Tag: Torino

  • Errori arbitrali, Milan ancora favorito

    Errori arbitrali, Milan ancora favorito

    Come accaduto nelle ultime giornate, esiste una variabile che sembra influire molto sulle vittorie del Milan di Allegri, ma non stiamo parlando delle visite di Berlusconi a Milanello che, soprattutto nelle ultime settimane, hanno assunto il carattere di pre-campagna elettorale. L’argomento in questione sono gli errori arbitrali che hanno condizionato le ultime gare dei rossoneri e, in ordine cronologico, anche quella contro il Torino, aldilà del pesante passivo per i granata con cui si è poi conclusa.

    Torino-Milan – Su tutti, sono soprattutto due gli episodi in cui l’arbitro Romeo di Verona ha preso la decisione sbagliata. In primis, non ha fischiato un evidente fallo di Yepes in area intento a trattenere Rolando Bianchi: il calcio di rigore sembrava nettissimo anche perchè la trattenuta è molto vistosa ed era davvero difficile non vederla. Inoltre, la rete del 3-1 realizzata da Giampaolo Pazzini è viziata da un fallo dell’attaccante milanista ai danni del difensore granata Salvatore Masiello, ed è la stessa dinamica dell’azione a far capire che tutti si attendano che l’azione venga fermata: lo stesso Pazzini sembra attendere il fischio dell’arbitro che avrebbe dovuto annullare il gol che, però, non arriverà ed il Pazzo batte a rete.

    Errori arbitrali, gravi sviste di Romeo in Torino-Milan
    Errori arbitrali, gravi sviste di Romeo in Torino-Milan | © Enrico Locci/Getty Images

    Precedenti errori arbitrali pro Milan – Come detto, la gara di ieri sembra confermare un trend, positivo per il Milan e negativo per i fischietti, che prosegue da almeno quattro giornate, a partire proprio da Milan-Juventus a San Siro quando i rossoneri vinsero per 1-0, pur meritando la vittoria sul campo, con un rigore per “fallo di ascella” di Mauricio Isla, realizzato poi da Robinho, e che nel post partita suscitò anche le battute di Galliani, che chiese l’intervento del Dottor House per capire se l’ascella fosse parte del braccio oppure no.

    Ma, se in quell’occasione il coefficiente di difficoltà della decisione arbitrale era più elevato (considerando il movimento scomposto con il braccio alzato di Isla, ndr) nella gara disputata a Catania del 30 Novembre, il Milan ha beneficiato di un gol (quello del momentaneo 1-1, ndr) in nettissimo fuorigioco accordato a Stefan El Shaarawy, con una posizione irregolare del “Faraone” di circa un metro: un fatto grave e troppo grossolano che, in quell’occasione, scatenò l’ira degli etnei e che è costato al guardalinee Rosi, assistente di Orsato in quella occasione, un mese di sospensione.

    Errori arbitrali di giornata – Nella sedicesima giornata di serie A soltanto Torino-Milan è stata viziata da pesanti errori arbitrali, considerando che le altre direzioni di gara non hanno presentato sviste clamorose, fatta eccezione per la mancata espulsione in Roma-Fiorentina, giocata sabato sera all’Olimpico, di Olivera. Il giocatore Viola, infatti, dopo aver fatto fallo calpesta volontariamente il romanista Pjanic e innesca un parapiglia in campo. L’espulsione diretta avrebbe reso giustizia ma, invece, il direttore di gara Banti di Livorno decide di comminare soltanto un cartellino giallo ad Olivera. In Palermo-Juventus, invece, nel secondo tempo i rosanero reclamano un rigore per fallo di mano di Andrea Pirlo: l’arbitro De Marco non concede il penalty, che non sarebbe stato giusto, ma sbaglia nel non accordare la punizione dal limite perchè il fallo c’è ma avviene fuori dall’area di rigore.

  • Torino-Milan 2-4, El Shaarawy non si ferma più

    Torino-Milan 2-4, El Shaarawy non si ferma più

    Vince ancora il Milan di Allegri, che contro il Torino conquista la terza vittoria consecutiva in campionato portandosi a 24 punti in classifica. I rossoneri sbaragliano la concorrenza vincendo per 4-2. Prosegue il momento magico per El Shaarawy. Suo lo “strano” assist per il gol del sorpasso realizzato da Nocerino, e sua la quarta rete del Diavolo, sempre con la complicità del portiere Gillet, protagonista in negativo per la formazione granata. Violenti le polemiche che hanno accompagnato Torino-Milan per tutto l’arco dei novanta minuti. Fra tutte quella relativa al terzo gol del Milan segnato da Pazzini, colpevole di aver commesso un fallo sul suo diretto avversario prima di sparare un destro violente sul quale nulla ha potuto stavolta l’estremo difensore granata.

