Tag: thiago motta

  • Lamela sempre più vicino, ipotesi Thiago Motta

    Lamela sempre più vicino, ipotesi Thiago Motta

    Il fantasista argentino Erik Manuel Lamela è ad un passo dalla Roma. Walter Sabatini, infatti, nel suo recente viaggio in Sudamerica avrebbe stipulato un accordo col padre del giocatore del River Plate che lo legherebbe ai capitolini per i prossimi cinque anni. A confermare questa tesi le inequivocabili parole del procuratore del talento di Buenos Aires, Josè Alberti: “Venti giorni fa sono stato in Argentina e posso rivelare che Sabatini, neo DS della Roma, dopo aver parlato con Passarrella, ha stipulato un accordo con il padre del giocatore per i prossimi 5 anni. La Roma al momento ha la priorità sul giocatore, proprio per via questo di questo accordo che c’è con il padre del giocatore. Se la Roma vuole prenderlo sarà suo”.

    Intanto in Argentina i quotidiani sportivi alimentano la notizia parlando dell’intesa  per la cessione del cartellino, tra Sabatini e i dirigenti dei millonarios, trovata sulla base di 12 milioni di euro. E il trequartista classe ’92 percepirebbe nella capitale un ingaggio di 1 milione di euro circa.

    Ma il quotidiano sudamericano ‘Olè’ rilancia l’interesse di altri club italiani ed europei. Si parla di due squadre spagnole e dei portoghesi del Porto oltre che del Napoli. Per quanto riguarda i partenopei la concorrenza con la Roma è forte, dal momento che anche la piazza napoletana è molto ambita dai giocatori argentini e perchè il presidente Aurelio De Laurentiis, dietro il consiglio del ds Riccardo Bigon, potrebbe acquistare il giocatore con uno sforzo economico consistente.

    Per il nuovo centrocampo romanista, invece, è spuntato oggi il nome di Thiago Motta. Il manager che cura gli interessi del brasiliano classe ’82, Dario Canovi, ha aperto un’autostrada che porta il suo giocatore nella capitale: “non nascondo che giocare nella Roma sia sempre stato il suo sogno”. Canovi, poi, ha lasciato intendere qualche frizione con l’ambiente interista dicendo che l‘Inter forse non si rende conto fino in fondo del valore del giocatore a mio avviso è sottovalutato”. A questo proposito il procuratore continua a spiegare quanto il suo assistito sia attratto dalla Roma: “lui viene da Sao Paulo, più o meno da quello che viene definito il calcio gaucho, conosceva bene la Roma di Falcao e Cerezo. E poi è un grande ammiratore di Totti e De Rossi, alcuni giorni fa mi parlava molto bene di Aquilani, che aveva visto spesso quando giocava proprio nella Roma. La sua ammirazione per la Roma è quella di un appassionato di calcio. Roma è una grande piazza. Senza ovviamente togliere niente all’Inter, grandissima società. Guadagna troppo? Non guadagna più di tanti altri giocatori di cui si parla. Il costo del cartellino invece dovrebbe farlo l’Inter”. Il risultato finale è che “non so se rimarrà all’Inter – aggiunge Canovi –  lo accerterò nei prossimi giorni”.

    Thiago Motta è anche un obiettivo dello Zenit di San Pietroburgo allenato dall’ex romanista Luciano Spalletti. L’allenatore toscano vorrebbe portare in Russia il nerazzurro per avere un maggiore tasso di esperienza in rosa che servirà il prossimo anno in Champions League. L’offerta dello Zenit si aggirerebbe intorno ai 15 milioni di euro contro la richiesta dell’Inter pari a 20 milioni.

    E in realtà i giallorossi, prima di oggi, non avevano mai cercato il giocatore ex Genoa e Barcellona e la lista della spesa di Sabatini è piena di giovani promesse più che di giocatori d’esperienza. Il 28enne dell’Inter guadagna più di 4 milioni a stagione e non rientrerebbe nella politica americana dell’abbassamento del monte ingaggi. Inoltre la tifoseria potrebbe digerire male l’inserimento in rosa di uno dei simboli dell’Inter ‘acerrima nemica’ che negli ultimi anni ha strappato scudetti e coppe alla Roma.

