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  • Milan, un mercato conservativo. Sfuma Tevez, Inzaghi resta

    Milan, un mercato conservativo. Sfuma Tevez, Inzaghi resta

    Il Milan chiude la finestra del mercato di gennaio senza il grande nome inseguito per oltre un mese. Tevez è rimasto al Manchester City, prigioniero nella squadra riserve dove si allenerà fino al termine della stagione guadagnando un milione di euro al mese. Al posto dell’argentino è arrivato Maxi Lopez, connazionale dell’Apache e non esattamente il giocatore capace di entusiasmare gli animi della Curva Sud. Mercato all’insegna del low cost con gli arrivi di Mesbah, Strasser e Muntari, per i quali la dirigenza rossonera non ha dovuto sborsare un euro alle rispettive società di appartenenza. Ritorno sfortunato alla base per il talentuoso Merkel.
    Gennaio è servito anche per volgere uno sguardo al futuro, con gli acquisti dei giovani attaccanti Prosenik e Lucas Roggia.  Nei minuti finali si era profilato l’addio di Pippo Inzaghi, fortemente voluto dal Siena di Mezzaroma, ma alla fine Superpippo ha deciso di rimanere a Milanello, sebbene sappia già che Allegri non lo includerà nella lista Champions. Saluta Milano invece Taiwo, trasferitosi in prestito ai Queens Park Rangers, club inglese che milita nella Premier League in lotta per non retrocedere.

    TEVEZ e MAXI – Non ha fatto sicuramente una bella figura l’amministratore delegato Adriano Galliani riguardo la vicenda di Carlitos Tevez. Il sorriso smagliante di Rio de Janeiro mostrato a tutto il mondo qualche giorno prima dell’Epifania si è spento inesorabilmente ieri sera alle 19 italiane, quando il calciomercato ha ufficialmente chiuso i battenti e fatto registrare la clamorosa sconfitta dell’ad rossonero. Sembrava tutto concluso due settimane fa, quando Galliani era volato a Londra per chiudere l’affare, e Pato che prendeva l’aereo diretto a Parigi. Una trattativa perfetta, secondo i piani del dirigente milanista, che non aveva però fatto i conti con l’oste, ovvero Silvio Berlusconi. Il numero uno di Via Turati ha stoppato la partenza del Papero, forse spinto dalla stessa figlia Barbara (fidanzata dell’attaccante brasiliano). Risultato? Galliani torna a Milano senza Tevez, Pato resta al Milan e una settimana dopo si infortunia per l’ennesima volta. A due giorni dalla fine del mercato il Diavolo era stato di nuovo vicinissimo all’Apache, ma anche stavolta qualcosa non ha funzionato.
    Nel frattempo, chiuso in una stanza d’albergo con il procuratore Andrea D’Amico, c’era Maxi Lopez, il cui cartellino era stato bloccato alcuni giorni prima dai rossoneri, e il suo arrivo era strettamente collegato con l’affare Tevez. In caso di mancato arrivo della punta del City, il calciatore del Catania sarebbe stato ufficializzato dal Milan nell’immediato. Come è andata a finire ormai lo sanno tutti, ma la domanda è: se gli inglesi non avessero imposto una penale da 12 milioni di euro in caso di mancato riscatto dell’Apache a giugno, a quest’ora Maxi Lopez dove sarebbe?

    carlos tevez | &; Michael Regan/Getty Images

    FATTORE M – Mesbah, Merkel, Muntari, curiosamente tutti e tre accomunati dall’iniziale del cognome. Il giocatore del Lecce è forse uno degli elementi più interessanti, in quanto capace di giocare sia in difesa come terzino sinistro o destro, sia mezz’ala di centrocampo. L’algerino ha gamba e una discreta tecnica, arruolabile in Champions e un’età (26 anni) in linea con il ringiovanimento della rosa.
    Merkel, tornato dal Genoa, ricorda un po’ Senderos per la sfortuna che l’ha investito alla prima partita disputata. Distorsione al ginocchio con interessamento al collaterale, dovrà stare fuori 2 mesi. Certamente non il rientro che il promettente centrocampista tedesco si aspettava. Comunque il giovane prodotto del vivaio rossonero si rivelerà molto utile nella stagione 2012-2013, quando alcuni dei senatori di centrocampo potrebbe non rinnovare (Ambrosini, Gattuso, Seedorf).
    Muntari  è stato il “colpo” last minute. I cugini nerazzurri hanno dato il via libera all’operazione di prestito fino al termine della stagione, quando il ghanese si libererà a costo zero e potrà scegliersi in assoluta libertà una nuova squadra. Allegri si è detto molto soddisfatto dell’acquisto dell’ex Udinese, appoggiando in pieno le scelte societarie. Muntari arriva a fari spenti, toccherà a lui riuscire ad entrare nel cuore dei tifosi come ha fatto durante il girone d’andata l’altro “last second” firmato Galliani, Antonio Nocerino.

