Tag: tabellino

  • Montepaschi Siena campione d’Italia. Battuta Milano 4-0

    Montepaschi Siena campione d’Italia. Battuta Milano 4-0

    La Montepaschi Siena domina la Finale contro l’Armani Jeans Milano (4-0) e vince il suo terzo scudetto consecutivo.
    La squadra di coach Pianigiani travolge i meneghini al “Forum” in gara 4 per 82-47 dopo aver fatto registrare un Montepaschi Siena campione d'Italiaparziale di 29-3 nei primi 3 minuti di gara. I toscani sono precisa dall’arco dei tre punti (9/16 all’intervallo) e chiudono il primo tempo sul 50-20.
    Siena si è dimostrata squadra imbattibile, basti pensare che in 47 partite in Italia ha subito solo una sconfitta in Supercoppa contro la Fortitudo Bologna da allora ha inanellato una striscia positiva di ben 19 successi consecutivi.
    L’Mvp delle finali è stato eletto lo statunitense Terrell McIntyre che anche lui come Pianigiani è al terzo titolo italiano.
    Onore comunque ai vinti che nulla hanno potuto contro la strapotere biancoverde. Il coach della Montepaschi nel dopo partita ha affermato: “Le emozioni sono tante e straordinarie sono contento che abbiamo fatto una grande partita per suggellare una stagione che rimarrà nella storia del basket italiano, si meritano di essere ricordati a lungo. Tre anni fa abbiamo scelto giocatori che nessuno pensava capaci di questo, sono uomini eccezionali. Hanno fatto un lavoro incredibile, non credo che nessuno abbia lavorato in questa maniera, sia chi è qua da tre anni, sia che i nuovi“.
    Ora gli obiettivi si spostano verso la conquista dell’Eurolega, Panathinaikos e Cska Mosca permettendo.

    Il tabellino

    Armani Jeans Milano-Montepaschi Siena 47-82

    Armani Jeans Milano: Hall 8, Mordente 2, Vitali 0, Thomas 9, Price 3, Hawkins 13, Katelynas 3, Marconato 4, Beard 5, Sangaré 0. N.e.: Taylor, Rocca. All.: Bucchi.
    Montepaschi Siena: Domercant 9, McIntyre 11, Finley 6, Eze 7, Carraretto 3, Sato 14, Lavrinovic 15, Kaukenas 12, Ress 2, Stonerook 3, Lechtaler 0, Centanni 0. All.: Pianigiani.

    Albo d’Oro

    33 Milano
    15 Virtus Bologna
    10 Varese
    5 Treviso
    5 Trieste
    4 Roma
    4 Siena
    3 Cantù
    2 Fortitudo Bologna
    2 Pesaro
    2 Venezia
    1 Caserta

  • Confederation Cup: La Spagna vince e va in semifinale

    Confederation Cup: La Spagna vince e va in semifinale

    Non c’è stata la goleada rifilata alla Nuova Zelanda di 3 giorni fa ma la Spagna, seppur a fatica, vince di misura contro l’Iraq e vola in semifinale.
    Al “Free State Stadium” di Bloemfontein le “Furie Rosse” vincono grazie al gol di David Villa al 10 minuto della David Villaripresa e rimangono saldamente in testa nel gruppo A a punteggio pieno.
    Gli spagnoli partono bene e fanno capire di voler stravincere anche questa partita: è subito il “Ninho” Torres a mettere paura con un gran numero la retroguardia avversaria che sventa la minaccia; al 10 minuto l’Iraq si fa vedere per l’unica durante tutto il primo tempo dalle parti di Casillas con un tiro debole di Zahara ma il numero 1 spagnolo fa buona guardia. Gli iberici premono sull’acceleratore e sfiorano il gol in 3 occasioni (2 tentativi di Villa e 1 di Cazorla) con la palla fuori d’un soffio; il primo tempo si chiude con il punteggio di parità sullo 0-0.
    Nella ripresa i mediorientali non cambiano stile di gioco e si fanno schiacciare dagli spagnoli: prima Villa si fa respingere da pochi passi un colpo di testa dal portiere iracheno, poi due minuti più tardi l’attaccante del Valencia si rifà non fallendo l’ennesimo colpo di testa indirizzato all’angolino.
    Nonostante lo svantaggio, l’Iraq non esce fuori dalla propria metà campo, quasi come se si accontentasse dell’1-0 mentre continua l’assedio iberico: Torres al 65′ si mangia un gol praticamente già fatto, 3 minuti più tardi è Xabi Alonso a sfiorare la traversa e all’80’ Mata, dopo aver scambiato con Silva, si fa respingere la conclusione dal portiere avversario Kassid. Nei minuti finali la Spagna rischia di subire il gol del pareggio con Akram che, suo malgrado, non riesce ad indirizzare la sfera nel “sette”.
    Finisce qui la partita con la Spagna che fa 2 su 2 e aspetta di conoscere l’avversaria che incontrerà in semifinale.

