Tag: Toni Kroos

  • Russia 2018, Kroos salva la Germania all’ultimo respiro

    Russia 2018, Kroos salva la Germania all’ultimo respiro

    Un istante, la palla parte dal piede di Toni Kroos e s’infila alle spalle del portiere Olsen, è l’istante che decide la partita e mantiene vive le speranze della Germania di proseguire il cammino nel mondiale di Russia 2018.

    Il successo per 2-1 permette ai Campioni del Mondo in carica di tenere aperto il passaggio agli ottavi, una vittoria ottenuta in rimonta e con molta fatica, in 10 uomini dal 82° per il rosso a Boateng, che però fa decisamente morale alla Germania che ora dovrà cercare di battere la Corea del Sud, magari con diversi gol, per conquistare la qualificazione.

    La Svezia invece ha di che mangiarsi le mani, il vantaggio ottenuto nel primo tempo è stato vanificato dal gol subito ad inizio ripresa e da un secondo tempo disputato forse troppo in maniera difensiva.

    La possibilità di passare il turno rimane viva anche per gli svedesi che però dovranno vedersela con il brillante Messico vittorioso 2-1 nel pomeriggio contro la Corea, ed anche gli asiatici sono ancora in corsa per passare il turno.

    Vittoria pesante per il Belgio che con le doppiette di Lukaku ed Hazard, ed il gol nel finale di Batshuayi, batte 5-2 la Tunisia, gol di Bronn e Khazri, tiene la testa della classifica del gruppo G.

     

    Partiamo con il racconto della prima gara della giornata odierna di Russia 2018.

    Subito un’emozione, al 6° Hazard viene toccato, non si capisce bene se dentro o fuori area, l’arbitro, probabilmente aiutato anche dal VAR, assegna il rigore che Hazard stesso trasforma. La Tunisia prova a reagire ma viene punita da Mertens che ruba palla ed imbecca Lukaku, l’attaccante del Belgio davanti a Ben Mustapha lascia partire il diagonale vincente per il 2-0.Sembra tutto fatto ma poco più di un minuto dopo su calcio di punizione arriva il colpo di testa vincente di Bronn che accorcia le distanze. La partita si mantiene viva, il Belgio spreca un paio di buone occasioni, dopo errori degli avversari, la Tunisia però non sta a guardare e ci prova con Khazri. Al 2° dei 4 minuti di recupero, concessi per le due sostituzioni di due infortunati nella Tunisia, Lukaku per pochi centimetri non arriva a toccare in gol il bel assist di De Bruyne. E’ questione solo di un minuto perché al 48° Meunier imbecca Lukaku che riceve palla e col colpo sotto supera Ben Mustapha in uscita. Il primo tempo si chiude sul 3-1 per il Belgio.

    Ad inizio ripresa la Tunisia parte a testa bassa e prova a metter in difficoltà la difesa del Belgio. I Diavoli Rossi non si fanno spaventare e al 51° Hazard scatta sul filo del fuorigioco, salta il portiere in uscita e cala il poker. Il 4-1 in sostanza mette il sigillo sul successo belga, la Tunisia ci prova più con orgoglio ma le occasioni migliori sono sempre per la squadra di Martinez. Alla festa vuole unirsi anche Batshuayi che prima vede un difensore salvare la sua conclusione sulla linea e poi, pochi minuti dopo, colpisce la traversa. Alla fine però Batshuayi riesce a trovare il gol, lo fa al 90° girando in porta l’assist di Tielemans. C’è ancora tempo il gol del 2-5 della Tunisia messo a segno da Khazri su assist rasoterra di Naguez. Finisce così, il Belgio prosegue la corsa verso gli ottavi, la Tunisia saluta già i mondiali di Russia 2018. 