    L’ERRORE – Dopo i primi venticinque minuti di noia assoluta, il Toro è abile a sfruttare il primo episodio della partita per portarsi momentaneamente in vantaggio. Clamoroso l’errore su un retropassaggio di Nocerino, che lancia involontariamente Santana che a tu per tu con Amelia non fallisce la più facile delle occasioni.

    SI FA MALE DE JONG– Pochi minuti più tardi De Jong ricade male dopo un contrasto di gioco a metà campo ed è costretto a lasciare il campo immediatamente. La prima prognosi parla di rottura del tendine d’Achille sottocutaneo. Per l’olandese quindi stagione praticamente già conclusa.

    Torino FC v AC Milan - Serie A
    Stephan El Shaarawy contro il Torino ha raggiunto quota 13 gol in campionato | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    PAREGGIO – Nel finale del primo tempo però il Milan trova il gol dell’1-1 grazie ad una magia di Robinho, al suo secondo centro stagionale in campionato. E col gol del verdeoro i rossoneri danno il là all’ennesima rimonta di questa stagione.

    SORPASSO – Rimonta che si concretizza al 53° minuto con Nocerino, che segna il gol del 2-1. L’ex rosanero sfrutta la mezza papera di Gillet che di fatto consegna il pallone al centrocampista rossonero per la rete del sorpasso.

    L’EPISODIO – Trascorrono meno di dieci minuti ed è ancora il Milan a trovare la via del gol, stavolta con Pazzini. Ma sulla rete dell’attaccante ospite pesa la chiara spinta dello stesso Pazzini ai danni del difensore granata. L’arbitro comunque convalida il gol, spegnendo almeno provvisoriamente le proteste dei padroni di casa.

    ANCORA TU – Nel finale c’è spazio per l’ennesimo gol di El Shaarawy, al tredicesimo centro in campionato, ancora con la compartecipazione attiva del portiere Gillet. La rete del Faraone spegne definitivamente qualsiasi speranza agli uomini di Ventura, che rendono meno amara la sconfitta con il secondo gol del pomeriggio realizzato da Bianchi.

    CLASSIFICA – Per il Toro notte fonda. La sconfitta di oggi è la quarta nelle ultime cinque partite e adesso la classifica fa paura. La zona retrocessione è infatti lì, ad un solo punto di distanza. Dopo un ottimo avvio di stagione quindi per i granata è arrivato il momento di rimboccarsi nuovamente le maniche.

    Le pagelle di Torino-Milan 2-4
    Gillet 4: giornata da dimenticare per il portiere belga. Gli errori sul cross di El Shaarawy e sull’ultima rete dello stesso Faraone pesano come un macigno sul risultato finale.
    Cerci 4: indisponente per tutto il primo tempo, quando Ventura decide poi di toglierlo dal terreno di gioco per dar spazio a Birsa.
    De Sciglio 7: dopo El Shaarawy c’è lui come sorpresa assoluta di questo Milan. Nonostante giochi a sinistra per coprire l’assenza di Constant, il ragazzino della Primavera rossonera è uno dei migliori in campo.
    El Shaarawy 7: non brilla come in altre occasioni ma il Faraone riesce comunque ad entrare nell’azione del secondo e segnare il suo tredicesimo centro in campionato.

    Il tabellino di Torino-Milan 2-4
    Torino (4-2-4): Gillet 4, Darmian 5,5, Di Cesare 5, Ogbonna 6, Masiello 5, Basha 5, Gazzi 5, Cerci 4 (1′ st Birsa 6), Bianchi 6, Meggiorini 5 (20′ st Sansone 5,5), Santana 6,5 (28′ st Verdi sv).
    Milan (4-3-3): Amelia 6, Abate 6, Mexes 6,5, Yepes 6,5, De Sciglio 7, Nocerino 6, De Jong sv (22′ Ambrosini 6,5), Emanuelson 7, Robinho 6,5, Pazzini 6,5 (36′ st Bojan sv), El Shaarawy 7 (33′ st Flamini sv).

    Il video di Torino-Milan 2-4

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”163373″]

  • Torino-Milan, tocca ad Emanuelson

    Torino-Milan, tocca ad Emanuelson

    All’Olimpico di Torino, i granata di mister Ventura ospitano il Milan per il 16 turno di Serie A. I padroni di casa nelle ultime 10 partite hanno raccolto soltanto una vittoria, collezionando cinque sconfitte e quattro pareggi. In ogni caso la classifica continua a sorridere alla squadra di Ventura, che conserva un margine di 3 punti sulla zona retrocessione. Va da sé però che la sfida di oggi diventi importante per non ritrovarsi a Natale in acque malsane. Discorso diverso invece per il Milan, tornato a respirare in classifica dopo il disastroso avvio di stagione. I rossoneri di Massimiliano Allegri sono in settima posizione a quota 21 punti, e a Torino la volontà è quella di proseguire la striscia positiva iniziata con il pareggio in rimonta al San Paolo di Napoli tre settimane fa.