    FUTURO E TAIWO – Per il futuro sono stati ingaggiati due promettenti attaccanti stranieri, che andranno ad aggregarsi alla Primavera di Dolcetti. Il primo è la punta brasiliana con passaporto comunitario Lucas Roggia (classe ’91), acquistato dall’Internacional di Porto Alegre. Il secondo è l’attaccante austriaco 18 enne Philipp Prosenik, cresciuto nelle giovanili del Rapid Vienna e ora in forza al Chelsea. Arriva a titolo definitivo con un contratto che lo legherà al Milan fino al 2015.
    Saluta Milanello invece il terzino nigeriano Taiwo, arrivato in estate dal Marsiglia a parametro zero. Per lui è arrivata la chiamata da parte dei QPR, club inglese che lotta per la salvezza in Premier League. Resterà a Londra per i prossimi 6 mesi in prestito.

    PIPPO INZAGHI – L’eroe di Atene alla fine ha scelto con il cuore. E’ consapevole del fatto che Allegri non lo consideri come una valida alternativa per il reparto offensivo rossonero, sa anche che con ogni probabilità verrà nuovamente escluso dalla lista Champions League, ma ha comunque deciso di restare. Forse l’affetto dimostratogli nell’ultima partita contro il Cagliari dai tifosi della Curva Sud, il desiderio di rimanere nel club che sente ormai suo, il pensiero che a 38 anni, quando si è vinto tutto, ci sono cose più importanti, hanno convinto Superpippo a restare. Il Siena, tramite il presidente Mezzaroma e il ds Perinetti, l’aveva corteggiato strenuamente, tanto che nel primo pomeriggio il passaggio di Inzaghi al club toscano sembrava certo. L’amore per la maglia però è riuscito a prevalere su tutto il resto e così i tifosi del Milan potranno ancora una volta salutare il bomber che ha riscritto la storia della squadra durante gli ultimi anni.

  • Calciomercato Milan, Molinaro se parte Taiwo

    Calciomercato Milan, Molinaro se parte Taiwo

    Il calciomercato Milan vive su due binari paralleli, il primo, quello principale, riguarda il grande colpo promesso dalla dirigenza ai suoi tifosi, quel famoso mister X saltato in estate e che adesso ha decisamente cambiato profilo identificandosi in Carlos Tevez. L’attaccante argentino il cui arrivo è subordinato all’infortunio di Cassano e alle clamorose indiscrezioni di un possibile addio di Pato passato in qualche settimana da futuro capitano a possibile sacrificio per far cassa. L’altro binario decisamente meno entusiasmante ma necessario per completare l’organico in ogni suo reparto quest’oggi ipotizza il ritorno in Italia di Cristian Molinaro, ex esterno sinistro della Juventus e adesso di proprietà dello Stoccarda.

    Cristian Molinaro | ©THOMAS KIENZLE/AFP/Getty Images
    Il club tedesco non vorrebbe cederlo ma il ragazzo pare voglia tornare in Italia tanto da aver iniziato a sondare le possibili alternative attraverso il suo procuratore. Molinaro, classe ’83, al Milan andrebbe ad occupare il posto di terzino sinistro lasciato vuoto dalla sempre più possibile partenza di di Taye Taiwo giocandosi le sue chance con Antonini e Zambrotta. Bravo in difesa Molinaro offre sempre prestazioni sufficienti presidiando la sua zona di campo senza particolari exploit ma comunque rendendosi sempre utile nell’aiutare la squadra in fase difensiva.

