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  • NFL, Houston Texans battono New York Jets nel Monday Night

    NFL, Houston Texans battono New York Jets nel Monday Night

    Non accenna a fermarsi la corsa dei super Houston Texans che nel Monday Night della NFL battono a domicilio e senza tanti complimenti i New York Jets per 23-17 e restano così ancora imbattuti dopo le prime 5 giornate di campionato (assieme agli Atlanta Falcons).

    I Texans finora hanno travolto (o quasi) tutto ciò che si è presentato sul loro cammino. Attacco atomico e difesa solida ne fanno la candidata numero 1 al Super Bowl (a patto che non perdano i giocatori chiave come accaduto nello scorso campionato quando Houston si trovò con l’infermeria piena). Al contrario i Jets non sembrano poter ambire ai playoff in questo torneo, per i biancoverdi sarà necessario aspettare tempi migliori. Tra l’altro questa è la prima vittoria dei Texans contro i Jets nella storia della franchigia di Houston.

    La gara vede al comando gli ospiti dall’inizio fino alla fine: nei primi minuti di gioco è Daniels a ricevere un lancio di 34 yard dal quarterback Matt Schaub per il provvisorio 7-0. La reazione di New York si concretizza con il touchdown del pareggio siglato da Cumberland dopo un bel passaggio in end zone di Mark Sanchez (7-7, risultato con cui si chiude la prima frazione di gioco).

    Poi è monologo Texans, Arian Foster rimette avanti la sua squadra con una corsa da 13 yard su cui la difesa biancoverde non può nulla (14-7), il kicker Graham porta Houston sul provvisorio 17-7 poco prima del riposo lungo ed è ancora lui con un field goal dalle 42 yard a dilatare il vantaggio sul 20-7 nella ripresa.

    A riaprire parzialmente il match è un ritorno di kick off dello specialista McKnight (100 yard percorse) che illude i padroni di casa portandoli sul 20-14. Houston controlla la partita e prima della fine del terzo quarto segna un altro calcio piazzato (sempre con Graham) per il 23-14.

    Arian Foster, Houston Texans | © Elsa/Getty Images

    Nell’ultimo periodo i Jets provano a fare il miracolo, Folk con un field goal segna il 23-17, New York avrebbe bisogno di un touchdown per ribaltare il risultato ma è fatale ai biancoverdi l’intercetto subìto dal quarterback Sanchez (il secondo di giornata) a 2 minuti dal termine del match, con Cumberland che non riesce ad arpionare l’ovale su cui si fionda Kareem Jackson che così facendo permette alla sua squadra di gestire il tempo rimanente e portare a casa la vittoria.

    Non è bastata ai Jets l’alternanza tra i quarterback Sanchez ( titolare) e Tim Tebow (in campo per alcuni giochi specifici al posto proprio di Sanchez), Houston trionfa grazie alle 209 yard lanciate da Schaub con 1 touchdown pass (ed un intercetto), ottima come al solito la prova del runningback Arian Foster (168 yard di guadagno complessive, 152 su corsa con 1 touchdown e 16 su ricezione), eccellente la offensive line che protegge Schaub al meglio, la difesa poi brilla con 3 sack e 2 intercetti a Sanchez ma c’è da segnalare la grave perdita del forte linebacker Brian Cushing che nel corso del secondo quarto si infortuna gravemente alla caviglia (probabile interessamento dei legamenti) e starà fuori per tutta la stagione. Per quanto riguarda la difesa di New York invece nessun sack e solo un intercetto di Cromartie, troppo poco per impensierire questi Texans lanciati verso traguardi altissimi.

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    RISULTATI NFL QUINTA GIORNATA 

    Saint Luois Rams-Arizona Cardinals 17-3
    Pittsburgh Steelers-Philadelphia Eagles 16-14
    Indianapolis Colts-Green Bay Packers 30-27
    New York Giants-Cleveland Browns 41-27
    Washington Redskins-Atlanta Falcons 17-24
    Cincinnati Bengals-Miami Dolphins 13-17
    Kansas City Chiefs-Baltimore Ravens 6-9
    Carolina Panthers-Seattle Seahawks 12-16
    San Francisco 49ers-Buffalo Bills 45-3
    New England Patriots-Denver Broncos 31-21
    Jacksonville Jaguars-Chicago Bears 3-41
    Minnesota Vikings-Tennessee Titans 30-7
    New Orleans Saints-San Diego Chargers 31-24
    New York Jets-Houston Texans 17-23

    Turno di riposo per: Oakland Raiders, Tampa Bay Buccaneers, Detroit Lions, Dallas Cowboys

