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  • Coppa Italia Lega Pro: il Cosenza supera il Trapani e si regala il derby con il Catanzaro

    Coppa Italia Lega Pro: il Cosenza supera il Trapani e si regala il derby con il Catanzaro

    Arriva per il Cosenza la prima vittoria della gestione Somma. I Lupi tornano al successo e lo fanno nel primo turno di Coppa Italia di Lega Pro contro il Trapani dopo aver incassato tre pesanti sconfitte consecutive in campionato che hanno allontanato la formazione calabrese dalla testa della classifica del Girone B di Prima Divisione.
    Due a uno il risultato finale che consente al Cosenza di accedere così al secondo turno della manifestazione regalandosi il derby sentitissimo contro il Catanzaro in programma il prossimo 27 ottobre tra le mura amiche del San Vito.

    Vanno in vantaggio gli ospiti nel primo tempo con Ficarrotta che approfitta di un errore della retroguardia silana per l’1-0 siciliano. Nella ripresa il Cosenza aumenta la pressione alla ricerca del gol del pareggio e per evitare l’ennessima figuraccia: gol che arriva grazie ad un bolide di Daud imparabile per l’estremo difensore trapanese. Qualche minuto prima il Trapani era rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Calabrese per un doppio giallo.
    I padroni di casa spingono e trovano la rete della vittoria con Biancolino, al suo primo gol stagionale che regala vittoria e qualificazione al Cosenza.

    Il tabellino
    COSENZA – TRAPANI 2-1
    30′ Ficarrotta (T), 58′ Daud (C), 80′ Biancolino (C)
    COSENZA (4-2-3-1): De Luca; Musca, Fanucci, Di Bari, Giacomini; Roselli, Coletti; Matteini (46′ Mazzeo), Essabr (87′ Martucci), Daud; Degano (46′ Biancolino).
    Panchina: Petrocco, Scarnato, Raimondi, Mazzeo, Olivieri, Martucci, Biancolino.
    Allenatore: Somma
    TRAPANI: Dolenti, Lo Bue, M. Alletto, Colletto (55′ A. Alletto), Basile (46′ Filippi), Di Peri, Ficarrotta, Calabrese, Mastrolilli, Cammareri (56′ Cianni), Montalbano.
    Panchina: Castelli, A. Alletto, Cutaia, Cianni, Crimaldi, Filippi, Sassano.
    Allenatore: Boscaglia.
    Arbitro: Zivelli.
    Ammoniti: Roselli (C), Calabrese (T), Di Peri (T)
    Espulso: Calabrese (T)

  • E’ Juve show, travolto il Lecce 4-0. Del Piero come Boniperti

    E’ Juve show, travolto il Lecce 4-0. Del Piero come Boniperti

    La Juve vince e convince. Nella settima giornata di Serie A la squadra di Del Neri sfodera una grandissima prestazione al cospetto di un Lecce mai in partita e che ha lasciato completamente le redini della partita ai bianconeri mostrandosi in continua crescita confermando quanto di buono fatto vedere nel derby d’Italia di due settimane fa contro l’Inter. Reti della vittoria di Aquilani, Felipe Melo, Quagliarella e Del Piero. La classifica ora comincia a sorridere: i bianconeri risalgono al quarto posto a quota 11 punti a sole tre lunghezze dalla coppia di testa formata da Milan e Inter.

    La partita si decide già nel primo tempo: la Juventus va al riposo sul 3-0 per effetto delle reti di Aquilani al 12′ su una rasoiata dal limite dell’area, il raddoppio porta la firma di Felipe Melo su calcio di rigore al 33′ per fallo in area su Krasic e di Quagliarella a due minuti dal termine della prima frazione di gioco su assist di uno straripante Krasic, imprendibile sia quando giostra sulla fascia di sua competenza, quella destra, sia su quella opposta. In mezzo alle reti bianconere l’occasionissima, e unica durante tutta la gara, per il Lecce con Corvia che a due passi dalla porta costringe Storari ad un prodigioso intervento. Juventus padrona del campo con Aquilani che sta trovando la sua giusta dimensione in mediana producendo gioco per le ali e per gli attaccanti.

