Tag: tommaso ghirardi

  • Affare Giovinco, Marotta bacchetta l’Inter “E’ scorretta”

    Affare Giovinco, Marotta bacchetta l’Inter “E’ scorretta”

    Sono arrivati i primi caldi e a infiammarsi non è solo l’aria ma anche il calciomercato. La Juventus, vera regina in questa prima fase del mercato visti gli acquisti di Mauricio Isla e Kwadwo Asamoah, è costretta a fare attenzione per risolvere la patata bollente della comproprietà di Sebastian Giovinco. La formica atomica è oggetto del contendere tra Juventus e Parma, i bianconeri e i gialloblu dovranno trovare un accordo nei prossimi 5 giorni per evitare di andare alle buste previste per il 22 giugno.

    L’Inter di Massimo Moratti apprezza molto le qualità di Giovinco e ha provato tramite vari sondaggi a intavolare il discorso con la squadra di Ghirardi, che comunque sembra intenzionato a risolvere la questione pendente con la società campione d’Italia. L’interessamento dell’Inter può darsi sia stato solo un tentativo per infastidire l’acerrima nemica ma comunque il giocatore della nazionale italiana è ben visto dai dirigenti di Corso Vittorio Emanuele.

    Beppe Marotta © Massimo Cebrelli/Getty Images

    Tuttavia non è piaciuta molto l’intromissione nerazzurra nell’affare Giovinco a Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus. Il dirigente bianconero nella giornata di ieri ha risposto così a chi gli chiedeva di un presunto interessamento dell’Inter su Giovinco: “Siamo rimasti sbigottiti leggendo certe cose. Non capisco come si possano effettuare sondaggi su un giocatore che è in compartecipazione tra noi e il Parma, il regolamento lo vieta. Siamo certi, comunque sia, che la solidità dei rapporti tra noi e il Parma, l’amicizia tra Agnelli e Ghirardi , farà sì che la situazione di Giovinco possa evolvere in modo positivo”.

    Non le ha mandate a dire Beppe Marotta, il quale è sembrato molto ottimista riguardo alla buona riuscita della trattativa Giovinco. Per adesso tutto tace sull’asse Torino-Parma e le dichiarazioni del dg nei confronti dell’Inter possono essere interpretate anche come un segnale di preoccupazione verso una trattativa che sta andando troppo per le lunghe. D’altronde il mercato bianconero è già iniziato più che bene ma non dimentichiamo che sulla lista acquisti juventina manca ancora il vero grande obiettivo: il centravanti top professional. La comproprietà della formica atomica sta rallentando la rincorsa al top player offensivo.

  • Giovinco, Ghirardi fissa il prezzo “Vale 40 milioni”

    Giovinco, Ghirardi fissa il prezzo “Vale 40 milioni”

    Sarà sicuramente uno degli uomini mercato 2012, la sua estate si preannuncia più calda che mai: parliamo di Sebastian Giovinco per il quale nelle prossime settimane potrebbe accendersi una vera e propria asta, sono infatti tanti i club che hanno bussato alla porta di Tommaso Ghirardi per chiedere informazioni sulla Formica Atomica, sulla metà del cartellino per essere più precisi. Già, perchè il fantasista della Nazionale è attualmente in comproprietà con la Juventus che due anni fa lo ha girato in prestito al Parma e concesso lo scorso anno il riscatto della metà del cartellino, per consentirgli di farsi le ossa in un club dove avrebbe trovato un posto fisso da titolare e di non bruciarsi troppo presto facendo solo panchina.

