Tag: tommaso rocchi

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 34 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 34 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, consigli fantacalcio per la 34esima giornata di Serie A che potrebbe regalare la certezza matematica dello scudetto numero 29 (o 31 per alcuni!!!) alla Vecchia Signora nel caso di un passo falso del Napoli a Pescara e della vittoria dei bianconeri nel derby della Mole. In ottica Champions turno molto favorevole al Milan che affronterà in casa un Catania decimato dalle squalifiche mentre la Fiorentina sarà ospite della Sampdoria in cerca della salvezza aritmetica. In coda la sfida più interessante sarà Chievo-Genoa mentre difficile l’impegno sia per il Palermo, in casa contro l’Inter che per il Siena che dovrà affrontare all’Olimpico di Roma la formazione giallorossa intenzionata a non regalare più punti dentro le mura amiche.

    Consigli Fantacalcio giornata 34 guida alla formazione

    Atalanta-Bologna sabato ore 18:00
    Match che potrebbe regalare tanti bonus, rientra Denis da inserire con Cigarini e Moralez mentre fra gli ospiti diamo fiducia ad Alberto Gilardino assieme a Diamanti, Kone e Morleo.

    Cagliari-Udinese sabato ore 18:00                   
    Si giocherà ancora a Trieste ma è un Cagliari in salute anche lontano dalla Sardegna, inseriamo Pinilla, Ibarbo e Nainggolan mentre fra i bianconeri sarà in dubbio Basta sino all’ultimo e non rinunciamo sulla coppia offensiva Muriel-Di Natale

    Pescara-Napoli  sabato ore 20:45
    Padroni di casa oramai rassegnati alla retrocessione, lasciamoli tutti a riposo ed inseriamo tutti i giocatori partenopei presenti nelle vostre rose.

    Balotelli ed El Sharaawy, possibili protagonisti della giornata 34 in serie A ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Balotelli ed El Sharaawy, possibili protagonisti della giornata 34 in serie A ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Chievo-Genoa domenica ore 15:00
    Partita chiave in ottica salvezza soprattutto per il Genoa che deve evitare una sconfitta che potrebbe dire retrocessione in serie B. Dentro Pellissier, Thereau e Cofie mentre fra il grifone diamo spazio ad Antonelli, Borriello e Jankovic.

    Palermo-Inter ore 15:00
    Match da dentro o fuori per i rispettivi obiettivi delle due compagini in campo, prevediamo tanti bonus e quindi lasciamo a riposo le difese ed inseriamo Ilicic, Hernandez, Miccoli e Santiago Garcia mentre fra i nerazzurri spazio ai sopravvissuti Alvarez, Rocchi e Kovacic.

    Parma-Lazio ore 15:00
    Prevediamo un match a viso aperto con gli ospiti in cerca di punti per una difficile qualificazione in Champions. Dentro Amauri, Biabiany, Gobbi e Marchionni mentre nella Lazio spazio a Klose, Hernanes, candreva e Onazi.

    Torino-Juventus ore 15:00
    Partita sempre affascinante come ogni stracittadina che si rispetti, bianconeri che vogliono chiudere la pratica scudetto al più presto e quindi lasciamo a riposo la difesa granata ed inseriamo solo Cerci e Barreto mentre da schierare tutti gli juventini presenti nelle vostre rose.

    Roma-Siena  ore 15:00
    Giallorossi che vogliono riscattare il passo falso contro il Pescara e quindi consigliamo di inserire tutti i giocatori di mister Andreazzoli e lasciare a riposo gli ospiti con l’unica eccezione rappresentata da Emeghara e Rosina.

    Sampdoria-Fiorentina ore 15:00
    Partita che potrebbe regalare molto spettacolo con il rientro di Stefan Jovetic fra i viola e Maxi Lopez fra i padroni di casa blucerchiati. Inseriamo anche Ljajic, B.Valero, Cuadrado, Poli e Obiang.

    Milan-Catania domenica ore 20:45
    Importantissima sfida a San Siro per i rossoneri che ritrovano Mario Balotelli dopo la riduzione a due giornate della squalifica dopo i fattacci di Firenze. Dentro anche tutti i rossoneri presenti nelle vostre rose mentre nel Catania decimato dalle squalifiche dopo il derby con il Palermo, spazio a Gomez, Lodi e Barrientos.

  • Catania Inter 2-3: solo un Super Palacio salva Stramaccioni

    Catania Inter 2-3: solo un Super Palacio salva Stramaccioni

    Catania Inter 2 a 3: non più clamoroso al Cibali, ma clamoroso al Massimino! L’Inter di Stramaccioni strappa 3 punti con le unghie e con i denti a un Catania che solo nel finale di primo tempo sembrava essere assoluto dominatore del campo. Una partita spettacolare, che regala emozioni ( e infarti) a tutti gli spettatori, lasciando molta amarezza agli etnei che avanti di due reti all’intervallo, non riescono a mantenere il vantaggio e si fanno rimontare dalla cattiveria e dalla grinta dei nerazzurri e di un Palacio in forma strepitosa. Sembra una partita già finita, con Bergessio e Marchese che puniscono una difesa interista fin troppo vulnerabile. Stramaccioni nella ripresa cambia Rocchi per Palacio, e l’Inter ritrova il suo punto di riferimento davanti, ritrovando quei 3 punti lontano da San Siro che mancavano da troppo tempo. Risultato? Terzo posto a -1 punto e morale alle stelle in vista della sfida contro il Tottenham.

