Tag: tabellino

  • Lega Pro Prima Divisione posticipo 5 Giornata: Verona – Ternana 2-0

    La capolista Ternana si fa battere al Bentegodi da un grande Verona: 2-0 il risultato finale con i gol degli attaccanti Selva al 23′ e Farias, che chiude la partita al 95′.
    In classifica gli scaligeri agguantano il terzo posto in coabitazione con il Pescara mentre la Ternana è raggiunta in vetta dal Portogruaro, vittorioso domenica scorsa in casa del Lanciano.

    Il tabellino
    VERONA (4-3-3): Rafael; Cangi Ceccarelli Comazzi Pugliese (80′ Campagna); Russo Esposito Garzon (69′ Pensalfini); Ciotola (77′ Farias) Selva Berrettoni.
    A disposizione: Ingrassia, Anselmi, Rantier, Colombo.
    Allenatore: Remondina
    TERNANA (4-4-1-1): Visi; Bertoli Borghetti Tedeschi Camillini; Concas Di Deo Danucci (76′ Alessandro), Piccioni (62′ Lacheheb); Noviello; Perna (26′ Tozzi Borsoi ).
    A disposizione: Cunzi, Di Dio, Ricca, Costantini.
    Allenatore: Baldassarri
    ARBITRO: Massa di Imperia
    MARCATORI: 23′ Selva, 95′ Farias
    NOTE: Spettatori circa 15000. Ammoniti: Borghetti, Esposito, Ceccarelli. Corner 5-4 per il Verona. Rec. 0′ pt e 5′ st

  • Serie A: Juventus – Livorno 2-0. I bianconeri non perdono colpi

    Serie A: Juventus – Livorno 2-0. I bianconeri non perdono colpi

    Vincenzo IaquintaE ora sono 4 su 4: la Juve ritorna in testa alla classifica di Serie A in attesa di Sampdoria e Genoa che domani sono chiamate all’esame di maturità.
    I bianconeri si rivelano ancora una volta cinici e spietati sotto porta, sfruttando le poche palle gol capitate a Trezeguet e Iaquinta. Ferrara deve fare i conti con gli infortuni: Del Piero, Diego, Felipe Melo, Cannavaro, Tiago, Salihamidzic e il quasi recuperato Sissoko, lontano dai campi di gioco da mesi, sono out; in mezzo al campo il tecnico bianconero rispolvera Poulsen mentre affida il ruolo di vertice alto del rombo di centrocampo a Giovinco.
    Il Livorno si presenta all’Olimpico con la formazione tipo, con Lucarelli e Tavano coppia d’attacco ma sono i padroni di casa a passare in vantaggio nei primi minuti del primo tempo con un colpo di testa di Iaquinta servito da un perfetto assist di Camoranesi: l’attaccante della Nazionale si dimostra ancora una volta l’uomo più in forma della squadra di Ferrara.
    I labronici non si perdono d’animo e tentano di agguantare il pareggio con Tavano ma trova un Buffon in serata di grazia che alla fine risultarà anche il migliore in campo.
    Alla mezz’ora è doppietta Juve: è ancora Camoranesi a sfornare assist per i compagni, questa volta per Marchisio che entra in area e beffa il portiere ospite De Lucia con un pallonetto. Prima del riposo Iaquinta ha l’occasione di arrotondare a 3 le reti dei bianconeri con un tiro al volo da distanza ravvicinata ma De Lucia compie un miracolo respingendo la sfera. E’ l’ultima occasione del primo tempo: si va a riposo sul risultato di 2-0.

    La seconda frazione di gara vede i toscani spingere sull’acceleratore ma Buffon è monumentale prima cacciando la sfera dalla testa a Lucarelli pronto ad insaccare a colpo sicuro, poi respinge un’insidiosa e angolata conclusione di Candreva.
    In seguito c’è solo spazio per le sostituzioni: Russo e Ruotolo provano a vivacizzare l’attacco con l’ingresso di Danilevicius e Cellerino che subentrano a Tavano e Lucarelli mentre Ferrara inserisce il baby Marrone e De Ceglie per l’affaticato Camoranesi e l’impalpabile Giovinco e a 10 dal termine spazio ad Amauri, tenuto a riposo, che prende il posto di Trezeguet.
    La Juve si porta a 12 punti in classifica a punteggio pieno e mette pressione all’Inter e al suo tecnico Mourinho che domani farà visita al Cagliari in terra sarda. In casa Livorno Russo e Ruotolo non dormiranno sonni tranquilli: 2 punti in 4 gare sono da zona retrocessione.

