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  • Serie A: highlights Chievo – Bologna 1-1. Pellissier risponde a Di Vaio

    Ottimo punto del Bologna su l’ostico campo del Chievo Verona. La squadra di Colomba in vantaggio sull’asse Modesto Di Vaio con l’attaccante supera Sorrentino. Pari del solito Pellissier nel secondo tempo.

    TABELLINO E PAGELLE
    CHIEVO-BOLOGNA
    1-1 11′ Di Vaio (B), 4′ st Pellissier (C)
    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 6,5; Sardo 6, Morero 5, Yepes 6, Mantovani 6,5; Luciano 5,5, Iori 5 (16′ st Ariatti 5,5), Marcolini 6; Bentivoglio 6; Abbruscato 5,5 (20′ st Bogdani sv), Pellissier 6,5. A disp.: Squizzi, Frey, Paula, Hanine, Granoche. All.: Di Carlo.
    Bologna (4-4-1-1): Colombo 6,5; Raggi 6,5 (39′ st Zenoni sv), Portanova 6, Moras 5,5, Lanna 5,5; Gimenez 6 (33′ st Succi sv), Guana 6, Mudingayi 6,5, Modesto 6,5; Adailton 6,5 (31′ st Casarini sv); Di Vaio 6,5. A disp.: Spitoni, Britos, Bombardini, Savio. All.: Colomba.
    Arbitro: Guida
    Ammoniti: Mantovani (C)
    Espulsi: nessuno

  • Serie A: Napoli – Genoa 0-0. Al San Paolo finisce a reti inviolate tra mille emozioni

    Il nubifragio abbattutosi sul San Paolo non ha di certo frenato Napoli e Genoa che si sono affrontati a viso aperto nell’anticipo serale della 22esima giornata per portare a casa l’intera posta in palio ma terminando la gara a reti inviolate. Il Napoli è superiore, a tratti devastante e, nonostante il campo di gioco pesante, dimostra di avere un’ottima condizione atletica durando per tutti e più 90 minuti di gioco mentre il Grifone piano piano cala d’intensità.
    I partenopei sfiorano il gol in varie occasioni ma la palla gol più nitida della prima frazione di gioco è la traversa di Cannavaro al 43′ che fa sobbalzare, inutilmente, il San Paolo.

    La ripresa è più vivace ed emozionante con Denis che innescato da Hamsik si divora il gol concludendo addosso ad Amelia, poi lo slovacco sfodera uno dei pezzi pregiati del suo repertorio concludendo con un tiro a giro che però si spegne di poco a lato e serve con il contagiri un pallone a Quagliarella a mezz’altezza che si coordina bene ma conclude troppo debolmente tra le braccia di Amelia. Poi Spazio alla moviola con il Napoli che reclama un calcio di rigore per fallo di mano di Dainelli in area che scatena l’ira dei tifosi.
    Il Genoa si chiude a riccio e nemmeno con l’entrata in campo del neo arrivato Acquafresca riesce a tenere il baricentro della squadra alto subendo via via le iniziative dei padroni di casa.
    A due minuti dal termine il San Paolo grida al gol su una perfetta incornata di Quagliarella che vede il pallone sfiorare l’incrocio dei pali. Si chiude su questa conclusione la gara con Mazzarri che centra il suo 15esimo risultato utile consecutivo della sua gestione mentre per il Genoa di Gasperini è un pareggio che ridà morale viste le ultime prestazioni offerte dalla squadra in trasferta.

    Il tabellino
    NAPOLI – GENOA 0-0
    NAPOLI (3-4-3): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Grava (60′ Dossena), Maggio (50′ Zuniga), Gargano, Cigarini, Aronica, Hamsik, Quagliarella, Denis (70′ Bogliacino).
    A disposizione: Iezzo, Rinaudo, Rullo, Insigne.
    Allenatore: Mazzarri
    GENOA: (3-4-3): Amelia, Biava, Dainelli, Moretti, Papastathopoulos, M.Rossi, Milanetto, Criscito, Mesto (74′ Juric), Suazo (56′ Sculli), Palacio (56′ Acquafresca).
    A disposizione: Scarpi, Bocchetti, Zapater, Palladino.
    Allenatore: Gasperini
    Arbitro: Morganti
    Ammoniti: Aronica (N), Quagliarella (N), Suazo (G), Dossena (N), Cannavaro (N), Campagnaro (N), Criscito (G), Acquafresca (G).

