Thiago Silva, centrale del Milan, è sempre più nelle mire del Barcellona. Secondo la stampa spagnola il forte difensore avrebbe detto già sì alla proposta blaugrana. Adesso però bisogna soddisfare le richieste del Milan, che è disposto a privarsi del difensore più forte del mondo solo in cambio di un assegno minimo di 40 milioni di euro. Il Barcellona vuole a tutti i costi rimpolpare il reparto difensivo catalano con l’acquisto del centrale della nazionale brasiliana ma non è disposto a versare tutti i 40 milioni per un difensore.
Ecco quindi che il club di Sandro Rosell starebbe pensando di inserire nella trattativa per Thiago Silva un giocatore molto gradito da Massimiliano Allegri ovvero Thiago Alcantara. Il centrocampista blaugrana, prodotto della cantera, rappresenta una contropartita tecnica ben accetta in Via Turati e consentirebbe al club catalano di abbassare di 15 milioni la richiesta economica del Milan. I presupposti per intavolare la trattativa ci sono già e il Barcellona ha già compiuto un importante passo ottenendo il sì del giocatore brasiliano. Il Milan proverà in tutti i modi a resistere anche se la tentazione di fare una grossissima plusvalenza e ripianare il bilancio è molto forte.
Nonostante l’ad rossonero Adriano Galliani abbia dichiarato l’intenzione del Milan di trattenere sia Thiago Silva che Ibrahimovic non è detto che fino al 31 agosto non accada il contrario. In questo momento la cessione illustre più probabile è quella di Thiago Silva e i rossoneri stanno già vagliando eventuali innesti per la difesa. Perdere Alessandro Nesta e Thiago Silva in un solo anno è davvero tanta roba quindi dopo l’eventuale cessione del brasiliano, Galliani si tufferà su un difensore di livello internazionale individuato in Jan Vertonghen, centrale dell’Ajax e della nazionale belga, autore di una stagione molto positiva nel campionato olandese che ne ha fatto lievitare la valutazione del cartellino (15 milioni di euro).
Altro rinforzo per la difesa milanista dovrebbe essere rappresentato da Francesco Acerbi, centrale difensivo osservato da tempo dai dirigenti rossoneri. Il giocatore che quest’anno ha vestito la maglia del Chievo Verona con 17 presenze e 1 gol tra l’altro ha già strizzato l’occhio al Milan e l’affare potrebbe concludersi positivamente nelle prossime settimane.
Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti e Leonardo è pronto a scatenarsi sul mercato. Secondo quanto riportato questa mattina dal Corriere dello Sport, i parigini sembrano intenzionati a sferrare l’attacco nei confronti del Milan per i brasiliani Pato e Thiago Silva, entrambi “scoperti” e allenati dal tecnico di Reggiolo. Il famoso quotidiano sportivo da anche i numeri dell’operazione: un affare da circa 68 milioni di euro, verosimilmente 40 per il centrale difensivo e i restanti 28 milioni per il Papero. Se non bastasse, dalla Francia, più precisamente Le Parisien, il Psg non sarebbe interessata alla coppia verdeoro, bensì starebbe indirizzando la propria forza economica per l’acquisto di un altro fuoriclasse del Milan, l’attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic. Secondo le indiscrezioni che arrivano oltralpe, la cifra indicata dal CorSport sarebbe in realtà versata nelle casse rossonere unicamente per il bomber di Malmoe. Sempre le Parisien afferma che l’operazione Ibrahimovic potrebbe essere resa più semplice grazie agli eccellenti rapporti che intercorrono tra l’attuale ds Leonardo e l’agente dello svedese, l’onnipresente Mino Raiola.
Siamo di fronte all’ennesima boutade del calciomercato estivo oppure può esserci qualcosa di vero dalle notizie provenienti da Italia e Francia? Per quanto riguarda la prima ipotesi, ovvero l’acquisto della coppia brasiliana Alexandre-Thiago per 68 milioni, crediamo che sia semplice fantasia. Nonostante l’interesse per Pato sia sempre attuale, anche sopratutto in seguito alla bella prova offerta non più di 48 ore in amichevole con il Brasile, riteniamo altamente improbabile che Thiago Silva possa realmente lasciare il Milan per approdare alla corte degli sceicchi del Paris Saint Germain. Con questo non stiamo dicendo che Thiago rimanga al 100% a Milano, anzi. Più passano i giorni infatti e più la convinzione che il centrale difensivo possa lasciare il Diavolo si fa più forte. Non solo perché il pressing del Barcellona è ormai inesorabile, sia nei confronti del calciatore che dello stesso Galliani, ma anche per le parole dello stesso ad rossonero, che ha dichiarato di come il Milan farà l’impossibile per trattenere agli ordini di Massimiliano Allegri uno dei giocatori fondamentali della rosa rossonera. Peccato che le stesse parole fossero state pronunciate anche durante la trattativa tra il Milan e Manchester City per Kaka, per poi replicarsi qualche mese più tardi durante l’assedio del Real Madrid. Ora è davvero impensabile credere a un Thiago Silva versione parigina, dal momento che il Barcellona, nonostante abbia perso Joseph Guardiola, rimane ancora la squadra più affascinante nel panorama europeo, con la quale Thiago Silva potrebbe coronare il sogno di vincere la Champions League.