    Il tabellino
    Juventus-Livorno 2-0
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Camoranesi (73′ Marrone), Poulsen, Marchisio; Giovinco (61′ De Ceglie); Trezeguet (80′ Amauri), Iaquinta.
    A disposizione: Manninger, Molinaro, Zebina, Ariaudo.
    Allenatore: Ferrara
    LIVORNO (4-3-1-2): De Lucia; Raimondi, Miglionico, Diniz, Pieri; Pulzetti, Mozart, (46′ Filippini), Moro; Candreva; Tavano (70′ Cellerino), Lucarelli (63′ Danilevicius).
    A disposizione: Benussi, Knezevic, Marchini, Vitale.
    Allenatore: Russo-Ruotolo
    Arbitro: Pierpaoli
    Marcatori: 8′ Iaquinta (J), 30′ Marchisio (J)
    Ammoniti: 46′ Moro (L), 47′ Lucarelli (L)

  • Champions League: la Juventus non va oltre il pari con il Bordeaux

    Champions League: la Juventus non va oltre il pari con il Bordeaux

    Vincenzo IaquintaComincia con un pareggio casalingo l’avventura in Champions League di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus: all’Olimpico di Torino i bianconeri si portano in vantaggio con Iaquinta ma vengono ripresi sull’1-1 dai campioni di Francia del Bordeaux con la rete, in fuorigioco, di Plasil.
    Sotto una pioggia torrenziale, le due squadre si studiano molto nella prima parte del primo tempo e la Juve non riesce a trovare gli spazi necessari per rendersi pericolosa.
    Si nota invece un ottimo Bordeaux ben messo in campo dal tecnico Laurent Blanc, ordinato e pronto a ripartire in velocità sfruttando gli esterni Plasil e Wendel che mettono in difficoltà, e non poco, Grosso e Caceres.
    Buffon capisce che non sarà una serata facile e scalda subito i guanti su una conclusione ravvicinata di Menegazzo mentre i bianconeri non riescono ad imbastire nulla di concreto nel primo tempo per la troppa prevedibilità della manovra.

    Il secondo tempo inizia in fotocopia al primo, con i francesi che si rendono ancora pericolosi con l’ex milanista Gourcuff me è sempre il Buffon a sventare la minaccia.
    A questo punto la Juve cresce e si fa vedere dalle parti di Carrasso con una punizione velenosa calciata da Grosso, ma il portiere ospite devia in angolo. Poco più tardi arriva il vantaggio della Juventus: Cannavaro recupera un pallone a centrocampo e lancia Iaquinta in posizione regolare, l’attaccante punta il portiere, non esente da colpe, e lo trafigge con una rasoiata sul primo palo. Portiere che si rifà successivamente: calcio d’angolo battuto da Giovinco, Amauri stacca più in alto di tutti ma Ramè, con il guanto aperto, gli nega la gioia del gol.
    La partita sembra mettersi nei binari giusti per la squadra di Ferrara ma a 15 minuti dal termine arriva la doccia fredda per la Juve: calcio di punizione dalla sinistra, prolunga di testa e Plasil, in netta posizione di fuorigioco, infila Buffon sul secondo palo.
    Non è finita perchè i francesi hanno ancora energie in corpo e cercano il colpaccio mettendo spesso e volentieri in affanno la retroguardia bianconera. Ma alla fine la vera occasione di portare i tre punti a casa capita sui piedi di Marchisio che, servito da Caceres, solo a pochi passi dalla porta colpisce la traversa con un piattone di destro.
    Finisce 1-1, risultato tutto sommato più giusto. La Juve non può assolutamente steccare la prossima partita contro il Maccabi Haifa.