     

    BELGIO – TUNISIA 5-2 (6° rig., 51° Hazard (B), 16°, 45°+3 Lukaku (B), Bronn (T), 90° Batshuayi (B), 93° Khazri (B))

    Belgio (3-4-3): Curtois; Alderweireld, Boyata, Vertonghen; Meunier, De Bruyne, Witsel, Carrasco; Mertens (86° Tielemans), Lukaku (59° Fellaini), E.Hazard (68° Batshuayi).

    Allenatore: Martinez.

    Tunisia (4-3-3): Ben Mustapha; Bronn (24° Naguez), S.Ben Youssef (41° Benalouane), Meriah, Maaloul; Khaoui, Skhiri, Sassi (59° Sliti); F.Ben Youssef, Khazri, Badri.

    Allenatore: Maaloul.

    Arbitro: Marrufo.

    Ammoniti: Sassi (T).

     

    Passiamo ora alla prima sfida della seconda giornata del Gruppo F di Russia 2018.

    La partenza migliore è quella del Messico, niente di esaltante però il pallino del gioco è tutto in mano alla squadra di Osorio, Corea del Sud un po’ troppo fallosa. I coreani si chiudono ma al 21° hanno una tripla chance con Son che va tre volte al tiro ma trova tre respinte. Al 25° Jang HyunSo in scivolata commette fallo di mano in area, è rigore, dal dischetto Vela trasforma. I messicani si caricano e al 27° serve il tocco di Jo ad alzare sopra la traversa il tiro di Layun. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Messico.

    Si riparte senza cambi nelle due compagini. Al 58° Guardado, appena dentro l’area, lascia partire un tiro potente e preciso ma Jo è pronto a mettere in corner. Il Messico lascia sfogare la Corea del Sud ma al 66° Lozano recupera palla, la serve ad Hernandez che dentro l’area non sbaglia. Al 75° un pasticcio della retroguardia messicana rischia di regalare il gol alla Corea ma Marquez prima e Ochoa poi, salvano. Al 92° il gol che riapre la gara arriva e lo segna Son con un gran tiro da fuori che supera Ochoa. E’ una rete che arriva troppo tardi, il Messico s’impone 2-1 e mantiene la vetta del Gruppo F di Russia 2018.

     

    COREA DEL SUD – MESSICO 1-2 (26° rig. Vela (M), 66° Hernandez (M), 92° Son HeungMin (C) )

    Corea del Sud (4-4-2): Jo HyeonWoo; Yong Lee, HyunSo Jang, YungGwon Kim, Kim MinWoo (84° Chul Hong); Moon SeonMin (77° Jung WooYoung), Ju SeYong (64° Lee SeungWoon), Ki SungYueng, Heechan Hwang; Lee JaeSung, Son HeungMin.

    Allenatore: Shin TaeYong.

    Messico (4-3-3): Ochoa; Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo; Layùn, Herrera, Guardado (67° Marquez); Vela (76° G.Dos Santos), Hernandez, Lozano (71° Je.Corona).

    Allenatore: Osorio.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: YungGwon Kim (C), Yong Lee (C), Lee SeungWoon (C), Jung WooYoung (C).

     

    Concludiamo con l’ultima partita di giornata, la sfida tra Germania e Svezia, valevole per il Girone F di Russia 2018.

    Pronti via e la Germania nei primissimi minuti mette subito alle corde la difesa svedese che con qualche affanno riesce sempre a cavarsela. Passano 10 minuti in cui il copione sembra a senso unico che la Svezia si rende pericolosa con Berg che si lancia in contropiede ma al momento del tiro viene sbilanciato e non riesce a superare Neuer in uscita. Gli svedesi si chiudono bene, i tedeschi non trovano spazi e al 31° perdono pure Rudy, costretto ad uscire per una forte perdita di sangue dal naso, che viene sostituito da Gundogan. Neanche il tempo di risistemarsi che Claesson indovina il passaggio perfetto per Toivonen, l’attaccante con un morbido pallonetto beffa Rudiger e Neuer per il vantaggio svedese. La risposta della Germania è in un gran tiro di Gundogan, respinto da Olsen, e da un tentativo di Boateng, che prova a sorprendere Olsen, con la palla fuori di niente. In pieno recupero serve un vero e proprio miracolo di Neuer per negare il gol a Berg e tenere ancora in vita la Germania. Al riposo va avanti la Svezia per 1-0.

