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  • NBA Finals 2015: Warriors all’overtime sui Cavaliers in Gara 1

    NBA Finals 2015: Warriors all’overtime sui Cavaliers in Gara 1

    Le NBA Finals 2015 sono iniziate, con l’avvio della serie più attesa dell’anno per gli amanti del basket si arriva alla vera lotta per il titolo NBA. La finale vede coinvolte i Golden State Warriors e i Cleveland Cavaliers, due squadre che possono tranquillamente aspirare al titolo e meritarlo. I primi forti di una stagione al top, con un record in Regular Season di 67 vittorie e 15 sconfitte, una marcia nei playoff senza alcun, arrivano in finale dopo 40 anni, e con un collettivo molto forte, uno Stephen Curry che, oltre ad aver vinto il titolo di MVP della stagione, macina record sui tiri da 3 punti, un quintetto di tutto rispetto ed una panchina che da ottimo supporto ai titolari. I secondi hanno un nome su tutti, LeBron James, il prescelto, che tornato all’ovile continua a collezionare record di varia natura, senza poi dimenticare al suo fianco Kyrie Irving che in prospettiva futura sarà uno dei migliori giocatori della lega, JR Smith che sembra avere messo la testa a testa e dare un grande apporto al team, ma senza l’infortunato Kevin Love, si presentano comunque come contender di tutto rispetto.

    Foto credit nba.com
    Foto credit nba.com

    Gara 1 delle NBA Finals 2015 si rivela essere una partita interessante, risolta solo dopo un tempo supplementare a favore dei Golden State Warriors, che vede più volte cambi di vantaggio e vede spesso i padroni di casa dover rincorrere i Cleveland Cavs. Sono così serviti 53 minuti di gioco per vedere i padroni di casa prevalere sugli ospiti per 108-100, ma non senza sofferenza,anzi addirittura i Warriors si sono trovati sotto di 14 punti, contro dei Cavaliers che fin dall’inizio girano benissimo sotto la guida di LeBron James, che a fine partita segnerà a tabellino 44 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, ma che porterà con se anche un 2-8 al tiro da 3, 6-10 ai tiri liberi e il possibile tiro della vittoria sbagliato. D’altro canto i Warriors nel corso della partita hanno avuto le solite giocate spettacolari di Stephen Curry che seppur meno preciso del solito dalla linea dei 3 punti (2-6 per lui) fa notare la sua presenza nei momenti che contano, alla fine saranno per lui 26 punti e 8 assist.
    La vera differenza arriva dalla panchina, se dalla sponda Cleveland sono solo tre i giocatori utilizzati che realizzano un totale di 9 punti, tutti per mano di un J.R. Smith che porta con se un 3-10 da 3 punti ed un 3-13 in totale, non una delle sue migliori prestazioni, dalla sponda Golden State sono invece 34 i punti, distribuiti su cinque giocatori e che danno ad Andre Iguodala la possibilità di mostrare il suo ben noto valore, 15 per lui i punti con un ottimo 2-3 da 3 punti e 6-8 totale

    Come già detto serve però un overtime per risolvere la partita, dopo un ultimo quarto che vede finalmente Klay Thompson in azione segnare 7 dei suoi 21 punti totali, e i due tiri liberi del pareggio segnati da un superlativo Timofey Mozgov, ma vede anche come già detto l’errore della possibile vittoria da parte di James prima e di Shumpert subito dopo. Ruolo chiave giocato dai primi otto tiri sbagliati in questo frangente di tempo da parte dei Cavaliers, con Tristan Tompson che nonostante i 15 rimbalzi totali non da più apporto, e con poco da imputare all’infortunio di Kyrie Irving (che comunque segna a referto 23 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) a partita ormai chiusa, così come importanti sono i 4 tiri liberi consecutivi che intelligentemente si procura Curry.

    Gara 1 delle NBA Finals 2015 porta così segnato un Golden State Warriorsv – Cleveland Cavaliers 108-100, e un poco come da attesa vede i Warriors ed il sorriso di Steve Kerr, almeno momentaneamente, in vantaggio a tenere dalla propria il fattore campo, inoltre li pone in una posizione ancora più favorita e lascia ai Cavs e a David Blatt solo lontane speranze.

    Golden State Warriorsv – Cleveland Cavaliers 108-100
    Golden State Warriors: Curry 26 (8 assist), Thompson 21, Iguodala 15.
    Cleveland Cavaliers: James 44 (8 rimbalzi, 6 assist), Irving 23, Mozgov 16. Thompson 15 Rimbalzi.

