Inter e Toro

    La Roma agguanta i viola. Bene Napoli, ko Inter e Toro

    La serata di Europa League non è stata certo brillante e positiva come ci si aspettava per le compagini italiane.

    Nel tardo pomeriggio sono arrivati i K.o. di Torino a San Pietroburgo in casa dello Zenit e dell’Inter a Wolfsburg. Due sconfitte che rischiano seriamente di compromettere la qualificazione ai quarti delle due squadre.

    In serata, oltre al Derby tra Fiorentina e Roma conclusosi in parità sul 1-1, risultato che sulla carta sorride ai giallorossi, si è avuto l’unico successo delle italiane, quello del Napoli che in un vero e proprio Higuain Show ha sconfitto, in rimonta, per 3-1 la Dinamo Mosca provando a mettere un bel tassello per il proseguimento del proprio cammino in Europa.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle gare.

    ZENIT – TORINO

    Il cammino in Europa League del Torino si fa decisamente in salita. La gara di andata degli ottavi di finale a San Pietroburgo ha visto i padroni di casa dello Zenit imporsi per 2-0. Una vittoria netta che è stata anche agevolata dall’espulsione di Benassi arrivata al 28°. Sino a quel punto il match era stato equilibrato e senza grosse emozioni. Ottenuta la superiorità numerica lo Zenit ha anche trovato il vantaggio al 38° con Witsel bravo a mettere in gol una respinta poco sicura di Padelli. Nelle ripresa dopo una bella azione tra Danny e Hulk, arriva il raddoppio di Criscito che spinge in porta una conclusione dello stesso Hulk respinta dal palo. In sostanza la gara si chiude qua, lo Zenit non spinge, il Torino non riesce a creare niente. All’Olimpico servirà tutto il cuore Toro per cercare l’impresa.

    ZENIT – TORINO 2-0 (38° Witsel, 53° Criscito)

    Zenit (4-2-3-1): Lodygin; Criscito, Neto, Garay, Smolnikov; Javi Garcia, Shatov (81° Ryazantsev); Witsel (90° Tymoshchuk), Danny, Hulk; Rondon.

    Allenatore: Villas Boas.

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Benassi, Gazzi, El Kaddouri, Molinaro; Josef Martinez (33° Vives (51° Farnerud)), Quagliarella (74° Maxi Lopez).

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: Da Sousa.

    Espulso Benassi (T) al 28°.

     

    WOLFSBURG – INTER

    L’Inter riesce a complicarsi la vita ed in sostanza regala il successo al Wolfsburg. I Nerazzurri non riescono a sfruttare l’immediato vantaggio realizzato da Palacio, ben assistito da Icardi, dopo soli 5 minuti. L’Inter non riesce a trovare il raddoppio con Hernanes al 21°, tiro deviato in corner, ed al 28° subisce il pareggio con Naldo bravo a saltare più in alto di tutti e a colpire di testa alle spalle di Carrizo, si va al riposo sul 1-1. Nella ripresa i tedeschi provano a spingere ma è Palacio ad avere e a fallire una clamorosa palla gol al 57°. Al 63° arriva il primo pasticcio di Carrizo che serve involontariamente i calciatori avversari, palla a De Bruyne che a porta sostanzialmente vuota non perdona. Al 75° il portiere dell’Inter completa la frittata facendosi infilare da una punizione di De Bruyne non certo irresistibile. Negli ultimi minuti Icardi fallisce il gol del 2-3 che renderebbe più semplice un ritorno che invece adesso sembra difficilissimo.

    WOLFSBURG – INTER 3-1 (5° Palacio (I), 28° Naldo (W), 63°, 75° De Bruyne (W))

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha (88° Perisic), Naldo, Knoche, Rodriguez; Gustavo, Guilavogui; Caligiuri, De Bruyne, Schürrle (46° Trasch); Dost (70° Bendtner).

    Allenatore: Hecking.

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; Santon, Ranocchia, Juan Jesus, D’Ambrosio (82° Kuzmanovic); Guarin, Medel, Hernanes (58° Vidic); Shaqiri (82° Kovacic); Palacio, Icardi

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Marciniak.

     

    FIORENTINA – ROMA

    Il derby italiano d’Europa League finisce in parità. Partono meglio i viola che sfruttando una grave incertezza di De Rossi, riescono a trovare il vantaggio con Ilicic al 17°. Il primo tempo sembra decisamente di marca casalinga con Garcia costretto a due cambi per infortunio, De Rossi e Manolas, nella prima mezz’ora. Nel finale di frazione si vedono anche i giallorossi ma Ljajic spreca calciando alto da due passi. Nella ripresa la Roma pare avere un altra grinta ed al 60° Ljajic ha una chance enorme, ma si fa parare un calcio di rigore che Neto aveva causato in uscita su Iturbe. I viola però sembrano stanchi e la Roma ne approfitta con Keita che al 76° si trova solo, su azione di corner, e di testa schiaccia in gol. Non accade altro, per i giallorossi arriva un altro pareggio ma questo sembra decisamente più prezioso.