    La trattativa data per avviata dai media tedeschi non è imminente e comunque si concretizzerebbe solo dopo la cessione di Taiwo in Francia o in Inghilterra dove l’ex Marsiglia gode di ottima fama avendo tanti estimatori nonostante la prima parte di stagione incolore con i rossoneri. Scartata subito l’ipotesi Palermo al momento è solo quella del Milan la pista percorribile da Molinaro sia per motivi di ingaggio che di ambizioni personali convinto di potersi rilanciare ed esser utile ad una grande squadra. Per Molinaro comunque lo Stoccarda ha avuto richieste anche dalla Premier League sia dallo Stoke City che dallo Newcastle mentre in Germania è stato il Wolfsburg a sondare il terreno.

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  • Cagliari Milan, Ibra fa il mago. Natale da capolista?

    Cagliari Milan, Ibra fa il mago. Natale da capolista?

    Il Milan espugna ancora una volta il Sant’Elia di Cagliari effettuando un nuovo sorpasso sulla Juventus in vetta alla classifica e adesso attente il match di Udine con l’ambizione di poter passare il Natale da capolista. Cagliari Milan è una partita interessante sotto il profilo del dinamismo e dell’impegno lo è però di meno dal punto di vista tecnico con i 22 contendenti costretti a far i conti con un terreno inzuppato dal diluvio abbattutosi sul Sant’Elia nel corso del match. I rossoneri portano a casa tre punti senza entusiasmare oltremodo sfruttando al massimo un errore difensivo dopo appena 4′ minuti di partita e chiudendo la contesa con la solita giocata di fuoriclasse di Ibrahimovic. Il Cagliari gioca, è coraggioso ma non riesce mai a buttar la palla alle spalle di Abbiati confermando ancora una volta una pericolosa sterilità offensiva.

    Ibra decide Cagliari Milan | ©Enrico Locci/Getty Images
    Cagliari Milan, la partita. Allegri conferma per 8/11 l’undici vittorioso sabato scorso contro il Siena confermando in blocco i quattro di difesa e avvicendando Abbiati con Amelia tra i pali, Ambrosini con Van Bommel e Aquilani con Seedorf in mediana. Ballardini invece spiazza tutti schierando un Cagliari super offensivo con un generoso Cossu nel ruolo di playmaker basso e il tridente d’attacco con Thiago Ribeiro alle spalle di Ibarbo e Larrivey. L’intento dei sardi è quello di tener alti i ritmi e sorprendere il Milan con un pressing alto e Thiago Ribeiro dopo appena un minuto dà il primo squillo ad Abbiati beccando il palo esterno da posizione defilata. In difesa però i padroni di casa compiono subito un patatrack, Ibra si inventa un assist stupendo in profondità per Robinho e il brasiliano sfrutta l’indecisione di Canini e Agazzi per servire a Nocerino il pallone del vantaggio. La gioia per il centrocampista questa volta però viene in parte placata dall’anticipo di Pisano che spedisce il pallone nella propria porta. Il vantaggio non placa la voglia di gioco del Cagliari che vince praticamente tutti i duelli a centrocampo, dove è giusto ricordare mancavano due titolarissimi come Conti e Biondini, ma la gran mole di gioco non si concretizza mai in un tiro pericoloso. Larrivey è chiuso nella morsa tra Mexes e Thiago Silva, Ibarbo costruisce tantissimo ma è troppo molle nelle conclusioni e l’interessantissimo Nainggolan ha la mira sbilenca. Il Milan si limita a controllare facendo sgolare Allegri e tenendo ancora in partita il Cagliari. Nella ripresa però i rossoneri entrano con un altro piglio e costruiscono subito due grandi occasioni, sulla prima Agazzi si riscatta su Aquilani mentre sulla seconda Robinho spreca ancora una volta un gol apparentemente semplice su assist di Ibrahimovic. Prima che le cose si possano complicare è lo stesso svedese a raccogliere un assist “sporco” di Robinho e inventarsi il gol che chiude il match. La partita perde di intensità ed ravvivata dalle belle triangolazioni tra Ibra e Pato entrato per Robinho e per un piccolo malore dello svedese che ha tenuto tutti in apprensione.