Meno irrealistica, ma pur sempre difficile, l’ipotesi che vuole il Paris Saint Germain pronto ad offrire 68 milioni di euro al club rossonero per l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic. Una cifra folle, se consideriamo i 26 milioni di euro già spesi dalla dirigenza parigina per il cartellino dell’argentino Lavezzi, il cui trasferimento in Francia è praticamente ufficiale. Inoltre stentiamo a credere che Ibra sia disposto realmente a giocare in Ligue One, quando invece potrebbero aprirsi per lui le porte di top club decisamente più importanti e imponenti, come Manchester City (attenzione agli sviluppi dell’affare Dzeko) e non ultimo il Real dell’amico Jose Mourinho. Se davvero Ibrahimovic dovesse lasciare il Milan, cosa che al momento sembra meno probabile di quanto non possa essere per Thiago, lo farebbe soltanto per approdare o in Premier o nella Liga.
Insomma, dei tre calciatori rossoneri accostati questa mattina al Psg degli ex Carlo Ancelotti e Leonardo, soltanto Pato sembra l’obiettivo più realistico per la società francese. E qualora il Milan non volesse privarsi del Papero (mettendo in conto la cessione di uno fra Ibra e Robinho), il Paris Saint Germain virerebbe su un’altra pista calda, quella che porta al camerunense Eto’o, in forza all’Anzhi e desideroso di rientrare in Europa per confrontarsi nuovamente ad alti livelli.
Il Brasile di Mano Menezes trionfa per 4-1 nell’amichevole nordamericana contro gli Stati Uniti. Ha aperto le danze Neymar, uno dei protagonisti assoluti del match, su calcio di rigore dopo 10 minuti dal fischio d’inizio. La difesa statunitense balla parecchio e alla mezzora il rossonero Thiago Silva trova il raddoppio insaccando di testa sugli sviluppi di un corner. Nonostante il dominio assoluto dei carioca, i padroni di casa del ct Klinsmann accorciano le distanze al 44′ grazie alla rete di Gomez. Nella ripresa il laterale sinistro del Real Madrid Marcelo ristabilisce le distanze tra le due squadre, insaccando col mancino il traversone di Neymar. Ci pensa poi Rafael a dire di no ai tentativi della Nazionale a stelle e strisce, pericolosa sopratutto con i calci d’angolo, dove i brasiliani pagano la maggiore altezza della squadra di casa. A metà ripresa si rivede in campo Alexandre Pato, che prende il posto di Leandro Damiao. Trascorre soltanto un minuto per vedere il Papero vicino alla rete, con la conclusione che termina sul palo. L’attesa però non è vana, perché al 42′ il calciatore del Milan realizza il definitivo 4-1 con un bel diagonale, dopo aver stoppato di petto il cross dalla sinistra di Marcelo.
Vittoria schiacciante per un Brasile toda joia toda beleza. La formazione schierata ieri da Mano era praticamente la stessa che sarà chiamata fra poche settimane all’impresa di conquistare l’oro olimpico nella spedizione di Londra 2012. Il calciatore più vecchio nell’undici titolare verdeoro era il capitano Thiago Silva (27 anni). Per il resto Mano Menezes ha schierato la meglio gioventù del Paese carioca. Uno degli alfieri più importanti della spedizione olimpica sarà senz’altro il fuoriclasse del Santos Neymar, insieme al proprio compagno di club Ganso, ieri assente (al suo posto Oscar, che ha vissuto nel match di ieri una giornata particolarmente ispirata). Oltre a Thiago, gli altri due fuori-quota del Brasile erano Hulk e Marcelo, e con tutta probabilità rivedremo entrambi anche a Londra. Per la joia della torcida verdeoro.