    Il tabellino

    SPAGNA-IRAQ 1-0
    Spagna (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Pique, Marchena, Capdevila; Cazorla (67′ Silva), Xavi (82′ Busquets), Xabi Alonso, Mata; Torres, Villa (74′ Guiza sv). A disposizione: Diego Lopez, Albiol, Puyol, Pablo Hernandez, Fabregas, Llorente, Arbeloa, Riera, Reina. C.T. Del Bosque
    Iraq (5-4-1): Kassid; Kareem, Khalid, Rehema, Shaker, Abbas; Saeed (60′ Kareem), Majeed, Akram, Hawar (70′ Karrar Jassim); Zahra (81′ Mahmoud). A disposizione: Sadir, Abdul Wahab, Isam, Salah, Talib, Mohammed, Habeib. C.T. Milutinovic
    Arbitro: Breeze (Australia)
    Marcatori: 55′ Villa (S)
    Ammoniti: Abbas (I), Xabi Alonso (S), Marchena (S)

  • Il Barcellona è campione d’Europa. Sconfitto il Manchester Utd

    Il Barcellona è campione d’Europa. Sconfitto il Manchester Utd

    Il Barcellona è campione d’Europa per la terza volta nella sua storia. A Roma i catalani vincono 2-0 dando una lezione di calcio al Manchester United e completano la “triplete” (LigaCoppa del Re e Champions League), che li incorona squadra più forte del mondo. Gli inglesi interrompono la loro striscia positiva di imbattibilità in Barcellona Campione d' EuropaChampions dopo 25 partite, proprio nella partita più importante, dove bisogna dare il tutto per tutto e tenere un livello di concentrazione altissimo: tutto questo alla squadra di Ferguson è mancato, mentre l’allenatore degli spagnoli, Pep Guardiola, al suo primo anno da tecnico, è riuscito a vincere tutto quello che c’era da vincere, facendo degli avversari un sol boccone, con una squadra equilibrata in tutti i reparti e micidiale li davanti. Ecco spiegata la chiave del successo “Blaugrana”.
    Splendida cornice di pubblico all’”Olimpico” in una magica notte romana, che inizia con l’ingresso in campo delle due squadre; riflettori puntati su Messi e Cristiano Ronaldo: è la loro sfida.
    Formazioni della vigilia confermate, brividi ed emozioni forti quando si ascolta l’inno della Champions, il tempo di recuperare la giusta concentrazione e si comincia.
    Manchester United che nei primi 10 minuti fa sul serio, vuole subito aggredire gli avversari e dopo appena due giri di lancette, su una respinta goffa di Victor Valdes su punizione calciata da Ronaldo, per poco Park non mette dentro il pallone dell’1-0. Il Barcellona sembra stordito dall’avvio fulminante dei “Red Devils” e cercano di riordinare le idee: al 10′ grande percussione centrale di Iniesta che serve Eto’o, il camerunense salta come un birillo Vidic e mette il pallone alle spalle di Van der Sar. E’ apoteosi “blaugrana”. Da quel momento in poi la partita la gestisce il Barcellona con passaggi rapidi e precisi, mentre ne Ronaldo ne Rooney riescono ad impensierire il portiere spagnolo. Primo tempo che si chiude con il vantaggio catalano.
    Nella ripresa si capisce che Ferguson vuole raddrizzare la partita subito mandando in campo Tevez al posto dello spento Anderson, lasciando il solo Carrick a far legna a centrocampo. Ma la musica non cambia e sono sempre gli uomini di Guardiola a fare la partita, sfiorando in almeno 2 occasioni il gol del raddoppio: prima Van der Sar si supera su Henry, poi Xavi prende il palo direttamente su calcio di punizione procurato dallo straordinario Iniesta con il portiere olandese a guardare la sfera. Ferguson capisce che bisogna osare di più e toglie un inguardabile Park per Berbatov, pronto a sfruttare le giocate di Ronaldo, Rooney e Tevez li davanti. In questo modo gli inglesi perdono il centrocampo regalando di fatto il raddoppio al Barcellona: Puyol recupera palla a centrocampo, allarga per Xavi che con una pennellata trova lo smarcatissimo Messi che con una strepitosa coordinazione di testa mette nel sette. Il Manchester ha una reazione d’orgoglio e solo l’intervento straordinario di Victor Valdes, che abbassa la saracinesca, sventa il pericolo creato da Ronaldo. Messi e compagni addormentano la partita fino al fischio finale e urlo liberatorio dei circa 30 mila tifosi catalani.
    Il Barcellona è sul tetto d’Europa, Messi vincerà con ogni probabilità il Pallone d’Oro, succedendo proprio a Cristiano Ronaldo e Guardiola, a parte i successi all’esordio da allenatore, entra nel club ristrettissimo di coloro che la Champions l’hanno alzata sia da giocatori che da allenatori. Il Manchester non riesce a bissare il successo della scorsa stagione e continua il tabù dei campioni in carica; infatti, da quando è stata istituita la denominazione Champions League,nessuna squadra è riuscita a ripetersi. Per la Spagna questo è il dodicesimo trofeo che stacca così Italia e Inghilterra.
    All’ombra del Colosseo, complimenti ai vincitori e onore agli sconfitti.

