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  • Elena Linari il “Thiago Silva” del Brescia

    Elena Linari il “Thiago Silva” del Brescia

    Classe 1994 ma già buona esperienza, grinta, abilità, temperamento ed un titolo di campionessa d’Italia che porta orgogliosamente del petto. Stiamo parlando del giovane difensore del Brescia e della nazionale italiana Elena Linari.

    Toscana, della provincia di Firenze, Elena ha saputo mettersi in luce in Serie A, dopo un passato con la maglia del Firenze, con il Brescia ed è salita alle cronache per un gol stupendo, su calcio di punizione, realizzato contro il Brasile nel Mondiale U20 in Giappone nel 2012.

    Abbiamo fatto una chiacchierata con lei per conoscerla meglio, dai suoi inizi, sino all’attualità.

    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile
    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile

    Come ti sei avvicinata al calcio? Perchè hai scelto di praticare questo sport?

    Diciamo che ho iniziato per caso, a 5 anni giocavo con gli amici ai giardinetti, non sapevo esistessero società di calcio per le bambine, mia mamma mi aveva iscritto a nuoto. Poi un amico mi disse che c’era un provino con l’Atletico Castello, squadre del mio paese. Ho fatto quel provino, mi hanno accolta benissimo, tutt’ora sono in ottimi rapporti con loro, mi sono appassionata e alla fine ho dovuto fare una scelta ed ho scartato il nuoto per il calcio.

    C’è un calciatore a cui ti sei ispirata o che puoi definire tuo idolo?

    Inizialmente, in nazionale, avevo il numero 13 quindi direi Alessandro Nesta. Anche Fabio Cannavaro mi piace, poi lui ha conquistato anche il Pallone d’Oro e non è semplice per un difensore. Uno che mi piace moltissimo è Thiago Silva, alcuni mi hanno paragonata anche a lui, del difensore brasiliano mi piace molto il suo stile in campo, il suo temperamento.

    Come abbiamo già anticipato, sei stata protagonista del Mondiale U20 del 2012 con la nazionale italiana, cosa ti ricordi di quell’evento, le tue sensazioni, cos’hai provato quando hai segnato quel super gol al Brasile?

    Giocare il mondiale è già un emozione unica, è impossibile descrivere la sensazione, è stato un mese fantastico, sia per il gruppo che si è venuto a creare, sia per l’ambiente e per l’organizzazione giapponese. Per quanto riguarda il gol, ogni volta che lo vedo non riesco a realizzare. Quando sono andata sul pallone ho cercato di calciare il più forte possibile, cercando di trovare lo specchio, quando ho colpito la palla ho sentito che era partito un buon tiro, però non avrei immaginato che sarebbe finita lì, in quel punto imparabile.

    Rimanendo al capitolo Nazionale, in questo 2014 c’è stata la grande delusione dell’eliminazione ad un passo dai Mondiali del 2015, come si riparte?

    E’ stata una bella batosta, ci tenevamo, poteva essere un punto di partenza importante. Da ciò che ho visto anche nell’ultimo ritrovo di Coverciano, sembra che siamo ripartiti con il piede giusto, con le convocazioni di giovani interessanti. Possiamo progettare così l’Europeo e magari creare un gruppo che può far bene per almeno una decina di anni.

    C’è una calciatrice dei campionati esteri con cui vorresti giocare? 

    Anche se non sono nel mio ruolo, giocano in avanti, direi le due tedesche Dzsenifer Marozsan e Lena Lotzen.

    Quest’anno hai avuto modo di affrontare l’esperienza della Champions League, se pur con due sconfitte molto pesanti contro un’avversaria di altissimo livello come il Lione. Cosa ti è rimasto di questa nuova avventura e cosa manca alle squadre italiane per cercare di competere a livello europeo?

    Il Lione è una grande squadra, è una società che ha fatto un grande lavoro e che ha portato le calciatrici a livello dei colleghi maschi. In Italia purtroppo manca un progetto serio, ma non deve essere un qualcosa di rapido e veloce, deve essere sviluppato con le giuste tempistiche, deve essere un progetto a lungo termine.

    Qual è il tuo punto di forza, dove vorresti migliorare?