    LE CLASSIFICHE (i numeri accanto alle squadre indicano prima le vittorie ottenute e poi le sconfitte subite in stagione):

    AFC East Division
    New England Patriots 3-2
    New York Jets 2-3
    Buffalo Bills 2-3
    Miami Dolphins 2-3

    AFC North Division
    Baltimore Ravens 4-1
    Cincinnati Bengals 3-2
    Pittsburgh Steelers 2-2
    Cleveland Browns 0-5

    AFC South Division
    Houston Texans 5-0
    Indianapolis Colts 2-2
    Jacksonville Jaguars 1-4
    Tennessee Titans 1-4

    AFC West Division
    San Diego Chargers 3-2
    Denver Broncos 2-3
    Oakland Raiders 1-3
    Kansas City Chiefs 1-4

    NFC East Division
    Philadelphia Eagles 3-2
    New York Giants 3-2
    Dallas Cowboys 2-2
    Washington Redskins 2-3

    NFC North Division
    Minnesota Vikings 4-1
    Chicago Bears 4-1
    Green Bay Packers 2-3
    Detroit Lions 1-3

    NFC South Division
    Atlanta Falcons 5-0
    Tampa Bay Buccaneers 1-3
    Carolina Panthers 1-4
    New Orleans Saints 1-4

    NFC West Division
    Arizona Cardinals 4-1
    San Francisco 49ers 4-1
    Saint Louis Rams 3-2
    Seattle Seahawks 3-2

  • NFL, stangata sui Saints per il “bounty program”. Tebow vola dai Jets

    NFL, stangata sui Saints per il “bounty program”. Tebow vola dai Jets

    Arriva la stangata della NFL, per mano del commissioner Roger Goodell, ai New Orleans Saints che erano stati scoperti dagli investigatori della Lega a praticare il cosiddetto “bounty program” ovvero instituire all’interno dello spogliatoio (e segretamente) delle taglie per mandare KO i giocatori avversari.

    In molti auspicavano una punizione esemplare che è arrivata puntualmente: la franchigia della Louisiana perde per tutta la prossima stagione il capo allenatore Sean Payton, squalificato quindi in vista dell’annata 2012/2013 ed a cui è stato tolto lo stipendio. Payton era a conoscenza della pratica vietata ed ha la grave colpa di non averne impedito la prosecuzione. Mano pesante anche sul General Manager Mickey Loomis che non potrà esercitare le sue funzioni fino a metà stagione (potrà tornare dopo l’ottavo turno di campionato), a sommarsi a queste 2 punizioni c’è anche la perdita di 2 scelte nei prossimi Draft, la seconda di questo 2012 e la seconda del 2013. Inoltre viene squalificato anche il vice allenatore dei Saints, primo assistente di Sean Payton, ovvero Joe Vitt che prende 6 giornate di squalifica.

    Insomma tolleranza 0 doveva essere e tolleranza 0 è stata, questa sentenza è una mannaia sui Saints che escono da questa situazione con le ossa rotta ed un futuro molto buio. Chi non avrà più niente a che fare con la NFL è invece Gregg Williams, il coordinatore difensivo di New Orleans nelle stagioni 2008-2011, passato qualche mese fa ai Saint Louis Rams: per lui squalifica a tempo indeterminato, probabilmente per sempre. Sotto la sua guida il settore difensivo del team della Louisiana aveva visto la nascita di questa orrenda pratica che retribuiva i giocatori che erano capaci durante la partita di mandare all’ospedale gli atleti avversari, con premi raddoppiati nei playoff quando la posta in palio era più alta. Un vero peccato perchè tutto questo getta comunque un’ombra incancellabile sul titolo vinto nel 2009 dai Saints, una favola che alla fine non ha visto il lieto fine. Per chiudere il tutto la franchigia dovrà anche pagare una salatissima multa di mezzo milione di dollari alla NFL.

    Resta da stabilire tuttavia la sanzione che colpirà i giocatori, 27 in totale stando alle prime indiscrezioni, che nelle ultime 3 stagioni (ma soprattutto in quella della vittoria del Super Bowl del 2009) aderirono al bounty program e intascarono le taglie per aver spedito gli avversari in ospedale: 1000 dollari di ricompensa se l’avversario usciva in barella, 1500 se non tornava più in campo, questi gli accordi in seno allo spogliatoio. Esaminando le sanzioni per la squadra è molto probabile che la mannaia di Goodell si abbatta anche sui giocatori, anche perchè il commissioner da sempre è stato promotore della sicurezza in campo in quanto il football è uno degli sport più duri per via degli energici contatti fisici durante le partite. Tutelare l’integrità degli atleti (soprattutto delle Stelle di questo sport) è l’obiettivo primario.