  • Serie A: Bari – Palermo 4-2. I pugliesi tornano alla vittoria trascinati da Barreto

    Nel primo dei due anticipi del sabato della 22esima giornata il Bari torna alla vittoria in campionato battendo un buon Palermo 4-2 dopo una partita tirata ed emozionante.
    I pugliesi partono a mille impiegando solo 7 minuti per andare per ben due volte in rete: al 5′ Bonucci raccoglie il cross sporcato di Allegretti mettendo la sfera alle spalle di Sirigu in girata di sinistro; il gol taglia le gambe ai siciliani che subiscono il raddoppio da Alvarez ricevendo palla da Nocerino e, tutto solo con un tocco morbido, buca nuovamente il portiere ospite.
    L’esterno honduregno è costantemente una spina nel fianco per la squadra di Delio Rossi che rischia il collasso in varie occasioni non concretizzate al meglio da Barreto e Castillo. La riscossa del Palermo la guida Cavani che accorcia le distanze alla mezz’ora con un tap-in vincente su cross rasoterra di Balzaretti che poco più tardi è costretto ad uscire per infortunio lasciando il posto a Melinte che si renderà protagonista in negativo nel secondo tempo. Poco prima Miccoli, deludente la sua partita, aveva preso una traversa con una bomba su calcio di punizione.

    Nella ripresa Pastore ristabilisce la parità realizzando un grande gol con un tiro a giro di sinistro, genialata degna di un fuoriclasse. L’inerzia della gara a favore del Palermo viene vanificata dall’espulsione di Liverani pochi minuti più tardi che lascia i suoi compagni in inferiorità numerica condannandoli a subire prima il nuovo vantaggio pugliese su calcio di rigore di Barreto, ancora decisivo e al suo nono centro in 8 gare consecutive, per atterramento di Melinte su Masiello e poi con il gol del definitivo 4-2 realizzato da Koman a 5 minuti dal termine su assist delizioso di Barreto di tacco.
    La squadra di Ventura vola portandosi a -1 dalla Juventus in classifica e in piena zona Champions League mentre per il Palermo una battuta d’arresto dopo 7 risultati utili consecutivi.

    Il tabellino
    BARI – PALERMO 4-2
    5′ Bonucci (B), 7′ Alvarez (B), 28′ Cavani (P), 54′ Pastore (P), 62′ rig Barreto (B), 84′ Koman (B)
    BARI (4-4-2): Gillet; A.Masiello, Diamoutene, Bonucci, S.Masiello; Alvarez, Gazzi, Almiron (29′ Donati), Allegretti (66′ Koman); Barreto, Castillo (57′ Sforzini).
    A disposizione: Padelli, Belmonte, Kamata, Rivas.
    Allenatore: Ventura.
    PALERMO (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti (34′ Melinte); Migliaccio (84′ Simplicio), Liverani, Nocerino; Pastore; Cavani, Miccoli (66′ Hernandez).
    A disposizione: Brichetto, Goian, Bertolo, Budan.
    Allenatore: Rossi.
    Arbitro: De Marco
    Ammoniti: Almiron (B), Cassani (P), Allegretti (B), Bovo (P)
    Espulsi: Liverani (P)

  • Coppa Italia: Inter – Juventus 2-1. Balotelli nel finale regala la semifinale ai nerazzurri

    L’Inter approda in semifinale di Coppa Italia vincendo in rimonta contro la Juventus per 2-1 nella partita che dovrebbe sancire il divorzio tra Ferrara e Vecchia Signora, anche se ancora non c’è nulla di ufficiale.
    Le reti della qualificazione nerazzurra sono state realizzate da Lucio e da Balotelli nei minuti finale che ribaltano lo svantaggio iniziale siglato da Diego grazie alla collaborazione di Toldo che riesce a farsi sfuggire dalle mani il tiro docile del brasiliano.
    A parte la prima frazione del primo tempo in cui la Juventus riesce a trovare il gol del vantaggio con Diego, è l’Inter a prendere in mano le redini della gara anche se i nerazzurri si fanno vedere poco dalle parti di Buffon; l’Inter reclama un rigore per fallo di mani di Felipe Melo in area su cross di Maicon con il direttore di gara che non decreta la massima punizione scatenando le ire di Mourinho. I padroni di casa impostano, i bianconeri ripartono in contropiede ma senza pungere: questo è l’andazzo di tutto il primo tempo.