    C’è il sospetto che le dichiarazioni di Canovi siano indirizzate all’Inter più che alla Roma. Per ottenere attenzione dal club di Moratti e magari un adeguamento del contratto oppure per far lievitare l’appeal del giocatore.

  • Italia, dubbio Thiago Motta. Gli Azzurri a Coverciano

    Italia, dubbio Thiago Motta. Gli Azzurri a Coverciano

    Nella finale di Coppa Italia fra Inter e Palermo di ieri sera Thiago Motta ha subito un risentimento muscolare alla coscia sinistra che potrebbe costringerlo a saltare la convocazione azzurra di Cesare Prandelli per l’impegno di qualificazione ad Euro 2012 contro l’Estonia, in programma a Modena Venerdì 3 Giugno, e poi l’incontro amichevole in programma il 7 Giugno contro l’Irlanda del Nord.
    A tal proposito, lo staff medico dell’Inter e della Nazionale dovranno prendere una decisione congiunta nelle prossime ore.

    In attesa del responso sulle condizioni di Thiago Motta, quest’oggi, alle 12.30 la Nazionale ha iniziato il ritiro vero e proprio di preparazione ai prossimi impegni, ed alle 16 vi sarà il primo allenamento, mentre domani vi sarà un’amichevole contro l’Under 18 di Evani.

    Nei precedenti giorni, gli Azzurri hanno invece condotto – nella fase di pre ritiro durata due giorni – dei test finalizzati a valutarne le reali condizioni fisiche ed atletiche al termine della stagione appena conclusasi, e che proseguiranno anche il 6 Giugno, quando svolgeranno esami ematologici che permetteranno di avere una panoramica a 360 gradi degli atleti, per poter effettuare dei raffronti con i test condotti dalle società di appartenenza e per stipulare un rapporto ancor più collaborativo con i vari club.

  • Inter, Moratti conferma Leonardo: è l’uomo giusto

    Inter, Moratti conferma Leonardo: è l’uomo giusto

    C’ e’ chi lo chiamo feeling, Mourinho la chiamava empatia, questa particolare situazione che ha consolidato il rapporto tra il tecnico brasiliano Leonardo e la squadra ha convinto il presidente Massimo Moratti a confermare il buon Leo per la prossima stagione concedendogli la possibilità di giocarsi le proprie carte dalla prima all’ ultima giornata.

    Sicuramente il presidente nerazzurro non ha condiviso le scelte del brasiliano con l’ esclusione inspiegabile di Cambiasso a centrocampo e con il ruolo affidato ad un Thiago Motta sì positivo ma alcune volte limitato dagli infortuni, ma la reazione avuta dalla squadra con la vittoria contro la Lazio ed il consolidamento del secondo posto, ha dato dimostrazione che il brasiliano può sicuramente migliorare da un punto di visto tattico ma non ha niente da imparare nella comunicazione e nello spirito che ha saputo dare alla squadra proprio nei momenti di difficoltà.

    È ovvio che l’ Inter per tornare ad essere grande debba necessariamente consolidare il reparto difensivo ed effettuare un acquisto importante in mezzo al campo poi, per il resto, ci penserà Leo.

  • Niente Coppa Italia per Eto’o. Distorsione alla caviglia

    Niente Coppa Italia per Eto’o. Distorsione alla caviglia

    Nella semifinale d’ andata di Coppa Italia contro la Roma all’ Olimpico, Leonardo dovrà fare a meno di Samuel Eto’o. l’ attaccante non è stato convocato dal tecnico brasiliano a causa di una distorsione alla caviglia sinistra che il camerunense si trascina da un paio di settimane ma che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca proprio nel match in cui la squadra nerazzurra si gioca l’ ultimo obiettivo stagionale.

    Spazio quindi al tandem Milito – Pazzini con Eto’o che dovrebbe rientrare sabato nel match, molto importante, contro la Lazio a San Siro. L’ importanza della partita contro la Lazio è massima per Leonardo perché, qualora dovesse uscire sconfitto, rischierebbe addirittura il terzo posto proprio a vantaggio dei biancocelesti terzo posto che come sappiamo, garantisce l’ ingresso diretto in Champions senza passare per i preliminari.

    Fra i convocati rientrano invece i due esclusi di lusso della partita persa al Tardini contro il Parma e cioè Thiago Motta e Maicon.

