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  • Liga: l’Atletico espugna il Bernabeu, bene il Barça

    Liga: l’Atletico espugna il Bernabeu, bene il Barça

    Il sabato di Liga aveva come piatto forte il derby di Madrid ed incredibile ma vero, l’Atletico di Simeone dopo aver sottratto la Supercoppa alle Merengues si è ripetuta anche in campionato, andando ad conquistare i tre punti al Santiago Bernabeu. Nelle altre gare bene il Barcellona contro l’Athletic Bilbao, pareggio tra Malaga e Levante così come tra Celta Vigo e Real Sociedad.

    Dopo l’anticipo di ieri che ha visto Almeria e Cordoba impattare sul 1-1, oggi è toccato al Barcellona aprire il turno ed i catalani non hanno deluso le aspettative hanno controllato il possesso palla, hanno trovato più conclusioni rispetto ad i baschi e nel finale Messi ha creato e Neymar ha concretizzato i due gol che hanno steso l’Athletic Bilbao.

    Pareggio a reti bianche tra Malaga e Levante che serve a quest’ultimi a cancellare lo zero dalla casella dei punti in classifica.

    La gioia di Arda Turan
    La gioia di Arda Turan

    Veniamo al match clou di giornata il Derby di Madrid, una gara che in questi ultimi mesi è diventata una consuetudine. Partono forte i Colchoneros che al 10° trovano il gol del vantaggio con Tiago che, su azione di corner, con un colpo di testa sorprende la difesa del Real e supera Casillas. La reazione dei Blancos è veemente e dopo un paio di conclusioni insidiose, Cristiano Ronaldo al minuto 25 si procura un calcio di rigore che trasforma spiazzando Moya. A questo punto è un continuo attacco degli uomini di Ancelotti che però non riescono a trovare la rete del vantaggio. Nella ripresa riparte meglio ancora il Real Madrid. Per avere tracce dell’Atletico bisogna attendete il 72° quando Arda Turan tenta un tiro a giro che finisce sul fondo. Passano tre minuti ed ancora il turco dei Colchoneros sfiora il gol con un colpo di testa alto, ma è solo questione di attendere un minuto perchè al 76° Juanfran piazza in area un cross, Arda Turan sfrutta il velo di un compagno ed impatta al volo battendo Casillas per il gol che si rivelerà quello decisivo.

    L’Atletico espugna il campo dei “cugini” e si lancia a -2 dal Barça di Luis Enrique a punteggio pieno mentre per il Real arriva il secondo KO in campionato che apre una mini crisi.

    La giornata odierna è stata chiusa dalla sfida tra Celta Vigo e Real Sociedad che ha visto i padroni di casa portarsi avanti sul 2-0 ma subire rimonta della squadra basca, che si concretizza con il 2-2 al 92° per l’autogol di Jonny.

     

    RISULTATI 3° GIORNATA

    Almeria – Cordoba 1-1 (12° Mendez (A), 19° Cartabia (C))

    Barcellona – Athletic Bilbao 2-0 (79°, 84° Neymar)

    Malaga – Levante 0-0

    Real Madrid – Atletico Madrid 1-2 (10° Tiago (A), 25° rig. Ronaldo (R), 76° Turan (A))

    Celta Vigo – Real Sociedad 2-2 (28° Orellana (C), 48° Larrivey (C), 70° Agirretxe (R), 92° aut. Jonny (C))

     

    Da disputare Domenica 14/9

    Granada – Villarreal

    Rayo Vallecano – Elche

    Siviglia – Getafe

    Valencia – Espanyol

    Da disputare Lunedì 15/9

    Eibar – Deportivo La Coruna

     

    CLASSIFICA 

    Barcellona 9, Atletico Madrid 7, Celta Vigo 5, Real Sociedad, Valencia*, Siviglia*, Granada* e Malaga 4, Villarreal*, Athletic Bilbao, Eibar*, Real Madrid e Getafe* 3, Rayo Vallecano*, Almeria e Cordoba 2, Deportivo La Coruna*, Espanyol*, Elche* e Levante 1.

