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  • La lista dei parametro zero a giugno 2013

    La lista dei parametro zero a giugno 2013

    In un mercato sempre più povero di soldi e privo di idee, con una programmazione in alcuni casi quasi ridicola (si inizia seguendo i giovani e si finisce comprano l’over 30), i parametri zero sono ossigeno puro per i direttori sportivi italiani (e non solo). Arrivati a gennaio, con l’apertura del calciomercato invernale, si pensa anche a rafforzare la squadra per il prossimo anno, gettando le basi per gli acquisti a costo zero dei giocatori in scadenza contrattuale. I nomi più importanti arrivano dall’Inghilterra e uniti in una sola squadra, formerebbero una formazione titolare da primi posti (perlomeno in Serie A). Probabilmente nella lista che poco più sotto analizzeremo, ci saranno dei giocatori che da oggi al primo febbraio troveranno l’accordo con l’attuale società di appartenenza per il rinnovo del contratto. Ecco il mercato a costo zero.

    Vediamo insieme le occasioni a parametro zero in Europa…

    Italia

    Hugo Campagnaro, pezzo pregiato a costo zero © Marco Luzzani/Getty images
    Hugo Campagnaro, pezzo pregiato a costo zero © Marco Luzzani/Getty images

    Nel massimo campionato italiano troviamo tre interessanti portieri in scadenza di contratto. Il più famoso (ed esperto) è Abbiati, ormai ai saluti finali con il Milan. Per lui si prospetta un’avventura all’estero, anche se non viene escluso un trasferimento in una squadra di media-bassa classifica. Disponibili a parametro zero troviamo anche Andujar (Catania) e Consigli (Atalanta), che avranno più mercato in Italia grazie al minore ingaggio rispetto al portiere rossonero.

    Discreti elementi in difesa, dove spicca su tutti Campagnaro. Il difensore del Napoli ha dichiarato di non voler rinnovare con i partenopei e su di lui si scatenerà un’asta. Anche intorno a Diakitè c’è buon mercato, con Genoa, Juve e Fiorentina pronte ad approfittare del mancato accordo tra il francese e la Lazio. Meno appetibili ma dal buon rendimento, troviamo Cesar e Andreolli del Chievo e Marchese del Catania.
    Tripletta a centrocampo con la corsa e l’agonismo di Perez (Bologna), Tissone (Sampdoria) e Flamini (Milan). Difficilmente avranno difficoltà a trovare un’altra società per l’anno prossimo.
    In attacco il genio e la follia di Fabrizio Miccoli e la forza fisica di Rolando Bianchi. Se il primo ha qualche possibilità di rinnovare con il Palermo, il capitano granata dovrà quasi sicuramente cercarsi una squadra per le prossime stagioni.

    Inghilterra

    Walcott, pezzo da novanta a parametro zero © Clive Mason/Getty Images
    Walcott, pezzo da novanta a parametro zero © Clive Mason/Getty Images

    Per gli inglesi proviamo a fare un gioco diverso. Creiamo una formazione titolare con i giocatori in scadenza. In porta troviamo l’ex viola Boruc (Southampton). Difesa a quattro composta dai due esterni Kolo Toure (City) e Cole (Chelsea), Rio Ferdinand (United) e Squillaci (Arsenal) come centrali difensivi. A centrocampo spazio alla velocità lungo le fasce di Arshavin (Arsenal) e Malouda (Chelsea). In mezzo al campo il dinamismo di Mahamadou Diarra (Fulham) e la tecnica di Lampard (Chelsea). In attacco si punta sul pezzo da novanta Walcott (Arsenal) in coppia con Di Santo (Wigan). Niente male direi, tutto a costo zero. In panca troviamo giocatori del calibro di Senderos (Fulham), Benayoun (Chelsea), Carlton Cole (West Ham) e il Pallone d’Oro 2001 Owen (Stoke).

    Spagna

    Giocatori importanti in scadenza anche nella Liga. Spiccano su tutti Ricardo Carvalho (Real Madrid), Saviola (Malaga) e Llorente (Athletic Bilbao). Il difensore portoghese potrebbe finire la carriera in Portogallo, ma anche l’ipotesi Milan non è da escludere. Per l’attaccante spagnolo invece sembra certo il suo passaggio alla Juventus a giugno. L’italiano Lanzaro (Real Saragozza) potrebbe tornare nel Bel Paese, mentre ha mercato ovunque il giovanissimo centrocampista classe ’93 del Bilbao Ruiz de Galarreta che al momento è fermo ai box per la rottura del legamento crociato.

