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  • Lega Pro Prima Divisione: tris del Cosenza al Foggia, doppio Danti e Biancolino completano la rimonta

    Lega Pro Prima Divisione: tris del Cosenza al Foggia, doppio Danti e Biancolino completano la rimonta

    Con un grande secondo tempo il Cosenza si afferma allo stadio Zaccheria di Foggia battendo i padroni di casa per 3-1. Partita dai due volti con i Lupi che vengono messi sotto per i primi 45′ da un Foggia che sta scivolando sempre più verso l’oblio della retrocessione, trascinati da un ex dal dente avvelenato come Ceccarelli che ha messo a dura prova la retroguardia silana, mentre nella ripresa gli uomini di Toscano prendono in mano il pallino del gioco rimontando lo svantaggio iniziale di Desideri, che sblocca il risultato al secondo minuto di recupero approfittando di una indecisione di Fanucci per battere Gabrieli.
    La squadra di Ugolotti rischia di raddoppiare pochi secondi più tardi con uno scatenato Ceccarelli, involato verso la porta dell’estremo difensore rossoblu con Fanucci che si fa perdonare l’errore commesso in precedenza mettendoci una pezza.

    Dal clamoroso colpo del ko al gol del pareggio siglato da Danti che al 54′ supera il portiere Bindi depositando la sfera in rete. Il Cosenza ci crede e cresce con le solite giocate di Fiore, oggi riproposto nel ruolo di trequartista; al 66′ i rossoblu vengono premiati con il gol del 2-1 firmato Biancolino, al suo decimo centro in stagione, che trova la giusta deviazione su un cross di Bernardi dalla destra. La partita si infiamma e Ceccarelli, che cerca in tutti i modo di realizzare il classico gol dell’ex, non riesce a ribadire in rete una doppia opportunità.
    Si va verso il finale di gara con il Foggia che cerca l’assalto al fortino rossoblu ma è Scotto, entrato poco prima al posto di Biancolino, a sciupare l’occasione per chiudere definitivamente la gara. Gara che viene sigillata dal settimo gol in campionato di Danti, astro nascente del nostro calcio, che al 93′ beffa da metà campo il portiere Bindi avventuratosi nell’area di rigore silana in cerca del gol del pareggio lasciando la porta sguarnita.

    Il Cosenza, all’ennesimo cambio di modulo di questa stagione (è la quinta volta che Toscano cambia assetto tattico), torna a respirare aria di playoff; aggancio al terzo posto riuscito ai danni di Reggiana, Pescara e Ternana a quota 38. Tra 7 giorni al San Vito arriva il Potenza ultimo in classifica con la serie positiva che può essere allungata ulteriormente a 5 partite. Il Foggia rimane fermo al penultimo posto in classifica in una situazione che sta diventando insostenibile.

    Il tabellino
    FOGGIA – COSENZA 1-3
    47′ pt Desideri (F), 54′ Danti (C), 66′ Biancolino (C), 93′ Danti (C)
    FOGGIA (4-2-3-1): Bindi, Carbone, Burzigotti, Artipoli, Micco (76′ Quadrini); Agnelli, Visone; Millesi, Desideri, Mancino (61′ Morini); Ceccarelli.
    A disposizione: Milan, Sgambato, Colomba, Quadrini, Morini, Matteoli, Trezzi,.
    Allenatore: Ugolotti.
    COSENZA (4-2-3-1): Gabrieli, Bernardi, Di Bari, Fanucci (76′ Musca), De Rose, Porchia, Danti, Marsili, Biancolino (67′ Scotto), Fiore (83′ Roselli), Maggiolini.
    A disposizione: Ameltonis, Scognamiglio, Musca, La Canna, Roselli, Virga, Scotto. Allenatore: Toscano
    Arbitro: Baratta
    Ammoniti: Agnelli (F), Burzigotti (F), Fanucci (C), De Rose (C).

  • Serie A: Milan tiene l’Inter in scia, Atalanta troppo molle. Tegola Pato

    Il Milan sornione tiene ancora il ritmo dell’Inter grazie ad una discreta prova a San Siro contro una troppo arrendevole Atalanta. I bergamaschi provano ad impensierire in ogni modo la retroguardia milanista ma oggi Nesta e Thiago Silva non sono in vena di regalo e quando si svegli l’estro di Ronaldinho son dolori. E’ il brasiliano a propiziare la doppietta del Papero rossonero con la sua inventiva ma ci mette del suo anche la distratta retroguardia nerazzurra.