    Ecco la lista dei 22:

    Portieri: 1 Julio Cesar, 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni;

    Difensori: 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 15 Andrea Ranocchia, 23 Marco Materazzi, 26 Cristian Chivu, 37 Marco Davide Faraoni, 55 Yuto Nagatomo;

    Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 14 Houssine Kharja, 17 MacDonald Mariga, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Philippe Coutinho;

    Attaccanti: 7 Giampaolo Pazzini, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev.

  • Inter dal Paradiso all’Inferno. Terzo posto a rischio

    Inter dal Paradiso all’Inferno. Terzo posto a rischio

    Adesso è allarme in casa nerazzurra. Dopo la sconfitta di Parma e l’addio definitivo alle possibilità di rincorsa scudetto, le notizie peggiori arrivano dalla parte bassa della classifica, con la vittoria della Lazio contro il Catania. La società di Lotito, adesso è a quota 60 punti, a soli 3 punti di distacco dai nerazzurri. Paradossale pensare che in due settimane siano totalmente cambiati gli obiettivi stagionali interisti, con un -2 dalla vetta i primi giorni del mese di Aprile, un quarto di finale più che abbordabile e la sfida in Coppa Italia contro la Roma come ciliegina sulla torta. Tutto cambiato una volta perso il derby, fuori dall’Europa contro lo Schalke 04, e oggi con la  paura-possibilità di perdere il terzo posto proprio ai danni della Lazio, finendo quarti in classifica con l’obbligo di un’estate breve in vista dei preliminari di Champions.

    Leonardo ha collezionato 4 sconfitte nelle ultime 5 gare ufficiali (sconfitta nel derby, contro lo Schalke, vittoria col Chievo, altre sconfitta in Germania e a Parma), un periodo nero che non capitava ai nerazzurri da addirittura 11 anni: durante la gestione Lippi nel 2000. Il tecnico che aveva saputo rimotivare e ricaricare i suoi condottieri dopo la gestione Benitez, adesso sta vivendo il suo peggior momento alla guida dell’Inter. La felicità e l’allegria che contraddistinguevano il suo modo di allenare sono apparse meno chiare nelle pesanti esclusioni di Maicon e Thiago Motta contro il Parma. Senza contare l’uso a metà di Sneijder a Parma privando una squadra stanchissima degli unici giocatori in grado di risolvere le partite anche da soli.

    Per la sfida di Roma in Coppa Italia si dovranno inoltre verificare le condizioni dei giocatori apparsi più stanchi e acciaccati fisicamente, quindi Lucio, Ranocchia per i suoi continui problemi al ginocchio e Chivu per una contusione rimediata a Parma.

    Centrocampo stanco, difesa vulnerabile e attacco sterile, queste sono i più grandi limiti apparsi in maniera evidente nelle ultime uscite stagionali della squadra guidato dal tecnico brasiliano. Poche soluzioni dalla panchina e poche cose da inventare nel modulo. C’è da stingere i denti e provare a gestire le forze per questo sprint finale.  Maicon e Thiago Motta dovrebbero comunque essere disponibili per la sfida di Coppa Italia contro la Roma. In campionato in quest’ottica la sfida contro la Lazio diventa una sfida spareggio, e la panchina di Leonardo in caso di sconfitta traballerebbe, con le prime indiscrezioni su un possibile affidamento della rosa in mano a Beppe Baresi, già vice ai tempi di Mourinho.  Preparando in questo modo la strada per un eventuale ritorno del vate di Setubal in terra nostrana, dopo le notizie giornalistiche sull’iscrizione dei suoi figli alla scuola di Lugano distante soltanto una ventina di minuti dalla Pinetina.

    L’amore di Mourinho per il nerazzurro è  sempre stato evidente agli occhi di tutti e ulteriori conferme di questo attaccamento arrivano dalle frasi riportate sulla Gazzetta dello Sport  durante la sfida tra Real Madrid e Barcellona, dove il portoghese avrebbe domandato cosa avesse fatto l’Inter a Parma, e alla notizia della sconfitta avrebbe risposto con un “vaffa”.