    FIORENTINA – ROMA 1-1 (17° Ilicic (F), 76° Keita (R))

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Rodriguez, Basanta, Alonso, Tomovic; Badelj, Pizarro (45°+1 Mati Fernandez), Borja Valero (72° Aquilani); Joaquin, Ilicic (81° Babacar), Salah

    Allenatore: Montella.

    Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas (26° Astori), Yanga Mbiwa, Holebas; Nainggolan, De Rossi (23° Pjanic), Keita; Florenzi, Ljajic (75° Gervinho), Iturbe

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Lahoz.

     

    NAPOLI – DINAMO MOSCA

    La Dinamo Mosca spaventa il Napoli ma poi ci pensa Higuain a trascinare i suoi ad un successo importantissimo. Ospiti subito in vantaggio dopo poco più di un minuto con il colpo di testa di Kuranyi su azione di corner. Il Napoli si spaventa rischia lo 0-2 con un’azione fotocopia ma poi si accende Higuain che con un bel colpo di testa pareggia al 25° e poi trasforma un calcio di rigore, procuratosi da Mertens, al 31°. Ad inizio ripresa Dinamo subito in 10 per il rosso a Zobnin ed il Napoli ne approfitta quasi subito con Higuain che trova la tripletta con una bella conclusione dopo lo stop di petto. Nei restanti minuti la squadra di Mosca non riesce a pungere mentre i partenopei cercano il quarto gol che però non arriva. Finisce 3-1, niente è deciso ma il Napoli parte certamente da una buona base di partenza.

    NAPOLI – DINAMO MOSCA 3-1 (2° Kuraniy (D), 25°, 31° rig, 55° Higuain (N))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Koulibaly (8° Albiol), Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon (82° Zuniga), De Guzman (70° Hamsik), Mertens; Higuain

    Allenatore: Benitez.

    Dinamo Mosca‬ (4-4-2): Gabulov; Kozlov, Samba, Hubocan, Zhirkov; Valbuena (82° Ionov), Vainquer, Zobnin, Dzsudzsak (90° Tashaev); Kuranyi (62° Buttner), Kokorin.

    Allenatore: Cherchesov.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Espulso Zobnin (D) al 46°

     

  • Roma frena ancora, vince solo l’Udinese

    Roma frena ancora, vince solo l’Udinese

    La domenica pomeriggio della 26° giornata di Serie A ha visto la Roma frenare anche in casa del Chievo, non andando oltre allo 0-0. Pareggio a reti bianche anche per il Parma, che torna a giocare dopo le due giornate rinviate, contro l’Atalanta. Si spartiscono la posta anche Empoli e Genoa, 1-1 il finale. L’unico successo di questo pomeriggio l’ottiene l’Udinese che riesce a fermare la striscia positiva del Torino, andando ad imporsi per 3-2 contro i granata. Da segnalare in Chievo-Roma il bruttissimo infortunio di Federico Mattiello che in un contrasto di gioco con Nainggolan ha subito la frattura di tibia e perone.

    Veniamo ad un breve racconto delle gare odierne.

    CHIEVO – ROMA 0-0

    Niente da fare, Rudi Garcia non riesce a trovare la cura per la pareggite. Una Roma davvero brutta, che non è piaciuta nemmeno al proprio tecnico, non riesce a scardinare un Chievo preciso ed ordinato. Maran può essere contento e magari rammaricarsi per alcuni contropiede non finalizzati a dovere. Al Bentegodi è 0-0.

    EMPOLI – GENOA 1-1

    Partita dai due volti, decisamente divertente, quella del Castellani. Nel primo tempo un Genoa brillante, ben messo in campo sovrasta un Empoli brutto e lento, e trova il meritato vantaggio al 27° con Niang. Nella ripresa però i padroni di casa cambiano regime e spingono alla ricerca di quel pari che arriva, in maniera un po’ rocambolesca, con Barba che spinge in rete dopo un salvataggio di Perin dal corner di Valdifiori.

    PARMA – ATALANTA 0-0

    Il Parma torna a giocare dopo due gare rinviate e conquista subito un punto. La gara del ritorno dei Ducali e della prima di Reja sulla panchina dell’Atalanta, non è stata certo indimenticabile, da segnalare pochissimi sussulti e l’espulsione del gialloblu Rodriguez nel finale di gara.

