Tag: tim cup

  • Coppa Italia, Napoli Inter. Lavezzi dal 1′, out Lucio e Pazzini

    Coppa Italia, Napoli Inter. Lavezzi dal 1′, out Lucio e Pazzini

    Sfida dal sapore europeo quella in campo stasera al San Paolo tra Napoli e Inter per i quarti di finale della Tim Cup. Sarà una partita particolare, da dentro o fuori vista la formula dell’eliminazione diretta della gara unica, in cui l’undici partenopeo potrebbe esaltarsi, visto che nelle notti europee ha tirato fuori il meglio di sé. Mazzari cerca di battere nuovamente (come fece a San Siro per 3-0) la banda Ranieri, conquistando un posto nelle semifinali del torneo e cercando di risollevare un morale basso, dopo gli ultimi pareggi che hanno allontanato il Napoli dalle zone alte della classifica. Situazione opposta per Ranieri che dopo aver rilanciato i suoi nella rincorsa scudetto cerca la nona vittoria consecutiva tra campionato e coppe dosando le forze con un mini turn over. I guai maggiori per i nerazzurri arrivano dal mercato dove la grana Thiago Motta potrebbe avere ripercussioni anche negli equilibri tattici di una squadra che sembrava aver trovato la sua giusta quadratura.

    Ezequiel Lavezzi | © Marco Luzzani/Getty Images

    NAPOLI – Mazzarri deve sciogliere gli ultimi dubbi relativi alla formazione, poiché il rientro di Lavezzi dovrebbe lasciare fuori un nome eccellente. Le prime indicazioni danno favorito per l’esclusione l’ex Udinese Inler, apparso in evidente calo nelle ultime prestazioni, che dovrebbe lasciare spazio a Dzemaili, ma rimane il dubbio in attacco, poiché togliere uno tra Pandev e Hamsik non sarà certo una scelta facile. Il macedone ha dimostrato nelle ultime apparizioni di aver ritrovato una vena realizzativa da bomber di razza realizzando tra campionato e coppa 6 gol. Considerando l’avversario inoltre Pandev potrebbe avere ulteriori motivazioni a far bene contro la sua ex squadra. Per quanto riguarda il modulo, Mazzarri dovrebbe scegliere il 3-4-2-1 con Cannavaro, Campagnaro e Aronica a coprire la porta difesa da De Sanctis. Centrocampo con Gargano e Dzemaili al centro, mentre per garantire tanta corsa sugli esterni agiranno Maggio e Dossena. Davanti spazio alla nuova formazione dei tre tenori: Pandev e il rientrante Lavezzi agiranno decentrati alle spalle del bomber uruguaiano Cavani.

    INTER – Ranieri non vuole di certo fermarsi ora. La possibilità di approdare in semifinale e chissà giocarsi la finale nella sua città, a Roma potrebbero davvero rappresentare quello stimolo in più per motivare i suoi uomini. In cerca della nona vittoria consecutiva il tecnico romano, buttando l’occhio alla prossima sfida di campionato dovrebbe attuare un turn over in versione light. Spazio a chi ha giocato di meno, ma con un’intelaiatura ben delineata con i giocatori a cui difficilmente si può rinunciare. Il problema relativo alla possibile cessione di Thiago Motta, non fa dormire sonni tranquilli a Ranieri, che considera il centrocampista italo brasiliano un perno fondamentale della sua rosa. Se dovesse partire sarebbe impossibile rinunciare anche all’altro centrocampista Wesley Sneijder, quindi stasera dovrebbero scendere entrambi in campo, con Motta che potrebbe proprio giocare la sua ultima partita in nerazzurro. Ritrovare il vero Sneijder a questo punto diventa la priorità fondamentale. Rimangono a casa Pazzini e Lucio entrambi a causa di una forma influenzale che li ha colpiti, quindi possibile schieramento con l’unica punta Milito.
    4-4-1-1 con Castellazzi tra i pali, Samuel (o Cordoba) e Ranocchia centrali, con Chivu e Faraoni sulle corsie laterali. In mediana al centro l’ultima probabile apparizione di Thiago Motta in nerazzurro affiancato da Poli, mentre più larghi agiranno Zanetti e Obi. Sneijder si muoverà da trequartista dietro l’unica punta Milito.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI INTER

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Dzemaili, Dossena; Lavezzi, Pandev; Cavani.
    A disp.: Rosati, Fernandez, Britos, Zuniga, Inler, Vargas, Hamsik.
    All. Mazzarri.

    INTER(4-4-1-1): Castellazzi, Faraoni, Samuel, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Thiago Motta, Poli, Obi; Sneijder; Milito.
    A disp.: Julio Cesar, Maicon, Cordoba, Cambiasso, R. Alvarez, Castaignos, Zarate.
    All.: Ranieri.

  • Coppa Italia, il Crotone sogna la Juve

    Coppa Italia, il Crotone sogna la Juve

    Malati di calcio? State tranquilli da qui a Natale non ci sarà nemmeno un piccolo buco per esser tristi. L’agenda degli impegni non permetterà più soste e tra Champions League, Europa League, Campionato e Coppa Italia finirà l’anno senza che ce ne possiamo render conto. L’importante notte di Champions che l’Italia ha vissuto con la storica vittoria del Napoli sul faraonico City ci consentiranno con molte probabilità di portar tre squadre agli ottavi, con il Milan che questa sera proverà a strappare il primo posto agli extraterrestri del Barcellona mentre l’Inter ha svolto appieno il suo compitino tornando dalla Turchia con un punto importante.