    Il tabellino
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro (66′ Zebina), Grosso; Marchisio, Felipe Melo, Tiago (81′ Poulsen); Giovinco (73′ Camoranesi); Iaquinta, Amauri.
    A disposizione: Manninger, De Ceglie, Molinaro, Trezeguet.
    Allenatore: Ferrara
    BORDEAUX (4-2-3-1): Carrasso (55′ Ramé); Chalmè, Planus, Ciani, Tremoulinas; Fernando, Alou Diarra; Plasil (77′ Gouffran), Gourcuff, Wendel; Chamack.
    A disposizione: Henrique, Jurietti, Jussié, Cavenaghi, Bellion.
    Allenatore: Blanc
    Arbitro: Ovrebo (Nor)
    Marcatori: 63′ Iaquinta (J), 75′ Plasil (B)
    Ammoniti: Ciani (B), Giovinco (J)

  • Serie A: Lazio-Juve 0-2. Caceres e Trezeguet stendono i biancocelesti. S’infortuna Diego

    Serie A: Lazio-Juve 0-2. Caceres e Trezeguet stendono i biancocelesti. S’infortuna Diego

    JuventusLa Juventus espugna per la seconda volta consecutiva in due settimane l’Olimpico di Roma: nella seconda giornata di campionato erano stati i giallorossi a soccombere per 3-1, questa volta è toccato alla Lazio cedere per 2-0. Risultato? Bianconeri a punteggio pieno e momentaneamente da soli in vetta alla classifica in attesa di conoscere i risultati di domani delle genovesi.
    Unica nota negativa l’infortunio occorso a Diego che nei minuti finali del primo tempo ha accusato nuovamente problemi muscolari, gli stessi che lo stanno tormentando da inizio stagione: domani si saprà con certezza l’entità dell’infortunio.
    Intanto la Juve viaggia a forza 9, sembra di vedere la squadra spietata e cinica di un tempo quando era in grado di vincere nonostante le giornate non fossero delle migliori. Questo rispecchia l’andamento della gara di stasera: Lazio ben messa in campo da Ballardini e bianconeri che faticano a trovare gli spazi per colpire.
    Nel primo tempo la Juve si fa vedere dalle parti di Muslera solo in un occasione con Trezeguet che dal limite dell’area spara una bordata che il portiere uruguagio sventa per miracolo. I biancocelesti impegnano più volte Buffon: prima con Kolarov, bravo ad intrufolarsi in area e a battere di sinistro, poi con Matuzalem che costringe il portierone della Nazionale all’intervento a pugni chiusi. Sul finire della prima frazione di gara la Lazio va in gol con Mauri ma l’arbitro aveva fischiato un fallo precedente (dubbio) in area di Cruz su Legrottaglie. Si va a riposo sullo 0-0.

    Negli spogliatoi Ferrara cerca di scuotere i suoi e ci riesce in parte perchè nella ripresa i bianconeri scendono in campo con un altro piglio favoriti anche dalle giocate del neo entrato Giovinco (al posto dell’infortunato Diego) che velocizza la manovra bianconera e dai suoi piedi partono le azioni più pericolose. Amauri manca di poco l’appuntamento con il gol in 2 occasioni: su cross tagliato di Grosso non trova l’impatto di testa per un pelo e poi servito da Giovinco non riesce a piazzarla sull’angolo più lontano.
    Anche Trezeguet sbaglia una clamorosa occasione in area: azione tutta di prima ma il francese smarcato in area cicca malamente il pallone. E’ solo il preludio al gol: poco più tardi arriva il vantaggio di Caceres che dopo una carambola in area lascia partire un destro imprendibile per Muslera. Il raddoppio porta la firma di Trezeguet che, dopo una respinta corta del portiere biancoceleste su una magia di Amauri, insacca comodamente la sfera in rete dalla sinistra.
    Ferrara si gode il primato e ora potrà preparare la partita di Champions League di martedì contro il Bordeaux con più tranquillità.