    * una partita in meno

     

     

     

  • Tiago rescinde con la Juve

    Tiago rescinde con la Juve

    Un’amore mai nato realmente, era destinato a finire in questo modo. Anzi, si era già protratto troppo a lungo, senza avere alcuna ragione per andare avanti. Il legame fra Tiago e la Juventus, mai sbocciato, ma trascinatosi nella sopportazione reciproca, poi nella freddezza e nella separazione ed, ora, nella rottura definitiva.

    © Karim Jaafar/Getty Images
    L’approdo alla Juventus, appena tornata in serie A, con Ranieri in panchina, in una squadra che si stava ricostruendo e stava cercando la sua identità, non fu il migliore degli esordi, ma poi le difficoltà si sono trascinate per tutta la stagione, anche a causa di continui infortuni del centrocampista. Tredici milioni di euro mal spesi, uno dei ” peggiori affari della storia della Juve “, così veniva dipinto da tifosi e dalla critica Tiago Mendes, scivolando nelle retrovie, e poi nell’ ombra. Arriva, così, il prestito all’Atletico Madrid, per due anni, dove in qualche modo riesce a riscattare le stagioni in bianconere, ma non lascia comunque il segno. Fino all’epilogo di questi giorni: rescissione del contratto con la Signora, consensuale, come recita il comunicato ufficiale apparso sul sito della Juventus, che produrrà un effetto economico negativo pari a 2,8 milioni di euro per effetto della svalutazione del valore residuo del centrocampista portoghese. Un acquisto sbagliato, una rescissione naturale conseguenza degli eventi: ma in questi casi, l’importante è che la dirigenza Juventus possa imparare dai suoi stessi errori e non ricommetterli in questa sessione di mercato, valutando bene gli acquisti e, soprattutto, la loro reale utilità al gioco del nuovo tecnico. D’altronde, sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

  • Juve, Aguero si allontana. Atletico rifiuta 32 mln più Tiago

    Juve, Aguero si allontana. Atletico rifiuta 32 mln più Tiago

    Juventus – Aguero un matrimonio annunciato e che non si farà, questo è quanto emerge in queste ore dall’evolversi della trattativa sull’asse Torino – Madrid. Come si apprende dal quotidiano spagnolo As, l’Atletico ha rifiutato un’offerta dei bianconeri di 32 milioni più il cartellino di Tiago, valutato circa 3 milioni e tra l’altro già nelle fila dei colchoneros in prestito da un anno e mezzo, pretendendo il pagamento dell’intera clausola rescissoria prevista nel contratto dell’attaccante di 45 milioni di euro.

    © Denis Doyle/Getty Images
    Difficile al momento che i due club trovino un punto d’incontro. Con il giocatore la Juventus ha trovato da tempo un accordo di massima, un quinquennale da 6.5 milioni di euro a stagione più premi che potrebbero far lievitare l’ingaggio di un altro milione, ma l’Atletico resta fermo sulle proprie richieste potendo sfruttare a suo vantaggio l’importante vetrina della Coppa America, dove il Kun ha lasciato il segno nella gara d’esordio dell’Argentina, per invogliare il Manchester City a farsi avanti. Se prima l’Atletico infatti aveva fretta di vendere Aguero (4 luglio l’ultimatum del tecnico Manzano) ora il club della capitale preferisce adottare una strategia di attesa e prendere tempo per permettere ad altri club, in primis appunto il Manchester City, di inserirsi nella trattativa e formulare un’offerta ufficiale migliore di quella bianconera e che si avvicini alla clausola. Tutto questo va a svantaggio della Juventus che non può competere con la forza economica del club inglese che, secondo il Times, avrebbe già pronta la cifra stabilita dalla clausola per portare via Aguero, Real Madrid permettendo, e sostituire così Carlos Tevez che ieri ha annunciato di voler lasciare Manchester. A questo punto Marotta ha già aperto un altro tavolo di trattative per non rimanere a mani vuote: ieri il dg bianconero si è incontrato con il manager di Giuseppe Rossi, Federico Pastorello, e nei prossimi giorni proverà a chiudere con il Villarreal l’acquisto dell’attaccante italo-americano provando ad inserire come contrpartita Felipe Melo, pedina gradita ai dirigenti spagnoli.