C’era anche il Milan tra gli spettatori interessati all’amichevole di ieri nel Maryland. Galliani sarà sicuramente felice di aver visto sulle pagine di tutti i giornali la foto che ritraeva Thiago Silva e Pato nuovamente sorridenti, dopo un periodo buio per entrambi i calciatori. Da una parte l’infortunio chiave del difensore centrale nella sfida contro la Roma, che di fatto lo ha messo ko per l’ultima parte di stagione, poco prima della doppia sfida di Champions contro il Barcellona. Come sottolineato dallo stesso Thiago, senza quell’infortunio patito in campionato, probabilmente il Milan avrebbe mantenuto il vantaggio sulla Juventus di Conte abbastanza agevolmente, senza cadere in due partite come quelle contro la Fiorentina e Bologna, costate carissimo alle quotazioni scudetto della società di Via Turati. I tifosi del Diavolo hanno rivisto anche Pato, tornato al gol dopo svariati mesi trascorsi più in infermeria che sul terreno di gioco. Ora non sappiamo se questo possa rappresentare un incentivo per tenere il Papero a Milanello, oppure sia un ottimo biglietto da visita per i club interessati al calciatore (leggi Paris Saint Germain). Tra poche settimane sapremo qualcosa in più. Senza dimenticare il fronte Thiago, con il Barcellona sempre in pressing sul fuoriclasse verdeoro.
BRASILE USA 4-1, HIGHLIGHTS
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Dopo le dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic sulle problematiche economiche del Milan e sulle conseguenti presunte difficoltà nel far pervenire in rossonero i giusti rinforzi per la prossima stagione, si aggiungono le dichiarazioni del brasiliano Thiago Silva, perno della difesa di Allegri, ancor più dopo l’addio di Alessandro Nesta, elemento essenziale ed imprescindibile.
Il centrale difensivo parla dal ritiro della nazionale brasiliana ed analizza la sua situazione personale, sia in chiave mercato che in ottica recupero post-infortunio: Thiago Silva, infatti, dichiara di esser intenzionato a rimanere in maglia rossonera, invitando, però, la società ad intervenire sul mercato, per arricchire l’organico con i necessari innesti di qualità.
Anche per lui, dunque, i rinforzi sono assolutamente prioritari per rendere la squadra più competitiva, dopo la delusione del tricolore sfuggito quest’anno e del cammino europeo interrotto prematuramente. Tuttavia, per il difensore resta il grande orgoglio di esser considerato dalla società un elemento prioritario, incedibile, come lui stesso sottolinea: “Al Milan mi considerano importante, mi sento coccolato, questa società è casa mia. E’ importante sentirsi incedibile. Se il club è disposto a trattare è diverso, invece ho avuto la conferma che sono fondamentale”. Nessuna ipotesi di cessione, dunque, anche alla luce delle dichiarazioni dell’amministratore delegato rossonero Galliani, che pare assolutamente deciso a respingere ogni assalto delle grandi d’Europa, tra cui le varie Manchester City e Barcellona.
La sua mente, ora, è proiettata alle vacanze e, poi, alla preparazione per le Olimpiadi di Londra, cui parteciperà con la Nazionale Verde oro come fuori quota; a tal proposito, Thiago Silva rivela un particolare curioso, relativo ad una raccomandazione ricevuta da Adriano Galliani, che gli avrebbe detto “vai all’Olimpiade solo se prometti di fare anche un mese di vacanza.
Per quanto riguarda il capitolo condizioni fisiche, dopo l’infortunio dello scorso mese di Marzo, che lo ha costretto a terminare anzitempo la stagione, il brasiliano sembra stia ritrovando la giusta forma, così come ha evidenziato l’amichevole disputata ieri ad Amburgo contro la Danimarca in cui è sceso in campo proprio per testare le sue condizioni, nella prima gara dopo il lungo stop:“sto bene ho giocato una buona partita. Il problema muscolare contro la Roma è stato solo colpa mia, volevo giocare a tutti i costi nonostante non stessi benissimo ed alla fine mi sono fatto male; il mister e i preparatori non c’entrano nulla. Se tornassi indietro, non lo rifarei oggi. La nostra stagione, forse, sarebbe stata diversa”.
A proposito dello scudetto sfuggito, Thiago Silva non sembra aver ancora metabolizzato completamente la delusione, e lo afferma apertamente riferendosi alla rabbia ed al rimpianto provato nel vedere la Juventus trionfare: “rimpianto è dire poco, sono ancora incazzato per come sono andate le cose, mi chiedo ancora come sia stato possibile perdere uno scudetto del genere, avevamo quattro punti di vantaggio ed abbiamo chiuso con quattro punti di meno”.