    UDINESE – TORINO 3-2

    Antonio Di Natale | Foto Twitter
    Antonio Di Natale | Foto Twitter

    L’Udinese torna al successo, il Torino ferma la sua striscia di 12 risultati positivi consecutivi. Stramaccioni torna a respirare l’aria buona del successo dopo un periodo decisamente no. A passare in vantaggio però è il Toro con l’ex Quagliarella che al 15° di testa batte Karnezis. Neanche il tempo di gioire che Di Natale riagguanta subito i granata. Il pari esalta i bianconeri che al 25° su azione di corner trova il vantaggio per la sfortunata deviazione di Molinaro nella propria porta. Il Torino cerca il pari ma l’Udinese regge e nella ripresa il giovane Wague trova il gol del 3-1. I granata provano a tornare in partita grazie alla conclusione di Benassi, deviata da Piris, ma non basta, i 3 punti sono dei ragazzi di Stramaccioni. 

     

    RIEPILOGO RISULTATI 26° GIORNATA SERIE A

    Sampdoria- Verona 2-0 giocata ieri

    Milan – Verona 2-2 giocata ieri

    Cesena – Palermo 0-0 giocata alle 12.30

    Chievo – Roma 0-0

    Empoli – Genoa 1-1 

    Parma – Atalanta 0-0 

    Udinese- Torino 3-2

    Napoli – Inter stasera alle 20.45

    Lazio – Fiorentina domani h.19

    Juventus – Sassuolo domani h.21

     

    CLASSIFICA DOPO 26 GIORNATE

    Juventus* 58, Roma 50, Napoli* 45, Lazio* 43, Fiorentina* e Sampdoria 42, Genoa* 37, Torino 36, Inter*, Milan e Palermo 35, Udinese* 31, Empoli, Sassuolo* e Verona 29, Chievo 26, Atalanta 24, Cagliari e Cesena 20, Parma ** 11

    * una partita in meno

    ** due partite in meno

    Parma un punto di penalizzazione.

     

  • Fiorentina-Roma, il Torino pesca lo Zenit, Inter con Wolfsburg

    Fiorentina-Roma, il Torino pesca lo Zenit, Inter con Wolfsburg

    Fiorentina-Roma, questo è l’unico derby italiano sorteggiato a Nyon quest’oggi che ha deciso gli accoppiamenti degli ottavi di finale di Europa League, l’andata sarà al “Franchi” di Firenze e il ritorno all’”Olimpico” di Roma; le due formazioni si ritroveranno contro per una fresca rivincita dopo la Coppa Italia che ha visto proseguire la Fiorentina; sarà sicuramente uno spettacolo con due squadre costruite con un tipo di calcio europeo con la formazione di Montella che, dopo il rientro di Gomez e l’inserimento di Salah, sta ritrovando una nuova dimensione. La formazione di Garcia ha sicuramente avuto una spinta morale dopo aver espugnato Rotterdam e questo fattore psicologico e da tenere in considerazione per il proseguo della competizione.

    I sorteggi degli ottavi di finale hanno decretato il derby italiano Fiorentina-Roma
    I sorteggi degli ottavi di finale hanno decretato il derby italiano Fiorentina-Roma

    L’unica formazione italiana, sulla carta, la quale può sorridere è il Napoli che affronterà la Dinamo Mosca, terza in classifica a 2 punti dal Cska Mosca ma con una partita in meno,  match di andata al “San Paolo”. Il pericolo principale è rappresentato da Mathieu Valbuena, francese che è andato a giocare in Russia scegliendo i soldi alla carriera.

    Per il Torino l’ostacolo da superare si chiama Zenit San Pietroburgo, capolista del campionato russo con 7 punti di vantaggi sulla seconda, andata in Russia; la squadra allenata da Andre Villas Boas è sicuramente tra le favorite per la vittoria finale, giocatori di caratura internazionale: Hulk, Witsel, Danny, Rondon e Garay, i ragazzi di Ventura hanno dimostrato con l’Atletico Bilbao di reggere molto bene il confronto ma i russi rispetto ai baschi sono di livello superiore.

    L’Inter affronterà il Wolfsburg, attualmente secondo in Bundesliga, con 9 punti di vantaggio sulla terza a meno 8 dal Bayern Monaco; la gara di andata sarà in Germania. Insieme al Torino, sicuramente l’avversario più ostico capitato a un’italiana; Bas Dost sta giocando molto bene, l’arrivo di Schurrle ha portato qualità al centrocampo già presente con De Bruyne, Ricardo Rodriguez e Luis Gustavo.

    Sicuramente una formazione, nella peggiore delle ipotesi, approderà ai quarti di finale.

    Questo il quadro degli ottavi di finale: andata il 12 marzo e ritorno il 19 marzo.