    Il tabellino
    LAZIO (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Diakité, Siviglia, Kolarov; Dabo (68′ S. Inzaghi), Baronio, Mauri; Matuzalem; Foggia (80′ Eliseu), Cruz.
    A disposizione: Bizzarri, Radu, Faraoni, Del Nero, Meghni.
    Allenatore: Ballardini
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Chiellini, Grosso (87′ Molinaro); Camoranesi (69′ Tiago), Felipe Melo, Marchisio; Diego (45′ Giovinco); Amauri, Trezeguet.
    A disposizione: Manninger, Cannavaro, Poulsen, Iaquinta.
    Allenatore: Ferrara
    Arbitro: Gervasoni
    Marcatori: 72′ Caceres, 94′ Trezeguet
    Ammoniti: Legrottaglie, Felipe Melo, Caceres, Amauri

  • Supercoppa Europea: Ibrahimovic non brilla, Messi illumina. Il Barca conquista l’ennesimo trofeo [highlights]

    Supercoppa Europea: Ibrahimovic non brilla, Messi illumina. Il Barca conquista l’ennesimo trofeo [highlights]

    PedroIl Barcellona ha vinto la Supercoppa Europea edizione 2009-2010 battendo lo Shakhtar Donetsk solo nei minuti finali del secondo tempo supplementare per 1-0 grazie alla rete di Pedro che era subentrato a Zlatan Ibrahimovic nel corso dei tempi regolamentari. Il gol degli spagnoli è stato propiziato dall’invenzione geniale di Leo Messi che ha estratto dal cilindro un numero d’alta scuola: braccato da 3 difensori avversari il fantasista argentino offre un assist al bacio all’accorrente Pedro che a tu per tu con Pyatov non sbaglia. E’ il gol vittoria che regala il quinto trofeo (su 5 disponibili) al tecnico Pep Guardiola che ora punta con decisione a far suo anche il Mondiale per Club in programma a dicembre.
    Il Barcellona ha tenuto sempre le redini del gioco ma ha trovato uno Shakhtar ben messo in campo dal tecnico Mircea Lucescu, la cui gabbia studiata per annientare Ibrahimovic ha funzionato alla perfezione visto che l’ex Inter è stato protagonista di una prestazione abbastanza anonima. Il tecnico ex Brescia, Reggiana e Inter ha il rammarico di non aver provato ad osare di più, avendo scelto di preparare con più accortezza la fase difensiva lasciando al caso quella offensiva temendo, forse troppo, la furia dei catalani.
    Per il Barcellona si tratta della terza Supercoppa Europea della storia del club (1992, 1997, 2009).

    Il tabellino

    Barcellona-Shakhtar Donetsk 1-0
    Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piqué, Puyol, Abidal; Xavi, Yaya Touré (10′ pts Busquets), Keita; Messi, Ibrahimovic (36′ st Pedro), Henry (6′ pts Bojan).
    In panchina: Pinto, Muniesa, Maxwell, Gudjohnsen.
    All.enatore: Guardiola
    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov, Rat, Kucher, Chygrynskiy, Srna, Hubshmann, Gai (35′ st Kobin), Fernandinho (35′ st Jadson), Ilsinho, Willian (1′ pts Aghahowa); Luiz Adriano.
    In panchina: Khudzhamov, Polyanskiy, Chyzhov, Gladkly.
    Allenatore: Lucescu
    Arbitro: De Bleeckere (Bel)
    Marcatori: 10′ sts Pedro (B)
    Ammoniti: 10′ st Ilsinho (S), 20′ st Srna (S), 48′ st Kucher (S) e Messi (B), 2′ sts Pedro (B), 14′ sts Kobin (S)

