Tag: tifosi

  • La Curva Nord è stanca: Balotelli imperdonabile!

    La Curva Nord non perdona Balotelli e sfoga tutta la propria rabbia e i proprio pensieri in un comunicato apparso sul sito della Milano interista. Ecco il contenuto: LETTERA APERTA A MARIO BALOTELLI

    Ciao SuperMario.
    Dopo i fiumi di parole e di inchiostro versati all’indomani del tuo exploit durante Inter-Barcellona, anche noi, sommessamente, vorremmo dire la nostra.

    Sai bene che i fischi che ti sono piovuti sulla testa da parte di tutto lo Stadio non erano il frutto di un tiro sbilenco, di un passaggio sbagliato o di un dribbling mal riuscito, ma della rabbia nel vedere dieci giocatori con la tua stessa maglia sputare sangue inseguendo gli avversari, mentre tu trotterellavi in mezzo al campo col tuo solito atteggiamento di fastidiosa indolenza e superiorità nei confronti di tutto e di tutti.
    Del resto, come avresti potuto, tu che ti appresti a diventare il giocatore più forte al mondo e che esulterai solo per un tuo goal nella finale dei Campionati del Mondo, sprecare sudore per una squadretta che si sta giocando la semifinale di Champions? Che ci pensassero gli altri a sbattersi! E chi se ne frega se si tratta di Campioni, alcuni con quasi il doppio dei tuoi anni, tutti nazionali nei rispettivi paesi e con alle spalle trionfi di cui oggi tu nemmeno ti puoi sognare?

    Certo, tu ti meriti una società più prestigiosa (il Milan!?), con un pubblico che finalmente sappia apprezzare il tuo attaccamento e dedizione alla maglia.
    Se la Società decidesse di ritirare il numero di maglia, oltre che per meriti sportivi, anche che per chi ha infangato l’immagine del Club, il 45 non potrebbe più comparire sulla schiena dei nostri giocatori per i prossimi 200 anni!!!

    Ci auguriamo solo che, al termine di questa stagione sportiva, assolutamente esaltante comunque vada a finire, quando ci ritroveremo a tributare il dovuto applauso ai protagonisti, tu non abbia l’ardire di presentarti.
    Ti ricorderemo sempre, Mario, ti ricorderemo come il bamboccio che, primo (e, speriamo, ultimo) nella storia, a San Siro, si è permesso di sfilarsi la maglia e di gettarla per terra in segno di spregio. Quella stessa maglia per cui ciascuno di noi spende tempo, denaro e amore per seguirla ovunque e che tu hai avuto la fortuna di indossare.
    Per noi non esisti più caro Mario, e con questa nostra, ti diciamo addio.
    Grazie… no, quello proprio non ce la sentiamo…

  • Real Madrid, anche i tifosi scaricano Kaka “Tornatene a Milano”

    Kaka insieme a Cristiano Ronaldo sono stati i colpi Galattici del Real Madrid per coronare il secondo mandato di Florentino Perez. Se il rendimento del portoghese è stato su ottimi livelli anche se non come ai tempi dello United quello dell’ex milanista non ha rispettato per niente l’attesa tanto da venir ribattezzato dalla stampa iberica come il “bidone galattico”.

    Kaka alle prese da inizio anno con incresciosi cali di condizione dovuti alla pubalgia era comunque difeso dalla dirigenza e sopratutto dai tifosi memori del valore del giocatore ma nelle ultime settimane si è rotto qualcosa. A perder la pazienza per primo è stato Florentino Perez insospettito dei continui infortuni e dalla stampa che lo accusa di volersi risparmiare per i mondiali..

    Anche i tifosi adesso hanno perso la pazienza e sui vari blog madrileni si dicono sicuri che il brasiliano farà un mondiale spettacolare grazie alle cure del Real Madrid. L’idolo dei tifosi rossoneri è stato ribattezzato “Il Mundialista” o “Mister Pubalgia” e in molti sperano in un suo ritorno a Milano nella prossima stagione.

  • Torino: dirigenti granata sotto assedio. I tifosi vogliono un nuovo presidente

    Torino: dirigenti granata sotto assedio. I tifosi vogliono un nuovo presidente

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    Il lavoro post natalizio al centro Sisport inizia nel peggiore dei modi per il Torino, un centinaio di tifosi hanno dato vita ad una dura contestazione prendendo di mira il presidente Urbano Cairo e il ds Rino Foschi per i deludenti risultati di questa prima parte della stagione, anche i giocatori sotto accusa per mancanza di impegno e dedizione.