    • EVERTON – DINAMO KIEV
    • DNIPRO – AJAX
    • ZENIT SAN PIETROBURGO – TORINO
    • WOLFSBURG – INTER
    • VILLAREAL – SIVIGLIA  
    • NAPOLI – DINAMO MOSCA
    • BRUGES – BESIKTAS
    • FIORENTINA – ROMA
  • “Manita” italiana in Europa League, 5 squadre agli ottavi

    “Manita” italiana in Europa League, 5 squadre agli ottavi

    Strepitosa “Manita” delle squadre italiane in Europa League. Cinque squadre su cinque qualificate agli ottavi d’Europa League e per un calcio che ha dovuto soffrire parecchio in Europa negli ultimi anni, quella di stasera ha l’aria di una grande rivincita.

    Cinque qualificazioni tutte diverse tra loro. La Fiorentina partiva con ottimismo ma il Tottenham faceva comunque paura, i viola hanno saputo soffrire e alla fine vincere quasi in scioltezza. Ha sofferto più del previsto l’Inter che ha potuto tirare il sospiro di sollievo solo al 87°. Il Napoli ha fatto poco più di una passerella, visto il netto successo dell’andata. Impresa vera e propria quella del Torino che ha espugnato il San Mames in un’altalena di emozioni. Successo teso ma meritato quello della Roma che in una gara, sospesa nella ripresa per le intemperanze dei tifosi di casa, ha saputo portar a casa un successo pesante a Rotterdam nella tana del Feyenoord.

    Domani con i sorteggi scopriremo il destino delle nostre compagini, intanto però godiamoci a pieno una notte di rinascita del calcio nostrano.

    Veniamo al racconto delle gare di oggi.

    FIORENTINA – TOTTENHAM

    In settimana, prima della gara, i dirigenti viola si erano raccomandati con i tifosi di non fischiarlo e lui, Neto, si è reso super protagonista e se la Fiorentina ha compiuto l’impresa dell’eliminare il Tottenham il portiere brasiliano ha tanto merito. Nel primo tempo infatti si assiste ad una viola troppo brutta che viene salvata dal proprio portiere che al 29° disinnesca un contropiede di Soldado andando ad arpionare il passaggio dell’attaccante ad un solissimo Eriksen. Nella ripresa però è tutta un altra Fiorentina, i ragazzi di Montella passano in vantaggio al 54° con Gomez che ben servito da Badelj, batte Lloris. Gli Spurs accusano il colpo e Salah al 71° piazza la rete che chiude il match. La viola non corre più rischi e il Franchi, pieno di gioia, festeggia il passaggio del turno.

    FIORENTINA – TOTTENHAM 2-0 (54° Gomez, 71° Salah)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Richards, Savic, Basanta (57° Rodriguez), Alonso; Badelj, Pizarro, Fernandez (24° Aquilani); Joaquin (78° Pasqual), Gomez, Salah.

    Allenatore: Montella.

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Chiriches, Fazio, Vertonghen (75° Walker), Davies; Bentaleb (63° Kane), Stambouli; Chadli (63° Townsend), Eriksen, Lamela; Soldado

    Allenatore: Pochettino.

    Arbitro: Göçek.

     

    INTER – CELTIC

    L’Inter fatica più del previsto ma alla fine vince e porta a casa la qualificazione. Subito brivido in partenza con Carrizo costretto al salvataggio su Mackay-Steven. L’Inter pian piano cresce e al 36° si trova in superiorità numerica per l’espulsione di van Dijk. Il vantaggio di un uomo sembrerebbe spianare la strada per una goleada, così non è perchè il portiere Gordon si dimostra in grande serata. Il Celtic si compatta e cerca il contropiede, i nerazzurri spingono e trovano il gol che fa tirare un sospiro di sollievo ai tifosi solo al 87° quando Guarin s’inventa una gran conclusione, un missile imparabile per Gordon che vale successo e qualificazione agli ottavi.

    INTER – CELTIC 1-0 (87° Guarin)

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; D’Ambrosio (80° Campagnaro), Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Hernanes (79° Kovacic); Shaqiri; Icardi, Palacio (88° Puscas)

    Allenatore: Mancini.

    Celtic (4-2-3-1): Gordon; Matthews, Denayer, van Dijk, Izaguirre; Brown, Bitton; Mackay-Steven (38° Ambrose), Johansen, Armstrong (78° Commons); Guidetti (58° Forrest)

    Allenatore: Deila.

    Arbitro: Kruzliak.