Tuttavia, nonostante la delusione, il brasiliano è già pronto a proiettarsi alla prossima stagione, tracciando quelli che sono i suoi obiettivi principali: “Ora voglio le Olimpiadi con la mia Nazionale, poi la Champions League sarebbe il massimo”. Il Milan è avvertito.
Fermi tutti, parlaGalliani. L’amministratore delegato rossonero chiarisce parecchie cose circa le strategie future e il calciomercato delMilan. I tifosi prendano nota. Se da una parte c’è la volontà di scendere in campo con la spada in mano per difendere Thiago Silva e Ibrahimovic, le due star della squadra di Allegri, dall’altra si registra il bad-end per Aquilani e Maxi, che non verranno riscattati. Ci sono biscotti più dolci e biscotti meno prelibati, si sa. Chissà se davvero sarà sufficiente inviare ogni mattina una confezione di biscotti al difensore brasiliano per convincerlo riguardo la bontà del progetto Milan. Difficile immaginare invece che il mal di pancia di Ibra venga sanato dallo chef Galliani, meglio qualcosa di inodore come il denaro. Intanto El Shaarawy…
LINEA MAGINOT – A Milanello sono iniziati i lavori di costruzione della nuova “linea Maginot”. L’assedio da Spagna e Inghilterra è massiccio, sebbene rispetto a mezzo secolo fa i nemici si presentano oggi con vagonate di banconote. La colpa del Milan è quella di avere nella propria rosa uno dei centrali di difesa più forti al mondo. In tempi non sospetti lo stesso Ancelotti parlò in maniera entusiastica di Thiago Silva senza aver avuto ancora la riprova di un incontro ufficiale. E’ trascorso qualche anno, e le parole del tecnico di Reggiolo si sono rivelate quanto mai foriere di verità. Galliani ha promesso che farà l’impossibile e oltre per trattenerlo, sottolineando però troppe volte la parola tentazione. E sulla Terra di santi non ne sono rimasti molti.
NO, GRAZIE – E’ più facile dire sempre sì o nella vita occorre saper pronunciare anche no? Meglio se al no segua anche un grazie. No grazie, ma per Aquilani e Maxi Lopez l’avventura al Milan finisce qui. Amen Liverpool, pace a Catania, i due calciatori non vestiranno più la maglia rossonera nel prossimo futuro. Musica e testo del boss di Via Turati. Riscatti troppo onerosi per le casse milaniste, qualcosa di già sentito per i tifosi del Diavolo. Sempre nella giornata di ieri Galliani ha comunicato di aver acquistato l’intero cartellino di El Shaarawy (Merkel a Genoa), mentre per Flamini la situazione è ancora in stallo. Porte chiuse invece a chi ha già detto addio al Milan, ovvero Nesta e Gattuso.
Post scriptum: la Linea Maginot è crollata in un amen nel giugno del 1940.
Nonostante le smentite di Galliani e Allegri riguardo alla possibile cessione di Ibrahimovic o Thiago Silva, in casa Milan nessuno è incedibile soprattutto se si parla di due top player che fanno gola a mezza Europa. Il 30enne svedese e il difensore brasiliano sono due tasselli fondamentali dello scacchiere rossonero ma rappresentano anche gli unici 2 giocatori che potrebbero dare una svolta al mercato facendo transitare a Via Turati un bel vagone di milioni. In particolar modo si sta scatenando una asta vera e propria per il centrale brasiliano Thiago Silva, ambito da due grandissimi club: Barcellona e Manchester City. Nella prossima stagione sia il club catalano che il City di Roberto Mancini puntano a recitare un ruolo da protagonisti in Europa e proprio a tal motivo vorrebbero strappare al Milan il difensore più forte del mondo consolidando i rispettivi reparti difensivi. Il Milan prende atto e a dispetto delle dichiarazioni di facciata è disposto a trattare la cessione del brasiliano partendo però da cifre molto alte che rispecchiano il grande valore di Thiago Silva.
