Tag: tito vilanova

  • Vilanova e Boskov, addio a due grandi tecnici

    Vilanova e Boskov, addio a due grandi tecnici

    Il mondo del calcio ha perso, in questi giorni, due grandi uomini oltre che due grandi allenatori, Vilanova e Boskov. Prima Tito Vilanova, scomparso a soli 45 anni per un cancro alla ghiandola parotide, poi Vujadin Boskov, scomparso all’età di 82 anni (ne avrebbe compiuti 83 il prossimo 16 Maggio). Due storie, due vite e due percorsi diversi quelli di Vilanova e Boskov ma accomunati dalla passione per il calcio e dalla grande professionalità e dedizione verso la panchina e per ciò che rappresenta. Entrambi, però, hanno rappresentato due modelli per i propri giocatori, che li ricordano con grande affetto e  stima anche nei giorni del dolore. Tito Vilanova è scomparso dopo un calvario vissuto con dignità e riserbo nonostante il male lo stesse logorando costringendolo ad allontanarsi dalla sua “creatura”, l’amato Barcellona del cui gioco spettacolare è stato l’inventore, insieme a Pep Guardiola, oltre che artefice degli strepitosi successi degli ultimi anni con Pep Guardiola in panchina. Dopo l’addio di Guardiola, Vilanova ha continuato finchè ha potuto la scia di successi e di dominio assoluto, conquistando la Liga dello scorso anno con cento punti, al primo tentativo: un tecnico competente, cervello della tattica che ha incantato il mondo intero, stratega fantasioso e coraggioso. Ma non solo: è stato educatore ed esempio per gli allora giovani della cantera blaugrana divenuti, poi, campioni stellari. Messi, Fabregas, Piqué (e tanti altri) devono a lui parte dei propri successi personali ed è per questo che, in questi giorni di dolore e commiato, gli hanno reso omaggio insieme all’intera società blaugrana e il popolo del Barcellona ricorderà per sempre le immagini del suo ultimo saluto al Camp Nou, avvenuto solo due mesi fa dalla tribuna dello stadio.

    Vilanova e Boskov, addio a due grandi | foto da web
    Vilanova e Boskov, addio a due grandi | foto da web

     

    Vujadin Boskov, invece, rimarrà nell’immaginario di tutti gli amanti del calcio come uno dei personaggi più istrionici ma anche come il tecnico vincente della Sampdoria delle meraviglie dei primi anni Novanta: scudetto nel 1991, Coppa delle Coppe 1989/1990, due Coppe Italia e Supercoppa Italiana, padre calcistico della coppia gol Vialli-Mancini, maestro di vita e saggio. A lui si devono alcune delle “perle” che rimarranno indelebilmente nella storia del calcio: “Rigore è quando arbitro fischia“, “Grandi squadre fanno grandi giocatori, grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio” e “Dopo pioggia viene il sole”, solo per citare le “massime” più note di un uomo pragmatico e concreto, tipicamente slavo in questo, ma che non rinunciava mai a sdrammatizzare, non prendendosi troppo sul serio e cercando la battuta ironica per dribblare le domande scomode dei giornalisti.

    Due tecnici che ci lasciano Vilanova e Boskov, due uomini che resteranno nella storia del calcio per ciò che hanno rappresentato e, per questo, il ricordo di Vilanova e Boskov resterà vivo a lungo nella memoria di tutti gli appassionati.

     

     

  • Il Barça cala il poker nel derby. Cristiano Ronaldo salva Mou

    Il Barça cala il poker nel derby. Cristiano Ronaldo salva Mou

    Con l’inizio del nuovo anno, torna anche la Liga Spagnola. La diciottesima giornata non regala grosse sorprese se non il pareggio esterno dell’Atletico Madrid contro il Maiorca, in piena bagarre per non retrocedere nella Liga Adelante. Le due big vincono e regalano spettacolo. Il Barcellona disintegra nel derby l’Espanyol per 4-0. In rete il solito Leo Messi, che alla prima gara dell’anno, già punta a superare il record di gol segnati in un anno solare. Completano il tabellino dei marcatori Xavi e Pedro (doppietta). Da segnalare il ritorno in panchina di Vilanova, dopo l’operazione per la rimozione di un tumore. Il Real Madrid vince a fatica in casa contro il Real Sociedad. L’espulsione del portiere Adan (preferito ancora una volta a capitan Casillas) dopo appena sei minuti di gioco cambia l’evolversi della gara.