    Nella ripresa la Juventus mira a mantenere il triplo vantaggio e cristallizza la partita abbassando notevolmente i ritmi di gioco, escluso Krasic che continua a mettere a ferro e fuoco la difesa giallorossa con le sua accelerazioni e le sue sgroppate sulle fasce.
    Del Neri vuole regalare gloria anche a Del Piero che viene gettato nella mischia ad un quarto d’ora dal termine. Il capitano bianconero fa calare il sipario sulla gara siglando il 4-0 con una bella conclusione potente e tesa di sinistro. Gol importantissimo perchè è il numero 178 con la maglia della Juventus in Serie A, le stesse reti di Boniperti con la Vecchia Signora. Per Del Piero è l’ennesimo record raggiunto.

    Il tabellino
    JUVENTUS – LECCE 4-0
    12′ Aquilani (J), 33′ rig Felipe Melo (J), 43′ Quagliarella (J), 84′ Del Piero (J)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Grygera, Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Krasic, Felipe Melo (73′ Sissoko), Aquilani (75′ Pepe), Marchisio; Amauri, Quagliarella (76′ Del Piero).
    Panchina: Manninger, Motta, Martinez, Legrottaglie.
    Allenatore: Del Neri
    LECCE (4-1-4-1): Rosati; Rispoli, Fabiano, Ferrario, Mesbah; Giacomazzi; Grossmuller, Piatti (54′ Munari), Olivera (46′ Vives), Jeda (46′ Ofere); Corvia.
    Panchina: Benassi, Gustavo, Brivio, Di Michele.
    Allenatore: De Canio
    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Mesbah, Olivera, Fabiano, Ferrario, Grossmuller (L)

  • Serie B, Pescara straripante: poker di reti inflitto al Grosseto (4-2)

    Serie B, Pescara straripante: poker di reti inflitto al Grosseto (4-2)

    Uno straripante Pescara seppellisce di reti, ben quattro, il Grosseto di Moriero che rimanda ancora una volta l’appuntamento con il primo successo esterno stagionale. Sono Ganci e Sansovini, una doppietta per entrambi (due rigori per l’ex barese) a raddrizzare il risultato dopo l’iniziale vantaggio grossetano firmato da Freddi al 7′. Dieci punti in 5 partite casalinghe per il Pescara che si riscatta dopo la sconfitta di Reggio Calabria; cammino a corrente alternata per il Grosseto che con il nuovo tecnico Moriero (subentrato ad Apolloni) ha colto due successi e due sconfitte.

    Le reti: 7′ pt, calcio piazzato battuto dalla sinistra dall’ex teramano Bondi con Freddi che impatta in modo vincente il pallone di testa per lo 0-1 ospite; 34′ pt, rigore realizzato da Ganci dopo che il portiere biancorosso Narciso, ammonito nella circostanza, stende proprio Ganci; 46′ pt, nuovo rigore trasformato da Ganci e decretato per un ingenuo fallo di Bondi su Nicco; 4′ st, Sansovino trafigge Narciso ben imbeccato dal compagno di reparto; 27′ st ancora Sansovini buca la rete toscana al termine di una letale ripartenza; 49′ st magistrale gol su punizione di Allegretti che rende meno umiliante la sconfitta.

