Tag: Thomas Dibenedetto

  • Roma – Palermo, l’addio ai Sensi e il benvenuto a DiBenedetto

    Roma – Palermo, l’addio ai Sensi e il benvenuto a DiBenedetto

    Dopo la firma e l’annuncio ufficiale di questa notte oggi pomeriggio, nel primo anticipo della 32° giornata scende in campo la Roma all’Olimpico per sfidare il Palermo e continuare quindi la rincorsa alla Champions League. Sarà un sabato particolare per il mondo giallorosso, di addio alla famiglia Sensi dopo 18 anni di passione è davvero un compito arduo e nonostante l’entusiasmo intorno alla cordata a stelle e strisce rimpierne il vuoto sarà un compito difficilissimo per DiBenedetto e soci.

    Montella si affida ancora una volta alla bandiera della Roma dei Sensi: capitan Francesco Totti. Il pupone ha vissuto tutta la sua carriera sotto l’era Sensi e oggi farà di tutto per regalare una vittoria a Rosella e a DiBenedetto. E’ infatti un obiettivo importante per i giallorossi centrare un posto in Champions League sin dalla prossima stagione accrescendo gli introiti utili da investire nel mercato che stando alle indiscrezioni sarà corposo e di qualità.

    Oggi perl scende in campo la “vecchia” Roma con Montella conscio di dover compiere l’impresa per acciuffare la riconferma. Le assenze di Juan e Mexes costringono l’aereoplanino a rivoluzionare la difesa con l’inserimento di Loria al fianco di Burdisso, in avanti Menez e Rosi appaiono favoriti su Perrotta e Vucinic.

    Nel Palermo si rivede Miccoli al fianco di Pinilla ma gli occhi saranno tutti per Pastore, indicato come primo colpo di mercato della nuova Roma, sotto osservazione anche Bovo.

  • La Roma a DiBenedetto, adesso è ufficiale

    La Roma a DiBenedetto, adesso è ufficiale

    Dopo 18 anni la famiglia Sensi dice addio alla AS Roma Calcio con lo storico passaggio firmato quest’oggi a Boston tra Unicredit e DiBenedetto. Dopo una estenuante trattativa le parti hanno limato tutti i dettagli e apponendo le firme al contratto che porterà il 60% delle quote azionarie del club alla cordata statunitense.

    In una breve conferenza stampa Fiorentino e DiBenedetto annunciano la fumata bianca in una sala gremita e davanti ad una torta con su scritto Forza Roma e una sciarpa giallorossa.

    Queste le parole di DIBenedetto “Grazie a tutti per essere venuti. Sì, l’affare è concluso”. ma le parole più importanti e che fanno sognare il popolo giallorosso sono di James Pallotta è il vero protagonista:“Trasformeremo la Roma in un marchio mondiale”.

    Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato che sin dai prossimi giorni verrà ufficializzato il nuovo organigramma societario con l’inserimento nella dirigenza degli uomini del nuovo corso. Rumors vogliono Sabatini nel ruolo di ds, Ancelotti come allenatore e Buffon e Pastore i primi acquisti.

  • Roma – DiBenedetto, la firma slitta di qualche ora

    Roma – DiBenedetto, la firma slitta di qualche ora

    Ancora qualche ora e poi Thomas DiBenedetto sarà a tutti gli effetti il nuovo presidente della Roma. Il tycoon italo-americano che fa capo ad una cordata di imprenditori dovrebbe (usiamo il condizionale ma è ormai tutto pronto) diventare il socio di maggioranza della società giallorossa con l’acquisizione del 60% del pacchetto azionario dell’As Roma, il restante 40% rimarrà invece nelle mani di Unicredit.

    La firma per il passaggio di proprietà era attesa per le 18 ora italiana ma la riunione, ancora in corso, a Boston tra i legali di DiBenedetto e gli uomini dell’istituto bancario si è protratta oltre l’orario previsto e si prevede che il tutto si formalizzi entro le 22 italiane.

    Al termine del summit ci sarà una conferenza stampa per annunciare, si spera, il buon esito della trattativa e investire DiBenedetto nuovo presidente della Roma dopo 18 anni di gestione da parte della famiglia Sensi.