    Nella ripresa un invenzione di Valdes potrebbe riaprire la partita, ma i rossoneri ricominciano a correre e trovano il rigore su un fallo di Manfredini su Bonera. Consigli ipnotizza Dinho ma è lesto Borriello a ribadire in rete partita e chiusa e sottotitoli pronti. La felicità rossonera però è scossa al minuto ’74 quando il Papero in uno dei suoi tanti allunghi si accascia a terra per un problema alla coscia, si teme lo stiramento ma sicuramente l’impresa all’Old Trafford non ci sarà Pato. Atalanta troppo molle e arrendevole e con lo spettro B sempre più incombente.

    IL TABELLINO
    MILAN-ATALANTA 3-1
    30′ e 41′ Pato, 17′ st Borriello (M), 11′ st Valdes (A)
    Milan (4-3-3): Abbiati; Bonera, Nesta, Thiago Silva, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Ambrosini (21′ st Gattuso); Pato (34′ st Abate), Borriello (29′ st Huntelaar), Ronaldinho. A disp.: Dida, Favalli, Mancini, F. Inzaghi. All.: Leonardo
    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Capelli, Talamonti, Manfredini, Bellini; Ferreira Pinto (42′ Ceravolo), Padoin, De Ascentis (21′ st Volpi), Valdes; Doni; Tiribocchi (31′ st Chevanton). A disp.: Coppola, Bianco, Garics, Radovanovic. All.: Mutti
    Arbitro: Banti
    Ammoniti: Padoin, Manfredini, Bianco (A), Pirlo, Gattuso (M)
    Espulsi: nessuno
    Note: Consigli ha parato un rigore a Ronaldinho al 17′ st

  • Serie A: Keirrison salva la Fiorentina nel finale, 1-1 contro la Lazio

    Serie A: Keirrison salva la Fiorentina nel finale, 1-1 contro la Lazio

    Nell’anticipo serale della 26esima giornata, Lazio e Fiorentina pareggiano 1-1 in un Olimpico deserto al termine di un incontro avaro di emozioni ma che è rimasto incerto fino all’ultimo: l’attaccante brasiliano Keirrison, arrivato durante il mercato di gennaio, pareggia i conti al 92′ ed evita così alla Fiorentina un’altra sconfitta che poteva complicare non poco la risalita in classifica verso una qualificazione europea per la prossima stagione.
    I toscani senza Gilardino, Mutu e Vargas stentano nel primo tempo lasciando alla Lazio l’iniziativa che porta al gol al 7′ con una magia di Siviglia che, aiutato dalla fortuna, devia di tacco un calcio d’angolo calciato da Kolarov in rete con la sfera che descrive una parabola a scavalcare Frey. Esultanza per l’allenatore biancoceleste Reja (nervoso nel finale di gara e allonatanato dall’arbitro a pochi minuti dal termine) in panchina che vede i suoi ragazzi tenere bene il campo e soprattutto chiudere bene gli spazi in difesa. La Lazio ha la possibilità di raddoppiare e di chiudere il match ma Mauri si divora un’occasione colossale a tu per tu con l’estremo difensore viola che chiude bene lo specchio della porta ritrovandosi la palla tra le braccia. Errore che i biancocelesti pagheranno nel finale di gara.

    Nella ripresa la Fiorentina cresce proporzionalmente alle giocate di Jovetic che prima ci prova con una sventola da fuori area ma troppo centrale, poi impegna nuovamente Berni che oggi sostituiva Muslera.
    Lo sforzo viola viene premiato al 92′ quando Keirrison, entrato a metà partita al posto di Ljajic, mette la sua zampata al match approfittando di un pregevole assist di Jovetic che tocca la sfera quel tanto per farla arrivare all’attaccante brasiliano per depositarla in rete e per evitare a Prandelli di portare a casa un’altra sconfitta. Prima del fischio finale, arrembaggio viola con Babacar che su una torre di Kroldrup schiaccia troppo la sfera vanificando tutto.