    L’UTOPIA – Giampiero Ventura conferma il suo marchio di fabbrica anche per la partita di questo pomeriggio. Nel 4-2-4 del tecnico granata in avanti Bianchi sarà affiancato da Meggiorini, mentre sugli esterni ci saranno Cerci e Santana. Siederà in panchina invece l’ex milanista Verdi.

    IL SEGRETO– Nel reparto difensivo Ventura farà affidamento sulla coppia Di Cesare-Ogbonna vista l’assenza per squalifica di Glik. Proprio la difesa è il segreto delle squadre di Ventura, spesso e volentieri abili a tener palla dietro la linea di metà campo per poi verticalizzare improvvisamente. Sulla corsia di destra giocherà Darmian, ex prodotto del vivaio rossonero.

    AC Milan v Malaga CF - UEFA Champions League
    Urby Emanuelson durante una fase di gioco contro il Malaga | ©Claudio Villa/Getty Images

    LE ASSENZE – Nel Milan invece, che propone anche questo pomeriggio il 4-3-3, peseranno le assenze. Su tutte quelle di Montolivo e Boateng. Prende sempre più corpo l’ipotesi di Emanuelson regista, affiancato da Nocerino e protetto da De Jong.

    DUBBIO – Per l’attacco Allegri ha un solo dubbio, se confermare o meno Pazzini titolare. L’ex ariete della Fiorentina è in ballottaggio con lo spagnolo Bojan. Gli esterni d’attacco invece saranno El Shaarawy e Robinho.

    CONSTANT OUT – In difesa il tecnico livornese è costretto a rinunciare a Constant, che non è stato nemmeno convocato. A questo punto De Sciglio verrà dirottato sull’out di sinistra, con Abate che rientra dal primo minuto a destra. La coppia centrale invece sarà composta da Mexes e Yepes.

    I PRECEDENTI – Dal ’93 ad oggi le due squadre si sono affrontate a Torino in dieci occasioni. Il bilancio è favorevole ai rossoneri, che lontano da San Siro hanno perso in una sola occasione (stagione 2001-2002), a fronte di 3 vittorie e cinque pareggi. L’ultimo precedente tra le due squadre risale alla stagione 2008-2009, quando i granata fermarono sul 2-2 i rossoneri guidati da Carlo Ancelotti.

    Probabili formazioni Torino-Milan (09-12-2012)
    Torino (4-2-4): Gillet, Darmian, Di Cesare, Ogbonna, D’Ambrosio, Brighi, Gazzi, Cerci, Santana, Meggiorini, Bianchi.
    Milan (4-3-3): Amelia, Abate, Mexes, Yepes, De Sciglio, De Jong, Nocerino, Emanuelson, Pazzini, El Shaarawy, Robinho.

  • Allerta meteo, cinque partite a rischio neve

    Allerta meteo, cinque partite a rischio neve

    Il maltempo che ha colpito la nostra penisola nelle ultime ore potrebbe seriamente rivoluzionare il calendario del prossimo turno di Serie A. L’allerta meteo ha evidenziato cinque partite a rischio neve. Come lo scorso inverno, anche quest’anno la perturbazione atlantica sta mettendo in ginocchio l’Italia, compresi molti impianti sportivi delle società di calcio. Il pericolo maggiore viene da neve e ghiaccio. Sopratutto quest’ultimo sembra al momento l’insidia più pericolosa, specialmente per quelle squadre che giocano dopo il tramonto. Ricordiamo come nella passata stagione furono violenti le polemiche riguardo la partita Parma-Juventus, la quale ebbe degli strascichi polemici che continuarono per diversi giorni, con il violento scontro tra i ducali e il bianconero Marotta.

    BERGAMO– Tra le partite a rischio neve c’è l’anticipo di domani delle ore 18 tra Atalanta e Parma. In Lombardia l’ondata di gelo ha colpito numerose città, tra cui la stessa Bergamo. Inoltre la neve dovrebbe continuare cadere anche per tutto il corso della notte.

    Lo stadio Tardini nella passata stagione
    Lo stadio Tardini nella passata stagione | © Claudio Villa/ Getty Images

    ROMAGNA – La situazione non è migliore in Romagna, dove la neve sta scendendo copiosamente. Proprio a Bologna è in programma nella giornata di domenica la sfida tra i padroni di casa felsinei e i biancocelesti di Vladimir Petkovic.

    TOSCANA – Scendendo nell’Italia centrale il meteo rimane ugualmente pessimo. Anche qui la neve la fa da padrone, mettendo in serio pericolo il regolare svolgimento del match Siena-Catania.