    Dallo spogliatoio arrivano comunque le parole del capitano Javier Zanetti (intervenuto nella trasmissione Staio Sprint) a voler dimostrare come la squadra sia unita e fortemente in sintonia con Leonardo: “Leo sta svolgendo un buon lavoro, non sarebbe corretto condannarlo per questo brutto momento”. Lanciando al tempo stesso parole al miele per un eventuale ritorno dello Special One sulla panchina nerazzurra: “ Mourinho? Per lui le porte saranno sempre aperte, dopo le straordinarie imprese compiute.”

    Il primo amore non si scorda mai, e Mourinho di certo non è stato solo una cotta per tutti i tifosi nerazzurri, giocatori compresi.

  • Parma – Inter, probabili formazioni. Maicon e Thiago Motta in punizione!

    Parma – Inter, probabili formazioni. Maicon e Thiago Motta in punizione!

    Pesa ancora l’eliminazione della Champions League in casa Inter. I nerazzurri dovranno lasciarsi alle spalle le scorie di una sconfitta che obiettivamente lascia ancora l’amaro in bocca.

    Via l’Europa bisogna provare a non abbandonare il sogno scudetto nella sfida di stasera, contro un Parma che lotta per salvarsi, buttando al tempo stesso un occhio al Milan impegnato con la Sampdoria. Un anticipo di campionato che vede parallelismi in entrambe le sfide, dove Milan e Inter lottano per la conquista del titolo e Parma e Sampdoria (inaspettatamente) per staccarsi dalla zona retrocessione.

    La squadra che rischia di più in questo momento è proprio l’Inter, perché stanca e sulle gambe, e come si è visto contro lo Schalke anche con problemi in attacco. Il digiuno di Eto’o è l’elemento più preoccupante insieme alle falle difensive lasciate aperte in ogni partita. C’è da lavorare ma il tempo sta finendo e una sconfitta oggi vorrebbe dire chiudere un altro sogno di rimonta.

     

    INTER- Leonardo nella conferenza stampa alla vigilia della sfida al Tardini di Parma smentisce cali di tensione psicologica e parla di maggiore attenzione nel gestire le energie per lo sprint finale delle ultime sei partite. Poi avverte i suoi uomini sulle insidie presenti nella sfida odierna: “Il Parma ha tanto interesse nel vincere questa gara e giocatori esperti, ma la nostra squadra sa gestire i momenti difficili, cercando il giusto equilibrio, anche mentale. La squadra contro lo Schalke c’era, anche se è stata una gara normale quando invece doveva essere straordinaria. Tornando al Parma, sicuramente l’attenzione deve essere massima”.

    Riguardo l’undici che scenderà in campo, le novità che arrivano dalla Pinetina sono le esclusioni di Maicon e Thiago Motta, colpevoli di non essersi allenati bene giovedì, quindi il tecnico brasiliano li avrebbe puniti, e in conferenza stampa avrebbe chiuso il caso parlando di esclusione per scelta tecnica. Modulo classico con il rombo, dove in difesa ci saranno Ranocchia, Lucio, Nagatomo e Zanetti al posto appunto di Maicon. A centrocampo dopo la strana esclusione in Champions torna Cambiasso, supportato da Stankovic e Kharja, con Sneijder avanzato Terminale offensivo composto Eto’o per rompere il digiuno del gol e Pazzini rientrante.

    PARMA- Franco Colomba nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Inter non fa distinzioni tra le due squadre, considerando come i tre punti siano fondamentali per entrambi: “Loro hanno problematiche, ambizioni e obiettivi che valgono comunque come i nostri. Cercheremo di fare una gara degna dell’avversario, ma anche del nostro prestigio e della nostra voglia di fare bene. Una grande squadra come l’Inter può stimolare e stuzzicare, però noi non dobbiamo dimostrare nulla agli altri, ma prima di tutto a noi stessi che abbiamo carattere e volontà. Il nostro assetto tattico sarà prudente, però non saremo impegnati solo a difendere ma anche a ripartire sapendo che è difficile andare lontano senza una prestazione di carattere”.