    Punti di forza sicuramente la tecnica ed il lancio lungo. Vorrei migliorare in rapidità e velocità, sono ancora lenta nei movimenti nello stretto e magari ai ritmi della Serie A non si nota mentre è molto più evidente quando gioco all’estero con altri ritmi.

    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile
    Elena Linari | © Acf Brescia Calcio Femminile

    Veniamo all’attualità, con il Brescia non siete partite fortissimo, ma ora siete in netta crescita e ad un passo dal Verona capoclassifica, l’obiettivo rimane sempre lo scudetto?

    L’obiettivo è riconfermarsi, un unico anno di vittorie non avrebbe alcun senso, potrebbe sembrare una casualità. La società ha creduto in noi giovani e noi vogliamo continuare a vincere, vogliamo aprire un ciclo di vittorie.

     C’è uno stadio in cui vorresti giocare? 

    Mi è piaciuto molto giocare al Rigamonti, è stata una bella esperienza. Da fiorentina per me sarebbe il top giocare allo Stadio Franchi di Firenze. Mi piacerebbe anche uno stadio all’inglese, con i tifosi vicini al campo.

    Veniamo all’ultima domanda, secondo te perchè i nostri lettori dovrebbero seguire il calcio femminile?

    Perchè è un calcio molto più vero. Anche con il pubblico c’è un rapporto diverso da quello distaccato che hanno i colleghi maschi. Le calciatrici si trovano a contatto diretto con i tifosi.

     

     

     

     

     

     

  • Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Nel quarto di finale dei Mondiali 2014 sono i difensori centrali del Brasile Thiago Silva e David Luiz a regalare la semifinale al Brasile di Luis Felipe Scolari con un gol per tempo. Inutile il rigore di James Rodriguez nel finale, la Colombia viene sconfitta per 2-1. Thiago Silva ammonito, salterà la semifinale contro la Germania.

    Questo è, senza ombra di dubbio, il Brasile dei difensori. Nel momento storico più povero, forse, di sempre per la nazione che fu dei grandi numeri 10; i simboli della squadra di Scolari sono stati fino a questo punto il portiere e i due difensori centrali: si è perchè grazie a loro che il Brasile vola in semifinale. La selecao si conferma infatti una squadra il cui destino dipende da due fattori: le giocate di Neymar e la durata dei folli ritmi che riesce a imporre. Quando i numeri del giocatore del Barcellona vengono a mancare e, allo stesso tempo, cala l’intensità della manovra tutti i limiti del Brasile vengono a galla., trasformando la squadra brasiliana in una squadra vulnerabile. La superiorità nell’ultima parte di gara non è però bastata alla Colombia di Pekerman per trascinare la partita ai supplementari.

    Ad andare ancora avanti è il Brasile dell’intensità, del gioco poco brillante e della sofferenza. Ora, però, troverà l’ostacolo chiamato Germania, un ostacolo molto grande.

    Al 7′ vantaggio del Brasile: calcio d’angolo che taglia tutta l’area e arriva sul secondo palo, Thiago Silva di ginocchio  realizza la rete del vantaggio. Al 11′ palla gol per la Colombia: sinistro molto bello di Cuadrado ma il pallone lambisce il palo. Al 20′ occasione Brasile: Hulk conclude con un sinistro potente ma centrale, attento Ospina. Al 22′ Cuadrado spreca un contropiede di James Rodriguez, il centrocampista della Fiorentina però sbaglia il passaggio e Silva salva la difesa. Al 28′ ancora Hulk: bravo Ospina con la mano in allungo.

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    Al 68′ raddoppio del Brasile: spettacolare punizione di David Luiz che la mette nel sette: è 2-0. Al 77′ calcio di rigore per la Colombia: Bacca anticipa l’uscita di Julio Cesar. Realizzazione dagli undici metri per James Rodriguez.

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho, Paulinho (86′ Hernanes); Hulk (83′ Ramires), Oscar, Neymar ( 88′ Henurique); Fred.

    COLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Zuniga, Zapata, Yepes, Armero; Guarin, Sanchez; Cuadrado (81′ Quintero), James Rodriguez, Ibarbo (46′ Ramos); Gutierrez (70′ Bocca).