    Albo d’Oro

    1973 – Ajax
    1974 – non disputata
    1975 – Dinamo Kiev
    1976 – Anderlecht
    1977 – Liverpool
    1978 – Anderlecht
    1979 – Nottingham Forest
    1980 – Valencia
    1981 – non disputata
    1982 – Aston Villa
    1983 – Aberdeen
    1984 – Juventus
    1985 – non disputata
    1986 – Steaua Bucarest
    1987 – Porto
    1988 – Mechelen
    1989 – Milan
    1990 – Milan
    1991 – Manchester United
    1992 – Barcellona
    1993 – Parma
    1994 – Milan
    1995 – Ajax
    1996 – Juventus
    1997 – Barcellona
    1998 – Chelsea
    1999 – Lazio
    2000 – Galatasaray
    2001 – Liverpool
    2002 – Real Madrid
    2003 – Milan
    2004 – Valencia
    2005 – Liverpool
    2006 – Siviglia
    2007 – Milan
    2008 – Zenit San Pietroburgo
    2009 – Barcellona

    Vittorie per club

    5 – Milan
    3 – Liverpool, Barcellona
    2 – Ajax, Anderlecht, Juventus, Valencia
    1 – Aberdeen, Aston Villa, Chelsea, Dinamo Kiev, Galatasaray, Lazio, Mechelen, Manchester United, Nottingham Forest, Parma, Porto, Real Madrid, Siviglia, Steaua Bucarest, Zenit San Pietroburgo

  • Napoli in rodaggio. Contro l’Espanyol finisce 0-0

    Napoli in rodaggio. Contro l’Espanyol finisce 0-0

    Roberto DonadoniPubblico delle grandi occasioni al San Paolo, nonostante l’incontro amichevole e l’avversario, l’Espanyol di Pochettino, non di primissimo livello, per la prima uscita stagionale del Napoli davanti ai propri tifosi. La società sta operando bene in questo mercato e i frutti si vedono: circa 40 mila spettatori accorsi a vedere i nuovi acquisti Quagliarella, De Sanctis, Campagnaro, Cigarini e Hoffer.
    La partita non è stata esaltante come ci si aspettava ma, soprattutto nel primo tempo, si sono viste le fiammate partenopee di Quagliarella prima e Lavezzi poi che dialogano alla perfezione con Hamsik.
    Nel primo tempo il Napoli crea e cerca il vantaggio ma gli spagnoli, arrivati al San Paolo per non prenderle, sono sempre attenti.
    Nella ripresa Donadoni da spazio alle riserve permettendo così agli avversari di alzare il proprio baricentro e impegnando così in diverse occasioni De Sanctis.
    L’amichevole finisce 0-0 ma poco importa: alla fine è festa sugli spalti.

    Il tabellino
    NAPOLI-ESPANYOL 0-0
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis, Campa­gnaro (12′ st Aronica), Cannavaro, Contini (1′ st Rinaudo), Grava (1′ st Maggio), Gargano (12′ st Blasi), Cigarini (1′ st Bogliacino), Hamsik (12′ st Datolo), Vitale (12′ Rullo), Lavezzi (1′ st Hoffer), Quagliarella (19′ st Denis).
    Allenatore: Donadoni
    ESPANYOL (4-4-2): Alvarez, Pillud (1′ st Jarque), Nico Pareja (25′ st Ruiz), Roncaglia, Didac (25′ st D. Garcia), Verdu (1′ st Ivan Alonso), Callejon, Lola, Marquez (14′ st Tamudo), Corominas (21′ st Nakamura), Sahar (1′ st Luis Garcia).
    Allenatore: Pochettino

  • Peace Cup 2009: una Juve galattica vince contro il Real Madrid e approda in finale

    Peace Cup 2009: una Juve galattica vince contro il Real Madrid e approda in finale

