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  • Europa League, ottavi: Juve, facile 3-1 al Fulham

    Europa League, ottavi: Juve, facile 3-1 al Fulham

    Non è servita una grande prestazione alla Juventus per sbarazzarsi di un Fulham spento e svogliato. I bianconeri battono la squadra guidata da Hodgson 3-1 e possono preparare la gara di ritorno tra sette giorni a Londra con un pò di tranquillità in più: gli inglesi infatti dovrebbero vincere con almeno due 2 gol di scarto. La Juve è così ad un passo dalla qualificazione ai quarti di finale di Europa League.

    La squadra di Zaccheroni chiude la pratica Fulham già nel primo tempo: al 9′ è Legrottaglie a siglare il gol del vantaggio con un imperioso stacco di testa, al 25′ Zebina si traveste dal miglior Diego e dopo un dribbling ubriacante a due difensore inglesi scaglia un missile, imparabile per Schwarzer, che termina la sua corsa in rete.
    Proprio quando il pallino del gioco è saldamente in mano alla Juventus arriva il gol che accorcia le distanze di Etuhu, fortunato a trovare la deviazione di Legrottaglie che spiazza Manninger rimettendo in gioco il discorso qualificazione.
    Zaccheroni però vuole il terzo gol prima del riposo: il portiere ospite si esalta su una conclusione dal limite dell’area di Grosso, sul successivo calcio d’angolo Trezeguet prende prima il palo e sulla seconda conclusione trova la leggera deviazione di Salihamidzic, ben appostato sotto porta, che fissa il punteggio sul 3-1.

    Nella ripresa i bianconeri controllano bene la gara, spazio alla girandola dei cambi con l’ingresso in campo di Camoranesi, Iaquinta e Sissoko. Nel finale di gara, con il Fulham che lascia ampi spazi per le ripartenze juventine, è Diego ad andare vicino alla quarta rete con un tiro da fuori area; Schwarzer però, al di la delle 3 reti subite, fa il suo dovere opponendosi al tiro del brasiliano.

    Finisce tra gli applausi del pubblico dell’Olimpico, tra sette giorni il ritorno al Craven Cottage di Londra con la consapevolezza di aver ritrovato la giusta mentalità vincente di un tempo; arriverà anche il gioco.

    Il tabellino
    JUVENTUS – FULHAM 3-1
    9′ Legrottaglie (J), 25′ Zebina (J), 36′ Etuhu (F), 48′ pt Trezeguet (J)
    JUVENTUS (4-3-2-1): Manninger; Zebina, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Salihamidzic (46′ Camoranesi), Poulsen (76′ Sissoko), Marchisio; Candreva, Diego; Trezeguet (62′ Iaquinta).
    A disp.: Pinsoglio, Del Piero, De Ceglie, Grygera.
    Allenatore: Zaccheroni.
    FULHAM (4-4-1-1): Schwarzer; Baird, Hangeland, Hughes, Konchesky; Duff, Davies (61′ Dempsey), Etuhu, Greening; Gera; Zamora.
    A disposizione: Zuberbuhler, Kelly, Riise, Smalling, Nevland, Marsh-Brown.
    Allenatore: Hodgson.
    Arbitro: Meyer
    Ammoniti: Legrottaglie (J)

  • Champions League: ottavi stregati per il Real Madrid eliminato dal Lione

    Champions League: ottavi stregati per il Real Madrid eliminato dal Lione

    Il Real Madrid dice addio alla Champions League e per la sesta volta consecutiva viene eliminato agli ottavi di finale. Al Bernabeu le Merengues pareggiano 1-1 contro il Lione e per effetto del risultato dell’andata (1-0 per i francesi) devono abbandonare la competizione anzitempo. E’ l’ennesimo fallimento del club spagnolo che ora deve puntare tutto sulla Liga per non rimanere un altro anno a bocca asciutta. Rischia il tecnico Pellegrini che con ogni probabilità a fine stagione terminerà la sua avventura alla “Casa Blanca”.

    La partita però è stata condotta dal Real Madrid che dopo essere passata in vantaggio al 6′ con Ronaldo (21esimo in gol in 22 partite in questa stagione), abile a defilarsi sulla sinistra e battere il portiere Lloris, ha una serie di occasioni incredibili per poter raddoppiare: ci provano in sequenza Kakà con un tiro a giro, Higuain che da buona posizione non inquadra la porta, Ronaldo con un colpo di testa mandato di poco sopra la traversa. Il Real è indemoniato e schiaccia gli avversari nella propria metà campo; al 26′ la colossale occasione capitata sul piede di Higuain che in velocità scarta Lloris con la sfera che però coglie il palo.