    LA PARTITA

    Nessuna novità alla lettura delle formazioni con Stramaccioni che lancia Rocchi dal primo minuto con alle sue spalle Alvarez e Guarin in mediana, mentre Maran si affida alla colonia argentina con i soliti noti, Bergessio, Castro e Gomez.

    Javier Zanetti © Maurizio Lagana Getty Images Sport
    Javier Zanetti © Maurizio Lagana
    Getty Images Sport
    Sale subito in cattedra il Catania di Maran, che fa capire nel giro di pochi minuti chi abbia il pallino del gioco. Al 7’ arriva il primo gol dei padroni di casa: complice un erroraccio di Juan Jesus, che cercando la protezione del fallo di fondo, agevola il rientro di Bergessio. L’attaccante argentino in maniera molto furba gli soffia il pallone e anticipa Handanovic, portando i suoi in vantaggio. Inizio da incubo con un gol regalato e partita in salita. Reazione pressoché nulla, con il Catania che ribadisce la superiorità in campo trovando il gol del 2 a 0: Lodi calcia una punizione trovando sul secondo palo Marchese, che di testa incrocia e batte Handanovic. I nerazzurri sono totalmente in bambola, e solo nel finale di primo tempo c’è un accenno di reazione, dettato più dalla voglia di rimettere in piedi la partita che dalle idee di gioco.

    La ripresa è un film con il finale più a sorpresa che non t’aspetti. Stramaccioni attua un doppio cambio con Stankovic al posto di Kuzmanovic e Palacio a subentrare per un impalpabile Rocchi. L’Inter comincia meglio e al 7’ riesce a trovare la rete del 2 a 1 con Palacio che si beve Rolin e trova la zuccata vincente di Ricky Alvarez. Partita riaperta e Inter che prova a crederci con più convizione. E’ proprio l’ingresso di Palacio a cambiare il volto della partita dei nerazzurri, con un calo fisico vistoso da parte del Catania. Sembrava impossibile, ma al 25’ l’Inter rimette il match sul pari, trovando la rete del 2 a 2, con Pereira che serve il cross perfetto a Palacio, e l’argentino anticipa Andujar trovando la via del gol. Non bastasse nei minuti di recupero succede l’impensabile, con Palacio che nelle vesti di vero uomo trascinatore, scambia con Cambiasso e trasforma la rete del 3 a 2, facendo impazzire le coronarie dei tifosi e di Stramaccioni.

    PAGELLE CATANIA INTER

    Bergessio 6,5 Furbissimo e rapace d’area nell’occasione del primo gol, con beffa ai danni di Juan Jesus. Meno preciso sull’occasione del 3 a 0 sprecata contro Handanovic. Troppo nervoso nel finale.

    Gomez 6,5 è letteralmente la spina del fianco di tutta la retroguardia interista. Accelerazioni e dribbling sono il suo marchio di fabbrica. Nella ripresa cala come tutti i compagni.

    Rolin 5,5 Marcare Rocchi è un conto, marcare Palacio è un altro. Rimandato.

    Rocchi 4,5 Impalpabile. Vuoi che non tocca molti palloni, ma nemmeno se li va a cercare. Il cambio con Palacio è la fotografia della partita.

    Palacio 8 L’argentino è l’ago della bilancia nerazzurra. Entrato lui si spostano tutti gli equilibri. Assist per il 2 a 1 e doppietta che ribalta il risultato. Tottenham avvisato.

    Cambiasso 6,5 Intelligenza calcistica d’altri tempi. Entra nel finale, gioca appena 15 minuti e risulta decisivo, sfiorando un gol e servendo l’assist perfetto per Palacio.

    Catania (4-2-3-1): Andujar 5; Alvarez 5,5, Spolli 5, Rolin 5, Marchese 6; Biagianti 6 (Almiron 77′ s.v.), Lodi 6,5; Izco 6,5, Castro 6,5, Gomez 6,5; Bergessio 6,5 (85′ Cani 5).

    Inter (4-3-3): Handanovic 6; Zanetti 6, Juan Jesus 5, Chivu 5, Pereira 6; Guarin 6,5 (Cambiasso 77′ 6,5) , Kuzmanovic 5 (46′ Stankovic 6), Gargano 5,5; Schelotto 6, Rocchi 4,5 (46′ Palacio 8), Alvarez 6.

    Video Gol e Highlights Catania Inter

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”172560″]

  • Catania Inter, Stramaccioni senza Cassano lancia Rocchi

    Catania Inter, Stramaccioni senza Cassano lancia Rocchi

    Catania Inter: non poteva esserci partita più difficile per l’Inter, in un momento così delicato, come la trasferta di Catania con la squadra di Maran lanciatissima in classifica. I nerazzurri guidati da Stramaccioni stanno lottando contro il fattore interno, culminato nella lite scoppiata tra il tecnico e l’attaccante barese Antonio Cassano. Momento peggiore non si poteva scegliere per alimentare ulteriormente i malumori interni, e far salire il livello di tensione in un ambiente che privo di risultati ha sempre dimostrato di non rendere come dovrebbe. La questione interna, ha infastidito molto il tecnico nerazzurro, con la stessa ammissione in conferenza stampa della presenza di una ‘talpa’ all’interno dello spogliatoio, che faccia arrivare ai giornalisti notizie contro il bene dell’Inter. Spione o no, il caso Cassano rimane, e la non convocazione sommata all’assenza di Milito, lascia vuoti imbarazzanti davanti, dove l’intero peso dell’attacco dovrà ricadere sulle spalle di Palacio, e Rocchi ancora in cerca di un posto da titolare.