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  • Italbasket sconfitta dalla Russia, qualificazione rimandata

    Italbasket sconfitta dalla Russia, qualificazione rimandata

    L’Italbasket incassa la prima sconfitta nel percorso di qualificazione ad Euro2015, niente è compromesso però il Ko contro la Russia costringerà gli azzurri ad andare a vincere in Svizzera per staccare il biglietto per il campionato europeo del prossimo anno.

    Anton Ponkrashov
    Anton Ponkrashov

    Gli azzurri hanno giocato una buona gara ma sono calati nel 4° quarto quando si è scatenato un incredibile Ponkrashov che ha guidato i suoi ad un successo fondamentale per continuare a sperare di poter disputare Euro2015.

    Partono forte gli azzurri che grazie a due triple di Datome e ad un canestro di Cusin si porta sul 8-2 dopo 2 minuti. La Russia reagisce e piazza un controparziale, anche grazie al suo talento Mozgov, e si porta in parità a metà quarto. Nei restanti minuti l’Italia allunga a +6 ma i russi rispondono ed il primo quarto si chiude sul 19-17.

    Nell’inizio del secondo quarto si fatica a trovare il canestro e dopo 4 minuti il solito Ponkrashov permette ai suoi il sorpasso sul 24-25. L’Italbasket reagisce e gli azzurri si riportano in vantaggio anche grazie alla precisione dai liberi ma come sempre entra in scena Ponkrashov che con una tripla permette il massimo vantaggio alla Russia sul 30-33 a 2 minuti dalla sirena dell’intervallo lungo. L’Italia continua la sua precisione dalla linea dei liberi e così si va al riposo sul 36 pari.

    Anche il 3° quarto evidenzia problematica a segnare, dopo 3 minuti si è sul 40-40. Gli azzurri iniziano a difendere forte e, grazie anche al canestro di Datome e al gioco da 3 punti di Aradori, si portano sul 47-42 a due minuti dalla fine del quarto. A pochi secondi dalla fine Cinciarini infila la tripla che ridà il +6 all’Italia ma Antonov che non si era praticamente mai visto risponde con la stessa moneta per il 50-47 di fine quarto.

    L’ultimo quarto parte molto bene per l’Italbasket che grazie a tre tiri liberi del capitano Datome, riallunga sul 57-51 a 7 minuti e mezzo dal termine. I russi rimangono incollati e non crollano nemmeno dopo altri tre liberi realizzati da Gentile, anzi pian piano si rifanno sotto e a 3.40 dalla fine, dopo un paio di contropiedi falliti dagli azzurri, si portano in vantaggio sul 62-64. Si resta punto a punto sino 1.15 dalla fine quando la Russia con Mozgov infila lo strappo decisivo al 66-70. L’Italia prova a crederci Gentile realizza un libero e porta gli azzurri sul 68-71, fallisce il secondo ma si lancia a prendere il rimbalzo, è però sfortunato e la palla scivola fuori. La partita si chiude qua con la Russia che con un libero arrotonda sul 68-72.

    Una sconfitta che come detto può far male ma deve servire come esperienza per evitare di commettere in futuro quei piccoli errori che questa sera hanno causato la sconfitta. Siam certi però che l’Italbasket saprà far tesoro di questo match e si presenterà in casa della Svizzera con la concentrazione e la cattiveria giusta per chiudere in bellezza queste qualificazioni.
    ITALIA – RUSSIA 68-72 (19-17, 36-36, 50-47)

    Punti

    ITALIA: A. Gentile 23, Datome 15, Cusin 12, Aradori 9, Cinciarini 3, S. Gentile 3, Vitali 3

    RUSSIA: Ponkrashov 22, Mozgov 20, Zubkov 9, Kurbanov 6, Vyaltsev 6, Antonov 5, Khvostov 2, Voronov 2

    Rimbalzi

    ITALIA: Aradori 6, Datome 6, Cusin 5, A. Gentile 3, Cervi 2, Cinciarini 2, S. Gentile 2, Polonara 1, Vitali 1

    RUSSIA: Mozgov 7, Kurbanov 7, Voronov 7, Ponkrashov 3, Sokolov 3, Vyaltsev 3, Zubkov 2, Khvostov 2, Karasev 1