    Il tabellino
    Pescara – Grosseto 4-2
    MARCATORI: 7’ pt Freddi (G), 34’ pt e 46’ pt Ganci (P) entrambi su rigore, 4’ st e 27’ st Sansovini (P), 49’st Allegretti (G) .
    Pescara (4-3-1-2): Pinna, Zanon, Sembroni, Olivi (35’ st Alcibiade), Petterini, Gessa, Nicco, Cascione, Verratti (16’ st Bonanni) Ganci (22’ st Soddimo), Sansovini. All. Di Francesco. (A disp. Bartoletti, Mazzotta, Ariatti, Maniero)
    Grosseto (4-2-3-1): Narciso, Freddi, Iorio,Federici, Mora, Vitiello, Papini, Alessandro (30’ st Asante), Soncin (6’ st Greco), Bondi (7’ st Allegretti), Guidone. All. Moriero. (A disp. Mangiapelo, Sereni, Bruscagin, Statella)
    ARBITRO. Sig. Gicomelli di Trieste, coadiuvato dagli assistenti Iori e Paganessi rispettivamente di Reggio Emilia e Bergamo (IV Uomo: Sig. Aloisi).
    AMMONITI: Freddi, Papini, Narciso, Bondi (G), Petterini, Soddimo (P)
    NOTE: intitolata la Tribuna Stampa allo scomparso giornalista RAI Mario Santarelli; premiata con una targa dal Presidente pescarese De Cecco la vecchia gloria biancazzurra Alfonso Ferri (102 anni). Debutto stagionale per Alcibiade (P)

  • Benevento corsaro a Cosenza. Esordio amaro per Somma

    Benevento corsaro a Cosenza. Esordio amaro per Somma

    Il Benevento firma uno storico successo al San Vito dove non aveva mai battuto il Cosenza in nessuno dei 14 precedenti fino ad oggi disputati tra le due compagini (11 vittorie silane e 3 pareggi). I sanniti vincono per 2-1 cogliendo la quarta vittoria consecutiva in campionato che li proietta al secondo posto in classifica, a 2 punti dalla capolista Atletico Roma. Sconfitta amara per il Cosenza, la seconda in 15 giorni, e per il nuovo tecnico Somma che si sarebbe aspettato maggiore determinazione sotto porta dai suoi uomini. Per i giallorossi vanno a segno D’Anna e Landaida, inutile l’autogol di Zito a favore dei Lupi per il 2-1 finale.

    Cosenza nettamente superiore nel primo tempo quando in almeno 3 occasioni, create tutte nell’arco dei primi 10 minuti di gioco, ha l’opportunità di passare in vantaggio ma nè Mazzeo e nè Degano, per ben due volte, riescono a concretizzare al meglio le palle gol costruite. Proprio nel momento di maggiore spinta dei padroni di casa, le Streghe passano in vantaggio grazie ad una dormita della difesa rossoblu, l’ennesima da inizio stagione, che permette di far battere una punizione velocissima alla squadra ospite; D’Anna, lasciato tutto solo in area, batte Petrocco per l’1-0.
    Il Benevento è attendista e parte velocemente in contropiede, una tattica azzeccata quella di mister Cuttone perchè riesce a limitare gli avversari. Germinale è una spina nel fianco nella retroguardia silana, Pacciardi è l’uomo ovunque. Prima della fine del primo tempo il Cosenza reclama un rigore, apparso netto, per un tocco di mano ravvicinato di Siniscalchi che “para” la conclusione da due passi di Biancolino e sempre con lo stesso attaccante sfiora il pareggio, il colpo però gli rimane in canna e agevola la parata di Aldegani.

    Nella ripresa il Cosenza subisce un’involuzione evidente, forse anche per la stanchezza accentuata dal terreno di gioco reso pesante dalla pioggia caduta durante la giornata, dimostrando di possedere poca lucidità e poca inventiva in mezzo al campo. A tal proposito si sente la mancanza di Fiore, ancora infortunato. Ma nonostante ciò i Lupi si affacciano diverse volte dalle parti di Aldegani: su un crosso rasoterra di Degano, Matteini arriva con il tempo giusto ma, indisturbato e da due passi, spara la sfera in curva. Gol mangiato gol subìto, è la dura legge del calcio: Landaida al 52′ raddoppia con un bel colpo di testa lasciando di sasso Petrocco, il Benevento assapora il gusto della vittoria ma a riaprire i giochi è un autogol di Zito due minuti più tardi. Poi è Germinale è a mettere i brividi ai calabresi colpendo un palo dalla lunga distanza.
    Gli assalti del Cosenza, che chiude la gara con 5 attaccanti in campo, però si rivelano inutili, sulla partita difatti cala il sipario quando Di Bari si fa espellere lasciando i Lupi in inferiorità numerica.