    Intanto nella notte è andato in scena uno scambio che farà parlare molto: i Denver Broncos dopo aver preso il 36enne quarterback Peyton Manning spediscono ai New York Jets il titolare fino allo scorso torneo Tim Tebow, che ora si giocherà il posto con Mark Sanchez. Denver ha aggiunto una settima scelta per tradarlo mentre dalla squadra della Grande Mela i Broncos ricevono il quarto ed il sesto pick di questo Draft.

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  • NFL, Peyton Manning ai Denver Broncos. Mario Williams sceglie i Bills

    NFL, Peyton Manning ai Denver Broncos. Mario Williams sceglie i Bills

    Prosegue a gonfie vele il mercato NFL: nella notte italiana è termianta la telenovela Peyton Manning che tra tutte le pretendenti ai suoi servigi (erano almeno una decina le squadre interessate) sceglie i Denver Broncos dove molto probabilmente firmerà un contratto faraonico da 95 milioni di dollari per 5 stagioni.

    Il 4 volte M.V.P. della Lega, che compirà 36 anni tra qualche giorno, era stato rilasciato dagli Indianapolis Colts (dopo 14 anni insieme) che al prosimo Draft sceglieranno con la prima chiamata assoluta il fenomenale quarterback da Stanford University Andrew Luck che diventerà il suo erede nell’Indiana. L’interesse maggiore per Manning veniva da Miami Dolphins, Tennessee Titans e San Francisco 49ers, ma alla fine la sua scelta è caduta sui Broncos.

    Denver sta così cercando una sistemazione al quarterback titolare nell’ultima stagione, quel Tim Tebow che era stato capace di portare la franchigia al Divisional Round dei playoff perso poi contro i Patriots. Tebow, molto amato dai tifosi e fenomeno mediatico per la sua religiosità e per il famoso gesto della preghiera che accompagna ogni sua giocata in partita, è inseguito ora da Miami, Jacksonville e New England che sta già pensando alla sostituzione, per i prossimi anni, del quarterback Tom Brady.

    Peyton Manning | © Andy Lyons/Getty Images

    Manning è reduce da una stagione intera di inattività per i famosi problemi ai nervi del collo ma lo staff dirigenziale di Denver è stato convinto a concludere l’operazione dopo alcuni provini di lancio che l’ex Colts ha effettuato in North Carolina che hanno rassicurato sulle sue condizioni fisiche tornate quindi alla normalità. Ovvio che con lui in cabina di regia i Broncos diventano una delle candidate principali nella corsa al Super Bowl. Anche per queste sue favolose capacità tecniche e di leadership all’interno dello spogliatoio i Titans avevano proprosto un contratto in bianco ed a vita a Manning che però ha scartato l’ipoteso accasandosi in Colorado.

    L’effetto domino della scelta di Peyton è già iniziato: il richiestissimo quarterback Matt Flynn, ex Packers, passa ai Seattle Seahawks, Alex Smith dei 49 ers potrebbe firmare per Miami, in attesa di sapere dove giocherà il già citato Tebow.

    Per quanto riguarda invece gli altri movimenti di rilievo degli ultimi giorni c’è da segnalare la firma per i Tampa Bay Buccaneers della guardia offensiva attualmente più forte nella NFL, Carl Nicks, che era diventato free agent e che i New Orleans Saints stavano cercando di trattenere ad ogni costo. Nicks ha però scelto una delle avversarie divisionali della squadra della Louisiana ed il prossimo anno giocherà quindi 2 partite come grande ex contro i Saints. Per lui ingaggio da quasi 9 milioni di dollari a stagione che ne fanno la guardia più pagata nel pianeta del football americano per la soddisfazione dei “Bucanieri” che continuano nella loro sensazionale campagna acquisti dopo le firme del miglior ricevitore disponibile sul mercato (Vincent Jackson) e di uno dei cornerback più polivalenti come Eric Wright.

    Bene anche i Buffalo Bills che al costo di 96 milioni di dollari complessivi mettono a roster il fenomenale defensive end Mario Williams svincolatosi da Houston. I 49ers rafforzano il reparto offensivo con Mario Manningham, grande protagonista con i New York Giants nell’ultimo Super Bowl con una ricezione decisiva ai fini del risultato nei minuti finali dell’incontro.