    Andrea Stramaccioni © Claudio Villa Getty Images Sport
    Andrea Stramaccioni © Claudio Villa
    Getty Images Sport
    CATANIA- Maran risultati alla mano, con il suo Catania argentino ha fatto miracoli, portando gli etnei a quota 42 punti a sole due lunghezze dall’Inter, (in caso di vittoria ci sarebbe il clamoroso soprasso) e in piena corsa per l’Europa. Continuare a nascondersi dietro la parola salvezza ormai è solo una questione di scaramanzia, poiché questo Catania può realmente sognare in grande. Contro l’Inter per continuare a macinare risultati utili positivi, Maran dovrebbe schierare un 4-2-3-1, dovendo fare a meno degli squalificati Bellusci e Le Grottaglie, e degli indisponibili Barrientos e Capuano alle prese con dei guai muscolari. Linea difensiva ridisegnata con Rolin affiancato a Spolli e Alvarez con Marchese ad agire sulle corsie laterali; in mediana rientra Biagianti che agirà a supporto di Lodi e Izco, mentre più avanzati agiranno Castro e Papu Gomez a supporto dell’unica punta Bergessio. Torna a disposizione anche Almiron, che dovrebbe però partire dalla panchina.

    INTER- Out Milito, squalificato Ranocchia, Nagatomo alle prese con un infortunio ai legamenti, e con il caso Cassano, la squadra nerazzurra sembra essere veramente nel suo periodo peggiore. Stramaccioni dovrà realmente tirar fuori il coniglio dal cilindro, e fare magie per ridisegnare un undici valido per contrastare il Catania di Maran. L’idea è quella di far tirare anche un po’ il fiato a chi dovrà scendere in campo contro il Tottenham giovedì sera, quindi Palacio potrebbe fare un piccola staffetta con Rocchi, non avendo più sostituzioni a disposizione. Spazio quindi a un modulo speculare a quello degli etnei, con Chivu e Juan Jesus centrali, Zanetti e uno tra Pereira e Jonathan a sinistra; a centrocampo sicuro di un posto Kuzmanovic, che non può giocare in Europa League, affiancato da Gargano, con gli esterni di ruolo Schelotto e Alvarez chiamato all’ennesima prova di qualità che ancora manca. Più avanzato Guarin, in una posizione a supporto dell’unica punta Tommaso Rocchi, con tantissima voglia di realizzare il gol numero 100 in serie A.

    CATANIA INTER PROBABILI FORMAZIONI :

    CATANIA: (4-2-3-1): Andujar, Alvarez, Rolin, Spolli, Marchese, Biagianti , Lodi, Izco, Castro, Gomez, Bergessio. A disposizione : Frison, Terracciano, Potenza, Augustyn, Almiron, Salifu, Ricchiuti, Doukara, Keko, Cani. Allenatore: Rolando Maran.

    INTER (4-2-3-1): Handanovic, Zanetti , Chivu, Juan Jesus, Pereira, Kuzmanovic, Gargano, Schelotto, Alvarez, Guarin, Rocchi. A disposizione : Carrizo, Belec, Jonathan, Pasa, Benassi, Stankovic, Cambiasso, Kovacic, Palacio. Allenatore: Andrea Stramaccioni.

  • Emergenza Inter, Moratti si affida a Carew

    Emergenza Inter, Moratti si affida a Carew

    Carew all’Inter ormai è quasi fatta. Manca solo l’ufficialità, che arriverà subito dopo l’esito delle visite mediche di rito che dovrà sostenere il gigante norvegese. Lo stesso presidente nerazzurro Massimo Moratti, dopo l’esito del derby si era lasciato scappare un “vedremo cosa offre il mercato degli svincolati“, facendo capire come l’assenza di Milito e la pessima scelta di cedere Livaja all’Atalanta (con la prima doppietta realizzata in carriera) debbano essere colmati in qualche modo e alla svelta, per cercare di rimanere ancorati alla lotta per il terzo posto. Ma davvero il gigante Carew, o Gulliver, (suo soprannome) con alle spalle un curriculum da vero vagabondo d’Europa, riuscirà a risolvere i problemi di sterilità offensiva evidenziati dalla banda Stramaccioni? La scelta a mercato chiuso (e sbagliato visto l’addio di Livaja e l’arrivo di Rocchi) è sembrata praticamente obbligata, vista l’assenza di candidati validi, con Van Nistelrooy che avrebbe appeso gli scarpini al chiodo e Mido che non avrebbe convinto a pieno.