  • Tiago vuole rescindere con la Juve, Marotta non ci sta

    Tiago vuole rescindere con la Juve, Marotta non ci sta

    Grane in vista per la Juventus legate alla situazione contrattuale del portoghese Tiago Mendes, acquistato nel corso della gestione tecnica di Claudio Ranieri, alla non modica cifra di tredici milioni di euro, e rivelatosi non all’altezza delle aspettative della dirigenza, anche a causa di frequenti infortuni, soprattutto muscolari.  

    © KARIM JAAFAR/AFP/Getty Images
    Per tal ragione, la Juventus non ha mai ostacolato il suo passaggio all’Atletico Madrid, dove il calciatore ha saputo inserirsi al meglio anche alla luce della diversa impostazione di gioco nella Liga spagnola, molto più consona alle sue caratteristiche, ed ai suoi ritmi di gara, al punto che la società madrilena lo vorrebbe confermare anche per la prossima stagione. Il punto nevralgico della questione è che Tiago vorrebbe liberarsi dal contratto con la Juve un anno prima della scadenza contrattuale, nel 2012, ma la Juve non ci sta a perdere il calciatore senza ricavare nulla, soprattutto alla luce del “flop” che il suo acquisto si è rivelato, e che ha contribuito a scalfire la credibilità del progetto Juventus, insieme ad altri acquisti apparsi ben poco mirati, come quello di Almiron (nella stessa sessione di mercato in cui arrivò Tiago) e di Poulsen.   Per questo motivo, Beppe Marotta, vorrebbe provare a cedere quest’estate il portoghese, in Turchia ad esempio, alla luce delle offerte avanzate da Galatasaray e Fenerbahce per recuperare almeno parte della spesa per il suo cartellino. Tiago però vuole soltanto l’Atletico Madrid, dove ha la certezza di rivestire un ruolo centrale e di essere apprezzato dalla dirigenza “Colchoneros”. Il braccio di ferro con la Juventus è appena incominciato: fino al 31 Agosto si attendono evoluzioni.

  • Forlan – Juve più vicini? L’agente incontra Marotta a Torino

    Forlan – Juve più vicini? L’agente incontra Marotta a Torino

    Continua sempre la telenovela attaccante alla Juventus. Ad una decina di giorni dalla chiusura del calciomercato di riparazione, Beppe Marotta, nonostante la proprietà gli abbia detto che non verrà scucito un euro per gennaio, non si perde d’animo e sogna il grande colpo in avanti per tentare l’assalto alla qualificazione alla prossima Champions League: in pole restano sempre Luis Fabiano e Forlan, due giocatori non più giovanissimi ma di sicuro affidamento che garantirebbero ai bianconeri più cattiveria in attacco.

    Se il brasiliano continua a mandare segnali di gradimento da Siviglia e aspetta una mossa da Torino, il quotidiano sportivo torinese Tuttosport oggi scrive dell’incontro che c’è stato nella sede della Juventus tra il dg e il procuratore dell’attaccante uruguagio Da­niel Fabian Bolotnicoff. L’accordo tra le parti sarebbe stato raggiunto, a Forlan verrebbe garantito quanto richiesto: un triennale da 4.5 milioni ma che sarà legato ai risultati della squadra.
    L’ostacolo però è rappresentato dalle richieste dell’Atletico Madrid che non vuole cedere sui 15 milioni del costo del cartellino del Pallone d’Oro agli ultimi Mondiali per cui Marotta dovrà prima fare cassa cedendo qualcuno tra Amauri, Sissoko e Storari e poi presentarsi a Madrid con un’offerta importante ricordando che la Juventus può sempre giocarsi la carta Tiago, in prestito ai colchoneros da gennaio scorso.

    Più economico, ma pur sempre obiettivo difficile, è Luis Fabiano: l’attaccante della Selecao ha un costo del cartellino meno elevato, intorno ai 10 milioni, e percepisce un ingaggio di 2.5 milioni di euro. Di sicuro ci saranno novità importanti in questi ultimi 10 giorni di mercato che si preannunciano bollenti per i bianconeri.