    Coppa Italia | ©Allsport/Getty Images
    A render meno pesante l’attesa al big match di San Siro questo pomeriggio inizieranno gli incontri del quarto turno eliminatorio di Coppa Italia con in campo molte squadre di A alla ricerca del pass per gli ottavi che varrebbero l’incontro con una big. Ad aprire le danze saranno il Bologna che ospita al Dall’Ara il Crotone di Domenichini e il Chievo Verona che aprirà le porte del Bentegodi al Modena. Entrambi le partite si giocano alle 15, Pioli decide di dar un turno di riposo a tutti i big dando cosi possibilità a chi ha giocato meno di mettersi in mostra. Resteranno a guardare Di Vaio, Ramirez, Perez, Acquafresca, Kone, Pulzetti, Gillet e Antonsson mentre tornerà a vestire una maglia da titolare Diamanti dopo l’infortunio. Ovviamente sulla carta restano favoriti sempre i felsinei che però sono in un momento delicato mentre i calabresi forti per aver fermato la corazzata Torino sabato scorso e sopratutto sognando la possibilità di esser ospitati dalla Juventus al Juventus Stadium negli ottavi potrebbe dare nuova carica. E’ atteso anche un massiccio turnover da parte di Di Carlo con la possibilità di veder in campo chi in questo inizio di stagione ha avuto poche opportunità, il Modena di Cuttone invece dopo aver conquistato il primo punto della sua gestione cercherà di metter in difficoltà i clivensi.

    La Coppa Italia continuerà ad occupare il palinsesto degli sportivi anche domani con ben tre match tra i quali spicca l’incontro tra Cagliari e Siena, l’unico tra due squadre di A. Gli altri match vedranno la Fiorentina di Delio Rossi ospitare l’Empoli di Tavano mentre il Genoa ospiterà il Bari dell’ex Torrente. La Coppa Italia continuerà poi la settimana prossima con gli ultimi tre incontri.

    Coppa Italia, il programma del 4ˆ TURNO ELIMINATORIO
    Bologna-Crotone (Juventus) oggi ore 15
    Chievo-Modena (Udinese) oggi ore 15
    24 novembre
    Fiorentina-Empoli (Roma) ore 18
    Genoa-Bari (Inter) ore 20:30
    Cagliari-Siena (Palermo) ore 21
    29 novembre
    Parma-Verona (Lazio) ore 20:45
    Catania-Novara (Milan) ore 21:15
    30 novembre
    Cesena-Gubbio (Napoli) ore 15

  • Leonardo – Milan, questa volta è davvero finita

    Leonardo – Milan, questa volta è davvero finita

    L’Inter pareggia 1 a 1 contro la Roma e si qualifica di diritto alla finale di Coppa Italia in programma il 29 maggio all’Olimpico contro il Palermo. Leonardo non nasconde la felicità, mentre per Montella e Montali c’è un pizzico di amarezza per non aver saputo cogliere l’occasione e riuscire a battere i nerazzurri nella loro ‘tana’.

    Ecco alcune delle dichiarazioni più importanti dei due tecnici nel post partita ai microfoni Rai.

    INTER: LEONARDO

    Il tecnico interista  che con questa partita conquista la sua prima finale da allenatore è davvero pieno di gioia: “E’ stata una partita difficile da prendere, un primo tempo a ritmi bassi fatto di studio e prudenza, mentre nella ripresa abbiamo alzato il baricentro creando di più e arrivando al gol. Poi è normale che la Roma abbia attaccato tanto da trovare il pareggio, ci può stare in una semifinale di soffrire nel finale. Io penso ai risultati, questo gruppo ha fatto quattro mesi e mezzo di grandissimo sacrificio, siamo stati penalizzati al massimo in campionato ed in Champions ma la squadra non è mai mancata, adesso vogliamo chiudere bene. Ora sento che parlate di Eto’o difensivo alla Mourinho, però una settimana fa si parlava di una squadra troppo offensiva, adesso mi si dice di essere un difensivista, scherzo su questo discorso ma sapete che dentro sono un brasiliano, mi piace una squadra che faccia tre o quattro gol a partita ma ovviamente bisogna cercare di prenderne meno possibile. Eto’o ha capito il momento di bisogno ed oggi come tante altre volte ha dato una mano, ha fatto una stagione straordinaria, superba, ma detto questo devo dire che tutti questi ragazzi meritano la finale per un impegno che mai è mancato.

    FUTURO- Al momento dopo le dichiarazioni di Moratti nel prepartita che suonano come una conferma totale per la prossima stagione su Leonardo, il tecnico brasiliano aggiunge il suo punto di vista sul suo futuro: “Dubbi su di me? Io non ne ho mai avuti, ma ormai dall’esterno gli allenatori sono sempre nel mirino, anche perché tutto è molto passionale e cercherò sempre di mantenere un rapporto con Moratti come lo ho adesso, perché è una persona che ha un gran senso del rispetto, c’è complicità e chiarezza in ogni momento con il presidente, da quando abbiamo preso questa scelta difficile, non ho mai avuto dubbi su quello che poteva succedere, anche se detto queste si pensa ai risultati e sono decisivi, lo sappiamo”.

    GATTUSO– Ancora una volta invitato dai giornalisti a rispondere all’episodio che lo lega al centrocampista rossonero, Leonardo commenta: “Rimango male per essere coinvolto in delle cose che considero fuori luogo, però ho fatto un comunicato perché non c’era la conferenza stampa. Ho posto due domande a Gattuso, non ho avuto una risposta alla domanda in cui chiedevo le verità di Gattuso e poi l’altra era la posizione del Milan, ma da quello che ho letto preferisco non commentare, ognuno ha il suo stile, lo rispetto. Ora però non voglio più parlarne, voglio che tutto questo finisca”.

    ROMA: MONTELLA

    L’amarezza di Vincenzo Montella è evidente, ma il tecnico giallorosso ammette come gli infortuni e le squalifiche abbiano penalizzato la sua squadra in questa doppia sfida: “Avremmo potuto fare meglio, però avevo tre giocatori non in buone condizioni e due squalificati, però la squadra ha cercato di vincere fino alla fine sul campo di una squadra forte. L’arbitro? Non parlo mai degli arbitri e non lo faccio neanche oggi.