    Nella ripresa il Lione cresce alla distanza e vanno vicini al pareggio con Govou (7′) e con Lopez (10′). Pareggio che arriva al 75′ con Pjanic che di sinistro beffa Casillas. Al Real a questo punto servirebbero due reti per riprendersi la qualificazione: Pellegrini si gioca il tutto per tutto togliendo lo spento Kakà (uscito dal campo tra i fischi del pubblico) e inserendo la bandiera Raul ma alla fine è il Lione a rischiare il colpaccio con un’azione di contropiede di Cissokho che mette davanti a Casillas Lisandro Lopez; l’attaccante dei transalpini però sbaglia completamente mira.

    Svanisce così il sogno del Real Madrid di giocarsi la finale di Champions a casa propria al Bernabeu, gli oltre 250 milioni di euro spesi dal presidente Florentino Perez quest’estate non sono serviti ad evitare un altro fallimento al club che detiene il maggior numero di Coppe Campioni.

    Il tabellino
    REAL MADRID – LIONE 1-1
    6′ Ronaldo (R), 75′ Pjanic (L)
    REAL MADRID (4-1-3-2): Casillas; Sergio Ramos, Albiol, Garay, Arbeloa (84′ M. Diarra); L. Diarra; Guti, Kakà (77′ Raul), Granero (62′ Van der Vaart); Cristiano Ronaldo, Higuain.
    A disposizione: Dudek, Metzelder, Gago, Mosquera.
    Allenatore: Pellegrini.
    LIONE (4-3-3): Lloris; Reveillere, Cris, Boumsong (46′ Kallstrom), Cissokho; Pjanic (84′ Ederson), Toulalan, Makoun (46′ Gonalons); Govou, Lisandro Lopez, Delgado.
    A disposizione: Vercoutre, Tafer, Bodmer, Gomis.
    Allenatore: Puel.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Granero (R), Van der Vaart (R), Cris (L), Delgado (L)

  • Champions League, ottavi: Arsenal travolgente, 5-0 al Porto

    Champions League, ottavi: Arsenal travolgente, 5-0 al Porto

    E meno male che mancavano Fabregas, Van Persie e Gallas su tutti. I ragazzini terribili di Wenger, in emergenza infortuni, ne fanno 5 al Porto (il risultato poteva essere ancora più pesante) ribaltando la sconfitta per 2-1 dell’andata, umiliando e dando una lezione di calcio ai portoghesi che difficilmente dimenticheranno questa debacle.
    Oltre ad una gara esaltante di tutta la squadra, il grande protagonista è stato l’attaccante danese Bendtner, riscattatosi dalle ultime prestazioni in ombra e autore di una tripletta ma vanno anche segnalate la grandi partite di Nasri e Arshavin che trascinano letteralmente tutta la squadra.

    All’Emirates Stadium di Londra, l’Arsenal ci mette pochi minuti per passare in vantaggio: al 10′ Nasri lancia Arshavin, Fucile anticipa il russo ma sulla sfera si avventa come un falco Bendtner che in scivolata beffa Helton. La doppietta personale arriva al 23′: Arshavin entra in area dopo un disimpegno errato di Fucile e serve il 22enne danese che deve solo spingere la sfera in fondo al sacco. Dopo aver sfiorato la terza rete con Diaby e Arshavin, il monologo Arsenal del primo tempo si conclude sul 2-0.

    Nella ripresa i Gunners dilagano: al 59′ Nasri si beve tutta la difesa del Porto con un’azione personale dalla destra e batte Helton con un rasoterra sull’angolo più lontano. Passano solo 3 minuti e Diaby cala il poker: azione micidiale di contropiede, Arshavin serve in profondità Ebouè che scarta il portiere e mette in rete. Porto sulle gambe e quinta rete che arriva su calcio di rigore al 91′ per atterramento in area del disastroso Fucile su Ebouè; dagli undici metri Bendtner non sbaglia.
    Arsenal che si qualifica così ai quarti di finale di Champions League confermandosi ancora una volta una delle maggiori potenze del calcio mondiale nonostante Wenger abbia a disposizione una squadra giovanissima; con il miglior Fabregas e il miglior Van Persie vincere la Champions non è poi un’utopia.