    Il tabellino

    Barcellona-Manchester Utd 2-0
    Barcellona (4-3-3): Valdes; Puyol, Piqué, Touré, Sylvinho; Busquets, Xavi, Iniesta (48′ st Pedro Rodriguez); Messi, Eto’o, Henry (27′ st Keita). In panchina: Pinto, Caceres, Muniesa, Krkic, Gudjohnsen. All. Guardiola
    Manchester Utd (4-3-3): Van der Sar; O’Shea, Ferdinand, Vidic, Evra; Carrick, Anderson (1′ st Tevez), Giggs (30′ st Scholes); Park (21′ st Berbatov), Ronaldo, Rooney. In panchina: Kiszczak, Rafael, Evans, Nani. All. Ferguson
    Arbitro: Busacca (Svi)
    Marcatori: 10′ Eto’o (B), 25′ st Messi (B)
    Ammoniti: 16′ Piqué (B), 33′ st Ronaldo (M), 35′ st Scholes (M), 48′ st Vidic (M)
    Espulsi: –

    Albo d’Oro

    ’55-’56 REAL MADRID
    ’56-’57 REAL MADRID
    ’57-’58 REAL MADRID
    ’58-’59 REAL MADRID
    ’59-’60 REAL MADRID
    ’60-’61 BENFICA
    ’61-’62 BENFICA
    ’62-’63 MILAN
    ’63-’64 INTER
    ’64-’65 INTER
    ’65-’66 REAL MADRID
    ’66-’67 CELTIC
    ’67-’68 MANCHESTER UTD
    ’68-’69 MILAN
    ’69-’70 FEYENOORD
    ’70-’71 AJAX
    ’71-’72 AJAX
    ’72-’73 AJAX
    ’73-’74 BAYERN MONACO
    ’74-’75 BAYERN MONACO
    ’75-’76 BAYERN MONACO
    ’76-’77 LIVERPOOL
    ’77-’78 LIVERPOOL
    ’78-’79 NOTTINGHAM FOREST
    ’79-’80 NOTTINGHAM FOREST
    ’80-’81 LIVERPOOL
    ’81-’82 ASTON VILLA
    ’82-’83 AMBURGO
    ’83-’84 LIVERPOOL
    ’84-85′ JUVENTUS
    ’85-’86 STEAUA BUCAREST
    ’86-’87 PORTO
    ’87-’88 PSV EINDHOVEN
    ’88-’89 MILAN
    ’89-’90 MILAN
    ’90-’91 STELLA ROSSA
    ’91-’92 BARCELLONA
    ’92-’93 MARSIGLIA
    ’93-’94 MILAN
    ’94-’95 AJAX
    ’95-’96 JUVENTUS
    ’96-’97 BORUSSIA DORTMUND
    ’97-’98 REAL MADRID
    ’98-’99 MANCHESTER UTD
    ’99-’00 REAL MADRID
    ’00-’01 BAYERN MONACO
    ’01-’02 REAL MADRID
    ’02-’03 MILAN
    ’03-’04 PORTO
    ’04-’05 LIVERPOOL
    ’05-’06 BARCELLONA
    ’06-’07 MILAN
    ’07-’08 MANCHESTER UTD
    ’08-’09 BARCELLONA