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  • NFL playoff: Super Tebow e Steelers KO. New York travolge Atlanta

    NFL playoff: Super Tebow e Steelers KO. New York travolge Atlanta

    Grandi emozioni nella seconda giornata dei playoff NFL che ha chiuso il primo turno della post season. Nelle ultime 2 partite del wild card week end sorridono i New York Giants, che travolgono senza pietà gli Atlanta Falcons per 24-2, ed i Denver Broncos, che sbattono fuori i vice campioni dei Pittsburgh Steelers in una gara spettacolare che ha visto il suo epilogo solo all’overtime (29-23 il risultato finale).

    NEW YORK GIANTS-ATLANTA FALCONS: Partita senza storia a New York dove dopo l’iniziale vantaggio degli ospiti grazie ad una safety che ha portato la squadra della Georgia sul provvisorio 2-0, si è scatenato l’attacco dei Giants guidato dall’asse quarterback-ricevitore formato da Eli Manning ed Hakeem Nicks. Proprio Nicks, prima del riposo lungo, permette ai suoi compagni di portarsi avanti per 7-2. Il wide receiver replica nel terzo quarto con il suo secondo touchdown personale (fuga da ben 72 yard) dopo che il kicker Tynes aveva messo i punti del 10-2 con un field goal dalle 22 yard. Nell’ultimo quarto, in vantaggio per 17-2, New York mette il sigillo sul match con la marcatura di Mario Manningham che fissa il risultato sul 24-2 finale. Per il quarterback Eli Manning ci sono 277 yard lanciate per 3 touchdown, Nicks invece segna 2 touchdown e riceve per 116 yard complessive. Male l’attacco dei Falcons, incapace di fare punti con il quarterback Matt Ryan che si limita a 199 yard su lancio senza riuscire a mettere in condizione di segnare i suoi compagni. Sicuramente meglio la difesa, di certo non il punto di forza di Atlanta, che prima di soccombere tiene molto bene il campo esercitando una grande pressione su Manning. Per i Giants ora ci sarà la difficile trasferta nella “Frozen Tundra” di Green Bay dove ad attenderli troveranno i Green Bay Packers campioni in carica.

    HIGHLIGHTS NEW YORK GIANTS-ATLANTA FALCONS 24-2:

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    TimTebow, Denver Broncos | © Doug Pensinger/Getty Images

    DENVER BRONCOS-PITTSBURGH STEELERS: L’unica sorpresa di questo primo turno dei playoff NFL arriva da Denver dove i Broncos riescono nell’impresa di eliminare i vice campioni dei Pittsburgh Steelers, domati da una grande giocata sull’asse Tim Tebow-Demaryius Thomas nel primo drive del tempo supplementare. Ma andiamo con ordine. Pittsburgh parte decisamente meglio e riesce a mettere 6 punti a tabellone grazie a 2 field goal del kicker Suisham nel primo quarto. Ma la difesa degli Steelers, la migliore numeri alla mano della Lega, deve iniziare a fare i conti con lo straordinario quarterback Tim Tebow che nel secondo quarto inizia ad ergersi ad assoluto protagonista del match pescando prima Eddie Royal in end zone (passaggio da 30 yard per il 7-6) poi segna personalmente il touchdown del 14-6 con una corsa da 8 yard. Tebow continua a sezionare chirurgicamente la difesa ospite ed il punteggio viene arrotondato, prima della pausa lunga, da 2 field goal del kicker dei Broncos Matt Prater (20-6). Pittsburgh torna dagli spogliatoi completamente cambiata e Mike Wallace riduce il distacco con il touchdown del 20-13. Ultimo quarto al cardiopalmo, Prater riallunga per Denver (23-13) che però viene ripresa dall’esuberante attacco degli Steelers guidati da un ottimo Ben Roethlisberger. Suisham segna il 23-16, poi è un lancio di pregevole fattura del quarterback giallonero per Cotchery a firmare la parità a quota 23. C’è ancora tempo per segnare ma Denver vanifica la sua opportunità e così Pittsburgh potrebbe chiudere il match ma la solida difesa dei Broncos tiene a debita distanza dalla propria metà campo l’attacco ospite e si deve andare così in overtime. La fortuna ride ai padroni di casa che al sorteggio hanno la fortuna di poter iniziare in attacco e proprio sulla prima giocata del tempo supplementare arriva la svolta del match che chiude i giochi: Tebow è bravo a pescare lo straordinario Thomas che si libera della presa di un difensore avversario e si lancia in campo aperto volando in end zone per un touchdown da 80 yard che resterà nella storia di Denver e dei suoi tifosi per molto tempo. Tripudio a “Mile High City” per un’impresa alla quale erano in pochi a credere. Eccezionale e tremendamente efficace Tebow che lancia per 316 yard (10/21 i passaggi completati) per 2 touchdown pass ai compagni Royal e Thomas. Oltre ai numeri sui lanci ci sono da aggiungere anche 50 yard su corsa ed 1 marcatura personale. Fantastico il wide receiver Thomas che oltre alla marcatura vincente riesce a conquistare ben 204 yard. Menzione anche per la difesa che sacka Roethlisberger (per lui 289 yard su lancio con 1 touchdown ed 1 intercetto) per ben 5 volte dimostrando tanta solidità. Per i Broncos ora ci saranno i Patriots da affrontare a Boston nella speranza che le magie di Tebow non siano già esaurite.