    Ci pensa il solito Cristiano Ronaldo a togliere le castagne dal fuoco per i blancos con una doppietta. 4-3 il risultato finale e 2 punti racimolati ai cugini dell’Atletico.

    Futuro lontano da Madrid per Mourinho © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images
    Futuro lontano da Madrid per Mourinho © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    Protesta – Per Mourinho sono tempi duri a Madrid. Il pubblico del Santiago Bernabeu ha chiesto a gran voce il licenziamento del tecnico portoghese, a causa del suo carattere troppo duro e di alcune decisioni che hanno infastidito il tifo merengues (vedi la decisione di far partire per la seconda giornata consecutiva Casillas dalla panchina a favore di Adan). Continua il feeling tra l’ex allenatore dell’Inter e il Psg, anche se per la stagione prossima il futuro potrebbe essere inglese (con le due squadre di Manchester pronte a darsi battaglia per lo Special One).

    Il ritorno – Dopo una sola giornata di stop, torna in panchina il tecnico Vilanova, accolto da un forte applauso dal Camp Nou. La sua battaglia personale non è ancora finita, ma al momento può tornare regolarmente ad allenare la sua squadra e seguirla durante le partite. La vittoria per 4-0 non fa più notizia invece, vista la forza dei blaugrana.

    Lotta Champions – Clamorosa sconfitta esterna del Malaga contro il Deportivo la Coruna per 1-0. I ragazzi di Pellegrini non riescono a superare la difesa del Depor e si fanno raggiungere in classifica dal Betis, vittorioso in trasferta contro il Real Saragozza. Rimane in scia invece il sorprendente Levante, che dopo aver conquistato l’accesso all’Europa League nella scorsa stagione, tenta di ripetersi anche in questo campionato, con la possibilità di lottare per un posto in Champions. I rossoblu superano in rimonta l’Athletic Bilbao per 3-1. I cugini del Valencia, un po più staccati raccolgono tre punti importantissimi in casa del Granada, decisiva la rete di Piatti a otto minuti dalla fine.

    Chiusura – La diciottesima giornata si concluderà quest’oggi con la sfida di centro classifica Rayo Vallecano-Getafe.

    Risultati 18esima giornata
    Real Saragozza – Betis 1-2 — 44′ Castro (B), 58′ rig. Molinari (B), 77′ Montanes (S)
    Levante – Athletic Bilbao 3-1 — 6′ Aduriz (A), 26′ Lell (L), 45′ Iborra (L), 69′ El Zhar (L)
    Granada – Valencia 1-2 — 50′ Angulo (G), 60′ Jonas (V), 82′ Piatti (V)
    Deportivo la Coruna – Malaga 1-0 — 57′ Pizzi (D)
    Siviglia – Osasuna 1-0 — 63′ Spahic (S)
    Celta Vigo – Valladolid 3-1 — 9′ e 31′ rig. Aspas (C), 12′ rig. Bueno (V), 52′ Lopez (C)
    Real Madrid – Real Sociedad 4-3 — 2′ Benzema (R), 9′, 40′ e 76′ X.Prieto (RS), 35′ Khedira (RM), 68′ e 70′ Ronaldo (R)
    Barcellona – Espanyol 4-0 — 10′ Xavi (B), 16′ e 27′ Pedro (B), 29′ Messi (B)
    Maiorca – Atletico Madrid 1-1 — 72′ Raul Garcia (A), 87′ Kevin (M)

    Classifica alla 18esima giornata
    Barcellona 52; Atletico Madrid 41; Real Madrid 36; Malaga 31, Betis 31; Levante 30; Valencia 27; Real Sociedad 25, Rayo Vallecano 25*; Getafe 24*; Valladolid 22, Saragozza 22, Siviglia 22; Athletic Bilbao 21; Celta Vigo 18; Granada 16, Maiorca 17, Espanyol 15, Deportivo La Coruna 15; Osasuna 14.

    * Una partita in meno

  • Vilanova, promessa al Barcellona: “Tornerò presto”

    Vilanova, promessa al Barcellona: “Tornerò presto”

    Il Natale del Barcellona sarà all’insegna dell’apprensione per Tito Vilanova, che nella giornata di oggi dovrà sottoporsi ad un intervento presso l’ospedale de la Vall d’Hebron  finalizzato ad arginare quel male oscuro che già lo aveva colpito un anno fa e di cui si era appresa notizia alla vigilia della gara contro il Milan, e che purtroppo è ritornato a far visita tutt’altro che gradita.