    Vittorie per club

    9 REAL MADRID
    7 MILAN
    5 LIVERPOOL
    4 BAYERN MONACO
    4 AJAX
    3 BARCELLONA
    3 MANCHESTER UTD
    2 BENFICA
    2 JUVENTUS
    2 INTER
    2 NOTTINGHAM FOREST
    2 PORTO
    1 CELTIC
    1 AMBURGO
    1 STEAUA BUCAREST
    1 MARSIGLIA
    1 FEYENOORD
    1 ASTON VILLA
    1 PSV EINDHOVEN
    1 STELLA ROSSA
    1 BORUSSIA DORTMUND
  • Milan-Roma:Il talismano De Marco rimanda il discorso terzo posto

    La Curva Sud contesta Maldini nel suo giro d’addio

    Ultima di Maldini a San Siro sfortunatissima, la Roma per il terzo anno consecutivo esce indenne contro il Milan e inguia i rossoneri che adesso dovranno giocarsi tutto nel terribile scontro quarto posto di Firenze. Pubblico delle grandi occasioni per festeggiare l’addio al calcio di Maldini ma rossoneri che nel primo tempo sembrano in vacanza, anche se si rendono pericolosi con Pato che chiama al miracolo in die occasioni Artur. Il 4-4-2 studiato da Spalletti mette in crisi il Milan, i giallorossi chiudono al meglio e ripartono con ottime verticalizzazioni. Grazie ad un sinistro di Riise su punizione, gli uomini di Spalletti trovano il vantaggio. Il Milan cerca di ritornare in pareggio ma non riescono ad orchestrare un’azione degna di nota, anche se invocano il rigore su un contatto in area tra Inzaghi e Riise. Ripresa che inizia con Seedorf al posto di Beckham, i rossoneri sembrano piu in palla ma Arthur è in giornata di grazia e dove non arriva il giovane portiere giallorosso ci pensa De Marco, sorvolando su palese di Juan su Inzaghi diretto in porta. I rossoneri iniziano a schiacciare la Roma e su uno dei pochi spunti di Kaka trovano il pari con il solito Ambrosini abile a seguire l’azione e trovare la ribattuta vincente. I giallorossi fin a quel momento chiusi a contenere le azioni del Milan si riversano in attacco ed è Menez a trovare il gol del nuovo vantaggio su un pregevole contropiede nato da un errore di Pirlo. Palla a centrocampo e il Milan in azione fotocopia trova il pareggio. Ma è una giornata storta per i rossoneri ed è Totti con la complicità di Dida a regalare l’Europa League alla Roma, un altra settimana di passione per i rossoneri. Il Maldini-day è un fallimento anche per uno scioccante striscione contro il capitano del Milan, il calcio ancora una volta dimostra di non aver riconscenza per un suo degno interprete.

    IL TABELLINO
    MILAN–ROMA 2-3
    (36’ Riise, 75’, 82’  Ambrosini, 80’ Menez, 85’ Totti)

    MILAN (4-3-1-2): Dida ; Flamini, Maldini, Favalli, Jankulovski (59’ Zambrotta); Beckham (46’ Seedorf), Pirlo , Ambrosini; Kakà;  Pato (59’ Ronaldinho), Inzaghi A disposizione: Kalac, Senderos,  Gattuso,  Shevchenko All. Ancelotti
    ROMA (4-4-2): Artur; Motta, Mexes, Juan (69’ Diamoutene), Riise; Cassetti (63’ Filipe), Brighi, Pizarro, Taddei; Vucinic (76’ Menez), Totti 6.5 A disposizione: Julio Sergio, Loria,  Baptista, Montella All. Spalletti
    ARBITRO:  De Marco
    AMMONITI:  Ambrosini (M), Motta (R), Artur (R), Taddei (R)
    ESPULSI: Ambrosini (M)

