Tag: thiago silva

  • Thiago Silva, Berlusconi e Galliani vincono l’Oscar

    Thiago Silva, Berlusconi e Galliani vincono l’Oscar

    Benvenuti su Scherzi a Parte, conduce Silvio Berlusconi con la regia di Adriano Galliani. Autori del programma Carlo Ancelotti, Leonardo  Nascimento de Araujo, Massimiliano Allegri, Thiago Silva e Paulo Tonietto. Invitati Le Parisien, L’Equipe, La Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport, Tuttosport, Eurosport, Milan Channel, Sportmediaset, Speciale Calciomercato (sì, anche loro, Criscitiello e la Carrà), Il Pallonaro. Parteciperanno alla puntata i 10 milioni di fan Facebook del Milan. Le riprese verranno effettuate tra Milanello e Parco dei Principi, senza dimenticare qualche nota di colore come ristoranti rigorosamente italiani e atmosfere esotiche, tra Rio e Arcore. Valletto d’onore per l’occasione Paolo Maldini, figlio di Cesare. Ave.

    OSCAR – Sono state giornate da brividi. Sembrava la realtà, invece era fiction. Degno della migliore Elisa di Rivombrosa, una sceneggiatura in maschera impossibile da intuire nell’immediato. Apre le danze Le Parisien, offerta shock da 40 milioni di euro per il difensore centrale più forte al mondo. I tifosi del Milan sono in pre-allerta. No, un’altra volta no. D’accordo Sheva, c’era un figlio da educare alla cultura anglosassone. D’accordo Kakà, c’era il Real Madrid che chiamava. Ma Thiago Silva no. Il film prosegue, ed entra in scena proprio lui, Thiago. Il carioca con il suo agente sono in Francia, a Parigi, insieme nientemeno che con Leonardo. La trama si infittisce, i dettagli la rendono reale, e i 10 milioni di like iniziano a scivolare nella trappola.

    silvio berlusconi e adriano galliani | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    HOLLYWOOD – Picchia duro Le Parisien, in collaborazione con L’Equipe: accordo totale fra le due parti, 8 milioni di euro a stagione per il difensore, proposta irrinunciabile per chi guadagna poco più di 4 milioni con il Milan. Leonardo fa capire che l’operazione è ormai prossima alla conclusione. Tifosi inferociti, non ci credono. Un’altra delusione dal Diavolo, dalla squadra per cui i like sono fioccati come nessun’altra squadra quotata su Facebook. E se non bastasse ecco il rilancio, 77 milioni. Sì, Thiago Silva e Ibrahimovic, le due colonne del Milan. Tutte e due insieme, lì a Parigi. Che storia! E per rendere il tutto più affascinante, più mistico, compare anche la vecchia gloria rossonera, Paolo Maldini. Sarebbe stato proprio lui a convincere Thiago nell’accettare l’offerta di Leonardo e Ancelotti. Non manca nulla?

    LA PREGHIERA GLOBALE – Padre Silvio, tieni duro. All’incirca così recitava il comunicato ufficiale di Milan Channel nei confronti del Deus ex machina, colui che può tutto, l’onnipotente (sempre con le debite distanze, claro). E qui la sceneggiatura inizia a scricchiolare. Inizia ad intravedersi il buio nella luce fin troppo abbagliante. Un buio che porta il tifoso rossonero a sentirsi tradito. La fabula prosegue secondo le aspettative. Galliani rientra in Italia. Dirà che le preghiere certe volte funzionano. Il disegno è sempre più evidente. Silvio Berlusconi osannato, ha resistito all’assalto (finto) del Paris Saint Germain. Grazie Padre. Grazie per aver tenuto in squadra Thiago Silva. Grazie perché con questo “acquisto” hai mantenuto la squadra competitiva sia in Italia che in Europa. Non importa se poi questo eroico salvataggio ci impedirà di fare un mercato serio anche quest’anno, anzi, grazie per averci ricordato che il calciomercato del Milan è chiuso il 15 giugno. Ma sopratutto grazie perché la Sua comparsa a Speciale Calciomercato ha davvero chiuso il cerchio di una storia incredibile. Alla prossima!