    L’operazione cui il tecnico si sottoporrà nella giornata odierna è finalizzata a rimuovere un linfonodo vicino alla ghiandola della parotide, già operata un anno fa, e dopo l’intervento chirurgico il tecnico blaugrana dovrà restare in ospedale per almeno quattro giorni e poi osservare un periodo di sei settimane di chemioterapia e radioterapia: una circostanza che, ovviamente, lo terrà lontano dalla squadra e dalle questioni di campo per concentrarsi sulla battaglia più importante anche se, nel periodo della cura, se le sue condizioni fisiche glielo consentiranno potrà provare a “conciliare le cure con l’attività professionale”, così come ha comunicato il Barcellona in una nota dello staff medico.

    Tuttavia, prima di sottoporsi all’intervento, il tecnico ha voluto salutare i suoi calciatori, con un messaggio che racchiude in sè attaccamento al lavoro ed ai suoi uomini, oltre che la naturale speranza di tornare al più presto ad occuparsi di loro, il suo Barcellona, calandosi nuovamente nella sua dimensione quotidiana, nella sua normalità che, in questi casi, diviene la cosa più preziosa.

    Vilanova promette "tornerò presto" | © David Ramos/Getty Images
    Vilanova promette “tornerò presto” | © David Ramos/Getty Images

    Un messaggio che risulta ancora più commovente conoscendo ciò che Tito Vilanova ha affrontato lo scorso anno e che dovrà affrontare nelle prossime settimane: “Devo operarmi, per un po’ di tempo non sarò con voi, ma tornerò presto”. Una promessa ed una speranza di tutti, ovviamente, che la società ha voluto cogliere alla lettera, evitando di ricorrere a sostituti “esterni” per fronteggiare l’assenza del suo tecnico. Niente Luis Enrique, niente clamoroso ritorno di Pep Guardiola, ma semplicemente la squadra sarà affidata proprio al vice di Vilanova, Jordi Roura, che prenderà così le redini del club “a tempo” a partire dall’impegno di sabato prossimo a Valadolid, in modo da non dover stravolgere l’impostazione del lavoro fin qui svolto dal tecnico, e probabilmente anche per auspicare una sua pronta guarigione ed un rientro a pieno regime in breve termine.

    In tal senso si legge anche l’intervento in conferenza stampa del presidente del Barcellona Rosell, insieme al direttore sportivo Zubizarreta, cui hanno voluto partecipare anche gli uomini più rappresentativi della squadra – capitan Puyol, Iniesta, Xavi e Valdes – proprio per esprimere la loro totale vicinanza ed il loro “appoggio incondizionato” al tecnico ed alla sua famiglia, con il presidente Rosell che ha voluto mettere in evidenza proprio la forza del tecnico, che in un momento tanto delicato ha pensato prima agli altri – la moglie, i figli, la squadra – e poi a se stesso.

    Mentre il direttore sportivo del Barcellona definisce la brutta notizia della ricaduta come “un pugno alla mandibola”, il presidente si focalizza sull’auspicio che Tito “possa tornare presto con noi” superando questa fase con la necessaria tranquillità, ringraziando al contempo tutti coloro che hanno voluto manifestare solidarietà e vicinanza al Barcellona ed a Vilanova.

  • Dramma Vilanova, il cancro è tornato. AnimoTito

    Dramma Vilanova, il cancro è tornato. AnimoTito

    AnimoTito. Doveroso è l’incoraggiamento nei confronti dell’attuale allenatore del Barcellona che ad un anno di distanza deve fare nuovamente i conti con un brutta bestia. Operato già nel novembre 2011 per un cancro alla ghiandola parotide, il tecnico blaugrana ha subito una ricaduta e giovedì dovrà tornare sotto i ferri per l’eliminazione del tumore. Ieri (martedi 18 dicembre n.d.r.) l’esito negativo alla visita di controllo annuale. Il male si è ripresentato e va eliminato al più presto. Il Barcellona non ha perso tempo e ha eliminato ogni ricorrenza sulle ormai prossime festività (compresa la cena natalizia prevista per questa sera). Nelle prossime ore è atteso un comunicato ufficiale del club catalano riguardante la situazione di Tito Vilanova. Per il momento la squadra verrà presa in consegna dal vice Jordi Roura, che andrà in panchina sabato a Valladolid.