  • Coppa Uefa: Lo Shakthar Donetsk entra nella storia

    Coppa Uefa: Lo Shakthar Donetsk entra nella storia

    Lo Shakhtar Donetsk è la prima squadra ucraina a vincere la Coppa Uefa e sarà anche l’ultima perchè dall’anno prossimo il torneo continentale assumerà la denominazione di Europa League. Inoltre è la prima squadra ucraina a Festa Shakhtarvincere a livello internazionale battendo il Werder Brema orfano del neo acquisto della Juventus Diego in una finale piacevole da vedere.
    Allo stadio “Sukru Saracoglu” di Istanbul, la casa del Fenerbahce, lo Shakthar comprime i tedeschi per tutto il primo tempo favorito anche dall’infortunio dell’ultima ora di Mertesacker, perno difensivo dei verdi di Brema. La squadra di Lucescu pero’ concretizza poco, perche’ottiene solo un gol, con Luiz Adriano al 25′, e spreca altre varie occasioni, ma a rimettere in corsa il Werder ci pensa il portiere ucraino Pyatov che con un grossolano errore su una punizione di Naldo si fa sfuggire il pallone che termina in rete. E’il 35′, e il primo tempo finisce con questo risultato.
    La ripresa e’ piu’ equilibrata,solo a dieci minuti dal fischio finale, Pyatov riscatta la papera precedente, negando il gol a Pizarro. Si arriva cosi’ ai supplementari dove lo Shakhtar trova il gol della competizione con Jadson al 7′, mentre al Werder viene annullato a Pizarro, al 19′ per un dubbio fallo di quest’ultimo. Poi e’ solo festa arancio-nero per la squadra di Donetsk.

    Il tabellino
    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynskiy, Rat; Lewandowski, Fernandinho; Ilsinho (10′ pts Gai), Jadson (7′ sts Djulai), Willian; Luiz Adrian (45′ st Gladkiy). A disp. Khudzhamov, Ishchenko, Chyzhov, Moreno. All. Lucescu
    Werder Brema (4-4-2): Wiese; Fritz (5′ pts Pasanen), Prodl, Naldo, Boenisch; Niemeyer (13′ st Tziolis), Frings, Baumann, Ozil; Pizarro, Rosenberg (33′ st Hunt). A disp. Vander, Tosic, Vranjes, Harnik. All. Schaaf
    Arbitro: Medina Cantalejo (Spa)
    Marcatori: 25′ pt Luiz Adriano (S), 35′ pt Naldo (W), 7′ pts Jadson (S)
    Ammoniti: Frings (W), Srna (S), Lewandowski (S), Fritz (W), Ilsinho (S), Tziolis (W), Boenisch (W)

    Albo d’Oro

    55-58 – BARCELLONA
    58-60 – BARCELLONA
    60-61 – ROMA
    61-62 – VALENCIA
    62-63 – VALENCIA
    63-64 – REAL SARAGOZZA
    64-65 – FERENCVAROS
    65-66 – BARCELLONA
    66-67 – DINAMO ZAGABRIA
    67-68 – LEEDS
    68-69 – NEWCASTLE
    69-70 – ARSENAL
    70-71 – LEEDS
    71-72 – TOTTENHAM
    72-73 – LIVERPOOL
    73-74 – FEYENOORD
    74-75 – BORUSSIA MOENCHENGLADBACH
    75-76 – LIVERPOOL
    76-77 – JUVENTUS
    77-78 – PSV EINDHOVEN
    78-79 – BORUSSIA MOENCHENGLADBACH
    79-80 – EINTRACHT FRANCOFORTE
    80-81 – IPSWICH TOWN
    81-82 – GOTEBORG
    82-83 – ANDERLECHT
    83-84 – TOTTENHAM
    84-85 – REAL MADRID
    85-86 – REAL MADRID
    86-87 – GOTEBORG
    87-88 – BAYER LEVERKUSEN
    88-89 – NAPOLI
    89-90 – JUVENTUS
    90-91 – INTER
    91-92 – AJAX
    92-93 – JUVENTUS
    93-94 – INTER
    94-95 – PARMA
    95-96 – BAYERN MONACO
    96-97 – SCHALKE 04
    97-98 – INTER
    98-99 – PARMA
    99-00 – GALATASARAY
    00-01 – LIVERPOOL
    01-02 – FEYENOORD
    02-03 – PORTO
    03-04 – VALENCIA
    04-05 – CSKA MOSCA
    05-06 – SIVIGLIA
    06-07 – SIVIGLIA