    Assist

    ITALIA: Aradori 2, Datome 2, A. Gentile 2, Cinciarini 1, Cusin 1, S.Gentile 1

    RUSSIA: Ponkrashov 8, Khvostov 2, Kurbanov 2, Zubkov 2, Antonov 1, Karasev 1

  • Gentile lancia l’Italbasket che batte la Russia in rimonta

    Gentile lancia l’Italbasket che batte la Russia in rimonta

    Quanta fatica, quanta sofferenza ma alla fine l’obiettivo è stato portato a casa. In Russia l’Italbasket guidata da Alessandro Gentile, strepitoso nell’ultimo quarto, nella prima gara delle qualificazioni ad Euro2015, ha sofferto, è andata sotto anche di dieci punti ma ha saputo tirar fuori la grinta e l’orgoglio e alla fine si è imposta per 65 a 63 mettendo il primo mattoncino verso la qualificazione.

    Kurbanov, Ponkrashov, Mozgov, Antonov, Voronov il quintetto iniziale russo al quale risponde l’Italia con Cinciarini, Aradori, Gentile, Datome, Cusin.

    Nel primo quarto che si chiude sul 14-12 per i padroni di casa, regna l’equilibrio con i russi che rimangono quasi sempre in vantaggio, ad eccezione del 4-6 per l’Italia, ed ottengono il massimo vantaggio, un +4, sul 14-10. Gli azzurri dimostrano una buona fase difensiva ma in attacco le scelte sono sbagliate con troppe forzature.

    Il secondo quarto si apre con un parziale di 6-0 per la Russia che si porta a +8 sul 20-12, il primo canestro dell’Italia lo mette a segno dopo oltre 4 minuti Vitali che però apre il controparziale azzurro, favorito anche dagli errori nel tiro da 3 e ai liberi dai russi, concretizzato da Alessandro Gentile, Cinciarini e Datome che riportano l’Italia sul 20 pari a 3.42 dall’intervallo lungo. Addirittura a 2.33 dal termine l’Italia trova il vantaggio con il canestro di Pietro Aradori. I padroni di casa non ci stanno e piazzano un parziale di 5-0 concluso dall’alley-oop di Mozgov per il 28-24. Un tiro libero realizzato da Cinciarini accorcia le distanze e si va al riposo sul 28-25 per la Russia.

    Le statistiche dopo i primi venti minuti parlano di una Russia più brava a rimbalzo (29-18) con gli azzurri incapaci di trovare la retina dall’arco dei 6.75 con un pesante 0/6.

    Si riparte ma le cose non sembrano cambiare, quando gli azzurri ritrovano il vantaggio 28-29 firmato da Cusin e Aradori, i russi infilano un parziale di 8-2, all’interno del quale c’è un fallo antisportivo per Aradori, che li porta nuovamente avanti di 5. A metà quarto i russi guidati da un Mozgov capace di realizzare 14 punti (6 solo nei primi 5 minuti di questo quarto) si portano a +6 sul 39-33. La Russia non solo mantiene il vantaggio ma lo incrementa con il canestro sulla sirena di Ponkrashov che permette ai padroni di casa di chiudere il terzo quarto a +8 sul 51-43.

    Alessandro Gentile
    Alessandro Gentile

    L’ultimo quarto continua a mettere in mostra la difficoltà degli azzurri a trovare il canestro, i primi punti dell’Italia arrivano dopo 2 minuti con Cusin che sigla il 53-45. A questo punto si accende Alessandro Gentile che senza paura si costruisce il gioco da 3 punti, per il 53-48, causando il 4 fallo di Mozgov. Prosegue lo splendido momento di Gentile, il capitano dell’Olimpia Milano infila altri 4 punti portano l’Italia sul -3 a 4.18 dal termine. A poco più di 3 minuti dalla conclusione arriva la prima tripla realizzata dagli azzurri (1/10), a trovare i tre punti è Gigi Datome che permette all’Italia di impattare a quota 55. Il canestro di Datome sembra aver sbloccato i tiratori di Pianigiani, è il solito Gentile a trovare la tripla del +2 a 2.16 dal termine. Si prosegue sull’equilibrio con gli azzurri che riescono anche a portarsi sul +3 con un gioco da 3 punti di Cusin ad un minuto e mezzo dal termine.