    Il tabellino
    ARSENAL – PORTO 5-0
    10′ Bendtner, 23′ Bendtner, 59′ Nasri, 62′ Ebouè, 91′ rig Bendtner
    ARSENAL (4-1-4-1): Almunia; Sagna, Campbell, Vermaelen, Clichy; Song; Rosicky (57′ Eboue), Diaby, Nasri (72′ Denilson), Arshavin (76′ Walcott); Brendtner.
    A disposizione: Fabianski, Traore, Silvestre, Eduardo.
    Allenatore: Wenger
    PORTO (4-3-3): Helton; Fucile, Rolando, Bruno Alves, A. Pereira; Ruben Micael (76′ Guarin), Nuno Coelho (46′ Rodriguez), Meirelles; Varela (76′ M. Gonzalez), Falcao, Hulk.
    A disposizione: Nuno, Lopes, Maicon, Belluschi.
    Allenatore: Ferreira
    Arbitro: De Bleeckere
    Ammoniti: Vermaelen (A), Brendtner (A), Falcao (P), A. Pereira (P), Fucile (P)

  • Champions League, ottavi: Fiorentina, vittoria amara. Non basta il 3-2, Bayern Monaco ai quarti

    Champions League, ottavi: Fiorentina, vittoria amara. Non basta il 3-2, Bayern Monaco ai quarti

    Non riesce l’impresa alla Fiorentina che viene eliminata negli ottavi di Champions League dal Bayern Monaco nonostante la vittoria per 3-2 e in virtù del 2-1 subito all’andata all’Allianz Arena. Inutili la doppietta di Jovetic e il gol che apre le danze di Vargas a cui rispondono Van Bommel e Robben.

    In una gara condizionata dal vento e dal gelo (temperature prossime allo zero) i viola cominciano a macinare gioco cercando il gol del vantaggio che arriva alla mezz’ora: su una conclusione dalla distanza di Marchionni, il portiere dei tedeschi Butt non trattiene la sfera che arriva sui piedi di Vargas ribattendola in rete. E’ il gol che darebbe la qualificazione ai viola, il Franchi esplode.
    Poco prima della fine del primo tempo il Bayern ha l’opportunità di pareggiare ma Frey si esalta compiendo un’autentica prodezza sul tiro da buona posizione di Robben.

    Ripresa più vivace e ricca di emozioni: a fare la partita è sempre la Fiorentina che cerca il gol della “quasi” sicurezza: dopo un’occasione clamorosa capitata sui piedi di Gilardino, è lo stesso attaccante a riscattarsi inventando un assist di tacco smarcante per Jovetic che fredda Butt con un rasoterra all’angolino. Non c’è neanche il tempo di festeggiare che il Bayern accorcia le distanza sul 2-1: Ribery con un bel gioco di gambe si sbarazza della marcatura di tre uomini servendo Van Bommel al limite dell’area che pareggia il discorso qualificazione con una rasoiata. Con questo risultato si andrebbe ai supplementari.
    Prandelli non si accontenta e spinge i suoi uomini alla ricerca del terzo gol che arriva ancora grazie a Jovetic: il montenegrino resiste alla carica di un difensore e beffa il portiere in uscita con un tocco sotto le gambe. Ma il destino stasera è avverso per i viola con i tedeschi che accorciano nuovamente le distanze con un eurogol di Robben: l’esterno olandese prende la mira dai 30 metri e scaglia un missile verso la porta, imparabile per Frey. E’ il gol che elimina la Fiorentina e qualifica il Bayern Monaco di Van Gaal ai quarti di finale di Champions League.

    Il tabellino
    FIORENTINA – BAYERN MONACO 3-2
    28′ Vargas (F), 54′ Jovetic (F), 60′ Van Bommel (B), 64′ Jovetic (F), 65′ Robben (B)
    FIORENTINA (4-2-3-1): Frey, De Silvestri, Natali, Kroldrup, Felipe (79′ Pasqual); Montolivo, Zanetti; Marchionni, Jovetic, Vargas (82′ Keirrison); Gilardino.
    A disposizione: Avramov, Comotto, Donadel, Bolatti, Santana, Keirrison.
    Allenatore: Prandelli
    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt, Lahm, Van Buyten, Badstuber, Alaba; Robben, Van Bommel, Schweinsteiger, Ribery (91′ Pranjic); Muller, Gomez (30′ Klose).
    A disposizione: Rensing, Gorlitz, Tymoshchuk, Pranjic, Altintop, Olic, Klose.
    Allenatore: Van Gaal.
    Arbitro: Undiano Mallenco
    Ammoniti: Schweinsteiger (B), Van Bommel (B), Kroldrup (F), Felipe (F)