    Se da un lato la valutazione fatta dai dirigenti bianconeri si è rivelata del tutto azzeccata dal momento che Giovinco in gialloblu è maturato e sbocciato definitivamente, dall’altro aver concesso il diritto di riscatto per un giocatore dalle potenzialità enormi e per giunta per soli 3 milioni di euro pagabili in tre anni (praticamente impachettato e regalato, ndr) è stato un errore che definire da principianti è riduttivo. Alla luce soprattutto dell’ultima splendida stagione dell’attaccante, la migliore della sua carriera, nella quale ha messo a segno ben 15 gol in campionato regalando prestazioni notevoli trascinando il Parma a ridosso della zona Europa League e guadagnandosi la fiducia del ct Cesare Prandelli che lo ha fatto esordire in Nazionale e lo ha confermato nella lista dei 32 preconvocati azzurri in vista di Euro 2012. La Juve infatti ora dovrà far fronte alla concorrenza di tanti club italiani e non solo, Giovinco ha attirato su di sè le attenzioni del Barcellona, del Paris Saint Germain, del Manchester City oltre che quelle di Napoli, Lazio, Fiorentina, Roma e, per ultima in ordine cronologioco, dell’Inter che pare stia architettando uno sgarbo ai rivali bianconeri.

    Sebastian Giovinco © Paolo Bruno/Getty Images

    Juve e Parma dovranno incontrarsi nei prossimi giorni per discutere della comproprietà del giocatore, il presidente del Parma Ghirardi ha anche affermato in un’intervista che le ipotesi più plausibili sono o quella di un ritorno alla casa madre o quella di un altro anno di permanenza in Emilia, fissando, indirettamente, anche il prezzo del suo cartellino: “Ce lo hanno chiesto in tanti ma un’offerta vera non c’è. E non siamo disponibili a riceverne. Prima dobbiamo parlare con la Juve in base agli accordi presi in inverno, poi ci sarà tempo per valutare altre operazioni. A oggi credo che il giocatore possa restare da noi o andare alla Juventus. Poi si sa come va il calciomercato e se ci sono dei club importanti europei che vogliono investire tanti soldi, credo che Giovinco si possa muovere. Ma la situazione economica attuale può suggerire solo uno scenario: che resti qui o vada a Torino, questa è la volontà del giocatore. Quanto vale? Non meno di quanto valgono Pastore e Sanchez“.

    Juve e pretendenti sono avvertite, non sarà facile nè per l’una nè per le altre vestire con i propri colori la Formica Atomica.

  • Fabio Borini, la Juve sfida la Roma. Giovinco la chiave

    Fabio Borini, la Juve sfida la Roma. Giovinco la chiave

    Impazza il calciomercato. La Juventus è ancora alla ricerca dell’acquisto a sensazione nel reparto offensivo. Più trascorrono i giorni più i nomi si susseguono. Oltre ai soliti Van Persie, Higuain, Cavani, Dzeko, reduci della prima ora, arriva nel parquet bianconero anche un italiano. Il solito ignoto è Fabio Borini, attaccante in compartecipazione tra Parma e Roma, che quest’anno ha stupito più di un critico relativamente alle sue qualità. Oggetto misterioso nel Chelsea, favola sportiva da quando è approdato nella capitale. A cavallo tra il girone d’andata e quello di ritorno è il talento del giovane di Bentivoglio è letteralmente esploso, tanto da convincere Prandelli a convocarlo nell’amichevole di febbraio contro gli Stati Uniti. Attualmente si sta allenando insieme ai papabili 23 per l’Europeo.

    RENDIMENTO – Da sempre giovane promessa del calcio italiano, Fabio Borini ha atteso di tornare in patria per far conoscere le sue potenzialità. Fondamentale nella crescita del calciatore classe ’91 la presenza in panchina di un tecnico come Luis Enrique, che non si è fatto pregare due volte per lanciare in campo il ragazzo proveniente da Parma. Il primo gol con la maglia della Roma lo sigla alla nona giornata di campionato, quando i giallorossi vengono battuti dal Genoa a Marassi per 2-1.

    fabio borini | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Dopo uno strappo muscolare che l’ha tenuto fermo per oltre due mesi, Borini si ripresenta alla grande all’inizio del nuovo anno solare. In meno di 60 giorni realizza 8 gol. Tra le reti più importanti del giovane attaccante ricordiamo la doppietta rifilata all’Inter di Ranieri e i gol vittoria contro Parma e Palermo. Un nuovo infortunio a fine marzo lo ferma per un altro mese, e da lì in avanti non riuscirà più ad essere incisivo come lo era stato ad inizio anno.