    La squadra calabrese comincia ad accusare, dopo solo 8 giornate, un ritardo pesante in classifica che potrebbe tagliarla fuori dalla lotta promozione, a meno che non si cambi subito atteggiamento e comincino ad arrivare le vittorie. Somma dovrà lavorare, tra le altre cose, anche sulla testa dei calciatori, ma soprattutto costringere gli attaccanti a fare gli straordinari in allenamento per migliorare il tiro, punto debole della squadra.

    Il tabellino
    COSENZA – BENEVENTO 1-2
    20′ D’Anna (B), 52′ Landaida (B), 54′ aut Zito (B)
    COSENZA (4-2-3-1): Petrocco; Musca, Raimondi, Di Bari, Giacomini (75′ Essabr); De Rose, Coletti; Matteini (56′ Daud), Mazzeo, Degano (86′ Olivieri); Biancolino.
    A disposizione: De Luca, Fanucci, Scarnato, Olivieri, Roselli, Daud, Essabr.
    Allenatore: Somma.
    BENEVENTO (4-4-2): Aldegani; Formiconi, Siniscalchi, Landaida, Zito; Pintori (69′ La Camera), Pacciardi (70′ Carcione), Bianco, D’Anna; Clemente, Germinale (87′ Joelson).
    A disposizione: Zotti, Pedrelli, Signorini, Vacca, Carcione, La Camera, Joelson.
    Allenatore: Cuttone.
    Arbitro: Irrati
    Ammoniti: Raimondi (C), Matteini (C), Giacomini (C), Germinale (B), Formiconi (B), D’Anna (B)
    Espulsi: Di Bari (C)

  • L’ex Tiribocchi condanna il Torino. L’Atalanta si impone 2-1

    L’ex Tiribocchi condanna il Torino. L’Atalanta si impone 2-1

    Vittoria pesante quella dell’Atalanta che nel posticipo dell’ottava giornata di Serie B batte all’Atleti Azzurri d’Italia il Torino 2-1 in una gara considerata, sulla carta, come uno scontro diretto per la promozione nella massima serie. Una bella soddisfazione per il tecnico bergamasco Colantuono che ha allenato il Torino nella passata stagione.

    A freddare i granata un altro ex della partira, Tiribocchi, che a tempo scaduto da un dispiacere immenso alla sua ex squadra e ai suoi ex tifosi. Nel primo tempo Sgrigna aveva pareggiato i conti per il Toro rispondendo al gol di Padoin in apertura di match. Il giocatore granata poi è stato espulso, per doppio giallo, dopo che il direttore di gara Tommasi aveva decretato la fine delle ostilità.

    In classifica l’Atalanta sale al terzo posto a quota 15 a 3 lunghezze dal Siena capolista mentre i granata sono costretti a registrare la quarta sconfitta delle gestione Lerda, sempre più in bilico, con soli 10 punti ottenuti in 8 partite.