    Il tabellino
    LAZIO – FIORENTINA 1-1
    7′ Siviglia (L), 47′ st Keirrison (F)
    LAZIO (4-3-1-2): Berni; Lichtsteiner, Stendardo, Siviglia (78′ Biava), Kolarov; Brocchi (71′ Firmani), Ledesma, Matuzalem; Mauri (59′ Hitzlsperger); Rocchi, Floccari.
    A disposizione: Iannarilli, Diakitè, Cruz, Zarate.
    Allenatore: Reja.
    FIORENTINA (4-3-1-2): Frey; De Silvestri, Kroldrup, Felipe, Gobbi; Donadel (65′ Zanetti), Bolatti (58′ Babacar), Montolivo; Marchionni, Jovetic, Ljajic (46′ Keirrison).
    A disposizione: Avramov, Seculin, Pasqual, Carraro, Masi.
    Allenatore: Prandelli.
    Arbitro: Romeo di Verona
    Ammoniti: Ledesma (L), Siviglia (L), Felipe (F), Zanetti (F), Kroldrup (F)

  • Serie A: Catania travolgente, 4-0 al Bari

    Serie A: Catania travolgente, 4-0 al Bari

    La 26esima giornata di Serie A si apre con il botto del Catania che al Massimino travolge il Bari 4-0 in una partita che ha evidenziato ancora la scarsa condizione fisica degli uomini di Ventura.
    La gara si mette sin da subito sui binari giusti per gli etnei perchè Ricchiuti al 4′ porta in vantaggio i suoi con un bolide da fuori area beffando Gillet. I pugliesi provano a scuotersi ma la prima vera conclusione verso Andujar è al 23′ quando il portiere argentino si deve supera su Barreto. Il Catania gioca meglio e approffitta della frenesia degli ospiti di giungere al pareggio per dare il colpo del ko a 5 minuti dal termine del primo tempo con Llama che buca per la seconda volta il portiere dei galletti.

    Nella ripresa il Bari ha l’opportunità di rientrare in partita quando il direttore di gara Peruzzo decreta un calcio di rigore per fallo di mano in area di Capuano ma, in una serata in cui va tutto storto, Barreto dagli 11 metri coglie il palo togliendo le speranze di una possibile rimonta ai suoi comapgni sbagliando il suo secondo calcio di rigore consecutivo dopo quello sbagliato contro il Milan.
    Nel finale di gara il Catania dilaga realizzando due in gol nell’arco di 10 minuti: il terzo gol porta la firma di Morimoto, il poker lo serve Martinez al primo minuto di recupero che manda il Bari all’inferno (quarta sconfitta consecutiva). Ventura deve riordinare un pò le idee della sua squadra. Idee invece che ha ben chiare Mihajlovic che, dal suo arrivo sulla panchina rossoazzurra, sta raccogliendo punti pesantissimi in ottica salvezza.

    Il tabellino
    CATANIA – BARI 4-0
    4′ Ricchiuti, 40′ Llama, 81′ Morimoto, 91′ Martinez
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Silvestre, Terlizzi (81′ Augustyn), Capuano; Izco, Biagianti, Ricchiuti (59′ Delvecchio); Martinez, Maxi Lopez (71′ Morimoto), Llama.
    A disposizione: Kosicky, Potenza, Ledesma, Bellusci.
    Allenatore: Mihajlovic
    BARI (4-4-2): Gillet; Belmonte, A. Masiello, Bonucci, S. Masiello; Alvarez (80′ Sestu), Gazzi (80′ Donati), Almiron, Koman (46′ Rivas); Barreto, Castillo.
    A disposizione: Lamberti, Stellini, Diamoutene, Meggiorini.
    Allenatore: Ventura
    Arbitro: Peruzzo
    Ammoniti: Alvarez (C), Lopez (C), Almiron (B), A. Masiello (B)