    Cairo insieme a Foschi erano impegnati nella conferenza stampa di presentazione del nuovo consulente di mercato Gianluca Petrarchi sono stati costretti a rimanere all’interno del container allestito come sala stampa per evitare il tentativo di irruzione degli scalmanati tifosi. I cori più gettonati “Te ne vai o no, te ne vai sì o no” e “un presidente, vogliamo un presidente”

    Petrarchi nonostante la contestazione si dice voglioso e pronto di iniziare questa nuova avventura e di voler fare il massimo per non deludere Cairo e Foschi visto che credono molto nelle sue qualità

  • Palermo: i tifosi scrivono ad Amauri per un ritorno in Sicilia

    Palermo: i tifosi scrivono ad Amauri per un ritorno in Sicilia

    Amauri
    Il brasiliano Amauri ha lasciato Palermo ormai da due stagioni per accasarsi alla Juventus ma nel cuore dei tifosi non ha mai perso il suo posto i supporters rosanero infatti attraverso il sito www.tifosirosanero.it hanno avviato una raccolta di lettere da spedire a Torino per convincere Amauri ad un ritorno in Sicilia. Nei giorni scorsi anche la bandiera del Palermo Fabrizio Miccoli si era fatto promotore di un invito verso il bianconero a dimostrazione che in Sicilia sarebbero tutti ben contenti di un suo ritorno.

    Amauri in queste ultime settimane è stato criticato per l’involuzione che insieme a quella dei compagni ha costretto la Juventus a dir addio alla Champions League e a perder il secondo posto in campionato ai danni del Milan.

  • Juventus, Blanc ai tifosi: “Tifo caldo ma non offensivo”

    Che per la Juventus la partita di Sabato sera è importantissima lo si capisce da tanti piccoli particolari che dimostrano come la sfida con l’Inter non è vissuta come una partita normale. Le dichiarazione della vigilia diventano fondamentali, tutti i tesserati cercano di far al meglio la propria parte per evitare inutile e forse controproducenti polemiche. A cercar di rendere la partita perfetta e l’Olimpico di Torino caldo ma leale è il presidente Jean Claude Blanc che attraverso il sito juventusclubdoc.it scrive a tutti i presidenti dei Juventus Club d’Italia esortandoli a star vicini alla squadra in questi otto giorni fondamentali per la stagione bianconera.

    “Abbiamo davanti a noi otto giorni determinanti per gli esiti della nostra stagione sportiva: le partite contro Inter e Bayern rappresentano un banco di prova di straordinaria importanza per dimostrare a tutti, a noi e ai nostri primi tifosi – quali voi siete – la forza reale della squadra.

    Dal canto nostro affronteremo questi giorni con l’impegno e l’orgoglio con cui si preparano le grandi sfide, consci che la Juventus ha il dovere di scendere in campo sempre con un unico obiettivo: vincere. Ma allo stesso tempo siamo perfettamente consapevoli del ruolo e dell’importanza che rivestono i nostri club: il vostro sostegno, lo stile pulito di tifare Juventus in ogni parte d’Italia, saranno il miglior modo per darci una spinta in più e la miglior risposta a chi, strumentalmente, sta cercando di far passare tutta la nostra tifoseria per incivile. Sono certo che dimostreremo tutti insieme, giocatori, società e tifosi, che cos’è lo stile Juventus. Quel modo di essere e di vivere il calcio che nella nostra storia è sempre emerso, soprattutto nei momenti difficili, quando c’è bisogno di compattarsi e di stare uniti per centrare i nostri obiettivi.
    Conto ancora una volta su di te, caro presidente, perché tu possa trasmettere il mio messaggio ai tuoi associati, e perché le prossime due partite siano una battaglia in campo e una festa fuori, fatta di tifo caldo e appassionato, ma mai eccessivo o, peggio, offensivo.

    Permettimi anche di esprimere il mio dispiacere per non aver potuto accontentare tutte le richieste di biglietti giunte dai vostri associati: le dimensioni dello stadio olimpico ci costringono a dover rinunciare all’apporto di molti di voi, ma, come sai, tra 18 mesi la nostra nuova casa sarà pronta, con settori molto ampi a voi dedicati e la concreta possibilità di stringerci tutti insieme intorno alla nostra Juve. Spero che tu possa comprendere la situazione, e aiutarci a spiegarla alla larga base dei nostri tifosi.”