    Il tabellino
    ATALANTA – TORINO 2-1

    6′ Padoin (A), 23′ Sgrigna (T), 92′ Tiribocchi (A)
    ATALANTA (4-3-1-2): Consigli; Raimondi, Troest, Peluso, Bellini; Barreto (71′ Basha), Carmona, Padoin; Doni; Ardemagni (63′ Tiribocchi), Ruopolo (85′ Ceravolo).
    A disposizione: Frezzolini, Capelli, Pettinari, Bonaventura.
    Allenatore: Colantuono.
    TORINO (4-2-3-1): Rubinho; D’Ambrosio, Di Cesare, Pratali (85′ Cofie), Garofalo; De Feudis (78′ P. Zanetti), De Vezze; Lazarevic, Obodo (71′ Iunco), Sgrigna; R. Bianchi.
    A disposizione: Bassi, Filipe, Scaglia, Pellicori.
    Allenatore: Lerda.
    Arbitro: Tommasi
    Ammoniti: Pratali (T), Lazarevic (T), Doni (A), De Vezze (T)
    Espulso: Sgrigna (T)

  • Fiorentina – Palermo 1-2: Pastore e Ilicic castigano la viola

    Fiorentina – Palermo 1-2: Pastore e Ilicic castigano la viola

    Il Palermo espugna il Franchi battendo i padroni di casa della Fiorentina per 2-1 grazie alle reti nel primo tempo di Ilicic (eurogol) e di un Pastore sempre più leader e trascinatore della squadra rosanero. Questa maturata oggi per la squadra di Delio Rossi è la seconda vittoria consecutiva in trasferta dopo il successo di Torino (Juve ko 3-1) di giovedì scorso nel turno infrasettimanale di Serie A. I siciliani strappano applausi e ricevono elogi per la grande prestazione fornita in campo, i viola invece sono costretti a rivedere i propri piani di inizio stagione dovendo far fronte ad una classifica disastrosa che recita penultimo posto insieme a Roma e Parma. La panchina di Mihajlovic è sempre più traballante.

    Il Palermo parte a razzo: lo sloveno Ilicic colpisce subito una traversa, Pinilla, confermato ancora in attacco, mette a ferro e fuoco la retroguardia di casa che deve soccombere al 20′ minuto quando lo stesso Ilicic batte dalla lunga distanza Frey realizzando un gol strepitoso. Il raddoppio arriva pochi 17 minuti più tardi con Pastore che si beve l’estremo difensore viola per il 2-0 che taglia le gambe a Montolivo e compagni.

    Nella ripresa la Fiorentina reagisce e con Gilardino accorcia le distanze su un perfetto cross di Santana, entrato al posto di un deludente Marchionni. La squadre di Mihajlovic ci crede e guadagna un penalty per un tocco di mani in area di Balzaretti: dagli 11 metri però Ljajic calcia male e permette a Sirigu di neutralizzare la massima punizione che poteva davvero cambiare volto alla gara. Per il giovane talento serbo è il primo rigore sbagliato dopo i due realizzati nelle scorse giornate.
    La partita è ancora viva e riserva tante emozioni con occasioni da una parte e dall’altra, soprattutto con Gilardino e Munoz. Ma il risultato non cambia complice anche l’inferiorità numerica della Fiorentina che chiude in 10 uomini per l’espulsione per fallo da ultimo uomo del capitano Montolivo.

    Per i viola si prospetta una settimana da incubo; forse la sosta per dare spazio alla nazionale impegnata nelle qualificazione ai prossimi europei potrà ridare alla truppa di Mihajlovic maggiore convinzione nei propri mezzi ma bisognerà ricominciare tutto daccapo e risolvere quei problemi che puntualmente si ripresentano ogni domenica.

    Il tabellino
    FIORENTINA – PALERMO 1-2
    20′ Ilicic (P), 37′ Pastore (P), 58′ Gilardino (F)
    FIORENTINA (4-2-3-1): Frey; De Silvestri (42′ Comotto), Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Donadel, Montolivo; Cerci (76′ Bolatti), Ljajic, Marchionni (56′ Santana); Gilardino.
    Allenatore: Mihajlovic
    PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Cassani, Muñoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore (90′ Maccarone), Ilicic (83′ Kasami); Pinilla (66′ Hernandez).
    Allenatore: Rossi
    Arbitro: Mazzoleni
    Ammoniti: Ljajic (F), Balzaretti (P)
    Espulsi: Montolivo (F)
    Note: Sirigu para un rigore a Ljajic