    Espulso: van Dijk (C) al 36°

     

    ATHLETIC BILBAO – TORINO

    Impresa granata al San Mames, in una serata ricca di emozioni, a gioire è il Torino che espugna lo stadio dei baschi e porta a casa la qualificazione agli ottavi. La gara si mette subito bene per il Toro che al 16° trova il vantaggio con un rigore, per fallo di Gurpegi su Vives, trasformato da Quagliarella. L’Athletic si butta in avanti e al 44° Iraola è abile a trovare la rete del pari. Gioia che dura poco perchè nel primo minuto di recupero Maxi Lopez trova il colpo di testa vincente per il nuovo vantaggio ospite. Nella ripresa Maxi fallisce il match point ed il destino sembra punirlo quando De Marcos al 61° riporta la gara in parità. Il cuore granata però è enorme e al 67° Darmian s’inventa un gran gol per il 2-3 che è come un colpo da ko per l’Athletic che non riesce sostanzialmente a far più paura al Torino che può così gioire.

    La gioia dei calciatori del Torino | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori del Torino | Foto Twitter

    ATHLETIC BILBAO – TORINO 2-3 (16° rig.Quagliarella (T) 44° Iraola (A), 45°+2 Maxi Lopez (T), 61° De Marcos (A), 67° Darmian (T))

    Athletic Bilbao (3-5-2): Iago Herrerìn; Etxeita, Gurpegi (42° Inaki Williams), Laporte; Iraola, Beñat (70° Susaeta), San Josè, Rico (78° Unai Lopez), De Marcos; Muniain, Aduriz.

    Allenatore: Valverde.

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Gazzi, Vives, El Kaddouri (84° Farnerud), Molinaro; Maxi Lopez (73° Martinez), Quagliarella.

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: Liany.

     

    FEYENOORD – ROMA

    Partita tesissima alla vigilia e tesa anche in campo tant’è che già nel primo tempo l’arbitro ha dovuto sospendere il match per qualche minuto per il lancio di una banana gonfiabile. Nella ripresa poi lunga sospensione per lancio d’oggetti, uno dei quali avrebbe colpito il direttore di gara, dopo l’espulsione di te Vrede. Veniamo al racconto della gara partono meglio gli olandesi ma è Totti a sfiorare due volte il gol, con un cucchiaio fuori di poco ed una punizione che colpisce il palo esterno. Sul finire del tempo arriva il vantaggio della Roma con Ljajic bravo a girare in rete un cross di De Rossi. Nella ripresa il fattaccio, al 54° l’arbitro mostra il rosso diretto a te Vrede e parte il lancio d’oggetti che porta alla sospensione. Si riparte e il Feyenoord in 10 contro 11 pareggia con il neo entrato Manu che s’infila nella difesa giallorossa. La Roma reagisce quasi subito e al 60° Gervinho, servito da Torosidis, realizza sottoporta il 2-1. Gli olandesi ci provano con tutto l’orgoglio ma non riescono a riaprire la qualificazione che viene ottenuta dagli uomini di Garcia.

    FEYENOORD – ROMA 1-2 (45°+1 Ljajic (R), 57° Manu (F), 60° Gervinho (R))

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer; Boulahrouz (55° Manu), Van Beek, Kongolo, Nelom; Clasie, Toornstra, El Ahmadi; Karsdorp, Kazim-Richards (30° te Vrede),Vilhena (84°Achahbar) .

    Allenatore: Rutten.

    Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas, Yanga Mbiwa, Holebas; Pjanic (73° Nainggolan), De Rossi, Keita; Gervinho, Totti (82° Paredes), Ljajic (73° Iturbe)

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Turpin.

    Espulso: Te Vrede (F) al 54°

     

    NAPOLI – TRABZONSPOR

    Tutto facile per il Napoli che partiva dalla vittoria per 4-0 ottenuta in Turchia 7 giorni fa. I partenopei hanno fatto la partita anche al San Paolo e oltre al gol siglato da De Guzman al 19°, gli uomini di Benitez hanno avuto altre occasioni per render il passivo ancora più pesante. Praticamente inesistente il Trabzonspor.

    NAPOLI – TRABZONSPOR 1-0 (19° De Guzman)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Mesto, Henrique, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon (75° Hamsik), De Guzman (69° Gabbiadini), Mertens; Higuain (63° Zapata).

    Allenatore: Benitez.

    Trabzonspor (4-3-3): Arikan; Dursun (88° Yavru), Bosingwa, Demir, Dogan; Atik (76° Aydogdu), Ekici, Medjani; Hurmaci, Cardozo, Zengin (83° Ylmaz)

    Allenatore: Yanal.

    Arbitro: Bebek.