     

     

     

    Ultimo minuto da batticuore, Gentile segna per il +4 azzurro, Voronov accorcia, poi Aradori a pochissimi secondi dal termine va in lunetta ma fa solo 1 su 2 portando avanti l’Italia 64-61. I russi chiamano timeout e si giocano il tutto per tutto con l’ultimo tiro o almeno così sperano, Cinciarini però giustamente spende il fallo, Khvostov dalla lunetta è perfetto e la Russia torna a -1. Anche i padroni di casa scelgono il fallo sistematico e Gentile dalla lunetta segna il primo e sbaglia il secondo, i russi tentano un disperato tiro da tre ma non va, il successo, se pur con tantissima fatica è azzurro per 65 a 63

    RUSSIA – ITALIA 63-65 (14-12, 28-25, 51-43)

    Punti

    RUSSIA (63): Mozgov 17, Voronov 8, Kurbanov 8, Ponkrashov 7, Sokolov 5, Kuliagin 4, Vyaltsev 4, Zubkov 4, Antonov 4, Khvostov 2.

    ITALIA (65): A.Gentile 20, Aradori 11, Datome 11, Cinciarini 10, Cusin 9, Vitali 2, Cervi 2.

    Rimbalzi

    RUSSIA (41): Mozgov 10, Kurbanov 10, Zubkov 4, Antonov 4, Kulagin 3, Khvostov 3, Ponkrashov 3, Voronov 3, Sokolov 2.

    ITALIA (30): Datome 8, Cusin 7, Cinciarini 7, A. Gentile 3, Vitali 3, S.Gentile 1, Aradori 1.

    Assist:

    RUSSIA (12): Khvostov 3, Kulagin 2, Vyaltsev 2, Zubkov 2, Kurbanov 1, Sokolov 1, Mozkov 1.

    ITALIA (5): A.Gentile 2, Cinciarini 2, Aradori 1.

  • Stati Uniti in semifinale, super Durant manda KO la Russia

    Stati Uniti in semifinale, super Durant manda KO la Russia

    USA-RUSSIA 89-79

    Gli Stati Uniti hanno battuto la Russia nel terzo quarto di finale dei Mondiali di basket in Turchia.
    Buona la prova degli americani che nel secondo tempo hanno operato l’allungo decisivo non voltandosi più indietro conducendo senza troppi affanni la partita fino al termine. Sugli scudi il solito Kevin Durant autore di 33 punti con 5 rimbalzi, ben assistito da Billups con 15 e dal compagno di squadra ad Oklahoma City Russell Westbrook che ne ha messi a referto 12.
    La Russia ha fatto ciò che ha potuto ma si è trovata con troppi problemi di falli che l’anno costretta al cedimento al cospetto dei più quotati avversari e soprattutto di Durant che ha fatto il bello ed il cattivo tempo nella metacampo degli europei.

    Il piano russo è molto ovvio in avvio di partita: difesa forte e fisica, utilizzo dei lunghi a centroarea, gestione a ritmo basso e tanta tattica (zona e falli spesi a centrocampo) per impedire agli States di esprimere il loro atletismo in campo aperto. E nel primo tempo la tattica di Blatt porta anche un discreto successo, le triple di Bykov e Vorontsevich tengono i russi avanti (8-9), prima che Durant e Billups rispondano per il controsorpasso americano (15-9): la Russia alterna difesa a zona e ad uomo, ferma sistematicamente le transizioni in maniera fallosa, e nella girandola di cambi dalla panchina (per i tanti falli compiuti), Blatt trova anche rincalzi all’altezza della situazione come il baby-playmaker Khvostov (8 e 5 assist) ed il dominio a centro-area di Mozgov (13 punti). I pick’n’roll tra i 2 sono quasi devastanti, e con un Vorontsevich ancora una volta spettacolare in difesa e a rimbalzo (doppia doppia da 14 punti e 12 rimbalzi), i russi chiudono il primo quarto sul 25 pari. Gli “States”, privati della loro arma principale ovvero il contropiede in campo aperto, si reggono soltanto sull’istinto di Kevin Durant (33 punti, 11/19 al tiro), che al primo intervallo è già a quota 13.
    Khvostov e Vorontsevich allungano all’inizio del secondo quarto sul +4 (25-29), prima che i problemi di falli dello stesso Khvostov e Mozgov rompano gli equilibri trovati da Blatt. Bykov tiene a galla i russi per un paio di minuti (30-35) con attacchi sagaci e pazienti, ma quando le mani dei tiratori si raffreddano ed il centro-area perde peso con l’uscita del futuro centro dei New York Knicks, gli Stati Uniti rientrano con Eric Gordon, Durant ed Iguodala (12-0 di parziale contro la zona per il 42-35). La Russia si sblocca soltanto con un piazzato di Vorontsevich dalla media a 30 secondi dalla sirena, e all’intervallo lungo si trova sotto di 5 lunghezze, 44-39. Durant ha già toccato quota 17, e l’importanza della stella dei Thunder nell’economia offensiva della squadra di “coach K” è testimoniata dal fatto che, oltre a lui, soltanto Rose e Iguodala hanno messo a referto più di un canestro su azione.

