Tag: thiago motta

  • Calciomercato Inter, è fatta per Kucka, la chiave è Muntari

    Calciomercato Inter, è fatta per Kucka, la chiave è Muntari

    Chiuso il girone d’andata nel migliore dei modi, ottenendo sette vittorie consecutive e scavalcando la Lazio quarta in classifica, Ranieri aspetta con ansia i regali promessi dal mercato di gennaio. Per intenderci non sarà come nella stagione passata quando all’arrivo di Leonardo coincise una sorta di rifondazione totale, con l’arrivo di Pazzini, Kharja, Nagatomo e Ranocchia per tentare una rimonta fallita non di molto. Questo mercato sarà all’insegna dell’oculatezza, in linea con le pretese e gli obblighi del Fair play finanziario.

    Il primo tassello da aggiungere al mosaico nerazzurro è già sbarcato in Italia: Juan Jesus è a tutti gli effetti un giocatore nerazzurro,  ma verrà ‘parcheggiato’ al Novara fino al prossimo giugno per fargli fare le ossa nel nostro campionato.

    Muntari per Kucka – In uscita c’è da segnalare l’affare Muntari, considerato ormai un eretico, per essersi già promesso al Milan nella prossima stagione. Essendo in scadenza di contratto verrà acquistato dai rossoneri a parametro zero. Ovviamente da qui a giugno per evitare di vedere il campo solo in foto, si è intavolata una trattativa, nella quale il giocatore, ora impegnato nella Coppa d’Africa dovrebbe essere girato al Genoa in prestito gratuito semestrale. Nell’affare dovrebbe rientrare anche l’inserimento di Kucka di cui il club di Massimo Moratti detiene già la metà del cartellino, portando in questo modo il centrocampista rossoblu alla corte di Ranieri sin da gennaio. Dopo aver rifiutato inizialmente l’ipotesi di giocare a Genoa, il ghanese pare abbia preso in considerazione l’ipotesi dopo l’incontro odierno tra Preziosi e il suo agente, Federico Pastorello.
    Thiago Motta al PSG? –  Occhio anche alla grana legata a Thiago Motta, con lo stesso Moratti che ha già spiegato quanto sia importante l’apporto del centrocampista italo brasiliano nell’Inter, e lo stesso Ranieri si è detto restio a voler cedere un pezzo pregiato come Motta. Ovviamente se dovesse arrivare un’offerta importante, l’Inter potrebbe valutare e guardarsi intorno. L’agente del giocatore oggi ha in un certo modo frenato le voci di un possibile addio: “A me e a Thiago non risultano che sia arrivata alcuna offerta ufficiale da parte del club parigino all’Inter – ha sottolineato Alessandro Canovi, a Calciomercato.it – È ormai chiaro che il giocatore piaccia al Psg. Squadra gradita? Certo ma esattamente come lo è l’Inter. Thiago non ha mai chiesto di essere ceduto perché a Milano sta bene. Poi, se ci sarà la volontà di tutte e tre le parti di intavolare la trattativa, ne parleremo”. La palla passa in mano ai francesi, ma difficilmente l’Inter si indebolirà a gennaio togliendosi un tassello così importante in mediana.

    Dichiarazioni tratte da Calciomercato.it, Gazzetta dello Sport.

  • L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

    L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

    Presentarsi al prossimo derby segnando cinque gol al Parma supera di gran lunga qualsiasi delle più rosee aspettative, lanciando un chiaro segnale ai cugini rossoneri, l’Inter è tornata ad essere una squadra pericolosa per chiunque. I nove gol segnati e zero subiti nelle ultime due partite sono un chiaro segnale di come la squadra di Ranieri abbia trovato la giusta quadratura, riuscendo a far esprimere al meglio i suoi interpreti, facendo tornare a segnare gol a raffica a Milito, evidenziando miglioramenti esponenziali di un Alvarez davvero “Maravilla” e lasciando spazio per il primo gol capolavoro di Marco Davide Faraoni. Il Milan è avvisato.

    Diego Milito, Inter | © Claudio Villa

    Ranieri non sottovaluta la sfida contro i gialloblu, evitando di pensare troppo al derby sceglie la formazione migliore schierando dal primo minuto i diffidati Thiago Motta e Maicon confermando le previsioni scegliendo un 4-3-1-2 con Alvarez alle spalle di Pazzini e Milito. Colomba mette in campo un 4-4-2 non cambiando nulla rispetto alle previsioni iniziali.