  • Serie B, Olivi e Bonanni espugnano Bergamo. Albinoleffe – Pescara 1-2

    Serie B, Olivi e Bonanni espugnano Bergamo. Albinoleffe – Pescara 1-2

    Olivi e Bonanni firmano il primo successo esterno in stagione del Pescara e decretano al tempo stesso la seconda sconfitta consecutiva dell’Albinoleffe, vanificando il momentaneo pari di rigore di Cissè: questo l’esito dell’atteso match tra Albinoleffe e Pescara valido per la settima giornata del torneo cadetto 2010/11. Pescara propositivo ma sterile nella sua ricerca del gol ed Albinoleffe intento a rintuzzare gli attacchi ospiti e a cercare di proporsi in contropiede: questo il tema tattico di un primo tempo che regala emozioni con il contagocce. Prima frazione di gioco che sembra avviarsi alla conclusione sullo 0-0, ma la doccia fredda per i bergamaschi è dietro l’angolo: è Olivi al 43’ a firmare il preziosissimo gol, con una conclusione beffarda da fuori area che non lascia scampo a Tomasig al termine di un’azione confusa.

    Secondo tempo che si apre all’insegna del neo entrato Cissè: netto fallo di Petterini su Foglio e l’arbitro Bagalini decreta il penalty in favore dei lombardi che il colored seriano non sbaglia. L’Albinoleffe prende coraggio dopo il pari mentre il Pescara sembra aver subito il contraccolpo psicologico della rete lombarda: i seriani conducono le danze pur senza rendersi eccessivamente pericolosi, con i dannunziani che si dedicano alla fase di copertura ma non disdegnano sortite offensive. Proprio i biancazzurri tornano però in vantaggio al 27’: il merito è di Bonanni che di sinistro trova dalla lunga distanza una traiettoria perfetta che trafigge Tomasig per la seconda volta. E’ la rete che decide il match: prima vittoria esterna per gli abruzzesi, secondo successo consecutivo dopo il 2-0 inflitto al Toro nello scorso turno.

    Il tabellino
    ALBINOLEFFE – PESCARA 1-2
    MARCATORE: 43’ Olivi, 10’st Cissè su rig. 27’st Bonanni
    ALBINOLEFFE (4-4-1-1): Tomasig, Luoni, Bergamelli, Lebran, Garlini, Salvi (1’st Cissè), Previtali, Hatemaj, Foglio (32’ st Cia), Bombardini, Cocco (34’ st Momentè). All. Mondonico
    PESCARA (4-4-1-1): Pinna, Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini, Gessa, Cascione, Tognozzi, Bonanni (43’st Mazzotta), Soddimo (20’ Sansovini), Ganci (36’ st Nicco). All. Di Francesco.
    ARBITRO: Sig. Bagalini di Fermo, coadiuvato dagli assistenti Cini di Firenze e Longo di Paola (IV Uomo: PENNO di Nichelino)
    AMMONITI: Luoni (A), Gessa, Petterini (P)

  • Serie B: il Livorno travolge l’Ascoli 5-1

    Serie B: il Livorno travolge l’Ascoli 5-1

    Nell’anticipo della settima giornata di Serie B il Livorno passeggia al Del Duca di Ascoli Piceno battendo i padroni di casa con un sonoro 5-1. Netta la supremazia dei labronici che vanno al riposo in vantaggio per 2-0 per poi dilagare nella ripresa raggiungendo in classifica proprio i marchigiani a quota 9, a ridosso della zona playoff.

    L’uno – due del Livorno nel giro di due minuti tra il 24′ e il 26′ taglia le gambe ai bianconeri: Surraco apre le danze, poi raddoppia Dionisi dopo una bella azione personale.
    Nella ripresa il centrocampista uruguagio e l’attaccante confezionano la propria doppietta personale: Surraco fa 3-0, Dionisi chiude il match realizzando la rete del 5-1 finale. Le altre due reti, quella inutile dell’Ascoli e la quarta marcatura del Livorno, portano le firme di Moretti e Danilevicius.