    AMMONITI: 65′ Thiago Silva; Julio Cesar; 68′ James Rodriguez

  • Ligue1: il Monaco di Ranieri rallenta la corsa di Ibra

    Ligue1: il Monaco di Ranieri rallenta la corsa di Ibra

    La 24ma giornata di Ligue1 prevedeva un posticipo gustoso: lo scontro al vertice tra il Monaco di Claudio Ranieri secondo in classifica ed il super Psg di Blanc e del fenomeno Ibrahimovic.

    La giornata si è aperta nell’anticipo tra Tolosa e St.Etienne conclusosi a reti bianche.

    Tutto facile per l’Olympique Marsiglia nella prima gara del sabato, il Bastia viene regolato agevolmente dalla doppietta di Payet e dal gol di Gignac.

    Il Lilla torna al successo mantenendo così il terzo posto in classifica. Contro il Sochaux bastano i gol di Origi ad inizio partita e Mendes nel recupero del secondo tempo.

    Il Valenciennes conquista tre punti importanti a danno del Nizza, un successo conquistato a 2 minuti dalla fine grazie al gol di Waris che sigla il 2-1 dopo che prima Doumbia per i padroni di casa al 26° e Maupay al 75° avevano fissato il risultato sul 1-1.

    Successo importante nella corsa all’Europa per il Reims, in casa del Guingamp arriva un successo in rimonta, i padroni di casa trovano il vantaggio con Alioui al 62° ma in 10 minuti il Reims la ribalta con Fortes e Ayite.

    L’Ajaccio prova a rialzarsi dal fondo classifica e si va ad imporre per 3-1 contro il Rennes, un successo importante firmato da Faty, André e Cavalli, inutile il momentaneo pari segnato da Daocourè.

    Tutto nel primo tempo tra Montpellier ed Evian, al vantaggio degli ospiti firmato da Berigaud al 32°, arriva la risposta di Cabella al 44°.

    Nel primo posticipo domenicale, importante successo in trasferta del Lione che con i gol di Lacazette e Gomis si impone in casa del Nantes al quale non basta il gol di Djordjevic giunto troppo tardi nei minuti finali.

    Zlatan Ibrahimovic | Foto da Facebook
    Zlatan Ibrahimovic | Foto da Facebook

    Veniamo al match clou di giornata, il Monaco ospita il Psg con la speranze di accorciare le distanze in classifica, a trovare il vantaggio però sono i parigini a trovare il vantaggio con il gol di Pastore al 8°. Un gol che potrebbe mettere la parola fine al campionato lanciando il Psg a +8, il colpo di scena arriva al 74° quando  l’autogol di Thiago Silva permette al Monaco di trovare la parità e mantenere intatte le distanze in classifica.

     

    RISULTATI: 

    Tolosa-St. Etienne 0-0

    Olympique Marsiglia-Bastia 3-0 (13°, 25° Payet, 55° Gignac)

    Ajaccio-Rennes 3-1 (18° Faty (A), 34° Doucouré (R), 38° André (A), 77° Cavalli (A))

    Guingamp-Reims 1-2 (62° Alioui (G), 69° Fortes (R), 72° Ayite (R))

    Lille-Sochaux 2-0 (3° Origi, 90° Mendes)

    Montpellier-Evian 1-1 (32° Berigaud (E), 44° Cabella)

    Valenciennes-Nizza 2-1 (26° Doumbia (V), 75° Maupay (N), 88° Waris (V))

    Nantes-Lione 1-2 (40° Lacazette (L), 76° Gomis (L), 84° Djordjevic (N))

    Bordeaux-Lorient Rinviata per maltempo

    Monaco-Psg 1-1 (8° Pastore (P), 74° aut. Thiago Silva (P))

     

    CLASSIFICA:

    Paris Saint-Germain 55 punti, Monaco 50, Lilla 44, St.Etienne 41, Olympique Marsiglia 39, Lione 37, Reims 36, Bordeaux 34*, Nantes 33, Lorient* 32, Tolosa* 30, Bastia* e Nizza 30, Montpellier 28, Rennes 27, Guingamp 26, Evian 23, Valenciennes 21, Sochaux 15, Ajaccio 14.

    * una partita in meno.