    John Carew | ©  Stephen Lovekin/Getty Images
    John Carew | © Stephen Lovekin/Getty Images

    Il suo score parla di 125 gol segnati in 365 partite tra Norvegia, Spagna, Francia, Inghilterra e Italia, con una breve parentesi alla Roma, (con cui ha realizzato otto gol in meno di 30 partite), ma nelle ultime due stagioni inglesi con la maglia del West Ham e dello Stoke City, Carew ha messo a segno a malapena 3 reti in circa 30 match disputati. Uno score che dimostra come la sua parabola sia assolutamente in fase discendente. C’è da considerare inoltre come l’attaccante norvegese svincolato dallo scorso luglio abbandonato il calcio giocato, si sia trasferito a Miami, dove avrebbe sfruttato la sua immagine pubblica, per entrare nel mondo della moda e dello spettacolo. Prima fotomodello aiutato dalla sua bellissima compagna, modella di professione, e in seguito nei panni di un vero e proprio attore, in un film thriller, di produzione americana. Ad oggi sarebbe pronto per lui un gettone fino alla conclusione dell’attuale stagione, di circa 300 mila euro più eventuali bonus.

    I dubbi legati all’operazione rimangono e si palesano davanti agli occhi di qualsiasi tifoso, di fede nerazzurra e non. A 34 anni, Carew con un fisico statuario, di 1,92 cm, e quasi un anno di inattività (tra un ciak e l’altro) cosa dovrebbe garantire? Solo la presenza fisica parafrasando il personaggio comico di Ruggero De Ceglie! In aggiunta rimane ancora più incompresa la partenza di Livaja che sarebbe dovuto essere sostituito da Rocchi, fermo in panchina da oltre un mese, perché sarebbe lontanissimo dalla condizione migliore per giocare. L’arrivo dell’ex capitano della Lazio rimane il mistero più buffo e incomprensibile del mercato di riparazione invernale diretto da Branca. Cercato e inseguito, fino ad essere soprannominato il vice Milito, Tommaso Rocchi, ha preso il posto inamovibile di titolare fisso sulla trequarti della panchina nerazzurra. Nel miglior stile degli Scary Movie, Branca continua a far divertire i tifosi delle altre tifoserie e rendere più appetibile il brand Inter per la creazione di barzellette comiche sul mondo del calcio.

    Rocchi più Carew, 70 anni in due per il progetto giovani che Moratti ha affidato all’unica cosa che c’è di giovane e spensierato nella rosa nerazzurra: Stramaccioni.

  • Inter, ora è crisi nera. Stramaccioni rischia

    Inter, ora è crisi nera. Stramaccioni rischia

    L’Inter doveva essere l’anti Juve. Lo scontro diretto vinto dai nerazzurri sul campo mai espugnato della Juventus per 3-1, secondo la maggior parte dei critici e dell’opinione pubblica, bastava per poter ritenere l’Inter una pretendente allo Scudetto. Utopia? A distanza di qualche mese possiamo, oltre che concordare sull’aspetto utopistico della considerazione, farci anche qualche risata. In Italia purtroppo siamo abituati agli estremi: o si da importanza a un fatto o si tralascia. Nel nostro caso la vittoria dell’Inter allo Juventus Stadium è stata esaltata troppo: i più catastrofisti ritenevano già finito il ciclo della Juventus con conseguente crollo in campionato. Mai ci fu previsione più errata. Col senno di poi, possiamo tranquillamente affermare che l’impresa di Stramaccioni a Torino non è stata altro che una grande vittoria fine a sè stessa. Non che sia stato un caso perchè l’Inter meritò sul campo di vincere, ma assolutamente non è neppure stato l’inizio di un ciclo vincente per l’Inter. Semmai proprio da quella partita iniziarono i guai per gli Strama Boys: troppa importanza mediatica? Troppe pressioni? Comunque sia nelle partite successive è stato evidente il calo fisico e mentale dei nerazzurri: con la sconfitta di ieri sono solo 6 i punti raccolti nelle ultime 7 gare. Roba da brividi per una squadra considerata solo qualche mese fa l’anti juve. Analizziamo meglio la situazione di crisi dell’Inter classificando le cause del declino nerazzurro in due motivi: quelli legati a Stramaccioni e alle sue scelte, e quelli legati alle valutazioni della dirigenza.

    Andrea Stramaccioni pensieroso: la sua Inter ha raccolto solo 6 punti nelle ultime 7 partite | © Gabriele Maltinti/Stringer / Getty Images
    Andrea Stramaccioni pensieroso: la sua Inter ha raccolto solo 6 punti nelle ultime 7 partite | © Gabriele Maltinti/Stringer / Getty Images

    COLPE DI STRAMA – Andrea Stramaccioni appena un mese fa veniva elogiato e addirittura paragonato a Josè Mourinho solo per aver incanalato qualche vittoria di fila. La stampa sportiva italiana è in grado anche di fare cose simili. Quest’anno Stramaccioni aveva iniziato bene sulla panchina dell’Inter poi, complici infortuni, scelte della dirigenza e una squadra non proprio all’altezza delle aspettative, il giovane allenatore si è trovato sull’orlo del baratro. Già, perchè perdere per due volte contro il Siena -con tutto il rispetto per i toscani- e regalare 6 punti ai toscani ultimi in classifica non è impresa da tutti. Intanto Stramaccioni non è apparso sicuro nelle scelte: perchè far scendere in campo Schelotto che non è in forma e che ancora non è entrato alla perfezione negli automatismi della squadra? Perchè invece non aver puntato sull’altro arrivato, il giovane Kovacic dal primo minuto invece di inserirlo solo nella ripresa? Diciamo che Strama ha le sue colpe però non è tutto da imputare al tecnico nerazzurro. Se i giocatori sono quelli, la colpa non è di certo sua ma di qualcun’altro. La panchina del tecnico comunque inizia a traballare…