  • Serie A: il Napoli non vince più, ko a Bologna 2-1

    Serie A: il Napoli non vince più, ko a Bologna 2-1

    Una mini crisi, se così si può chiamare, quella che sta attraversando il Napoli di Mazzarri dopo aver entusiasmato per gran parte della stagione, la vittoria manca ormai da 6 partite (4 pareggi e 2 sconfitte compresa quella di oggi).
    I partenopei devono cedere il passo al Bologna che si impone al Dall’Ara per 2-1 in una gara pimpante e giocata da ambo le parti.
    Succede tutto nei primi 15 minuti: al 7′ è Zalayeta a firmare il classico gol dell’ex deviando in porta una conclusione da fuori area di Buscè che spiazza De Sanctis; il raddoppio non tarda ad arrivare con il solito Adailton che, dopo la tripletta siglata la settimana scorsa al Genoa, si ripete oggi al 12′ su calcio di punizione ma con la retroguardia napoletana non esente da colpe.
    Il gol della bandiera lo realizza Rinaudo di testa due minuti più tardi su assist di Lavezzi.

    Nella ripresa il Napoli si sbilancia in avanti consentendo al Bologna di ripartire velocemente in contropiede. Il portiere felsineo Viviano alza la saracinesca e dice di no prima a Gargano e poi a Quagliarella.
    Il Bologna rischia di realizzare la terza rete con le conclusioni pericolose di Gimenez, Succi e Raggi. Nel finale è Quagliarella ad avere sui piedi la palla del pareggio ma non riesce a trovare la deviazione vincente a porta sguarnita.

    Grande merito al Bologna di Colomba che, settimana dopo settimana, si sta togliendo grosse soddisfazioni: i felsinei salgono a quota 34 punti e vedono una salvezza alle porte.
    Il Napoli perde contatto con il quarto posto (5 punti dal Palermo) con il sogno Champions League che si allontana sempre di più; non solo ma si rischia anche di perdere l’Europa League, i cui due posti utili derivanti dal piazzamento del campionato soni occupati attualmente da Juventus e Sampdoria.

    Il tabellino
    BOLOGNA – NAPOLI 2-1
    7′ Zalayeta (N), 12′ Adailton (B), 14′ Rinaudo (N)
    BOLOGNA (4-4-1-1): Viviano; Raggi, Portanova, Britos, Lanna; Buscè, Mudingayi, Guana, Modesto (86′ Mingazzini); Adailton (65′ Gimenez); Zalayeta (76′ Succi).
    A disposizione: Colombo, Moras, Zenoni, Casarini.
    Allenatore: Colomba
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Rinaudo (60′ Dossena); Maggio, Gargano, Pazienza (50′ Denis), Aronica; Hamsik (78′ Cigarini), Lavezzi; Quagliarella.
    A disposizione: Gianello, Zuniga, Bogliacino, Hoffer.
    Allenatore: Mazzarri
    Arbitro: Romeo
    Ammoniti: Rinaudo (N), Aronica (N), Cannavaro (N)
    Espulsi: nessuno

  • Serie A: Palermo vittoria Champions, battuto il Livorno 1-0

    Serie A: Palermo vittoria Champions, battuto il Livorno 1-0

    Volata Champions League che si fa sempre più interessante. Il Palermo risponde con personalità alla vittoria della Juventus di ieri pomeriggio a Firenze battendo al Barbera il Livorno con un gol di Miccoli a 9′ dal termine della gara e si riprende il quarto posto scavalcando nuovamente i bianconeri.
    I rosanero dominano dall’inizio alla fine contro la squadra di Cosmi arroccata in difesa e con uno strepitoso Rubinho, ex di turno, che si esalta in almeno quattro occasioni: nel primo tempo su Miccoli per ben due volte e nella ripresa nega la gioia del gol a Cavani e Pastore. Per il portiere labronico partita da 8 in pagella.
    Rubinho perà non può nulla sul rasoterra di Miccoli che centra l’angolino più lontano dal portiere all’81’. Il Barbera esplode e continua a sognare in grande grazie anche al vero artefice di questo miracolo, il tecnico Delio Rossi, che ha preso una squadra alla deriva portandola nell’elite del calcio italiano.