    Cagliari Milan, il commento. L’errore dei sardi in avvio ha spianato la strada ad un Milan non in grande forma. se Ibrahimovic continua a far al differenza sembra soffrano ancora a centrocampo dove Ambrosini fatica a trovar il passo di un tempo e sugli esterni di difesa dove Bonera e Taiwo non offrono ampie garanzie. Il Cagliari è coraggioso e gioca bene ma necessita di una prima punta capace di farsi rispettare in area di rigore.

  • Milan, Taiwo si arrende “non ha senso rimanere”

    Milan, Taiwo si arrende “non ha senso rimanere”

    Apparentemente distratti dal caso Tevez in casa Milan potrebbe presto scatenarsi un caso Taiwo, l’esterno sinistro di difesa arrivato in estate a parametro zero ma occupando un posto da extracomunitario nelle intenzioni della società doveva risolvere l’ormai annoso problema dell’out sinistro senza un reale padrone dal momento del ritiro di Serginho.

    Taye Taiwo vuole lasciare il Milan | ©Getty Images
    Taye Taiwo per corsa, grinta e capacità di arrivare sul fondo doveva esser l’alter ego di Ignazio Abate permettendo al Milan e ad Allegri di aver più scelte per diversificare gli attacchi. Invece, sin dal suo arrivo, il colored nigeriano è sempre sembrato a disagio nei momenti e non a suo agio nel tatticismo del calcio italiano finendo per esser una comparsa giocando quindi solo partite non di primo piano. Taiwo ha conosciuto spesso la panchina e molte è finito in tribuna tanto da ipotizzare già da qualche tempo una sua cessione nel mercato invernale con la conseguente rincorsa ad un nuovo esterno di difesa.

    In una intervista rilasciata all’Equipe e pubblicata ieri Taiwo esce allo scoperto manifestando il suo disagio e annunciando l’addio “Sono triste, soffro tutti i giorni perché non gioco. Ed io ero venuto qui per giocare. Restare in questa situazione non è da me, anche se sono al Milan”

    Su Taiwo sembra ci sia da tempo il corteggiamento dei turchi del Galatasaray anche se non non sono da escludere le piste inglesi o comunque un clamoroso ritorno nella Ligue 1. Il Milan sembra adesso disposto a cederlo cercando però di ricavarne una plusvalenza da metter a bilancio, Galliani chiede infatti 5 milioni di euro. Budget necessario per arrivare a Maxwell considerato il rinforzo ideale per il Milan anche per la possibilità di utilizzare il “canale Raiola” notoriamente favorevole al Milan.

    Chi sembra destinato a lasciare il Milan ma solo temporaneamente è il piccolo faraone El Shaarawy considerato da Allegri ancora non pronto per il difficile palcoscenico di San Siro. L’attaccante in comproprietà con il Genoa potrebbe andare in prestito al Novara per la seconda parte di stagione avendo la possibilità di giocare con continuità e completare la sua crescita.

  • Viktoria Plzen Milan, la prima di De Sciglio

    Viktoria Plzen Milan, la prima di De Sciglio

    Con la qualificazione in tasca questa sera a Praga per il match Viktoria Plzen Milan Allegri si affiderà ad un undici inedito per dar riposo a pezzi pregiati in organico per il rush finale in campionato prima della sosta natalizia. Memore della brutta figura fatta nella scorsa stagione contro l’Ajax Allegri questa volta ha caricato i suoi di ancor più responsabilità cercando motivazioni in giocatori che per infortuni o per poco opportunità in questa prima parte hanno giocato meno.

    Mattia De Sciglio debutta in Viktoria Plzen Milan | © Facebook Fan Page
    Rivoluzionaria la difesa rossonera con Amelia in porta a sostituire Abbiati, difesa con il giovanissimo e promettente Mattia De Sciglo nel ruolo di terzino destro, Mexes e Bonera centrali e Taiwo sulla sinistra. Se in De Sciglio il Milan spera di trovare il sostituto ideale di Abate per il futuro, per Taiwo Viktoria Plzen Milan sembra esser l’esame finale per conquistare la fiducia della dirigenza e non venir rimpiazzato nel mercato invernale da Maxwell che radiomercato inserisce sempre più spesso in orbita Milan.