    TORINO – Risalendo al nord troviamo grandi difficoltà anche nel capoluogo piemontese, dove si giocherà alle ore 15 di domenica Torino-Milan. Anche questa risulta tra le partite a rischio neve della 16 giornata di Serie A.

    MILANO – Infine arriviamo all’ultimo match del weekend, quello tra Inter e Napoli. Anche su questa partita l’Osservatorio ha posto la lente d’ingrandimento. Non è da escludere un anticipo al pomeriggio in modo tale da evitare perlomeno il pericolo ghiaccio.

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero 8-9 dicembre

    Pronostici Serie A e Calcio Estero 8-9 dicembre

    Nuovo appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero“. Dopo le fatiche internazionali, si torna a pensare ai vari campionati nazionali. Il match di punta di tutto il panorama calcistico sarà sicuramente il derby di Manchester che vedrà contrapposti il City e lo United. Le due squadre giocheranno in casa dei ricchi sceicchi e si contenderanno il primo posto in Premier League, con i ragazzi di Ferguson che possono contare sui tre punti di vantaggio. Come ogni settimana, proponiamo una doppia tripla (una sui campionati più noti e una su quelli sconosciuti al grande pubblico) e il listone finale, utile per chi non dispone di un buon budget per le scommesse. Le quote sono state prese dall’agenzia Bwin e mi preme ricordare che si tratta di gioco d’azzardo e la vittoria di una schedina non è mai scontata.

    PRONOSTICI SERIE A e CALCIO ESTERO

    Schedina 1

    Torino – Milan: I rossoneri con il ritorno a tempo pieno del presidente Berlusconi sta scalando posizioni su posizioni e con un El Shaarawy in queste condizioni è destinato a continuare di questo passo. I granata in casa non hanno reso al meglio. Per questa ragione, il mio consiglio è sulla vittoria milanista. La quota è ottima. L’azzardo ci può stare. Pronostico: 2. (2.10)

    Manchester City
    Il derby di Manchester è il match più atteso del week end © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Levante – Mallorca: Dopo le ultime due sconfitte casalinghe in Liga contro Real Madrid e Barcellona, il Levante è obbligato a vincere per continuare la corsa per un posto in Europa il prossimo anno. Il Mallorca non pare un ostacolo troppo impegnativo per i padroni di casa. Pronostico: 1. (1.91)

    Manchester City – Manchester United: Che derby! Tre punti di svantaggio in classifica per i padroni di casa che dopo l’eliminazione dalla Champions League, dovrà vincere la Premier per non trovarsi davanti ad una stagione fallimentare. Allo United andrebbe bene anche un pareggio che lascerebbe le distanze invariate. Pronostico: 1x. (1.33)

    Schedina 2

    Crystal Palace – Blackpool: padroni di casa che davanti al proprio pubblico difficilmente sbagliano un colpo. Lo stato di forma eccellente è confermato anche dalle ultime quattro partite casalinghe, dove il Crystal ha ottenuto solo vittorie. Fra le altre cose sulla panchina delle aquile inglesi siede Holloway, che degli avversari di domani conosce ogni minimo segreto. Pronostico: 1 (2.05)

    Verona – Ascoli: gli uomini di Mandorlini, reduci dall’inopinabile sconfitta esterna sul campo del Brescia la settimana scorsa, vorranno da subito riprendere il cammino della vittoria asfaltando al Bentegodi il malcapitato Ascoli, che non vince una partita da oltre un mese e mezzo. Pronostico: 1 (1.50)

    Barcellona – Elche: mi piace andare contro tendenza e dico Under (meno 2,5 gol), nonostante il Barca B sia una squadra ultra offensiva che in casa ha quasi sempre fatto registrare il segno opposto. Tutto questo perché? Perché l’Elche è la squadra con la migliore difesa del campionato (8 reti subite in 16 partite), e quella che ha in trasferta il peggior attacco del campionato (6 reti in 8 partite) se si escludono le tre squadre in zona retrocessione. Pronostico: under (2.10)

    RIASSUNTO PRONOSTICI SERIE A e CALCIO ESTERO

    Torino – Milan — 2
    Levante – Mallorca — 1
    City – United — 1x

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 53.

    Crystal Palace – Blackpool — 1
    Verona – Ascoli — 1
    Barcellona B – Elche — under

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 64.

    LISTONE

    Borussia Dortmund – Wolfsburg — 1
    Stoccarda – Schalke — x2
    Aston Villa – Stoke City — 1x
    Swansea – Norwich — 1
    Atalanta – Parma — 1x
    Malaga – Granada — 1
    Levante – Mallorca — 1
    Cagliari – Chievo — 1
    Siena – Catania — 1x
    Athletic Bilbao – Celta Vigo — 1
    Atletico Madrid – Deportivo la Coruna — 1

    Puntando 2 euro se ne vincono circa 170.