    Nel secondo tempo la squadra di Mourinho si sveglia con l’ingresso in campo di Milito che tiene in scacco tutta la difesa bianconera consentendo a Balotelli di inserirsi negli spazi. L’acuto della Juventus che poteva chiudere i conti arriva con un colpo di testa di Chiellini che, suo malgrado, incoccia il palo.
    Il pareggio arriva al 72′: calcio di punizione di Sneijder, deviazione di Amauri in barriera che spiazza Buffon e Lucio con la punta dello scarpino mette in rete. La Juventus termina il carburante e va ko ad un minuto dal termine della gara quando Balotelli, scattato sul filo del fuorigioco, raccoglie la corta respinta di Buffon sulla conclusione da fuori di Thiago Motta per il 2-1 finale che chiude, con molta probabilità, l’avventura sforunata di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus. Il pugile va al tappeto senza che nessuno dei suoi (dirigenti e giocatori) lo aiuti a rialzarsi. Da domani Zaccheroni potrebbe sostenere già il suo primo allenamento, si attendono sviluppi in merito.

    Il tabellino
    INTER – JUVENTUS 2-1
    10′ Diego (J), 72′ Lucio (I), 89′ Balotelli (I)
    INTER (4-3-1-2): Toldo; Maicon, Materazzi, Lucio, Santon; Zanetti, Cambiasso (61′ Milito), Thiago Motta; Sneijder (92′ Cordoba); Pandev (80′ Muntari), Balotelli.
    A disposizione: Julio Cesar, Cordoba, Samuel, Thiago Motta, Quaresma, Arnautovic, Milito.
    Allenatore: Mourinho
    JUVENTUS (4-4-1-1): Buffon; Grygera, Chiellini, Cannavaro, Grosso; Candreva, Melo, Sissoko, De Ceglie (91′ Paolucci); Diego, Amauri.
    A disposizione: Manninger, Zebina, Legrottaglie, Marrone, Yago, Paolucci, Boniperti.
    Allenatore: Ferrara
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Maicon (I), Chiellini, Melo, Cannavaro (J)
    Espulsi: nessuno

  • Lega Pro Prima Divisione: Verona – Cosenza 2-1. Gli scaligeri vincono in rimonta

    Altra occasione gettata alle ortiche per il Cosenza di Mimmo Toscano: in vantaggio di una rete al Bentegodi e dopo un primo tempo dominato dalla squadra silana, i Lupi si fanno beffare da un Verona che è parso inferiore ai rossoblu prima con Anselmi e a 5 minuti dal termine dal nuovo acquisto Di Gennaro. Due a uno il risultato finale che ha penalizzato fin troppo il Cosenza, capace di pungere ogniqualvolta si presenta dalle parti di Rafael ma che in difesa fa ancora acqua da tutte le parti. I gol subiti dai Lupi in campionato sono troppi (29 come il Pescina e seconda peggiore difesa del torneo dopo quella del Potenza) e non basta il secondo miglior attacco del girone B (32 reti all’attivo dietro solo alla Reggiana). Urgono rinforzi nel reparto arretrato se si vuole puntare in alto anche se oggi mancavano Porchia (influenzato) e Di Bari (squalificato).