  • Milan, Berlusconi spiega il no al Psg per Thiago Silva

    Milan, Berlusconi spiega il no al Psg per Thiago Silva

    La storia si ripete. E’ finita ufficialmente la trattativa Milan-Psg per Thiago Silva e il rifiuto milanista fa ritornare in mente quello di sei mesi fa quando Pato era pronto a volare a Parigi prima che il presidente Silvio Berlusconi decidesse di trattenere il suo gioiello brasiliano. Anche stavolta ha prevalso il cuore del presidente rossonero, e Adriano Galliani emblematicamente ha citato Pascal per riassumere la decisione del Milan di trattenere il difensore più forte del mondo: “Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”. Citazione esemplare quella pronunciata dall’ad milanista perchè in un periodo di crisi come questo rifiutare 46 milioni di euro per di più offerti per un difensore è da folli e a Parigi adesso non sanno se ridere del Milan che ha rifiutato un’offerta clamorosa o se piangere per non essere riusciti a portare il difensore più forte del mondo sotto la torre Eiffel. Certamente il Paris Saint-Germain difficilmente tornerà a bussare alla porta del Milan, dato le ultime due trattative (Pato-Thiago Silva) prima quasi concluse e poi mandate all’aria. I francesi attraverso un comunicato sulla pagina twitter hanno confermato il loro ritiro dalla trattativa.

    Silvio Berlusconi © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    A spiegare dettagliatamente i motivi del rifiuto e le fasi della trattativa Milan-Psg per Thiago Silva ci ha pensato il presidente onorario del club rossonero intervenuto telefonicamente a Sportitalia durante la trasmissione Speciale Calciomercato:

    “Non abbiamo cambiato idea, non si era mai consolidata l’ipotesi di una cessione. Arrivavano delle offerte che avevano dello straordinario da un club come il Psg. Noi siamo stati sempre molto chiari e assolutamente corretti, abbiamo detto fin da subito che non c’era una decisione già assunta di accettare delle offerte per il nostro campione. Volevamo tuttavia ascoltare le offerte e, una volta presa cognizione delle proposte, avremo dato una risposta. Ci hanno fatto un’offerta molto interessante di 46 milioni di euro e noi abbiamo preso atto di questa possibilità. Poi abbiamo dato un occhio al mercato dei centrali difensivi per sostituire il nostro Thiago e abbiamo convenuto che sarebbe stata un’operazione non conveniente. Il vecchio cuore rossonero di Silvio Berlusconi è riuscito a dire no ad un’offerta del genere per un difensore che farà vincere il Milan in Italia e in Europa. Richiesta di un adeguamento dell’ingaggio? Credo che sia naturale che ciò possa avvenire, ma credo sarà facile trovare un’intesa con una grande persona come Thiago. Siamo in un momento di crisi, anche per la mia famiglia non è facile sostenere le spese del Milan che si è dotato di gradi campioni. Avremo ancora Thiago Silva con noi e potremo contare su una difesa che spero possa subire meno gol. Rapporto con Galliani? C’è grande amicizia e grande affetto. Ibrahimovic? Non ce ne priveremo certamente, lo riteniamo il numero uno al mondo nel suo ruolo”.

    In definitiva Silvio Berlusconi conferma Thiago Silva ed anche Ibrahimovic, ma ammette che il Milan è in crisi a livello economico. La mancata cessione di Thiago Silva avrebbe consegnato al Milan 46 milioni e avrebbe consentito alla società di Via Turati di risparmiare il già ricco ingaggio del brasiliano, che ora dopo aver rinunciato al doppio dei soldi richiederà sicuramente un aumento dallo stesso Berlusconi. Inoltre il mercato milanista si configura più piatto di una tavola da surf e non si lamentassero coloro che hanno supplicato il presidente milanista a non cedere ai milioni del Psg qualora la società rossonera si presenti ai blocchi di partenza della prossima stagione con uno scacchiere molto rimaneggiato rispetto a quello della scorsa stagione visti gli addii di Gattuso (accasatosi ieri al Sion), Nesta, Inzaghi, Zambrotta, Seedorf e Van Bommel. La scelta eroica di Berlusconi potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio ma si sa il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.