    Si riparte con l’inserimento di Gomez per Draxler nella Germania. L’inizio è uguale a quello del primo tempo solo che questa volta al 48° la Germania trova il gol con Reus pronto all’inserimento sul cross basso di Werner. I tedeschi premono e in altre due occasioni, nel giro di due minuti, rischiano di trovare il vantaggio. La Germania insiste, la Svezia è spesso costretta a lanciar via il pallone per far respirare la difesa. Al 82° Boateng già ammonito prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 87° miracolo di Olsen che alza in corner un gran colpo di testa di Mario Gomez su perfetto traversone di Kroos. Al 92° gran tiro di Brandt ma il palo dice no alla Germania. Nell’ultimo minuto di recupero, Werner si guadagna un calcio di punizione dal lato dell’area, Kroos pennella all’incrocio per il vantaggio tedesco. Finisce così la Germania si salva, rimonta la Svezia e mantiene viva la possibilità di raggiungere gli ottavi di Russia 2018.

     

    GERMANIA – SVEZIA 2-1 (32° Toivonen (S), 48° Reus (G), 95° Kroos (G))

    Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Boateng, Hector (87° Brandt); Rudy (31° Gundogan), Kroos; Muller, Draxler (46° Gomez), Reus; Werner.

    Allenatore: Low.

    Svezia (4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson (74° Durmaz), Larsson, Ekdal, Forserg; Berg (89° Kiese-Thelin), Toivonen (78° Guidetti).

    Allenatore: Andersson.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Ekdal (S), Larsson (S).

    Espulso: Boateng (G).

  • Supercoppa Europea: Real Madrid-Siviglia il derby spagnolo che vale la coppa

    Supercoppa Europea: Real Madrid-Siviglia il derby spagnolo che vale la coppa

    La stagione di calcio europea assegnerà questa sera il primo titolo, nel “Millenium Stadium” di Cardiff, il Real Madrid di Carlo Ancelotti sfiderà in un derby tutto spagnolo il Siviglia di Unai Emery per decidere chi alzerà al cielo gallese la Supercoppa Europea.

    Real Madrid & Siviglia
    Real Madrid & Siviglia

    Quello di questa sera il 4° derby di Supercoppa Europea dopo quelli italiani, disputati in gare di andata e ritorno, tra Milan e Sampdoria con il successo dei rossoneri nel 1990 e Milan-Parma disputata nel gennaio-febbraio 1994 con il successo dei gialloblù emiliani. Il 3° derby che è valso la Supercoppa si è giocato in gara unica, il 25 agosto 2006 ed ha visto in campo una delle protagoniste di questa sera ovvero il Siviglia che in quell’occasione sconfisse nettamente per 3-0 il Barcellona.

    Sia Real Madrid che Siviglia hanno conquistato una volta questo trofeo ed hanno perso una finale, la gara del Millenium Stadium spezzerà quest’equilibrio.

    I blancos che a maggio hanno conquistato la “decimaChampions League partono senza dubbio con il ruolo di favoriti e l’allenatore italiano sembra intenzionato a schierare tutte le sue stelle compresi i nuovi acquisti: il colombiano James Rodriguez ed il centrocampista, campione del mondo con la Germania, Toni Kroos. Oltre ai due citati a centrocampo, dove mancherà lo squalificato Xabi Alonso, agiranno Bale ed il croato Modric. La porta sarà difesa da Iker Casillas che davanti a se avrà una difesa a 4 composta da Carvajal, Pepe, Sergio Ramos e Coentrao.