    JEREMY MENEZ– Sulla scelta del francese, visto il rapporto tra i due non proprio idilliaco, Montella aggiunge: “Menez? Io non do possibilità a nessuno, metto in campo chi penso sia utile alla squadra. Con me lui ha giocato tanto, si è impegnato per quanto possibile con il suo atteggiamento, ha provato a dare il massimo e secondo me ha fatto il suo. Credo che nella sua testa lui sappia di essersi impegnato al 100%, anche se non so se per la squadra è abbastanza.

    SFORTUNA- Il fattore decisivo secondo il tecnico giallorosso è stata proprio la mancanza di fortuna da parte della sua sqaudra: “Non so dire se è passata la squadra migliore, credo che la Roma nei 180 minuti non abbia demeritato. Purtroppo nel calcio la fortuna conta, però ci abbiamo provato fino in fondo a passare il turno ed è un aspetto da valutare. Forse potevamo alzare i ritmi un po’ prima, ma non abbiamo avuto la forza e di più non potevamo fare. Sono contento di come la squadra si sia espressa in tutti i sensi.” Infine le ultime parole sono per il giovane Caprari: “ È un ragazzo che non ha 18 anni, però ha qualità e gioca con coraggio. Mi auguro che non si monti la testa e che gli altri non gli facciano montare la testa”

  • Pagelle Inter-Roma Tim Cup: Eto’o 34 gol come Ronaldo

    Pagelle Inter-Roma Tim Cup: Eto’o 34 gol come Ronaldo

    Pagelle Inter

    Eto’o 8 Un voto pieno, che si merita senza ombra di dubbio. Corre come un forsennato per tutta la partita, giocando praticamente a tutto campo. Spesso nella linea dei centrocampisti, e addirittura nel finale di primo tempo te lo ritrovi a chiudere su Menez da terzino (in pieno stile Mourinhano), per coprire l’avanzata di Nagatomo. Poi torna nella sua zona di campo preferita, e s’inventa con un gran tiro di precisione all’angolino basso un gol da fuoriclasse puro. Sono 34 gol in questa stagione raggiungendo  un mito come Ronaldo cannoniere assoluto in maglia nerazzurra. P.s. la stagione non è ancora finita. ETO’O SANTO SUBITO.

    Cambiasso 7 Partita di gestione tattica la sua, con in mano le chiavi del gioco e del centrocampo nerazzurro. Impedisce le avanzate dei giocatori giallorossi e detta i tempi alla manovra, seguendo i dettami del suo tecnico. Strano episodio nel finale, quando dopo aver subito un fallo a centrocampo, vede arrivare verso di lui a muso duro il suo ex compagno di squadra Burdisso, che in seguito avrà da ridire anche con Maicon e Milito.

    Zanetti 1000. Si come le presenze che raggiunge stasera da calciatore professionista. Un esempio vivente di giusto comportamento dentro e fuori dal campo da mostrare ai giovani calciatori. Ormai nella sua lunga carriera ha giocato in tutti i ruoli del centrocampo e stasera si adatta come terzo nella linea mediana a destra senza troppi fronzoli. Svolge il suo compito in maniera discreta e quando può prova le sue serpentine in fase offensiva. Premio per la serata, la dedica del gol di Eto’o e la finale di Coppa contro il Palermo. Mica poco!

    Nagatomo 7 Se qualcuno avesse avuto da ridire a gennaio per lo scambio Nagatomo Santon, sicuramente si sarà ricreduto. Yuto continua a sorprendere in positivo per le ottime prestazioni partita dopo partita con la maglia nerazzurra. Stasera sembra un folletto scatenato, che corre senza fermarsi mai per tutto il campo. Non conosce fatica,  riuscendo a chiudere e a recuperare in fase difensiva palloni impossibili. Meno preciso davanti, ma non si può avere tutto dalla vita. Il riscatto verso il Cesena è qualcosa di obbligatorio a questo punto.

    Milito 6 Il voto è di incoraggiamento, perché la stagione volge al termine e in una serata come quella di oggi forse il Principe è stato anche un po’ sfortunato. In una prima occasione riesce a scartare Riise quasi fosse Van Buyten, e si trova nell’azione fotocopia di quella contro il Bayern in finale di Champions. Dovrebbe calciare alto, invece sul più bello scivola e ciabatta centrale su Doni. Nel finale  Milito non si arrende ma vede negarsi un rigore abbastanza netto su contrasto con Juan. La prossima stagione sarà ancora in nerazzurro? Domanda da 1 milione di euro!

    Pagelle Roma

    Borriello 7 L’attaccante preferito di Ranieri, ritrova il suo posto davanti con l’esclusione di Totti e si carica tutto il peso dell’attacco sulle sue spalle. Nel primo tempo fatica moltissimo a trovare gli spazi giusti, ma non viene servito mai dai suoi compagni. Dopo il gol nerazzurro sembra svegliarsi, e pochi minuti dopo colpisce un doppio palo che ha del clamoroso. Pagata la sfortuna realizza un gol bellissimo, superando in elevazione un avversario non facile come Lucio e indirizzando la palla nell’angolo alto opposto. Rete da bomber di razza.

    Burdisso 5,5 Mezzo voto in meno per lo strano comportamento nel finale, fin troppo nervoso. In compenso tiene testa senza troppi problemi a un cliente scomodo come Pazzini.

    De Rossi 6,5 Bene nel primo tempo, con una buona prestazione in fase di copertura e ottima proposizione offensiva. Ci prova senza fortuna una volta dall’interno dell’area calciando a giro con il pallone di poco a lato del palo, e una seconda da fuori area con la palla alta sopra la traversa. In uno scontro di gioco con Mariga subisce un colpo al costato ma rimane in campo stringendo i denti per aiutare i suoi.