  • Thiago Silva resta al Milan, miracolo Berlusconi. Adieu Psg

    Thiago Silva resta al Milan, miracolo Berlusconi. Adieu Psg

    Al Milan i colpi di scena non finiscono mai. Un po’ come i film di Tarantino o Spielberg. Fino a ieri mattina Thiago Silva sembrava a un metro dal Psg, una misura che nel calcio equivale ai decimi di secondo della Formula. Leonardo e Thiago erano lì, pronti a stringersi la mano. Bastava un tanto così, ma anche stavolta a Parigi sono rimasti con un pugno di mosche. Destino vuole che quando Galliani tratti con gli sceicchi qualcosa debba sempre andare alla rovescia. A gennaio un altro rossonero, anche lui carioca, era stato ad un passo dal vestire la maglia del Paris Saint Germain. Sappiamo bene come andò a finire. Pato a Milanello, Tevez a Manchester, strade tanto diverse quanto lontane. Stessi sceicchi di allora, stesso finale. Il nulla cosmico.

    ANDATA E RITORNO – Poco più di 48 ore fa Galliani partiva per quel di Parigi. Un viaggio in Oltralpe con destinazione Parco dei Principi, la nuova casa dell’ex Leonardo, ora mano armata dello sceicco Nasser-Al-Khelaifi. Lui, il brasiliano, ci mette la faccia, l’altro, padre e padrone, i soldi. A gennaio l’ad milanista lo gabbò senza troppi complimenti, con l’affare Pato andato a farsi benedire in un ufficio di Manchester. Martedì grandi abbracci tra i due, sorrisi a 30 denti in macchina, cena in ristorante tra bonus e cavilli burocratici da sistemare. Thiago Silva alla finestra, da Rio, con un contratto in mano più che duplicato rispetto a quello a strisce rossonere. Pezzo di carta destinato a rimanere soltanto virtuale, nei sogni del difensore brasiliano. Thiago resta lì, alla finestra, Leonardo là, a Parigi, Galliani qui, a Milano. Andata e ritorno, come se niente fosse successo.

    silvio berlusconi | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    PATER – E miracolo fu. Nel pomeriggio di ieri Milan Channel si era trasformato in un tempio buddhista, o qualcosa di simile, dove i tifosi pellegrini si sono radunati per chiedere ciò che da tanti è già stato definito come il nuovo miracolo, profano si intende. Silvio Berlusconi è apparso come in sogno ai milioni di pellegrini, ha ascoltato e provveduto, come nelle migliori parabole. Thiago Silva resterà, l’ha confermato anche Adriano Galliani di ritorno da Parigi. Le preghiere funzionano, non sempre, ma funzionano. Però esistono anche le pecorelle nere, quelle che camminano fuori dal gruppo, metafora degli uomini di poca fede. Uno di loro potrebbe anche porsi qualche domanda: perché dopo averlo praticamente venduto se lo ripigliano? E’ stata solo fiction o c’era qualcosa di vero? E’ una mossa solamente di facciata, per tenere calmi i tifosi, per poi completare l’operazione ad agosto? Amen.

  • Moratti scherza con Agnelli sugli scudetti Juve e… parla di Giovinco

    Moratti scherza con Agnelli sugli scudetti Juve e… parla di Giovinco

    Erano presenti i due presidenti rivali, Massimo Moratti e Andrea Agnelli, alla cena di gala organizzata dalla News Corporation, i due patron di Inter e Juventus hanno affrontato con ilarità e con toni distesi la questione della “terza stella”, anzi, confessa ironicamente il presidente nerazzurro, “Ho controllato la giacca per vedere se ci fosse la scritta dei trenta scudetti“. Moratti ha poi proseguito parlando ai giornalisti presenti anche dell’interesse del suo club per Sebastian Giovinco: “Giovinco? A chi non piace… Ma al momento è solo un’idea, come Lucas“.

    Qualche scambio di opinioni inevitabile sul caso del momento, ovvero la possibile cessione di Thiago Silva al Paris Saint Germain: “Il Psg sta cercando di costruire una squadra all’altezza delle prime d’Europa” e – rimanendo sempre in tema di acquisti da parte del club francese di proprietà dello sceicco – ha voluto frenare le chiacchiere sulla possibile cessione di Maicon alla corte di Ancelotti e Leonardo: “Prima dobbiamo decidere se cederlo, poi si vedrà. Destro? È un ragazzo forte, ma abbiamo Longo che si sta costruendo, non è un giocatore del presente ma del futuro vicino“.