    ASSO GIOVINCO – Secondo quanto riportato stamani sul sito Sportmediaset, la dirigenza bianconera avrebbe incontrato il presidente del Parma Ghirardi per chiedere informazioni circa la reale valutazione del calciatore. La risposta del numero uno gialloblu sarebbe stata piuttosto esosa, 20 milioni di euro. Dalla sua la Juve può sempre contare sulla carta Giovinco, al momento in compartecipazione tra Parma e Juventus. Resterà poi da formulare un’offerta congrua anche all’altra detentrice del cartellino di Borini, ovvero la Roma. Dall’altra parte i giallorossi hanno più volte manifestato la propria intenzione di acquistare il giocatore a titolo definitivo. In questa direzione è da leggersi la trattativa conclusa durante il mercato invernale per la comproprietà del calciatore con il Parma, per la quale i giallorossi hanno sborsato una cifra intorno ai 4,5 milioni di euro. Senza dimenticare infine la volontà dello stesso Borini, il quale a Roma sembra aver trovato la dimensione ideale. Sarà sufficiente alla Juve mostrare il tricolore sul petto oppure dovrà virare su altri obiettivi?

  • Giovinco uomo mercato,Ghirardi gongola

    Giovinco uomo mercato,Ghirardi gongola

    Prezzo pregiato di questo mercato è Sebastian Giovinco, che non sa ancora dove giocherà e che maglia indosserà il prossimo anno, ma di certo non rimarrà alla corte ducale, troppo stretta la città di Parma, per ambizione e blasone, per un giocatore della sua caratura tecnica e che in questa stagione ha mostrato di aver raggiunto una certa maturità e di essere pronto per una squadra con obiettivi più nobili della salvezza.

    Le voci di mercato sul fantasista piemontese si rincorrono e il suo procuratore Claudio Pasqualin in più di un’occasione ha confermato che il futuro della Formica Atomica, potrebbe anche non essere in una della due società che ne detengono il cartellino:«Abbiamo registrato l’interessamento del City, ma Sebastian è molto seguito anche in Spagna e Germania».

    C’è però l’impressione che almeno in Italia, Giovinco non potrebbe e dovrebbe indossare nessun’altra maglia se non quelle o della Juventus o del Parma. La suggestione Napoli, pare essere molto lontana dal realizzarsi anche perchè, sebbene il patron De Laurentiis debba sostituire l’ormai sicuro partente Lavezzi, il talento italiano non pare essere alla portata della casse del club partenopeo, che quest’anno prospetta un mercato low cost e vista la quotazione elevata del giocatore, il Vesuvio, a meno di sorprese, non vedrà il trasferimento del numero 10 ducale.

    Sebastian Giovinco| © Dino Panato/Getty Images

    La pista più attendibile pare essere quella del riscatto juventino, la società, infatti, dietro le forti pressioni del tecnico Conte, dovrebbe riscattare l’altra metà concessa ai gialloblu e consentire alla Formica Atomica, una nuova possibilità di dimostrare il proprio valore anche con la pesante casacca bianconera, tanto più che al suo arrivo potrebbe trovare libero un numero pesante da sostenere, quel numero 10 appartenuto per 19 anni alla leggenda Del Piero.

    Tutto questo clamore intorno al talentino piemontese non fa che ingolosire il presidente Ghirardi, che sa benissimo di non poterlo trattenere e che vorrebbe monetizzare al massimo il profitto dalla cessione della propria metà. Le dichiarazioni a tal proposito non lasciano spazio ad interpretazioni, secondo il patron gialloblu, infatti, l’attaccante vale 40 milioni, non meno di Pastore e Sanchez e quindi un top player a tutti gli effetti.  E’ certo che la telenovela Giovinco non è destinata a concludersi al più presto e sarà una delle trame di mercato più complicate, per adesso le due società proprietarie del cartellino attendono la deadline del 22 giugno, data ultima per la risoluzione delle comproprietà, poi probabilmente il futuro del giocatore sarà ancora più chiaro.