    Menez 5 Tanto Fumo e poco arrosto. Ricorda molto il Gourcouff ai tempi del Milan, che provava la grande giocata e si fermava nel caso non gli riuscisse, esponendo questa sera la sua squadra alle ripartenze dei nerazzurri. Poco il feeling con Borriello e il resto della squadra. Sulla lista dei possibili in partenza da Trigoria.

    Doni 6 Qualche colpa sul gol di Eto’o ce l’ha, perché praticamente rimane immobile a guardare la palla finire nell’angolino basso. Si riscatta in un paio di occasioni decisive, sul tiro di Pazzini chiudendo lo specchio della porta con una grande parata, e con l’aiuto della fortuna sulla conclusione centrale di Milito che scivola e non riesce a calciare bene .

  • Tim Cup: Inter – Roma 1-1. Nerazzurri in finale contro il Palermo

    Tim Cup: Inter – Roma 1-1. Nerazzurri in finale contro il Palermo

    L’Inter nella serata delle 1000 presenze del suo capitan Javier Zanetti, festeggia pareggiando 1 a 1 contro la Roma e, staccando in virtù del risultato dell’andata ( 1 a 0 per in nerazzurri) il biglietto che vale la finale di Tim Cup in programma il 29 maggio nello stadio Olimpico di Roma contro il Palermo. Zamparini che aveva pronosticato una finale con i nerazzurri è stato accontentato. “Contro l’Inter vinceremo 3 a 1” avrebbe aggiunto. Sono aperte le scommesse!

    Vediamo nel dettaglio l’andamento della partita.

    Novità in formazione per i nerazzurri con Leonardo che schiera dal primo minuto Mariga a centrocampo al posto di Thiago Motta, Kharja trequartista con Coutinho che parte dalla panchina, e Pazzini che vince il ballottaggio con Diego Milito. Montella tra le fila giallorosse sotterra l’ascia di guerra con Menez e lo schiera al posto di Vucinic, con Simplicio alle spalle di Borriello. La sorpresa è che Cassetti recupera  e quindi è tra gli undici titolari.

    PRIMO TEMPO- Il primo squillo nerazzurro arriva al 3’ con Maicon che si propone in fase offensiva scambia con Pazzini e entrato in area da posizione defilatissima calcia sull’esterno delle rete. La Roma ci prova al 10’ con Borriello, in un’azione molto confusa, quando la difesa interista non riuscendo a ripartire palla al piede, favorisce l’inserimento dell’attaccante giallorosso che calcia alto sprecando l’occasione. Al 12’ altra occasione per la Roma con De Rossi che servito in area prova a calciare a giro cercando il palo lontano, con palla di poco a lato. Maicon tra le file nerazzurre, gode di molta libertà di movimento, con Menez forse troppo poco attento in fase di copertura sulla stessa fascia. Partita che si mantiene equilibrata fino alla mezz’ora, con l’Inter che non trova gli spazi giusti per rendersi pericolosa, cercando spesso l’imbucata per Pazzini, mentre il gioco della Roma passa spesso dalle giocate di Menez che non sembra essere in serata. Poche le occasioni da gol, ma comunque partita gradevole. Al 35’ De Rossi dopo uno scontro di gioco con Mariga, accusa dolori al costato, quasi chiedendo il cambio. Montella aspetta, e il suo capitano stringendo i denti rimane in campo tranquillizzando lo staff medico. Al 43’ azione di sfondamento della Roma, con Pizzarro prima e Riise poi che provano la conclusione da fuori area, senza fortuna per entrambi. 1 minuto di recupero e Orsato manda le squadre a riposo sul punteggio di 0 a 0.

    SECONDO TEMPO- Cambio per la Roma al rientro in campo con Greco al posto di Pizzarro, mentre nessuna novità per l’undici nerazzurro. Partita spezzettata nei primi minuti della ripresa, con diversi falli per parte. Roma sicuramente più aggressiva e con un pressing maggiore con l’ingresso di Vucinic al posto di Simplicio, per una squadra totalmente a trazione anteriore. Arriva la doccia fredda per la squadra giallorossa al 58’ quando Eto’o all’interno dell’area stoppa la palla e tira fuori un colpo da biliardo, mirando e battendo Doni con palla all’angolino basso opposto. 34 gol per lui in questa stagione, raggiungendo anche Ronaldo top scorer in una sola annata con la maglia nerazzurra. Discorso qualificazione davvero complicatissimo per la Roma che sicuramente non vedrà i tempi supplementari, e che dovrebbe segnare 3 gol per conquistare la finale di coppa. Grandissima occasione per Pazzini al 66’ che riesce a sgusciare tra Riise e Juan, calciando forte in porta ma trovando una grande parata di Doni a negargli il gol. Per i nerazzurri arriva il cambio, con Milito a rilevare Pazzini. AL 72’ è proprio Milito servito da Zanetti in area, che ripropone un azione simile al secondo gol di Madrid, scartando Riise ma non trovando il tiro vincente, centrando in pieno Doni. Al 75’ la Roma è davvero sfortunata quando Borriello servito da Vucinic in area, calcia a botta sicura e colpisce il palo destro, con la palla che cammina sulla linea sbatte sull’altro palo e si allontana. La Roma non si arrende e al minuto 84’ Borriello dopo diversi tentativi mette in rete un gran gol. Su cross di Perrotta, stacca altissimo e di testa mette la palla all’angolo opposto con Julio Cesar che può solo guardare. Punteggio che torna sul pari: Inter 1 Roma 1. Qualche scintilla nel finale tra Burdisso e Cambiasso, con la partita che si incattivisce senza un vero motivo, e tre componenti della panchina giallorossa espulsi per eccesso di nervosismo. 4 minuti di recupero e fischio finale sul punteggio di 1 a 1  con i nerazzurri che accedono alla finale dell’Olimpico in programma il 29 maggio contro il Palermo di Delio Rossi.