     

  • Pescina-Cosenza in Live Blogging

    PESCINA-COSENZA 1-1 (fine partita)
    Marcatori: 28′ Catania (C), 37′ rig Bettini (P)

    Il tabellino

    PESCINA: Merletti, Locatelli, Silvestri (46′ Blanchard), Petitto, Miale, Pomponi, Cruciani (70′ Cuomo), De Angelis, Di Paquale (59′ Censori), Pietrobattista, Bettini.
    A disposizione: Bifulco, Blanchard, Marcelli, Cuomo, Delsignore, Censori, Carosone.
    All.: Perrone
    COSENZA: Ambrosi, Morelli, Chianello (9′ Musacco), Moschella, Parisi, Profeta (46′ Fabio), Occhiuzzi (61′ Bernardi), Battisti, Galantucci, Danti, Catania.
    A disposizione: Guizzetti, Musacco, Braca, Bernardi, De Rose, Fabio, Polani.
    All.: Toscano
    Note: circa una cinquantina gli spettatori presenti tra cui una trentina di ultras rossoblù nonostante il divieto. Terreno in discrete condizioni. Giornata poco nuvolosa ma ventosa.
    Ammoniti: Parisi (C)
    Espulsi:
    Angoli: 0-2
    Recupero: 2′ pt, 2′ st

  • Premier League: Manchester Utd-Arsenal in Live Blogging

    MANCHESTER UTD-ARSENAL 0-0 (fine partita)

    Il tabellino

    MANCHESTER UTD: Van der Sar, O’Shea, Vidic, Evans, Evrà, Ronaldo, Fletcher, Carrick, Giggs, Tevez (67′ Park), Rooney (91′ Anderson).
    A disposizione: Kuszczak, Neville, Anderson, Berbatov, Park, Scholes, Da Silva.
    All.: Ferguson.
    ARSENAL: Fabianski, Sagna, Song, Toure, Gibbs (75′ Eboue), Diaby, Denilson, Fabregas, Nasri (69′ Bendtner), Arshavin (69′ Walcott), Van Persie.
    A disposizione: Mannone, Eboue, Ramsey, Vela, Walcott, Bendtner.
    All.: Wenger
    Note:
    Ammoniti: 33′ Van Persie (A), 47′ pt Arshavin (A), 46′ Fabregas (A), 50′ Nasri (A), 77′ Song (A)
    Espulsi:
    Angoli:
    Recupero: 3′ pt, 3′ st

  • Anticipo 40 Giornata Serie B: Il Piacenza affonda il Pisa

    Anticipo 40 Giornata Serie B: Il Piacenza affonda il Pisa

    Brutta sconfitta casalinga del Pisa che si arrende per 3-1 al Piacenza e rischia seriamente di entrare in zona retrocessione. Oltre 13000 spettatori all’”Arena Garibaldi” per cercare di spingere i nerazzuri alla salvezza anticipata, Esultanza Piacenzama gli emiliani non vogliono tornare a casa a mani vuote.
    Giordano manda in campo un classico 4-4-2 con Joelson e Gasparetto terminali offensivi, mentre Pioli si affida alle tre punte con Volpato al posto di Guzman, affiancato da Moscardelli e Graffiedi.
    Piacenza già in vantaggio al primo minuto: cross di Volpato e Moscardelli mette dentro. Sempre lui al 21′ colpisce la traversa su un tiro dalla distanza. Il Pisa cerca la reazione e trova il gol del pareggio alla mezz’ora che porta la firma di Genevier: tiro al volo di collopiede che infila Cassano. Il primo tempo si chiude sull’1-1.
    Nella prima metà della seconda frazione di gara i ritmi della partita calano vistosamente, poi succede di tutto: al 76′ Riccio riporta in vantaggio il Piacenza, cinque minuti più tardi il direttore di gara estrae il rosso diretto a D’Anna per un brutto fallo su un avversario e al 41′ Calderoni chiude la gara firmando il gol del 3-1 finale. Espulso anche Bini del Piacenza al 90′.
    Con questa vittoria la squadra di Pioli aggancia il Vicenza al decimo posto in classifica a quota 52 punti, mentre il Pisa, se le dirette concorrenti dovessero vincere, scivolerebbe in zona retrocessione.