    Massimo Moratti | © Paolo Bruno / Getty Images
    Intanto sulla questione Giovinco sembra che domani la Juventus incontrerà ufficialmente il Parma per decidere il futuro della Formica Atomica una volta per tutte magari evitando di andare alle buste per il cartellino del giovane fantasista della Nazionale. Fermo obiettivo della dirigenza bianconera è quello di rovinare i piani dell’Inter che, nei giorni scorsi non ha nascosto il forte interesse per l’attaccante proponendo a Ghirardi il passaggio di Faraoni, Juan, Jonathan e magari anche Coutinho. Prima però Juve e Parma devono trovare l’intesa economica sul giocatore, visto che il Parma valuta Giovinco 25 milioni di euro.
    Anche Andrea D’Amico, procuratore del giocatore, è intervenuto sulla questione dichiarando: “Inter interessata a Giovinco? Francamente se lo dice il presidente dell’Inter non c’è niente da commentare, nel momento in cui riterranno opportuno parlare con noi lo faranno le due società Parma e Juve, si parleranno cercando di trovare una soluzione da qui alle buste“. Domani quindi il futuro di Giovinco potrebbe essere definito una volta per tutte. Staremo a vedere.

  • Psg, anche Ibrahimovic. Appello dei tifosi contro cessione Thiago

    Psg, anche Ibrahimovic. Appello dei tifosi contro cessione Thiago

    Psg all’assalto del Milan. Oltre a Thiago Silva infatti, Leonardo ha preso di mira anche Zlatan Ibrahimovic. Di ieri notte la notizia di una super offerta da 77 milioni di euro per entrambi i giocatori. L’annuncio è stato dato dai francesi di Rmc Sport. Di questi 77 milioni, 47 verrebbero versati per l’acquisto di Thiago, i restanti 30 per lo svedese. Un’operazione finanziaria monstre, fattibile soltanto per pochi club in Europa. Qualora Galliani accettasse l’offerta, il Milan si ritroverebbe ulteriormente ridimensionato in vista della prossima stagione, come già dichiarato ieri pomeriggio dallo stesso Cassano. I tifosi sperano ancora nel miracolo, in un gesto dall’alto, di nome Silvio e di cognome Berlusconi. In fondo non sono trascorsi molti mesi da gennaio.

    PROTAGONISTI – I diretti protagonisti della vicenda, Leonardo da una parte e Galliani dall’altra, fino ad ora non commentano un eventuale inserimento di Ibrahimovic nella trattativa che porterà Thiago Silva a Parigi. Lo stesso agente dello svedese, Mino Raiola, ha riferito che il proprio assistito stia pensando in questo momento soltanto agli Europei, e di non avere alcuna dichiarazione da fare circa le strategie del mercato rossonero, avendo fiducia però nel fatto che Galliani renderà la squadra competitiva su tutti i fronti anche per il 2013. Rimanendo nell’orbita Raiola, non ci sono voci che confermerebbero una sua presenza in territorio francese. Sul fronte Ibratutto tace quindi.

    thiago silva zlatan ibrahimovic | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    DIASPORA – Nonostante l’apparente quiete sul fronte del bomber svedese, bisogna ricordare quanto detto dallo stesso rossonero qualche settimana fa, quando si lamentava del fatto che il Milan non avesse la potenza economica necessaria per rinforzare la rosa. Come la prenderà quindi ora, una volta che la cessione di Thiago Silva sarà ufficializzata? Come dice il suo amico Cassano sicuramente si arrabbierà, che tradotto potrebbe significare anche voglia di trasferirsi in un club più competitivo. Ma anche Fantantonio ieri non ha lanciato segnali d’amore verso la società rossonera, affermando in più di un’occasione che rimanderà ogni sua decisione dopo gli Europei, e di avere già in mente una sua idea. Ritorno alla Samp?