    Il tabellino
    ASCOLI – LIVORNO 1-1
    24′ Surraco (L), 26′ Dionisi (L), 55′ Surraco (L), 57′ Moretti (A), 87′ Danilevicius (L), 91′ Dionisi (L)
    ASCOLI (4-4-1-1): Guarna; Gazzola, Micolucci, Marino, Giallombardo (46′ Bonvissuto); Sommese (73′ Esposito), Cristiano, Di Donato, Moretti; Giorgi (64′ Mendicino); Djuric.
    A disposizione: Lenzi, Ciofani, Faisca, Uliano.
    Allenatore: Gustinetti.
    LIVORNO (4-4-2): De Lucia; Salviato, Lambrughi, Miglionico, Pieri; Surraco (83′ Pagano), Luci, Iori, Schiattarella (64′ Barusso); Tavano (74′ Danilevicius); Dionisi.
    A disposizione: Mazzoni, Cellerino, Di Bella, Prutsch.
    Allenatore: Pillon
    Arbitro: Tozzi
    Ammoniti: Iori, Schiattarella, Guarna, Di Donato, Bonvissuto
    Espulso: Micolucci

  • Iaquinta illude, la Juve strappa un pari in casa di Mancini

    Iaquinta illude, la Juve strappa un pari in casa di Mancini

    Buon pareggio, il secondo consecutivo in Europa, quello ottenuto dalla Juventus in casa del Manchester City di Roberto Mancini nella sfida più affascinante della seconda giornata di Europa League. Sotto gli occhi del ct della nazionale inglese ed ex tecnico della Juventus Fabio Capello, i bianconeri trovano subito il vantaggio con Iaquinta ma vengono raggiunti nei minuti finali del primo tempo da un gol di Johnson che sfrutta l’ennesima disattenzione della retroguardia juventina.

    Praticamente senza attacco per le indisponibilità di Quagliarella, non tesserabile per la competizione europea, e Amauri, Del Neri deve fare affidamento sulla coppia Del Piero – Iaquinta. E’ proprio quest’ultimo che porta in vantaggio la Juventus al minuto 10: l’attaccante calabrese scaglia nel sette una sassata dalla distanza che coglie di sorpresa l’estremo difensore inglese Hart.
    La Juve c’è, è ben messa in campo e con Chiellini e Bonucci tiene a freno il temibile Tevez ed Adebayor mentre Marchisio e Sissoko mettono ordine a centrocampo. Ma la verve agonistica si esaurisce con il passare dei minuti, quando gli uomini di Del Neri concedono l’iniziativa ai padroni di casa. E nel momento migliore inglese il City pareggia con l’esterno Johnson che si inserisce tra Chiellini e De Ceglie, immobili, battendo piuttosto agevolmente Manninger. Si va così al riposo sull’1-1.

    Nella ripresa il risultato non cambia. La Juve sembra accontentarsi del pareggio e si limita a controllare le folate offensive dei Citizens che non si rendono mai pericolosi. Anzi, è Del Piero a 5 minuti dal termine del match a sfiorare la rete che poteva espugnare Manchester ma la sua splendida punizione dai 35 metri sbatte prima sulla base inferiore della traversa e poi sulla linea di porta lasciando strozzato in gola del capitano bianconero dei tanti tifosi della Juventus presenti sugli spalti del City of Manchester l’urlo del gol.