  • Champions League, ottavi: il Bordeaux espugna Atene, Olympiakos battuto 1-0

    Champions League, ottavi: il Bordeaux espugna Atene, Olympiakos battuto 1-0

    Il Bordeaux non è più una sorpresa: dopo aver meravigliato durante il girone di qualificazione annientando due corazzate come Bayern Monaco e Juventus (anche se i bianconeri attraversavano una crisi d’altri tempi), la squadra guidata da Blanc prenota l’accesso ai quarti di finale di Champions League battendo in trasferta l’Olympiakos per 1-0 grazie al gol di Ciani allo scadere del primo tempo.
    Il difensore centrale francese, al suo terzo centro stagionale in Champions League, al 46′ del primo tempo stacca più in alto di tutti, servito su punizione calciato da Gourcuff, insaccando la sfera alle spalle di Nikopolidis.
    Il primo tempo, avaro di emozioni, vede poche conclusioni verso la porta, una delle più pericolose al 4′ quando l’ex difensore della Juventus Mellberg di testa manda di poco a lato.

    Nella ripresa i francesi controllano bene la gara anche grazie ad un buon possesso palla e guidati da un ottimo Gourcuff ma comunque sono i greci ad avere le occasioni migliori: al 56′ Carrasso si salva su un tentativo di Mitroglu favorito da un retro passaggio errato di Sanè, poco più tardi Maresca non inquadra la porta di testa e infine è il portiere transalpino a superarsi questa volta su Lua Lua.
    Finisce 1-0 per gli ospiti, ritorno il 17 marzo allo stadio Chaban-Delmas di Bordeaux dove la squadra di Blanc è chiamata a superare definitivamente l’esame di greco.

    Il tabellino
    OLYMPIAKOS – BORDEAUX 0-1
    46′ pt Ciani
    OLYMPIAKOS (4-3-3): Nikopolidis; Torosidis, Papadopoulos, Mellberg, Raul Bravo; Maresca, Ledesma, Stoltidis; Lualua, Mitroglou, Datolo.
    A disposizione: Pardo, Galistios, Oscar Gonzalez, Derbyshire, Zairi, Zewlakov, Leonardo.
    Allenatore: Bandovic
    BORDEAUX (4-2-1-3): Carrasso; Chalmé, Planus, Ciani, Tremoulinas; Fernando, Sené; Gourcuff; Plasil, Chamakh, Wendel.
    A disposizione: Ramé, Henrique, Gouffran, Cavenaghi, Jussié, Bellion, Sertic.
    Allenatore: Blanc

    IL QUADRO DEGLI OTTAVI

  • Lega Pro Prima Divisione: Cosenza – Reggiana 1-1. A Biancolino risponde Stefani

    Lega Pro Prima Divisione: Cosenza – Reggiana 1-1. A Biancolino risponde Stefani

    Nella 24esima giornata di Prima Divisione il Cosenza non va oltre l’1-1 al San Vito contro la Reggiana nello scontro playoff; un altro pareggio dopo quello ottenuto 21 giorni fa contro l’Andria che rallenta la corsa per gli spareggi promozione ma che comunque mantiene i Lupi vivi in vista del finale di stagione.
    Il Cosenza, mandato in campo da Toscano ancora con il 4-4-2, passa in vantaggio per prima al 12′ grazie alla magnifica rete di Biancolino al suo nono centro stagionale che, con un bel gesto atletico, riesce ad anticipare difensore e beffare il portiere emiliano. La Reggiana accusa il colpo e rimane in balia dei rossoblu per almeno 10 minuti in cui i padroni di casa creano ma non riescono a concretizzare.
    Al 28′ il pareggio emiliano: bomba di Stefani su calcio di punizione, sfera che viene leggermente deviata dalla barriera e palla alle spalle di Petrocco. Per il Cosenza tutto da rifare. Prima del fischio finale del primo tempo, su una bella azione manovrata partita dai piedi di Fiore, Danti pesca in area Bernardi che manca di precisione con la sfera che si spegne a lato.

