Vittoria per l’Arsenal di Arsene Wenger nella gara d’andata del turno preliminare di Champions, decide Walcott dopo appena 4’ ma la squadra di Francesco Guidolin esce a testa alta meritando ampiamente il pareggio che purtroppo non arriva. Tante assenze in casa Arsenal, squalificato Van Persie è out anche Wilshere con Wenger a guidare la squadra dalla tribuna causa squalifica subita la scorsa edizione nella partita contro il Barcellona. Guidolin schiera i nuovi Ekstrand e Neuton sulle fasce con Badu a guidare il centrocampo bianconero.
Partenza ad handicap per la squadra di Francesco Guidolin, al 4’ Ramsey da destra mette un gran cross per Walcott che insacca sul primo palo. Passano altri 4’ e su azione da calcio d’angolo è Jervinho che cicca da due passi davanti ad Handanovic che avrebbe potuto solamente raccogliere il pallone da dentro la rete. Passato lo shock, reagisce l’Udinese ed è Armero che ha l’occasione più grande, al 26’ il colombiano galoppa per 50 metri per poi sparare addosso a Szczezny. Al 37’ è Totò Di natale che conclude sbilanciato di sinistro toccando la parte esterna del palo con la palla che finisce sul fondo campo. La prima frazione finisce con i Gunners in vantaggio ma con la squadra del patron Pozzo assolutamente viva e dentro il match. La ripresa si apre con Djorou al posto dell’ammonito Gibbs ma è ancora l’udinese la squadra più pericolosa in campo con Di natale che, al 4’ è servito splendidamente davanti a Szczezny ma si fa inpotizzare dall’estremo difensore dei Gunners con la palla che finisce in calcio d’angolo. Ancora Udinese ed ancora con Totò Di natale che su calcio di punizione impegna severamente Szczezny con l’Arsenal che dimostra di temere la squadra friulana. Wenger fiuta il pericolo e risistema la squadra inserendo il ghanese Frimpong per Rosicky, il pressing dei gunners si fa èiù incisivo con il risultato naturale che è l’Arsenal a rendersi pericolosa con jervinho che al 90’ serve Walcott davanti ad Handanovic che risponde alla grande mantenendo intatte le speranze dei bianconeri per la gara di ritorno. Tutto aperto per il ritorno in terra friulana con l’Arsenal che recupererà alcuni preziosi elementi ma con l’udinese che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per superare il turno.
Lo scouting del Milan alla ricerca di nuovi prospetti interessanti sembra non aver confini e stando alle inidscrezioni del Daily Mail sarebbe arrivato anche in Inghilterra e precisamente nell’Accademia del Southampton da dove per esser chiari sono saltati fuori leggende del calcio inglese come Alan Shearer e Dennis Wise o più recentemente giocatori come Gareth Bale e Theo Walcott.
L’ultimo prodotto della “cartera” dei Saints si chiama Alex Oxlade-Chamberlain esterno d’attacco che per caratteristiche fisiche e tecniche ricorda molto proprio Walcott. Al Southampton, Oxlade-Chamberlain è un classe ’93 ma ha già messo in fila tutti i club della Premier League pronti a darsi battaglia per acquistarlo sicuri della sua esplosione nel giro di qualche anno.
Velocissimo e abile con entrambi i piedi si fa apprezzare anche per la cattiveria agonistica oltre che per la predilezione all’assist dal fondo. La Premier League sembra disposta a follie per lui tanto che il costo del suo cartellino ha già superato i 10 milioni di sterline. L’Arsenal di Wenger sembrava in vantaggio ma anche le due squadre di Manchester e il Liverpool pare siano interessatissime.
Il Daily Mail ha però messo tra le possibili pretendenti anche il Milan svelando che emissari rossoneri seguono il ragazzo da tempo segnalando anche la presenza ad Empoli in occasione della partita tra l’Under 21 di Ferrara e quella inglese.
Entusiasmante match quello andato in scena questa sera tra Arsenal e Barcellona nell’andata dei quarti di Champions League. Blaugrana che corrono sul doppi vantaggio grazie ad un ritrovato Ibrahimovic e Gunners che si riportano in partita grazie a Walcott e Fabregas.
Un inno al bel calcio il quarto di finale tra Arsenal e Barcellona, due candidate alla vittoria finale della Champions League e che ha visto la rimonta inglese negli ultimi 20 minuti di gara dopo lo stradominio spagnolo: alla doppietta di Ibrahimovic ci pensano Walcott e Fabregas su calcio di rigore a riportare le cose in parità. Gara giocata sempre ad altissimi livelli con un primo tempo in cui domina la squadra di Guardiola, sempre ottima nel possesso palla, e ripresa che termina in perfetta parità con i Gunners che prevalgono nella seconda metà del secondo tempo.
Il Barcellona parte subito a razzo, come è consuetudine, schiaccando l’avversario nella propria area di rigore e registrando almeno 6 palle gol nel primo quarto d’ora di gioco con Almunia chiamato a fare gli straordinari su Busquets, Messi e Ibrahimovic e Xavi. Per arginare il monologo blaugrana, Wenger toglie Arshavin inserendo Ebouè per dare maggiore copertura alla sua squadra che pare far acqua da tutte le parti.
Intorno alla mezz’ora la prima conclusione in porta degli inglesi con un tiro a giro di Nasri che lambisce il palo alla sinistra di Victor Valdes. Da li in avanti la gara rimane in sostanziale equilibrio con gli spagnoli a tessere il gioco e i Gunners a ripartire velocemente.