    PRIMO TEMPO – Buona la manovra nerazzurra nei primi dieci minuti, con un Alvarez letteralmente scatenato, dribbling e giocate di classe per deliziare i suoi tifosi. Il gol sembra nell’aria, e infatti, arriva al minuto 13’ su una bella progressione insistita di Zanetti che lascia ad Alvarez, con l’argentino che da sinistra serve un assist perfetto per Milito. Il Principe anticipa tutti e mette in rete, cancellando in questo modo l’hannus horribilis appena passato, iniziando quello nuovo con il gol. Ancora Inter con un Alvarez scatenato che mette a sedere un difensore e serve un assist perfetto  per Pazzini che calcia al volo mandando il pallone in curva.

    Notte fonda per il Parma, l’Inter domina totalmente trovando il 2-0 al 18’ con Thiago Motta che da fuori area sfrutta un rimpallo e calcia al volo battendo Mirante che sicuramente ha le sue colpe sul gol. L’occasione per riaprire la partita per il Parma, arriva al 20’ con una ripartenza di Biabiany che serve ad un solissimo Giovinco davanti a Julio Cesar il pallone sulla testa. La ‘formica atomica’ incredibilmente sbaglia un gol facilissimo mettendo il pallone di poco a lato. Ancora Giovinco al 29’ su punizione trova una pronta respinta di Julio Cesar a negargli il gol. Dopo qualche guizzo dei gialloblu, al 41’ arriva il terzo gol dell’Inter, con Milito che trova la doppietta battendo Mirante di testa grazie a uno splendido cross di Maicon dalla trequarti. Nessun minuto di recupero e primo tempo che termina sul 3-0 per i nerazzurri.

    SECONDO TEMPO – Nessun cambio e nella ripresa le squadre tornano in campo con gli stessi uomini del primo tempo. Colomba al 10’ cambia qualcosa inserendo Pellè al posto di Modesto, disegnando un Parma più offensivo con il tridente davanti. Non passa nemmeno un minuto che i nerazzurri calano il poker con Milito che in velocità mette a sedere Brandao e serve un assist per Pazzini che con un tocco sotto scavalca Mirante e mette la sua firma nel tabellino dei marcatori decretando il 4-0. La partita non cambia con l’Inter che congela inevitabilmente i ritmi di gioco e il Parma continua a non creare nulla di pericoloso davanti. Grande azione di Giovinco al 26’ che praticamente salta tutta la difesa nerazzurra entra in area e  calcia sfiorando il palo alla destra di Julio Cesar prendendosi anche gli applausi di San Siro. Ranieri nel frattempo toglie uno spento Alvarez per inserire  un più fresco Coutinho.

    Siparietto particolare al 28’ con Zanetti nel tentativo di anticipare Gobbi in scivolata colpisce il pallone e manda la palla nella propria rete, con il guardalinee che annulla l’autogol per posizione di offside del centrocampista emiliano. Standing ovation per Milito al 30’ quando Ranieri lo toglie per far entrare Faraoni, schierando Coutinho seconda punta. Proprio Faraoni al 34’ trova un gol da incorniciare calciando al volo da fuori area scavalcando Mirante e colpendo la parte bassa della traversa facendo impazzire tutto lo stadio nerazzurro. La gara non regala ulteriori emozioni nel finale con un lungo possesso palla nerazzurra in attesa del fischio finale che arriva dopo due minuti di recupero, lanciando nel migliore dei modi possibile i nerazzurri verso il derby.

  • L’Inter torna a sorridere con Thiago Motta e Coutinho

    L’Inter torna a sorridere con Thiago Motta e Coutinho

    Nel primo anticipo di serie A dopo la sosta, l’Inter di Claudio Ranieri torna finalmente a sorridere grazie alla vittoria meritata sul Cagliari del neo-allenatore Ballardini. Servivano i tre punti alla squadra nerazzurra per ritrovare fiducia nei propri mezzi e i tre punti sono arrivati, grazie alle reti siglate da Thiago Motta e da un ispiratissimo Coutinho.

    L’undici guidato da capitan Zanetti non ha avuto grosse difficoltà a superare la squadra sarda apparsa senza idee e disorientata dal cambio di guida tecnica sulla propria panchina, di certo non un esordio positivo quello dell’ex allenatore di Genoa e Lazio.
    La partita in sè non è stata molto viva, nel primo tempo sopratutto, se non fosse stato per due lampi di Pazzini con un tiro fulmineo da fuori e di Zarate su calcio di punizione, su cui Agazzi  si è fatto trovare pronto deviando in entrambe i casi la palla sui legni della propria porta, gli spettatori avrebbero corso il rischio di morir di noia saltellando più per il freddo che per l’entusiasmo.