  • 1000 volte Javier Zanetti, il capitano nell’Olimpo del calcio

    1000 volte Javier Zanetti, il capitano nell’Olimpo del calcio

    1000 volte Javier Zanetti! E’ ormai partito il conto alla rovescia per la  sfida  di stasera contro la Roma per la semifinale di Tim Cup,  dove il capitano nerazzurro Javier Zanetti taglierà il traguardo storico delle 1000 partite giocate. Il terzino argentino che veste la maglia nerazzurra dall’estate del1995,  entrerà di diritto nell’Olimpo del calcio, in un gruppo ristretto di grandissimi campioni, dove è possibile trovare giocatori del calibro di Peter Shilton, Ray Clemence , Pat Jennings, Alan Ball, David Seaman, Paolo Maldini, Andoni Zubizarreta, Roberto Carlos e Tommy Hutchinson. Tutti, verranno ricordati da una speciale fascia celebrativa che Zanetti  indosserà stasera per la partita di coppa tra Inter e Roma. Giocatore infinito che si appresterà nella prossima stagione a togliere anche il record di presenze con la maglia nerazzurra allo Zio Bergomi, fermo a quota 758, con Zanetti staccato di soli 10 presenze. Lo Zio capirà, nessuno meglio di Zanetti potrebbe rappresentare l’Inter nella storia.

    EMOZIONI – Il capitano nerazzurro in occasione del traguardo delle 1000 partite, ha voluto raccontare le sue emozioni in un’intervista rilasciata a Inter Channel: “Sono orgoglioso di arrivare a questa cifra, 1000 partite molto sentite tutte quante, e arrivare a questo traguardo è per me davvero importante. Finora ho collezionato 33 presenze con il Talleres, che è stata la mia prima squadra, 66 con il Banfield, 12 con l’Under 23, 140 con la Nazionale maggiore e 748 con l’Inter: totale 999. Se dovessi giocare contro la Roma arriverei appunto a 1000, un traguardo importante. Nella mia carriera ho fatto sempre tutto con passione, il calcio mi ha sempre dato tanto e io ho cercato sempre di rendermi utile ogni volta che ne ho avuto un’opportunità. Arrivare a questa cifra è anche importante perché non ci sono tanti giocatori che ci arrivano, sono solo nove, io sarei il decimo, e i loro nomi sono tutti molto importanti. Essere fra loro è un motivo di orgoglio”.

    RICORDI– Javier Zanetti leggendo i nomi dei giocatori millenari, ne cita due in particolare, evidenziandone la sua ammirazione, soprattutto per un simbolo dell’altra Milano, quella rossonera:  “Roberto Carlos e Paolo Maldini, due persone che ho sempre ammirato molto: poterli raggiungere mi rende felice. Maldini ha dato tantissimo al calcio mondiale e da quando sono arrivato in Italia l’ho sempre stimato per la carriera che ha fatto e per la persona che è. I derby con lui come avversario sono sempre stati molto sentiti ma anche molto leali, ho dei grandi ricordi”. Paolo Maldini, volendo ricordarlo  si è ritirato con 1041 partite sulle spalle, quindi se Zanetti dovesse continuare con questa media di 50 partite all’anno l’anno prossimo ci sarebbe anche il sorpasso a un mostro sacro come Paolo.

    COMPORTAMENTO- Per il terzino nerazzurro quello che conta davvero nella vita è il  giusto modo di comportarsi, dentro ma anche fuori dal campo: “Mi sono comportato sempre per quello che sono, cerco sempre di essere me stesso, che è la cosa che mi interessa di più”. Comportamento che viene apprezzato non solo dai propri tifosi ma anche da quelli di altre squadre: “Mi fa un enorme piacere incontrare persone che magari non sono tifosi dell’Inter eppure mi fanno i complimenti, questo è un grande riconoscimento.”

    ROMA E ANCORA– Parlando della partita contro la Roma, Zanetti si augura di vincere per poter festeggiare al meglio questo importantissimo traguardo. Aggiungendo come per il momento lui stesso non si ponga limiti per il futuro: “Sarò un momento importante per noi domani, perché si tratta della semifinale di Coppa Italia contro una grande avversaria come la Roma, speriamo di poter festeggiare in pieno. E dopo… voglio continuare, facendo 1001, 1002, etc, finché arriverà il momento che dirò basta”.

    SCUDETTO- Ovviamente arrivano anche da lui i complimenti al Milan per la conquista del 18esimo titolo, ma con i primi avvertimenti per la prossima stagione: “Il Milan ha vinto meritatamente, è stata la più continua, però noi abbiamo tanta voglia di far bene e di tornare a vincere il tricolore già dal prossimo anno”.

    GRAZIE AI TIFOSI- Infine, un ringraziamento alle persone che lo amano e lo incitano a continuare ogni domenica: “Grazie a tutti i tifosi che ho avuto, che mi hanno sempre dimostrato tanto affetto e questo non si dimentica”.

    (Fonte: Fc Inter News.it)

  • Leonardo:”L’Inter c’è e io mi sento più allenatore”

    Leonardo:”L’Inter c’è e io mi sento più allenatore”

    Consolidare il secondo posto in classifica, questa è la mission aziendale e stagionale richiesta da Moratti, cancellando l’incubo delle due partite (derby e match contro lo Schalke 04) che hanno praticamente rovinato l’intera annata nerazzurra. Leonardo prende alla lettera gli ordini del presidente interista e si appresta ad affrontare una trasferta ostica contro un Cesena alla disperata ricerca di punti utili per cancellare l’incubo retrocessione.