    JuventusLa Juve c’è. Anche se amichevole, i bianconeri, nella semifinale della Peace Cup, hanno offerto una prova soddisfacente battendo i galattici del Real Madrid per 2-1 e qualificandosi alla finale del torneo dove Del Piero e soci si troveranno di fronte l’ultimo ostacolo, l’Aston Villa che nel pomeriggio ha liquidato la pratica Porto vincendo per 2-1.
    Due i grandi assenti della serata: Diego per la Juve e Kakà per il Real Madrid, entrambi fuori per problemi muscolari. Ferrara all’ultimo minuto decide di mandare in campo Giovinco e affidargli il ruolo del brasiliano mentre Camoranesi, che nel pre-partita era l’indiziato numero uno per sostituire Diego, mantiene la corsia laterale di destra. Felipe Melo in campo dal primo minuto.
    La Juve parte fortissimo e al 3′ raccoglie già i suoi frutti: calcio di punizione di Del Piero e Cannavaro, tenuto in gioco da Cristiano Ronaldo, si smarca e solo soletto mette dentro il pallone dell’1-0. Il classico gol dell’ex. Il Real prova a reagire ma rischia in più occasioni di capitolare e solo la sfortuna impedisce ad Amauri per ben 2 volte la gioia del gol: prima con un rasoterra di sinistro che fa barba e capelli al palo, poi si vede negare il gol da Metzelder che salva sulla linea di porta.
    I bianconeri controllano bene la gara ma si rilassano un attimo prima di chiudere il primo tempo: Raul sguscia a Chiellini che lo stende. Rigore netto e ingenuità del difensore della nazionale italiana. Dal dischetto Ronaldo non sbaglia.
    La ripresa è sempre di marca juventina e Salihamidzic con uno stacco di testa imperioso al 49′ riporta i suoi in vantaggio. Gli uomini di Ferrara non rischiano quasi mai, solo un brivido nel finale di gara quando su un traversone dalla sinistra Buffon non trattiene la sfera offrendo a Ronaldo l’opportunità di pareggiare i conti ma il portoghese, non in serata, non ne approfitta.
    La Juve ha tenuto bene il campo anche se Felipe Melo è apparso ancora fuori giri e con Camoranesi che offre una prestazione di grinta e velocità costruendo spesso e volentieri il gioco. Buona anche la gara di Giovinco, finalmente nel suo ruolo ideale, ma altrettanto hanno fatto Amauri, a cui è mancato solo il gol e Del Piero.
    Il Real non è sembrato tutto questo grande squadrone, sarà che siamo ancora nel calcio estivo; Ronaldo senza idee, spaziava da una fascia all’altra come se stesse cercando la sua identità. Benzema ha provato a fare qualcosa in più ma i suoi tiri non hanno mai centrato lo specchio della porta. Più che Ribery è parso che al Real servirebbero 2 difensori e un ottimo centrocampista. Vedremo se Florentino Perez correrà ai ripari nelle prossime settimane.
    Nel frattempo la Juve vola in finale, in programma domenica sera, dove ad attenderla c’è l’Aston Villa.

    Il tabellino
    JUVENTUS-REAL MADRID 2-1
    3′ Cannavaro, 40′ rig. Ronaldo, 49′ Salihamidzic
    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Chiellini, Cannavaro (1′ st Legrottaglie), Salihamidzic; Camoranesi, Felipe Melo (28′ st Marrone), Tiago, Giovinco (16′ st C. Zanetti); Del Piero (24′ st Iaquinta), Amauri.
    Allenatore: Ferrara
    REAL MADRID (4-3-3): Dudek; Torres, Pepe, Metzelder, Drenthe; L. Diarra, Guti (35′ st Gago), Granero; Cristiano Ronaldo, Benzema (28′ st Negredo), Raul (28′ st Higuain).
    Allenatore: Pellegrini

  • Amichevoli estive: il Napoli ne fa 5 al Sollenau. Lavezzi già in forma

    Amichevoli estive: il Napoli ne fa 5 al Sollenau. Lavezzi già in forma

    Ezequiel LavezziOttimo test per il Napoli che nell’ultima amichevole prima del rientro in Italia ha sommerso sotto una valanga di gol gli austriaci del Sollenau.
    Donadoni schiera una difesa a 3 composta da Santacroce, Cannavaro e Contini, un folto centrocampo con Gargano, Amodio e Hamsik a far legna a centrocampo e sulle corsie laterali Maggio e Zuniga; in avanti la coppia Lavezzi e Quagliarella.
    Pronti via e al 6′ i partenopei si portano in vantaggio con Lavezzi, servito dal suo compagno di reparto Quagliarella; l’argentino dimostra di essere in gran forma e raddoppia alla mezz’ora di gioco scartando il portiere e insaccando a porta sguarnita. Passano 4 minuti ed è Hamsik a firmare il 3-0 con Quagliarella ancora nelle vesti di assist-man.
    Il Sollenau ha una reazione d’orgoglio e accorcia le distanze due minuti più tardi con Knaller che sorprende Navarro ma è un fuoco di paglia perchè il Napoli porta le marcature a 4 grazie ad un calcio di rigore concesso dal direttore di gara e trasformato da Hamsik. Si va a riposo sul 4-1.
    Nella ripresa Donadoni cambia tutti i suoi uomini mandando in campo De Sanctis, Grava, Rinaudo, Aronica, Montervino, Blasi, Pazienza, Datolo, Vitale, Denis e l’ultimo arrivato Hoffer. Il definitivo 5-1 è siglato da Denis.
    Nella prossima amichevole il Napoli affronterà al San Paolo l’Espanyol in programma il 5 agosto.