  • Juve sub iudice per i cori a Balotelli. A rischio la gara contro il Bayern Monaco

    La Juventus questa volta rischia per davvero: dopo essere stata multata per i cori offensivi da parte della curva indirizzati a Balotelli durante il posticipo di campionato contro l’Udinese, ieri nel match di Champions League a Bordeaux i tifosi bianconeri hanno intonato frasi razziste verso l’attaccante di colore dell’Inter.

    Decisivo sarà il rapporto del direttore di gara Iturralde Gonzalez che verrà consegnato al massimo organismo del calcio europeo nella giornata di domani e nel caso in cui venisse certificato il “fattaccio”, la Uefa potrebbe decidere per la squalifica del campo di Torino.
    Un suicidio perfetto perchè tra 2 settimane all’Olimpico c’è in palio la qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco.

    Il portavoce della Uefa Thomas Giordano ha spiegato: “Una volta ricevuti i rapporti del delegato Uefa e dell’arbitro, questi vengono trasmessi alla commissione disciplinare che decide se bisogna aprire un’inchiesta o meno. Può succedere che vengano aperti casi disciplinari in modo autonomo sulla base di testimonianze, articoli di stampa o immagini televisive, ma ciò avviene in genere solo dopo aver ricevuto i rapporti di arbitro e delegato”.

    Ieri Buffon e il direttore sportivo Alessio Secco erano andati sotto il settore occupato dagli ultrà bianconeri per cercare di bloccare sul nascere i cori anti-Balotelli. Ma forse questo non basterà ad evitare la possibile squalifica dell’Olimpico anche perchè l’Uefa ha ribadito a più riprese di voler usare tolleranza zero verso questi atteggiamenti razzisti quando avvengono in ambito internazionale.

  • Evade dagli arresti domiciliari per vedere la Juventus

    A volte l’amore per la propria squadra di calcio ti porta fare gesti inspiegabili per chi non prova la stessa passione. Uno di questi è il gesto che ha compiuto un pregiudicato palermitano di Bagheria che per vedere la sua Juventus in coppa contro il Bordeaux decide di uscire di casa (dove era agli arresti domiciliari) per recarsi ad un vicino club bianconero. L’uomo sorpreso dai carabinieri è stato arrestato e a nulla è valsa la proposta del quarantacinquenne di poter almeno veder la partita, doppio dolore dunque per il siciliano oltre alla brutta sconfitta rimediata dalla sua squadra anche il ritorno in cella.

  • Italia – Olanda: il video dell’invasione di campo pro Cassano

    Anche lo stadio Adriatico Giovanni Cornacchia ha voluto manifestare la disapprovazione nei confronti del ct Marcello Lippi per la mancata convocazione tra le fila azzurre di Antonio Cassano. Cori, striscioni e maglietti esortavano Lippi ad un repentino cambio d’atteggiamento nei confronti del Pibe di Bari. Un giovane ha voluto dimostrare la sua disapprovazione facendo un invasione di campo guarda il video.

  • Tessera del Tifoso: Juventus, Roma e Lazio unite contro Maroni

    Tessera del Tifoso: Juventus, Roma e Lazio unite contro Maroni

    no_alla_tesseraUna t-shirt bianca con su scritto “No alla tessera del tifoso”, e sul verso il credo che li muove : “Se i ragazzi sono uniti non saranno mai sconfitti”; nessuna sciarpa o vessillo di parte. Così oltre 300 ultras di tifoserie di calcio provenienti da tutta Italia si sono presentati a Roma per manifestare contro la “tessera del tifoso”, il provvedimento che introduce, dal 2010, lo strumento indispensabile per la regolamentazione di accesso agli stadi.

    Juventus, Inter, Lazio, Roma, ma anche Latina, Frosinone, Fano, Casarano, Gubbio, Fermo. Da nord a sud, “divisi dai colori, uniti dal pensiero” – come recitava uno dei tanti striscioni – le migliaia di tifosi (5000 secondo le forze dell’ordine) hanno sfilato per le vie del centro di Roma a partire da piazza dell’Esquilino, passando per via Cavour, Fori Imperiali, Colosseo e Circo Massimo, fino alla Bocca della Verità, scortati dalle forze di polizia e rigorosamente guidati dal servizio d’ordine della manifestazione. Chi si aspettava incidenti e tafferugli è rimasto sorpreso. Gli organizzatori avevano raccomandato con un volantino di non rilasciare dichiarazioni alla stampa e di attenersi solo ai cori lanciati dal megafono. E così è stato: tanta rabbia nelle urla dei manifestanti e qualche fumogeno, ma nulla più (solo qualche momento di tensione in via Cavour, subito sedato, quando alcuni fotoreporter e telecamere hanno tentato di uscire dagli spazi “consentiti” per le riprese).