    Premiazioni – Annullata immediatamente la conferenza stampa di questo pomeriggio da parte del presidente Rosell e la successiva premiazione di fine anno dei giocatori e dello staff blaugrana.

    Vilanova dovrà sconfiggere l'avversario più difficile © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images
    Vilanova dovrà sconfiggere l’avversario più difficile © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    La carriera – Persona tranquilla e dalla forte personalità. Dopo aver fatto il vice di Guardiola ha preso in mano la squadra blaugrana subito dopo l’addio del tecnico spagnolo e in poco tempo ha conquistato il Barcellona. Vittorie, calcio spettacolare e grande serietà nei sei mesi trascorsi a Barcellona come primo allenatore. Ora lo stop, il cancro fermerà Tito per chissà quanto tempo, ma in questo momento bisogna prima pensare alla salute.

    Successori – Nonostante le smentite di rito, il Barcellona potrebbe andare alla ricerca di un sostituto di Vilanova. Impazzano i nomi di Guardiola e Luis Enrique. Il primo ha lasciato la squadra in estate e potrebbe accettare l’incarico per l’amore che lo lega alla società e per l’amicizia profonda con Tito. Pronto a tornare in catalogna anche Luis Enrique, che dopo l’avventura a Roma è voglioso di ricominciare. Certo, la situazione non è delle migliori, ma lo spagnolo non si tirerebbe indietro davanti ad una chiamata di Rosell.

    L’incoraggiamento – Tanti i messaggi di sostegni rivolti al tecnico Vilanova da parte di grandi personaggi dello sport. Jorge Lorenzo, Rafa Nadal, Guti, Zanetti e tanti altri hanno mostrato la loro solidarietà. Anche il Real Madrid, attraverso un breve comunicato stampa ha voluto augurare una rapida guarigione al tecnico del Barcellona. In questi casi, le rivalità non esistono.

    Anche noi de Il Pallonaro auguriamo una rapida guarigione a Vilanova. Vinci la tua partita più importante e torna in panchina. AnimoTito! 

  • Lionel Messi ad un passo dal record di Gerd Müller

    Lionel Messi ad un passo dal record di Gerd Müller

    In Spagna, ma non solo, oggi è il giorno di Lionel Messi: come cita la copertina del giornale spagnolo “Mundo Deportivo” oggi gli occhi sono puntati sulla pulce argentina. Nella partita dell’ultima giornata della prima fase di Champions League contro il Benfica, il Barcellona che già si è qualificato per passare al turno successivo, ha come obiettivo la vittoria ma soprattutto il raggiungimento del record che da tempo aspetta Messi.

    Il fantasista dal piede d’oro è infatti solamente ad una rete da Gerd Müller, l’attaccante tedesco che in un anno solare è riuscito a mettere a segno ben 85 reti: si spera dunque che già nella partita di stasera Messi vada a segno con una doppietta per poter festeggiare questo nuovo importante traguardo assieme al passaggio agli ottavi già acquisito nel turno precedente. Le scommesse sono già molte e, la quota di una possibile doppietta da parte dell’argentino è spaventosamente bassa: i tifosi sono dunque tutti dalla parte della pulce che è ormai ad un passo dalla conquista del record valido per le reti fatte sia con la maglia del club che con quella della Nazionale.

    Lionel Messi FBL-ESP-LIGA-BARCELONA-ATHLETIC
    Lionel Messi © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    Da quando Gerd Müller segnò 85 reti di anni ne son passati ben quaranta: bisogna infatti tornare al 1972 per ripercorrere quanto fatto dal campione tedesco, il quale riuscì a superare ogni tipo di previsione andando a conquistare la medaglia come miglior realizzatore. La possibilità che tutto questo avvenga stasera è molto alta in quanto l’argentino è reduce da cinque doppiette nelle ultime cinque partite giocate e sicuramente la voglia di mettere mano su questo ennesimo traguardo è altissima. A calmare le acque è anche intervenuto il tecnico del Barcellona Tito Vilanova che ha precisato come Messi sia tranquillo e sereno sottolineando il fatto che l’obiettivo principale è quello di conquistare la vittoria e che solamente giocando con la grinta e determinazione di sempre potranno raggiungere questo doppio successo.