    MILAN CHANNEL – Nel frattempo su Milan Channel, i tifosi hanno apertamente manifestato la propria opinione riguardo la trattativa che vede coinvolto Thiago Silva, pregando il presidente Silvio Berlusconi di non cedere il brasiliano, ritenuto il giocatore più importante per la squadra di Massimiliano Allegri. Come risponderà il patron rossonero? Non sempre è giorno di miracoli.

  • Milan, Dedè erede di Thiago Silva

    Milan, Dedè erede di Thiago Silva

    La scioccante notizia circolata ieri sul web in merito al trasferimento di Thiago Silva al Paris Saint Germain, ha gettato nell’incredulità e nello sconforto i tifosi rossoneri. Nonostante le smentite delle ultime ore da parte di Ariedo Braida che ha definito il difensore “incedibile”, Adriano Galliani in queste ore si trova a Parigi per definire i termini della cessione e sembra ormai breve il passo dall’annuncio da parte di Ancelotti e Leonardo, ex rossoneri, dell’acquisto del centrale brasiliano. Milan e Paris Saint Germain si sarebbero accordati per 40 milioni di euro più bonus per 10 milioni circa, per un totale che sfiora i 50 milioni. L’affare sarebbe il più costoso della storia della Ligue 1 superando il record registrato lo scorso anno con il trasferimento dal Palermo di Javier Pastore per la modica cifra di 42 milioni.

    Il Milan avrebbe già individuato il sostituto di Thiago Silva con il connazionale Anderson Vital Da Silva, detto semplicemente Dedé, 24 anni, giocatore alto 1,93, che gode di ottimi giudizi tecnici. Il difensore, attualmente in forza al Vasco Da Gama e nella Nazionale Brasiliana, è soprannominato “Dedeckembauer”. Nei mesi scorsi molto forte era anche l’interesse della Juventus verso il giocatore il quale avrebbe una valutazione che si aggira intorno ai 15 milioni di euro.

    Dede © ANTONIO SCORZA/AFP/Getty Images

    Secondo Sky Sport, Galliani avrebbe proposto un’offerta da 12 milioni di euro più bonus per acquistare il centrale del Vasco Da Gama, e, stando ad alcune indiscrezioni trapelate in rete, il Milan potrebbe anche chiedere ad Alessandro Nesta di rinnovare ancora per un anno il suo contratto nonostante il difensore abbia annunciato l’addio alla maglia rossonera.

    Dopo un inizio non propriamente brillante, soprattutto nelle stagioni 2010 e 2011, Dedè è stato eletto nel 2012 come miglior difensore del Brasileirao. Al momento è infortunato a causa di una frattura da stress alla tibia della gamba destra, ma la sua entità non preoccupa l’entourage rossonero che sembra intenzionato a portare avanti la trattativa appena avviata per l’acquisto dell’eventuale erede di Thiago Silva.

  • Giallo Thiago Silva: Braida smentisce ma Galliani vola a Parigi

    Giallo Thiago Silva: Braida smentisce ma Galliani vola a Parigi

    Come preannunciato ieri, Thiago Silva è ormai ad un passo dal dire oui al Psg. Leonardo può già rilassarsi, mentre Ancelotti dovrà mettersi presto al lavoro per modellare una squadra che si preannuncia ricca di stelle. Il club parigino sta ripercorrendo le tappe del Manchester City, con cui ha in comune i petroldollari. Primo anno senza colpi di scena, mentre dal secondo in poi liberi tutti, i soldi ovviamente. Il difensore brasiliano è nella capitale francese già da ieri, dove ha avuto modo di incontrarsi con la dirigenza del Paris Saint Germain intorno alle 18, mentre la Francia sfidava i Leoni d’Inghilterra. Galliani arriverà invece oggi, pronto per chiudere l’affare. Bene, tutti d’accordo quindi, tranne uno. Braida infatti ha voluto smentire la cessione di Thiago. L’ultimo profeta?