    CESENA– Il tecnico brasiliano è convinto che la gara di domani sarà sicuramente una sfida impegnativa per i suoi ragazzi, considerando inoltre come ci siano  le assenze importanti di Stankovic (infortunato contro la Lazio, per lui stagione finita), e Sneijder alle prese con un leggero problema al polpaccio: “Credo che il Cesena sia davvero in forma in questo momento.- ha spiegato Leonardo nella conferenza stampa alla vigilia della partita-  Hanno entusiasmo, sarà una gara difficile quella di domani: noi, comunque, li affrontiamo con voglia di vittoria. Come squadra non dà punti di riferimenti e sicuramente, anche per questo, non è facile da affrontare. Abbiamo avuto una settimana per lavorare con quasi tutti, tranne con Sneijder, che purtroppo non ci sarà per un piccolo problema fisico, e Stankovic”.

    OBIETTIVI E VOTI- Il discorso si sposta agli obiettivi stagionali dell’Inter, adesso che il campionato è praticamente già in mano ai cugini rossoneri. Leonardo spiega come: “In campionato, vogliamo mantenere il secondo posto, e ovviamente, poi, anche la Coppa Italia. Questa squadra sa quanto sono importanti i nostri obiettivi. E io, dopo questo ultimo periodo, anche dopo le sconfitte, mi sento ancor più allenatore di prima. Che voto mi darei? Senza voto, non mi posso dare un voto, ma mi sento tanto allenatore ora, molto di più rispetto a prima, e quello che voglio fare è questo. Mi sento più forte: è un momento di crescita per me, son cambiato e cambierò tantissimo. E l’Inter, come squadra, c’è.”

    CICLO FINITO?-Leonardo è infastidito e non vuole sentire parlare di crisi e ciclo conclusivo delle vittorie nerazzurre: “Ciclo finito? Non capisco cosa voglia dire, non credo che siano cose che abbiano tanto senso. Tanto più che quest’anno, con tutti problemi e dopo aver vinto tutto negli ultimi cinque anni, siamo in lotta per la Coppa Italia, per il secondo posto in campionato, con questa squadra che è campione del Mondo e ha vinto la Supercoppa italiana”.

    MOURINHO- Poche parole sul collega e amico Josè Mourinho dopo la disfatta e le polemiche seguite alla sfida di Champions League tra il Real e il Barcellona: “Con lui non ci siamo sentiti. È difficile da qui analizzare quello che è successo, mancano le informazioni per farlo”.

    CHAMPIONS E TIM CUP- Chiuso il discorso sul campionato si inizia già a vedere la sfida di ritorno delle semifinali di Coppa Italia dove l’Inter affronterà la Roma l’11 maggio a San Siro: “Noi vogliamo arrivare in finale, non ci interessa quale sarà l’avversario, se il Milan o il Palermo”.

    Guardando invece alla facilità con cui il Manchester United di Sir Alex Ferguson abbia liquidato la pratica Schalke 04 in Champions e abbia praticamente già un piede nella finale di Wembley, Leonardo non nasconde l’amarezza: “C’è molto rammarico, ma andiamo avanti”.

    FUTUROSentendo parlare di grandi nomi, Guardiola, Villas Boas o un clamoroso ritorno di Josè Mourinho sulla panchina nerazzurra, al tecnico brasiliano si chiede nel finale della conferenza stampa di fare maggiore chiarezza sul suo futuro all’Inter: “Ho preso un impegno e sono sempre a disposizione. Io sono felice, ho voglia di andare avanti e sono sempre più convinto di fare l’allenatore. Io sarò qui se avrò la forza, se non avrò più la forza non sarò qui. E andrò sempre incontro alla società”.

    (Fonte: Fc InterNews)

  • L’Inter si rialza, la Roma no. Le voci del post partita

    L’Inter si rialza, la Roma no. Le voci del post partita

    Soddisfazione in casa nerazzurra dopo aver strappato un 1 a 0 pesante all’Olimpico in vista della gara di ritorno delle semifinali di Coppa. Analizziamo le parole dei due tecnici e di due giocatori per parte: Stankovic e De Rossi.

    Il tecnico nerazzurro Leonardo, intervistato dai microfoni Rai, può finalmente tornare al sorriso dopo un periodo storto: “Era importante fermare questo flusso di risultati negativi, non è mai facile come sembra, tanti fattori ti fanno perdere tranquillità quando hai un momento complesso. La vittoria qui all’Olimpico non era per niente scontata, i ragazzi sono stati molto bravi. La gara era tra due squadre reduci da sconfitte, non era un match facile da affrontare per questa situazione, bisognava dare un’impronta alla partita e l’abbiamo fatto con un’ottima gestione dei 90 minuti. Ritorno di Mourinho? Io non ho alcuna preoccupazione, non ho mai pensato al futuro. Io vivo oggi, ma non perché questo cambi quello che succederà con me, io vivo il presente, ora penso a sabato, penso alle partite.”

    Sulla partita e sulla prodezza di Dejan il tecnico interista commenta con queste parole: “Stankovic ha fatto un gol straordinario ma anche una grandissima gara, lui si diverte a giocare così, è un gol alla Dejan a condire una superba prestazione. Pandev? La nostra mossa era quella di farlo giocare in mezzo, ha fatto un lavoro straordinario a livello di intensità e presenza, è stato bravissimo a fare questo lavoro, ma anche Sneijder ha fatto una gran partita cercando gli spazi. Per quanto riguarda Milito, non credo proprio sia giù di morale. Lui ha fatto benissimo, veniva da un momento di infortunio ma ha fatto un ottimo lavoro. Ora in campionato dovremo cercare di mantenere una costanza, ci sono state queste ultime sconfitte che ci hanno tolto il ritmo ma adesso possiamo riprenderlo con lucidità in questo finale”.