    Nota: Nella sfida tra Broncos e Steelers si è assistito al primo supplementare dei playoff nella storia della Lega disputato con le nuove regole che impongono almeno un possesso offensivo per parte, a meno che la squadra che per prima riceve il pallone non trovi subito un touchdown, invece del canonico field goal. Il touchdown di Thomas entra nella storia del football americano come il più veloce di sempre in un tempo supplementare (soli 11 secondi).

    HIGHLIGHTS DENVER BRONCOS-PITTSBURGH STEELERS 29-23 (OVERTIME):

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  • NFL: Salta la panchina dei Denver Broncos, McDaniels licenziato

    NFL: Salta la panchina dei Denver Broncos, McDaniels licenziato

    L’head coach dei Denver Broncos, Josh McDaniels, è stato licenziato ieri sera dai Denver Broncos dopo i pessimi risultati ottenuti in stagione (record di 3 vittorie e 9 sconfitte delle quali le ultime 3 consecutive).

    La stagione della gloriosa franchigia del Colorado è la peggiore, fino a questo momento, delle ultime 4 decadi. Al posto di McDaniels è stato nominato coach ad interim l’allenatore dei running back Eric Studesville (43 anni). Rimane al completo invece lo staff scelto dall’ex allenatore, compreso il fratello Ben McDaniels che ricopre l’incarico di coach dei quarterback.
    L’owner dei Broncos Pat Bowlen ha dato il benservito al suo allenatore ieri verso le 16 convocandolo in sede, subito dopo aver terminato la seduta con la squadra che ha appreso il tutto tramite un comunicato su Twitter.
    Sono tante le vicende che non sono andate giù al proprietario: innanzitutto il record perdente dallo scorso anno (McDaniels prese il posto sulla panchina che era di Mike Shanahan diventando a soli 33 anni il più giovane capo allenatore della NFL) quando dopo 6 vittorie consecutive ad inizio regular season Denver sprofondò con un pessimo finale di stagione chiudendo con un record di 8-8 che sommato alle 3 W e 9 L di quest’anno portano ad un misero 11-17. Poi le scelte azzardate in sede di mercato visto che McDaniels come prima mossa fece fuori il quarterback titolare, il talentuoso Jay Cutler, per spedirlo a Chicago in cambio del normalissimo Kyle Orton. Poi le trade del fortissimo wide receiver Brandon Marshall, giocatore di punta di Denver, del running back Peyton Hillis (che stafacendo meraviglie ai Cleveland Browns) e del tight end Tony Scheffler; da sommare il passaggio ad una difesa 3-4 che ha fallito in tutto e per tutto (vedere gara casalinga contro gli Oakland Raiders che con 59 punti segnati in trasferta hanno stabilito il loro record NFL), lo scarso utilizzo di Tim Tebow, prima scelta Broncos nell’ultimo draft; la trade della scelta numero 1 al draft 2010 (quello di quest’anno) per prendere il cornerback Alphonso Smith al secondo giro del draft 2009 (per poi cedere lo stesso Smith in questa stagione!). La mazzata finale è stata quella del recente scandalo del videotape (McDaniels ha ordinato di spiare gli allenamenti degli avversari, cosa vietatissima in NFL visto che gli schemi di una squadra sono “patrimonio” del club e devono essere riservati e non diffusi) che ha aggiunto imbarazzo ad una franchigia già in difficoltà.
    La decisione di Bowlen asseconda anche le richieste dei fan che dopo la clamorosa sconfitta contro i Raiders ne chiedevano la testa.

    Per i nomi dei successori, quando terminerà la regular season, si fanno le ipotesi di Bill Cowher (campione con gli Steelers nel 2005) e di Jon Gruden (che nel 2002, con i Tampa Bay Buccaneers, si è laureato campione NFL). Ma ci sono altri nomi nella lista che prevedono un impegno economico minore visto che ora i Broncos hanno 2 allenatori licenziati da stipendiare nei prossimi anni.