    Nel secondo tempo le brutte notizie arrivano solo per i russi dato che Mozgov compie 2 falli consecutivi e arriva a quota 4: richiamato in panchina, la zona pitturata perde di peso e centimetri e Russell Westbrook ne approfitta per piazzare i primi contropiedi in campo aperto con il divario che si allarga sul +15 (65-50). La Russia, con un Ponkrashov e un Monya ampiamente sotto tono rispetto al solito, costruisce pochissimo in attacco e continua a latitare dall’arco, e il mini parziale di 4-0 firmato da Vorontsevich e Kaun serve soltanto per fissare il 70-56 all’ultimo intervallo.
    Quarto periodo che si apre ancora peggio del terzo visto che Gordon e Durant portano gli U.S.A. sul massimo vantaggio (81-63). La Russia prova a rientrarre ma prima una tripla di Billups e poi Durant con un paio di canestri uccidono definitivamente la gara: termina quindi 89-79 e gli americani raggiungono Turchia e Serbia nelle semifinali ed attendono il risultato di stasera tra Lituania ed Argentina per conoscere la loro prossima avversaria.

    USA: K. DURANT (33 pts), L. ODOM (12 rbs), C. BILLUPS (5 ast)
    Russia: S. BYKOV (17 pts), A. VORONTSEVICH (12 rbs), D. KHVOSTOV (5 ast)

  • Illgauskas segue James agli Heat, Dallas beffa Toronto e prende Chandler

    Pochi i movimenti nel mercato NBA.
    Riportiamo le trattative concluse: innanzitutto è ufficiale il passaggio di Al Jefferson ai Jazz visto che i Dallas Mavericks hanno tentato fino all’ultimo di inserirsi nell’affare per prendere il giocatore. Ma alla fine Utah ha prevalso, cedendo ai T-Wolves il centro Kosta Koufos e 2 prime scelte (una sarà quella ricevuta dai Memphis Grizzlies per la cessione di Ronnie Brewer a febbraio, l’altra invece sarà proprio della franchigia di Salt Lake City).

    Zydrunas Illgauskas ha invece deciso di seguire LeBron James ai Miami Heat, rifiutando il rinnovo con i Cleveland Cavaliers: altro colpo al cuore per i tifosi dei Cavs, visto che Illgauskas gioca per la franchigia orogranata da ben 14 anni ed è una bandiera del team dell’Ohio. Il contratto dovrebbe essere di 2,8 milioni di dolari per 2 anni ed il secondo anno ha l’opzione del giocatore per il rinnovo.

    I Dallas Mavericks, perso Al Jefferson, finito a Utah, hanno rovinato la festa ai Toronto Raptors del nostro Andrea Bargnani: il possibile scambio sull’asse Toronto-Charlotte (anche per via di un ripensamento del proprietario dei Cats, Michael Jordan) è sfumato in extremis ed avrebbe dovuto portare il playmaker Josè Calderon ed il centro Dwayne Jones ai Bobcats, mentre percorso inverso sarebbe stato fatto da Boris Diaw e Tyson Chandler. Poi l’inserimento dei Mavs di Nowitzki che hanno offerto Erick Dampier, Matt Carroll ed Eduardo Najera per avere Tyson Chandler ed Alexis Ajinca. Scambio chiuso e tutti felici, Dallas ora ha il suo centro (sperando che sia libero dagli infortuni), Jordan ha tutti contratti in scadenza per liberare spazio salariale e non spendere il becco di un quattrino per la luxury tax.

    Matt Bonner, ala grande con un ottimo tiro dal perimetro ha rifirmato con i San Antonio Spurs.

    Notizie di contorno sono le acquisizioni di 2 centri: Hilton Armstrong, ex Hornets, Kings e Rockets, ha deciso di firmare un contratto al minimo salariale, per un anno, con i Washington Wizards. Mentre il centro russo Timofey Mozgov è stato firmato dai New York Knicks. Mozgov, 23 anni e quasi 220 centimetri, ha giocato nello scorso anno nel Khimki con buoni risultati.