    In classifica il Palermo raggiunge quota 46 punti staccando la Juventus di due lunghezze, e, al momento non è utopia, si potrebbe anche puntare al terzo posto che darebbe la qualificazione diretta in Champions League con la Roma che dista solo 6 punti.
    Il Livorno, dopo il pesante ko casalingo di 7 giorni fa nel derby toscano contro il Siena, rimane ancorata al terz’ultimo posto in piena zona retrocessione. Salvezza difficile per Cosmi.

    Il tabellino
    PALERMO – LIVORNO 1-0
    81′ Miccoli
    PALERMO (4-3-1-2): Sirigu; Bovo, Kjaer, Goian, Balzaretti; Liverani, Simplicio (68′ Bertolo), Nocerino; Pastore; Miccoli (86′ Budan), Cavani (80′ Hernandez).
    A disposizione: Benussi, Celustka, Blasi, Tedesco.
    Allenatore: Rossi
    LIVORNO (3-5-2): Rubinho; Perticone, Knezevic, Esposito (46′ Bergvold); Raimondi, Pulzetti (64′ Marchini), Mozart, Filippini, Pieri; Di Gennaro (71′ Danilevicius), Lucarelli.
    A disposizione: Bardi, Galante, Vitale, Tavano.
    Allenatore: Cosmi
    Arbitro: Russo
    Ammoniti: Goian (P), Bovo (P), Raimondi (L)

  • Lega Pro Prima Divisione: Cosenza punito in casa dal Potenza 2-0

    Inguardabile prestazione del Cosenza che al San Vito viene sconfitto dal Potenza per 2-0. Una partita da vincere dai Lupi e che invece si sono fatti beffare dagli ospiti non irresistibili e in una situazione di classifica a dir poco drammatica. Per i lucani vanno a segno Evangelisti nel primo tempo e De Simone nel secondo, entrambe le reti segnati su azioni di contropiede che hanno messo in evidenza ancora una volta le lacune difensive dei padroni di casa.

    Primo tempo brutto e privo di emozioni: al 35′ il Potenza passa con Evangelisti che tutto solo in area trafigge Gabrieli per l’1-0 parziale. Rossoblu silani incapaci di reagire.
    Nella ripresa Fiore, non in giornata, prova a condurre i suoi verso il pareggio ma la scarsa vena realizzativa odierna di Biancolino e Danti alla fine peserà sull’esito dell’incontro. Il raddoppio del Potenza che chiude il match arriva al 64′ con De Simone.

    Il tabellino

    COSENZA – POTENZA 0-2
    40′ Evangelisti, 65′ De Simone
    COSENZA (3-4-1-2): Gabrieli; Fanucci, Porchia, Di Bari (46′ Scotto); Bernardi, De Rose, Marsili (66′ Virga), Maggiolini; Fiore; Danti, Biancolino
    A disposizione: Ameltonis, Scognamiglio, Chianello, Roselli, Virga, La Canna, Scotto.
    Allenatore: Toscano
    POTENZA (3-5-1-1): Della Corte, Iraci, Langella, De Simone, Barbato, Chiavaro, Frezza, Profeta (71′ Giannusa), Prisco (50′ Murati), Catania, Evangelisti.
    A disposizione: Di Matteo, Saurino, Mazzetto, Giannusa, Murati, Nappello, Magliocco
    Allenatore: Capuano (squalificato)
    Arbitro: Palazzino
    Ammoniti: Langella (P), Profeta (P)

  • Amichevoli Mondiali 2010: noioso 0-0 tra Italia e Camerun

    Amichevoli Mondiali 2010: noioso 0-0 tra Italia e Camerun

    E’ terminato con un noioso 0-0 l’ultimo test dell’Italia prima delle convocazioni Mondiali. A Montecarlo gli azzurri impattano contro il Camerun di Eto’o e del ct Le Guen in una partita che è sembrata molto amichevole e poco internazionale.
    Le uniche note positive sono arrivate dalla difesa, schierata a 3 da Lippi, e dagli esordienti Bonucci e Cossu che non hanno sentito il peso della maglia azzurra.