    Thiago Motta| © Claudio Villa/Getty Images

    Nel secondo tempo la musica cambia grazie anche alle scelte tecniche di Ranieri, che sostituendo un pimpante ma poco preciso Zarate con Alvarez, passa al 4-2-3-1 per cercare di allargare le strette maglie della difesa rossoblu, missione compiuta grazie anche ad una piccola svista arbitrale sul gol dell’italo-brasiliano Thiago Motta, il centrocampista nerazzurro sulla punizione dalla trequarti battuta proprio dal neo-entrato e deviata da Pazzini si trova in fuorigioco, non ravvisato dalla terna e da due passi riesce facilmente a battere un incolpevole Agazzi. Vantaggio fortunoso ma tutto sommato meritato e messo in cassaforte 5 minuti dopo quando il giovane Coutinho servito ancora ottimamente dal mancino di Alvarez, ottima gara per lui, punta verso la porta e con un preciso radente sul primo palo raddoppia e chiude di fatto la pratica Cagliari.

    Una buona Inter dunque che riscopre due giovani di prospettiva già bollati come bidoni dalla critica, un’Inter che però riscopre anche vecchi problemi sopratutto nella fase difensiva quando a due minuti dal termine si lascia bucare da Larrivey, certo non un bomber di razza, bravo a mettere il piede su un tentativo di battere in porta da parte di Nainggolan. Solo un piccolo spavento, perchè è troppo tardi per i sardi per rientrare in partita e perchè i padroni di casa riescono meritatamente a condurre in porto una vittoria fondamentale, che visti anche i risultati dei posticipi serali, hanno ancora più valore per risalire la classifica.

    Il video di INTER – CAGLIARI 2-1

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  • L’Inter torna a vincere a San Siro contro un piccolo Chievo

    L’Inter torna a vincere a San Siro contro un piccolo Chievo

    Arriva il primo gol stagionale nerazzurro a San Siro e in concomitanza arrivano anche i primi 3 punti casalinghi. Ranieri inizia la scalata in classifica e questa vittoria porta sicuramente morale nello spogliatoio interista. Buona la prova contro il Chievo, con gli uomini di Ranieri che riescono a chiudere la partita senza subire gol per la seconda partita consecutiva, ritrovando quella solidità difensiva che all’inizio della stagione sembrava essere come svanita. Le prossime partite in trasferta contro l’Atalanta e in casa contro i rivali storici della Juventus diranno se le ambizioni dello scudetto nerazzurre evidenziate da Ranieri siano solo fantasia o qualcosa di più concreto.

    Inter | © Claudio Villa/Getty Images
    Nessuna novità nelle formazioni per i nerazzurri con Ranieri che conferma i pronostici scegliendo la coppia offensiva composta da Pazzini e l’argentino Maurito Zarate parso in grande forma nelle ultime uscite. Nessun turn over in difesa con Lucio e Chivu  titolari, mentre a centrocampo riposa Stankovic con l’ingresso di Thiago Motta. Le novità maggiori sono per il Chievo con Di Carlo che sceglie Vacek al posto di Rigoni e lancia dal primo minuto Paloschi in coppia con Pellissier. PRIMO TEMPO – Partono con velocità e un buon ritmo entrambe le squadre con i nerazzurri che si affidano alle giocate di Sneijder e alle accelerazioni e i dribbling di un ispirato Zarate, mentre il Chievo sfrutta le buone giocate di Pellissier che riesce a far salire bene la squadra e permettere gli inserimenti dei centrocampisti. Praticamente mai chiamati in causa entrambi i portieri alla mezz’ora con una partita giocata soprattutto a centrocampo, a perderci è in particolar modo lo spettacolo. L’Inter gioca con un ritmo decisamente basso permettendo al Chievo di organizzare sempre la difesa e rendere inefficaci le avanzate nerazzurre. Primo brivido proprio intorno alla mezz’ora con un gran tiro di Sneijder dal limite dell’area che impatta sul supporto della porta vicino al palo coperto da Sorrentino. Sempre l’olandese pericolosissimo al 32’ su punizione riesce a trovare l’angolo giusto ma Sorrentino si tuffa e gli nega il gol. Sugli sviluppi del calcio d’angolo seguente arriva uno stacco imperioso di Thiago Motta che lasciato fin troppo libero di saltare da Bradley, schiaccia di testa e porta i suoi in vantaggio, rompendo il digiuno del gol nerazzurro a San Siro. Arrembaggio nerazzurro subito dopo il gol con Maicon che con le sue discese sulla corsia destra è davvero devastante. Il risultato non cambia e le squadre vanno a riposo sul risultato di 1-0 per i nerazzurri. SECONDO TEMPO – Squadre in campo nella ripresa senza cambi, con i nerazzurri che partono col freno a mano tirato mantenendo un ritmo di gioco molto lento simile a quello della prima frazione di gioco. Il primo pericolo della ripresa arriva dalla solita discesa di Maicon che riesce a trovare lo spazio per far partire un gran destro di poco a lato intorno al minuto 12. Sempre il brasiliano è il più attivo dei suoi al 20’ quando confeziona una bellissima azione scambiando con il compagno Pazzini al limite dell’area che gli permette di calciare ma senza trovare lo specchio della porta. Ranieri applica il turnover sostituendo Sneijder con Stankovic facendo tirare il fiato all’olandese in vista delle prossime sfide. Il copione della partita non cambia con i nerazzurri che cercano di mantenere alta la concentrazione, difendendo il risultato limitando le offensive del Chievo e sfruttando le accelerazioni di Maicon davvero in condizione oggi. Devastante il terzino brasiliano che scende sulla fascia per circa 60 metri e poi fa partire l’ennesimo gran destro che impatta sulla traversa facendo tirare un sospiro di sollievo a Sorrentino già battuto. Per il Chievo le risposte arrivano da Moscardelli che si rende subito pericoloso impegnando Julio Cesar con un gran sinistro dal limite dell’area. Ottime occasioni nei minuti finali prima per Stankovic poi per Castaignos ma entrambe sprecate, i nerazzurri si accontentano dell’1-0 e portano in cascina i primi 3 punti casalinghi.