    La partita la fa il Cosenza sin dai primi minuti che ha le migliori occasioni per passare in vantaggio con Danti e due volte con Scotto (clamorosa la palla gol capitata sul baby attaccante al 25′ che solo soletto spara tra le braccia di Rafael). Il Verona è messo in difficoltà dal pressing degli ospiti e si rende pericoloso solo su calcio d’angolo quando Cangi esalta il numero uno silano Petrocco; nel frattempo Danti era uscito per infortunio lasciando il posto a Virga che al 45′ fa sognare i 500 tifosi rossoblu giunti a Verona: l’esterno approfitta di una deviazione maldestra del portiere scaligero su cross dalla sinistra di Fiore per la rete dell’1-0 parziale.

    Nella ripresa il Verona pareggia i conti con Anselmi imbeccato in area da un calcio di punizione di Berrettoni, ma i Lupi non ne vogliono sapere del pareggio e cercano l’assalto alla porta di Rafael che tira un sospiro di sollievo quando Maggiolini entra in area e con il sinistro conclude di un soffio a lato. Poteva essere il colpo del ko e invece all’85’ è il nuovo arrivato Di Gennaro a regalare una vittoria immeritata al Verona segnando il definitivo 2-1 per la gioia dei 13 mila del Bentegodi.

    Il tabellino
    VERONA – COSENZA 2-1
    45′ Virga (C), 59′ Anselmi (V), 85′ Di Gennaro (V)
    VERONA (4-3-1-2): Rafael; Cangi, Anselmi, Ceccarelli, Pugliese; Russo, Esposito, Garzon; Berrettoni (85′ Farias); Colombo (46′ Ciotola), Di Gennaro (90′ Campisi).
    A disposizione: Ingrassia, Comazzi, Campagna, Bertolucci, Campisi, Da Silva, Ciotola.
    Allenatore: Remondina.
    COSENZA (3-4-1-2): Petrocco (71′ Gabrieli); Musca, Fanucci, Ungaro; Bernardi, De Rose, Roselli, Maggiolini; Fiore; Scotto (85′ Mortelliti), Danti (30′ Virga).
    A disposizione: Gabrieli, Amico, Marsili, Giardina, Virga, La Canna, Mortelliti.
    Allenatore: Toscano
    Arbitro: Cervellera
    Ammoniti: De Rose (C), Ciotola (V)
    Espulsi:

  • Serie A: Juventus – Roma 1-2. Totti e Riise affondano i bianconeri

    Ennesima sconfitta per la Juventus che all’Olimpico di Torino cala a picco battuta anche dalla Roma dell’ex Claudio Ranieri; il tecnico ha così la propria vendetta sui bianconeri dopo che era stato esonerato nella scorsa stagione a sole due partite dal temine dal campionato e sostituito in panchina da Ciro Ferrara che subirà inesorabilmente le solite critiche e il consueto tormentone esonero, anche se c’è da considerare che la prestazione di stasera è risultata essere una delle migliori, ma non esaltante, di inizio stagione.
    Eppure la partita si era messa bene per la Juventus che in un primo tempo superiore ad una Roma abbastanza attendista e coperta, ha le occasioni migliori per passare in vantaggio ma la scarsa vena realizzativa di Amauri ha pesato sull’esito dell’incontro. Il rientro in campo di Sissoko (il maliano è stato il migliore in campo dei suoi) ha dato sicuramente più ordine e tranquillità al reparto che nelle ultime uscite era apparso allo sbando. Da segnalare l’infortunio a Toni dopo solo 7 minuti di gioco che mette fuori causa l’ariete giallorosso per far posto a Totti, lasciato in panchina da Ranieri perchè non al top della condizione.

    Nella ripresa ci pensa Del Piero al suo primo centro in questo campionato a sbloccare il risultato approfittando di un errore di Juan che al momento di spazzare, svirgola la palla servendo il capitano bianconero che da posizione defilata e un tiro al volo di sinistro beffa Julio Sergio con precisione chirurgica.
    Il gol del vantaggio da speranza ai bianconeri che proprio quando intravedono la luce in fondo al tunnel vengono “bucati” e rimontati dai gol di Totti e di Riise: il capitano giallorosso realizza il momentaneo pareggio su calcio di rigore concesso dall’arbitro Tagliavento per atterramento di Grosso su Taddei (per Totti è il primo gol segnato in casa della Juventus) poi, dopo l’espulsione di Buffon per fallo su ultimo uomo su Riise, nel secondo dei 4 minuti di recupero Pizarro con una pennellata trova la testa del norvegese per il gol della vittoria che regala la vendetta a Ranieri.