  • Lionel Messi diventa papà: è nato Thiago

    Lionel Messi diventa papà: è nato Thiago

    Una delle emozioni più grandi per Lionel Messi è stata quella di ieri quando, presso la clinica Usp Dexeus di Barcellona, la sua compagna Antonella Roccuzzo ha dato vita al loro primogenito: un grazioso bambino di nome Thiago ma che tutti già soprannominano come la mini Pulce. A rendere pubblica la magnifica notizia è stato il quotidiano online “Mundo Deportivo” ma la voce si è sparsa in tutto il mondo in un batter d’occhio anche grazie ai social network dove parenti ed amici hanno pubblicato subito la notizia.

    Il dolce momento è arrivato precisamente alle 17.46 dopo un parto lungo dove Antonella ha però avuto la fortuna di avere al proprio fianco il bomber argentino, il quale ha chiaramente preferito saltare l’allenamento con il Barcellona per poter assistere alla nascita del suo bambino. Nonostante l’assenza all’ultimo test prima del match contro il Getafe, la pulce, a detta di mister Tito Vilanova, scenderà in campo per la partita ovviamente mettendo in prima linea la salute di Antonella e Thiago e tenendo conto di eventuali imprevisti.

    Leo Messi
    Leo Messi è diventato papà © Jasper Juinen/Getty Images

    Pochi minuti dopo la nascita inoltre è stato lo stesso Messi ad informare tutti i suoi seguaci della bella notizia, pubblicando uno stato sulla propria fan page:

    Sono l’uomo più felice del mondo in quanto è nato mio figlio e ringrazio Dio per questo dono. Grazie alla mia famiglia per il loro sostegno. Un abbraccio a tutti“.

    Inutile dire che tutti i fan del fantasista blaugrana si sono subito messi al pc per poter vedere e leggere le news: sul proprio profilo Twitter Messi ha pubblicato una foto di lui, appena uscito dalla sala parto abbracciato con il dottore della clinica. Non bastasse il quotidiano “Mundo Deportivo” ha dedicato la copertina a questo evento di certo importante dove appare Lionel Messi con in mano la mini maglia del Barcellona con stampato il nome Thiago ed ovviamente il numero 10. Non resta che aspettare le prossime ore per avere maggiori notizie e magari qualche foto di Antonella e del piccolo Messi.

  • Barcellona-Real Madrid, per la Liga o per l’onore?

    Barcellona-Real Madrid, per la Liga o per l’onore?

    Mentre in Italia la domenica del sei ottobre 2012 vedrà alla ribalta il derby di Milano, stracittadina dalle belle speranze scudettate, in Spagna, sarà la giornata del “Clasico”, col Real Madrid ospite della capolista Barcellona. Si gioca l’edizione numero 165 del match dei match iberici e l’attesa è come sempre spasmodica: impazzano i pronostici e il totomarcatori in città e in tutto il paese; si va in campo per la vittoria sportiva e non solo.

    Fa specie però che alla settima giornata di andata della Liga spagnola questo match possa rappresentare l’ultima spiaggia per i blancos, se non meno, ma otto punti di distacco dal Barcellona a poco più di un mese dall’inizio della stagione sono davvero tanti per gli uomini di Mourinho. Al Camp Nou i padroni di casa potrebbero sulla carta avere due risultati a disposizione, qualora non volessero spingere troppo sull’acceleratore e accontentarsi di un pareggio: mantenere infatti lo stesso distacco dagli storici rivali andrebbe forse ugualmente bene: neanche i più ottimisti blaugrana ad oggi avrebbero sperato in questo vantaggio sul Real, così come di avere già un match-point a questo punto della stagione.

    Mourinho, da buono psicologo prima che da allenatore esperto, è ben conscio della situazione e sa che l’avvio stentato dei suoi in campionato rende inutile caricare di ulteriori tensioni la vigilia. Nella sua conferenza stampa, insolitamente rilassata, il portoghese ha parlato del match col Barcellona come di uno scontro speciale, ma che vale sempre tre punti (peccato che pesino come un macigno sulle spalle del Real, già pesantemente lontano dal vertice); da contraltare, a detta del tecnico, la rinnovata mentalità e concentrazione ritrovata dai suoi dopo gli svarioni iniziali, e indiscutibilmente un Cristiano Ronaldo reduce da due triplette che fa sempre paura. Un po’ di sana pretattica per nascondere sino all’ultimo i propositi di formazione ci permettono comunque di ipotizzare il solito Real con tre mezzepunte alle spalle di un centravanti (Higuain o Benzema?…il dubbio vero forse è proprio questo).