    Il tabellino
    NAPOLI-SOLLENAU 5-1 (6′ Lavezzi, 31′ Lavezzi, 35′ Hamsik, 37′ Knaller, 40′ rig. Hamsik, 49′ Denis)
    NAPOLI primo tempo (3-5-2): Navarro; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Amodio, Hamsik, Zuniga, Lavezzi, Quagliarella.
    NAPOLI secondo tempo (3-5-2): De Sanctis; Grava, Rinaudo, Aronica; Montervino, Blasi (28′ st Bogliacino), Pazienza, Datolo, Vitale (28′ st Rullo); Denis, Hoffer.
    Allenatore: Donadoni
    SOLLENAU: Sprinzer, Aigner, Jaitner, Ofner, Grob, Knaller, Klemen, Eberhardt, Hinesser, Strebinger, Jaiczay. Allenatore: Carsten

  • Amichevoli estive: La Fiorentina rimedia una figuraccia contro il Psg

    Amichevoli estive: La Fiorentina rimedia una figuraccia contro il Psg

    Cesare PrandelliSeppur amichevole, quella di ieri sera è stata una brutta sconfitta per la Fiorentina nel “Memorial Franchi” che in casa subisce un passivo di 3 reti contro il Paris Saint Germain, avversario tosto ma non irresistibile.
    La squadra guidata da Cesare Prandelli è apparsa indietro con la preparazione atletica e al momento senza idee a centrocampo (il vuoto lasciato in mezzo al campo da Felipe Melo si fa sentire).
    Prandelli cambia poco rispetto alla prima uscita stagionale con la novità di Gilardino titolare nelle vesti di ariete d’attacco, rientrato da poco per un leggero infortunio subito durante la preparazione.
    Da segnalare i fischi riservati a Felipe Melo, marchiato dai tifosi viola come un traditore.
    Per la cronaca le reti dei francesi sono state realizzate al 25′ da Erding, lesto a liberarsi dalla marcatura di Kroldrup e ad insaccare alle spalle di Frey, al 33′ dall’ex centrocampista della Roma Giuly che ha battuto di sinistro il portierone viola e ad inizio ripresa è Luyindula a fissare il risultato sul definitivo 3-0 che approfitta di una distrazione della difesa toscana.
    Il prossimo test nel torneo Dalhia Cup contro Catania e Cagliari sarà importante per capire quanto valga la Fiorentina quest’anno ma Corvino in ogni caso deve accelerare le trattative intavolate per cercare di recuperare il gap che dividono i viola dalle grandi d’Italia se vuole ambire ad una posizione più prestigiosa del quarto posto in campionato.

    Il tabellino:
    FIORENTINA (4-2-3-1): Frey (31′ st Avramov), Comotto (31′ st Papa Waigo), Gamberini (1′ st Da Costa), Kroldrup (1′ st Dainelli), Pasqual (17′ st Gobbi), Kuzmanovic (40′ st Di Tacchio), Donadel, Marchionni (1′ st Jorgensen, 31′ st Gulan), Mutu (17′ st Jefferson), Vargas (1′ st Santana), Gilardino (1′ st Jovetic).
    A disposizione: Natali, Agey, Montolivo, Maritato, Seculin, Di Carmine, Tagliani).
    Allenatore: Prandelli.
    PSG (4-4-2): Coupet, Cerarà (20′ st Jallet), Baurillon, Sakho (20′ st Traore), Armand, Sessegnon, Makelele (20′ st Ngoyi), Clement, Giuly (20′ st Chantome), Erding (8′ st Kezman), Luyindula.
    A disposizione: Apoula.
    Allenatore: Kombouarè.
    Marcatori: 25′ Erding, 33′ Giuly, 50′ Luyindula.