    A centrocampo lo stacanovista sarà Nocerino mentre capitan Ambrosini manterrà il suo ruolo di metronomo davanti alla difesa. Spazio nel ruolo di mezzala destra per Emanuelson a conferma della grande duttilità dell’olandese e della considerazione che Allegri nutre nelle sue qualità. Da trequartista fungerà invece Clarence Seedorf e cercherà di innescare Pato e Robinho alla ricerca del gol perduto. I due brasiliani messi un pò all’indice per gli infortuni il primo e per i gol sbagliati il secondo cercano nuove motivazioni e riscatto da Praga. Da segnalare oltre al debutto di De Sciglio la presenza in panchina di due altri giovani della “cantera” di mister Dolcetti, Bryan Cristante e Alessi Innocenti. Il Viktoria di mister Vrba dal canto ha da preservare il vantaggio sul Bate Borisov per il posto in Europa League e darà il massimo per salutare al meglio la Champions League davanti ai propri tifosi.


    Viktoria Plzen Milan
    Viktoria Plzen(4-2-3-1):
    Cech; Rajtoral, Cisovsky, Bystron, Lymbersky; Horvath, Jiracek; Petrzela, Kolar, Pilar; Bakos. A disposizione: Pavlik, Reznik, Sevinsky, Fillo, Darida, Duris, Hora. Allenatore: Vrba.

    Milan(4-3-1-2): Amelia; De Sciglio, Bonera, Mexes, Taiwo; Ambrosini, Emanuelson, Nocerino; Seedorf; Pato, Robinho. A disposizione: Roma, Abate, Thiago Silva, Boateng, Cristante, Innocenti, Ibrahimovic. Allenatore: Allegri.
    Arbitro: Istvan Vad. (Ungheria)

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  • Lecce-Milan probabili formazioni. Turn over per Allegri

    Lecce-Milan probabili formazioni. Turn over per Allegri

    Il Milan prova a recuperare è nell’insolito anticipo di mezzogiorno va a Lecce a caccia dei tre punti che lo riporterebbero a ridosso delle prime. Probabile turn over in casa rossonera dove Allegri dovrebbe concedere un turno di riposo a Nesta, Van Bommel e Cassano, quest’ultimo in dubbio con Robinho. In difesa dovrebbe essere rimandato l’esordio dal primo minuto di Mexes non ancora al 100% a cui sarà verosimilmente preferito Yepes affiancato dal recuperato Thiago Silva, con Taiwo e Abate a completare il blocco difensivo. A centrocampo, come detto, turno di riposo per l’olandesone ex Bayern, i tre titolari dovrebbero essere Nocerino, Aquilani, in cabina di regia, e il rientrante Ambrosini. Dietro le punte il confermatissimo Boateng, goleador di coppa, mentre in attacco coppia gol composta dall’insostituibile Ibrahimovic e da Robinho. Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Thiago Silva, Yepes, Taiwo; Nocerino, Aquilani, Ambrosini; Boateng; Ibrahimovic, Robinho. A disp.: Amelia; Mexes, Bonera; Antonini, Emanuelson, Cassano, El Shaarawi.

    Massimiliano Allegri| © Marco Luzzani/Getty Images
    In casa Lecce il tecnico Di Francesco dovrebbe rinunciare ad alcuni uomini di alta qualità tecnica e schierare un coperto schema ad albero di natale che prevede lo spostamento in zona più centrale dell’esterno scuola Juve, Pasquato. Il quale agirà in coppia con Grossmuller dietro l’unica punta Corvia, in fase d’attacco, mentre in fase di difesa avrà il compito di rientrare sulla linea dei centrocampisti a dar manforte al terzetto di mediana composto da capitan Giacomazzi, Obodo e il milanista Strasser. L’altro ex della partita sarà Massimo Oddo, campione d’Italia in carica con i rossoneri, l’esterno ex Lazio si posizionerà sulla sua corsia di competenza, la destra, mentre sulla fascia opposta agirà Mesbah, a completare il reparto arretrato ci sarà la coppia centrale composta da Tomovic ed Esposito. Fra i pali a protezione della porta salentina il solito Benassi. Lecce (4-3-1-2): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Giacomazzi, Obodo, Strasser; Pasquato, Grossmuller; Corvia. A disp.: Gabrieli; Cuadrado, Olivera, Ofere, Piatti, Muriel, Brivio.  