    CONTRATTO DA ROI – Nella giornata di ieri, durante l’incontro con gli uomini di Nasser Al-Khelaïfi, Thiago Silva ha ricevuto un’offerta da Roi di Parigi, 10 milioni di euro, più del doppio di quanto guadagni ora a Milano, cose che soltanto Messi e altri pochi eletti possono capire. Ed evidentemente nella casta dei top-player rientra di diritto anche il difensore del Milan, dopo tre stagioni “discrete” in Italia e con la Nazionale verdeoro.

    thiago silva | ©Claudio Villa/Image Sport

    VOLO GALLIANI – Alla seconda offerta proveniente direttamente dalla Torre Eiffel Galliani non c’ha più visto e si è diretto in fretta e furia a Parigi per concludere l’affare. Non capita tutti i giorni, sopratutto di questi tempi, che un club bussi alla tua porta con un assegno da 40 milioni di euro (+ altri 10 in bonus) per un tuo difensore, sia esso il più forte del mondo. Cifra che se paragonata con gli altri trasferimenti nel reparto difensivo non trova eguali. Un’offerta irrinunciabile anche per una società come il Milan, la quale aveva più volte dichiarato in passato che nessun calciatore sarebbe stato venduto per questioni economiche. Un altro mito dei rossoneri è così crollato.

    FUORI TEMPO – In tutto questo è quasi paradossale la posizione di Ariedo Braida, che stamattina ha ribadito l’incedibilità di Thiago Silva, sebbene in contemporanea il numero due di Via Turati prendeva a Linate l’aereo con cui avrebbe raggiunto neanche un’ora dopo la capitale francese, e stavolta non per assistere al Roland Garros. Il tempo delle pallate è finito, il tifoso rossonero non vuole più riceverle, ha bisogno di altro. Altro che corrisponda alla voce rinforzi, e non l’ennesimo gioco del mago Houdini, con l’assegno degli sceicchi fatto scomparire misteriosamente così come accadde per Kaka, quando gli oltre 60 milioni di euro incassati vennero utilizzati per ripianare il debito.

    PSICOLOGIA – Tornando a Thiago Silva, perché ha accettato l’offerta del Psg? Perché quello che è considerato universalmente uno dei più forti difensori centrali al mondo accetta di andare in Ligue One, campionato discreto ma non eccelso? Solo per soldi? Difficile, anche perché il Barcellona volendo avrebbe potuto avvicinare, e di molto, la proposta parigina. E allora, c’è dell’altro? Oui. Non è la bellezza della città, chiariamo subito. E’ una scelta dettata da quella che rappresenta forse la scommessa più affascinante dell’intero continente europeo. Il Barcellona ha perso l’appeal che fino a qualche tempo fa lo rendeva unico dopo i successi dell’era Guardiola. In Inghilterra il City non è più una scommessa da vincere. Resta il Psg, con Carlo Ancelotti in panchina e Leonardo nei piani alti della Torre Eiffel. Per una sfida internazionale alle super-potenze del calcio. Oggi Thiago Silva, domani Lavezzi, e poi potrebbe arrivare anche il turno di Dani Alves. C’è dell’altro?

  • Addio Milan, Thiago Silva al Psg questione di ore

    Addio Milan, Thiago Silva al Psg questione di ore

    Anche le belle favole finiscono, e quella di Thiago Silva al Milan sembra proprio recitare il bad-end. Dalla Francia sono pronti infatti a strappare il brasiliano alla società rossonera. Sarà vero, o sarà una bufala estiva? La fonte è sempre quella, Le Parisien, ripreso poi a ruota da tutti gli altri quotidiani transalpini e non, compreso l’Equipe. Il Paris Saint Germain sarebbe a un passo dall’acquisto del difensore centrale per la modica cifra di 40 milioni di euro, sebbene non sia da escludere anche un eventuale rialzo delle ultime ore. A firmare l’operazione il duo Leonardo-Ancelotti, che non meno di un lustro fa aveva saputo conquistare l’ultimo grande successo a livello internazionale per il Diavolo. Galliani cederà di fronte ai petroldollari coniati vicino la Torre Eiffel?