    Montella invece senza peli sulla lingua non da meriti all’Inter e commenta in questo modo la sconfitta maturata in casa giallorossa: “Non credo che l’Inter abbia meritato la vittoria, siamo arrivati più volte vicini al gol, per loro è un tiro che fa la differenza. E’ difficile commentare un errore come quello di Vucinic sottoporta, l’allenatore può lavorare sull’aspetto psicologico di questi momenti non sull’aspetto tecnico, ma si vede che in questo momento non è tranquillissimo. Un calo? Noi abbiamo finito in crescendo rispetto all’Inter, con un pizzico di disordine abbiamo concluso la gara meglio dei nerazzurri. Spesso ci si sofferma sul risultato ma non sono d’accordo, a mio avviso non siamo sulle gambe e si è visto contro questa Inter”.

    Nel finale conclude con un pronostico: “Al ritorno con un pizzico di fortuna possiamo ribaltare la situazione, basterebbe un 1-2 che per quanto ho visto oggi è possibile”.

    Stankovic scherza sulla splendida rete che ha deciso l’incontro: “Un gol semplice, a porta vuota su respinta del portiere,non capita mai eh? (sorride, ndr). Avete visto una risposta della squadra impressionante, ora abbassiamo la tensione e pensiamo allo scontro quasi diretto contro la Lazio. Questa prova ci fa stare più tranquilli, tanto impegno e tanto gioco, siamo più sereni. Il gol è bellissimo, avevo notato Juan davanti a me, ma quando ho calciato ho visto immediatamente dove stava parcheggiandosi il pallone ed ho esultato un po’ prima”.

    De Rossi invece a differenza del suo tecnico riconosce i meriti all’Inter, cercando però di pensare con positività alla gara di ritorno. Più difficile il discorso Champions League: “La prestazione è stata buona contro una squadra veramente forte, questi giocatori sono eccezionali, quando fanno possesso palla è sempre dura e ti fanno sembrare in difficoltà fisica. Poi Stankovic ha fatto un gran gol e gli va dato merito, queste giocate fanno parte del calcio. Ora vediamo allontanarsi tutti gli obiettivi rimasti, però c’è una speranza: in Coppa Italia è un po’ più concreta, possiamo vincere a Milano come fatto già altre volte, per la Champions la speranza invece è un po’ più debole, ma dobbiamo vincere qualche partita. Un rigore per l’Inter? L’ho toccata sicuramente, ma era molto vicino al corpo: non faccio l’arbitro, non sta a me valutare”.

    (Fonte: Fc Inter News)

  • Decide una magia di Stankovic, Roma – Inter 0-1

    Decide una magia di Stankovic, Roma – Inter 0-1

    Vittoria di misura ma meritata per i nerazzurri, che nella tana dei giallorossi, nella prima semifinale di Coppa Italia si impongono per 1 a 0, rompendo un periodo nero caratterizzato da 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. Forse il fattore determinante in questa sfida è stata la Stankoviccondizione fisica, con la Roma di Montella che soprattutto nel secondo tempo e nel finale ha evidenziato un calo preoccupante, non riuscendo mai ad essere veramente pericolosa, tenendo inoltre il campo con molte difficoltà. L’Inter non è certo guarita, perché anche questa sera  ha mostrato una sterilità offensiva preoccupante, con molte occasioni sbagliate, e una scarsa vena realizzativa sia di Pazzini che di Milito. Per battere la Lazio e conservare il terzo posto servirà altro. Leonardo è avvertito.

    Leonardo cambia le carte in tavola e lascia in panchina Pazzini, lanciando dal primo minuto Pandev a fare coppia con Milito, nessuna novità di formazione invece per i giallorossi guidati da Montella.

    PRIMO TEMPO- Primo squillo nerazzurro  al 1’ con Sneijder che prova una conclusione senza fortuna da fuori area, facilmente bloccata da Doni. Non passa nemmeno un minuto e arriva un’incomprensione tra Juan e Doni, favorendo il centrocampista nerazzurro che a porta vuota mette in rete il pallone. Gioia strozzata perché il goal è irregolare essendo viziato da un fallo del serbo e quindi annullato da Rizzoli.

    Da un errore di Ranocchia nasce la prima grande occasione giallorossa: è assurdo il gol sbagliato da Vucinic, al 8’ servito da Borriello  in area a colpo sicuro calcia malissimo e mette il pallone fuori, per la disperazione dei tifosi.

    Al 16’  è ancora Vucinic, che sfrutta malissimo una ripartenza giallorossa  cercando un passaggio a metà strada tra Taddei e Borriello finendo per non servire nessuno e favorire il contropiede nerazzurro. Episodio dubbio nell’azione seguente con Rizzoli che non vede un tocco di mano di De Rossi in piena area di rigore tra le proteste nerazzurre.

    È sempre Roma al 25’ quando Cassetti serve un bellissimo pallone in area a Perrotta, anticipato in scivolata all’ultimo secondo da Lucio che alleggerisce dai guai l’area interista.

    Al 45’ quando il primo tempo sembrava non regalare più emozioni Stankovic si inventa un gol impossibile e di rara bellezza. Il centrocampista serbo, servito da Cambiasso controlla un pallone difficile e da fuori area di esterno destro infila un pallone all’angolo opposto battendo un’incolpevole Doni.

    Fischio di Rizzoli e squadre a riposo con due minuti di recupero.

     

    SECONDO TEMPO- Stesse formazioni del primo tempo in campo nella ripresa.  Brutto gesto di Vucinic al 47’ che colpisce al petto con una gomitata il difensore nerazzurro Lucio. Fallo non sanzionato da Rizzoli e quindi passibile per la squalifica da prova tv.