    Il tabellino
    MANCHESTER CITY – JUVENTUS 1-1
    10′ Iaquinta (J), 36′ Johnson (M)
    MANCHESTER CITY (4-3-3): Hart; Boateng (83′ Milner), Kompany, K. Tourè, Zabaleta (46′ Boyata); Y. Tourè, Vieira, Barry; Adebayor (72′ Silva), Tevez, Johnson.
    A disposizione: Given, Lescott, De Jong, Jo.
    Allenatore:Mancini
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Chiellini, Bonucci, De Ceglie (72′ Motta); Krasic (75′ Melo), Sissoko, Marchisio, Martinez (53′ Pepe); Iaquinta, Del Piero.
    A disposizione: Storari, Legrottaglie, Lanzafame, Giannetti.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: Gonzalez (Spa)
    Ammoniti: Krasic (J), Grygera (J), Barry (M)

  • Europa League, incredibile Napoli: con la Steaua da 0-3 a 3-3 al 97’

    Europa League, incredibile Napoli: con la Steaua da 0-3 a 3-3 al 97’

    E’ un Napoli da brividi quello che va in scena a Bucarest per il secondo turno di Europa League contro la Steaua.

    Il turn over operato da Mazzarri e la scarsa concentrazione di alcuni elementi, producono un primo tempo da dimenticare per gli azzurri.

    Il Napoli va sotto 3 volte addirittura nel primo quarto d’ora. Cribari spiana la strada agli avversari con un’autorete, poi ci pensano Tanase e Kapetanos (complice De Sanctis) a rendere più netto il vantaggio per la Steaua.

    Lo stesso Kapetanos poi, si fa espellere alla mezz’ora per un pugno sferrato a Santacroce. Pur in inferiorità numerica, la squadra di casa si rende ancora pericolosa, mentre il Napoli si muove in maniera disordinata e confusa. Maggio e Vitale non spingono e Cavani è troppo solo in avanti.

    Tuttavia, a un minuto dalla fine del primo tempo, Sosa colpisce la base del palo su calcio di punizione e, sulla respinta, è proprio Vitale a ribadire in rete e a riaprire il match.

    Un altro giro di lancette e Cavani con una bella rovesciata sfiora il gol del 2-3.

    A inizio di ripresa, entra Lavezzi al posto di Santacroce, ma la Steaua sfiora subito il poker con un palo e una traversa nella stessa azione. Il Napoli risponde con un colpo di testa di Cavani, ben parato da Tatarusanu e una botta di Lavezzi dalla distanza che si perde di poco a lato.

    Gli azzurri rientrano in partita al minuto 73, quando Hamsik (subentrato a Zuniga) lascia partire un siluro dalla distanza, che si incassa sotto l’incrocio, alla destra del portiere rumeno. Poi è Lavezzi a sfiorare il pareggio, ma il suo tiro viene respinto.

    Forcing finale del Napoli (entra anche Dumitru al posto di Yebda), ma Tatarusanu fa buona guardia fino all’ultimo secondo, quando Cavani mette dentro per il clamoroso 3-3.

    Momenti concitati a fine gara, con l’arbitro preso di mira per il maxi recupero concesso (ben 7 minuti).

    Il tabellino

    Steaua-Napoli 3-3 – 2’ Cribari (aut.), 11’ Tanase, 16’ Kapetanos (S), 44’ Vitale, 73’ Hamsik, 97’ Cavani (N)

    STEAUA (4-4-2-): Tatarusanu; Bonfim, Gardos, Geraldo Alves, Latovlevici; Nicolita, Ricardo Gomes, Apostol (79’ Angelov), Tanase (75’ Radut); Stancu (93’ Surdu), Kapetanos. A disposizione: Lungu, Abrudan, Martinovic, Bicfalvi. All.: Lacatus.
    NAPOLI (3-4-3): De Sanctis; Santacroce (46’ Lavezzi), Cribari, Grava; Maggio, Yebda (86’ Dumitru), Gargano, Vitale; Zuniga (57’ Hamsik), Sosa, Cavani. A disposizione.: Iezzo, Aronica Campagnaro, Maiello. All.: Mazzarri.

    Espulsi: Kapetanos (S)

    Ammoniti: Lavezzi (N), Tatarusanu (S)

    ARBITRO: Borski (POL)