    THIAGO SILVA A PARIGI – Se fosse vero Le Parisien ha fatto davvero il botto stavolta. L’offerta è quella ventilata da una settimana ormai, assegno da 40 milioni di euro, chiavi in mano. L’ad del Milan, tra un rovescio di Nadal e un dritto di Djokovic, vacilla sempre di più, tanto da ricevere in pieno lo smash del vecchio amico Leonardo, 40 milioni freschi freschi serviti con la racchetta dalle corde rosso-blu parigine. Non sarà il Roland Garros, non sarà Wimbledon, ma si tratta pur sempre di calciomercato. E Thiago Silva dov’è? Secondo i tabloid francesi proprio lì, sotto la Torre Eiffel, e non per fare una foto ricordo insieme al suo procuratore. Il brasiliano è sbarcato questa mattina sul suolo d’oltralpe, di rientro dalla sfortunata amichevole persa dal suo Brasile contro l’Argentina.

    thiago silva | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    MILAN, CHE FAI? – Quello che doveva essere un assedio strenuo, fino alla morte, paragonabile soltanto alla Maginot, è verosimilmente crollato. Destino ha voluto che sia stato proprio il territorio francese a raccogliere le macerie del muro eretto a Milanello. E a dire che riecheggiano ancora forti le parole di Adriano Galliani, pronunciate non meno di 10 giorni fa ai microfoni di mezza stampa italiana. Quel “faremo il possibile e l’impossibile” si è trasformato in breve tempo in si salvi chi può. Evidentemente in Via Turati non c’era tutta questa volontà espressa a voce nei giorni scorsi dal numero due del Milan. Anche la Linea Maginot prima di cadere aveva resistito per più di due settimane. Certe volte la storia si ripete d’accordo, ma con sfumature diverse.

    CONCORRENZA BARCELLONA – Non ci resta ora che aspettare l’ultima controffensiva del Barcellona, interessata già da oltre un anno a Thiago Silva. Si dirà, una rondine non fa primavera, però l’arrivo di Rosell a Milano potrebbe scompigliare i piani del Paris Saint Germain, con i vari Equipe e Le Parisien  che dovrebbero reimpostare nuovamente da capo le loro prime pagine. Anche se un eventuale offerta del Barca spingerebbe il Psg ad alzare ulteriormente la posta in palio, scatenando così una vera e propria asta tra due super potenze economiche del calcio mondiale. Galliani sorride, i tifosi un po’ meno. E dopo Thiago Silva toccherà ad Ibrahimovic? L’allarme dei 10 milioni di fan rossoneri su Facebook è già scattato.

  • Milan, niente sceicco. Via Ibra o Thiago?

    Milan, niente sceicco. Via Ibra o Thiago?

    I milanisti che speravano in un possibile ingresso in società dello sciecco Mohammed bin Rashid al Maktoum dovranno abdicare le loro speranze visto che l’emiro arabo al momento non ha nessuna intenzione di entrare a far parte né del Milan né del mondo del calcio. Ha riferito questo Gianluca Laliscia, referente del primo ministro arabo: “Non ci sarà nessun incontro con chicchessia in merito a un improbabile coinvolgimento o interesse nel calcio a qualsiasi livello. Gli unici appuntamenti presenti nell’agenda italiana di Sheikh Mohammed la prossima settimana sono quelli legati a Marche Endurance Lifestyle, tanto più in considerazione del fatto che né in passato, né attualmente egli ha manifestato alcun interesse personale per questo sport. Nessun altro incontro in Italia è stato preso in considerazione nella maniera più assoluta”.

    Rivelazione che non lascia scampo alle fantasie che già albergavano nelle mente di tutti i milanisti. Niente petrodollari per ora ed un mercato che stenta a decollare dopo i primi due colpi a parametro zero: Bakary Traorè e Riccardo Montolivo. Il mercato del Milan è in stand-by e la smentita di un presunto ingresso di Al Maktoum in società potrebbe costringere la società rossonera a cedere uno dei due pezzi pregiati del suo scacchiere. Stiamo parlando di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva, il primo è impegnato ad Euro 2012 con la sua Svezia mentre il secondo è già in vacanza in attesa che il Barcellona si decida a fare sul serio.