  • Agnelli condanna striscione contro Grande Torino

    Agnelli condanna striscione contro Grande Torino

    La vittoria nel derby di Torino e l’imminente impegno di Champions League in Ucraina contro lo Shakhtar di Lucescu che sarà decisivo per il cammino in Champions League della Juventus, non può par passare in secondo piano un episodio verificatosi proprio a margine della stracittadina di sabato scorso, quando una parte della curva ha mostrato un inequivocabile striscione, assolutamente deplorevole nel suo contenuto: “Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto” riferendosi al dramma di Superga del 1949, dove per “schianto” si intende proprio la tragedia aerea che cancellò il Grande Torino. Dopo un simile episodio, la società non poteva rimanere in silenzio e, pertanto, ha parlato il presidente Agnelli.

    Uno striscione senz’altro “squallido” come lo stesso presidente Andrea Agnelli ha voluto precisare, mostrando ferma condanna dell’accaduto ed analizzando l’accaduto in un’ottica più ampia, facendo riferimento ai diversi striscioni dal tono ignobile che si notano sempre più frequentemente negli stadi italiani come, ad esempio, quello comparso durante Milan-Juventus in cui una parte della curva rossonera aveva ironizzato sull’episodio del “volo” di Gianluca Pessotto – ex giocatore ed attuale dirigente bianconero – accaduto nel 2006.

    Agnelli condanna striscione contro il Grande Torino
    Agnelli condanna striscione contro il Grande Torino | ©GIORGIO BENVENUTI/AFP/Getty Images

    Per quel becero striscione in cui si ironizzava su un tentato suicidio, il Milan ha ricevuto soltanto una multa di quattro mila euro ed, ora, dopo lo striscione mostrato dalla curva della Juventus si attende la decisione del giudice sportivo. Di certo, una punizione “soft” servirà a ben poco perchè continuerà a far passare il messaggio dell’impunità di coloro che si recano allo stadio per offendere, oltraggiare e riversare gli istinti più bassi dell’animo umano, senza alcun rispetto nè per le tragedie nè per i morti.

    E’ un bene, invece, la ferma condanna di questi episodi da parte del numero uno del club “coinvolto” ed, in questo caso, del presidente Andrea Agnelli che ha evidenziato come sia diventato troppo frequente leggere striscioni con insulti gratuiti negli stadi italiani e sottolinea il dispiacere per tale situazione proprio perchè “è la curva a determinare l’ambiente e la personalità di uno stadio, ma la supremazia del tifo non deve manifestarsi nel ricordo delle tragedie altrui. Le tragedie non hanno nessuna fede”.

    Un messaggio chiaro e perentorio che vuol far capire la posizione del club in merito all’episodio in questione e, più in generale, in riferimento a cori e striscioni beceri che, negli ultimi tempi, sono comparsi allo Juventus Stadium, rivolti in particolare ai tifosi di Napoli ed Inter. Una condanna quella di Andrea Agnelli che, oltre a sottolineare la “presa di distanze”, evidenzia con tutta probabilità anche un ultimatum del club alla sua “curva”. Il percorso di crescita intrapreso dalla Juventus che mira ad affermarsi a livello italiano ed internazionale, passa anche dalla “sua casa” che non può e non deve essere considerata come teatro di beceri episodi ma come il “dodicesimo uomo” in campo che possa incidere positivamente sui risultati della squadra.

    A proposito dell’intervento di Andrea Agnelli si è espresso anche Sandro Mazzola, figlio del capitano del Grande Torino scomparso proprio nella tragedia di Superga, Valentino Mazzola. Mazzola ha sottolineato positivamente l’intervento di Agnelli riferendosi al fatto che, conoscendo la famiglia Agnelli, si aspettava un intervento del genere: “Gianni Agnelli guardava le partite del Torino ed apprezzava le gesta di quella formazione irripetibile”. Sandro Mazzola, poi, dall’alto della sua esperienza si lascia andare ad un’amara riflessione sulla società italiana in cui anche i valori dello sport “vengono sporcato così”: impossibile non dargli ragione.

  • Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Dopo due gare interne senza vittorie la Juventus torna a “violare” il proprio stadio e lo fa in una delle sfide più sentite dai propri tifosi, ovvero il derby contro il Torino. Un successo netto in favore dei bianconeri, rimasti per quasi un’ora in superiorità numerica e che per un tempo non erano riusciti a sbloccare il punteggio fallendo anche un calcio di rigore. Nella ripresa però Marchisio (doppietta) e Giovinco, due talenti nativi proprio di Torino e cresciuti nel vivaio bianconero, sbloccano la gara chiusa poi sul 3-0 permettendo di allungare, sebbene momentaneamente, su Napoli, Inter e Fiorentina.