  • Verso Lille-Inter. Nerazzurri chiamati al riscatto

    Verso Lille-Inter. Nerazzurri chiamati al riscatto

    La Champions non è il campionato, la Champions da motivazioni in più e può dare ad una  squadra in difficoltà come l’Inter una spinta in più per provare ad uscire da quella crisi nera che ha portato i nerazzurri a racimolare la miseria di 4 punti in sei gare di campionato, prendendo delle sonore sconfitte (vedi contro il Napoli). Il match di stasera sarà però molto complicato per la squadra meneghina, i pericoli maggiori dovrebbero venire da Hazard, più volte  accostato in estate ai colori interisti e da Joe Cole, l’ex Chelsea dovrebbe però partire dalla panchina pronto a subentrare a partita in corso per dar manforte alla propria squadra. Ranieri avrà per la prima volta a disposizione Wesley Sneijder e ritroverà Julio Cesar fra i pali e Chivu in difesa a far coppia in mezzo con Lucio, data l’indisponibilità di Samuel dopo l’infortunio muscolare occorsogli durante la gara contro il Catania.

    Claudio Ranieri| © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Il tecnico romano durante la conferenza di presentazione della gara ha definito l’incontro di stasera come fondamentale per recuperare fiducia nei propri mezzi e ovviamente per migliorare ulteriormente la classifica. Queste le parole dell’allenatore:

     “Contro il Lilla sarà una gara importante, dovremo fare una partita intelligente, il risultato è troppo importante, faremo di tutto per vincere. Alla classifica che abbiamo lasciato in Italia ripenseremo da mercoledì, la Champions League è importante, arriviamo dalla vittoria di Mosca, affrontiamo la squadra che segna di più nel campionato francese, che ha ottime individialità, che sa giocare bene in maniera intelligente, quindi sappiamo che ci aspetterà una gara difficile, ma che affronteremo co grande voglia di vincere”

    In casa Lille l’allenatore Garcia adotterà un modulo speculare a quello nerazzurro con l’unica differenza che il centrocampo dei francesi sarà schierato in linea e non a rombo come quello interista, potrà contare su un attacco che è quello che ha segnato di più nel proprio campionato e su una difesa solida ma che potrebbe soffrire il gioco fra le linee di Sneijder e gli inserimenti larghi di Zarate favorito nettamente su Pazzini. Unico dubbio della vigilia dovrebbe essere a centrocampo visto il rientro in rosa di Thiago Motta che si giocherà un posto da titolare con Stankovic.

  • Inter, il riscatto in tre mosse: Ranieri, la vecchia guardia e Kucka

    Inter, il riscatto in tre mosse: Ranieri, la vecchia guardia e Kucka

    La sosta per le qualificazioni ad Euro 2012 sono servite in casa Inter per stemperare i toni e le polemiche per la burrascosa conduzione di Rocchi contro il Napoli ma anche per riflettere sugli errori di questa prima parte di stagione e per cercare di porre rimedio. Per Ranieri è infatti la prima occasione propizia per lavorare insieme alla squadra considerato che sin dal giorno del suo insediamento ha dovuto disputare una partita ogni tre giorni.