  • Roma Parma probabili formazioni, Osvaldo sfida Giovinco

    Roma Parma probabili formazioni, Osvaldo sfida Giovinco

    Roma e Parma alla prova del nove per testare le rispettive ambizioni di classifica. Dopo gli alti e bassi stagionali i giallorossi vogliono restare attaccati al treno che porta in Europa e cancellare la brutta debacle col Siena nell’ultimo turno. Il Parma invece naviga in acque tranquille, ma vuole allontanarsi il prima possibile dalla bassa classifica e magari cercare di togliersi qualche soddisfazione di centro classifica.

    PROBABILE FORMAZIONE ROMA. Luis Enrique prosegue con la stessa mentalità di sempre e dunque anche con lo stesso modulo, il consueto 4-3-1-2 votato all’attacco. Tra i pali scenderà in campo il solito e affidabile Stekelenburg. La difesa perde Kjaer per squalifica, ma ritrova Juan reduce da problemi di tipo muscolare che affiancherà l’argentino Heinze. Sulle fasce Rosi a destra e Taddei a sinistra. Importanti rientri a centrocampo dove ritroveranno il posto da titolari De Rossi e Gago, al loro fianco Pjanic come da protocollo. Nel ruolo di trequartista agirà il capitano Totti a supportare il rientrante Osvaldo che dovrebbe partire dal 1′ minuto. Per la seconda punta è ballotaggio tra Borini e Lamela con l’argentino in vantaggio, ma attenzione a Bojan che potrebbe essere rilanciato a sorpresa.

    Osvaldo | ©Getty Images

    PROBABILE FORMAZIONE PARMA. Roberto Donadoni riconferma il 3-5-2 della bella gara contro la Juventus nel turno infrasettimanale di recupero. Tra i pali è tornato disponibile Mirante, ma il tecnico lombardo potrebbe confermare Pavarini che bene si è comportato fin qui. La difesa deve fare a meno di Paletta infortunato. E dunque giocherà il neoacquisto Ferrario in mezzo a Zaccardo e Alessandro Lucarelli. Centrocampo di grande densità con Mariga, Valiani e Morrone in zona centrale. Sulle fasce i ballottaggi tra Modesto e Gobbi a sinistra e Biabiany e Jonathan a destra. In attacco zero dubbi: Giovinco-Floccari.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA PARMA

    ROMA 4-3-1-2 Stekelenburg; Rosi,Juan,Heinze,Taddei; Gago,De Rossi,Pjanic; Totti; Osvaldo,Lamela ALL. L.Enrique

    A disposizione: Curci,Jose Angel,Perrotta,Simplicio,Greco,Bojan,Borini

    PARMA 3-5-2 Pavarini; Zaccardo,Ferrario,Lucarelli; Biabiany,Mariga,Morrone,Valiani,Gobbi; Giovinco,Floccari ALL. R.Donadoni

    A disposizione: Mirante,Santacroce,Jonathan,Musacci,Modesto,Palladino,Valdes

  • Esonerato Colomba, Parma a Donadoni

    Esonerato Colomba, Parma a Donadoni

    L’allenatore del Parma non è più Franco Colomba. Nella serata di ieri infatti la società gialloblu ha esonerato l’ex tecnico e ha annunciato l’ingaggio di Roberto Donadoni. Tommaso Ghirardi quindi, patron del Parma, ha deciso di puntare sull’ex ct della Nazionale azzurra per risollevare le sorti della propria squadra che naviga in acque non tranquille in campionato. Per Donadoni si tratta di un rientro nella massima serie dopo l’esonero subito in estate da parte del presidente del Cagliari Massimo Cellino. L’ex ala della Nazionale ai Mondiale del ’94 aveva in precedenza rifiutato le proposte di numerosi club di Serie A e B, fra cui anche quella della Sampdoria.

    Roberto Donadoni | © Claudio Villa/Getty Images

    L’esonero di Colomba non ha destato particolare clamore nell’ambiente gialloblu, che evidentemente si aspettava il licenziamento dell’allenatore nato a Grosseto nel 1955. Nell’ultimo periodo i risultati della squadra erano peggiorati, come dimostrano le due sole vittorie ottenute negli ultimi dieci incontri disputati. Le undici reti subite contro Lecce, Catania e Inter hanno mandato su tutte le furie il numero uno gialloblu, che nel match giocato a San Siro sabato scorso ha abbandonato lo stadio dopo il quarto gol dei nerazzurri. Lo stesso direttore sportivo Pietro Leonardi si era detto amareggiato dopo le ultime prestazioni, sebbene non si fosse sbilanciato ulteriormente nelle interviste del post partita, rimandando qualsiasi decisione all’inizio della settimana successiva. Decisione che è giunta nella serata di lunedì, attraverso un comunicato ufficiale sul sito della società.