    Altre Nazioni

    Anche Moussa Sissoko è in scadenza di contratto © REMY GABALDA/AFP/Getty Images
    Anche Moussa Sissoko è in scadenza di contratto © REMY GABALDA/AFP/Getty Images

    In Germania con il contratto in scadenza a giugno 2013 ci sono il portiere Rensing (Leverkusen), i difensori Schwaab (Leverkusen) e Boka (Stoccarda). A centrocampo spazio ad una vecchia conoscenza del calcio italiano, Kuzmanovic (Stoccarda) e due esperti come Tymoshchuk (Bayern Monaco) e Kehl (Dortmund), quest’ultimo alle prese con varie noie muscolari. In attacco si può acquistare a costo zero un tridente di tutto rispetto formato da Cacau (Stoccarda), Marica (Schalke) e Klasnic (Mainz).
    Pezzi da novanta anche in Francia con il brasiliano Nenè (Psg) e i centrocampisti Bodmer (Psg) e Moussa Sissoko (Tolosa). Tra Belgio e Portogallo troviamo due giocatori di qualità in scadenza contrattuale come Mbokani (Anderlecht) e Hugo Viana (Braga). Il primo, attaccante, è stato osservato in occasione della doppia sfida di Champions contro il Milan da parecchie squadre europee, mentre il secondo, centrocampista, ha visto la sua carriera scivolare via tra alti e bassi.

    Lampard, Walcott e Llorente sono sicuramente i giocatori più interessanti. La stella dei Blues è al centro di una sfida tra Lazio e Inter. L’esterno inglese e l’attaccante spagnolo sono sotto osservazione da parte della Juve. Ed infine il Milan potrebbe mettere a segno il doppio acquisto Carvalho – Nenè.

  • Premier League, United e City vincono. Spettacolare 7-3 all’Emirates

    Premier League, United e City vincono. Spettacolare 7-3 all’Emirates

    Mentre i giocatori della massima serie italiana sono in vacanza per la sosta natalizia, in Inghilterra si continua a giocare a ritmo impressionante, visto le squadre sono scese in campo appena tre giorni fa (a Santo Stefano) e torneranno in campo pure il primo dell’anno. La cultura inglese da questo punto di vista è incredibile. La ventesima giornata, nonché la prima del girone di ritorno di Premier League, ci ha regalato tanti gol, un bello spettacolo ma poche sorprese! La sfida a distanza tra le due squadre di Manchester non ha avuto scossoni sulla classifica viste le vittorie di entrambi i club. Fantastico invece il “posticipo” serale delle 18.30 che ha visto scontrarsi Arsenal-Newcastle. Sono stati realizzati ben 10 gol nella sola partita dell’Emirates Stadium per la gioia degli spettatori presenti nell’impianto dei Gunners.

    La ventesima giornata terminerà quest’oggi con le sfide Everton-Chelsea e Qpr-Liverpool. Gare importanti per la classifica.

    Walcott, protagonista della 20esima giornata di Premier © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Walcott, protagonista della 20esima giornata di Premier © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Il duello – La distanza tra le due squadre di Manchester è sempre di 7 punti. Lo United continua l’impressionante cavalcata e supera pure l’ostacolo West Bromwich, club rivelazione di questa prima parte di stagione. Non è stato facile per gli uomini di Alex Ferguson che all’Old Trafford sono passati in vantaggio nei minuti iniziali grazie ad un autogol di McAuley e hanno chiuso l’incontro soltanto al 90′ con l’ennesimo gol di van Persie. L’olandese sembra nato e cresciuto nei Red Devils.

    Gol e panico a Norwich. Il City nei primi quattro minuti si porta sul doppio vantaggio con la doppietta di Dzeko, tornato titolare per l’assenza di Tevez. Ma al quarto d’ora arriva il gol dei padroni di casa che accorciano per la prima volta le distanze. In chiusura di tempo arriva l’incredibile espulsione di Nasri, che subisce un fallaccio da Bassong, scatenando un piccolo testa a testa tra i due. L’arbitro inspiegabilmente decide di cacciare il trequartista francese e salvare il difensore del Norwich. Ad inizio ripresa arriva il gol dell’1-3 di Aguero che sembra mettere il sigillo alla gara. Ma le emozioni non sono finite. Il difensore Martin riporta in gara la sua squadra. Al 67′ arriva però la tripletta del bosniaco Dzeko (aiutato da un grosso errore del portiere Bunn). Dieci minuti più tardi, ancora Martin accorcia le distanze, ma successivamente non succede più nulla. 3-4 il risultato finale.