     

     

     

     

  • Milan, Stephan El Shaarawy verso l’addio

    Milan, Stephan El Shaarawy verso l’addio

    Se non parte nessuno non compriamo nessuno“, queste sono le parole che l’Amministratore Delegato rossonero Adriano Galliani ripete da giorni per il mercato del Milan, (altro…)

  • Rooney verso il Bayern Monaco, Neymar vicino al Barcellona

    Rooney verso il Bayern Monaco, Neymar vicino al Barcellona

    Wayne Rooney attaccante del Manchester United potrebbe lasciare i Red Devils. La notizia ha in poco tempo fatto il giro del mondo e tutto deriverebbe da un’indiscrezione proveniente dall’Inghilterra. (altro…)

  • Il Milan ha scelto Mapou Yanga-Mbiwa, il Montpellier spara alto

    Il Milan ha scelto Mapou Yanga-Mbiwa, il Montpellier spara alto

    Il Milan è alla ricerca del sostituto di Thiago Silva. Impresa difficilissima, anzi, impossibile. I nomi circolati negli ultimi giorni non avranno certo impressionato i tifosi rossoneri, ormai rassegnati ad un mercato povero. Dopo i rifiuti di Cagliari e Torino per Astori e Ogbonna e la concorrenza agguerrita per il portoghese Rolando del Porto, la dirigenza milanista ha puntato su un nome nuovo, che sicuramente non entusiasmerà il popolo rossonero. Si parla del difensore centrale del Montpellier, Mapou Yanga-Mbiwa.

    IL GIOCATORE – Classe ’89, cresciuto nella società francese del Montpellier dove da 2006 ad oggi ha collezionato 170 presenze e realizzato 4 reti. Il giocatore esordì in prima squadra, non ancora maggiorenne, nel febbraio 2007, quando la società francese militava in Ligue 2 (la seconda divisione francese). Dalla stagione 2007/2008 Yanga-Mbiwa diventa titolare inamovibile della squadra e nel 2009 conquista la promozione in Ligue 1. La consacrazione arriva nel 2010/2011, affermandosi come uno dei giocatori migliori del torneo. L’anno successivo, nonostante la campagna acquisti faraonica dei rivali del Paris Saint Germain, il Montpellier vince il campionato e il difensore è assoluto protagonista con le sue 34 presenze. E’ stato inserito nella lista dei pre-convocati a Euro2012 dall’ormai ex commissario tecnico Laurent Blanc.

    Mapou Yanga-Mbiwa © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    CARATTERISTICHE – Difensore centrale dal grande fisico, in grado, in caso di necessità, di ricoprire anche il ruolo di terzino destro. Le sue caratteristiche migliori sono il colpo di testa e il senso della posizione, al Montpellier gli permettono anche di impostare l’azione palla al piede dalla difesa. Nonostante la giovane età (parliamo di un 23enne) mostra una grande personalità.

    LA TRATTATIVA – La dirigenza francese non vuole vendere il difensore e ha valutato il giocatore quanto Thiago Silva. E’ una normale presa di posizione di una società che si ritrova con un calciatore in scadenza di contratto nel 2013 e vorrebbe ricavare il più possibile da una sua cessione. Il Milan ha già il si del calciatore, pronto ad una nuova avventura lontano dalla Francia e la dirigenza rossonera non è disposta ad offrire più di 10 milioni di euro per il cartellino. La prima proposta è stata di 6 milioni di euro che il vulcanico presidente del Montpellier, Niccolin, ha respinto al mittente rischiando di trattenere in squadra un giocatore demotivato e con la testa altrove.

  • Il Milan al Trofeo Tim, Massimiliano Allegri prepara l’anno zero

    Il Milan al Trofeo Tim, Massimiliano Allegri prepara l’anno zero

    Rifondazione, rinnovamento, rivoluzione. In due sole parole “anno zero”. E’ questo quello che attende il Milan versione 2012/2013. Gli addii di Nesta, Zambrotta, Flamini, Gattuso, van Bommel, Seedorf e Inzaghi, più le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic, segnano una decisiva svolta nella storia della società milanese. Un cambio generazionale totale con i soli Abbiati e Ambrosini a dover tramandare ai nuovi arrivati la grinta, la storia e la voglia di vincere che ha fatto grande la squadra rossonera. Si prospetta una stagione (e forse non solo una) di transizione, che servirà a far maturare esperienza ai nuovi arrivati e ai giovani della rosa, con Massimiliano Allegri pronto a questa nuova avventura.