  • Cessione As Roma: è attesa la firma da Boston

    Cessione As Roma: è attesa la firma da Boston

    Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato. Nel tardo pomeriggio o nella serata di oggi (ora italiana) è atteso l’annuncio della firma del contratto che sancisce il passaggio di proprietà della As Roma, dopo 84 anni, ad una presidenza straniera.

    Il passaggio coinvolge, com’è noto anche il principale gruppo bancario italiano, ossia Unicredit, ma la proprietà farà capo alla cordata di imprenditori americani guidata da Thomas Di Benedetto, presidente del Boston International Group, oltre che già socio del New England Sport Ventures, società che detiene la proprietà dei Boston Red Sox, ponendo dopo 18 anni la parola fine alla presidenza della famiglia Sensi che, comunque, ha regalato alla società giallorossa molti anni da protagonista del calcio italiano ed Europeo, coronati con la “ciliegina sulla torta”, la vittoria del terzo scudetto della sua storia, nel campionato 2000/2001.

    L’ottimismo circa la conclusione dell’operazione per la data odierna è alimentato soprattutto dalla partenza di Attilio Zimatore, presidente del Cda Roma 2000, autorizzato a firmare l’accordo per il passaggio di proprietà. Inoltre, nella giornata di ieri, da Linate sono volati alla volta di Boston anche gli uomini Unicredit, guidati da Paolo Fiorentino.

    Nell’attesa che si sigli nero su bianco l’accordo tanto atteso, il titolo della società giallorossa in borsa a Piazza Affari è balzato del 2,07%: sui mercati, dunque, c’è fiducia e curiosità nell’operazione.

    Così come sono queste le sensazioni principali che campeggiano nell’ambiente dello spogliatoio, almeno secondo quanto riferisce l’allenatore Vincenzo Montella: i giocatori sono “curiosi ma non ansiosi”, e stanno preparando con concentrazione la partita contro il Palermo di sabato sera, non distraendosi dall’obiettivo della corsa al quarto posto in classifica, valido per la qualificazione in Champions League. Precisa Montella”L’imperativo e’ pensare alla partita di domani cosi’ come sta accadendo. E poi vedremo cosa succederà”.

    In un clima di grande attesa, dunque, si attende la conferenza stampa da Boston che comunichi ufficialmente l’avvenuto accordo.

  • Roma, DiBenedetto ha scelto Ancelotti

    Roma, DiBenedetto ha scelto Ancelotti

    Dopo lunghissimi corteggiamenti, sia da una parte che dall’altra, finalmente il matrimonio tra Carlo Ancelotti e la Roma potrebbe essere celebrato nei prossimi mesi. Tutti sapevano che Ancelotti, per sua stessa ammissione, avrebbe guidato il club capitolino un giorno ma nessuno poteva immaginare che quel giorno è in realtà più vicino di quanto si possa pensare. Quello che a breve sarà il nuovo presidente giallorosso, l’imprenditore italo-americano Thomas DiBenedetto, ha infatti già scelto di affidare nelle mani di Carletto il suo progetto ambizioso, portare la Roma al livello delle big europee.
    Una mossa questa graditissima al popolo giallorosso che con il tecnico di Reggiolo ha un rapporto particolare e che dura fin dai tempi in cui giocava nella Roma.

    In realtà Ancelotti ha un altro anno di contratto con il Chelsea ma l’eliminazione prematura dalla Champions League nei quarti di finale contro il Manchester United e il terzo posto in classifica in Premier League a 11 punti dalla vetta occupata proprio dai Red Devils quando ormai mancano solo 6 giornate al termine del campionato, anche se i Blues hanno ancora una gara da recuperare, che estromettono di fatto i londinesi dalla lotta al titolo vinto lo scorso anno, hanno accelerato le pratiche di divorzio e allontanato ancora di più il tecnico emiliano da Londra da tempo in rotta con il patron Roman Abramovic che lo aveva chiamato per vincere la coppa più prestigiosa.

    Ma l’ultimo anno di contratto da onorare non sarebbe un problema, anzi: Abramovic sarebbe entusiasta di “sbarazzarsi” del pesante ingaggio di Ancelotti sperando si possa accasare altrove in modo da potersi concentrare, anche economicamente, solo sul suo obiettivo principale per la guida tecnica e che risponde al nome di Pep Guardiola; Ancelotti, lo si è potuto capire dalla sua faccia, è amareggiato e deluso dai suoi giocatori, soprattutto dai big che non hanno reso quanto avrebbero dovuto. Per questo Carletto non vede l’ora di chiudere la sua avventura inglese e ritornare in patria. Roma lo aspetta a braccia aperte.