    Rischio elevatissimo per la Roma al 53’ su una brutta uscita di Doni, anticipato da Sneijder che mette un pallone pericolosissimo in area, senza trovare però l’appoggio vincente di nessun attaccante nerazzurro, facendo tirare un sospiro di sollievo ai giallorossi. Sale il ritmo nei primi minuti della ripresa, con le squadre che si affrontano a viso aperto con azioni pericolose da una parte all’altra senza un attimo di pausa. Velocità di gioco elevata che va a vantaggio della Roma, che aumenta il pressing e schiaccia i nerazzurri nella loro metà campo cercando di assestare il colpo del pareggio.

    Al 63’ Borriello viene sostituito per un colpo subito alla tempia, con l’ingresso del francese Menez a prendere il suo posto.

    Al 70’ è evidente la lentezza della manovra nerazzurra, quando su una ripartenza con superiorità numerica gli uomini di Leo non sfruttano l’opportunità mancando l’affondo decisivo. La Roma negli ultimi dieci minuti sembra calare vistosamente dal punto di vista fisico, sbagliando molti palloni e rischiando sulle ripartenze nerazzurre.

    Occasione sprecata da Pazzini al 89’ servito da solo in area davanti a Doni, calcia centrale favorendo la parata del portiere brasiliano. 4 minuti di recupero dopo il 90’ e Rizzoli manda tutti negli spogliatoi con l’Inter che merita la vittoria su una Roma fisicamente a pezzi.

  • Roma – Inter, Tim Cup 2011: Sfida tra Deluse

    Roma – Inter, Tim Cup 2011: Sfida tra Deluse

    Stasera all’Olimpico scenderanno in campo le due squadre che negli ultimi 5 anni hanno dominato la Serie A e monopolizzato le ultime finali di Coppa Italia. Roma e Inter è da considerarsi una classica in Coppa Italia: addirittura 10 volte si sono affrontate le due squadre dal 2005 ad oggi. Stavolta la partita avrà un sapore diverso, dove l’elemento principale che caratterizzerà entrambe le squadre sarà la voglia di rivalsa. La Roma con la sconfitta di Palermo vede allontanarsi il treno della Champions League a discapito dei rivali casalinghi biancocelesti,e l’Inter anch’essa sconfitta nell’ultimo turno di campionato a Parma, ha abdicato definitivamente al ruolo di Anti-Milan, per ridisegnare gli obiettivi stagionali, cercando di difendere il terzo posto insidiato appunto dalla Lazio.  Al tempo stesso una sfida per cercare la riconferma sulla panchina per entrambi i tecnici. A Roma Montella non sta facendo male, ma l’attuale situazione societaria, con i cambi al vertice potrebbero voler puntare un allenatore pronto per portare l’A.S. Roma subito in alto come nei proclami di DiBenedetto. Moratti in casa Inter ha riconfermato la fiducia a Leonardo smentendo trattative o contatti con Mourinho, ma un’eventuale sconfitta stasera e contro la Lazio in campionato potrebbero essere fatali per il tecnico brasiliano.

    Vediamo nel dettaglio le probabili formazioni in campo questa sera all’Olimpico:

    ROMA- Montella vista l’indisponibilità del capitano Francesco Totti che sconta ancora la squalifica per il calcione inflitto a Balotelli nella scorsa edizione della Tim Cup, non ha intenzione di rivoluzionare il modulo come ha ammesso nella conferenza stampa alla vigilia della partita: “Difficile possa succedere, se non per necessità assoluta. Ogni modulo ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli. Non credo che basti un giorno o una settimana per insegnarlo o per capirne gli automatismi”. Quindi, in attacco ci sarà spazio a Borriello come unica punta. Altra assenza pesante, sarà quella di Mexes (per infortunio) per il reparto difensivo giallorosso. Montella quindi dovrebbe schierare un 4-2-3-1 con Doni tra i pali, Juan e Burdisso al centro della difesa, supportati sulle fasce da Cassetti e Riise. Centrocampo folto con Pizzarro e DeRossi più arretrati a schermo della difesa, Perrotta Taddei e Vucinic avanzati. Il montenegrino dovrebbe prendere il posto di Menez, autore di una prestazione opaca contro il Palermo. Unica punta Marco Borriello ancora a secco nella gestione Montella che ha usato queste parole in conferenza stampa: “Marco è un grande giocatore ed un super professionista, ma da centravanti gli preferisco Totti” . Ricordando però come l’attaccante partenopeo nella gestione Ranieri avesse segnato 15 reti.

    INTER- Leonardo perde il suo giocatore più importante in termini di rendimento. Samuel Eto’o ha lasciato ieri la Pinetina per una distorsione alla caviglia e quindi non è stato considerato arruolabile per il big match di stasera. Nonostante il digiuno dal gol, la punta nerazzurra in termini di corsa movimento e impegno per la squadra non si può considerare secondo a nessuno, quindi sarà un’assenza che si farà sentire. Tornano gli epurati di Parma, Maicon e Thiago Motta, con Leonardo che dovrebbe scendere in campo con un 4-4-2 classico con il rombo di centrocampo. Tra i pali Julio Cesar, difesa a quattro con Lucio Ranocchia coppia centrale, e Maicon Nagatomo sugli esterni. A centrocampo Cambiasso Stankovic e Zanetti dovrebbero essere i titolari a meno di eventuali colpi di scena. Ritorno dal primo minuto di Sneijder a supporto del nuovo tandem offensivo Milito- Pazzini, con la possibilità di una staffetta con Pandev.

     

    Probabili Formazioni :

    Roma (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Borriello.

    A disposizione:(Lobont, Loria, Castellini, Brighi, Simplicio, Rosi, Menez).

    Allenatore: Montella

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; J. Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Milito, Pazzini.

    A disposizione:(Castellazzi, Materazzi, Chivu, Mariga, Motta Coutinho, Pandev).

    Allenatore: Leonardo