    Donadoni si dice molto ottimista circa la nuova avventura al Tardini. Durante la conferenza stampa di presentazione, il tecnico ex Cagliari e Napoli dichiara che per un club come il Parma la salvezza non sia l’unico risultato a cui si debba puntare, e per questo non verranno guardate le squadre che attualmente sono dietro in classifica, ma l’obiettivo sarà quello di raggiungere ed eventualmente superare i club che al momento sono davanti ai gialloblu. Ciò a testimoniare l’ambizione di Donadoni, fattore chiave che avrà convinto la dirigenza del Parma a puntare decisa sull’allenatore bergamasco, scartando le ipotesi Del Neri e Gianfranco Zola.

  • Salvezza Parma: Ghirardi plaude Colomba e Giovinco

    Salvezza Parma: Ghirardi plaude Colomba e Giovinco

    La vittoria contro la Juventus, griffata Sebastian Giovinco, grande ex dell’ incontro, ha dato al Parma la matematica certezza della permanenza in serie A. Il presidente Tommaso Ghirardi festeggia l’ obiettivo raggiunto attribuendo la gran parte dei meriti al tecnico Franco Colomba, arrivato a campionato già in corsa per sostituire Marino, e che ha saputo rimotivare la squadra, consentendole di ritrovare i valori che aveva perso di vista, dandogli un’ identità ed un equilibrio ben preciso, e che ha consentito al Parma di ottenere delle soddisfazioni molto positive, come la vittoria contro tre grandi del campionato, come Inter, Udinese e Juventus.

    Con Franco Colomba in panchina, è definitivamente esploso il talento ed il potenziale della ” formica atomica “, ossia di Sebastian Giovinco, che ha trovato un posto importante in squadra esprimendosi sempre su grandi livelli. In proposito Tommaso Ghirardi commenta: “Era semplicemente uno che doveva giocare al calcio: assurdo che giocatori così vengano tenuti in panchina, noi non abbiamo fatto niente altro che metterlo in campo. Non l’ho mai ritenuto una scommessa ma un giocatore importante, e siamo contenti di avergli ridato entusiasmo”.

    Una scommessa vinta, anche se Ghirardi precisa che Giovinco non era una scommessa ma una certezza: è innegabile, però, il merito di aver voluto credere in un giovane italiano dal grande potenziale.

  • Parma, Colomba si guadagna la riconferma

    Parma, Colomba si guadagna la riconferma

    Chiamato dal presidente Tommaso Ghirardi a risollevare una squadra che stava sprofondando nei meandri della zona retrocessione, Franco Colomba, che era subentrato il 4 aprile scorso al posto dell’esonerato Pasquale Marino, ha saputo ridare il giusto vigore e il giusto equlibrio al Parma confezionando, dopo la sconfitta all’esordio avvenuta in casa della Lazio, tre vittorie consecutive e un pareggio che hanno permesso ai ducali di ottenere la salvezza con due giornate d’anticipo. La squadra con lui ha ritrovato quella stessa fiducia e consapevolezza nei propri mezzi che con il predecessore aveva ormai smarrito.

    Il buon lavoro svolto dal tecnico toscano gli è valsa la riconferma anche per la prossima stagione come ha affermato dal presidente della società gialloblu Ghirardi: “Il prossimo anno sarà ancora Franco Colomba l’allenatore del Parma“.
    Fugato ogni dubbio su chi sarà alla guida tecnica anche per la nuova stagione, il Parma si concentra per la sfida che vedrà la Juventus arrivare al Tardini e dove non regalerà nulla all’avversario. Sono tanti anche gli ex della gara che militano nelle fila dei ducali: oltre a Sebastian Giovinco e Amauri, il primo in comproprietà tra i due club e il secondo in prestito fanno parte del folto gruppo di ex anche il portiere Antonio Mirante, il centrocampista Antonio Candreva e gli attaccanti Raffaele Palladino e Valeri Bojinov.