Proprio l’allenatore dei Citizens Roberto Mancini si è recato ieri pomeriggio in Via Turati per parlare con Adriano Galliani. L’incontro tra i due è durato circa 3/4 d’ora e non è stata solo una visita di cortesia come dichiarato da Mancini all’uscita di Via Turati. Si è parlato di tante cose e di tanti giocatori. Thiago Silva è stato tirato in ballo dal Mancio ma il Milan per il centrale brasiliano chiede un assegno di 50 milioni di euro. Cifra altissima che ha fatto raffreddare e non di poco le ambizioni del tecnico jesino che ha provato ad inserire Balotelli nell’affare generando il no di Galliani, il quale non è disposto a imbastire uno scambio tra un difensore ed un attaccante. Poi si è parlato di un possibile scambio Ibra-Balotelli ma qui è il City a non essere molto d’accordo visto l’ingaggio esorbitante percepito dallo svedese (20 milioni lordi annui). Non solo Ibra, Thiago Silva e Balotelli perchè il Milan è molto interessato ad Aleksandar Kolarov, terzino sinistro del City, a cui i rossoneri vorrebbero affidare la fascia sinistra della difesa. Per il serbo si tratterebbe di un ritorno in serie A dopo l’esperienza alla Lazio durata tre stagioni. L’operazione Kolarov è stata gettata sulla base di un prestito con diritto di riscatto e quindi non sembra essere collegata ad altre trattative tra Milan e City.
Non solo sirene inglesi per Thiago Silva. Infatti il Barcellona segue da molto tempo il difensore della nazionale brasiliana e vorrebbe portarlo al Camp Nou. Il club catalano è disposto ad offrire 20 milioni più il cartellino di Ibrahim Afellay, ma il Milan preferirebbe come contropartita Thiago Alcantara, talentuoso centrocampista della cantera Barça. Il Barcellona non gradisce molto questa ipotesi in quanto su Thiago Alcantara ci punta moltissimo nel prossimo futuro. In occasione della finale di Champions League di sabato scorso, Adriano Galliani avrebbe parlato di Thiago Silva con il presidente catalano Rosell, che avrebbe messo sul piatto circa 40 milioni di euro per convincere il Milan a privarsi del difensore più forte del mondo. Lo stesso Galliani pochi giorni fa ha dichiarato che deve resistere ad un autentico assedio per Thiago Silva. Riuscirà l’amministratore delegato milanista a resistere fino al 31 agosto?
La parola addio sembra non voler abbandonare le porte di Milanello. Nel fuggi fuggi generale di questi giorni potrebbe esserci qualche altro tassello dell’undici milanista pronto a lasciare Milano. In effetti rimpiazzare sia a livello tecnico che di spogliatoio, gente come Nesta, Seedorf, Gattuso non è impresa di facile riuscita. Gli acquisti di Bakary Traorè e Riccardo Montolivo e il possibile ingaggio di Acerbi non posso bastare a non far rimpiangere un pezzo di Milan andato via. Ed è per questo che Adriano Galliani starebbe pensando all’acquisto di un top player che infiammi la piazza rossonera.
THIAGO SILVA PER BALOTELLI? – Per finanziare l’acquisto di un top player c’è bisogno di molta liquidità e a tal motivo il Milan se vuole regalarsi un grande attaccante dovrà sacrificare qualche pezzo pregiato. L’ultima indiscrezione lanciata oggi dal Corriere dello Sport vede come sacrificato Thiago Silva in una trattativa con il Manchester City che porterebbe a Milano Mario Balotelli più qualche milione. Ipotesi molto suggestiva ma possibile dal momento che, ora come ora in Italia se vuoi fare un gran mercato devi cedere, incassare denaro e poi investirlo. La valutazione del centrale brasiliano si aggira sui 30 milioni di euro, la stessa cifra che il City pagò 2 anni fa all’Inter per portare a Manchester Balotelli.
Thiago Silva andrebbe a rinforzare il reparto difensivo della squadra di Roberto Mancini e più precisamente prenderebbe il posto occupato da Lescott affiancando il centrale belga Vincent Kompany. Il Milan cedendo il centrale della nazionale brasiliana perderebbe uno dei 3 difensori più forti al mondo, ma avrebbe a disposizione un potenziale fenomeno come Super Mario, qualche milione per rinforzare il reparto difensivo con Acerbi e Granqvist, e affiderebbe le chiavi della difesa a Philippe Mexes. Nella giornata di ieri Roberto Mancini, allenatore dei Citizens, ha depistato l’ipotesi di una cessione di Balotelli: “Mario è stato chiaro, ma io ribadisco il concetto: Balotelli resterà a Manchester al centouno per cento”. Chi avrà ragione? Forse basterà aspettare qualche settimana per capire le intenzioni dell’ex allenatore dell’Inter. Una cosa è certa: ai campioni d’Inghilterra gioverebbe più avere Thiago Silva in difesa piuttosto che un Balotelli in un reparto super affollato da top player vedi Dzeko, Tevez (pallino di Galliani) e Sergio Aguero sempre più amato a Manchester dopo il suo goal storico che è valso il titolo in Premier League dopo 44 anni di attesa.