    Clicca qui per vedere il tabellino

  • Pisa-Piacenza in Live Blogging

    PISA-PIACENZA 1-3 (fine partita)
    Marcatori: 1′ Moscardelli (Pia), 30′ Genevier (Pis), 76′ Riccio (Pia), 85′ Calderoni (Pia)

    Il tabellino

    PISA: Cejas, Birindelli (68′ Piccinni), Viviani, Bonucci, Trevisan, Job (65′ Degano), Genevier, Braiati, D’Anna, Joelson (80′ Antenucci), Gasparetto.
    A disposizione: Morello, Raggio Garibaldi, Piccinni, Antenucci, Greco, Alvarez, Degano.
    All.: Giordano
    PIACENZA: Cassano, Avogadri, Zammuto, Mengoni, Calderoni, Nainggolan, Passoni, Riccio, Moscardelli, Graffiedi (68′ Guzman), Volpato (52′ Bini).
    A disposizione: Maurantonio, Ferraro, Bianchi, Abbate, Bini.
    All.: Pioli
    Note:
    Ammoniti: 13′ Passoni (Pia), 44′ Job (Pis), 50′ Braiati (Pis), 54′ Bini (Pia), 66′ Gasparetto (Pis), 68′ Zammuto (Pia), 68′ Cassano (Pia), 93′ Piccinni (Pis)
    Espulsi: 81′ D’Anna (Pis), 90′ Bini (Pia)
    Angoli:
    Recupero: 1′ pt, 5′ st

  • Finale Coppa Italia: la Lazio si impone ai rigori e conquista la sua quinta coppa

    Finale Coppa Italia: la Lazio si impone ai rigori e conquista la sua quinta coppa

    La Lazio si aggiudica la Coppa Italia, la quinta della sua storia, battendo all’ “Olimpico” di Roma la Sampdoria di Cassano e Pazzini. I biancocelesti hanno avuto la meglio sui blucerchiati ai calci di rigore dopo che i 90′ e i tempi supplementari erano finiti sull’1-1. Errore decisivo dal dischetto di Campagnaro che regala il trofeo ai capitolini.
    Coppa Italia LazioDelio Rossi manda in campo la coppia Zarate-Pandev in avanti con Foggia a giostrare alle loro spalle, mentre Mazzarri si affida ai collaudatissimi “gemelli del gol” Cassano-Pazzini e Palombo in cabina di regia.
    La Lazio parte, come era prevedibile, per fare la partita, e al 4′ è già in vantaggio: Zarate va via sulla sinistra, si libera bene di un paio di avversari e libera un diagonale sul secondo palo imprendibile per Castellazzi. La Samp, che aveva preparato una partita di rimessa, a questo punto stravolge i piani e comincia a creare azioni di gioco, ma i biancocelesti tengono bene il campo e si proiettano spesso e volentieri in attacco, come al minuto 27 quando Kolarov, dalla stessa posizione del gol di Zarate, innesca il tiro ma il portiere doriano respinge la conclusione e sulla ribattuta si supera anche su Pandev.
    Mazzarri spera nelle giocate di Cassano; il barese lo accontenta al 31′ quando dalla sinistra apre sul lato opposto per Stankevicius che con un cross preciso trova la testa di Pazzini che porta la Samp al pareggiosi va a riposo sull’1-1.
    Nella ripresa, dopo un leggero predominio blucerchiato, è la Lazio a prendere in mano le redini del gioco, favorita anche dall’ingresso in campo di Tommaso Rocchi al posto del macedone Pandev, che da un pò di vivacità in più li davanti, dove Foggia è imprendibile e sguscia da tutte le parti. Ma il risultato non si sblocca e le squadre vanno ai supplementari.
    Cassano sfiora l’incrocio dei pali dalla distanza, ma la stanchezza la fa da padrona e in molte occasioni è la lucidità sotto porta a mancare. Negli ultimi minuti le squadre si allungano e si scivola verso la lotteria dei rigori: primo rigore Samp affidato a Cassano che sbaglia, poi è anche Rocchi a fallire la trasformazione e dopo altri 5 rigori è l’argentino Hugo Campagnaro a farsi ipnotizzare da Muslera che respinge il tentativo, mentre è Dabo a regalare l’urlo di gioia ai circa 60000 tifosi biancocelesti. 