    Per il Torino si allunga la striscia di derby consecutivi senza vittorie, ma la differenza di valori tra le due compagini è stata davvero grande. Unica nota stonata della serata uno striscione apparso in uno dei settori riservati ai padroni di casa che richiamava, in maniera ironica, la strage di Superga. Episodio questo che costerà non solo a livello di immagine ma anche pecuniario alla formazione bianconera che appena una settimana prima si era indignata per il pessimo gesto dei tifosi del Milan che avevano esposto uno striscione irriverente verso Pessotto. Tornando alla gara è poca storia con i bianconeri a fare il match e i granata chiusi in difesa. Il tutto nonostante il cambio di modulo di Conte che sorprende tutti schierando i suoi con il 4-3-3, rinunciando a Chiellini ed inserendo Lichtsteiner e De Ceglie come esterni bassi di difesa mentre in avanti Vucinic e Giovinco scalzano tutti gli altri.

    In avvio il predominio territoriale bianconero è piuttosto marcato, ma si fatica a concludere, con il Torino che invece sta bello rintanato sfiorando anche il vantaggio con Giaccherini che però apre troppo un bel diagonale da distanza ravvicinata. Pogba, complice un pasticcio di Gillet, potrebbe trovare anche la via del gol ma Rocchi lo ferma tra lo stupore generale per un fallo che non ha fatto. Troppo evidente invece quello che di li a poco commette Glik su Giaccherini in mezzo al campo: rosso diretto per il giocatore ospite e Juve in superiorità dal 36’. Una manciata di minuti dopo Basha, già ammonito, ferma irregolarmente Pogba in piena area di rigore. Rocchi grazia il granata ma concede il penalty che Pirlo, manco fosse Salas, calcia dritto dritto in tribuna.

    L'esultanza di Claudio Marchisio
    L’esultanza di Claudio Marchisio © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ad inizio ripresa però Alessio prova ad alzare ancora di più il baricentro mettendo in avanti i centimetri di Bendtner al posto di Giaccherini. La Juve cinge d’assedio il Torino puntano continuamente su cross dal fondo. Ed è su uno di questi, ad opera di Giovinco, che la Juve passa con un colpo di testa di Marchisio. Solo accademia a questo punto per i bianconeri che prima con Giovinco di destro e poi con un sinistro di Marchisio chiudono i conti, in entrambi i casi su assist di Vucinic, senza considerare alcuni interventi risolutori di Gillet che evitano il peggio. Torino ancora una volta si tinge di bianconero: d’altronde il granata da queste parti non si vede da quasi 17 anni.

    Le pagelle di Juventus-Torino
    Marchisio 8: Il protagonista assoluto del match e non solo per i due gol, per giunta decisivi, ma per come trascini la squadra in un match che lui, torinese, probabilmente sente più degli altri.
    Pogba 7: Calcia, appena ne ha l’occasione. Si inserisce, appena può, e conquista anche un calcio di rigore. Ancora una prova di alto profilo per lui che sostituisce alla grande Vidal.
    Giovinco 7,5: Come Marchisio anche lui è di Torino e probabilmente questa vittoria assume un contorno particolare, anche perché è condita da un assist e da un gol. Stavolta probabilmente il suo zampino è più decisivo.
    Glik 4: Un folle. Un’entrataccia su Giaccherini che a lui costa l’espulsione ma al Torino un derby che sino a quel momento aveva gestito rischiando poco.
    Basha 4,5: Meriterebbe il secondo giallo, e dunque il rosso, sul fallo da rigore. Ma l’arbitro lo grazia. Al di là di questo episodio è assolutamente fuori gara.
    Santana 6: Corre e si propone parecchio. In un Torino abulico in fase offensiva si fa notare per volontà.

    Il tabellino di Juventus-Torino
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Barzagli 6, De Ceglie 6 (16′ st Asamoah 6); Pogba 7, Pirlo 6,5, Marchisio 8; Giaccherini 6 (1′ st Bendtner 5,5), Vucinic 6,5, Giovinco 7,5 (34′ st Matri sv). In panchina: Storari, Marrone, Lucio, Chiellini, Isla, Padoin, Pepe, Vidal, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 5,5, Glik 4, Ogbonna 5,5, D’Ambrosio 5,5; Basha 4,5, Gazzi 6; Cerci 5,5 (34′ st Sansone sv), Bianchi 5 (18′ st Stevanovic 5,5), Meggiorini 5,5 (40′ pt Di Cesare 5,5), Santana 6. In panchina: L. Gomis, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini video di Juventus-Torino
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”162207″]