    Messi e Cristiano Ronaldo
    Messi e Cristiano Ronaldo © David Ramos/Getty Images

    In casa Barcellona, dato per buono il vantaggio psicologico con cui gli uomini di Vilanova potranno approcciarsi al match, tiene banco la possibile indisponibilità di Piquè al centro della difesa; eventualità questa, che sommata alla certa assenza di Puyol, fuori uso dopo il rovinoso infortunio rimediato in Champions, potrebbe dare più di qualche grattacapo ai blaugrana in fase di contenimento. L’ipotesi di schierare come coppia centrale di difesa Mascherano e Song, di fatto dei centrocampisti con in più poco minutaggio contemporaneo all’attivo è il punto interrogativo principale che affligge i padroni di casa, fermo restando che il Barça, almeno con Guardiola, ci ha abituati a tutto, anche a vari ribaltoni di ruolo, senza perdere mai colpi. In ogni caso centrocampo e attacco sono sempre tra i migliori d’Europa, e basterebbero il proverbiale palleggio e i colpi dei fuoriclasse là davanti a schiacciare qualsiasi avversario e a ricacciarlo nella sua metà campo.

    Sarà ancora una volta scontro tra giocolieri come Ronaldo e Messi, contendenti a singolar tenzone anche per la classifica cannonieri e per il Pallone d’Oro; saranno ancora minacce e promesse di manite sbeffeggianti; sarà ancora una “corrida” con colpi di fioretto e …dita negli occhi del rivale? (Vilanova è avvisato); sarà la bolgia del Camp Nou pronta a inebriare i propri beniamini e a stordire gli ospiti; sarà ancora una volta l’orgoglio della Catalunya contro la Spagna; sarà come sempre ”El Clasico”. Ovviamente da non perdere.

  • Real Madrid-Barcellona 2-1, la rivincita di Mourinho e Ronaldo

    Real Madrid-Barcellona 2-1, la rivincita di Mourinho e Ronaldo

    Qualcosa è cambiato ieri in Spagna. Non perché Real Madrid-Barcellona è terminata 2-1 in favore delle merengues che si sono aggiudicate così la Supercoppa. E’ cambiato il rapporto di forza tra le due formazioni. Negli ultimi 4 anni (e forse più) mai i Blancos aveva dettato legge in campo contro i blaugrana come ieri sera al Bernabeu. Un primo tempo da sogno, avanti 2-0 quando non era ancora scoccato il 20′ minuto di gara. L’andata del Clasico forse aveva dato spazio a giudizi troppo affrettati. E forse è presto anche per parlare di un Barca diverso rispetto a quello costruito da Guardiola perché una partita singola non può e non deve essere pretesto di un’analisi definitiva. Certo è che Tito, nonostante sia stato suo vice per cinque anni (compresa l’avventura nel Barcellona B), non è come Pep.

    Cosa è mancato al Barcellona Una delle armi letali del Barca, ciò che più rendevano la squadra catalana una fuoriserie, era quella di riuscire a giocare nello spazio di 30 metri. Una (ac)cortezzache garantiva il pressing furioso degli uomini vestiti in blaugrana ed un fraseggio impressionante, reso semplice e perfetto dalla distanza pressoché minima che il pallone doveva percorrere ogni volta per cambiare padrone. Il Barcellona del Camp Nou invece è stata una squadra lunga, cosa che nel recente passato succedeva di rado, specialmente se il match metteva in palio un trofeo. E non lasciatevi ingannare dal fatto che i ragazzi di Tito abbiano giocato in 10 uomini per colpa dell’espulsione di Adriano al 30′ del primo tempo. Il tabellino del Bernabeu segnava già 2-0 per le merengues.

    gonzalo higuain | ©David Ramos/Getty Images

    Real super Non è stata una vigilia semplice per Mourinho. Mai al vate di Setubal era capitato di restare a secco di vittorie dopo 3 partite consecutive. In più dalla Spagna giungevano voci non rassicuranti in merito alla situazione dello spogliatoio madrileno, con Ramos e Casillas a recitare la parte di ribelli contro gli strilli del tecnico portoghese all’indomani della sconfitta rimediata sul campo del Getafe lo scorso fine settimana. Come si è detto un Real super, incontenibile durante la prima frazione di gioco, cinico e spietato nel capitalizzare al meglio gli errori insoliti della difesa ospite (Mascherano su tutti). I gol sono arrivati dal Pepita Higuain e Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese si è resto protagonista di un gol eccezionale, da playstation, grazie sopratutto all’incredibile controllo di tacco col quale si è bevuto Piquè prima di insaccare il 2-0.