    BERLUSCONI – Ordini del presidente del Milan, abbassare il tetto ingaggi, nessun acquisto faraonico e autogestione finanziaria. Silvio Berlusconi non è disposto a mettere più una lira, o meglio, un euro sulla società che ha acquistato nel 1986 e con la quale ha vinto tanto. Potrebbe essere giunta l’ora di cedere totalmente o in parte le quote societarie e l’abbassamento delle spese verrebbe visto di buon occhio dai possibili acquirenti.

    Massimiliano Allegri © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    MAX ALLEGRI – L’attuale allenatore rossonero si appresta ad iniziare la sua terza stagione a Milanello. Nel suo curriculum un primo e un secondo posto. Non male per uno che è passato nel giro di tre stagione dal Sassuolo al Milan, passando per Cagliari. Ora il mister livornese si ritrova davanti alla sfida più importante della sua carriere. Riuscire a lottare per lo scudetto con la squadra in completa rifondazione e senza acquisti di rilievo alle porte. Ha appoggiato completamente le scelte societarie, ritenendo la cifra offerta dal Psg per Ibra e Thiago troppo importante per essere rifiutata e spera che da qui al 31 agosto possano arrivare volti nuovi per non sfigurare in campionato e Champions League.

    LA VECCHIA GUARDIA – Abbiati e Ambrosini sono i superstiti, ma nello spogliatoio milanista quest’anno mancherà la saggezza di Nesta, la grinta di Gattuso, l’intelligenza di Seedorf e la voglia di vincere di Inzaghi. Un mix perfetto che ha permesso al Milan di vincere Scudetti, Champions League e Coppe varie.

    IL MERCATO – Grande lavoro quest’estate per l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani. Robinho è in procinto di lasciare Milano e non è escluso che a ruota possano seguirlo Cassano e Boateng che iniziano a dare segni di sofferenza davanti a questa smobilitazione societaria. Il barese sogna un ritorno a Genova, sponda blucerchiata, mentre al secondo potrebbero spalancarsi le porte del Real Madrid. In entrata, l’idea nuova della società di via Turati si chiama Bendtner, attaccante danese dell’Arsenal. Acquisto che rientrebbe nel profilo economico imposto dalla presidenza.

    CLASS ACTION – Intanto gli abbonati milanisti sono pronti a ricorrere per vie legali contro il Milan, reo di aver imbrogliato i tifosi attraverso pubblicità ingannevole per la sottoscrizione dell’abbonamento per la stagione 2012/2013. La campagna pubblicitaria vedeva protagonisti Nocerino, Ambrosini, Boateng, Ibrahimovic e Thiago Silva. Con la cessione dell’attaccante e del difensore, il tifo rossonero si è sentito preso in giro e, con l’appoggio della Codacons, è pronto a partire con una class action.

  • Thiago Silva chiede scusa ai tifosi del Milan “Non volevo andare via”

    Thiago Silva chiede scusa ai tifosi del Milan “Non volevo andare via”

    Sono passati solo 5 giorni dall’annuncio ufficiale del trasferimento al Paris Saint-Germain, ma Thiago Silva sembra un ricordo molto lontano, forse perchè la sua cessione era nell’aria da mesi, sembrava cosa fatta prima, cosa assurda poi soprattutto dopo che il presidente Silvio Berlusconi aveva sbandierato ai quattro venti che il suo vecchio cuore rossonero aveva prevalso. Alla fine il difensore più forte del mondo nonostante il rinnovo del contratto, è volato via comunque, direzione Parigi anche se prima di ammirare la Torre Eiffel dovrà onorare le Olimpiadi con la selezione brasiliana. Proprio dal ritiro olimpico, sono arrivate le prime dichiarazioni da giocatore del Paris Saint-Germain e le parole del brasiliano rendono ancor più complicato lo stato d’animo del tifoso milanista.