  • Juventus-Torino formazioni: Chiellini out Conte torna al 4-3-3

    Juventus-Torino formazioni: Chiellini out Conte torna al 4-3-3

    A tre anni di distanza torna il derby della Mole. Juventus-Torino, questa sera, si sfideranno in una delle stracittadine più storiche d’Italia. La permanenza dei granata in Serie B per diverse stagioni non aveva permesso la disputa di questa sfida negli ultimi anni, e per la prima volta le due compagini si affronteranno, tra andata e ritorno, in stadi diversi. Stasera toccherà allo Juventus Stadium accendere i riflettori e ospitare una gara come al solito sentitissima nel capoluogo piemontese. Nonostante tutto però Conte, alla sua ultima gara da squalificato in campionato, farà un po’ di turnover risparmiando Vidal e Asamoah in vista del decisivo incontro di mercoledi contro lo Shakhtar Donetsk che potrebbe valere l’accesso agli ottavi di finale di Champions League.

    Al loro posto pronti Pogba, Giaccherini e Matri. In difesa, dove non ci saranno Chiellini e Caceres, si torna a 4 con l’ingresso di De Ceglie. Torna titolare anche Lichtsteiner, con Isla che siederà in panchina dopo la sciagurata prova di San Siro. Dall’altro lato Ventura recupera Basha ma dovrà rinunciare a Bakic. Per il resto dovrebbe essere confermata la solita formazione con Ogbonna regolarmente in difesa e con un solo dubbio in attacco: chi giocherà tra Sansone e Meggiorini accanto a Bianchi? Il rebus probabilmente verrà sciolto appena prima del match anche se Meggiorini sembra l’indiziato numero uno ad ottenere una maglia da titolare. Previsto, ovviamente, il tutto esaurito.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini © Valerio Pennicino/Getty Images

    Le probabili formazioni di Juventus-Torino:
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie; Pogba, Pirlo, Marchisio; Giaccherini, Vucinic, Giovinco. In panchina: Storari, Marrone, Isla, Asamoah, Padoin, Lucio, Pepe, Vidal, Bendtner, Matri, Quagliarella. Allenatore: Alessio
    TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Meggiorini, Santana. In panchina: L. Gomis, Di Cesare, Rodriguez, Agostini, Masiello, Stevanovic, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna, Sansone. Allenatore: Ventura

  • Programma Coppa Italia, tocca alla Fiorentina. Palermo eliminato

    Programma Coppa Italia, tocca alla Fiorentina. Palermo eliminato

    Programma Coppa Italia IV Turno. Non c’è un attimo di sosta per il calcio italiano e dopo la lunghissima quattordicesima giornata, iniziata sabato notte con il derby siciliano e terminata ieri con la sfida Lazio-Udinese, è tempo di Coppa Italia. E’ previsto tanto turn over, soprattutto nelle squadre della massima serie e ciò può diventare un’ottima vetrina per quei giocatori che non trovano tanto spazio durante il campionato. Dopo la gara disputata ieri tra Palermo e Verona, quest’oggi scenderanno sul prato verde altre dodici squadre, per un totale di sei partite. Sulla carta, il match più equilibrato dovrebbe essere quello tra Siena e Torino, unica gara tra due formazioni della stessa categoria. Le big italiane, non ancora presenti nel tabellone, faranno la loro comparsa a metà dicembre per gli Ottavi di Finale.

    PALERMO-VERONA – E’ stata giocata ieri la prima partita del IV Turno di Coppa Italia tra Palermo e Verona. Al Barbera, vittoria e passaggio del turno per i veronesi che rimontano lo svantaggio iniziale (rete di Giorgi) grazie ai gol della coppia d’attacco Cocco-Cacia. Il sardo pareggia dopo appena due minuti dalla rete palermitana, ed infine l’ex punta del Piacenza regala la qualificazione alla sua squadra segnando a quindici minuti dalla fine (decisiva la deviazione di Labrin). In mezzo, l’espulsione diretta di Cacciatore per gli ospiti. Per il Verona si aprono le porte degli Ottavi di Finale, con la sfida contro l’Interche verrà disputata il 18 dicembre.

    Verona
    Il Verona elimina il Palermo e si qualifica per gli Ottavi di Coppa Italia © Tullio M. Puglia/Getty Images

    PROGRAMMA ODIERNO – Si inizierà alle ore 15 con la doppia sfida Chievo-Reggina e Atalanta-Cesena. Le due compagini di Serie A, cercheranno di sfruttare questi due match per mandare in campo qualche riserva, in modo tale che possa mettere minuti importanti sulle gambe. Reggina e Cesena proveranno a giocarsela fino alla fine. Si proseguirà alle ore 17 con la partita Bologna-Livorno e nonostante la categoria di differenza, la possibilità di una sorpresa al fischio finale è alta. Pioli, mister dei rossoblu, non ha usato mezzi termini per annunciare l’ampio turn over permettendo ai titolari di rifiatare e concentrarsi sul campionato. Chi passa il turno, affronterà il Napoli. Il programma prosegue alle ore 19, con la gara Siena-Torino, chi vince dovrà sfidare la Lazio agli Ottavi. Ed infine, alle ore 21, il match Fiorentina-Juve Stabia chiuderà la giornata sulla Coppa Italia. Montella farà riposare qualche giocatore, ma non snobba la coppa, che potrebbe garantire l’accesso all’Europa senza dover attendere la fine del campionato.