     

  • Salah e Vives in due minuti Fiorentina-Torino 1-1

    Salah e Vives in due minuti Fiorentina-Torino 1-1

    Salah e Vives con le loro reti hanno fatto si che la gara Fiorentina-Torino, valevole per la 24esima giornata del campionato di Serie A, è terminata con il punteggio di 1-1. In campo, e soprattutto nelle gambe dei giocatori, sono presenti le scorie, i residui, la stanchezza dell’impegno di giovedì in Europa League; i viola le occasione per portare a casa i tre punti le hanno avute e alcune le hanno anche sbagliate, soprattutto nell’occasione del rigore fallito da Babacar e neutralizzato da Padelli.

    Salah
    Salah

    Quando molti pensavano allo 0-0 è stato Salah bravo ad aprire le marcature ma dopo soltanto un minuto c’è stato un contropiede del Torino con Molinaro il quale ha servito la palla in mezzo all’area per l’accorrente Maxi Lopez, svarione difensivo della formazione di Montella, e gol siglato da Vives.

    Dopo soli due minuti di gioco episodio dubbio in area del Torino con un braccio di Moretti, la palla è stata calciata da Vives, ma per il direttore di gara Guida è tutto regolare; al 9′ arriva il rigore per la viola causato da Benassi ai danni di Badelj, bravo a cercare l’impatto ma Babacar conclude su Padelli. Al 25′ occasione del Torino con Maxi Lopez, servito di tacco da Quagliarella, impegnando Tatarasanu che la sventa di piede.

    Nella ripresa la Fiorentina continua la pressione ma il Torino è ben coperto nella propria metà campo; al 66′ l’occasione più ghiotta capita agli ospiti con Martinez, subentrato a Quagliarella, che evita il portiere in uscita con un pallonetto e sbilanciato calcia a rete ma trova Gonzalo sulla linea a evitare la rete, poi il finale con due gol nel giro di due minuti che fissano il punteggio sul definitivo 1-1. Granata che allungano la striscia positiva a 11 risultati utili consecutivi mentre i viola arrivano a sette risultati utili consecutivi.

    FIORENTINA-TORINO 1-1

    FIORENTINA (4-3-2-1): Tatarusanu, Basanta, Rodriguez, Tomovic, Rosi [56. Joaquin], Badelj, Aquiliani, Vargas, Ilicic, Diamanti [66. Salah], Babacar  [77. Gilardino] All: Montella

    TORINO (3-5-2): Padelli, Maksimovic, Moretti, Jannson, Bruno Peres, Benassi [75. Gazzi], Vives, Farnerud [86. Amauri], Molinaro, Quagliarella [65. Martinez], Maxi Lopez All: Ventura

    Ammoniti: Vives, Diamanti, Bruno Peres, Moretti

  • Europa League agrodolce, vince solo il Napoli

    Europa League agrodolce, vince solo il Napoli

    E’ una serata che ha un gusto dolce e amaro quello che rimane dopo le gare di Europa League delle 5 compagini italiane.

    Una solo vittoria, pesantissima e con buona parte di qualificazione in tasca per il Napoli, e 4 pareggi. Se Inter e Fiorentina sorridono, perchè il 3-3 dei nerazzurri in casa del Celtic e l’uno a uno dei viola a Londra nella tana del Tottenham sono risultati decisamente positivi in vista del ritorno, non possono certo esser contenti del risultato di parità Roma e Torino. I giallorossi non riescono più a vincere all’Olimpico e impattano per 1-1 contro il Feyenoord, i granata vanno sotto, rimontano, sorpassano e si fanno agganciare sul 2-2 dall’Athletic Bilbao.

    Veniamo al racconto delle gare delle italiane di questa giornata.

    L'esultanza dei giocatori del Napoli | Foto Twitter
    L’esultanza dei giocatori del Napoli | Foto Twitter

    TRABZONSPOR – NAPOLI 

    Tutto facile per il Napoli che sbriga la pratica turca in meno di mezz’ora. Apre le marcature Henrique con un colpo di testa dopo soli 6 minuti. Al 20° Gabbiadini si trasforma in assistman e serve ad Higuain la palla del facile 2-0. Passano 6 minuti e Gabbiadini entra nel tabellino marcatori firmando il 3-0. Il Tranbzonspor non esiste e nel finale il Napoli fallisce un rigore con Mertens ma cala il Poker con Zapata nel recupero.