    Il Siviglia vincitore della scorsa Europa League, che cercherà di arginare la potenza delle Merengues, perso Rakitic andato a vestire la maglia del Barcellona, confiderà nel talento dell’attaccante colombiano Bacca che in un 4-2-3-1 sarà supportato alle spalle dal trio Reyes-Denis Suarez-VitoloKrychowiak e Carriço formeranno il duo in mediana, mentre in difesa davanti al portiere Beto si schiereranno Coke e Moreno sugli esterni con Fazio e Nico Pareja coppia centrale.

    SUPERCOPPA EUROPEA REAL MADRID-SIVIGLIA, le probabili formazioni.

    REAL MADRID (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Coentrao; Bale, Kroos, Modric, James Rodriguez; Cristiano Ronaldo, Benzema.

    Allenatore: Ancelotti.

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Beto; Coke, Fazio, Nico Pareja, Alberto Moreno; Krychowiak, Carriço; Reyes, Denis Suarez, Vitolo; Bacca.

    Allenatore: Emery.

    Arbitro: Clattenburg.

  • Ufficiale: James Rodriguez è un calciatore del Real Madrid

    Ufficiale: James Rodriguez è un calciatore del Real Madrid

    Nel primo pomeriggio è arrivata l’ufficialità che si attendeva da qualche giorno, il capocannoniere dei mondiali di Brasile 2014, il talento colombiano James Rodriguez è un calciatore del Real Madrid.

    Carlo Ancelotti potrà contare su un ulteriore campione che va ad inserirsi nella rosa delle Merengues già abbondantemente piena di talento.

    James Rodriguez
    James Rodriguez

    James Rodriguez è stato protagonista di un mondiale eccezionale con la sua Colombia: vincitore della Scarpa d’Oro del Mondiale con 6 reti realizzate (tutte di pregevole fattura) e premiato dagli utenti del sito della FIFA con il premio del gol più bello di Brasile 2014 (la rete dell’uno a zero contro l’Uruguay negli ottavi di finale). Il colombiano arriva dal Monaco senza alcuna contropartita partita tecnica e con un esborso cash da parte dei Blancos di 80 milioni di euro, una bella plusvalenza per la squadra del Principato che lo aveva acquistato dal Porto nel 2013 per 40 milioni di euro. Rodriguez ha messo la firma su un contratto di 6 anni con un ingaggio da 7 milioni di euro.

    El sueño ya es REAL. Feliz de hacer parte del mejor club del mundo. #HalaMadrid @realmadrid

    Questo il messaggio pubblicato da Rodriguez sul proprio profilo Twitter per manifestare la propria gioia per il trasferimento al Real Madrid. Il giovane campione colombiano ha già svolto le visite mediche e sarà presentato questa sera al Santiago Bernabeu indossando la maglia Merengues numero 10.

    James Rodriguez è il secondo grande colpo estivo del Real Madrid, qualche giorno fa era arrivata l’ufficialità dell’acquisto dal Bayern Monaco del fresco campione del mondo Toni Kroos. 

    Questo ennesimo acquisto dalle cifre faraoniche (il terzo più costoso nella storia del Real Madrid dopo quelli di Gareth Bale dal Tottenham e Cristiano Ronaldo dal Manchester United) ha fatto storcere il naso a molti per quanto riguarda la questione del tanto pubblicizzato Fair Play Finanziario.

    Effettivamente le spese sono molte come fanno notare i detrattori dei madrileni, ma in difesa del Real arriva il fatto che i Blancos hanno parecchi introiti e che con la cessione di Morata alla Juventus hanno già incassato 18 milioni e che paiono ormai prossimi gli addii di Khedira, destinato alla Premier League e molto probabilmente con la maglia dell’Arsenal, e di Di Maria che è corteggiato da tempo dal Paris Saint Germain.