    Thiago Motta ©Getty Images
    L’ex tecnico giallorosso proverà sicuramente nuovi meccamismi per migliorare la difesa evitando cosi di mostrare il fianco ad ogni occasione. Ranieri dovrà disciplinare tattticamente Lucio sempre propenso a lasciar sguarnita la difesa nelle sue scorribande in attacco regolando i movimenti insieme a Maicon. Nelle esperienze passate il punto di forza delle squadre di Ranieri è stato proprio una buona organizzazione difensiva e quindi è facile credere che da dopo la sosta vedremo un altra Inter. Il lavoro del tecnico è poi agevolato dai recuperi di Cordoba e Ranocchia che daranno alternative e riposo a Samuel e lo stesso Lucio. Sulla sinistra Chivu è favorito su Nagatomo anche se il giapponese si è sempre fatto trovare pronto ma non è da escludere l’utilizzo di capitan Zanetti in determinate occasioni. L’altro reparto che adesso potrà ricominciare a respirare è il centrocampo per i recuperi di Stankovic, Thiago Motta, Poli e sopratutto Sneijder. Proprio da loro Ranieri si aspetta maggiore qualità e una svolta al gioco nerazzurro adesso troppo spesso basato sull’approssimazione piuttosto che dietro un preciso disegno tattico. Garanzie assolute in attacco dove Milito e Pazzini garantiscono gol e Forlan favorito almeno per un posto in campionato presto iniziarà a prender confidenza con il calcio italiano facendo lievitare la qualità delle sue prestazioni. Dalla resa della “vecchia guardia” dipenderà la reazione dell’Inter e il graduale inserimeno di giovani di belle speranze come Alvarez, Castaignos e Coutinho. Poi, come avvenne nella passata stagione, a gennaio la società ritornerà sul mercato a prender gli elementi più consoni al progetto. Il primo della lista è oramai dichiarato da tempo e risponde al nome di Juray Kucka per il quale Branca e Moratti sembrano aver trovato oramai da tempo l’intesa con Preziosi. Poi resta da valutare il mercato e chi sa che non possa regalare davvero l’arrivo di Tevez.

  • Inter in crisi? La verità dopo la sosta

    Inter in crisi? La verità dopo la sosta

    Milano in crisi titolava stamane la Gazzetta dello Sport in riferimento alle pessime prestazioni di Inter e Milan e in merito alla somma dei loro punti in classifica (9 sommando i 4 dei nerazzurri e i 5 dei rossoneri) che davvero sono più di un segnale di allarme. A questo punto mai più gradita fu la sosta delle Nazionali! Due settimane per ricaricare le batterie, il morale e permettere agli infortunati di recuperare al meglio per tornare a dare il giusto apporto a squadre prive di qualità e con poca corsa nelle gambe.