  • Abidal in orbita Milan, già bocciato Taiwo?

    Abidal in orbita Milan, già bocciato Taiwo?

    Il Milan insegue il terzino sinistro ormai da tanti anni e pur dando fiducia a giocatori diversi per caratteristiche e blasone non è mai riuscita a trovare quello a cui affidarsi appiento. Il ricordo di Maldini e Serginho fa si che chiunque occupi quella posizione deve andar oltre al normale compitino per convincere l’esigente pubblico rossonero. Quest’estate è stata promossa a pieni voti la scelta di puntare su Taye Taiwo per il giusto compromesso tra qualità e costi ma obiettivamente l’ex Marsiglia fino al momento è sembrato a forte disagio in rossonero tanto che Allegri pur dopo il recupero gli ha sempre preferito Zambrotta ma anche Antonini che nella scorsa stagione era finito ai margini del club.

    Eric Abidal | ©David Ramos/Getty Images Sport
    Parlare di bocciatura è ancora presto però stando alle indiscrezioni che arrivano dalla Francia di un possibile interesse per Abidal a cui vanno a sommarsi quelle per Maxwell della scuderia Raiola è chiaro che il Milan inizi a guardarsi attorno. Il francese del Barcellona ha già fatto sapere di non voler rinnovare il contratto guardandosi attorno alla ricerca di una nuova sistemazione più consona con le sue pretese economiche che il Milan sembra pronto a soddisfare. Su Abidal oltre al Milan c’è l’interesse del PSG che però per il ruolo sembra aver già trovato l’intesa con Balzaretti. Di Maxwell pare invece se ne sia parlato già ieri nel summit di mercato in via Turati con Raiola a colloquio con Galliani e Allegri alla ricerca dei rinforzi giusti per gennaio e per la prossima stagione.

  • Milan-Cesena ultime e probabili formazioni. Riposo per Nesta e Aquilani

    Milan-Cesena ultime e probabili formazioni. Riposo per Nesta e Aquilani

    Un Milan incerottato ha l’obbligo di centrare la prima vittoria stagionale per dar vigore ad una classifica che lo vede distante dalle posizioni che più le competono. Allegri ancora una volta dovrà fare i conti con una infermeria stracolma e con la voglia di stupire del Cesena bravo ed ordinato nel chiudersi ma allo stesso tempo potenzialemnte devastante in contropiede.

    El Shaarawy ©Claudio Villa/Getty Images
    Rispetto alla gara contro l’Udinese non partiranno dall’inizio Nesta, Aquilani e ovviamente Pato. In vista della Champions League Allegri dunque da riposo a qualche elemento facendo debuttare dal primo minuto Yepes in difesa ed Emanuelson nel ruolo di trequartista anche se non è escluso l’avvicendamento nel ruolo con Seedorf. Potrebbe esserci a sorpresa anche l’esordio di Taiwo per far rifiatare Zambrotta. In casa Cesena Giampaolo ha praticamente l’undici già fatto. Comotto dovrebbe giocare a sinistra con la conferma di Ceccarelli sulla destra. A centrocampo con Parolo ci saranno Guana e Candreva. Attacco esplosivo con l’ex Martinez ad illuminare Mutu ed Eder. Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Thiago Silva, Yepes, Zambrotta; Nocerino, Van Bommel, Emanuelson; Seedorf; El Shaarawy, Cassano. A disp.: Amelia, Nesta, Taiwo, De Sciglio, Aquilani, Valoti, Inzaghi. All.: Allegri Squalificati: nessuno Indisponibili: Antonini, Mexes, Bonera, K.P. Boateng, Robinho, Gattuso, Ibrahimovic, Ambrosini, Flamini, Pato Cesena (4-3-3): Ravaglia; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Comotto; Parolo, Guana, Candreva; Eder, Mutu, Martinez. A disp.: Calderoni, Lauro, Rossi, Ghezzal, Colucci, Malonga, Bogdani. All.: Giampaolo Squalificati: nessuno Indisponibili: Rennella, Antonioli, Meza Colli, Djokovic, Martinho

  • Verso Milan-Udinese, il ritorno di talismano Inzaghi

    Verso Milan-Udinese, il ritorno di talismano Inzaghi

    E’ inutile nascondersi. In casa Milan un avvio cosi sottotono non se lo aspettavano. Indubbiamente le defezioni, sopratutto quelle di Ibra e dei centrocampisti, sono una valida scusante ma sottovalutare il problema significherebbe perder altri punti importanti. I rossoneri, forse per scelta o per cause contigenti, sono arrivati scarichi all’avvio della stagione e con qualche giocatore con ancora in testa i fumi della passata stagione.