Nella ripresa la doppietta di Ibrahimovic: prima lo svedese su un lancio lungo di Piquè beffa con un pallonetto Almunia in uscita poi realizza la seconda rete con un destro su assist di Xavi che fulmina l’estremo difensore inglese. Ma l’uno-due blaugrana invece di tagliare le gambe alla squadra di Wenger, la carica e comincia a macinare gioco chiudendo nella propria area di rigore il Barca. Wenger si gioca così la carta Walcott, unico inglese in campo per il club londinese, che ripaga la fiducia del tecnico con il gol che accorcia le distanze: palla in profondità e un Victor Valdes non proprio perfetto che si fa bucare dal suo piattone.
L’Arsenal crede nella rimonta che viene completata quando Fabregas, atterratto in area di rigore da Puyol, si guadagna il penalty: il difensore si becca l’espulsione per fallo da ultimo uomo e il centrocampista, rammaricato per aver rimediato un giallo che gli farà saltare la gara di ritorno al Camp Nou, lui che è cresciuto nelle fila del Barcellona, realizza con freddezza il tiro dagli undici metri per il 2-2 finale rimettendo il discorso qualificazione ancora in gioco per l’Arsenal anche se senza la sua guida sarà più arduo dare risultato in Spagna. Barcellona che, d’altro canto, si presenterà alla sfida tra sette giorni senza Puyol e Piquè squalificati.
Cristiano Ronaldo piglia tutto. Il portoghese lotta da stagione in stagione con l’argentino Lionel Messi per esser il giocatore più forte al mondo ma certo non rifiuta di lottare per i premi di contorno. Da una ricerca fatta dalla rivista tedesca Der Spiegel è infatti risultato che la stella del Real Madrid è il giocatore più veloce al mondo facendo fermare la lancetta ad un inviabile 33,6 km/h sul podio si piazzano l’olandese del Bayern Monaco Arjen Robben e il giovane inglese Theo Walchott.
Melanie Slade sexy fidanzata del giovane attaccante della Nazionale della Regina e dell’Arsenal Theo Walcott a suon di campagne pubblicitarie è riuscita a spodestare Victoria Adams dal trono delle Wags più popolari della Premier League. La popolarità di Walcott è in ascesa grazie alle ottime prestazioni con la maglia dei Gunners e con la Nazionale dove è diventato il pupillo di Fabio Capello, Melanie vuol fare le cose in grande dedicandosi agli studi oltre a far la modella e posare per le più importanti campagne pubblicitarie d’Inghilterra. I coniugi Beckham sono avvisati, la loro leadership è a rischio. Guarda gli scatti hot di Melanie Slade
Entusiasmante ed al cardiopalma la prima semifinale dell’Europeo Under 21 tra Inghilterra e Svezia, i svedesi forse emozionati dal caloroso pubblico iniziano malissimo gli inglesi passano al primo tentativo con il difensore Cranie abile a deviare un calcio d’angolo, gli svedesi costretti ad inseguire sin da subito ed inevitabilmente mostrano il fianco alla velocità di Walcott e Agbonlahor che insieme a Milner costringono la difesa svedese agli straordinari, al 29′ gli anglosassoni trovano il raddoppio sfruttando al meglio la temporanea superiorità numerica per l’uscita dal campo del capitano scandivano Bjarsmyr (ferita al sopracciglio) e ancora da calcio d’angolo Onouha supera l’incolpevole Dahlin, la sfortuna sembra aver colpito il capitano che al rientro in campo è autore di una clamorosa autorete su in cross dalla destra l’ottimo Cattermole di testa prolunga e Bjarsmyr devia il pallone verso la sua porta. 3-0 e partita che sembra chiusa al finire del primo tempo ma gli scandinavi tirano fuori l’orgoglio con l’ingresso di Molins e Harbuzi, trascinati dal capocannoniere Berg riaprono la partita: Molins crossa dalla destra e Berg segna la prima rete svedese, poi una prodezza su punizione di Toivonen rimette in gioco gli scandinavi che sotto di un gol riprendono a crederci costringendo alla difensiva gli ingesi. L’impresa diventa realtà grazie al nuovo entrato Soeder che di tacco serve un pallone invitante che il solito Berg insacca per il 3-3. Rimonta completata e impresa che viene piu volte sfiorata nei supplementari con l’Inghilterra è costretta in dieci per l’assurdo fallo di Campbell, è la traversa a negare la gioia del gol al solito Berg. Si va ai rigori sbagliano subito i protagonisti Miller e Berg poi tutti in rete fino all’8-7 per gli inglesi quando Mollins manda il pallone sul palo. Inghilterra in finale ma decimata dalle assenze del portiere goleador Hart e dalla coppia d’attacco Agbonlahor e Campbell.
INGHILTERRA U21-SVEZIA U21 8-7 dcr ( 1’ Cranie (I), 27’ Onuoha (I), 38’ autorete Bjarsmyr (I), 68’ Berg (S), 75’ Toivonen (S), 81’ Berg (S))
RIGORI: Milner (I) fuori, Berg (S) parato, Hart (I) gol, Elm (S) gol, Cattermole (I) gol, Bjarsmyr (S) gol, Johnson (I) gol, Lusting (S) gol, Walcott (I) gol, R.Bengtsson (S) gol, Gibbs (I) gol, Molins (I) palo.