    Emirates – Dieci reti, sette da una parte e tre dall’altra. Una gara equilibrata fino al 69′ con l’Arsenal in vantaggio per tre volte, sempre recuperato dal Newcastle. Poi la fuga dei gunners con quattro gol realizzati nei quindici minuti finali. Protagonisti della gara Walcott (autore di una tripletta), Giroud e Cissè (entrambi doppietta). 7-3 il risultato finale. Che spettacolo! Estasiato in tribuna l’ex capitano dei Gunners, Thierry Henry.

    Le altre – Da segnalare la vittoria in rimonta del Tottenham di Villas Boas che prosegue il suo ottimo momento ai danni del Sunderland. Rete decisiva segnata da Lennon, impressionante quando decide di partire palla al piede e autore di un gol di pregevole fattura. Prosegue il momento no dell’Aston Villa che perde in casa contro il Wigan 0-3 e arriva a ben 15 reti subite nelle ultime tre gare!

    In classifica, in attesa della gara del Chelsea (che dovrà recuperare anche un’altra partita, posticipata per l’impegno al Mondiale per Club), il Tottenham raggiunge il terzo posto e i Blues scivolano in quarta posizione. L’Arsenal (una gara da recuperare) rimane in scia, così come Everton (giocherà oggi) e West Bromwich.

  • Reading-Arsenal, rimonta epica dei gunners da 4-0 a 5-7

    Reading-Arsenal, rimonta epica dei gunners da 4-0 a 5-7

    This is football! Che partita, che emozioni, che rimonta. Reading-Arsenal, match valevole per gli ottavi di finale della Coppa di Lega inglese, entra di diritto tra le più belle partite di tutti i tempi. Dal 4-1 del primo tempo, al 4-4 alla fine del secondo tempo ed infine 5-7 dopo i tempi supplementari. Alzi la mano chi si ricorda una partita simile. Questo è il calcio. I padroni di casa dopo poco più di mezzora avevano inflitto un pesante poker ai gunners che si presentava al Madejski Stadium con un ampio turn over ma che poteva contare sulla classe dei vari Walcott, Giroud, Arshavin e Koscielny. Che diventano croce e delizia di questa gara.

    L’Arsenal al 37′ si trova già sotto di quattro gol, decisivi gli errori difensivi, soprattutto del francese Koscielny che infila il proprio portiere con un tiro imparabile e poi lo stesso estremo difensore dei gunners Martinez, che non respinge una conclusione centrale di Leigertwood. I ragazzi di Wenger sono completamente sotto shock ma nella ripresa collezionano una rimonta storia con protagonista l’inglese Walcott, al centro di una trattativa per il rinnovo del contratto (in scadenza il prossimo giugno) che non decolla, autore di una tripletta che gli permette di portarsi a casa il pallone della gara.

    Theo Walcott
    Walcott, protagonista della rimonta dei gunners © Ben Stansall/Getty Images

    A pochi minuti dal termine del primo tempo, l’attaccante inglese accorcia le distanze con un ridicolo contropiede. I padroni di casa si ritrovano con la difesa altissima e un lancio lungo della difesa dell’Arsenal, permette a Walcott di ritrovarsi a tu per tu con il portiere avversario, facilmente freddato con un bel tocco sotto. Nella ripresa si completa la rimonta. Prima la coppia francese Giroud e Koscielny, entrambi su azione da calcio d’angolo, accorciano ulteriormente il risultato portando sul 4-3 poi sempre il solito Walcott termina la rimonta oltre il 90′ approfittando dell’ennesimo buco difensivo del Reading e sfruttando al meglio una sponda di Giroud.

    Nei supplementari una rete per parte portano il risultato sul 5-5 e i rigori sembrano il modo più corretto per decidere questa partita, ma al 120′ arriva, prima la tripletta di Walcott che approfitta di una goffa respinta sulla linea di porta della difesa casalinga e successivamente il marocchino Chamakh chiude i conti in contropiede, ancora su un disimpegno scandaloso del Reading (l’ultimo difensore, sulla linea di centrocampo, tenta un difficilissimo colpo di testa all’indietro verso il portiere).