    7 gol in tre partite sono l’indice che qualcosa non torna e la quasi rissa di Nesta al San Paolo è un ulteriore indice di una piccola insoddisfazione. Metter sotto accusa la difesa è sbagliato, anche perchè per 4/5 è identica a quella che ha fatto le fortune del Milan lo scorso anno ed ha limitato la forza dirompente del Barcellona al Camp Nou. Il problema è invece di copertura e quindi a centrocampo. Van Bommel e Seedorf non hanno quattro partite consecutive nelle gambe e Nocerino non ha ancora perso il timore per la maglia che indossa placando la verve agonistica dei tempi del Palermo. L’attacco poi vive troppo sugli umori scostanti di Pato e Cassano a tratti devastanti ma per molti altri abulici e svogliati.

    La gara contro l’Udinese in programma domani sera è di quelle da prender con le molle. I friulani seppur rinnovati sono una squadra temibile, micidiale nelle ripartenze e con un centrocampo dinamico e il Milan per avere la meglio dovrà sfoderare una prestazione vecchio stile.

    Allegri dovrà fare ancora a meno di Ibra, Ambrosini e Gattuso ma potrà contare sul ritorno di Pippo Inzaghi ancora non al meglio della condizione ma una pedina importante per stravolgere il corso della partita anche a gara in corso. SuperPippo è stato il mattatore assoluto ieri nell’amichevole a ranghi ridotti segnando ben sei reti. Buone notizie anche da Mexes oramai sulla via del recupero. Domani poi potrebbe debuttare Taiwo.

  • Trofeo Tim le tre big senza big

    Trofeo Tim le tre big senza big

    Nove giorni all’inizio del campionato e un appuntamento oramai classico d’agosto, il San Nicola di Bari accende i suoi riflettori per ospitare l’undicesima edizione del Trofeo Tim con Juve, Milan e Inter pronte a darsi battaglia e superarsi per far capire chi almeno inizialmente gode dello stato di forma migliore.

    dal web
    Con il mercato in fermento però il calcio giocato passa in secondo piano e le tantissime assenze non fanno che abbassarne ulteriormente i contenuti tecnici ma non l’entusiasmo del popolo barese che questa sera occuperà gli spalti. Nell’Inter non ci sarà ovviamente Eto’o oramai prossimo all’addio e Maicon costretto a rallentare la preparazione per un problema al ginocchio. Sarà l’occasione invece per vedere all’opera il brasiliano Jonathan, una nuova occasione per Alvarez e Castaignos e sopratutto l’olandese Sneijder dato per scontento in nerazzurro ma apparentemente fuori da ogni trattativa di mercato. Tante assenza anche tra le fila rossonere da Ibrahimovic a Seedorf passando per i lungodegenti Inzaghi e Mexes. Mancherà anche Abbiati e il piccolo faraone El Shaarawy sarà una nuova occasione per Cassano davanti al suo pubblico, per Taiwo in difesa e per i tanti giovanissimi in attacco, dal neo arrivato Comi al figlio d’arte Ganz fino alla rivelazione Kingsley Boateng. Nella Juve, invece, non ci sono Chiellini, Toni, Iaquinta, Pepe, Martinez e Quagliarella: tutti non al meglio e lasciati a riposo da Antonio Conte, in avanti ci sarà capitan Del Piero a dividersi l’attacco con Vucinic prima e Matri poi. C’è comunque curiosità nel vedere all’opera Arturo Vidal al fianco di Pirlo. Si inizia alle 20:45 con Juventus-Inter, la perdente giocherà subito contro il Milan mentre la vincente aspetterà 45′.