     

     

     

  • Brasile 2014: Settebello Germania è finale, Brasile distrutto

    Brasile 2014: Settebello Germania è finale, Brasile distrutto

    Una partita senza storia, una sfida che per le proporzioni del risultato rimarrà sicuramente negli annali del calcio, che la Germania partisse avvantaggiata nella semifinale di Brasile 2014, lo sapevamo già prima della gara anche viste le assenze nel Brasile di Thiago Silva e Neymar, ma che i tedeschi potessero arrivare a distruggere con un netto 7-1 i padroni di casa, era tutt’altro che pronosticabile.

    Una partita che non ha praticamente avuto mai storia, il Brasile ha aggredito i primi minuti poi i tedeschi hanno preso il largo e di lì in poi è stato un dominio teutonico ed un naufragio sudamericano.

    Per quanto riguarda le formazioni Scolari inserisce Dante al posto dello squalificato Thiago Silva e non volendo cambiare modulo (errore che sarà pagato caro) inserisce Bernard al posto di Neymar.

    Low non cambia modulo e schiera nuovamente Klose in attacco supportato da Ozil e Muller.

    Miroslav Klose
    Miroslav Klose

    Partenza aggressiva del Brasile nei primissimi minuti, anche se la Germania con alcune accelerazioni prova a spaventare i verdeoro. Al 11° la Germania passa in vantaggio, corner di Kroos, i difensori del Brasile vanno tutti al centro dell’area e sul secondo palo si trova solo Muller che di piatto deposita alle spalle di Julio Cesar. Il Brasile abbozza una reazione ma senza mai impensierire seriamente Neuer. Al 22° arriva il raddoppio della Germania con Klose che si fa respingere la prima conclusione da Julio Cesar ma si ritrova la palla li e fa gol, un gol storico che gli vale il record solitario nella storia dei gol mondiali. Passano solo due minuti e Kroos riceve un cross rasoterra di Lahm, con Muller che buca la conclusione, e trova il 3-0. Un minuto, solo un minuto, e Kroos ruba un pallone su un errore della difesa e dopo un uno-due con Khedira realizza la doppietta. Al 29° la Germania, che entra nella difesa brasiliana come il coltello caldo nel burro, trova anche la cinquina con Khedira che con facilità realizza. Il Brasile è a terra e non costruisce nulla sino al 45°, anzi sono i tedeschi a sfiorare più volte il 6-0.

    Si riparte con Scolari che inserisce Paulinho e Ramires per Fernandinho ed Hulk, Low da riposo ad Hummels per Mertesacker. Il Brasile riparte con la grinta con l’orgoglio e nei primi 10 minuti impensierisce Neuer che però è attento e respinge sfoderando un paio di interventi prodigiosi. Nonostante gli assalti del Brasile è Muller che sfiora il gol con un tiro a giro che viene salvato da Julio Cesar in corner. Al 69° arriva il sesto gol tedesco, Lahm entra in area e mette palla rasoterra per Schurrle che realizza la rete con un tocco facile facile. Dieci minuti di niente ed ecco che arriva la doppietta per Schurrle, palla scodellata in mezzo per il calciatore del Chelsea che calcia di prima, la palla sbatte sotto la traversa e si infila in gol. Nel finale, al 90° Oscar con una bella giocata in area si libera e batte Neuer per il gol della bandiera del definitivo 1-7.

    Low può così festeggiare e puntare dritto al Maracanà, mentre Scolari dovrà riflettere sugli errori commessi nelle scelte fatte che hanno causato per il Brasile una sconfitta storica che servirà da lezione per provare a rialzarsi.

     

    BRASILE – GERMANIA 1-7 (0-5) (11° Muller (G), 22° Klose (G), 24°, 25° Kroos (G), 29° Khedira (G), 69°, 79° Schurrle (G), 90° Oscar (B))

    BRASILE (4-2-3-1): Julio César; Maicon, David Luiz, Dante, Marcelo; Luiz Gustavo, Fernandinho (46° Paulinho); Bernard, Oscar, Hulk (46° Ramires); Fred (69° Willian).