    Wesley Sneijder ©Oliver Morin/Getty Images
    PROBLEMI?-L’Inter con l’arrivo di Ranieri, il ‘normalizzatore’, nelle ultime due partite in trasferta contro il Bologna e in Champions con il Cska di Mosca, sembrava aver smaltito le scorie della precedente gestione Gasperini, invece il tonfo casalingo contro il Napoli materializza nuovamente le paure svanite dopo la sfida contro il Novara. Attenzione però, la valutazione dei nerazzurri deve essere il più oggettiva possibile, considerando come nei primi 40 minuti l’Inter (anche grazie al rientro di uno straripante Maicon) abbia dominato, creato molto e preso le redini della partita in mano. Gli errori di Rocchi sul primo giallo di Obi e sul rigore inesistente hanno ovviamente condizionato e indirizzato la partita a favore del Napoli. Ovviamente sbilanciandosi pericolosamente davanti per cercare la rimonta, l’Inter ha mostrato il fianco ad un Napoli che ha giocato una partita perfetta, fatta di attese e ripartenze fulminee. Quello che deve far preoccupare i tifosi nerazzurri sono i moltissimi gol subiti da una delle difese più forti di sempre, dove oggi l’Inter risulta aver la retroguardia più vulnerabile della Serie A. Gli errori di Nagatomo, o di Lucio sono evidenti e su questo Ranieri dovrà lavorare molto per dare al reparto quella solidità che ogni grande squadra ha come marchio di fabbrica. SOSTA E RIENTRI- Come già detto in precedenza, una mano potrebbe proprio arrivare dalla sosta e dalle sfide delle Nazionali, dando maggior tempo agli infortunati di recuperare e a ‘Mr.Wolf’ Ranieri di aggiustare i problemi su citati. Il ritorno di Sneijder sarà più che fondamentale, dove per sopperire alla pesante assenza dell’olandese  Ranieri ha provato a inserire Alvarez nel ruolo di trequartista, ottenendo due prestazioni assolutamente lontane dal soprannome del ragazzo “Maravilla”. Inoltre dopo la sosta ci sarà anche il rientro di Dejan Stankovic, insieme a Thiago Motta e Poli, per inserire forze fresche in mediana e far rifiatare giocatori come Cambiasso e Zanetti che non hanno saltato nemmeno una partita. Con la squadra al completo sicuramente l’Inter di Ranieri saprà risalire la china della classifica e chissà se riuscirà ad avere una voce in capitolo su uno scudetto che a parer dei molti tifosi italiani sembra essere già in mano a Juve o Napoli. MERCATO SBAGLIATO- Il vero errore dei nerazzurri oltre a voler scegliere un tecnico come Gasperini che aveva nel suo Dna il 3-4-3, difficilmente realizzabile con la rosa nerazzurra, è stato vendere Eto’o negli ultimi giorni di mercato, e cercare di sostituire campioni come Sneijder e Maicon con giovani di promessa come Alvarez e Jonathan. Se il primo qualcosina di buono l’ha fatto intravedere, per il secondo il giudizio sarebbe impietoso. Anche l’acquisto di Forlan lascia molti dubbi, considerando come l’uruguaiano abbia una carta d’identità pesante, e come ancora ad oggi non sia riuscito a essere decisivo come dovrebbe, collezionando una serie di prestazioni che portano il tifoso nerazzurro a fare paragoni impossibili con il bomber Eto’o. Lasciando per ultimo l’acquisto di Zarate, di difficile collocazione nello scacchiere nerazzurro, per il nuovo modulo che vede l’utilizzo di due punte come Pazzini e uno tra Milito e Forlan. Con il senno di poi la domanda sorge spontanea: con gli stessi soldi spesi per Alvarez puntare su Inler sembrava così assurdo?

  • Verso Palermo-Inter, Moratti si affida a Gasperini

    Verso Palermo-Inter, Moratti si affida a Gasperini

    Polemiche, Articolo 7, contributo di solidarietà, sciopero, etc, e il calcio giocato dov’è? Dopo quasi due settimane di attesa, per l’ancora incomprensibile sciopero dettato dalla Lega Calcio con l’Aic calciatori, sembra essere davvero tutto pronto per l’inizio del nuovo campionato di Serie A. Si parte stasera con i rossoneri freschi vincitori dell’ultimo titolo di campione d’Italia, contro la nuova Lazio di Reja, rivoluzionata nell’attacco e non solo. Chiuderà la prima giornata il posticipo serale Palermo Inter al Barbera, dove la squadra guidata da Gasperini, dovrà in qualche modo lanciare un segnale chiaro ai rossoneri e alle altre squadre per far capire se la sua candidatura ad Anti Milan sia ancora valida. Vediamo nel dettaglio com’è l’aria che tira nello spogliatoio nerazzurro.