    ECCO IL PROGRAMMA COPPA ITALIA IV TURNO

    Ore 15: Chievo – Reggina — Chi vince affronterà il Milan
    Ore 15: Atalanta – Cesena — Chi vince affronterà la Roma
    Ore 17: Bologna – Livorno — Chi vince affronterà il Napoli
    Ore 19: Siena – Torino — Chi vince affronterà la Lazio
    Ore 21: Fiorentina – Juve Stabia — Chi vince affronterà l’Udinese

  • Il primo Derby della Mole allo Juventus Stadium

    Il primo Derby della Mole allo Juventus Stadium

    Nell’immaginario del calcio italiano, il derby è solitamente inteso come il match stracittadino che si svolge nella “casa comune” delle due formazioni coinvolte e che, dunque, riduce la differenza tra gara casalinga o in trasferta ad una mera questione formale di calendario: accade tra Milan ed Inter a San Siro, tra Roma e Lazio all’Olimpico e tra Sampdoria e Genoa a Marassi. Nel caso del derby della Mole, invece, nel corso degli anni la stracittadina tra Juventus e Torino ha cambiato diverse volte location: dallo Stadio Comunale, al Delle Alpi, all’Olimpico. Nei tre casi, però, si trattava sempre di uno spazio “condiviso” tra granata e bianconeri e, di conseguenza, dalle rispettive tifoserie.

    Il prossimo 1 Dicembre, invece, nell’anticipo del sabato sera alle ore 20.45, sarà la prima volta che il derby della Mole, il più antico d’Italia, sarà disputato allo Juventus Stadium, la casa bianconera di proprietà del club inaugurata lo scorso anno. Il Toro, dunque, sarà realmente “ospite” dei cugini juventini, per un match che ritorna ad essere protagonista dopo quasi tre anni di assenza a causa della permanenza dei granata in serie B: l’ultimo precedente, infatti, risale a 7 Marzo 2009 e fu disputato all’Olimpico, quando vinse la Juventus con un gol nel finale realizzato da Giorgio Chiellini.

    L'ultimo precedente del derby della Mole
    L’ultimo precedente del derby della Mole | ©New Press/Getty Images

    Ora, l’Olimpico è lo stadio dove giocano i granata – in attesa di ribattezzare, il prossimo 29 Novembre, il piazzale antistante all’impianto “corso Grande Torino” – mentre lo Stadium si trova laddove sorgeva il Delle Alpi, teatro dei periodi di maggior splendore della storia recente del club bianconero: mai come in tal caso, dunque, la distinzione tra squadra ospite e padrona di casa è opportuna, nonostante sia un derby stracittadino e, dunque, è appropriato specificare che si tratterà di Juventus-Torino.

    Tale questione, infatti, è stata rimarcata dallo stesso sito ufficiale della Juventus che ha comunicato l’avvenuto sold out (non è affatto una novità da quando esiste lo Juventus Stadium, ndr) e ha precisato che “sono stati assegnati nel pomeriggio di ieri tutti i tagliandi riservati ai tifosi bianconeri”. I tagliandi riservati al settore ospiti, invece, sono soltanto 2.099, al costo di 40 euro, un prezzo non propriamente popolare e, per tal ragione, in quel caso la vendita non è stata ancora ultimata anche a causa dello strascico polemico che ha accompagnato la decisione della Juventus di inserire la gara del derby nel pacchetto abbonamenti andando, di fatto, a ridurre a sole 12 mila unità i biglietti “liberi” disponibili, a fronte dei 27.442 abbonamenti esistenti.

    Nella gara di ritorno del derby della Mole, in programma il prossimo 28 Aprile 2013, il Torino si “vendicherà” adottando la medesima politica anche se i tifosi bianconeri avranno – presumibilmente – a disposizione più tagliandi considerando che gli abbonati granata sono circo otto mila. Al momento, però, la preoccupazione principale riguarda la questione ordine pubblico considerando due fattori rilevanti: in primis, il fatto che molto tifosi del Toro rimarranno senza biglietto e che, dunque, ciò può generare tensioni anche al di fuori dello Stadium; in secundis, il fatto che la gara verrà disputata in notturna. Per l’occasione. dunque, si è deciso di adottare un ingente spiegamento di uomini per garantire la sicurezza, con circa 650 unità addette. L’augurio è che, naturalmente,il derby della Mole sia una grande festa di sport e null’altro.