    Allenatore: Scolari.

    GERMANIA (4-3-3): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels (46° Mertesacker), Howedes; Schweinsteiger, Kroos, Khedira (76° Draxler); Muller, Klose (58° Schurrle), Ozil.

    Allenatore: Low.

    Arbitro: Rodriguez.

    Ammonito: Dante (B)

  • Milan ko con il Bayern, Ibra show, super Abbiati. Video

    Milan ko con il Bayern, Ibra show, super Abbiati. Video

    Dovrà rimandare il suggestivo confronto con i campioni d’Europa ma Allegri può esser soddisfatto dei progressi fatti intravedere dal suo Milan ieri sera contro il Bayern Monaco. I rossoneri in evidente ritardo di preparazione rispetto ai tedeschi paga ancora l’assenza di qualità nel centrocampo costringendo la difesa spesso al lancio lungo per evitare la pressione dei bavaresi, in compenso però all’Allianz Arera si è visto un Ibrahimovic in versione stellare, tonico e cattivo al punto giusto tanto da far presagire un inizio di stagione da protagonista assoluto. Ottime indicazioni anche da Abbiati che nel secondo tempo ha respinto tutti i pericolosi attacchi di Gomez e compagni, ed Abate oramai sicuro tanto nell’attaccare lo spazio che nelle diagonali di difesa. In ritardo di condizione Nesta, Taiwo, Van Bommel, Boateng e Cassano. Impalpabile invece la prova di Emanuelson.

    © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images
    I bavaresi senza Ribery sfoggiano un tonico Robben e uno scatenato Gomez in attacco, il centrocampo è invece diretto magistralmente dal sogno rossonero Schweinsteiger. La partita in avvio vede un MIlan pronto a far male di rimessa con la difesa chiusa e pronta ad innescare le punte. Dopo appena 4′ i rossoneri passano con un lancio illuminante di Bonera per Ibra che evidenzia le crepe dei bavaresi e la mira infallibile dello svedese. Il Bayern cerca di riorganizzarsi ma mostra il fianco ancora ad Ibra che prima prova la conclusione personale con un bel tiro al volo e poi serve a Cassano un assist geniale ma il barese si fa ipnotizzare da Neuer. Il Bayern spinge ma trova il pari solo dopo la mezzora grazie ad uno spunto dal limite dell’area di Kroos. Da quel momento però sale in cattedra Abbiati respingendo ogni conclusione verso la sua porta fino ai calci di rigore dove risulta decisivo l’errore dal dischetto di Paloschi. Nella seconda parte di gara Allegri ha provato i Sudamericani di rientro dalla Coppa America. Questa sera il MIlan sfiderà l’Indipendiente che ieri è uscito sconfitto ai rigori dal match contro il Barcellona.

  • Bundesliga: il Bayern supera il Wolfsburg al fotofinish

    Spettacolo e gol d’autore entusiasmano l’anticipo della prima giornata della Bundesliga, in campo i campioni in carica del Bayern Monaco e il Wolfsburg di capitan Dzeko.

    Gli uomini di Van Gaal per tutto il primo tempo dimostrano di esser già in palla con un ottima condizione atletica e tanta classe in avanti. Il primo gol della stagione 2010/2011 porta la firma di Thomas Muller, il giovane talento tedesco realizza una rete straordinaria su assist del giovane Toni Kroos.

    Il Bayern non chiude la partita e nel secondo tempo il Wolfsburg sale in cattedra sfiorando il pari in molteplici occasione e trovandolo poi con una zuccata del solito Dzeko.

    Quando tutto lasciava presagire al pari è Bastian Schweinsteiger a regalare i primi tre punti della stagione tramutando in rete un cross di Ribery.