    Gasperini ©AFP/Getty Images
    MOLTI DUBBI- Nonostante le parole di Massimo Moratti che ha voluto dare piena fiducia a Gasperini, soprattutto per quanto riguarda la scelta del tanto discusso modulo 3-4-3, adesso il giudice sovrano come spesso accade, sarà il campo. Così il presidente nerazzurro sulle prossime scelte del tecnico ex Genoa: “Io sono convinto che siamo ancora fortissimi, possiamo avere il dubbio del nuovo schema, che però io trovo sia giusto come evoluzione della squadra. Per questo, sono vicino all’allenatore: avrà successo con l’evoluzione tattica che sta imponendo e, se non dovesse avere successo, il nostro allenatore è intelligente e, se lo riterrà opportuno, lo cambierà”. In realtà rimangono ancora molti dubbi sul possibile undici titolare da schierare in campo domenica sera, poiché le indicazioni delle ultime partite hanno dato un segnale univoco e chiaro: la difesa a 3 ancora non è ben rodata, e l’elevato numero di gol presi non è certamente un fattore da trascurare. PROBLEMI NAZIONALI- Un ulteriore problema potrebbe essere rappresentato dai giocatori rientranti dalle Nazionali arrivati alla Pinetina solo in questi ultimi giorni, poiché non si sono potuti allenare a dovere come avrebbe voluto il tecnico, arrivando così alla prima di campionato magari affaticati e non nella giusta condizione. Le cattive notizie arrivano direttamente dal ritiro azzurro dove Thiago Motta infortunatosi contro la Slovenia, ha accusato uno stiramento al bicipite femorale della coscia della gamba sinistra. Ovviamente indisponibile contro il Palermo, sarà arruolabile non prima di 3 settimane di stop. Tanta paura anche per Dejan Stankovic, che festeggiando la sua 100esima partita con la Serbia, nel match contro le Far Oer (vinto 3 a 1) ha subito un brutto colpo alla testa ed è uscito al 46’ per correre in ospedale e fare i dovuti accertamenti. Dovrebbe comunque essere recuperabile in extremis e scendere in campo nella prima stagionale. ALLARME CENTROCAMPO E DIFESA- Le prime defezioni stagionali arrivano dunque dal centrocampo con l’assenza di Motta, con Obi tornato da poco dalla nazionale, Poli che non è ancora in condizione perfetta e Stankovic che nonostante potrebbe essere schierato dal primo minuto non è sicuramente al 100%. Nell’ultimo allenamento c’è stato un fitto dialogo tra Sneijder e Gasperini, quasi a voler ridare all’olandese quel posto da protagonista, da padrone del centrocampo che gli spetta. Se il tecnico nerazzurro dovesse scendere in campo con il suo classico 3-4-3, Sneijder dovrebbe di nuovo adattarsi a giocare al centro del campo, abbassare il suo raggio d’azione e dettare i tempi alla squadra, prendendo in mano le chiavi del gioco nerazzurro. Diversamente con la scelta delle due punte, potrebbe tornare ad agire dietro gli attaccanti, facendo il suo lavoro preferito: mettere in condizione di segnare i suoi compagni! Le defezioni non mancano nemmeno in difesa con gli indisponibili Caldirola e Chivu, e quindi Lucio che probabilmente agirà sulla fascia del romeno. Le uniche certezze arrivano dall’attacco, dove Forlan e Zarate saranno sicuramente in campo dal primo minuto, con il ballottaggio Milito Pazzini che verrà risolto sul filo di lana, nonostante Pazzini visto il gol segnato in Nazionale e le buonissime prestazioni fornite nelle ultimissime uscite, sembri leggermente favorito sull’argentino. Dichiarazioni tratte: da Fc Inter News.It

  • Inter Mariga sblocca Palacio. Motta “sacrificio” per Vucinic

    Inter Mariga sblocca Palacio. Motta “sacrificio” per Vucinic

    Finalmente si muove. L’Inter torna ad esser protagonista del mercato dopo un periodo d’empasse legata, forse, all’improvvisa partenza di Leonardo. La scelta di Gasperini impone scelte precise e mirate nel calciomercato in modo tale che l’ex tecnico del Grifone possa riproporre oltre al suo modulo il suo spirito di gioco e di coesione tra i reparti.

    Mirco Vucinic | © Paolo Bruno/Getty Images
    In un periodo in cui i capitali scarseggiano le società defono fare di necessità virtù e il patron Moratti anche questa volta è capofila nel rispettare le rigide norme imposte dal fairplay finanziario. Il mercato sarà oculato, forse prevederà qualche cessione illustre, ma sarà sicuramente di qualità. Il primo ad arrivare sarà il funambolo Rodrigo Palacio seguito dall’Inter ancor prima della scelta di Gasperini e per il quale la trattativa con il Genoa è in stato avanzato. La stima tra Preziosi e Moratti farà si che l’accordo si faccia trovando la soluzione migliore per i club, scartata la prima ipotesi di scambio alla pari con Pandev per le resistenze di quest’ultimo e per l’eccessivo stipendio per le casse del Grifone, la seconda scelta sembrava esser Viviano, anche in questo caso però la presenza diu Eduardo in organico ha imposto un cambio di strategie. Il nome nuovo e quello che farà partire la scintilla dovrebbe esser quello del mastino di centrocampo Mcdonald Mariga. Il centrocampista darà fiato e polmoni alla mediana di Malesani formando con Kucka una coppia ben assortita e dinamica. Sempre con la formula degli scambi potrebbe arrivare un altro pallino di Moratti, il montenegrino Mirko Vucinic discontinuo si ma con grandissime qualità e con una innata predisposizione al sacrificio. Per l’attaccante giallorosso la Roma vorrebbe un offerta in denaro per far liquidità per investire sul mercato ma la possibilità di aver Thiago Motta alle Luis Enrique facendo vestire di giallorosso un altro ex blaugrana. Nella trattativa potrebbe rientrare anche Davide Santon.