I tifosi milanisti dopo aver versato lacrime per i 6 addii di domenica, stanno già tremando all’ipotesi di perdere uno tra Thiago Silva e Ibrahimovic. Per lo svedese sono già arrivate le rassicurazioni da parte del suo procuratore Mino Raiola, il quale nella giornata di ieri ha dichiarato che il suo assistito è intenzionato a rispettare il suo faraonico contratto ( 9 milioni annui) che lo lega a Milano. Ma i mal di pancia sono dietro l’angolo e potrebbero diventare insidia fastidiosa fino al 31 Agosto 2012, data di chiusura del mercato estivo. Si preannuncia un’estate calda per Galliani, che con un occhio al bilancio dovrà inventarsi qualcosa per consegnare a mister Allegri una squadra competitiva per il titolo.
Domenica sera la 37 giornata di Serie A propone il derby Inter Milan, stracittadina fondamentale per entrambe le squadre. Da una parte i nerazzurri vogliono continuare il sogno chiamato Champions League, dall’altra gli uomini di Allegri cercheranno di approfittare di un eventuale passo falso della Juve a Trieste per effettuare quello che sarebbe un sorpasso miracoloso. Stramaccioni si è detto sicuro di poter fare una grande partita, mentre tra le fila rossonere regna un cauto ottimismo, senza però dimenticare l’immancabile scaramanzia, d’obbligo in situazioni come queste. Nel frattempo filtrano delle prime indiscrezioni riguardo le formazioni che scenderanno in campo domani sera. Thiago Silva non ci sarà, per il brasiliano stagione finita. Non sarà della partita nemmeno il nerazzurro Dejan Stankovic, che attende di finire sotto i ferri.
FLEBILE SPERANZA – L’Inter si trova difronte all’ultima spiaggia. Conquistare tre punti nel derby è fondamentale per le ultime speranze champions nerazzurre, sebbene anche una vittoria potrebbe condannare in ogni caso il club di Moratti qualora il Napoli dovesse vincere a Bologna (per via della classifica avulsa che vede avvantaggiati i partenopei).
TIFOSI CONTRO – Non bisogna sottovalutare anche un altro aspetto psicologico particolarmente importante. Se la squadra di Mazzarri ottiene i tre punti nella trasferta del Dall’Ara, i nerazzurri si troveranno difronte ad una decisione che in queste ore sta dividendo migliaia di tifosi. Vincere per le mere statistiche da almanacco oppure lasciare il via libera al Milan per impedire che la Juventus vinca il primo titolo post Calciopoli? Intanto è certa l’assenza del serbo Stankovic in mezzo al campo, che in accordo con lo staff medico interista ha voluto sottoporsi all’intervento di pulizia del tendine d’Achille fissato in precedenza al termine del campionato.
SENZA THIAGO – In casa Milan si vive la vigilia del derby con un ritrovato entusiasmo. Aver ridotto a un punto il distacco dalla Vecchia Signora è stato per i rossoneri come una vincita al Superenalotto. E’ anche vero però che i bianconeri rimangono ad oggi ancora i favoriti numero uno per il successo finale, e anche in caso di vittoria nella stracittadina, i rossoneri resterebbero a meno uno in caso di vittoria della Juve contro il Cagliari. Per la sfida di domani, Allegri non potrà contare ancora una volta su Thiago Silva. Il forte difensore centrale ha deciso di dare forfait anche per queste due ultime partite dell’anno, dando l’arrivederci all’inizio della prossima stagione.
La quiete prima della tempesta. Volti distesi e sorrisi tirati hanno caratterizzato la vigilia di Milan Barcellona. Domani a San Siro andrà in scena la sfida più affascinante dei quarti di Champions League. Allegri da una parte e Guardiola dall’altra hanno sciolto gli ultimi dubbi di formazione, o quasi.
Milan Barcellona vedrà anche il duello a distanza fra Ibrahimovic e Messi, con lo svedese pronto a confermare le parole entusiastiche di Mino Raiola rilasciate nella giornata di ieri.
Gli ultimi precedenti non depongono a favore dei rossoneri, ma a Milanello si respira aria di impresa. Davide contro Golia? Forse, però nel calcio nulla può essere dato per scontato.
BINHO O MAXI – Allegri è atteso dal rebus Robinho. Dopo aver saltato gli ultimi 3 incontri, il brasiliano è tornato a disposizione del tecnico in vista del big match di domani. Dietro Binho, che rimane comunque favorito, scalpitano Maxi Lopez ed El Shaarawy. Il primo è dato in ottima condizione e formerebbe con Ibrahimovic una coppia di ex avvelenati, mentre la velocità del Faraone potrebbe mettere in difficoltà i centrali difensivi blaugrana (la lezione di Pato al Nou Camp non è in bianco e nero). A spuntarla però dovrebbe essere ancora una volta Robinho, in quanto costituisce insieme ad Ibra la coppia d’attacco più collaudata.