  • Lavezzi Show, il Napoli torna a sognare

    Lavezzi Show, il Napoli torna a sognare

    Torna Lavezzi e torna anche il Napoli, che si aggiudica la sfida con il Parma con un risultato rotondo, risultato che però farà discutere per come è maturato, lasciando uno strascico di polemiche e di recriminazioni da parte emiliana.

    Comincia col piede giusto la gara degli uomini di Marino, è Palladino, in particolare, schierato a sorpresa al posto di Giovinco, ad andare vicino al gol due volte attorno al minuto 3: prima da destra sfiora il secondo palo con un bel diagonale dal limite, poi costringe De Sanctis alla prodezza dalla fascia opposta. Dopo una sfuriata partenopea che non produce grossi pericoli alla porta difesa da Mirante, è lo stesso attaccante ex Juventus a portare in vantaggio i suoi. Su azione d’angolo, al 28′, sigla l’1-0 con un destro al volo che batte l’incolpevole De Sanctis. Il primo tempo si conclude con gli emiliani in vantaggio e con un Napoli che sembra ancora in crisi di gioco.

    Quando si riprende, c’è il puntuale arrembaggio del Napoli che però, paradossalmente, riforza l’impressione che il Parma possa farcela, gli uomini di Marino appaiono tatticamente disciplinati e pressano stretto, tenendo gli azzurri lontano dalla porta di Mirante. Al 52′, però, arriva l’episodio della svolta: Lavezzi punta Modesto e mette in scena un’incursione delle sue in area servendo ad Hamsik un pallone invitante in area: lo slovacco è in netto fuorigioco ma nessuno se ne accorge, ed è inevitabilmente gol.
    Da qui comincia un’altra partita, il Parma demoralizzato sembra aver perso la verve del primo tempo e poco dopo arriva il raddoppio ancora sull’asse Hamsik-Lavezzi, con questa volta lo slovacco a fare da assist-man e il Pocho” a capitalizzare con un preciso diagonale che si è insaccato alla destra di Mirante.

    Passato in svantaggio il Parma è alle corde e a rendere ancor più complicate le cose ci si mette anche Galloppa che con un intervento scellerato su Hamsik si fa buttare fuori da Morganti e lascia i suoi in 10 uomini e con una rete da recuperare, entrano allora Crespo per un evanescente Bojinov e Giovinco per Candreva, ma il risultato non cambia è anzi il Napoli a passare con Maggio, che all’ 87 minuto, approfittando di un pasticcio della difesa gialloblu, sigla il terzo gol e chiude definitivamente i giochi.

    Caustico a fine partita il commento del presidente Ghirardi, che dopo aver teso la mano al collega De Laurentiis, in settimana, stasera non le manda a dire ed entra deciso a gamba tesa riprendendo le parole del produttore:

    “Questo sistema non funziona e porta le persone serie come me ad allontanarsi dal calcio. Devo cambiare hobby, questo non va più bene. Adesso le Genoveffe del campionato da tre sono diventate quattro, mentre noi ce ne stiamo nella nostra classifica del cavolo. C’è da chiedersi perchè investire ancora nel calcio”.

    La risposta di De Laurentiis, siamo certi non si farà attendere, c’è da chiedersi se stavolta il numero uno partenopeo si sentirà Genoveffa o ancora Cenerentola. Di certo il suo principe azzurro Walter Mazzarri, blindato in settimana, ha compiuto un vero e proprio miracolo con i suoi ragazzi iniettando dentro di loro una fiducia ed una convinzione da grande squadra, rodandola per un futuro glorioso che tutta la città sogna. C’è un solo interrogativo, sarà ancora lui a guidarla al gran ballo il prossim’anno, o si farà attirare dal fascino della Vecchia Signora?