    La partita finisce 5-7. Il tecnico dell’Arsenal la considera una delle sue più grandi vittorie, ringraziando i tifosi per il sostegno dato anche sul 4-0 per gli avversari. Tutto molto bello, grande rimonta e partita che entra di diritto tra le più belle del calcio inglese. Ma, se fosse successo in Italia tutto questo? Si sarebbe parlato semplicemente di difesa del Reading scandalosa o di partita truccata?

    I gol di Reading-Arsenal
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  • Magia Welbeck, Svezia-Inghilterra 2-3. Ibrahimovic a casa

    Magia Welbeck, Svezia-Inghilterra 2-3. Ibrahimovic a casa

    Le vittorie inglesi sui vicini scandinavi non sono poi così frequenti. Svezia-Inghilterra termina 2-3 per la Nazionale di Roy Hodgson, risultato che elimina matematicamente la squadra svedese. Ibrahimovic torna a casa, e adesso non potrà prendersela nemmeno con Mellberg, ieri autore di una doppietta, ma siamo sicuri che qualcun’altro con cui prendersela riuscirà a trovarlo. I Leoni d’Inghilterra, passati in vantaggio con Carroll, si sono fatti rimontare nel secondo tempo dalle due reti del difensore centrale, salvo poi svegliarsi con l’ingresso di Walcott. L’ala dei Gunners ha prima firmato il gol del momentaneo 2-2, per poi servire a Welbeck la palla del definitivo sorpasso. Festa grande a Londra e dintorni. Il dopo Giubileo è dolce sul Tamigi.

    LA MOSSA – Dopo un’ora di gioco qualche inglese aveva già fatto le valige per tornare in patria. Il 2-1 condannava di fatto gli inglesi ad un’eliminazione quasi certa. Poi ecco che entra Theo Walcott, che 6 anni fa diventò il più giovane calciatore ad aver indossato la maglia dell’Inghilterra (17 anni e due mesi). In questi Europei aveva corso appena 60 secondi, quando con la Francia venne utilizzato più per perdere tempo attraverso il gioco delle sostituzioni che per altro. Ieri no, serviva qualcosa di geniale, che riuscisse a stravolgere la partita.

    Theo Walcott segna il 2-2 | © Christopher Lee/Gett Images

    Roy Hodgson, in un attimo di lucidità calcistica, ha pensato bene di far entrare il giocatore dell’Arsenal, considerata la debolezza della difesa scandinava su un fondamentale come la velocità (non ce ne vorrà Milner uscito per fare spazio al ragazzo di Londra). Trascorrono soltanto 3′ minuti e Theo si inventa un destro dal limite che sorprende Isaksson, beffato dalla traiettoria del pallone. E’ il 2-2 che da la svolta all’incontro. Meno di un quarto d’ora più tardi e Walcott è ancora il protagonista assoluto. Riceve palla da Johnson sulla fascia destra, mette il turbo umiliando la coppia Jonas Olsson-Larsson, servendo a Welbeck un assist che il giocatore dello United mette in rete con un fantastico colpo di tacco. La festa è a Londra, Stoccolma insieme a Ibrahimovic non hanno più nulla da festeggiare.

    PAGELLE SVEZIA-INGHILTERRA 2-3

    zlatan ibrahimovic | © Martin Rose/Getty Images


    SVEZIA
    Granqvist 5: il difensore del Genoa gioca una partita disastrosa, tanto da essere sostituito al 66′. Però c’è un’attenuante, e piuttosto consistente anche. Ricopre un ruolo non suo, quello di terzino. Chi entra al suo posto (Lustig ndr) non fa meglio.
    Mellberg 7: quasi non ci credeva nemmeno lui per quella doppietta. Che storia, due gol per eliminare gli inglesi e sognare la qualificazione ai quarti. Il difensore però faceva bene a non crederci, infatti dopo 180 secondi la partita era già sul 2-2, salvo poi concludersi come tutti sappiamo.
    Elm 5: un’altra delle mosse incomprensibili del ct Hamrén è stata quella di posizionare Elm sulla fascia sinistra, con il 35 enne Svensson a centrocampo. Voi ci avete capito qualcosa? Noi no, e difficilmente capiremo il motivo di tale scelta.
    Ibrahimovic 5: l’Europeo del rossonero dura solamente due partite, neanche una settimana. Tutta fatica sprecata quindi, ritiro, allenamenti, riunioni e quant’altro. Nel primo tempo è un Ibrahimovic imbarazzante, passeggia, gioca a centrocampo, addirittura come mediano basso, il tutto per prendersi il pallone come se fosse al campetto con altri bambini che non gli passano mai il pallone. Oggi è il 16 giugno, scommettiamo che fra meno di una settimana l’attuale capitano della Svezia dirà di nuovo addio al suo Paese?