    Il tabellino
    JUVENTUS – ROMA 1-2
    51′ Del Piero (J), 68′ rig Totti (R), 92′ Riise (R)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera (76′ Candreva), Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Salihamidzic, Sissoko, Marchisio; Diego; Del Piero (83′ Manninger), Amauri (91′ Paolucci).
    A disposizione: Cannavaro, Zebina, De Ceglie, Yago.
    Allenatore: Ferrara
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Taddei, Perrotta, Vucinic; Toni (7′ Totti).
    A disposizione: Doni, Motta, Mexes, Brighi, Cerci, Menez.
    Allenatore: Ranieri
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Grosso (J); De Rossi, Burdisso, Taddei (R)
    Espulsi: 83′ Buffon per fallo da ultimo uomo

  • Serie A: Il Cagliari stende il Livorno e vede l’Europa

    Il Cagliari di Allegri non conosce pause e da la migliore risposta a chi pensava che l’interessamento per il West Ham del patron Cellino potesse influire sui propri risultati. Il Livorno sopratutto nel primo tempo cerca di contenere le ripartenze veloci degli isolani ma la differenza oggi è netta, è l’argentino Larrivey, mandato in campo a sorpresa da Allegri, a rubare la scena. Chiude la partita Jeda appena entrato. Passo indietro per il Livrono di Serse Cosmi praticamente mai in partita, sogna un posto in Europa League il Cagliari e i suoi tifosi.

    IL TABELLINO
    Cagliari-Livorno 3-0
    3′ Larrivey (C), 5′ st Larrivey (C), 19′ st Jeda (C)
    Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Canini, Lopez, Astori, Agostini; Parola, Biondini, Lazzari (29′ st Dessena); Cossu (37′ st Barone); Matri (18′ st Jeda), Larrivey. A disposizione: Vigorito, Marzoratti, Ariaudo, Nenè. All. Allegri
    Livorno (3-5-2): De Lucia; Perticone, Diniz, Rivas; Raimondi, Filippini, Mozart, Bergvold, Vitale (7′ st Danilevicius); Lucarelli, Tavano (1′ st Candreva). A disposizione: Benussi, Modica, Marchini, Pieri, Cellerino. All. Cosmi
    Arbitro: Giancola
    Ammoniti: 30′ Lucarelli (L), 39′ Parola (C), 12′ st Biondini (C), 36′ st Jeda (C), 43′ st De Lucia (L)
    Espulsi: –

  • Coppa Italia: Juventus – Napoli 3-0. Del Piero e Diego salvano la panchina di Ferrara

    Negli ottavi di Coppa Italia vittoria della Juventus nel segno di Del Piero e Diego; i bianconeri tornano al successo battendo il Napoli per 3-0 con i due fantasisti che regalano un mezzo sorriso al tecnico Ferrara, in bilico sulla panchina juventina fino a poco prima del fischio d’inizio della gara, e autori rispettivamente di una doppietta e del gol che ha aperto le marcature.
    Era necessaria una prova di carattere, i bianconeri tirano fuori l’orgoglio, ci mettono il cuore e riescono a portare a casa un risultato che può ridare morale alla truppa ma, cosa più importante, si è intravisto un minimo di gioco e di schemi che sono mancati negli ultimi mesi, tenendo bene il campo per tutti i novanta minuti.
    Finalmente si è rivisto un Diego determinante, grintoso e che ha corso molto; buone le giocate con Del Piero soprattutto nel secondo tempo quando la paura di sbagliare nuovamente si è dissolta con la seconda marcatura della partita.
    Nel primo tempo è proprio il brasiliano, schierato vertice alto del rombo di centrocampo ma lasciato libero da Ferrara di svariare sia a destra che a sinistra del campo non concedendo punti di riferimento all’avversario, a portare in vantaggio la Juventus al 24′, con un tiro dal limite dell’area sporcato dal terreno e che ha lasciato immobile il portiere napoletano Iezzo.
    Nella ripresa ci pensa Del Piero a raddoppiare con una conclusione a colpo sicuro nel cuore dell’area di rigore dopo un cross rasoterra ben tagliato di Caceres ma poco prima i bianconeri avevano tremato per una traversa su una bordata di Hamsik dalla distanza; poi il capitano mette il sigillo alla partita realizzando la terza rete su calcio di rigore procurato da Diego.
    Si fermano così a 12 i risultati utili consecutivi del Napoli di Mazzarri che viene eliminato dalla competizione; la Juventus invece va avanti e nei quarti di finale incontrerà l’Inter. Ferrara tira un sospiro di sollievo, l’ombra di Hiddink è un pò più lontana.