    Nella ripresa il Cosenza parte forte con Danti che colpisce un legno al 49′ servito ottimamente da Biancolino, buona la sua gara, ma questo resterà l’unica vera occasione dei padroni di casa che tirano i remi in barca lasciando l’iniziativa alla Reggiana che costruisce le occasioni migliori: al 52′ Maschio chiama al miracolo il portiere Gabrieli, entrato sul finire del primo tempo al posto di Petrocco rimasto contuso in uno scontro di gioco con un suo compagno, deviando in angolo; poi è Rossi a trovarsi a tu per tu con il numero 12 silano che lo ipnotizza sventando il pericolo. La Reggiana capisce che può tentare il colpaccio e insiste: a 10 minuti dal termine ancora una palla gol con Porchia che salva sulla linea. Ma l’ultima azione è del Cosenza con Scotto che impegna Tomasig. Troppo poco per portare a casa l’intera posta in palio.
    In classifica la lotta playoff si fa sempre più interessante con 8 squadre racchiuse in soli 5 punti che da qui a fine campionato si daranno battaglia. Con il pareggio il Cosenza scende al sesto posto e la Reggiana al quarto, a favore di Ternana e Portogruaro che hanno vinto le rispettive partite contro Pescara e Rimini; inoltre non è da sottovalutare il Taranto che ha completato una lunga rincorsa agganciando a quota 35 i Lupi silani.

    Il tabellino
    COSENZA – REGGIANA 1-1
    12′ Biancolino (C), 28′ Stefani (R)
    COSENZA (4-4-2): Petrocco (41′ Gabrieli); Bernardi, Porchia, Fanucci, Chianello; La Canna (57′ Virga), De Rose, Fiore, Maggiolini (65′ Scotto); Biancolino, Danti.
    A disposizione: Ameltonis, Scognamiglio, Di Bari, Virga, Roselli, Giardina, Scotto.
    Allenatore: Toscano
    REGGIANA (4-4-1-1): Tomasig; Girelli, Stefani, Zini, Mei; Nardini, Maschio, Viapiana, Anderson; Alessi; Rossi.
    A disposizione: Manfredini, D’Alessandro, Ferrando, Castiglia, Ferrari, Bovi, Temelin.
    Allenatore: Dominissini
    Ammoniti: Bernardi, De Rose

  • Serie A: la Juventus ritrova la “dritta via smarrita”. 2-1 al Bologna

    Serie A: la Juventus ritrova la “dritta via smarrita”. 2-1 al Bologna

    Il gioco non sarà un granchè ma la cura Zaccheroni sta funzionando: la Juventus ottiene la sua seconda vittoria consecutiva in campionato e terza se si considera anche il successo in Europa League contro l’Ajax di giovedì, battendo al Dall’Ara i padroni di casa del Bologna per 2-1. Partita decisa dal maggior tasso tecnico della squadra bianconera che pomeriggio ha visto un bel Diego e un grande Del Piero oggi in versione uomo assist.
    La nuova Juve con il 3-4-1-2 non ancora completamente assimilato, sta ottenendo il massimo, almeno per quanto riguardano i risultati: infatti con questo successo i bianconeri si portano al quarto posto scavalcando di nuovo Napoli e Sampdoria che significa Champions League.

    Al 4′ Diego porta in vantaggio i suoi approfittando della corta respinta del portiere Viviano su una conclusione ravvicinata di Amauri; quarto centro stagionale per il fantasista brasiliano che non segnava da novembre nella partita vinta contro l’Atalanta. La partita è giocata su buoni ritmi e prima della fine del primo tempo arriva un legno per parte: prima Diego da due passi sfiora la sua doppietta personale con Viviano che respinge la sua conclusione sul palo, poi è Adailton a pareggiare il conto dei pali direttamente su calcio di punizione a Buffon battuto.

    Nella ripresa arriva subito il gol del pareggio del Bologna con Buscè, bravo e fortunato a riprendere la respinta del palo su un cross dalla sinistra di Raggi con la retroguardia bianconera immobile. Il Bologna poi però è sfortunato a prendere un altro palo con Gimenez a porta vuota prima del gol della Juventus di Candreva, il primo con la maglia bianconera ma con il merito tutto di Del Piero che lo smarca davanti a Viviano.
    Nel finale gli emiliani, che terminano la partita in 10 per l’espulsione di Raggi, tentano di acchiappare il pareggio vanamente.