     

  • Zamparini: “Io sto con De Laurentiis”

    Zamparini: “Io sto con De Laurentiis”

    Era solo questione di tempo e la replica non si è fatta attendere. Dopo lo sfogo di Aurelio De Laurentis è arrivata puntuale anche la dichiarazione di un altro vulcanico presidente della serie A, Zamparini. Il patron del Palermo non ha, infatti, perso tempo per schierarsi con il collega partenopeo e in un’intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss Napoli, ha confermato le parole del produttore cinematografico senza lasciare spazio alle interpretazioni: «Le parole di De Laurentiis? Da quello che si vede in campionato sembra di sì, da quello che la storia del calcio dice sembra di sìGli errori arbitrali, stranamente, vanno sempre nelle stesse direzioni. Col Palermo ho avuto il 99,9% degli errori arbitrali contro, basta vedere le ultime quattro partite. Si vede che è un’annata sfortunata, ma do ragione certamente a De Laurentiis perché le istituzioni calcio dovrebbero un attimino interrogarsi. Si fanno errori, è chiaro, ma l’errore di un centravanti è diverso da un errore che fa l’arbitro: come l’errore che fa il ladro al mercato è diverso da quello che fa il giudice che poi l’assolve. Il giudice deve essere super partes, sopra le righe, così come gli arbitri. Dovrebbero avere una cultura etica molto elevata che non hanno quando si difendono con la scusa di dire “noi siamo incorruttibili”. La storia ha dimostrato che nessuno è incorruttibile, né i presidenti, ne gli arbitri. Le istituzioni devono mettere i paletti necessari affinché le squadre tra di loro non comprino e non vendano le partite e che gli arbitri siano equidistanti. Gli interessi in gioco sono forti anche a livello europeo e i paletti devono garantire equidistanza e serenità degli arbitri».

    Un’altra “Cenerentola” che quindi si sente perseguitata dal palazzo e crede in un progetto oscuro volto a sfavorire le cosiddette piccole a vantaggio degli squadroni del nord. Ad ascoltare bene le parole dei due presidenti sembrerebbe che il tempo non sia passato da quella fatidica estate del 2006 in cui l’Italia pallonara è stata stravolta dallo scandalo Calciopoli. I concetti espressi sono sempre gli stessi e le polemiche sembrano essere sempre dietro l’angolo, pronte a venir fuori ad ogni minimo errore arbitrale. Corsi e ricorsi storici che fanno riflettere e che fanno dubitare della memoria a lungo termine dei presidenti delle società italiane, che non hanno mai smesso di essere tifosi prima che uomini di sport e i tifosi si sa molto spesso non sono obiettivi nelle loro valutazioni e si arrovellano alla ricerca di machiavelliche macchinazioni costruite ad hoc per favorire ora l’una ora l’altra squadra “al potere”. Credevamo di esserci sbarazzati di tutto questo dopo la pulizia post-Calciopoli e fu proprio il presidente del Napoli, in un’intervista, a dire che dopo l’uscita del mostro Moggi dal sistema, il calcio era più pulito. Adesso a quanto pare non è più così.

    Ad unirsi al coro degli scontenti è anche Tommaso Ghirardi, presidente del Parma che visto il prossimo impegno del sua squadra contro il Napoli ha pensato bene di rimarcare i concetti espressi dal collega azzurro:« Fare calcio diventa sempre più difficile, bisogna dare una mano per livellare gli interessi e le entrate e non conseguire la logica della diversificazione che è controproducente. Nel calcio moderno ci sono due o tre squadre importanti, in sei lottano per la zona Champions e siamo in dieci per la lotta contro la retrocessione e in questo modo i risultati diventano sempre più scontati».

    Il presidente emiliano ha avuto inoltre parole al miele per De Laurentiis: «A me fa piacere se De Laurentiis verrà a Parma, lo volevo chiamare perché è un presidente simpatico che ha delle idee innovative. Dobbiamo essere noi i primi a comportarci in modo corretto non facendo polemiche per dare segnali positivi a chi ci guarda. Sicuramente telefonerò nei prossimi giorni il Presidente del Napoli per invitarlo a Parma».

    Non ci ha messo molto quindi il presidentissimo napoletano a trovare degli alleati, stiano dunque attente le “Genoveffe” perché le Cenerentole hanno trovato la loro fatina e sono pronte per il ballo.