    Il tabellino

    LAZIO-SAMPDORIA 7-6 (d.c.r., 1-1 al 120′, primo tempo 1-1)
    4′ Zarate (L), 31′ Pazzini (S)
    Sequenza rigori: Cassano (S) parato, Ledesma (L) gol, Palombo (S) gol, Rocchi (L) palo, Pazzini (S) gol, Rozenhal (L) gol, Gastaldello (S) gol, Kolarov (L) gol, Accardi(S) gol, Zarate (L) gol, Delvecchio (S) gol, Lichsteiner (L) gol, Campagnaro (S) parato, Dabo (L) gol.

    LAZIO (4-4-2): Muslera; Lichtsteiner, Siviglia, Rozenhal, Kolarov; Brocchi (103′ De Silvestri), Dabo, Ledesma, Foggia (80′ Del Nero); Zarate, Pandev ( 73′ Rocchi). A disposizione: Carrizo, Radu, Diakite, Mauri. All. Rossi.
    SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campanaro, Lucchini (96′ Gastaldello), Accardi; Stankevicius, Sammarco (46′ Dessena), Palombo, Franceschini (87′ Delvecchio), Pieri; Pazzini, Cassano. A disposizione: Mirante, Padalino, Delvecchio, Marilungo. All. Mazzarri.
    Arbitro: Rosetti di Torino (Calcagno-Ayroldi).
    Note: spettatori 70 mila circa, incasso 2,5 milioni circa. Ammoniti: Foggia (L) per comportamento non regolamentare, Lucchini (S), Siviglia (L), Accardi (L), Delvecchio (S), Gastaldello (S) e Palombo (S) e Campagnaro (S) per gioco scorretto. Recuperi: 0′ pt, 2′ st, 0′ pts, 0’sts

    ALBO D’ORO

    1922 Vado 1981 Roma
    1936 Torino 1982 Inter
    1937 Genoa 1983 Juventus
    1938 Juventus 1984 Roma
    1939 Inter 1985 Sampdoria
    1940 Fiorentina 1986 Roma
    1941 Venezia 1987 Napoli
    1942 Juventus 1988 Sampdoria
    1943 Torino 1989 Sampdoria
    1958 Lazio 1990 Juventus
    1959 Juventus 1991 Roma
    1960 Juventus 1992 Parma
    1961 Fiorentina 1993 Torino
    1962 Napoli 1994 Sampdoria
    1963 Atalanta 1995 Juventus
    1964 Roma 1996 Fiorentina
    1965 Juventus 1997 Vicenza
    1966 Fiorentina 1998 Lazio
    1967 Milan 1999 Parma
    1968 Torino 2000 Lazio
    1969 Roma 2001 Fiorentina
    1970 Bologna 2002 Parma
    1971 Torino 2003 Milan
    1972 Milan 2004 Lazio
    1973 Milan 2005 Inter
    1974 Bologna 2006 Inter
    1975 Fiorentina 2007 Roma
    1976 Napoli 2008 Roma
    1977 Milan 2009 Lazio
    1978 Inter    
    1979 Juventus    
    1980 Roma    

    VITTORIE PER CLUB

    9 Roma
    9 Juventus
    6 Fiorentina
    5 Torino
    5 Milan
    5 Inter
    5 Lazio
    4 Sampdoria
    3 Napoli
    3 Parma
    2 Bologna
    1 Atalanta
    1 Genoa
    1 Venezia
    1 Vado
    1 Vicenza