    TRABZONSPOR – NAPOLI 0-4 (6° Henrique, 20° Higuain, 26° Gabbiadini, 91° Zapata)

    Trabzonspor (4-3-3): Arikan; Bosingwa, Demir, Medjani, Dogan; Hurmaci (92° Nizam), Atik (92° Dursun), Zengin; Ylmaz, Cardozo, Aydogdu (85° Yavru)

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Inler, Gargano (46° Lopez); Gabbiadini, De Guzman (70° Callejon), Mertens; Higuain (80° Zapata)

     

    ROMA – FEYENOORD

    La Roma non ha ancora trovato la cura alla pareggite. Contro il Feyenoord i giallorossi non riescono a gestire il vantaggio trovato al 22° con un bel colpo di tacco da Gervinho e si vedono agganciare ad inizio ripresa da un gol di Kazim-Richards, partito in posizione di fuorigioco. Adesso per la Roma si fa dura, anche se un successo a Rotterdam non è un’impresa impossibile per gli uomini di Garcia, servirà però la vera Roma.

    ROMA – FEYENOORD 1-1 (22° Gervinho (R), 55° Kazim-Richards (F))

    Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Nainggolan, De Rossi (65° Keita), Pjanic; Gervinho, Totti (65° Doumbia), Verde (75° Florenzi).

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer; Wilkshire (30° Karsdorp), Boulahrouz, Kongolo, Nelom; El Ahmadi, Immers, Clasie; Toornstra, Kazim-Richards, Vilhena.

     

    TORINO – ATHLETIC BILBAO

    Altalena d’emozioni a Torino con i granata che vanno praticamente subito sotto contro i baschi del Bilbao per la rete di Williams ma grazie al cuore e all’orgoglio gli uomini di Ventura riescono a ribaltarla già nel primo tempo grazie ad un super Maxi Lopez che trova la doppietta. Nella ripresa però l’Athletic Bilbao riesce a trovare il 2-2, pesantissimo in vista del ritorno, con Gurpegi.

    TORINO – ATHLETIC BILBAO 2-2 (9° Williams (A), 18°, 42° Maxi Lopez (T), 73° Gurpegi (A))

    Torino (4-4-2): Padelli; Molinaro, Maksimović, Moretti, Glik; Darmian, El Kaddouri (76° Farnerud), Gazzi, Benassi; Maxi López (72° Amauri), Martínez (58° Quagliarella).

    Athletic Bilbao (4-2-3-1): Herrerin; De Marcos, Etxeita, Laporte, Aurtenetxe (57° Iraola); San Jose, Etxebarria; Viguera (57° Gurpegi), Rico, Muniain; Williams (72° Sola).

     

    CELTIC – INTER

    E’ proprio il caso di chiamarla Pazza Inter. I nerazzurri nel primo quarto d’ora fanno quello che vogliono al Celtic Park di Glasgow e si portano addirittura sul 2-0 con Shaqiri al 4° e Palacio al 13°. L’Inter però bellissima in attacco è bruttissima in difesa e nel giro di un minuto tra il 24° ed il 25° riesce a riagganciarla con la doppietta di Armstrong. Gli errori però non sono solo di marca interista, al 45° infatti il portiere Gordon combina un pasticcio enorme e lascia la palla a Palacio che a porta vuota segna il 2-3. Nella ripresa l’Inter ha il difetto di non chiuderla ed arretrare troppo ed al 93° arriva il pareggio beffa di Guidetti. Il 3-3 in trasferta non è da buttare ma al ritorno serve una difesa più solida.

    CELTIC – INTER 3-3 (4° Shaqiri (I), 13°, 45° Palacio (I), 24°, 25° Armstrong (C), 93° Guidetti (C))

    Celtic (4-2-3-1): Gordon; Matthews (81° Ambrose), Denayer, van Dijk, Izaguirre; Brown, Bitton; Mackay-Steven, Johansen, Armstrong (74° Henderson); Griffiths (74° Guidetti).

    Inter (4-3-3): Carrizo; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Kuzmanovic (79° Dodò); Shaqiri, Palacio, Icardi (74° Kovacic).

     

    TOTTENHAM – FIORENTINA

    Grandissima prova della Fiorentina che riesce a strappare un pari importantissimo a Londra. La gara si mette subito male perchè il Tottenham trova il vantaggio immediato con Soldado. Gli Spurs non mollano la presa ma hanno il difetto di non raddoppiare e al 36° Basanta trova la parità. Nella ripresa Montella cambia il modulo e la viola cresce, concede poco e anzi avrebbe anche la palla per vincere. Finisce 1-1 risultato molto positivo in vista del ritorno tra 7 giorni al Franchi. 

    TOTTENHAM – FIORENTINA 1-1 (9° Soldado (T), 36° Basanta (F))

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Fazio, Vertonghen, Davies; Bentaleb, Paulinho (84° Mason); Chadli (66° Kane), Eriksen, Townsend (73° Lamela); Soldado

    Fiorentina (3-5-2): Tatarusanu; Gonzalo Rodriguez, Savic, Basanta; Pasqual (66° Alonso), Pizarro, Mati Fernandez, Borja Valero (78° Badelj), Joaquin; Gomez (85° Ilicic), Salah.