    COLPE DIRIGENZA – Arriviamo al punto critico della riflessione. Se Strama fa i suoi errori -come tutti del resto- anche la dirigenza si è impegnata in negativo. Intanto il mercato non è apparso convincente. L’Inter ha ceduto Sneijder, forse l’unico trequartista di livello che avevano in casa i nerazzurri. Adesso Stramaccioni ha dovuto reinventare Guarin trequartista togliendo un elemento di spessore come il colombiano dal centrocampo. I nuovi arrivi non hanno molta utilità, almeno nell’immediato. Forse con un po’ di pratica potranno aiutare l’Inter ma non si possono pretendere miracoli. Assurda poi la scelta di affidarsi a Rocchi, attaccante d’esperienza, per carità, ma in avanti con l’età piuttosto che confermare il giovane Livaja. La difesa, il reparto più incerto non può affidarsi a Chivu centrale e urgevano rinforzi. La colpa è di tutti ma a rimetterci è solo l’Inter.

  • Consigli Fantacalcio 2012-2013 21 giornata

    Consigli Fantacalcio 2012-2013 21 giornata

    Ciao a tutti ragazzi, 21esima giornata di Serie A che deve fare i conti ancora una volta con una sessione di mercato aperta e apparentemente abulica ed i tanti infortuni che stanno colpendo numerose squadre con il Milan, l’Inter e la Juventus su tutte. È la formazione campione d’Italia ad essere la squadra più colpita dalla sfortuna con praticamente tutto il centrocampo titolare fuori a causa delle defezioni di Marchisio, Pirlo e Vidal.  apparentemente già scritto per la vittoria dello scudetto ma che potrebbe regalare delle sorprese importanti che potrebbero stravolgere tante formazioni. Turno apparentemente favorevole ai biancocelesti di mister Petkovic che sono impegnati a Palermo mentre risultano essere molto interessanti e con bonus assicurati i match fra Genoa e Catania ed ovviamente il posticipo di domenica sera fra Roma e Inter.

    Consigli Fantacalcio giornata 21 guida alla formazione

    Palermo-Lazio sabato ore 18:00
    Padroni di casa rosanero che chiamano all’esordio i nuovi acquisti Aronica e Dossena con quest’ultimo da schierare al pari di Ilicic e Santiago Garcia. Nella Lazio non ci sarà Klose e quindi diamo spazio ad un Sergio Floccari in fiducia oltre a Lulic ed Hernanes.

    Juventus-Udinese sabato ore 20:45
    Emergenza piena in casa Juve, Conte deve fare a meno del centrocampo titolare oltre a Fabio Quagliarella. Inseriamo Matri e Vucinic e Paul Pogba oltre a Lichsteiner. Nell’Udinese impossibile rinunciare a Totò Di Natale e diamo fiducia a Lazzari e Dusan Basta.

    Fiorentina-Napoli  domenica ore 12:30
    Match che si preannuncia bellissimo con un Napoli galvanizzato dalla Sentenza in Corte d’Appello che gli ha ridato i due punti tolti in primo grado. Formazione partenopea praticamente al completa, puntiamo sugli ospiti dato che la Fiorentina potrebbe risentire del turno di coppa Italia.

    Atalanta-Cagliari domenica ore 15:00
    Partita che secondo noi regalerà tanti bonus, diamo fiducia a Sau e Pinilla fra gli ospiti mentre fra i nerazzurri padroni di casa inseriamo Bonaventura, Denis oltre al neo acquisto Giorgi che potrebbe regalare bonus preziosi dalla retrovie.

    Chievo-Parma ore 15:00
    Ospiti reduci dalla bella prestazione contro la Juventus ma occhio al Chievo che in casa si trasforma e vuole riscattare la debacle della settimana scorsa contro il Bologna. Diamo spazio a Stoian e Thereau mentre nel Parma inseriamo Biabiany, Sansone e Marchionni.

    Genoa-Catania ore 15:00
    Match che dovrebbe regalare tanti bonus e quindi lasciamo a riposo i rispettivi reparti difensivi con annessi portieri con le uniche eccezioni rappresentate da Marchese e Antonelli. Ovviamente inseriamo tutti i giocatori dalla mediana in su delle rispettive compagini.

    Milan-Bologna  ore 15:00
    Match dal pronostico scritto soprattutto dopo i supplementari giocati dal Bologna in coppa Italia contro l’Inter. Fra gli ospiti inseriamo solo Diamanti, Gabbiadini e Gilardino ma solo se costretti mentre diamo fiducia a tutti i giocatori rossoneri.

    Mattia Destro ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Mattia Destro ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Pescara-Torino  ore 15:00
    Anche qui potrebbero esserci tanti bonus, inseriamo Weiss, Celik ed il brasiliano Togni fra i padroni di casa mentre fra i granata dobbiamo dare assolutamente fiducia  a Birsa, Cerci e Meggiorini.

    Siena-Sampdoria ore 15:00
    Pronostichiamo pochi gol in questa partita e quindi diamo spazio ai rispettivi reparti difensivi ma non dimentichiamo qualcuno in attacco come Reginaldo fra i padroni di casa e Icardi fra i blucerchiati.