    Il tabellino
    BOLOGNA-JUVENTUS 1-2
    4′ Diego (J); 50′ Buscé (B); 66′ Candreva (J)
    BOLOGNA (4-4-2): Viviano; Zenoni (28′ st Savio), Portanova, Moras, Raggi; Buscé, Guana, Mudingayi, Casarini; Adailton (15′ Gimenez), Zalayeta.
    A disposizione: Colombo, Santos, Britos, Mingazzini, Succi.
    Allenatore: Colomba.
    JUVENTUS (3-4-1-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini; Salihamidzic, Melo, Marchisio (9′ st Sissoko), De Ceglie; Diego (15′ st Candreva); Amauri, Del Piero (42′ st Camoranesi sv).
    A disposizione: Manninger, Cannavaro, Grosso, Trezeguet.
    Allenatore: Zaccheroni.
    Arbitro: Banti
    Ammoniti: Marchisio (J), Portanova (B)
    Espulsi: 45′ st Raggi (B)

  • Serie A: Fiorentina – Livorno. Live streaming e probabili formazioni

    La Fiorentina assetata di punti ospita il Livorno per riscattare la cocente sconfitta in Champions League, Prandelli prova la carta Ljajic nel terzetto alle spalle di Gilardino. In difesa confermato Natali. Cosmi ritrova la coppia Tavano, Lucarelli.

    Fiorentina-Livorno domenica ore 15
    Fiorentina (4-2-3-1):
    Frey; Comotto, Felipe, Natali, Pasqual; Bolatti, Donadel; Marchionni, Jovetic, Ljajic; Gilardino.
    A disposizione: Avramov, Gobbi, De Silvestri, C. Zanetti, Carraro, Vargas, Keirrison. All.: Prandelli
    Squalificati: Montolivo (1), Kroldrup (1), Mutu (sospeso)
    Indisponibili: Santana, Gamberini

    Livorno (3-5-2): Rubinho; Perticone, Rivas, Knezevic; Raimondi, Pulzetti, Moro, Filippini, Bergvold; Tavano, Lucarelli.
    A disposizione: De Lucia, Diniz, Bernardini, Marchini, Mozart, Danilevicius, Bellucci. All.: Cosmi
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Miglionico

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Serie A: Genoa – Udinese 3-0. Acquafresca rinato, Grifone al quarto posto

    Il Genoa di Gasperini riscatta la sconfitta sul campo della Juventus battendo senza faticare troppo l’Udinese di De Biasi. E’ Acquafresca il protagonista assoluto della gara con un gol per tempo e tanto movimento per scardinare la difesa bianconera.

    Alla mezzora il vantaggio: Sculli, ottima la sua prova, ceve in area spalle alla porta e si gira bene, Handanovic fa il miracolo ma sulla ribattuta arriva Acquafresca che mette dentro il suo primo gol in questo campionato con la maglia del Grifone. L’Udinese dopo un buon avvio accusa il colpo e va vicino al raddoppio con una fucilata di Zapater dalla distanza, ma il risultato non cambia.

    Nella ripresa è ancora l’ex bomber del Cagliari ad esser protagonista, al 53′ su calcio d’angolo conquista il calcio di rigore e lo trasforma per il doppio vantaggio. Appena tre minuti dopo si chiude la partita con l’Udinese che perde Zapata, espulso dal fiscale Rosetti per proteste.

    Arriva il sigillo di Palacio a suggellare il ritorno al quarto posto della squadra di Gasperini, ancora cross di Sculli e l’argentino in tuffo di testa archivia il match.

    TABELLINO:
    GENOA – UDINESE: 3-0
    30° Acquafresca, 7° Acquafresca (R), 18° s.t. Palacio
    Genoa (3-4-3): 32 Amelia, 15 Papastathopoulos, 3 Dainelli, 24 Moretti (16° s.t. Bocchetti), 20 Mesto, 7 Rossi, 21 Zapater, 4 Criscito, 8 Palacio (26° s.t. Jankovic), 9 Acquafresca (28° s.t. Suazo), 14 Sculli. (73 Scarpi, 26 Bocchetti, 40 Tomovic, 22 Gucher, 13 Fatic, 17 Jankovic, 19 Suazo). All. Gasperini.
    Udinese (4-4-2): 22 Handanovic, 4 Cuadrado, 13 Coda, 2 Zapata, 24 Lukovic, 7, 11 Sanchez (20° s.t. Ferronetti), 88 Inler (23° s.t. Lodi), 20 Asamoah, 26 Pasquale (1° s.t. Pepe), 83 Floro Flores, 10 Di Natale. (6 Belardi, 32 Ferronetti, 7 Pepe, 19 Badu, 84 Lodi, 14 Sammarco, 27 Geijo). All. De Biasi.