  • Roma a stelle e strisce: Venerdì a Boston la firma

    Roma a stelle e strisce: Venerdì a Boston la firma

    La firma sull’accordo che porterà alla definitiva cessione dell’As Roma alla cordata statunitense guidata da Di Benedetto è molto vicina: il giorno decisivo potrebbe essere già Venerdì 15 Aprile, o al massimo il giorno seguente, Sabato 16, a Boston, dove sono già presenti da giorni i legali degli studi romani Tonucci e Grimaldi – che si sono occupati finora della parte “legale” dell’operazione – e dove giungeranno a breve anche i manager di Unicredit, Fiorentino e Peluso, oltre che gli uomini della società di comunicazione Open Gate Italia, che finora si sono occupati proprio della comunicazione del gruppo Di Benedetto fin dall’inizio dell’ “avventura Italiana”.

    Nonostante il nome di maggior spicco nell’operazione sia quello di DiBenedetto, è bene ricordare la presenza di un altro importante protagonista della cordata imprenditoriale: James Pallotta, azionista dei Boston Celtics, che investirà una quota di capitale ben consistente, pari a circa 10 milioni di euro, così come gli altri due soci coinvolti nell’operazione, Ruane e D’Amore. In linea di massima, comunque, l’accordo è già ben delineato da tempo, con la rilevazione del 60% delle azioni da parte degli americani, ed il 40% che resterà in mano ad Unicredit che, però, ha negoziato con gli investitori Usa un graduale piano di uscita, poichè il gruppo bancario Unicredit non ha interesse nella gestione diretta dell’As Roma, anche se, soprattutto per i primi periodi, la banca Unicredit resterà un’ importante partner finanziario della cordata statunitense.

    Dopo la firma dell’accordo di cessione, inoltre, i tre membri del Cda di Roma 2000, il presidente Attilio Zimatore, il responsabile per il Centro Sud di Unicredit Antonio Muto Rosella Sensi, delibereranno la cessione della società As Roma, sottoponendo, così, il contratto di compravendita al vaglio dell’Antitrust.

    In secundis, la cordata statunitense, affiancata dal gruppo bancario Unicredit, dovrà lanciare un’ Opa, ossia un’ offerta pubblica di acquisto sui titoli della Roma detenuti dai piccoli azionisti.

    Per quanto riguarda l’aspetto della gestione “tecnica”, si lavorerà per favorire gli arrivi di Walter Sabatini come direttore sportivo, e di Franco Baldini come direttore generale, non appena potrà svincolarsi dal contratto che lo lega fino al termine dei prossimi Europei alla Nazionale Inglese, come braccio destro di Fabio Capello, nel ruolo di General Manager.

    Per i ruoli di “secondo piano”, ma ugualmente essenziali nel contesto societario giallorosso, invece, si attende una definizione più precisa nei prossimi mesi, quando la gestione statunitense potrà essere ufficialmente operativa.

    Nella complessa quanto importante operazione Di Benedetto, ha assunto un ruolo fndamentale anche la società di comunicazione Open Gate Italia, fondata da Tullio Camiglieri, il quale sarà presente a Boston nel fatidico giorno del “nero su bianco”. Nel frattempo, Camiglieri, ex responsabile della comunicazione Sky, analizza l’operato finora svolto dalla cordata Usa guidata da Di Benedetto, elogiandone i primi passi compiuti “muovendosi nella giusta direzione”: in primis, con l’aver rilasciato le sue dichiarazioni al principale quotidiano sportivo Italiano, ossia la Gazzetta dello Sport.

    Ed, inoltre, tracciandone un profilo personale che vada al di là della standardizzata definizione di Paperone a stelle e strisce, soffermandosi, in particolare, nel precisare quanto il miliardario Usa sia un grande appassionato di sport e di calcio, e di come il progetto Roma possa essere “un nome spendibile per chi fa l’imprenditore in modo serio ed interessato”, concludendo che, da questa operazione, potrebbe beneficiarne l’intero movimento calcistico italiano.