    Messi non basta Stavolta il Pallone d’oro esce sconfitto. Inutile il sesto gol stagionale in quattro partite fin qui disputate, una punizione telecomandata da 25 metri che aveva riacceso le speranze blaugrana al termine del primo tempo. Messi raggiunge quota 15 gol in tutti i Clasici fin qui disputati, affiancando Raul e mettendo nel mirino Di Stefano (primo con 18 reti).

    Il tabellino di Real Madrid-Barcellona 2-1
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Ramos, Pepe, Marcelo, Xabi Alonso, Khedira, Di Maria (78′ Callejon s.v.), Ozil (83′ Modric), Ronaldo, Higuain (81′ Benzema).  Allenatore: Jose Mourinho.
    Barcellona (4-3-3): Valdes, Adriano, Mascherano, Piquè, Jordi Alba, Xavi, Busquets (75′ Song), Iniesta, Sanchez (32′ Montoya), Messi, Pedro (81′ Tello). Allenatore: Tito Vilanova.

    Gli highlights della partita
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  • Real Madrid-Barcellona, Clasico da vincere per Mourinho

    Real Madrid-Barcellona, Clasico da vincere per Mourinho

    Stasera al Bernabeu si gioca il ritorno della Supercoppa di Spagna Real Madrid-Barcellona. Sette giorni fa al Camp Nou i blaugrana vinsero per 3-2 grazie alla prova superlativa di Iniesta. Sette giorni dopo il Clasico vale molto più di quanto non dica il calendario. Da una parte c’è una squadra non più guidata dal tecnico che l’ha resa quell’armata invincibile, ma riesce ugualmente a mantenere i suoi canoni di bellezza assoluta. Dall’altra invece c’è un Real ferito. Con la Liga appena cominciata sono già 5 i punti che separano le merengues dai catalani. La sconfitta contro il Getafe ha evidenziato un Mourinho particolarmente nervoso, una rarità considerando le abitudini del portoghese. Vincere la Supercoppa significherebbe togliersi da una pericolosa empasse. Perderla invece rafforzerebbe la leadership di Tito Vilanova all’interno del clan blaugrana con il rischio di vivere una stagione già segnata. Ma forse è troppo presto per dirlo, in fondo non è ancora arrivato il mese di settembre.

    Dentro Di MariaE’ questa la novità più sostanziale dell’undici di Mourinho rispetto alla gara d’andata. L’argentino prende il posto di Callejon posizionandosi sulla fascia destra. Al centro dell’attacco Higuain continua ad essere preferito a Benzema. Il nuovo arrivato Modric partirà dalla panchina, visto e considerato come Ozil sia tutt’ora il titolare indiscusso nel ruolo di trequartista, e che difficilmente il vate di Setubal deciderà di privarsi di Xabi Alonso in cabina di regia. In difesa importante rientro di Pepe al fianco di Ramos, con Coentrao confermato dal primo minuto al posto del brasiliano Marcelo.

    jose mourinho | ©Gonzalo Arroyo/Getty Images

    Tito e il primo trofeo Alzare un trofeo al Bernabeu non è da tutti, farlo con il Barcellona poi è un qualcosa di irripetibile. La Supercoppa di Spagna può essere per Tito Vilanova il primo trofeo da allenatore, dopo averne vinto 14 come vice di Guardiola. L’erede di Pep mantiene l’undici invariato rispetto al vittorioso match del Camp Nou, con la sola variabile di Jordi Alba a sinistra che rimpiazzerà Adriano. In attacco Tito prosegue con il trio Messi-Sanchez-Pedro, lasciando in panchina David Villa e il giovane talentuoso Tello.