    Le buone notizie per il tecnico dei ducali Colomba arrivano dall’infermeria dove Hernan Crespo è recuperato e si candida per un posto in panchina pronto a dare il suo contributo a partita in corso. La scelta di un modulo più prudente dovrebbe impedire le avanzate della squadra nerazzurra, infatti il Parma dovrebbe scendere in campo con un 4-4-2 così composto: retroguardia difensiva con  Paletta, Lucarelli, Modesto e Zaccardo.  Centrocampo solido e robusto con Morrone  Dzemaili al  centro e Valiani e Gobbi sugli esterni. La variante potrebbe essere l’inserimento di Candreva a supporto delle due punte Amauri Giovinco.

    PROBABILI FORMAZIONI:

     

    PARMA(4-4-2): Mirante; Zaccardo Lucarelli Paletta Modesto; Valiani Morrone Dzemaili Gobbi; Giovinco Amauri.

    A disposizione: Pavarini, Angelo, Paci, Galloppa, Candreva, Bojinov, Crespo.

    Allenatore: Franco Colomba.

    Indisponibili: Palladino, Marques.

    Squalificati: nessuno.

    Diffidati: Angelo, Dzemail

    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti Ranocchia Lucio Nagatomo; Stankovic Cambiasso Kharja; Sneijder; Pazzini Eto’o.

    A disposizione: Castellazzi, Chivu, Materazzi, Coutinho, Obi, Pandev, Milito.

    Allenatore: Leonardo Araujo.

    Indisponibili: Cordoba

    Squalificati: nessuno.

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Zanetti, Kharja.

  • Il miracolo è dello Schalke, Inter ancora ko

    Il miracolo è dello Schalke, Inter ancora ko

    Serviva un’impresa aveva detto Leonardo, ma nemmeno un miracolo sarebbe bastato stasera per la squadra nerazzurra che ci ha provato con coraggio in tutti i modi a rimettere in piedi una qualificazione già compromessa nella gara di andata. Nonostante la voglia di fare bene, gli uomini di Leo escono ancora una volta sconfitti da questa trasferta europea, in una partita giocata con determinazione e volontà di fare gol, senza trovare mai lo spunto giusto nella fase offensiva. Poca sostanza davanti e troppi errori e spazi lasciati dietro, sono queste le immagini delle ultime partite alla guida di Leonardo. La fine di un ciclo è arrivata, dopotutto l’Inter dalla cocente eliminazione di Manchester con Mourinho non era stata più buttata fuori da nessuna competizione. Rifondare sarà la parola d’ordine per il futuro, cercando nell’immediato presente di non mollare lo scudetto e con un occhio alla Coppa Italia. Un plauso ad un giocatore come Raul che definirlo immenso è dire poco.

     

    Mossa a sorpresa per Leonardo che all’ultimo minuto tiene fuori dall’undici di gioco Cambiasso, e lascia spazio a Thiago Motta. Variazione anche per lo Schalke con Rangnick che sposta a centrocampo Matip, e lascia il posto al centro della difesa a Metzelder, in campo con una maschera protettiva.

    PRIMO TEMPO– Primo guizzo nerazzurro al 4’ minuto con Sneijder che si libera dalla marcatura e dal limite dell’area fa partire un tiro troppo centrale che non mette in difficoltà Neuer piazzato benissimo.

    Passati i primi 10 minuti e  gli uomini di Leo si affacciano con più convinzione e continuità nei pressi dell’area di rigore nemica facendo abbassare la squadra tedesca. La squadra di casa riesce comunque con un prolungato possesso palla ad addormentare la partita.

    Ingenuità di Lucio che richiamato dall’arbitro al 30’ continua a protestare in maniera veemente e si cerca un’ammonizione sicuramente evitabile. Nonostante la continua presenza nella metà campo avversaria gli uomini di Leo non creano occasioni pericolose degne di nota.

    La prima vera occasione da rete arriva al 35’ con un gran tiro  da fuori area di , che chiama in causa Neuer con una gran parata ed evitare il gol concedendo l’angolo ai nerazzurri.

    Il primo tempo si avvia verso la conclusione con l’Inter che fa la partita ma lo Schalke si difende con ordine gestendo il 5 a 2 esterno dell’andata.

    Al 45’ sul finale di primo tempo arriva il colpo decisivo per la squadra di Leonardo, con il gol dello Schalke. Raul completamente dimenticato dalla difesa nerazzurra, viene servito in area, mette a sedere Julio Cesar e mette la parola fine al discorso qualificazione segnando il gol dell’1 a 0.