    “E’ la mia prima conferenza stampa come atleta del PSG. Sono felice di questo trasferimento, ma triste per il mio addio al Milan. Inizia così il discorso del brasiliano, da una parte la felicità per un’avventura più che stimolante avente inizio a breve, dall’altra però c’è il pensiero che vola a Milano, al Milan, ai suoi tifosi. D’altronde il Milan lo ha fatto conoscere al mondo, e proprio i tifosi rossoneri lo immaginavo come capitano della squadra nei prossimi anni. Non sarà così, lo sanno bene i milanisti, lo sa bene Thiago e lo sa bene Adriano Galliani, che visibilmente scosso dalla doppia cessione milanista ancora non ha spiegato pubblicamente il susseguirsi di eventi che ha portato il Milan prima a resistere, poi a rifiutare ufficialmente e infine a cedere mestamente alle tentazioni parigine.

    Thiago Silva © VANDERLEI ALMEIDA/AFP/GettyImages

    Nell’attesa che qualcuno al Milan dia spiegazioni a riguardo, c’è Thiago Silva che parla ai suoi ex tifosi: “Lì ho vissuto emozioni molto forti: è un club che si dedica ai giocatori e al gruppo. Io gli devo tutto. Mi voglio scusare con i tifosi del Milan: il mio trasferimento a Parigi, al 100%, non è stata una decisione mia, visto che io con il Milan avevo perfino rinnovato il contratto. C’è chi ha detto che sono un mercenario, ma non me ne sto andando per guadagnare più di quanto prendevo al Milan. Le persone che sanno di calcio capiscono com’è andata e la situazione per me è stata complicata. La volontà mia e dei miei familiari era di non lasciare il Milan. Poi mi hanno chiamato Leonardo ed Ancelotti  e devo dire che per Leonardo ho grande affetto e stima. Ciò che mi ha spinto a cambiare club è stato il loro progetto. Come ha detto Ibrahimovic, stanno allestendo una squadra da sogno”.

     Tralasciando le parole riguardo il progetto parigino, dobbiamo dar risalto al fatto che il difensore del Brasile si è scusato con i suoi ex tifosi, e lo ho fatto prima del Milan, perchè se non si era capito, lui al Milan ci sarebbe rimasto volentieri. Sarà anche vero che il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce, ma al Milan il cuore ha smesso di battere sul più bello e nel modo più sbagliato possibile, provocando una sorta di delusione mista a rassegnazione nella maggior parte dei tifosi milanisti. Adesso i tifosi milanisti stessi dovrebbero ricevere delle spiegazioni dalla società Milan, una delle maestre nella comunicazione. Non questa volta dirà il tifoso rossonero, e come dargli torto. Così come non si può dar torto a coloro che non sottoscriveranno più l’abbonamento allo stadio. Per la serie: ve la siete cercata….

  • Il Milan individua l’erede di Thiago Silva: è Rolando

    Il Milan individua l’erede di Thiago Silva: è Rolando

    A.A.A. cercasi sostituto di Thiago Silva. Questo è l’annuncio che troviamo sotto la sede milanista di via Turati. L’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, ha in mano una lista di difensori che potrebbero sostituire, o meglio, potrebbe prendere la stessa posizione in campo del brasiliano. Impossibile sostituire il centrale difensivo più forte del mondo, che ora potrà far grande il Paris Saint Germain. Il Milan dopo aver sondato il terreno per Astori e Ogbonna, ha ammesso l’interesse anche per Rolando del Porto e Tasci dello Stoccarda.

    ROLANDO – Classe ’85, nato a Capo Verde ma naturalizzato portoghese, difensore centrale abile nel gioco aereo aiutato dai suoi 190 cm d’altezza. E’ stato acquistato dal Porto nell’estate 2008 vincendo tre campionati, tre coppe e tre supercoppe nazionali e l’Europa League. La società per la cessione del difensore chiede almeno 15 milioni di euro, cifra che il Milan non è disposta a spendere. La società rossonera offrirebbe 8-10 milioni più una contropartita tecnica da scegliere tra il nigeriamo Taiwo e lo spagnolo Didac Vilà, entrambi terzini sinistri. Anche il Fenerbahce ha mostrato un certo interesse verso il difensore portoghese, offrendo per ora 10 milioni cash. Il giocatore percepisce un ingaggio poco più alto del milione di euro all’anno e Galliani sarebbe disposto ad aumentaglielo di mezzo milione in più annui più bonus. Rolando entusiasta dell’interesse milanista ha dichiarato di volersi spostare da Oporto solo per andare a Milano.