    INGHILTERRA

    theo walcott e dany welbeck dopo il 2-3 | © CARL DE SOUZA/AFP/GettyImages

    Terry 6,5: il difensore del Chelsea avrà pure perso la fascia di capitano, ma resta un giocatore monumentale della propria Nazionale. Ferma Ibrahimovic e annulla Elmander, con l’esperienza di chi ha vissuto mille battaglie. Dopo la Champions sarà il suo anno?
    Gerrard 6,5: insieme a Parker mostra a tutti il cartello “vietato l’accesso”. Roy Hodgson deve sperare che non si infortuni nessuno dei due nel proseguo dell’avventura, perché lì in mezzo al campo la carenza di uomini è piuttosto allarmante.
    Walcott 8: l’eroe della serata, man of the match con distacco rispetto a tutti gli altri. Gol e assist in 30′ minuti giocati, di più difficile chiedere. Nella sfida decisiva contro l’Ucraina non crediamo che Hodgson lo lascerà in panchina come fatto con Francia e un ora ieri sera.
    Carroll 7: quanto è mancato un giocatore così all’Inghilterra. Alto 191 cm, non avrà l’altezza di Crouch ma rispetto al giocatore dello Stoke City, sa anche giocare a pallone, dettaglio non trascurabile.

    CLASSIFICA GIRONE D

    SPECIALE EURO 2012

    SVEZIA-INGHILTERRA 2-3 HIGHLIGHTS
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  • Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Si è giocata la prima parte della ventiquattresima di campionato in Inghilterra. Oggi pomeriggio la capolista City, affiancata la settimana scorsa dai cugini dello United, era impegnata in casa contro il Fulham, orfano di bomber Zamora, passato al QPR nella finestra di mercato invernale.

    La squadra di Mancini vince agevolmente per 3-0, riprendendo la marcia dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro l’Everton. I Citizens sbloccano il risultato con Sergio Aguero su calcio di rigore appena dopo 10 minuti, Johnson è bravo a procurarsi il penalty e l’argentino non sbaglia con un preciso interno destro. Il raddoppio arriva al 30′ ancora grazie all’esterno Johnson che dal fondo riesce a crossare e Baird nel tentativo di liberare l’area la mette alle spalle del proprio portiere. Il primo tempo si chiude sul 2-0 e la ripresa si apre sotto una bufera di neve, la partita rallenta un po’ e il City amministra il vantaggio fino ad arrotondare definitavemente il conto sul 3-0 con Dzeko servito da El Kun Aguero dopo una brillante azione personale. Il City sale a 57 punti in classifica, più 3 sul Manchester United impegnato sul campo del Chelsea per il big match di giornata.

    L’Arsenal di Arsene Wenger torna a vincere dopo un periodo non molto ricco dal punto di vista dei risultati, e torna a farlo facendo le cose in grande segnando 7 reti al Blackburn. Dopo soli 2 minuti bomber Van Persie sblocca il risultato su assist di Theo Walcott, l’Arsenal controlla la partita ma subisce il pareggio del Blackburn al 32′, con una prodezza su calcio di punizione di Pedersen. Ma la reazione dei Gunners è immediata e in due minuti segnano due reti, ancora con Van Persie su ennesimo assist stagionale di Walcott e poi con il giovanissimo Chamberlain che aggira il portiere e deposita la palla in rete. Inizia il secondo tempo e l’Arsenal è a raffica, Arteta segna il 4-1 dal limite dopo una corta respinta della difesa del Blackburn, poi è Chamberlain a segnare la sua prima doppietta in Premier League, ancora grazie a Walcott che porta a spasso la difesa del Blackburn e poi serve il compagno, il 6-1 è ad opera di Van Persie per la sua Hat Trick e il 7-1 è della leggenda Thierry Henry che segna comodamente di piatto destro da pochi passi. I Gunners con questa vittoria si portano a quota 40 a 2 punti dalla zona Champions.

