Tag: Tayler Phinney

  • Il Giro d’Italia con il bambino in braccio. Arrivederci Danimarca

    Il Giro d’Italia con il bambino in braccio. Arrivederci Danimarca

    Ultima tappa in terra danese, ci aspettavamo tutti la seconda vittoria di Mark Cavendish. E invece a pochi metri dal traguardo il campione del mondo è stato impallinato ed è crollato per terra. Ma andiamo con ordine.
    Ieri si scalava la montagna più alta della Danimarca: 158 metri. La chiamano montagna perché altrimenti non saprebbero su cosa interrogare in geografia i bambini alle elementari, in realtà è una specie di collinetta sulla quale vanno i giovani danesi a suonare i bonghi e a fumare. Ho il sospetto che sia stata costruita con i Lego, visto che questa nazione vanta tra le sue glorie proprio i famosi mattoncini colorati.
    Tappa abbastanza breve, per permettere il trasferimento in Italia. Ho letto che per risparmiare le squadre quest’anno hanno deciso di viaggiare low cost. Ottima idea, l’unica difficoltà è riuscire a far stare la bici nel bagaglio a mano della Ryan Air. Alcuni ci sono riusciti, altri l’hanno legata con una catena al carrello dell’aereo.

    Giro d'Italia ieri ultima tappa in Danimarca | ©CLAUS FISKER/AFP/GettyImages
    I soliti attaccanti dal chilometro zero, sulle cui velleità mi sono espresso ieri, e poi i treni delle squadre dei velocisti e degli uomini di classifica davanti a tirare. Finale meno pericoloso di ieri, perché c’era un lungo rettilineo di 1500 metri alla fine. La SKY si piazza in testa per portare avanti Cavendish, si disunisce un po’ alla fine ma l’australiano è comunque in buona posizione. Non fosse che a un certo punto, mentre lancia lo sprint, gli taglia la strada Roberto Ferrari, che tocca la ruota davanti e manda per terra Cavendish, che termina la gara con la bicicletta in spalla come un corridore di ciclocross e l’unica parola che riesce a dire alla fine è “Ferrari, Ferrari”. I commentatori televisivi hanno tralasciato di dire che mentre escalamava queste parole il buon Mark era diventato verde e urlava, quindi nell’aria si sentiva una specie di FERRARI!!! FERRARI!!! pronunciato dall’Incredibile Hulk.

    Ora, amico Ferrari, vieni qua che ti devo dire una cosa: Ma con tanti ciclisti da buttare per terra, proprio Cavendish? Non potevi buttarne un altro, di modo da non subire nessun richiamo e nessuna squalifica? Proprio con quello? Come se io avessi voglia di andare a tagliare le gomme della macchina di qualcuno, e decidessi di farlo sulla macchina di Sandokan, il capo dei Casalesi. Diciamo che un po’ te la sei andata a cercare la retrocessione all’ultimo posto.

    Vince Goos, sfruttando appunto l’unica occasione possibile, ovvero l’atterramento di Cavendish. Pù che allo sprint, ha vinto per KO tecnico
    Per terra rotola ancora Phinney, la maglia rosa. È la seconda volta in due giorni, se continua così cominceranno a utilizzarlo come disco da curling, vista la sua abilità nello scivolare. Speriamo che oggi, durante il giorno di riposo, non cada dalla scaletta del’aereo. Magari vuole mantenersi in allenamento.
    Io e mio figlio vi salutiamo, dovevamo andare in montagna a raccogliere funghi, credo che andremo invece a raccogliere Phinney, che ultimamente cade come le foglie in autunno.

  • Ciclismo, Mondiali 2010: Pooley e Phinney iridati nelle crono. Mondiali 2013 a Firenze.

    Ciclismo, Mondiali 2010: Pooley e Phinney iridati nelle crono. Mondiali 2013 a Firenze.

    La brittanica Emma Pooley è la nuova campionessa del mondo nella prova contro il tempo. Questa volta l’ argento olimpico di pechino non ha avuto rivali chiudendo la sua prova (22,8 km) con il tempo di 32’48″44 (media oraria 41,697). Argento alla tedesca Judith Arndt, a 15″17, bronzo alla neozelandese Linda Melanie Villumsen (15″8). Lontane dal podio le italiane: Tatiana Guderzo decima a 1’25″, Noemi Cantele dodicesima a 1’41″. Da segnalare il quinto posto leggendaria ed immortale francese Jeannie Longo, 52 anni e non sentirli.

    Cronometro mondiale anche per gli under 23, con la vittoria del predestinato Taylor Phinney. L’ americano ha avuto la meglio nei confronti dell’ australiano Durbridge e del tedesco Kittel. Fra gli azzurri, buona la prestazione di Matteo Mammini, il migliore dei due azzurri in gara. Il campione italiano ha chiuso a quasi 50 secondi da Phinney, mentre l’ altro azzurro Leonardi, si piazza al 13° posto.

    Tutto sommato buona la prova degli azzurri, Mannini ottimo nella condotta di gara e sfortunato nel maltempo che ha trovato, mentre fra le donne, un pizzico di delusione per la Cantele, sicuramente arrivata in Australia in ottima forma ma non dimostrata sul percorso, buona invece, la prova della Guderzo ottimo viatico per la gara di sabato.

    Altra buona notizia per l’ Italia arriva dal congresso dell’Uci che si sta svolgendo a Melbourne in Australia e che ha assegnato all’Italia l’organizzazione dei Mondiali di ciclismo del 2013. La manifestazione si svolgerà a Firenze e in altre città della Toscana. Importante successo del ciclismo italiano ed occasione importantissima per dedicare questa vittoria al compianto e mai dimenticato, Franco Ballerini.