  • Germania – Spagna: le probabili formazioni [live]

    Germania – Spagna: le probabili formazioni [live]

    Germania e Spagna tornano a sfidarsi dopo la finale dell’Europeo di due anni orsono con il chiaro intento di arrivare alla finalissima contro l’Olanda. La tradizione in Coppa del Mondo dice Germania ma il gol di Torres due anni fa fece salire le Furie Rosse sul tetto d’Europa consacrandola come una delle migliori nazionali al mondo.

    Quella Germania è notevolmente cambiata e forte di un ruolino di marcia travolgente questa sera partirà con i favori del pronostico anche se Joachim Loew dovrà fare a meno del jolly d’attacco Thomas Muller, uno dei migliori giocatori in Sudafrica. Il suo posto è in ballottaggio tra il giovanissimo Toni Kroos e Piotr Trochowski con il primo leggermente favorito.

    Del Bosque recupera Fabregas e dovrà decidere se dar ancora fiducia a Fernando Torres o rinforzare il centrocampo schierando David Villa come unica punta.

    19:00: Cambi dell’undici titolare per entrambi i tecnici: il ct tedesco Loew sceglie Trochowski e non Kroos come annunciato in un primo momento per sostituire lo squalificato Muller; il collega spagnolo Del Bosque “fa fuori” il deludente Torres per affidarsi alla velocità di Pedro che andrà ad affiancare Villa in attacco.

    20:00: ecco le formazioni ufficiali. Come già annunciato Torres partirà dalla panchina; al suo posto Pedro.

    GERMANIA-SPAGNA
    Formazioni di Germania-Spagna, seconda semifinale dei Mondiali di Sudafrica 2010, in programma mercoledì (20.30) a Durban.
    Germania (4-5-1): 1 Neuer; 3 Fiedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 16 Lahm; 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 8 Oezil, 15 Trochowski, 10 Podolski; 11 Klose. (12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber, 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling, 19 Cacau). All.: Loew.
    Spagna (4-4-2): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso, 6 Iniesta; 18 Pedro, 7 Villa. (4 Marchena, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 9 Torres, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas, 23 Reina). All.: Del Bosque.
    Arbitro: Kassai (Ung).

  • Germania – Spagna: in campo la migliore gioventù

    Germania – Spagna: in campo la migliore gioventù

    Il Gotha del calcio giovanile negli ultimi dieci anni porta il nome di Spagna e Germania. Le due nazionali più innovative d’Europa detengono insieme all’Olanda (sarà un caso) il maggior numero di vittorie in competizioni giovanili nazionali dell’ultimo decennio e il successo delle selezioni maggiori non può che esser il frutto di una programmazione sensata e coraggiosa.

    Le quattro finaliste più che la valorizzazione delle stelle hanno puntato ad un progetto tecnico tattico in grado di esaltare il collettivo a far muovere la nazionale con i meccanismi di un club.

    Germania e Spagna sono nazionali giovanissime che puntano all’egemonia per i prossimi dieci anni. Pensate, i teutonici dell’attuale organico 17 saranno ancora sotto i trentanni in Brasile nel 2014 mentre tra le Furie Rosse “solo” 13.

    Poggiate sul coraggio di Barcellona e Bayern Monaco, Spagna e Germania a differenza di Inghilterra, Francia e Italia hanno avuto il coraggio di sperimentare una nuova idea di calcio aumentando la sinergia tra le selezioni giovanili e la nazionale maggiore cercando di emulare lo schema di gioco rendendo ogni giocatore esperto in quel determinato ruolo.

    Da Pedro a Ozil, da Busquets a Kedhira sono tanti i giovani talenti che si sono messi in mostra in Sudafrica ma l’esempio della filosofia di Loew potrebbe esserci stasera. Il “veterano” Muller (classe ’89) sarà assente per squalifica e al suo posto ha molte chance di giocare il giovanissimo Kroos, ultimo fenomeno nato dal vivaio del Bayern Monaco.