    Gli altri match di giornata vedono ancora il Sunderland che continua a sognare dopo l’arrivo in panchina di O’Neill, vincendo 1-0 in trasferta sul campo dello Stoke City con rete di Mc Clean. Il QPR rinforzato dagli arrivi di Zamora, Cissè e Taiwo cade nuovamente in casa, stavolta contro il Wolverhampton, diretta avversaria per la salvezza. I Rangers erano anche passati in vantaggio con la prima rete di Zamora con la nuova maglia, ma successivamente Cissè si fa cacciare dall’arbitro per una reazione dopo un fallo subito, e i Wolves prima pareggiano con Jarvis e poi firmano il sorpasso con Doyle. L’Everton dopo la vittoria di prestigio contro il Manchester City, si ferma e pareggia 1-1 sul campo del Wigan, acciuffando il pareggio con Anichebe all’83’,  il Wigan era passato in vantaggio grazie ad un autogol di Phil Neville. Le ultime due partite erano scontri salvezza, con il Norwich che batte il Bolton e si mette per ora al sicuro in classifica, e lo Swansea espugna per 2-1 il campo del WBA.

  • Milan Arsenal: Van Persie, Theo Walcott e Ramsey i gioielli di Wenger

    Milan Arsenal: Van Persie, Theo Walcott e Ramsey i gioielli di Wenger

    Saranno i Gunners gli avversari del Milan agli ottavi di finale di Champions. L’Arsenal dopo un inizio di stagione fallimentate in Premier Leaugue, toccando il fondo contro il Manchester united all’Old Trafford perdendo per 8-2, negli ultimi due mesi e mezzo si è rimesso in carreggiata vincendo sette delle ultime otto partite in campionato, soprattutto grazie alla strepitosa vena realizzativa di Van Persie, capocannoniere del campionato. In Champions League ha avuto un andamento regolare, vincendo il girone con una giornata di anticipo mettendosi alle spalle il Marsglia e il Borussia Dortmund.

    Aaron Ramsey faro dell'Arsenal ©Getty Images
    La squadra di Wenger ora ha ritrovato un’identità, dopo aver sofferto tantissimo le partenze di Fabregas tornato alla casa madre Barcelona e Nasri al Manchester City. Il punto di forza in assoluto dei Gunners è capitan Van Persie, che sta segnando ogni volta che scende in campo, ora che ha raggiunto la sua maturità calcistica è uno dei centravanti più forti in circolazione. In mezzo al campo il Milan dovrà essere bravo a bloccare il cervello della squadra Ramsey, da cui partono tutte le trame di gioco, e sulla destra Theo Walcottè un pericolo costante e Allegri dovrà trovare un modo di fermarlo, in un punto del campo dove il Milan soffre sempre un po’.

    Il punto debole dell’Arsenal è sicuramente la giovane età e l’esuberanza dei giovani, visto che spesso nell’undici iniziale ci sono giocatori appena ventenni. Il Milan potrà sicuramente giocare su questo, avendo in rosa pedine che a livello di personalità non hanno niente da temere, come i vari Ibrahimovich e Seedorf. I rossoneri sono sicuramente favoriti, e dovranno cercare di non prender reti in casa nella partita di andata, cercando di sfruttare anche la vulnerabilità difensiva dell’Arsenal, che il gol lo prende quasi sempre. Sicuramente Allegri vorrà riscattare l’eliminazione agli ottavi dello scorso anno proprio contro un’inglese, il Tottenham che con un gol di Crouch a San Siro conquistò la qualificazione.

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  • Juve da Krasic i soldi per Theo Walcott

    Juve da Krasic i soldi per Theo Walcott

    Nel fortunato e convincente avvio di stagione bianconero c’è qualcosa che non quadra nel reparto avanzato dove nonostante la predilezione di Antonio Conte per il gioco offensivo si continua a segnare con il contagocce con le punte che spesso sembrano esser troppo isolate e gli esterni spesso fuori dal gioco.