  • Mercato Inter: Out Maicon e Thiago Motta. Sanchez primo obiettivo

    Mercato Inter: Out Maicon e Thiago Motta. Sanchez primo obiettivo

    Stagione nerazzurra terminata nonostante un secondo posto in campionato, con un triplete con la lettera minuscola più che un mini triplete, come aveva anche puntualizzato Massimo Moratti, precisando come tra i tre trofei vinti ci fosse anche il Mondiale per Club. Nemmeno il tempo di concludere la stagione, con la conquista della Coppa Italia, che già gli uomini di mercato nerazzurro sono al lavoro per dare una nuova forma alla squadra di Leonardo. Tante sono le novità che bollono in pentola, e  con un Massimo Moratti che vuole rimanere in linea con i nuovi parametri del Fair Play Finanziario, l’ordine primario in casa nerazzurra è: “vendere per compare”.

    Estate di partenze eccellenti dunque, con le ultime indiscrezioni giornalistiche che parlano di due cessioni importanti per quanto riguarda gli addii in casa Inter. Il primo indiziato con le valigie pronte dovrebbe essere il terzino brasiliano Maicon, che nonostante le smentite del suo agente circa l’anticipazione del viaggio in Brasile, sembra essere destinato al Real Madrid. Mourinho voleva strapparlo alla corte di Moratti già nella passata stagione, con i nerazzurri che chiedevano un conguaglio vicino ai 30-35 milioni di euro. Il Real non fu disposto a metterne più di 22 sul piatto e l’Inter rispose picche. Vista la stagione altalenante che ha vissuto quest’anno il terzino brasiliano, stavolta l’offerta potrebbe essere più che idonea per lasciarlo partire.

    L’indiziato numero due, è il centrocampista italo brasiliano Thiago Motta, molto apprezzato dallo Zenit e dalla nuova gestione a stelle e strisce della Roma. Il giocatore che da poco ha vestito anche i colori della nazionale italiana, avrebbe una valutazione non inferiore ai 15 milioni di euro, cifra che in Russia sarebbero disposti a spendere, ma la volontà del giocatore come ha espresso anche il suo agente è quella di rimanere in Italia. Direttamente da Premium Calcio, nello speciale dedicato al calciomercato, l’avvocato Dario Canovi, agente di Thiago Motta ha rilasciato dichiarazioni che danno un’ulteriore conferma a una possibile partenza del suo assistito: “Quando si parla con insistenza di una cessione, c’è sempre qualcosa sotto di veritiero. La situazione ci ha lasciati spiazzati, con Motta abbiamo deciso di chiedere un incontro con la società per sondare il terreno e per la prossima settimana ci incontreremo, anche se non abbiamo stabilito una data esatta. La Roma o lo Zenit? Per diversi motivi Thiago preferirebbe Roma, però ci sono tante cose da valutare nell’ambito di un trasferimento, è presto per parlarne. Vedremo nel prossimo incontro”.

    Altri soldi per fare cassa entrerebbe dalle cessioni di Mariga, destinato o alla Premier inglese o al Napoli che da tempo ha messo gli occhi sul giovane nerazzurro, Muntari di rientro dal prestito dal Sunderland che non rientra nei piani di Leonardo e Pandev che in terra teutonica ha ancora mercato.

    Gli arrivi? Sanchez è ovviamente il primo obiettivo nerazzurro con un costo davvero oneroso che si aggira intorno ai 40 milioni di euro. Cifra inarrivabile che potrebbe essere limata solo con l’inserimento di eventuali contropartite tecniche (si fanno i nomi di Mariga e Obi e altri giovani nerazzurri). La Juve non bastasse si è fatta prepotentemente sotto per aggiudicarsi il talentuoso cileno, piazzando sulla bilancia un’offerta in contanti davvero importante. La volontà del Nino Maravilla è quella di restare in Italia, quindi si profila un bel derby di mercato tra Inter e Juve.

    Sul fronte conferme arriva la notizia dalla Gazzetta dello Sport, che per il riscatto di Nagatomo il Cesena avrebbe chiesto 7 milioni di euro, e da parte dei bianconeri ci sarebbe l’interessa per i giovani Obi e Caldirola. Sempre dalla rosea arriva l’ultima l’indiscrezione di un Samuel Eto’o nelle vesti di ‘agente di mercato’ che starebbe sponsorizzando Asamoah dell’Udinese per un arrivo in nerazzurro.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it