  • Juve gli ex al veleno e Trezeguet imita Ibrahimovic

    Juve gli ex al veleno e Trezeguet imita Ibrahimovic

    Beppe Marotta in tanti anni da dirigente di calcio ha dimostrato di aver la stoffa e le intuizioni giuste per condurre sia dal punto di vista tecnico che economico una società. I suoi risultati sono sotti gli occhi tutti e il quarto posto raggiunto con la Samp nella scorsa stagione sono la punta di diamante.

    Alla Juventus però i tifosi vivono ancora nel ricordo di Moggi e per qualsiasi dirigente è vita dura competere con un mostro sacro del calciomercato. Ai tempi della Juventus rifiutare la triade era una cosa impossibile e ancor più lo era per un ex parlarne male.

    I successi e magari un campionato al di sopra delle aspettative rivaluteranno la posizione di Marotta e sopratutto le sue scelte, per il momento il dg dovrà accontentarsi delle sfuriate velenose degli ex giocatori bianconeri.

    Ieri è stata l’occasione di Diego, oggi arrivano le stilettate da parte di Giovinco “la dirigenza doveva essere più chiara. Non sono stato trattato come mi aspettavo”, Zebina Quando abbiamo visto che è stato mandato via uno come Nedved, abbiamo capito di non aspettarci nulla, Tiago invece se la prende con Del Neri “La mia avventura con la Juve è andata male per colpa di Ranieri, non aveva fiducia in me”.

    Controcorrente Mauro German Camoranesi che da Stoccarda lancia ancora segnali di amore e rispetto verso la Vecchia Signora, fa discutere invece il silenzio di David Trezeguet che non solo si è scordato di salutare i colori bianconeri ma, come Ibra al Barcellona, ha baciato la maglia dell’Hercules di Alicante nel giorno della presentazione.

  • Calciomercato, Serie A: La parole d’ ordine, è “Vendere”.

    Calciomercato, Serie A: La parole d’ ordine, è “Vendere”.

    Il mercato delle grandi non si muove e risulta essere bloccato dai molti giocatori in esubero presenti nelle rose.

    Juventus: ormai è chiaro se non si vende non si acquista, la trattativa più calda è quella che vede protagonista Mauro German Camoranesi, l’ italo-argentino è vicinissimo all’ accordo con il Birminghan mentre sempre in Inghilterra approderà il danese Poulsen sponda Reds. Tiago è ai dettagli con l’ Atletico Madrid e con queste cessioni, sarà pronta l’ offerta per Krasic che ha già dichiarato di aver raggiunto l’ accordo con la vecchia signora. Mentre per quanto riguarda Dzeko, il dg Hoeness è a Torino per proporre lo scambio con Diego più conguaglio a favore dei tedeschi fissato sui 20 Milioni.

    Inter: il presidente Moratti ha ufficialmente tolto dal mercato Maicon, dopo i continui tira e molla con il Real madrid, il forte terzino brasiliano rimarrà a Milano. Si complica l’ affare Mascherano, infatti il centrocampista potrà essere acquistato solamente se Mario Balotelli riuscirà a trovare l’ accordo con il City di Mancini, stesso discorso per l’ eventuale arrivo in nerazzurro di Giuseppe Sculli, mentre Burdisso ha dichiarato che qualora dovesse rimanere a Milano sarebbe “molto scontento”. Intanto il capitano javier Zanetti ha firmato il prolungamento fino al 2013.

    Milan: i tifosi si sono ormai rassegnati, il mercato dei rossoneri è destinato ad essere, ormai di secondo piano. La collaborazione con il Genoa si fa sempre più fitta, arriveranno Bocchetti e Boateng che il grifone ha appena acquistato e subito girato in prestito ai rossoneri. In sponda rossoblù dovrebbe approdare Jankulovski, mentre si tenta il recupero psicologico per Ronaldinho unico a poter far fare il salto di qualità ai rossoneri.