    Rolando © Fernando Veludo/AFP/Getty Images

    TASCI – Il difensore dello Stoccarda è più giovane di due anni rispetto al collega portoghese. In passato è stato vicino ad indossare la maglia della Juventus. Il Milan dovrà prestare attenzione alla concorrenza della Roma, che dopo la cessione di Juan, sarebbe interessata al tedesco (di chiare origine turche). Da Galliani viene considerato solo l’alternativa al difensore del Porto, vero obiettivo della dirigenza rossonera.

    NO ITALIANI – Niente Astori e Ogbonna. I due difensori sono stati blindati dalle rispettive società. Con il primo valutato dai 15 ai 18 milioni dal presidente Cellino, mentre Cairo per il secondo, non accetta offerte inferiori ai 20 milioni di euro.

  • Thiago Silva tanti soldi ma il più pagato resta Rio

    Thiago Silva tanti soldi ma il più pagato resta Rio

    Conti alla mano Thiago Silva è secondo nella speciale classifica dei difensori più pagati al mondo. Sia chiaro fin da subito: non ci stiamo riferendo all’ingaggio percepito annualmente da ciascuno dei calciatori, ma quanti soldi son serviti per acquistarli. Sebbene ieri non siano state comunicate ufficialmente le cifre della cessione di Thiago al Psg, sono concordi le voci che vogliono il club transalpino aver sborsato 42 milioni di euro al Milan. Sebbene oggi appaia una cifra monster, il trasferimento del difensore brasiliano non può essere registrato come il più costoso al mondo. Nel 2002 Ferguson sborsò infatti la bellezza di 46 milioni di euro per accaparrarsi la stella del Leeds e della Nazionale inglese, Rio Ferdinand. Cifra che ad oggi rimane la più alta mai spesa per un difensore.

    Esattamente 10 anni fa quindi l’Inghilterra veniva sconvolta dal terremoto Rio. La “follia” dei Red Devils fece scuola, perché di lì a poco il mercato dei difensori subì un’impennata dal punto di vista dei costi. Quello di Rio Ferdinand non fu però il primo acquisto così oneroso da parte di una società per assicurarsi le prestazioni di un difensore. Scopriamo allora chi sono stati dopo il britannico e Thiago i difensori più pagati al mondo.

    rio ferdinand | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Terzo in questa speciale classifica si piazza il francese Lilian Thuram, acquistato dalla Juventus di Moggi per 36,5 milioni di euro dal Parma nell’estate del 2001. Fu quindi l’ex dg bianconero ad aprire quello che sarebbe stato l’anno successivo il valzer dei difensori.

    Nel 2002 infatti, oltre al trasferimento di Rio Ferdinand, in Italia si registrarono due acquisti sensazionali da parte di Milan e Inter. I rossoneri presero dalla Lazio Alessandro Nesta, pagandolo 30,5 milioni di euro, mentre i cugini nerazzurri prelevarono dal Parma Fabio Cannavaro per 23,5 milioni. Nel giro di due anni il Real spese quasi 50 milioni di euro per la coppia SamuelSergio Ramos, con l’argentino acquisto a 23 milioni dalla Roma e lo spagnolo 27 milioni dal Siviglia. Ma il difensore che venne pagato di più dai Blancos fu il portoghese Pepe, comprato dal Porto per 30 milioni di euro nel 2007. Infine negli ultimi 3 anni, la Premier si è resa protagonista degli acquisti di Lescott (acquistato dagli sceicchi del City per 27,5 milioni) e David Luiz, che il Chelsea pagò 30 milioni di euro prendendolo dal Benfica.

    LA CLASSIFICA DEI TRASFERIMENTI PIÙ’ COSTOSI PER I DIFENSORI

    1. Rio Ferdinand 46 milioni di euro (Manchester United)
    2. Thiago Silva 42 milioni di euro (Psg)
    3. Lilian Thuram 36,5 milioni di euro (Juventus)
    4. Alessandro Nesta 30,5 milioni di euro (Milan)
    5. Pepe 30 milioni di euro (Real Madrid)
    6. David Luiz 30 milioni di euro (Chelsea)
    7. Joleon Lescott 27 milioni di euro (Manchester City)
    8. Sergio Ramos 27 milioni di euro (Real Madrid)
    9. Fabio Cannavaro 23 milioni di euro (Inter)
    10. Walter Samuel 23 milioni di euro (Real Madrid)