  • Juventus: poker alla prima uscita stagionale

    Juventus: poker alla prima uscita stagionale

    Buona prima uscita stagionale per la Juventus che ha battuto la squadra di Seconda Divisione della Cisco Roma per 4 reti a 1.
    Le reti sono state siglate da David Trezeguet che ha girato di testa in rete un cross di Zebina, da Cristiano Immobile ed AmauriZanetti, in grande spolvero, che con un diagonale infila in rete aiutato anche dalla base del palo, da Amauri che sigla la terza rete in acrobazia e dal giovane Immobile che cala il poker. Per la Cisco Roma aveva pareggiato temporaneamente Franchini con un tiro dalla distanza.
    Nel primo tempo Ferrara schiera la Juventus con il 4-3-1-2 con Zanetti vertice basso del rombo e Del Piero dietro le punte a rifornire Trezeguet ed Amauri; ai lati Tiago e Poulsen, che probabilmente verrà ceduto nelle prossime ora. Difesa composta da Zebina, Grygera, Ariaudo e Salihamidzic e tra i pali il vice Buffon, Manninger.
    Nel secondo tempo il tecnico bianconero lascia spazio ai giovani che si sono messi in luce nello scorso campionato Primavera.

    Ciro Ferrara è sembrato molto soddisfatto a fine partita e lo sarà di più quando avrà ai suoi ordini tutto il gruppo al completo (assenti i nazionali, il nuovo acquisto Diego e la diga di centrocampo Sissoko): “Siamo partiti abbastanza bene, abbiamo trovato la giocata profonda, molte occasioni e chance per sfondare a sinisrtra, anche se il gol è arrivato da destra. Dovevamo attaccare meglio la porta: dopo la fatica troppo gioco orizzontale, voglio una Juve più orizzontale. Volevo la palla scorrimento perché quando sei stanco, meglio far correre la palla. Volevo meno lanci lunghi e più palla a terra, ma adesso non mi sento di chiedere molto di più. Una percentuale? Difficile dire: io sono soddisfatto. Mi fa piacere per i ragazzi entrati: si vedeva che fisicamente stavano meglio, hanno fatto meno lavoro i Primavera e s’è visto. Volevo fare 45′ a tutti, ma la voglia di molti mi ha portato a farli giocare più minuti: bel segnale“.

    Il tabellino

    JUVENTUS-CISCO ROMA 4-1
    Juventus (4-3-1-2): Manninger (1′ st Chimenti); Zebina (1′ st Bamba), Grygera (30′ st Molinaro), Ariaudo (36′ st Mirarchi), Salihamidzic (41′ st Serino); Tiago (1′ st Marrone), Zanetti (26′ st Pirrotta), Poulsen (30′ st Alcibiade); Del Piero (20′ st Daud); Trezeguet (20′ st Immobile), Amauri (30′ st Esposito).
    A disposizione: De Paola.
    Allenatore: Ferrara.
    Cisco Roma (4-3-3): Ambrosi (18′ st Previti); Balzano (1′ st Gasperini), Di Fiordo (26′ st Sabatucci), Angeletti, Doudou; La Rosa (15′ st Rossini), Mazzarani (33′ st Calicchia), Amadio; Bellè (13′ st Guglielmelli), Ciofani (39′ st Morbidelli), Franchini (26′ st Proietti).
    A disposizione: Crialese, Padella, Baiocco, Sbraga, Mallardi, Vezzani.
    Allenatore: Incocciati.
    Marcatori: 9′ pt Trezeguet (J), 26′ pt Franchini (CR), 55′ Zanetti (J), 67′ Amauri (J), 84′ Immobile (J).
    Arbitro: Peretti di Verona