    Roma: Baptista ha rifiutato il trasferimento al Galatasaray facendo così sfumare, al momento,  l’ arrivo di Nicolas Burdisso nella capitale, mentre è ufficilae l’ arrivo di burdisso jr. Se l’ argentino non dovesse arrivare, Pradè è pronto a virare sull’ uruguaiano Diego Lugano.

  • Brasile e Portogallo non si fanno male. Chi beccherà la Spagna?

    Brasile e Portogallo non si fanno male. Chi beccherà la Spagna?

    Come era preventivabile Brasile e Portogallo non si fanno male rimandando i propositi bellici al fato e alla possibilità di ritrovarsi il finale. I verdeoro forte dei sei punti all’attivo possono giocare a basso ritmo cercando di congelare il primo posto del girone che però non garantisce la possibilità di evitare la temibile Spagna.

    Dunga senza Kaka e con Robinho in panchina si affida a Julio Baptista e Nilmar per far da spalla a Luis Fabiano. Queiroz si abbottona schierando sulla sinistra Duda e Coentrao a limitare le sgroppate di Maicon con il solo Cristiano Ronaldo in attacco.

    La partita vive di episodi e più che a calcio si gioca a calci con ben sette ammonizioni nel primo tempo. Gli episodi di cronaca da commentare sono un spunto del giovane Nilmar al 30′, quando su un perfetto lancio Felipe Melo becca la traversa ad Eduardo battuto. E nel finale la bocciatura per Felipe Melo che dopo essersi beccato un ammonizione per un fallaccio viene sostituito da Dunga con Josue.

    Il secondo tempo è per la prima parte soporifero ma al 60′ da uno spunto di Cristiano Ronaldo Meireles chiama Julio Cesar al miracolo. La stella del Real Madrid si scatena e da solo mette in difficoltà Lucio e Juan che spesso devono ricorrere alle maniere forti per fermarlo.

    Gli ultimi 5 minuti sono al cardiopalma, Lucio saggia i riflessi di Eudardo con uno splendido colpo di testa, il portiere lusitano si ripete su Ramires. Ma al 95′ Juan si addormenta e Danny si presenta tutto solo davanti a Julio Cesar che compie il miracolo.

    Brasile primo, Portogallo secondo e questa sera tutti davanti alla tv a vedere le possibili avversarie.

    IL TABELLINO
    PORTOGALLO-BRASILE 0-0
    Portogallo (4-5-1):
    Eduardo; Ricardo Costa, Alves, Carvalho, Duda (54′ Siamo); Danny, Tiago, Pepe (64′ P.Mendes), Meireles (83′ Veloso), Coentrao; Ronaldo. A disp.: Beto, Fernandes, J.Rolando, Ferreira, Miguel, Pepe, Amorim, Liedson, H.Almeida. All.: Queiroz.
    Brasile (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Dani Alves, Gilberto Silva, Felipe Melo (44′ Josuè); Baptista (82′ Ramires); Nilmar, Luis Fabiano. A disp.: Gomes, Doni, Thiago Silva, Luisao, Gilberto, Ramires, Kleber, Robinho, Grafite. All.: Dunga.
    Arbitro: Archundia (Messico)
    Marcatori:
    Ammoniti: Luis Fabiano, Juan, Felipe Melo (B); Duda, Tiago, Pepe, Coentrao (P)
    Espulsi:

  • Mondiali 2010: highlights Portogallo – Corea 7-0

    Il Portogallo ne fa sette alla malcapitata Corea del Nord rilanciandosi per il passaggio del turno e mettendo in luce quasi tutti gli elementi in rosa. Apre Meireles e chiude Cristiano Ronaldo, nel mezzo una doppietta di Tiago.