    Theo Walcott | © Getty Images
    Il tecnico bianconero ha presto cambiato le sue idee prediligendo il più attento 4-2-3-1 al suo 4-2-4 e il motivo principale sta proprio nella scarsa propensione degli esterni, con Pepe a far d’eccezione, ad entrare nelle azioni d’attacco. Chi sembra scivolare sempre più fuori dagli schemi della Juventus perdendo consensi nelle gerarchie del tecnico e dei tifosi è Milos Krasic. Il biondo serbo è poco disciplinato tatticamente e dopo un avvio travolgente nella scorsa stagione ha avuto una involuzione sopratutto caratteriale che gli impedisce di esprimersi al meglio. I limiti tattici di Krasic sono evidenti in tutte le chance concesse da Conte sempre fuori dal gioco e troppo innamorato del pallone. Krasic però sembra aver un estimatore in Premier League e sopratutto al Chelsea dove Villas Boas sarebbe pronto ad affidargli la fascia destra lasciandolo libero da compiti difensivi avendo alle spalle la copertura di Ivanovic. Il biondo serbo pare possa esser ingaggiato dai Blue già a gennaio e la possibilità di poter disputare la Champions League potrebbe contribuire a far lievitare la trattativa. I soldi recuperati dalla cessione di Krasic sarebbero poi reinvestiti in Premier League cercando l’accordo con l’Arsenal per portare in bianconero l’ala inglese Theo Walcott. Se Villas Boas ha una “fissa” per Krasic possiamo dire lo stesso per conte nei confronti dell’ala di Capello considerato il giocatore ideale per il suo sistema di gioco. La trattativa è ancora in fase embrionale tanto che l’agente del giocatore ha smentito ogni contatto con i dirigenti della Vecchia Signora anche se i Gunners hanno già in organico il sostituto ideale, il baby Oxlade-Chamberlain.

  • Juve: Krasic sempre più lontano. Si pensa a Tevez

    Juve: Krasic sempre più lontano. Si pensa a Tevez

    Siamo ancora a cinque giornate dall’inizio del campionato e già le voci di mercato si rincorrono, in casa bianconera soprattutto da quando le cose girano per il verso giusto l’entusiasmo pare aver colpito non solo i tifosi ma anche la società, che nel mercato di riparazione, qualora la squadra dovesse continuare a giocare così, ha intenzione di fare qualche investimento importante per regalare a Conte un gruppo ancor più competitivo. L’unico che pare non riuscire a godere dello splendido momento juventino è Milos Krasic. L’ala serba, idolo della tifoseria della Vecchia Signora, non riesce in queste prime apparizioni a dare il meglio di se e già da tempo le voci di un possibile futuro lontano dalla Mole si rincorrono, si parla di poca adattabilità agli schemi del nuovo mister bianconero e della poca duttilità tattica del biondo esterno che se in forma in attacco può diventare devastante mentre in fase di ripiegamento e di copertura è molto carente. Quale che siano le reali motivazioni, di certo la società di corso Galileo Ferraris non può liberarsi a cuor leggero di un giocatore come Krasic, che l’anno scorso è stato l’unico a mostrare sprazzi di luce nel profondo buio della rosa juventina. Certo che però se alla corte di Agnelli dovesse arrivare un tanto declamato top player come Theo Walcott o ancor più probabile l’apache in rotta col City Carlos Tevez, le cose forse potrebbero cambiare.

    Carlos Tevez | © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Le operazioni in entrambi i casi sembrano molto probabili, nel caso del giovane attaccante dei Gunners, si tratterebbe di un investimento importante per il futuro vista l’età del ragazzo e i grossi margini di miglioramento che ha, quindi un’eventuale cessione del serbo darebbe liquidità in parte necessaria a ricoprire il prezzo del cartellino dell’inglese. Cambia invece il discorso per il separato in casa City, Tevez è,infatti, lontano dal progetto del Mancio che ormai non lo vede più, scavalcato nelle gerarchie in attacco anche dal Bad Boys Balotelli. Se già in estate si era parlato di un suo trasferimento in Italia, alla corte dell’ Inter, adesso l’affare pare ancora più possibile con la Juventus alla finestra e inserita tra le concorrenti ad accaparrarsi le prestazioni di un giocatore che ha si un carattere difficile, ma che darebbe un apporto qualitativo molto forte all’attacco di Conte, tenendo conto poi che nel mercato di riparazione molti giocatori in surplus lasceranno Torino, l’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela scappare via. Qui entra in gioco Krasic, molto apprezzato dal tecnico dei citizens e che potrebbe essere un’ideale pedina di scambio per arrivare a Carlitos. Certo al momento queste sono solo congetture e fantasie, ma che presto potrebbero trasformarsi in vere e proprie trattative, staremo a vedere cosa succederà da qui a Natale, intanto i tifosi bianconeri sono autorizzati a sognare, ma con moderazione. Il low profile, si sa, è la nuova filosofia del tecnico Conte, o per dirla alla sua maniera di erba ce n’è tanta da mangiare, prima di Gennaio.