  • DiBenedetto, folle idea Ibrahimovic

    DiBenedetto, folle idea Ibrahimovic

    Il passaggio di Ibrahimovic al Milan lo scorso anno ha fatto capire che il mercato è sempre più in mano ai giocatori capaci con i loro cambi d’umore e atteggiamenti in campo e fuori di influenzare le scelte della dirigenza. Lo svedese dopo esser stato l’artefice della rinascita rossonera nella prima parte del campionato mostra adesso sofferenza per l’esplosione di Pato e sopratutto per non esser indispensabile.

    Proprio la mancanza di visibilità con le stelle Messi, Iniesta e Xavi che ne oscuravano la sua luce furono alla base dei dissidi con Pep Guardiola. Quest’anno lo spogliatoio rossonero lo accolto al massimo facendogli capire però che a Milanello non esistono prime donne assolute e cosi sono arrivate le squalifiche e in molti iniziano a parlare di un possibile divorzio.

    Berlusconi pensa già oltre facendo sognare i tifosi con Cristiano Ronaldo e su Ibra è scattata subito l’asta con Manchester City ovviamente in prima linea, ma dietro lo svedese ci sarebbe anche Josè Mourinho che lo vorrebbe al Real Madrid per dimostrare che Ibra è decisivo anche nella Liga.

    Ma l’idea più suggestiva è quella che vuole Ibrahimovic acquisto di punta della Roma di DiBenedetto. L’imprenditore a stelle e strisce vuol far un debutto con il botto in giallorosso e lo svedese sarebbe un ottimo biglietto da visita.

  • Lotito, fissa l’obiettivo Champions e lancia la sfida a DiBenedetto

    Lotito, fissa l’obiettivo Champions e lancia la sfida a DiBenedetto

    Nonostante la sconfitta di domenica scorsa contro una diretta concorrente, il Napoli di Mazzarri, la Lazio crede ancora fermamente nella possibilità di agguantare il quarto posto, valido per la qualificazione alla prossima Champions League, ed ha intenzione di riprendere la corsa già dal prossimo match in casa contro il Parma.

    La qualificazione è un traguardo prestigioso dal punto di vista sportivo, ma è naturale che a livello societario si facciano anche delle valutazioni economiche in proposito, dati i  consistenti introiti che apporterebbe, che potrebbero renderlo un importante trampolino di lancio verso un miglioramento dell’organico.

    Questo è anche il pensiero del numero uno del club biancoceleste, Lotito: «E’ inutile negarlo, piazzarsi o meno in Champions può cambiare i progetti». Gli introiti, appunto, potrebbero portare ad un progetto di consistente rinforzo della squadra, così come lo stesso presidente Lotito ha affermato:  «Una sana gestione passa per due elementi: il contenimento dei costi e l’incremento dei ricavi. Raggiungere questo obiettivo sposta molto, in termini di ritorno esterno e di sottoscrizione di contratti anche in termini pubblicitari; la Champions League ti proietta in un circuito totalmente diverso».

    Sempre in merito alla gestione economica, Lotito avverte la necessità di precisare come nel calcio vi siano delle regole da rispettare, nelle quali il presidente biancoceleste crede fermamente, e che non possono essere eluse dall’arrivo di Paperoni d’oltreoceano, riferendo una frecciatina a DiBenedetto, prossimo rivale dell’altra sponda del Tevere. «Si parla tanto dello Zio Tom dall’America, ma lui non può mettere dei soldi. Per farlo deve passare per una serie di iniziative per incrementare i ricavi. Il problema è che se lo faccio io passo per tirchio, ma ci sono delle norme che dovranno essere rispettate».

    Pertanto, considerando la lunga assenza della Lazio dalla Champions (dal 2007), l’obiettivo è quello di affrontare l’eventuale qualificazione seguendo una linea di progettualità, puntando a preservare i giocatori di maggior rilievo, ed inserendo innesti di valore, top players che consentano di effettuare il cosiddetto “salto di qualità”, oltre che di giocatori giovani ma dal grande potenziale, come finora è accaduto nella gestione Lotito: «Ci sono giocatori sconosciuti, ma che hanno grandi qualità e che possono fare la differenza».