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  • Mondiali 2010: l’uragano Portogallo spazza via la Corea del Nord 7-0. In gol anche Ronaldo

    Mondiali 2010: l’uragano Portogallo spazza via la Corea del Nord 7-0. In gol anche Ronaldo

    Straordinaria vittoria per il Portogallo ed umiliante sconfitta per la Corea del Nord. Questo l’esito della prima gara della giornata in cui i lusitani hanno travolto sotto una valanga di reti, ben 7, i coreani che vengono così eliminati dal Mondiale (seconda squadra dopo il Camerun). Ronaldo, autore del sesto gol, e compagni
    invece ipotecano il passaggio del turno perchè anche in caso di sconfitta contro il Brasile (già qualificato) nell’ultima giornata del Gruppo G permetterebbe loro di continuare il cammino sudafricano, a meno che la Costa d’Avorio non batta gli asiatici con uno scarto di reti maggiore di quanto fatto dai portoghesi. Oltre a Ronaldo sono andati a segno Meireles, Simao, Almeida, Liedson e Tiago, quest’ultimo protagonista con una doppietta.

    Il Portogallo inizia bene colpendo una traversa dopo solo 5 minuti su colpo di testa di Carvalho ma si smarrisce ben presto; troppo macchinosa la manovra dei rossoverdi che subiscono le iniziative dei coreani, prima Eduardo deve distendersi per mandare in calcio d’angolo la conclusione rasoterra di Hong Yong Yo, poi è Pak Nam Chol ad andare vicino al vantaggio.
    Cristiano Ronaldo è ingabbiato e allora ci pensa Tiago a prendere le redini della partita: l’ex centrocampista della Juventus serve un perfetto assist per l’inserimento di Raul Meireles che porta in vantaggio i lusitani al 25′. Lo stesso autore del gol sfiora il raddoppio su uno svarione della difesa coreana, poi più nulla e si va al riposo sull’1-0 con gli asiatici che ripetono la buona prestazione fornita contro il Brasile.

    Nella ripresa la Corea rimane letteralmente negli spogliatoi e viene infilata minuto dopo minuto dai giocatori portoghesi; sono 6 le reti che arrivano nella seconda parte di partita: passano 8 minuti e Simao raddoppia facendo passare la sfera sotto le gambe del portiere Ri Myong-Guk, poi sono Hugo Almeida e Tiago ad arrotondare il punteggio sul 4-0 nel giro di 4 minuti. A quel punto mancherebbe soltanto la rete di Cristiano Ronaldo che, con il risultato al sicuro, tenta in tutti i modi di mettere la sua firma alla partita; gli assist forniti a Tiago e al nuovo entrato Liedson che all’81’ fa cinquina non gli bastano, la stella del Real Madrid prima colpisce la traversa e poi fa 6-0 all’86’ saltando il portiere coreano in uscita e mettendo in fondo al sacco a porta vuota. Infine, dopo 60 giri di lancette, arriva il definitivo 7-0 su un colpo di testa di Tiago, oggi ha fatto la differenza, che chiude definitivamente l’avventura Mondiale della Corea del Nord.

    Il tabellino
    PORTOGALLO – COREA DEL NORD 7-0
    25′ Meireles, 53′ Simao, 56′ Almeida, 60′ Tiago, 81′ Liedson, 86′ Ronaldo, 87′ Tiago
    PORTOGALLO (4-3-3): Eduardo; Miguel, Alves, Carvalho, Coentrao; Tiago, Mendes, Meireles (70′ Veloso); Simao (73′ Duda), Almeida (77′ Liedson), Ronaldo.
    A disposizione: Beto, Fernandes, Rolando, Ferreira, Costa, Veloso, Pepe, Amorim, Danny, Liedson.
    Ct: Queiroz
    COREA DEL NORD (4-5-1): Myong-Guk; Jong-Hyok (74′ Song-Chol), Chol-Jin, Nam-Chol (58′ Kim Kum II), Kwang-Chon; In-Guk, Jun-Il, Yun-Nam, Yong-Hak, Yong-Jo; Tae-Se.
    A disposizione: Myong-Gil, Myong-Won, Nam-Chol II, Kwang-Hyok, Yong-Jun, Chol-Myong, Kim Yong II, Sung-Yok, Chol-Hyok, Kum-Chol.
    Ct: Jong-Hun.
    Arbitro: Pozo (Cile)
    Ammoniti: Mendes, Almeida (P), Nam-Chol (C)

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