RIECCO IL BOA – Un rientro fondamentale sarà quello di Boateng, che si riprenderà il ruolo di trequartista, affidato nelle ultime giornate di campionato ad un sorprendente Emanuelson. Il ghanese partirà dal primo minuto, determinato a ripetere le prestazioni casalinghe contro Arsenal e lo stesso Barcellona durante la fase a gironi. Allegri ritrova quel calciatore che in più di un’occasione ha rappresentato l’autentico spartiacque delle ultime due stagioni rossonere, dimostrando di esaltarsi proprio nelle sfide più difficili. Contro i blaugrana il Boa delizierà i suoi tifosi con una delle sue magie?
SENZA THIAGO – La difesa del Milan sarà orfana di Thiago Silva, dopo Ibrahimovic il leader indiscusso della formazione rossonera. Toccherà alla coppia Mexes-Nesta cercare di fermare gli attacchi di Messi e compagni, con il difensore romano che rientra da un lungo stop. Difficile immaginare Bonera al centro della difesa, sopratutto perché si presenterebbe un problema non di poco conto sulla corsia di destra. Bonera al fianco di Mexes costringerebbe Allegri a schierare Antonini sulla destra, lasciando Mesbah a sinistra. L’algerino però ha dimostrato anche nell’ultimo impegno di Champions contro l’Arsenal di non essere ancora pronto per calcare palcoscenici così importanti, sconsigliandone quindi un suo eventuale impiego proprio contro la squadra attualmente più forte del mondo. Discorso a parte per Zambrotta, il quale contro la Roma ha evidenziato una forma fisica a dir poco sconcertante, che indurrebbe qualunque allenatore a concedergli una salutare pausa di riflessione.
IBRA vs MESSI – Solo quest’anno insieme hanno messo a segno qualcosa come 84 gol. La cosa che però fa più rabbrividire è il confronto fra i due. Leo doppia Zlatan, nonostante quest’ultimo stia attraversando la sua migliore stagione da quando gioca in Italia. Il blaugrana ha segnato fino ad oggi 55 reti, 12 in Champions, dove ha raggiunto lo storico traguardo di cinque reti segnate nell’arco dello stesso incontro. Lo svedese viaggia a una media di un gol a partita in Serie A, 22 reti in 23 partite, mentre in Europa ha già raggiunto il suo migliore score personale, con 5 gol negli 8 match fin qui disputati.
CAPITOLO GUARDIOLA – Oltre a Messi, il numero 11 rossonero rivedrà Pep Guardiola. Non è un segreto che il rapporto fra i due sia ormai del tutto compromesso, e lo stesso Ibrahimovic ha confermato che con ogni probabilità non stringerà la mano al suo ex allenatore. Dall’altra parte lo spagnolo ha elogiato lo svedese, ricordando come lo stesso attaccante svedese sia stato fondamentale durante la Liga del 2009, dove il suo apporto fu prezioso per raggiungere il traguardo incredibile di 99 punti in 38 partite.
PRECEDENTI – Gli ultimi scontri fra le due squadre sono terminati quasi sempre a favore del Barcellona. Dal 2000 ad oggi il Milan ha battuto i catalani soltanto in due occasioni. Il successo a San Siro manca dal lontano 20 ottobre del 2004, quando i rossoneri guidati da Ancelotti sconfissero i blaugrana per 1-0 nel gruppo F della fase a gironi grazie alla rete dell’ucraino Shevchenko. Quest’anno i due club hanno già avuto modo di affrontarsi durante il girone eliminatorio. All’andata i rossoneri riuscirono nell’impresa di pareggiare 2-2 in Spagna grazie all’inzuccata di Thiago Silva nei minuti di recupero, dopo che i rossoneri si erano fatti rimontare il gol del vantaggio iniziale di Pato. Partita completamente diversa nel ritorno a San Siro, dove la squadra di Allegri giocò una partita coraggiosa, facendo dimenticare ai propri tifosi l’imbarazzante prestazione del Nou Camp. Ibrahimovic e Boateng risposero colpo su colpo ai catalani, i quali riuscirono ugualmente a vincere grazie al gol di Xavi per il 3-2 finale, che consegnò a Guardiola la vetta del girone.