    Il tabellino

    JUVENTUS – NAPOLI 3-0
    24′ Diego, 77′ Del Piero, 82’rig. Del Piero
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Caceres (83′ Zebina), Legrottaglie, Chiellini, Grosso (46′ Grygera); Diego, Salihamidzic, Felipe Melo, De Ceglie; Amauri, Del Piero (85′ Immobile).
    A disposizione: Chimenti, Cannavaro, Esposito, F.Rossi.
    Allenatore: Ferrara.
    NAPOLI (3-4-1-2): Iezzo; Campagnaro (76′ Quagliarella), Rinaudo, Contini; Zuniga, Gargano, Cigarini, Dossena (60′ Hamsik); Datolo; Hoffer (64′ Maggio), Denis.
    A disposizione: Gianello, Cannavaro, Pazienza, Aronica.
    Allenatore: Mazzarri.
    Arbitro: Romeo di Verona
    Ammoniti: Salihamidzic, De Ceglie (J), Cigarini (N)
    Espulsi: Contini (N) per doppia ammonizione

  • Serie A: le pagelle di Juventus – Milan 0-3

    Le pagelle di Juventus – Milan terminata 0-3 per i rossoneri con i gol di Nesta e la doppietta di Ronaldinho:

    JUVENTUS

    Cannavaro 5: spaesato in campo, anche un difensore della sue esperienza va a picco come la sua squadra.
    Chiellini 6.5: al contrario del suo compagno di reparto cerca di salvare il salvabile.
    Grosso 4: assente ingiustificato; praticamente come se non fosse entrato in campo.
    Felipe Melo 4.5: cambia ruolo, non più regista, ma non prestazione; ancora deludente il brasiliano.
    Diego 5: portato a Torino per fare la differenza rimane ancora un fantasma; si fa vedere solo nel primo tempo con una conclusione a giro che esce di poco a lato.
    Amauri 5: cerca di lottare da solo contro Nesta e Thiago Silva invano; troppo solo li davanti.
    Del Piero 5.5: il capitano entra in campo a 30 minuti dalla fine; non poteva fare miracoli.
    Ferrara 5: sorvoliamo sui risultati ma il gioco è ancora in alto mare.

    MILAN

    Leonardo 8: Quello che tocca diventa oro. E’ l’artefice di questo miracolo rossonero impensabile solo qualche mese fa. Lo accusavano di non aver alternative ma si è inventato Abate e Antonini terzini ed ha il merito di aver recuperato il miglior Ronaldinho.
    Nesta 7: E’ tornato il gladiatore di un tempo, dirige la difesa come i migliori direttori d’orchestra e adesso segna pure. Marziano
    Ambrosini 6.5:  Sarà la fascia di capitano? Il biondo centrocampista del Milan sta vivendo forse la migliore stagione in carriera e merita il Sud Africa.
    Ronaldinho 7: Si nasconde di più rispetto alle precedenti partite ma ha il merito di metter a segno i gol validi per chiudere la partita. Ritrovato.
    Borriello 6.5: Questa volta non segna ma fa un lavoro immane facendo a sportellate con Chiellini e Cannavaro. Vince il confornto diretto con Amauri per un ipotetico posto in azzurro.