    Senza molti titolari (Buffon e Gilardino su tutti), il ct propone un’Italia “mascherata” provando il 3-4-1-2 con Marchetti tra i pali, difesa composta da Bonucci, Cannavaro e Chiellini, centrocampo con Maggio a destra, Criscito a sinistra e in mezzo De Rossi e Pirlo, in attacco, dietro le due punte Di Natale e Borriello, il cagliaritano Cossu.
    Primo tempo che parte con i ritmi giusti: al 13′ Chiellini va in gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma il colosso centrale della nazionale vede annullarsi il gol per fuorigioco; poi sono Cossu e Di Natale a confezionare una palla gol con quest’ultimo però che non inquadra la porta Gli ultimi minuti sono da sonnifero.
    Nella ripresa spazio ai cambi: dentro Gattuso, Marchisio, Montolivo e Pazzini, fuori Pirlo, De Rossi, Criscito e Borriello con la difesa che torna a 4. La musica però non cambia e, a parte una conclusione di Di Natale su cui l’estremo difensore si oppone con bravura e una mischia in area su azione di calcio d’angolo con Bonucci che non riesce a girare un pallone vagante in area, non succede praticamente nulla.

    Finiti gli esperimenti e a 100 giorni dall’inizio della rassegna Mondiale, il ct dovrà decidere i 23 convocati (entro il primo giugno) per la spedizione in Sud Africa che avranno l’arduo compito di difendere il titolo di Campioni del Mondo conquistato 4 anni fa in Germania.

    Il tabellino
    ITALIA – CAMERUN 0-0
    ITALIA (3-4-3): Marchetti; Bonucci, Cannavaro (83′ Cassani), Chiellini; Maggio, De Rossi (46′ Gattuso), Pirlo (46′ Montolivo), Criscito (46′ Marchisio); Cossu, Borriello (46′ Pazzini), Di Natale (61′ Quagliarella).
    A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Legrottaglie, Bonera, Palombo, Pepe.
    Allenatore: Lippi.
    CAMERUN (4-3-2-1): Hamidou; Mbia (76′ Webo), Nkolou, Bassong (46′ Matip), Ekotto; Mandjeck, A. Song (58′ Makoun), Eyong (46′ Nounkeu); Emana (46′ A. Tchoyi), Eto’o; Kouemaha.
    A disposizione: Kameni, Bedimo, Massoussi, Ndzana, Nguemo, Idrissou.
    Allenatore: Le Guen.
    Arbitro: Enjimi
    Ammoniti: Chiellini (I), Pirlo (I), Eyong (C)

  • Coppa Italia Lega Pro, semifinali: il Gubbio vince in rimonta, Cosenza sconfitto 2-1

    Il primo round della semifinale di Coppa Italia di Lega Pro tra Gubbio e Cosenza va ai padroni di casa che battono in rimonta i calabresi per 2-1.
    Il tecnico del Cosenza Toscano, che ha mandato in campo una formazione abbastanza rimaneggiata, lascia in panchina tutti i big (Danti, Fiore, Biancolino, Porchia) per preservarli in vista della sfida di domenica di campionato contro il Potenza, importante per il rush finale che vede i silani in piena lotta per conquistare un piazzamento playoff.

    Dopo una buona prima parte di gara degli ospiti che passano in vantaggio con Scotto alla mezz’ora del primo tempo, salgono in cattedra gli umbri che prima dell’intervallo, guidati da un ottimo Rivaldo, sfiorano il pareggio con Farina.
    Nella ripresa i Lupi calabresi tirano i remi in barca lasciando al Gubbio l’iniziativa della manovra. Errore questo della squadra di Toscano che pagherà a caro prezzo: negli ultimi 7 minuti di gioco i padroni di casa prima pareggiano con Rivaldo che approfitta dell’ennesimo svarione difensivo stagionale della retroguardia cosentina per bucare il portiere Ameltonis, poi, sugli sviluppi di un penalty concesso dal direttore di gara per fallo di Virga in area di rigore, acciuffano un’insperata vittoria, ma tutto sommato meritata, grazie a Marotta che si dimostra freddo dagli undici metri.

    La gara di ritorno è in programma il 24 marzo al San Vito di Cosenza dove alla squadra di Toscano potrebbe bastare anche un 1-0 per qualificarsi in finale in virtù del gol realizzato in trasferta.