    Roma-Inter domenica ore 20:45
    Big match e bonus  assicurati fra due compagini che giocano a viso aperto, lasciamo perdere le difese ma inseriamo Nagatomo e Piris. Non ci sarà Milito e quindi occasionissima per Tommaso Rocchi dal primo minuto. Nella Roma l’impiego di Totti sarà deciso all’ultimo minuto.

  • Cassano Stramaccioni: la fine di un idillio?Video

    Cassano Stramaccioni: la fine di un idillio?Video

    Antonio Cassano è quasi sempre stato una testa un po’ calda. Con il passare del tempo, per fortuna sua, delle squadre in cui ha militato, e per tutti gli amanti del calcio, questi tipi di atteggiamenti si sono placati. Del tutto? A dire il vero no. Anche ai tempi del Milan, si parla di circa due stagioni fa, Cassano aveva fatto parlare di sè per dei diverbi avuti con diversi giornalisti rei di aver violato la sua vita privata. Ovviamente niente a che vedere con le sceneggiate stile Milan-Roma, finale di coppa Italia della stagione 2002\2003, in cui il barese, in quel periodo in forza ai giallorossi, dopo essere stato espulso dall’arbitro ha rivolto a quest’ultimo non solo offese ma anche il gesto delle corna. Come scordarsi poi dei vari litigi avvenuti a Madrid quando sulla panchina delle Merengues sedeva Fabio Capello? Epica, quasi comica, l’imitazione dell’allenatore italiano. Un altro episodio recente, questa volta con la maglia della Samp, avvenne per via di una squalifica: Cassano, poichè squalificato per la prossima partita, gettò la maglia in faccia all’arbitro prima di dirne di tutti i colori. Questo breve riepilogo, formato solo da alcuni dei tanti episodi della carriera di Antonio Cassano, è stato fatto per far presente che il giocatore non è nuovo a situazioni simili a quella che stiamo per descrivere.

    Antonio Cassano | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Antonio Cassano | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    SOSTITUZIONE – Inter-Pescara, 12 gennaio, stadio San Siro. Match valevole per la prima giornata del girone di ritorno. E’ il minuto 23 del secondo tempo quando Antonio Cassano viene sostituito dall’allenatore nerazzurro Andrea Stramaccioni. Al posto del barese è pronto ad entrare in campo Tommaso Rocchi, fra l’altro esordio con la maglia dell’Inter. Al momento del cambio, Cassano, si è rivolto verso la panchina dicendo : “Ma io?” con tutta l’incredulità di chi non vuol sentire ragioni di uscire dal terreno di gioco. Durante la sostituzione, poi, lo stesso Cassano ha borbottato frasi incomprensibili prima di dirigersi direttamente verso gli spogliatoio del Meazza. Il giorno dopo la partita, i media sono impazziti nel cercare di dare una spiegazione all’accaduto: dopo la fine del rapporto idilliaco fra il Milan e Cassano, che sia già esaurito l’entusiasmo del barese con la maglia nerazzurra. In molti giuravano di sì. Ma è veramente mal di pancia quello di Cassano?

    MINIMIZZARE – Nel post partita, Andrea Stramaccioni ha parlato dell’episodio appena descritto. Queste le sue parole: “Cassano ha avuto una reazione dopo la sostituzione, ma credo che sia normale perché eravamo in un momento in cui stavamo costruendo tanto, ripartivamo, lui aveva avuto diverse occasioni. Questo dimostra anche quanto lui sia attaccato all’Inter. E’ normale che un giocatore come Cassano voglia sempre stare in campo e dare il suo contributo. Non c’è nulla da chiarire. Lui giustamente voleva stare più minuti in campo, io faccio l’allenatore e faccio le mie scelte“. Dunque nulla da chiarire fra il tecnico romano e Cassano ma la sensazione è che episodi simili non debbano più accadere per poter avere la certezza che non esistano mal di pancia da parte di nessuno. Sicuramente il malumore di Cassano è frutto delle ultime prestazioni del barese. Ricordiamo che l’ex rossonero non segna da fine ottobre e che l’Inter ha attraversato un brutto calo di forma nell’ultimo periodo interrotto solo con la vittoria interna contro il Pescara.

    [jwplayer config=”30s” mediaid=”166684″]

  • Tommaso Rocchi all’Inter ma non chiamatelo vice-Milito

    Tommaso Rocchi all’Inter ma non chiamatelo vice-Milito

    Ormai è fatta, potremmo dire questione di ore e poi Tommaso Rocchi ex capitano della Lazio vestirà la casacca dell’Inter, con il ruolo di vice-Milito. Il neo acquisto neroazzurro potrebbe unirsi al gruppo già nella giornata di domani e svolgere cosi il primo allenamento con i suoi nuovi compagni, cercando cosi di strappare non solo la convocazione per la difficile gara contro l’Udinese, ma anche un posto da titolare, sempre che il suo nuovo allenatore lo ritenga idoneo per giocare.

    Infatti nell’attuale stagione Rocchi ha disputato sole 3 gare con il suo ex club, senza aver mai segnato, e ciò presuppone che l’ex idolo laziale debba sudare le proverbiali sette camicie non solo per strappare una maglia da titolare ma per recuperare sulla forma fisica ed essere cosi al passo con i suoi compagni di squadra, senza dubbio più avanti.