     

     

  • Michela Franco, la “Guerriera” del Cuneo

    Michela Franco, la “Guerriera” del Cuneo

    Mediano di gran fisico, abile all’interdizione e al contrasto ma anche con la duttilità e l’abilità di potersi spostare dal centrocampo al centro della difesa. Questa è la descrizione del centrocampista del Cuneo Michela Franco. 

    Michela, classe 1992, nativa di Ciriè in provincia di Torino, ha esordito in Serie A giovanissima, a 16 anni nel 2008 infatti ha disputato la prima gara nella massima serie con la maglia del Torino. Con i granata è rimasta sino al 2012. Poi ha giocato una stagione a Napoli, una al Riviera di Romagna e da quest’anno si è accasata alla neopromossa Cuneo. 

    Nel giorno del suo 23° compleanno abbiamo avuto modo di poter scambiare qualche parola con lei per conoscerla meglio, dagli inizi all’attuale stagione, passando per le emozioni provate in maglia azzurra nei mondiali U-20 del 2012.

    Come ti sei avvicinata al calcio? Come è nata la passione per questo sport?

    E’ una passione nata in famiglia, mio padre ed i miei fratelli hanno giocato a calcio. C’è da dire che ho praticato danza sino a 10 anni poi ho fatto un provino per giocare a calcio e mi sono innamorata di questo sport.

    C’è un calciatore che ti è stato d’ispirazione, quello che possiamo definire un tuo idolo?

    Mi è sempre piaciuto Gattuso e mi piace molto anche Daniele De Rossi, per la grinta che mettono sul campo da gioco.

    Veniamo all’esperienza del Mondiale U-20 del 2012 in Giappone, cosa ci puoi dire di quell’esperienza? Quali sono state le sensazioni che hai provato?

    E’ stata un esperienza indimenticabile, giocare un mondiale a 20 anni non è da tutti. Purtroppo ho giocato solo due partite perchè poi mi sono infortunata. Comunque c’è stato tutto in quell’avventura, dalle sensazioni positive, all’adrenalina ma anche la paura di sbagliare. I giapponesi ci hanno accolto benissimo, ci chiedevano gli autografi, insomma posso dire che è stata l’esperienza più bella della mia vita.

    Veniamo alle caratteristiche tecniche, qual è il tuo punto di forza, dove invece vorresti migliorare?

    Come punto di forza certamente il fisico e la mentalità da guerriera. Dovrei migliorare invece nella velocità, palla al piede sono ancora troppo lenta.

    C’è una calciatrice straniera con cui ti piacerebbe giocare?

    L’attaccante del Brasile Marta.

    Se tu potessi scegliere uno stadio in tutto il mondo in cui vorresti giocare, quale sceglieresti? 

    Senza dubbio il Santiago Bernabeu.

    Venendo all’attualità, il calcio italiano purtroppo quando attraversa i confini nazionali rimedia brutti risultati, cosa manca all’Italia per poter salire ai livelli delle altre nazioni?

    Nell’ultimo raduno a Coverciano ho notato quanto è cambiata Raffaella Manieri, che gioca al Bayern Monaco, ha tutta un’altra mentalità, la mentalità da atleta. In Italia purtroppo mancano le strutture, mancano i soldi e manca anche la giusta mentalità.

    Veniamo a questa stagione, dopo le esperienze a Napoli e Cervia, hai deciso di tornare in Piemonte, come mai hai optato per questa scelta?

    Michela Franco | © Cuneo Calcio Femminile

    Avevo l’esigenza di tornare vicino casa. A Napoli a causa d’infortuni ho giocato poco, poi dopo l’esperienza al Riviera di Romagna ho deciso di voler ritornare verso casa. C’è stata la possibilità di scegliere Cuneo, squadra neopromossa che mi ha dato nuovi stimoli, mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco, sono contenta della mia scelta.

    Obiettivo di questa stagione per la matricola Cuneo?

    Sicuramente cercare di stare dal quintultimo posto in su, insomma in Zona Playout. Siamo un gruppo giovane, con qualità ma che difetta di esperienza, in fondo con me ci sono solo altre due ragazze, Sodini e Belfanti, che hanno già esperienza in Serie A.

    C’è tra le tue compagne di squadra una giovane che ha, secondo te, il talento per poter far bene in futuro?

    Emma Errico, è una centrocampista classe 94 che ha buoni piedi, la mentalità giusta e la capacità di apprendere subito le indicazioni del mister.

    Un’ultima domanda prima di salutarti, per quale motivo consiglieresti ai nostri lettori di seguire il calcio femminile?

    Per appassionarsi a questo che è un calcio pulito, genuino. Un calcio che noi facciamo per passione.