    Arbitro:
    Rosetti Ammoniti: 25° M. Rossi, 38° Pasquale, 4° s.t. Papastathopoulos, 7° s.t. Coda Espulsi:11°s.t.Zapata

  • Europa League, sedicesimi: Juventus corsara ad Amsterdam. La doppietta di Amauri affonda l’Ajax

    Europa League, sedicesimi: Juventus corsara ad Amsterdam. La doppietta di Amauri affonda l’Ajax

    Una Juventus poco brillante espugna l’Amsterdam Arena battendo nei sedicesimi di Europa League i padroni di casa dell’Ajax per 2-1 dando un minimo di continuità nei risultati dopo il successo di 4 giorni fa in campionato; vittoria importantissima questa dei bianconeri sia per il prosieguo nella competizione sia dal punto di vista del morale della squadra che acciuffano il successo in rimonta dopo essere passata in svantaggio.
    Protagonista assoluto del match Amauri che affonda i Lancieri con la sua doppietta e che tiene a galla la Juventus fino alla sua uscita dal campo per qualche problema muscolare; infatti senza il brasiliano, i bianconeri si sono trovati senza un punto di riferimento in avanti che facesse alzare il baricentro della squadra consentendo agli olandesi di schiacciare nella propria metà campo gli avversari nell’ultima parte di gara.

    L’Ajax, molto più aggressiva e messa meglio sotto il punto di vista della tenuta atletica, passa subito a comandare il match: vecchi errori della retroguardia bianconera, che da un calcio piazzato a favore, si fa sorprendere con un contropiede fulminante di Sulejmani che si fa tutto il campo andando a realizzare il gol del vantaggio.
    La Juventus impiega un pò di tempo prima di organizzarsi e perviene al pareggio alla mezz’ora di gioco con Amauri che, su cross millimetrico di De Ceglie, riesce a beffare Stekelenburg con uno stacco di testa imperioso.
    Nella ripresa i bianconeri entrano in campo con più convinzione e ancora con l’attaccante brasiliano completano la rimonta: questa volta è Del Piero a confezionare l’assist per Amauri che prende l’ascensore per la seconda volta siglando la rete del 2-1.
    Negli ultimi minuti di gioco la sofferenza bianconera con i giocatori che non riescono ad uscire dalla propria metà campo: De Jong è sfortunato a prendere il palo con un bolide al volo dal limite dell’area a Buffon battuto, poi il portierone juventino si fa trovare sempre pronto nelle uscite; i Lancieri, in particolar modo con l’osservato speciale Suarez, mancano di precisione nelle conclusioni dovendo arrendersi al fischio finale del direttore di gara.

    Dunque successo prezioso che consente alla Juventus di poter impostare al meglio la gara di ritorno tra 7 giorni all’Olimpico di Torino con l’Ajax costretta ad inseguire.

    Il tabellino
    AJAX – JUVENTUS 1-2
    16′ Sulejmani (A), 31′ Amauri (J), 58′ Amauri (J)
    AJAX (4-3-3): Stekelenburg; Van der Wield, Oleguer, Alderweireld, Vertonghen; De Zeuuw, Eyong Enoh (86′ Suk), De Jong; Suarez, Sulejmani (79′ Rommedahl), Emanuelson (73′ Eriksen).
    A disposizione: Vermeer, Anita, Ogararu, Lodeiro.
    Allenatore: Jol
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina (46′ Grygera), Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie; Sissoko, Melo, Marchisio; Diego (80′ Trezeegut); Del Piero, Amauri (70′ Salihamidzic).
    A disposizione: Manninger, Grosso, Candreva, Giovinco.
    Allenatore: Zaccheroni
    Arbitro: Bebek
    Ammoniti: Legrottaglie, Marchisio, Diego (J), Sulejmani, Oleguer, Suarez (A)
    Espulsi: Salihamidzic (J)