    In tanti però si chiedono se l’acquisto di Rocchi da parte dell’Inter, sia un affare giusto o meno, infatti non essendo più un giovane, in tanti speravano nell’acquisto di un giocatore senza dubbio più giovane anagraficamente rispetto all’ex laziale, che potesse dare una certa continuità al progetto Inter.

    Infatti l’obiettivo dei neroazzurri è tornare ai fasti di Mourinho, ma è possibile farlo con giocatori che ormai hanno superato da un pezzo le trenta primavere?

    Domanda giusta alla quale però solo il campo potrà dare una risposta, dal canto suo il neo acquisto nero azzurro può vantare una grandissima esperienza sia in campo nazionale che internazionale.

    Cresciuto nelle giovanili del Venezia dal 94 al 96 approda nella primavera della Juventus , nel 95 viene aggregato alla prima squadra con cui però non scende mai in campo. Nella stagione 96-97, indossa la maglia della Pro Patria con cui gioca 27 gare realizzando 6 reti, ma a gennaio del 97 vola alla volta di Fermo per indossare la maglia della Fermana con cui gioca sole 4 gare senza mai andare a segno.

    Cosi nell’estate del 97 si lega al Saronno con cui gioca 28 gare realizzando ben 10 reti, 4 in più rispetto alla stagione con la Pro Patria, ciò attira le attenzioni del Como che dal 98 al 2000 si avvale delle sue prestazioni.

    Infatti con il team comasco gioca 62 gare realizzando ben 20 reti, che gli fruttano il passaggio al Treviso per la stagione 2000-01, con cui disputa ben 37 gare condite però da sole 8 reti.

    Arriva cosi anche per Tommaso la grande occasione che ha come nome: Empoli, con cui gioca dal 2001 al 2004, disputando ben 104 gare condite da 28 reti, che gli fruttano l’ingaggio da parte della Lazio.

    Con il team capitolino gioca ben 244 gare realizzando ben 82 reti conquistando  la fascia da capitano, ma l’esperienza di Tommaso non si limita solo ai vari club italiani con cui ha giocato, infatti il suo palmares è anche tinto dell’azzurro della Nazionale, con cui ha giocato dall’Under 17 fino alla Nazionale olimpica totalizzando tra le varie rappresentative ben 21 presenze e 9 reti, che si aggiungo ad un palmares già ricco di suo.

    Infatti pur non giocando in club di primissima fascia nella sua lunga carriera, l’ex capitano della Lazio ha avuto modo di vincere 1 scudetto primavera con la Juventus, 1 Coppa Italia con la Juventus, ed un Torneo di Viareggio sempre con la casacca bianconera, a tali successi si aggiungono la vittoria della Coppa Italia e Supercoppa Italia con la Lazio.

    Visto il curriculum e l’esperienza senza dubbio l’arrivo di Rocchi potrebbe dare una marcia in più, ma il verdetto finale in questi casi più che ai giornalisti spetta al campo, certo competere con Milito non sarà facile, ma spesso le sfide difficili ed impegnative possono stimolare e diventare un’arma in più per far bene.

  • Mercato Inter, dalla Lazio in arrivo il vice Milito. Ecco Rocchi

    Mercato Inter, dalla Lazio in arrivo il vice Milito. Ecco Rocchi

    Avanti un altro! Prendiamo spunto dal popolare programma di Mediaset condotto proprio dall’interista Paolo Bonolis per aggiornarvi sulla situazione in casa Inter sul vice Milito. Nel giro di una settimana sono stati detti tanti, forse troppi nomi, alcuni fattibili, altri al limite nell’impossibile. E adesso ecco spuntare una nuova punta. Si tratta di Tommaso Rocchi, attaccante della Lazio, ai margini della squadra biancoceleste dopo l’arrivo di Petkovic. Si tratterebbe di un acquisto low cost, visto il contratto in scadenza a giugno e l’utilizzo con il contagocce in questa prima parte di stagione (appena 3 presenza in campionato e 154 minuti giocati!). Ma il giocatore laziale è davvero quello che serve a Stramaccioni? Siamo certi possa risultare più utile del giovane Livaja? I dubbi sono legittimi visto il rendimento della punta nelle ultime tre stagione.

    Il popolo nerazzurro avrebbe già espresso la propria opinione. Tante risate al momento dell’accostamento tra Rocchi e l’Inter. Preferirebbero un ritorno di Samuele Longo o la conferma di Marko Livaja.

    Potrebbe essere Rocchi il vice Milito © Dino Panato/Getty Images
    Potrebbe essere Rocchi il vice Milito © Dino Panato/Getty Images

    Le cifre – Conoscendo Lotito, difficilmente libererà l’attaccante gratuitamente, nonostante si possa liberare a parametro zero fra appena sei mesi e il suo scarsissimo utilizzo sotto la guida tecnica di Petkovic che gli preferisce Kozak e Floccari. Detto questo, il presidente laziale non potrà chiedere più di 500-600 mila euro per il cartellino dell’ex capitano biancoceleste, mentre l’accordo tra Inter e l’entourage della punta sarebbe già stato trovato sulla base di un contratto semestrale da 800 mila euro.

    Pro – Esperienza nazionale e internazionale, senso del gol e silenzioso vice Milito, pronto a scendere in campo quando chiamato in causa senza lamentarsi. Tommaso Rocchi potrebbe rivelarsi una buona riserva, da utilizzare quando l’argentino si ritroverà a riserva.