    Fra i top players già in organico, gli unici dubbi riguardano la permanenza di Mauro Zarate, mentre sembrava in via di definizione la questione del rinnovo contrattuale di Fernando Muslera (in scadenza nel 2012), anche se – negli ultimi giorni – pare siano sorti ulteriori intoppi: «L’intesa per il rinnovo era già stata firmata, ma poi il ragazzo e l’agente hanno voluto disattendere l’accordo sottoscritto. Ad ogni modo, siamo fiduciosi che alla fine la situazione possa ricomporsi».

    Punto fermo del progetto sarà il tecnico goriziano Edi Reja, con il quale il presidente dimostra di avere un feeling particolare, un’unione di intenti vera e propria, ed è per quato che per Reja vi sono solo parole di elogio:  «Ha dimostrato il suo valore anche nella gara con il Napoli, ha tutta la mia stima e considerazione. Lui non condivide le critiche strumentali e distruttive. Noi vogliamo solo essere rispettati per quanto dimostriamo in campo, vogliamo essere giudicati solo per quello che uno fa. Reja non si spiega le critiche che gli vengono rivolte a priori, ed ha ragione. Ecco perché punto su di lui ed ecco perché dopo il San Paolo si dovrà ripartire alla grande per raggiungere un traguardo importante».

  • La nuova Roma: il colpo Pastore, la scommessa Leandro Paredes

    La nuova Roma: il colpo Pastore, la scommessa Leandro Paredes

    Sta per arrivare la firma, i riscontri sembrano positivi e si muovono tutti verso una direzione. Nonostante le illazioni la Roma sarà di DiBenedetto e l’italo americano farà di tutto per trasformare “la principessa in regina”. Il restyling dei giallorossi riguarderà un pò tutto, dall’assetto societario fino al parco giocatori. Il più attivo in questo momento è Walter Sabatini a cui DiBenedetto ha affidato la gestione del calciomercato.

    Sabatini ha il compito di trattare con il Palermo di Zamparini la cessione di Pastore, il “Flaco” è infatti considerato il colpo giusto per presentarsi al popolo giallorosso, giovane, con tanta qualità Pastore viene considerato l’umo giusto per alzare la qualità dell’attacco capitalino e prender poi il testimone di Totti quando il capitano deciderà di lasciar il calcilo.

    Gialuca Di Marzio, nel suo editoriale per TMW, però svela l’interesse di Sabatini per Leandro Paredes il nuovo “crack” del calcio argentino. Trequartista di soli 16 anni che si sta mettendo in luce al Sudamericano Sub 17 ed ha già debbuttato nel Boca Junior al fianco di Riquelme. Paredes è il classico giocatore argentino capace di legare il centrocampo e l’attacco e guardacaso per il modo di star in campo ricorda da vicino proprio Pastore.

    Sempre Di Marzio svela la proposta di Sabatini di affidare la panchina a Gasperini, l’ex genoano era stato proposto a Zamparini ai tempi del Palermo e nei contatti con la Samp era stato proposto a Garrone.

  • Sabatini si lega alla Roma e porta in dote Pastore

    Sabatini si lega alla Roma e porta in dote Pastore

    Walter Sabatini esce allo scoperto e annuncia di star lavorando per costruire le nuova Roma in attesa del passaggio di consegne da Unicredit a DiBenedetto per apporre la firma sul contratto. L’ex ds del Palermo gela cosi la Sampdoria che aveva pensato a lui per rinnovare e far partire il nuovo progetto.

    L’americano pare sia rimasto colpito dalla determinazion e dalla competenza di Sabatini, tanto da consegnarli le chiavi del calciomercato. In attesa di capire se Buffon si muoverà dalla Juventus il prossimo ds pare stia lavorando per trovare un canale con il Palermo per l’argentino Pastore. Il Flaco scoperto proprio da Sabatini sarebbe il colpo da novanta della nuova proprietà per infiammare la piazza e vista la sua giovane età sarebbe il perno della Roma del dopo Totti.

    Il capitano comunque resta fondamentale e al centro del nuovo progetto tanto da far dubitare sulla conferma di Borriello. Difficilmente partiranno De Rossi e Menez considerati fondamentali, ormai sicuro partente invece Mexes. Il primo acquisto comunque dovrebbe esser l’argentino della Fiorentina Santana.