    Zlatan Ibrahimovic © Claudio Villa/Getty Images

    VIA IBRA O THIAGO? – In questo momento sembra molto probabile una partenza di uno dei due e la domanda che i più si faranno è: Meglio perdere Ibra o Thiago? Analizzando un pò di aspetti vendere Ibra sarebbe si una grave perdita (colmabile però) ma consentirebbe al Milan di risparmiare una valanga di milioni di ingaggio  facendo rifiatare il bilancio societario. Perdere Thiago Silva sarebbe molto più doloroso anche perchè stiamo parlando del miglior difensore del mondo per di più molto più giovane dello svedese. Inoltre trovare un sostituto all’altezza del brasiliano appare impresa ardua. Mi viene in mente ad esempio Mats Hummels, centrale del Borussia Dortmund, che ieri è stato sontuoso da titolare nel match Germania-Portogallo. Ma il Milan lo sostituirà con lui? Non mi risulta. Infine è vero che Ibra è maledettamente decisivo ma la sua storia insegna che tutte le squadre in cui ha giocato non avevano un’idea di gioco ben definita se non lo schema palla a Ibra e pensaci tu. E voi che ne pensate?

    VIA FLAMINI, DENTRO DOSSENA – Intanto Mathieu Flamini e il Milan sono vicini all’addio. Infatti la società rossonera ha proposto al centrocampista francese un rinnovo biennale da 1,8 milioni annui (la metà di quanto percepito ora). Ma il giocatore transalpino non ha nessuna intenzione di accettare tale proposta e sta vagliando eventuali destinazioni future tra le quali spunta nelle ultime ore la Roma di Zdenek Zeman. In entrata invece il Milan è pronto a rilevare il cartellino di Andrea Dossena, esterno sinistro del Napoli. L’ex Liverpool è pronto a sbarcare a Milanello visto che a Napoli il prossimo arrivo di Cissokho gli preclude un posto da titolare nella prossima stagione.

  • Milan, 200 milioni dallo sceicco per il sogno Ronaldo

    Milan, 200 milioni dallo sceicco per il sogno Ronaldo

    Ve ne abbiamo parlato ieri,  il Milan potrebbe risolvere parte dei suoi problemi grazie all’entrata in società di un ricco sceicco. Stiamo parlando di Mohammed bin Rashid Al Maktum, primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti. Il presidente onorario Silvio Berlusconi è pronto a ricevere la visita dello sceicco, tuttavia l’incontro previsto per settimana prossima è stato annullato ma verrà comunque realizzato al più presto. Sono sempre più le indiscrezioni che vedono il presidente rossonero cedere delle quote della sua società (si parla del 20-25% per 200 milioni di euro) allo sceicco Al Maktum per ritornare protagonisti nel mercato e assicurare alla società rossonera un futuro roseo e pieno di soddisfazioni.

    Si tratterebbe di un sacrificio piacevole che potrebbe rivitalizzare i sogni di gloria rossoneri senza dover vedere partire campioni del calibro di Ibrahimovic e Thiago Silva.

    Cristiano Ronaldo © JAIME REINA/AFP/GettyImages

    Per di più l’eventuale tesoretto di 200 milioni di euro potrebbe dar linfa al sogno dichiarato del presidente Berlusconi: portare al Milan Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese è da sempre un pallino del patron rossonero e strapparlo al Real Madrid risulta molto difficile per non dire impossibile. Per attuare questo sogno serve innanzitutto la materia prima e i petrodollari di Al Maktum rappresenterebbero davvero un’ottima base per convincere il secondo giocatore più forte al mondo a svestirsi dalla maglia Real per indossare quella rossonera.

    Non solo calciatori, nei progetti ambiziosi di Silvio Berlusconi ci sarebbe anche l’idea di dare al Milan una casa tutta sua. Come ben saprete l’Inter di Massimo Moratti ha posto già le basi per un progetto nuovo stadio. I cugini nerazzurri dovrebbero lasciare San Siro nel 2016 per trasferirsi nel nuovo stadio stile Emirates in zona Expo. L’idea di Berlusconi è quella di acquisire lo storico stadio Meazza grazie anche all’appoggio della Fly Emirates, main sponsor della società di Via Turati che vede a capo guarda caso il noto sceicco sopra citato. Le prossime settimane potrebbero fare chiarezza circa i piani della squadra vice-campione d’Italia e potrebbero mettere la parola fine al mercato low cost rossonero.