    Bersagli preferiti le forze dell’ordine, i giornalisti, il ministro dell’Interno Roberto Maroni e l’agente della polizia Luigi Spaccarotella, omicida del tifoso laziale Gabriele Sandri. Proprio il ragazzo romano ucciso l’11 novembre di due anni fa nell’area di servizio Badia al Pino è stato invece sostenuto a gran voce dai manifestanti: “Giustizia per Gabriele” e “Gabriele uno di noi” le grida scandite. Cori anche a favore di Stefano Cucchi, il ragazzo romano morto in nella sezione detentiva dell’ospedale Sandro Pertini lo scorso 22 ottobre.

    Tra i partecipanti anche il delegato allo sport del Comune di Roma Alessandro Cochi, e l’ex deputato Paolo Cento. “La tessera del tifoso è una schedatura di massa che allontana le famiglie dallo stadio – ha detto Cento –. Dobbiamo riportare le famiglie allo stadio e valorizzare la passione popolare; le curve sono un antidoto alla violenza se possono tornare a fare il tifo per la propria squadra. Governo e Parlamento devono aprire un dialogo con questa realtà di tifosi”.

    “Il clima è sereno – ha aggiunto Lorenzo Contucci, avvocato penalista che segue le cause degli Ultras -, l’importante è che tutto sia filato liscio, nonostante la rabbia e il clima di esasperazione”. Giunti in piazza della Bocca della Verità, i tifosi hanno fatto sentire ancor più forte la loro voce. Le richieste: in primis la riforma dell’articolo 9 della legge Amato (legge n. 41 del 2007), che istituisce una sorta di diffida a vita e che impone a chi ha ricevuto un Daspo o una condanna il divieto di accesso allo stadio; poi il ritorno di tamburi, megafoni e striscioni negli stadi.

    Dalle curve il “no” alla tessera del tifoso è sceso in piazza: ora la “palla” passa nelle mani delle Istituzioni.
    [via:goal]

  • Milan: Galliani passa all’attacco “voglio i 16000 contestatori”

    Il Milan ha ritrovato compattezza e risultati grazie al nuovo modulo pensato da Leonardo che sfrutta appieno la qualità dei singoli rendendo i rossoneri imprevedibili in ogni frangente della gara. A dar manforte a Leonardo hanno contribuito i recuperi di Dida, Nesta e Borriello i veri acquisti di questo Milan uniti alla bella scommessa vinta ancora una volta dal tecnico brasiliano che è Thiago Silva.

    Ad onor di cronaca l’unico acquisto estivo rossonero, lo spilungone olandese Klass Jan Huntelaar preso dal Real Madrid in estate fino al momento si è rivelato un flop e c’è chi dice che già a gennaio potrebbe far le valigie per trasferirsi in Premier League.

    Ma il buon momento che stanno attraversando i rossoneri e gli acquisti promessi dalla società per gennaio hanno fatto togliere qualche sassolino dalle scarpe all’ad rossonero Adriano Galliani. In estate come ricorderete il Milan subì una forte contestazione da parte dei tifosi in seguito alla cessione di Kaka al Real Madrid, gli ultrà fecero una campagna di protesta contro la società e a risentirne fu la campagna abbonamenti andata terribilmente a rilento e chiusa con 16000 tessere in meno rispetto all’anno precedente.

    Il terzo posto in classifica e l’entusiasmo ritrovato dai tifosi verso questo nuovo Milan hanno fatto decidere alla società di riaprire la campagna abbonamenti, queste le parole di Galliani a Sportmediaset “Rivoglio allo stadio quei 16mila milanisti che non hanno rinnovato l’abbonamento a causa della vendita di Kakà. Riapriamo la campagna abbonamenti offriremo una tessera valida per le 10 partite del girone di ritorno, ovviamente a prezzi proporzionali rispetto a quelle originali”