    20 gol subiti in 8 partite!

     

    SECONDO TEMPO- Mossa disperata nella ripresa con l’ingresso di Pandev (out Stankovic) per dare maggiore peso alla manovra offensiva, e cercare almeno di portare a casa una vittoria che potrebbe dare morale in vista della rincorsa scudetto.

    Al 48’ arriva sugli sviluppi del calcio d’angolo il pareggio dell’Inter con il tocco sotto porta di Thiago Motta ad anticipare Neuer.

    Grosso rischio per l’Inter con una brutta uscita di Julio Cesar su Baumjohann al 53’, quando il portiere nerazzurro  perde palla e riesce ad evitare il gol solo rientrando velocemente tra i pali. Annullato al 59’ un gol ad Howedes servito ad un passo da Julio Cesar per un fuorigioco millimetrico.

    Non è il solito Eto’o, quando al 62’ Sneijder gli serve sulla testa la palla del 2 a 1 e lui la sbaglia colpendo malissimo.

    La partita vede occasioni da entrambe le parti con l’Inter che si scopre tantissimo e lascia spazi aperti ovunque, sfruttati alla perfezione dalle ripartenze della squadra di Rangnick.

    È ancora lo Schalke a fare gli onori di casa e far capire all’Inter chi comanda al 36’, con una cavalcata di Howedes, lasciato libero di entrare in area trova un Julio Cesar sorpreso che rimane a metà strada. Il giovane giocatore tedesco lo anticipa facendo partire una botta imprendibile che si schianta in rete e porta la squadra di casa sul 2 a 1.

    Fischio finale con i campioni d’Europa eliminati da un ottimo Schalke che si qualifica per la prima volta nella sua storia nelle semifinali di questa competizioni dove troverà il Manchester United.

  • Slovenia  – Italia 0-1, le pagelle

    Slovenia – Italia 0-1, le pagelle

    Buffon: 6 Il portierone festeggia le 100 presenze in azzurro con una serata abbastanza tranquilla. Qualche indecisione in uscita, per il resto ordinaria amministrazione.

    Maggio: 7 Abituati a vederlo come attaccante aggiunto nel Napoli si faceva fatica a riconoscerlo. Ottima la sua partita, è prezioso nella diagonale su Novakovic.

    Bonucci: 6,5 Novakovic è un osso duro ma lo tiene a bada.

    Chiellini: 6 Quando deve difendere è quasi un muro, si dimentica spesso i suoi limiti di impostazione e sbaglia in avvio d’azione.

    Balzaretti: 6 Birsa lo mette in difficoltà nei primi e gli impedisce di spingere come sa ma alla lunga ne esce vincitore.

    Thiago Motta: 7 I bassi ritmi sloveni lo fanno emergere anche in un ruolo in cui fatica anche in nerazzurro. Sblocca la partita, può esser l’alternativa a Pirlo.

    Aquilani: 6 Meglio nella ripresa, ha qualità enormi ma spesso perde palloni in modo ingenuo.

    Montolivo: 6,5 Come per Thiago Motta senza pressing fa emergere la sue qualità. Prova positiva ma può e dere far di più.

    Mauri: 6,5 Trequartista atipico fa un gran lavoro di disturbo e funge da collante tra attacco e centrocampo andando ad aiutare nel pressing chiunque.

    Cassano: 6
    Tanta buona volontà ma da Fantantonio ci aspettiamo di più.

    Pazzini: 6 E’ servito male ma si trova le occasioni per esser pericoloso.

    Nocerino: 6 Entra per dar quantità al centrocampo.
    Giuseppe Rossi: sv qualche dribbling alla sua maniera ma poco tempo per metter in mostra.
    Marchisio: sv

    Prandelli: 7
    C’è ancora molto da lavorare ma dimostra coraggio e idee

    Slovenia (4-4-2): Handanovic S. 7; Brcko 5 (25’st Andelkovic 6), Suler 5,5, Cesar 5, Jokic 6; Birsa 6,5 (29’st Ilicic 6), Koren 6,5, Radosavljevic 6, Kirm 6,5; Dedic 5 (11’st Ljubijankic 6,5), Novakovic 6. A disp.: Handanovic J., Mavric, Andelkovic, Ljubijankovic, Ilicic, Bacinovic, Pecnik. All.: Kek.