    Il tabellino
    JUVENTUS-MILAN 0-3
    29′ Nesta, 72′ Ronaldinho, 88′ Ronaldinho
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger 5.5; Grygera 5.5, Cannavaro 5, Chiellini 6,5, Grosso 4; Salihamidzic 5 (60′ Del Piero 5.5), F. Melo 4.5, Poulsen 5 (63′ De Ceglie 5.5), Marchisio 5.5; Diego 5, Amauri 5.
    A disposizione: Chimenti, Zebina, Legrottaglie, Tiago, Immobile.
    Allenatore: Ferrara 5
    MILAN (4-3-3): Dida 6.5; Abate 6, Nesta 7, Thiago Silva 7, Antonini 6.5; Gattuso 6 (65′ Flamini sv), Pirlo 7, Ambrosini 6,5; Beckham 6, Borriello 7 (85′ Huntelaar sv), Ronaldinho 7.
    A disposizione: Storari, Kaladze, Flamini, Jankulovski, F.Inzaghi.
    Allenatore: Leonardo 8
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Poulsen, Amauri (J), Ambrosini (M)
    Espulsi: nessuno

  • Serie A: il Milan sbanca l’Olimpico. La Juve cala a picco, Ferrara fa la valigia?

    Il campionato almeno virtualmente ha ancora un anti Inter. E’ Leonardo l’autore del miracolo rossonero, il brasiliano è riuscito nell’impresa di rivalorizzare un gruppo dato da molti alla frutta, per la Juventus la crisi è sempre più profonda e la posizione di Ferrara obbligatoriamente deve venir messa in discussione.

    La Juventus parte con un modulo abbottonatissimo con il solo Amauri in attacco e Diego a far da collante con il centrocampo, ma dopo i primi minuti dove i bianconeri sembrano attenti a disputare una partita accorta. Le squadre cortissime non permettevano di veder un gioco spumeggiante e corale anche se il Milan a tratti ha fatto intravedere di poter far male nelle ripartenze. Il vantaggio rossonero arriva alla mezzora, quando da un calcio d’angolo di Pirlo Felipe Melo e Poulsen si ostacolano permettendo a Nesta di metter in porta senza problemi. Dopo il gol la partita cambia, il Milan prende in mano il gioco caricando di falli i centrocampisti bianconeri con un perfetto movimento di palla. Bianconeri che non sembrano aver il coraggio di agire se non con il mai domo Chiellini abile a costruirsi l’unica occasione della partita da un rimpallo ma sulla sua strada trova Dida.

    Il secondo tempo l’Olimpico si aspetta la reazione bianconera, ma Ciro Ferrara manda in campo gli stessi undici non riuscendo mai ad impensierire la retroguardia rossonera guidata in maniera magistrale dall’accoppiata Nesta Thiago Silva. Al quarto d’ora una ovazione accoglie l’ingresso in campo di Alessandro Del Piero, ma il capitano non riesce ad imprimere la rabbia agonistica in campo anche perchè con il passare dei minuti la Juventus si disunisce e ancora su calcio d’angolo Ronaldinho trova il due a zero che chiude praticamente la partita.

    Sull’Olimpico scende la nebbia a far capire al mondo il momento della Juventus e nel finale è ancora Ronaldinho a regalare la terza rete ai rossoneri affondando il coltello nella piaga bianconera. Milan torna a -8 dall’Inter con ancora una partita da recuperare, i rossoneri sognano. Per la Juventus è notte fonda e l’avvicendamento in panchina sembra la soluzione meno indolore.

    IL TABELLINO
    JUVENTUS-MILAN 0-3
    29′ Nesta, 27′ st e 43′ st Ronaldinho
    Juventus (4-4-2): Manninger; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Salihamidzic (15′ Del Piero), F. Melo, Poulsen (18′ st De Ceglie), Marchisio; Diego, Amauri. A disposizione: Chimenti, Zebina, Legrottaglie, Tiago, Immobile. All.: Ferrara

    Milan (4-3-3): Dida; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso (20′ st Flamini), Pirlo, Ambrosini; Beckham, Borriello (40′ st Huntelaar), Ronaldinho. A disposizione: Storari, Kaladze, Flamini, Jankulovski, F.Inzaghi. All.: Leonardo
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Poulsen, Amauri (J), Ambrosini (M)