    Contro – L’età, gli infortuni e il periodo d’appannamento da tre stagioni. Non dimentichiamo infatti che si tratta di un classe ’77, ormai quasi al termine della carriera. I numeri guai muscolari ne hanno limitato le prestazioni negli ultimi campionato (52 presenze e solamente 12 gol).

    E il progetto? – Ci rimane un dubbio. Ma, in una stagione di transizione come questa con la Juventus già in fuga in campionato, non sarebbe più corretto puntare sui giovani? Livaja, nonostante qualche incertezza e qualche errore clamoroso, ha dimostrato di poterci stare nella rosa interista. Certo, non potrà diventare il trascinatore nella seconda parte di stagione, ma potrà accumulare la giusta esperienza per il proseguo della sua carriera. E perché non riportare alla base Samuele Longo? Dopo un inizio folgorante all’Espanyol sotto la cura di Pochettino, ha visto ridursi notevolmente il suo minutaggio con l’arrivo di Aguirre sulla panchina del club spagnolo. D’altronde, che stagione di transizione sarebbe se non si da un minimo di fiducia ai propri giovani?

  • Mauri salva la Lazio, al Torino non basta l’incornata di Glik

    Mauri salva la Lazio, al Torino non basta l’incornata di Glik

    Un piccolo ma importante passo in avanti per il Torino. La continuazione di un momento non troppo positivo per la Lazio. L’1 a 1 dell’Olimpico di sicuro soddisfa più i piemontesi che si riabilitano dopo i ceffoni presi in casa dal Parma domenica scorsa mentre la Lazio appare ancora una volta poco brillante dopo la sconfitta di Firenze. Glik aveva portato avanti i torinesi nel primo tempo mentre nella ripresa Mauri ha ristabilito la parità, permettendo cosi alla sua squadra di raggiungere quota 19 in classifica. Di sicuro Petkovic ha pagato a caro prezzo le assenze di due uomini chiave del proprio scacchiere, Ledesma e Hernanes, nonostante abbia dato fiducia a Cana e Rocchi i quali però non lo hanno ripagato a dovere, specie il secondo che sembra aver perso lo smalto che un tempo lo contraddistingueva.

    Il match si è giocato su di un terreno reso pesante dalla pioggia  ma che inizialmente ha favorito i granata che già dopo una manciata di minuti si trovano avanti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo infatti il difensore Glik salta più in alto di tutti e insacca in rete. A questo punto la Lazio comincia ad attaccare a testa bassa ma lo fa in modo confusionario tanto che gli unici pericoli li creano Candreva, ma Gillet si oppone e Mauri, che di sinistro sfiora il palo. Dal canto suo il Torino potrebbe mettere a segno il gol del 2-0 ma è sprecone, specie con Cerci che si divora una bella occasione.

    Kamil Glik festeggia il gol
    Kamil Glik festeggia il gol © Paolo Bruno/Getty Images

    Ad inizio ripresa la gara sale di tono e di spettacolo. Santana spreca un’ottima palla per il 2-0 e cosi al 12’ la Lazio la punisce: Candreva apparecchia per Mauri che di sinistro supera Gillet. I biancocelesti ci credono ma Rocchi manda alle ortiche due ottime occasioni mentre dall’altro lato le folate di Cerci non si concretizzano. Alla fine ne vien fuori un pareggio più utile ai ragazzi di Ventura mentre la Lazio ancora una volta si ferma nel momento in cui doveva fare il salto di qualità.

    Le pagelle di Lazio-Torino:
    Candreva 7: Si conferma il più in forma della sua squadra ed è lui a tirare la carretta nei momenti di difficoltà.
    Mauri 6,5: Ha il merito di riportare in gara i suoi, anche se ci si aspetta un contributo più alto da lui.
    Rocchi 5: Manca due ottime palle gol: il Rocchi di una volta non sarebbe stato così sprecone.
    Glik 6,5: Voto a metà per un gol fatto e uno mancato di poco.
    Cerci 7: Qualità e quantità. Mette il turbo ed è capace anche di grandi giocate.
    Bianchi 5: Non crea mai pericoli a Bizzarri, né crea grattacapi alla difesa avversaria.

    Il tabellino di Lazio-Torino:
    LAZIO
    (4-4-2): Bizzarri 6; Konko 6, Biava 6, Dias 6, Lulic 5,5; Cana 5,5, Gonzalez 5,5 (12′ st Cavanda 6), Candreva 7 (40′ st Brocchi sv), Mauri 6,5; Rocchi 5 (29′ st Floccari sv), Klose 5,5. In panchina: Carrizo, Guerrieri, Ciani, Scaloni, Zauri, Radu, Stankevicius, Onazi, Kozak. Allenatore: Petkovic 5,5
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6, Glik 6,5, Rodriguez 5,5, D’Ambrosio 6; Brighi 6, Gazzi 6; Cerci 7 (41′ st Birsa sv), Bianchi 5, Sgrigna 5,5 (17′ st Meggiorini 5,5), Santana 6 (12′ st Stevanovic 5,5). In panchina: Gomis, Di Cesare, Agostini, Caceres, Basha, Verdi. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini di Lazio Torino:
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”158865″]