  • L’Italia sta crescendo, Thiago Motta decide in Slovenia

    L’Italia sta crescendo, Thiago Motta decide in Slovenia

    Il coraggio e la determinazione di Prandelli stanno finalmente riportando l’Italia in una dimensione più consona al suo blasone. L’ambizioso progetto dell’ex tecnico della Fiorentina è forse più arduo di quello della Nazionale Campione del Mondo di Lippi e prevede di superare la coesione del gruppo, lo spirito di squadra, le individualità per arrivare finalmente alle gestione qualitativa del gruppo.

    E’ chiaro, la strada è difficile e gli ostacoli son sempre dietro l’angolo ma se la Slovenia qualche mese fa poteva incuterci timore la sfida di questa sera ha quanto meno riportato le gerarchie. Prandelli schiera un Italia a trazione anteriore con due esterni di spinta come Maggio e Balzaretti, centrocampo a rombo senza incontristi con Thiago Motta playmaker basso, Mauri trequartista e Montolivo e Aquilani ai lati. In avanti Pazzini e Cassano.

    La Slovenia si contrappone con un centrocampo di rottura cercando di far male con i duelli sugli esterni con il prossimo genoano Birsa contrapposto a Balzaretti e lo sgusciante Kirm a Maggio. La prima occasione è azzurro con un piattone di Montolivo che esalta Handanovic, la Slovenia cerca la pressione ma è Pazzini a far tremare il palo con un tiro improvviso. Alla mezzora la prima parata di Buffon su un bel tiro dalla distanza di Koren. L’Italia quando attacca fa paura agli sloveni: un paio di belle triangolazioni fanno arretrare i nostri avversari ma Pazzini non concretizza delle belle iniziative corali. Il primo tempo va in archivio sullo 0-0.

    La ripresa inizia con gli azzurri ancora più pimpanti e Handanovic protagonista assoluto su Cassano, Mauri e Aquilani. Il ct sloveno Kek vede i suoi in difficoltà e decide di inserire Ljubijankič: il nuovo entrato ripaga la fiducia con un destro poderoso che si schianta sulla traversa di Buffon. Prandelli risponde con Nocerino per Mauri, quando la partita sembra orientata verso il pari una bella triangolazione Cassano, Balzaretti, Thiago Motta permette all’interista di segnare di sinistro il primo gol in azzurro.

    Giuseppe Rossi prende il posto di Cassano, nella Slovenia entra Ilicic (perchè in panchina?) ma pur con qualche affanno la difesa azzurra regge portando a casa una vittoria preziosa che permette quasi di staccare il biglietto per gli Europei del 2012.

    QUALIFICAZIONI EURO 2012: RISULTATI E CLASSIFICHE

  • L’ambizioso Prandelli: Pazzini con Cassano e qualità a centrocampo

    L’ambizioso Prandelli: Pazzini con Cassano e qualità a centrocampo

    L’Italia è in partenza alla volta della Slovenia dove domani sera sarà impegnata nel match di qualificazione agli Europei del 2012. Prandelli, escludendo De Rossi e Balotelli e non facendo ricorso alle presenze ingombrati di Totti, Di Natale, Del Piero e Di Vaio ha dimostrato coraggio e sarà ancora più coraggioso nel voler affrontare Ilicic e compagni con un undici inedito voltato decisamente alla qualità.

    L’ex tecnico viola ha provato ieri contro l’Under 18 e sembra orientato a dar fiducia anche domani sera ad un centrocampo senza interditori poggiato sulla qualità di Thiago Motta, Aquilani e Montolivo e le incursioni senza palla di Mauri. Il progetto è importante e ricalca in parte il disegno tattico del Milan ancellottiano o più vicino nel tempo le Furie Rosse di Del Bosque.

    Tornare sul gradino più alto è un progetto ambizioso e passa attraverso la qualità, la strada di Prandelli è quella giusta speriamo però che riesca a resistere alla stampa anche in caso di passi falsi e non ricorra anche lui, all’usato garantito.

    L’undici per domani sera sembra fatto con in avanti il ciongiungimento dei gemelli del gol Cassano e Pazzini e in difesa la coppia Bonucci Chiellini con Maggio e Balzaretti sulle fasce.