    Il tabellino
    GUBBIO – COSENZA 2-1
    30′ Scotto (C), 83′ Rivaldo (G), 89′ rig Marotta (G)
    GUBBIO (4-3-3): Lamanna; Anania, Fiumana, Briganti, Farina; Gaggiotti, Boisfer, Rivaldo; Gomez, Perez, Marotta.
    Allenatore: Torrente.
    COSENZA (3-4-1-2): Ameltonis; Ungaro, Musca (30′ Di Bari), Scognamiglio; Virga, Roselli, Giardina (58′ Marsili), Maggiolini; Olivieri; La Canna, Scotto.
    A disposizione: Gabrieli, Chianello, Di Bari, Marsili, Fiore, Danti, Biancolino.
    Allenatore: Toscano
    Arbitro: Pasqua
    Ammoniti: Ungaro (C), Giardina (C), Olivieri (C)

  • Serie A: magia di Miccoli e Juve ko contro il Palermo, prima sconfitta per Zaccheroni

    Serie A: magia di Miccoli e Juve ko contro il Palermo, prima sconfitta per Zaccheroni

    Arriva la prima sconfitta della gestione Zaccheroni alla Juventus nel posticipo della 26esima giornata di Serie A contro il Palermo che espugna l’Olimpico di Torino per 2-0 grazie ad un’invenzione geniale di Miccoli e ad un erroraccio di Grygera che consente a Budan di siglare il raddoppio. Vittoria che vale doppio quella dei rosanero che scavalcano la Juventus al quarto posto che vuol dire qualificazione in Champions League.
    Dopo 2 pareggi e 2 vittorie anche Zaccheroni deve assaporare il gusto amaro della sconfitta, inchinandosi ad un Palermo che ha saputo attendere e colpire nel momento giusto.

    Dopo un buon avvio di gara, la Juventus riesce a mantenere il pallino del gioco per tutto il primo tempo ma, a parte un colpo di testa di Trezeguet uscito di un soffio e una conclusione telefonata di Diego, molto deludente stasera, per Sirigu da ottima posizione, i bianconeri evidenziano ancora una volta l’incapacità di concretizzare sottoporta e dimostrano di non avere idee sul piano del gioco. Il primo tempo è tutto qui.
    Nella ripresa sale in cattedra Pastore con le sue giocate che mettono in difficoltà e non poco centrocampisti e difensori della Juventus che devono fermarlo spesso con le cattive; il fantasista argentino ha l’opportunità di portare in vantaggio i siciliani con un rapido contropiede ma Manninger è attento compiendo una prodezza. E’ il preludio al gol che arriva al 60′ con Miccoli che si traveste per una sera da Del Piero beffando il portiere austriaco con una parabola a giro imparabile all’incrocio dei pali. La Juventus sbanda e dopo un gol in mischia di Cannavaro annullato per fuorigioco di Del Piero trovatosi sulla traiettoria della palla, arriva l’errore di Grygera che sbaglia un retropassaggio a Manninger consentendo a Budan, appena entrato in campo, di saltare il portiere bianconero e di depositare facilmente in rete, passando dalla panchina alla gioia del gol nel giro di pochi secondi. La Juventus può recriminare per un rigore non concesso per fallo di Bovo su Diego quando le due squadre erano ancora sullo 0-0.

    Missione compiuta per il Palermo che ottiene il quarto posto in classifica, Delio Rossi può ritenersi soddisfatto della prova dei suoi; Zaccheroni deve riordinare subito le idee della sua squadra perchè sabato c’è un altro match importante a Firenze contro la Fiorentina.

    Il tabellino
    JUVENTUS – PALERMO 0-2
    60′ Miccoli, 81′ Budan
    JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger; Grygera, Cannavaro, Chiellini, De Ceglie (80′ Grosso); Candreva, Felipe Melo, Sissoko; Diego (89′ Zebina); Del Piero (80′ Paolucci), Trezeguet.
    A disposizione: Pinsoglio, Legrottaglie, Marrone, Immobile.
    Allenatore: Zaccheroni.
    PALERMO (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Migliaccio (86′ Blasi), Liverani, Nocerino; Pastore; Miccoli (80′ Budan), Hernandez (69′ Cavani)
    A disposizione: Benussi, Goian, Bertolo, Simplicio.
    Allenatore: Rossi
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Candreva (J), Cassani (P), Sissoko (J)