    Le probabili formazioni di Real Madrid-Barcellona
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Pepe, Ramos, Coentrao, Xabi Alonso, Khedira, Ozil, Ronaldo, Di Maria, Higuain.
    A disposizione: Adan, Marcelo, Albiol, Diarra, Callejon, Modric, Benzema. Allenatore: Jose Mourinho.
    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes, Dani Alvez, Piquè, Mascherano, Jordi Alba, Iniesta, Xavi, Busquets, Pedro, Messi, Sanchez.
    A disposizione: Pinto, Adriano, Puyol, Song, Fabregas, Tello, David Villa.

  • Barcellona-Real Madrid 3-2, Iniesta super

    Barcellona-Real Madrid 3-2, Iniesta super

    Mas que match. Che spettacolo ieri sera al Camp Nou, dove una folla di 91 mila spettatori ha assistito ad un Clasico memorabile. Barcellona-Real Madrid, l’andata della Supercoppa di Spagna, ha saputo raccontare l’essenza del calcio. Vincono i blaugrana di Tito Vilanova, bravo a ridare l’antica anima ai ragazzi orfani di Pep Guardiola. Un incontro di rara bellezza, terminato sul punteggio di 3-2. Il Real Madrid non affonda, segna due gol nel tempio catalano, ma la sensazione è quella di un Barca capace al ritorno di confermarsi superiore ai Blancos. Da sottolineare la prova stratosferica di Iniesta. In 90′ minuti il numero 8 blaugrana ha dipinto un capolavoro unico, proprio difronte al buon Mou. In fondo Barcellona-Real Madrid è anche la metafora della solitudine dei numeri primi.

    E’ e sarà un Barca leggermente diverso, ugualmente implacabile sul lato possesso palla, ma che ora non si vergogna dei lanci lunghi (vedi pareggio Pedro al 56′), senza sfociare sia chiaro nel canovaccio di sonettiana memoria. Sugli esterni non più centrocampisti ma esterni veri (Sanchez-Pedro), con la fantasia al 100% riportata nella zona centrale del campo (Xavi-Iniesta), una difesa a tre tornata in soffitta, e una freccia in più sulla corsia di sinistra (Jordi Alba). Et voilà, il Barcellona di sempre.

    lionel messi | ©LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Se da una parte c’è il solito Barca, dall’altra c’è il solito Ronaldo. D’accordo, il duello con Messi è terminato in parità (1 gol a testa), la differenza in campo però è stata abissale. Un solo tiro in porta per il portoghese, quello del vantaggio-beffa iniziale (colpo di testa su corner), con il Pallone d’Oro che risponde presente 15 minuti più tardi, realizzando il provvisorio 2-1. Ci vorrà un Real e un CR7 in versione Camp Nou aprile 2012 affinché i tifosi possano sperare nella rimonta fra 6 giorni al Bernabeu.

    Oltre a Iniesta, il Clasico di ieri ha avuto come protagonisti assoluti Casillas e Valdes. C’è il primo che toglie dalla rete il pallone del potenziale 4-1 blaugrana, e c’è l’altro che regala a Di Maria il gol del 3-2 tenendo così in vita l’undici di Mourinho in vista del match di ritorno.

    Da due giorni il vate di Setubal ha messo saggiamente le mani avanti sull’esito della Supercoppa, come se avesse già vaticinato la sconfitta dei suoi uomini, dimostrando ancora una volta di essere un passo avanti rispetto ai suoi colleghi. In ogni caso tutto questo interessa relativamente al Polifemo Tito, accecato da Mou lo scorso anno. C’è una tradizione importante da rispettare, un trofeo da regalare idealmente a Guardiola, passaggio di consegne perfetto tra il vecchio e il nuovo, sebbene sia più opportuno rovesciare la prospettiva.

    Il tabellino di Barcellona-Real Madrid 3-2 (andata della Supercoppa di Spagna 2012)
    Barcellona (4-3-3): Victor Valdes, Dani Alves, Pique, Mascherano, Adriano, Xavi (83′ Fabregas), Busquets, Iniesta, Pedro (86′ Alba), Messi, Sanchez (73′ Tello). Allenatore: Tito Vilanova.
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas, Arbeloa, Albiol, Ramos, Coentrao, Khedira, Xabi Alonso, Callejon (65′ Di Maria), Ozil (81′ Marcelo), Cristiano Ronaldo, Benzema (60′ Higuain). Allenatore: Jose Mourinho.

    IL VIDEO DI BARCELLONA-REAL MADRID 3-2
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