  • Anche Walcott nel mirino della Juventus

    Anche Walcott nel mirino della Juventus

    In campo era un centrocampista al massimo una mezzala seppur con il vizio del gol da allenatore Antonio Conte ha però sempre dimostrato di aver una predilezione per gli esterni e a dimostrarlo è l’organico della Juventus che tra prime e seconde scelte ne può contare addirittura sei per due posti da titolare. Il sogno del tecnico bianconero è arrivare a comporre un undici come quello del Bayern Monaco potendo contare su due esterni d’attacco di qualità assoluta quali Ribery e Robben e per farlo oltre ai risultati ci vorrà la bravura della società nel cogliere le occasioni di mercato.

    Theo Walcott ©Getty Images
    Un giocatore che fa letteralmente impazzire Antonio Conte è Theo Walcott ala di grandissima qualità e prospettiva (è un classe ’89) dell’Arsenal in scadenza nel 2013. In Inghilterra sono convinti che l’esodo iniziato in questa stagione a Gunners proseguirà nella prossima con la partenza di Walcott e Van Persie, quest’ultimo richiestissimo dal Real Madrid e dal Chelsea. Il talento inglese come confermato dal suo procuratore non rinnoverà con l’Arsenal annunciando praticamente la sua cessione nella prossima finestra di mercato e la Juventus sembra pronta a prender informazioni e tentare il colpaccio. La Vecchia Signora pare voglia provare in uno scambio alla pari con Milos Krasic che dopo un avvio importante nella scorsa stagione ha palesato limiti caratteriali e tattici non convincendo Conte.

  • Pagelle di Udinese – Arsenal 1-2. Szczesny il migliore, Di Natale croce e delizia

    Pagelle di Udinese – Arsenal 1-2. Szczesny il migliore, Di Natale croce e delizia

    Le pagelle di Udinese – Arsenal 1-2 Udinese Armero 6 il colombiano non è devastante sulla fascia sinistra come nella partita d’andata, buono il suo primo tempo con Jenkinson sempre in difficoltà ma cala, come tutta la sua squadra nella ripresa demoralizzato dalla rimonta dell’Arsenal; Di Natale 6 era il più atteso anche nella gara di ritorno dopo aver quasi fallito la gara d’andata e nel primo tempo è l’assoluto trascinatore della squadra friulana segnando il provvisorio vantaggio ma sbagliando, nella ripresa, il rigore che avrebbe potuto riportare in partita l’Udinese. Handanovic 7se l’Udinese ha avuto la speranza di andare nella fase ai gironi di Champions lo deve al suo portiere, ottimo nella gara d’andata e miracoloso nel ritorno specialmente nel primo tempo con due miracoli su Walcott e Ramsey.

    ©Richard Heathcote/Getty Images
    Arsenal Walcott 7 imprendibile sette giorni fa ed imprendibile anche oggi con Benatia sempre in difficoltà e con la ciliegina sulla torta del gol del 2-1 che chiude partita e qualificazione. Szczesny 8 il ventenne polacco è l’uomo qualificazione dei Gunners, salva il risultato nella gara d’andata e spegne le velleità di rimonta della squadra friulana parando il rigore a Di Natale nel secondo tempo. Gervinho 7,5 l’ivoriano dimostra che Wenger ha ancora ottimo fiuto negli acquisti, inarrestabile sulla fascia dove lascia sempre sul posto il marocchino Benatia, praticamente suo il gol del momentaneo pareggio firmato da Robin Van Persie. Le Pagelle ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny 8; Sagna 6,5, Djorou 6, Vermaelen 6,5, Jenkinson 6, Song 6, Ramsey 6; Walcott 7 (Arshavin s.v.), Frimpong 5,5 (Rosicky 6,5), Gervinho 7,5 (Traorè s.v.); Van Persie 6,5. Panchina: Fabianski, Miquel, Traorè, Chamberlain, Arshavin, Rosicky, Chamackh. Allenatore: Arsene Wenger. UDINESE (4-1-4-1): Handanovic 7; Ekstrand 5,5, Benatia 5,5 (Pasquale s.v.), Danilo 6, Neuton 6; Badu 6,5; Isla 6,5 8Denis s.v.), Pinzi 6,5 (Fabbrini 5), Asamoah 6, Armero 6,5; Di Natale 6. Panchina: Belardi, Basta, Pasquale, Doubai, Abdi, Fabbrini, Denis. Allenatore: Francesco Guidolin. Ammoniti: Benatia (U); Isla (U); Fabbrini (U); Walcott (A); Jenkinson (A); Vermaelen (A); Sagna (A) Arbitro: Benquerença (POR).