Milan Barcellona, probabili formazioni Milan (4-3-1-2): Abbiati, Bonera, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Seedorf, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
Panchina: Amelia, Yepes, Mesbah, Emanuelson, Aquilani, El Shaarawy, Maxi Lopez. Allenatore: Massimiliano Allegri
Mancano due giorni alla sfida contro il Barcellona, e al Milan tiene banco lo stop di Thiago Silva. Il brasiliano si è infortunato durante l’incontro di sabato con la Roma e resterà fermo ai box per un mese. A fine partita il tecnico Allegri si è assunto la responsabilità per l’incidente occorso al centrale difensivo, avendo voluto rischiarlo sebbene non fosse al meglio.
Dopo il tuono è sceso a terra il fulmine di Ibrahimovic, attraverso dichiarazioni elettriche nei confronti del suo club, senza nascondere una certa riluttanza per la preparazione svolta in casa rossonera. Dietro l’infortunio di Thiago Silva si cela la sorte, fatalità, oppure la colpa è di tecnico e preparatori?
FERMO UN MESE – Nel primo pomeriggio di ieri erano circolate voci incontrollate circa un ipotetico strappo muscolare subito dal brasiliano. In realtà gli esami strumentali hanno confermato la prima diagnosi che parlava di lesione di secondo grado al bicipite femorale, il cui tempo di recupero è stimato in 3/4 settimane di stop. Addio Barcellona quindi, con il calciatore che sarà indisponibile sia nel match di andata che nel ritorno al Nou Camp in programma fra meno di dieci giorni, e qualora il Diavolo riuscisse a superare l’ostacolo blaugrana, Thiago Silva potrebbe saltare anche l’eventuale andata delle semifinali.
IBRA SBOTTA – Zlatan Ibrahimovic non è tipo che le manda a dire. L’ennesimo infortunio in casa Milan ha fatto perdere la pazienza al numero 11 rossonero, il quale ha definito inaccettabile registrare problemi di natura fisica a questo punto della stagione. Lo svedese ha chiesto con forza di cambiare tale situazione, anche perché oltre allo sbocciare della primavera marzo inoltrato decanta il momento chiave per le sorti in campo nazionale ed europeo. Per affrontare l’ultimo mese e mezzo decisivo il Milan ha bisogno di poter contare sui propri uomini migliori. Quello con cui la squadra rossonera si presenta al cospetto del Barcellona non è certamente il miglior biglietto da visita disponibile fra quelli presenti a Milanello. C’è chi come Nesta, Van Bommel, Aquilani, Boateng, Robinho ha appena recuperato da un infortunio o il cui impiego sarà incerto fino all’ultimo. Mentre altri come Abate, Thiago Silva, Maxi Lopez, Pato non sarà della partita. Concretamente stiamo parlando di 8/11 della formazione titolare. Le colpe?
COLPA DI ALLEGRI? – Forse è facile dare la colpa ad unica persona, nell’esempio specifico Allegri, e alla sua preparazione svolta in estate e a Dubai. Riduttiva l’equazione Allegri = infortuni, sopratutto per chi abbia un minimo di “esperienza” storica. Una situazione piuttosto simile si era registrata sia durante la gestione Leonardo, sia nell’ultimo periodo in cui Ancelotti sedeva sulla panchina rossonera. Ciò ci porta ad allargare il nostro campo di considerazioni ad altri fattori, quali il terreno di gioco di San Siro, che nel recente passato ha mietuto vittime eccellenti, colpendo indistintamente giocatori di Inter e Milan oltre che gli avversari di turno. Il motivo dei numerosi infortuni che attanagliano non solo i calciatori del Milan ma anche quelli delle restanti squadre di Serie A potrebbe essere individuato anche nell’eccessiva tensione ed esasperazione che quotidianamente accompagna la vita calcistica dei giocatori.
E SE FOSSE… – Volendo lanciare una provocazione si può affermare che da quando Milan Lab ha installato la sua rete scientifica nel centro sportivo di Milanello, la squadra rossonera non sembra averne beneficiato, anzi. Il numero di infortuni registrati prima e dopo il suo arrivo non depongono a favore della scelta compiuta dalla società in quegli anni, la quale sperava di ridurre drasticamente gli infortuni di natura muscolare. La situazione è addirittura peggiorata, e forse Pato rappresenta l’emblema più sconcertante che dovrebbe far riflettere più di una persona all’interno di Via Turati. Come si spiega tutto ciò? Alcune persone hanno trovato da tempo una risposta, giusta o sbagliata che sia sta a discrezione del lettore: più si pensa a come evitare gli infortuni, più li si attrae. Non è da sottovalutare il perché Pato abbia scelto di rivolgersi a un chiropratico, una scelta inusuale nel mondo del calcio.